Gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19

1 dicembre 2020

La circolare 30 novembre 2020 del Ministero della salute Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2 risponde alle richieste in tal senso formulate dai Medici di medicina generale e dai Pediatri di libera scelta chiamati a svolgere,  in stretta collaborazione con il personale delle USCA (Unità Speciali di Continuità Assistenziale) e con eventuali unità di assistenza presenti sul territorio, un ruolo cruciale nell'ambito della gestione assistenziale dei malati COVID-19 rispetto ai seguenti aspetti:

• identificazione dei soggetti a rischio di contagio da SARS-CoV-2;

• segnalazione ai dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali (ASL) / aziende territoriali sanitarie (ATS), dei casi sospetti nei quali è richiesta l'esecuzione di test diagnostico;

• identificazione delle condizioni abitative e familiari che possono rendere non applicabile l'isolamento domiciliare;

• monitoraggio e gestione domiciliare dei pazienti che non richiedono ospedalizzazione;

• istruzione dei pazienti sull'utilizzo di presidi di monitoraggio a domicilio;

• prescrizione di norme di comportamento e terapie di supporto;

• istituzione di un'alleanza terapeutica con il paziente e con il caregiver;

• identificazione precoce di parametri e/o condizioni cliniche a rischio di evoluzione della malattia con conseguente necessità di ospedalizzazione;

• realizzazione di test diagnostici rapidi per screening di contatto stretto di caso o per riammissione in comunità di contatto stretto di caso e asintomatico secondo le indicazioni della circolare 35324 del 30 ottobre 2020 ;

• identificazione degli assistiti >70 anni e portatori di 3 o più patologie a rischio;

• identificazione degli assistiti portatori di patologia a rischio (ad esempio neoplasia, obesità morbigena, condizioni psichiatriche gravi).

Il documento ribadisce inoltre:

- l'importanza del monitoraggio della saturazione dell'ossigeno a domicilio attraverso il pulsossimetro,  il cui utilizzo diffuso viene considerato in grado di ridurre gli accessi potenzialmente inappropriati ai servizi di pronto soccorso degli ospedali, identificando nel contempo prontamente i pazienti che necessitano di una rapida presa in carico da parte dei servizi sanitari;

- i principi di gestione della terapia farmacologica in ambito domiciliare dei casi lievi di COVID-19;

- raccomandazioni e decisioni aifa sui farmaci COVID-19.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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