Question time su criticità dell'#AssegnoUnicoUniversale e tempi di adozione dei decreti delegati di attuazione del #FamilyAct

26 maggio 2022

Nel corso del question time - seduta dell'Assemblea della Camera n. 701 del 25 maggio 2022 - la Ministra Bonetti ha risposto all'interrogazione - n. 3-02990 - Intendimenti del Governo in merito a interventi integrativi e correttivi della disciplina in materia di assegno unico e universale per i figli a carico. La Ministra ha ricordato  che l'assegno unico universale interessa sette milioni di nuclei familiari, in cui sono presenti 11 milioni di figli, con una spesa su base annua pari a quasi 20 miliardi di euro; attualmente, i tre quarti della platea hanno già fatto domanda e considerando la scadenza di fine giugno per l'inoltro della richiesta, avendo diritto anche agli arretrati a partire dal mese di marzo, il Governo confida che per quella data la platea sia integralmente coperta. In ultimo la Ministra ha ricordato che il D. Lgs. n. 230 del 2021, che ha istituito l'assegno unico universale, in attuazione della legge n. 46 del 2021, ha rispettato i criteri direttivi indicati nella stessa legge delega.

Nell'interrogazione vengono sottolineate le seguenti criticità applicative dell'AUU:

- impossibilità di accedere al beneficio per gli italiani residenti all'estero - discendente dall'art. 2 della legge delega che impone, tra i requisiti di accesso alla misura, che il richiedente l'assegno abbia la residenza in Italia per un certo periodo di tempo. La Ministra ravvisa la necessità di intervenire con un altro provvedimento normativo al di fuori della delega, anche definendo la platea di riferimento;

- minore tutele per i disabili adulti; sul punto si ricorda che l'AUU è previsto per ciascun figlio con disabilità a carico, senza limiti di età. Dopo i 21 anni cessano però le maggiorazioni - discendente dall'art. 2, comma 1,  della legge delega. Allo studio soluzioni da valutare anche alla luce delle risorse necessarie;

- mancata istituzione (con decreto) della commissione per casi particolari con riferimento ai requisiti di accesso, cittadinanza, residenza e soggiorno (prevista dall'art. 2, comma 1, lett. f) della legge n. 46 del 2021) - indeterminatezza della delega circa i criteri volti all'individuazione dei suddetti casi. La Ministra si è dichiarata a disposizione del Parlamento per valutare assieme la definizione di tali criteri;

- metodo di calcolo dell'ISEE -  la legge delega non consente al Governo di intervenire con i decreti legislativi. La Ministra sul punto ha sottolineato che il Governo ha ritenuto di raccogliere le sollecitazioni provenienti da tutte le forze politiche sulla necessità di rivedere il metodo di calcolo e ha avviato una valutazione dei vigenti criteri riguardo all'ISEE, con lo scopo di individuare gli eventuali punti critici dello strumento in vigore e, quindi, definirne eventuali modifiche. Più precisamente è stato avviato un tavolo di discussione in merito all'ISEE esi è avviata la procedura per la costituzione dell'Osservatorio nazionale per l'assegno unico universale, così come previsto dall'art. 9 del D. Lgs. n. 230 del 2021. 

Pagina INPS dedicata all'AUU;

INPS, Assegno unico e universale: chiarimenti 21 aprile 2022 su genitori entrambi lavoratori; nuclei numerosi; genitori separati.

Alla successiva interrogazione Tempi per l'adozione dei decreti attuativi della legge n. 32 del 2022 in materia di sostegno e valorizzazione della famiglia e iniziative volte a risolvere le criticità conseguenti all'applicazione della normativa sull'assegno unico e universale per i figli a carico – n. 3-02991, la Ministra ha risposto evidenziando che per l'esercizio delle cinque deleghe del Family act sono poste scadenze temporali differenti, a seconda dell'oggetto della delega: 12 mesi, quindi maggio 2023, per il riordino e il rafforzamento delle misure di sostegno all'educazione dei figli e per il sostegno alla promozione delle responsabilità familiari; 24 mesi, quindi maggio 2024, per le rimanenti parti, disciplina dei congedi parentali, paternità e maternità, incentivazione del lavoro femminile, condivisione della cura, armonizzazione dei tempi di vita e di lavoro e sostegno alle spese della famiglia per la formazione dei figli e il conseguimento dell'autonomia finanziaria dei giovani. La Ministra ha infine ricordato che il Family Act rappresenta una tappa fondamentale delle riforme legate al PNRR.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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