Relazione della Corte dei conti sulla gestione finanziaria dell'IVASS

17 febbraio 2021

Nella Relazione si ricorda che oggetto dell'attività di vigilanza dell'Istituto sono le 101 imprese autorizzate ad esercitare l'attività assicurativa e riassicurativa, di cui 3 rappresentanze di soggetti residenti in Stati terzi (nel 2018 erano complessivamente 100 imprese di cui 3 rappresentanze). Delle imprese nazionali, 52 operano nei rami danni, 33 nei rami vita e 13 sono multi-ramo. L'Istituto ha proseguito, inoltre, l'attività di sorveglianza sulle imprese con sede legale in un altro Stato membro della UE e abilitate ad operare in Italia, vigilando sugli operatori di nuova entrata come sulle condotte di mercato. Nel 2019 sono state rilasciate 83 nuove abilitazioni all'ingresso in Italia di imprese UE in libera prestazione di servizi e 42 estensioni di attività nei confronti di operatori comunitari già presenti nel mercato italiano; inoltre, sono stati abilitati 13 nuovi stabilimenti e 10 di quelli già esistenti hanno esteso la propria attività ad altri rami assicurativi.

Per quanto riguarda la gestione economica-finanziaria, il risultato economico risulta positivo anche nel 2019, con un utile di 1,70 milioni (nel 2018 era pari a 3,9 milioni). Tale risultato risente dei maggiori costi per beni e servizi, mentre la contribuzione a carico degli intermediari e delle imprese di assicurazione risulta solo in lieve aumento. La Corte dei conti rileva in generale che il meccanismo di finanziamento dell'Ivass –basato sulla contribuzione dei soggetti vigilati, determinata in funzione delle prevedibili spese di funzionamento – tende a produrre oscillazioni fra i risultati economici conseguiti, sarebbe opportuno pertanto che tale meccanismo venga governato per evitare eccessive oscillazioni, ponendo maggiore attenzione alla fase della programmazione

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