Terra dei fuochi, la relazione relativa alla mappatura dei terreni agricoli
20 marzo 2014
Sui siti dei Ministeri delle politiche agricole e della salute è disponibile la relazione che illustra le modalità con cui sono state condotte le indagini tecniche per la mappatura dei terreni della Regione Campania destinati all’agricoltura.
Chi ha redatto la relazione?
La relazione è stata redatta da un gruppo di lavoro composto da rappresentanti del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), l'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (ISPRA), l'Istituto superiore di sanità (ISS) e l'Agenzia regionale per la protezione ambientale in Campania (ARPAC), nonché da ulteriori esperti.
Perché è stata redatta?
L'art. 1, comma 1, del decreto-legge n. 136 del 2013 (c.d. decreto "terra dei fuochi") ha incaricato i citati soggetti a svolgere le indagini tecniche per la mappatura, anche mediante strumenti di telerilevamento, dei terreni della Regione Campania destinati all'agricoltura, al fine di accertare l'eventuale esistenza di effetti contaminanti a causa di sversamenti e smaltimenti abusivi anche mediante combustione.
La stessa norma ha imposto lo svolgimento delle indagini secondo gli indirizzi comuni e le priorità definite con direttiva dei Ministri delle politiche agricole alimentari e forestali, dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e della salute, d'intesa con il Presidente della Regione Campania, nonché la pubblicazione dei risultati delle indagini nei siti internet istituzionali dei Ministeri competenti e della regione Campania.
L'art. 1, comma 5, del medesimo decreto ha inoltre fissato un termine di 60 giorni, successivi all'adozione della direttiva ministeriale, per la presentazione, da parte dei soggetti incaricati, di "una relazione con i risultati delle indagini svolte e delle metodologie usate, contenente anche una proposta sui possibili interventi di bonifica, sui tempi e sui costi relativi ai terreni e alle acque di falda indicati come prioritari dalla medesima direttiva".
Qual è il territorio oggetto dell'indagine?
In attuazione di quanto stabilito dal decreto-legge, la direttiva interministeriale del 23 dicembre 2013 ha definito gli indirizzi per lo svolgimento delle indagini, nominato i membri del gruppo di lavoro incaricato del loro svolgimento e individuato 57 Comuni, nelle province di Napoli e Caserta, il cui territorio deve essere sottoposto prioritariamente alle indagini in questione.
Quali sono i risultati a cui perviene la relazione?
Nella relazione viene sottolineato che i dati presi in considerazione sono quelli disponibili al mese di novembre 2013 e che lo studio ha preso in considerazione soltanto la possibile contaminazione dei suoli agricoli ai fini della sicurezza alimentare.
Partendo da queste premesse, il gruppo di lavoro afferma che "nelle more dell’acquisizione di tutti i dati necessari all’applicazione del modello scientifico", sono state individuate le classi di rischio dei suoli agricoli e sono stati identificati 51 siti "da sottoporre ad indagini dirette e sui quali si propongono misure di salvaguardia atte a garantire Ia sicurezza della produzione agroalimentare". Inoltre sono stati individuati 86 siti potenzialmente inquinati "da sottoporre ad indagini dirette di dettaglio per definire il reale livello di rischio per le produzioni agroalimentari e per la salute".
Le informazioni raccolte hanno consentito di classificare il territorio in 5 livelli di rischio per complessivi 1.146 ettari, pari al 2 % della superficie agricola totale oggetto di indagine.
I risultati di dettaglio dell'indagine sono disponibili nell'allegato alla relazione.
A breve, il divieto di vendita dei prodotti agricoli
Nel comunicato stampa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali si dà notizia anche della firma di un decreto interministeriale "in corso di controllo da parte dell'Ufficio di bilancio per la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale, che prevede l'interdizione dal commercio per i prodotti dei terreni rientranti nelle classi da 5 a 3 e conterrà l'indicazione dei terreni attraverso le rispettive particelle catastali".
Documenti di riferimento
- la relazione del gruppo di lavoro e il relativo allegato con tutti i risultati di dettaglio;
- la presentazione sintetica dei risultati realizzata dal Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali;
- la direttiva ministeriale del 23 dicembre 2013.
Per un inquadramento generale delle norme relative alla "terra dei fuochi" contenute nel D.L. 136/2013 clicca qui.
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