Test attualmente disponibili per rilevare l’infezione da SARSCoV-2

1 ottobre 2020

Come rilevato dalla circolare del Ministero della salute del 29 settembre 2020, i test attualmente disponibili per per rilevare l'infezione da SARSCoV-2 sono i seguenti:

1) test molecare o PCR che evidenzia la presenza di materiale genetico (RNA) del virus. È il test attualmente più affidabile per la diagnosi di infezione da coronavirus. Viene eseguito su un campione prelevato con un tampone a livello naso/oro-faringeo, e quindi analizzato attraverso metodi molecolari di real-time RT-PCR (Reverse Transcription-Polymerase Chain Reaction) per l'amplificazione dei geni virali maggiormente espressi durante l'infezione. L'analisi può essere effettuata solo in laboratori altamente specializzati, individuati dalle autorità sanitarie, e richiede in media dalle due alle sei ore dal momento in cui il campione viene avviato alla processazione in laboratorio.;

2) test antigenico  che evidenzia la presenza di componenti (antigeni) del virus. Questa tipologia di test è basata sulla ricerca, nei campioni respiratori, di proteine virali (antigeni). Le modalità di raccolta del campione sono del tutto analoghe a quelle dei test molecolari (tampone naso-faringeo), i tempi di risposta sono molto brevi (circa 15 minuti), ma la sensibilità e specificità di questo test - se la validazione è effettuata su campioni conservati a -80°C – sembrano essere inferiori a quelle del test molecolare, mentre ulteriori validazioni eseguite su campioni "freschi" (appena prelevati) hanno invece mostrato elevata sensibilità e specificità. Questo "tampone rapido" è stato recentemente introdotto per lo screening dei passeggeri nei porti e negli aeroporti, dove è importante avere una risposta in tempi rapidi. La circolare del 29 settembre ne autorizza l'utilizzo anche in ambito scolastico, pur evidenziando la possibilità di risultati falso-positivi (da confermare con il test molecolare) e di falso-negativi (poiché la sensibilità del test non è pari al 100% e, inoltre, bisogna considerare il "periodo finestra" fra il momento dell'esposizione a rischio e la comparsa della positività), il documento sottolinea che grazie all'uso dei test rapidi è stato intercettato un rilevante numero di contagiati, probabilmente con alte cariche virali, che non sarebbero stati individuati in altro modo;

3) test salivari di tipo molecolare (che rilevano cioè la presenza nel campione dell'RNA del virus) e di tipo antigenico (che rilevano nel campione le proteine virali). Il prelievo di saliva è più semplice e meno invasivo rispetto al tampone naso-faringeo, quindi questa tipologia di test potrebbe risultare utile per lo screening di grandi numeri di persone ma la saliva non si presta bene all'utilizzo con le apparecchiature di laboratorio altamente automatizzate, di regola utilizzate per processare elevati volumi di campioni molecolari, perché essa ha densità variabile e può creare problemi ai sistemi di pescaggio ad alta automazione. Inoltre, per quanto riguarda i test antigenici, la sensibilità del test è simile a quella dei test antigenici rapidi solo nel caso in cui il test venga effettuato in laboratorio, quindi, a meno che non si attivino unità di laboratorio presso i punti dove viene effettuato il prelievo, è difficilmente utilizzabile in contesti di screening rapido;

4) test sierologici tradizionali o rapidi  (tramite prelievo sanguigno) consistono nel rilevare la presenza di anticorpi nel sangue (immunoglubuline IGG e IGE)  sviluppati da chi è entrato a contatto con il virus. I risultati possono essere pronti in meno di mezz'ora, ma in caso di positività bisogna fare comunque il tampone per vedere se l'infezione è ancora in atto.

Pertanto, la circolare sottilinea che allo stato attuale delle conoscenze;

  •   il test molecolare su tampone naso-faringeo rimane tuttora il test di riferimento per la diagnosi di SARS-CoV-2;
  • i test antigenici rapidi su tampone naso-faringeo possono essere utili in determinati contesti, come lo screening rapido di numerose persone;
  • i test antigenici e molecolari su campioni di saliva sono difficilemte utilizzabili per lo screening rapido di numerose persone, in quanto richiedono laboratori altamente attrezzati.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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