Il sistema di protezione civile per le grandi dighe
5 novembre 2014
E' stata pubblicata nella G.U. n. 256/2014 la direttiva del presidente del consiglio dei ministri 8 luglio 2014 sugli indirizzi operativi inerenti l'attività di protezione civile nell'ambito dei bacini in cui siano presenti grandi dighe.
La direttiva intende:
- stabilire le condizioni di attivazione delle fasi di allerta per le finalità di sicurezza degli sbarramenti e di gestione del rischio idraulico a valle;
- definire le azioni conseguenti alla attivazione delle suddette fasi di allerta in caso di eventi e scenari, temuti o in atto, aventi rilievo per l'allertamento e l'attivazione del sistema di Protezione civile;
- stabilire i legami funzionali e procedurali tra i vari soggetti coinvolti nella predisposizione, attivazione ed attuazione delle azioni atte a garantire la sicurezza degli sbarramenti ed il contrasto del rischio idraulico a valle;
- individuare i soggetti istituzionalmente preposti alla predisposizione dei piani di emergenza per contrastare le situazioni di pericolo connesse con la propagazione di un'onda di piena originata da manovre degli organi di scarico ovvero dall'ipotetico collasso dello sbarramento.
La direttiva si applica alle dighe che superano i 15 metri di altezza o che determinano un volume d'invaso superiore a 1.000.000 di metri cubi, come definite dall'articolo 1 del decreto-legge del 8 agosto 1994, n. 507 e costituisce atto di indirizzo e coordinamento per i provvedimenti che le regioni e le province autonome intendessero adottare per le dighe non comprese tra quelle sopracitate, come previsto dall'articolo 89, comma 1, lettera b) del decreto legislativo n. 112/1998.
Per approfondire: la direttiva del presidente del consiglio dei ministri 8 luglio 2014
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