Spese per asili nido ed erogazioni liberali ad associazioni e fondazioni: pubblicati in gazzetta ufficiale i decreti MEF per la comunicazione dei dati in via telematica all'Agenzia delle entrate ai fini delle detrazioni e deduzioni fiscali in dichiarazione dei redditi

7 febbraio 2018

Sono stati pubblicati in Gazzetta ufficiale del 6 febbraio i decreti del Ministero dell'economia e delle finanze che dispongono la comunicazione in via telematica all'Agenzia delle entrate dei dati relativi alle rette degli asili nido e delle erogazioni liberali delle persone fisiche ad associazioni e fondazioni.

Nel primo caso l'obbligo è stabilito in capo agli asili nido pubblici e privati (strutture destinatarie dei fondi previsti dall'art. 70 della L. 448/2001 nell'ambito del MLPS), a partire dai dati relativi al 2017, entro il 28 febbraio di ciascun anno, per i dati relativi alle spese sostenute nell'anno precedente dai genitori, con riferimento a ciascun figlio iscritto all'asilo nido, in relazione alle rette di frequenza dell'asilo nido e dei servizi formativi infantili.

Nel secondo caso, invece, l'obbligo è previsto in via sperimentale e facoltativa, con riferimento ai dati relativi agli anni d'imposta 2017, 2018 e 2019, entro il 28 febbraio dell'anno successivo a quello di riferimento, con riferimento ai dati relativi alle erogazioni liberali in denaro deducibili e detraibili, eseguite nell'anno precedente da persone fisiche, a favore delle organizzazioni non lucrative di utilità' sociale (v. art. 10, commi 1, 8 e 9, D. lgs. 460/1997), delle associazioni di promozione sociale (v. all'art. 7 della L. 383/2000), delle fondazioni ed associazioni riconosciute aventi per scopo statutario la tutela, promozione e la valorizzazione dei beni di interesse artistico, storico e paesaggistico (v. D. lgs. 42/2004), nonchè delle fondazioni ed associazioni riconosciute aventi per scopo statutario lo svolgimento o la promozione di attività di ricerca scientifica (da individuare con DPCM, su proposta del MEF e del MIUR). Considerata la sperimentalità dell'adempimento, in quest'ultimo caso non sono applicabili le sanzioni previste a legislazione vigente (art. 3, comma 5-bis, del D. Lgs. 175/2014), a meno che l'errore nella comunicazione dei dati non determini un'indebita fruizione di detrazioni o deduzioni nella dichiarazione precompilata.

In entrambi i casi le modalità tecniche per la trasmissione telematica delle predette comunicazioni sono stabilite con provvedimento del Direttore dell'Agenzia delle entrate, sentita l'Autorità garante per la protezione dei dati personali. 

Servizio Studi della Camera dei deputati

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