#Vaccinazioni anti #Covid19: priorità per la dose addizionale e per il richiamo

19 ottobre 2021

Nel corso della seduta del 14 ottobre 2021 della Commissione XII (Affari sociali) della Camera, il rappresentante del Governo, in risposta all'Interrogazione 5-06843 on. Noja Iniziative per garantire determinate priorità con riferimento alla somministrazione della terza dose di vaccino anti SARS-CoV-2, ha chiarito che  con le Circolari n. 41416 del 14 settembre 2021, n. 43604 del 27 settembre 2021 e n. 45886 dell'8 ottobre 2021, il Ministero della salute ha fornito indicazioni sulla somministrazione, nell'ambito della campagna di vaccinazione anti SARS-CoV-2/COVID-19, di dosi addizionali, come parte di un ciclo vaccinale primario, a favore di soggetti trapiantati e immunocompromessi, e di dosi «booster», come richiamo dopo un ciclo vaccinale primario, a favore di soggetti a maggiore rischio di sviluppare malattia grave e morte a seguito di infezione da SARS-CoV-2 e alto livello di esposizione all'infezione.
  Tali raccomandazioni fanno seguito ai pareri del Comitato Tecnico Scientifico di cui alle Ordinanze del Capo Dipartimento della Protezione Civile n. 751 del 3 agosto 2021 e del 27 settembre 2021, ai pareri della Commissione tecnico-scientifica dell'AIFA del 10 luglio 2021 e dell'8 ottobre 2021, e alla nota congiunta di Ministero della salute, CSS, AIFA e ISS dell'8 ottobre 2021.
  In particolare, la dose addizionale, con i vaccini Comirnaty (Pfizer-Biontech) e Spikevax (Moderna), a distanza di almeno 28 giorni dal completamento del ciclo primario e indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, è raccomandata nelle seguenti condizioni, a partire dai 12 anni di età:

   - trapianto di organo solido in terapia immunosoppressiva;

   - trapianto di cellule staminali ematopoietiche (entro 2 anni dal trapianto o in terapia immunosoppressiva per malattia del trapianto contro l'ospite cronica);

   - attesa di trapianto d'organo;

   - terapie a base di cellule T esprimenti un Recettore Chimerico Antigenico (cellule CART);

   - patologia oncologica o onco-ematologica in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure;

   - immunodeficienze primitive;

   - immunodeficienze secondarie a trattamento farmacologico;

   - dialisi e insufficienza renale cronica grave;

   - pregressa splenectomia;

   - sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS) con conta dei linfociti T CD4+

  La dose booster, con il vaccino Comirnaty (Pfizer-Biontech), a distanza di almeno 6 mesi dal completamento del ciclo primario e indipendentemente dal vaccino utilizzato per lo stesso, è raccomandata progressivamente, a favore delle seguenti categorie:

   - soggetti di età ≥80;

   - personale e ospiti dei presidi residenziali per anziani;

   - esercenti le professioni sanitarie e operatori di interesse sanitario che svolgono le loro attività nelle strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, secondo le attuali indicazioni;

   - persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni;

   - soggetti di età ≥60.

  Tra le persone con elevata fragilità, motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età uguale o maggiore di 18 anni, sono incluse anche le persone con disabilità grave ai sensi della legge n. 104/1992 (articolo 3 comma 3).
  In relazione ai familiari e conviventi dei soggetti con disabilità grave, al momento non inclusi, si rappresenta che le dosi booster sono a favore di soggetti con maggiore rischio di sviluppare malattia grave e morte a seguito di infezione da SARS-CoV-2 e alto livello di esposizione all'infezione: i familiari e conviventi dei soggetti con disabilità grave, se giovani (  La strategia di offerta vaccinale a favore di ulteriori gruppi target o della popolazione generale verrà aggiornata sulla base dell'acquisizione di nuove evidenze scientifiche e dell'andamento epidemiologico.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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