Spesa sociale e sue componenti

11 giugno 2015

I trasferimenti verso i Comuni volti a finanziare la spesa sociale hanno subito drastiche riduzioni a partire dal 2009, principalmente con i tagli al Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, ma anche agli altri fondi destinati ad apportare risorse a questo settore, fra cui il Fondo per la non autosufficienza. I tagli introdotti, unitamente alle riduzioni dei trasferimenti erariali nei confronti dei Comuni e ai vincoli stabiliti dal Patto di Stabilità Interno, hanno rappresentato fattori di freno all'espansione dell'offerta o, in alcuni casi, al mantenimento dei livelli di spesa preesistenti. Nel 2011, per la prima volta dal 2003, la spesa sociale dei Comuni è risultata in diminuzione rispetto all'anno precedente (-1%), segnando una vera e propria inversione di tendenza. I dati del 2012, anche se provvisori, confermano l'andamento decrescente della spesa sociale dei Comuni, con un ulteriore calo del 2% rispetto al 2011. In valore assoluto, le risorse destinate dai Comuni alle politiche di welfare territoriale nel loro complesso (per tutte le aree di utenza) ammontano a circa 7 miliardi e 27 milioni di euro nel 2011 (Audizione Istat presso la Commissione Affari sociali della camera, ottobre 2014). Fra i destinatari dell'assistenza vi sono al primo posto le famiglie con figli, cui è destinato il 40,1 per cento della spesa complessiva; seguono i disabili con il 23,2 per cento e gli anziani con il 19,8 per cento della spesa. Le politiche di contrasto alla povertà e all'esclusione sociale assorbono il 7,9 per cento della spesa sociale dei comuni, mentre il 5,8 per cento è relativo ad attività generali o rivolte alla "multiutenza". Le quote residue riguardano le aree di utenza "immigrati e nomadi" (2,7 per cento) e "dipendenze" (0,6 per cento) ( i dati forniti sono tratti da Istat, Noi Italia). Oltre il 17 per cento dell'intera spesa sociale dei comuni è destinato agli asili nido che rappresentano uno dei principali servizi forniti (sul punto si rinvia a Istat, L'offerta comunale di asili nido e altri servizi socio-educativi per la prima infanzia: a. 2012-2013). Nel complesso, la spesa per i servizi sociali offerti dai comuni è costituita principalmente da interventi e servizi forniti direttamente agli utenti, per un importo pari a 2.733 milioni di euro (38,9 per cento del totale), mentre alle strutture sono destinati 2.421 milioni di euro (34,4 per cento, sul punto si rinvia alla pubblicazione Istat del luglio 2014). I restanti 1.873 milioni sono impiegati in trasferimenti in denaro ad altri soggetti pubblici e privati e rappresentano il 26,7 per cento della spesa complessiva. L'analisi territoriale delle risorse impiegate per il welfare locale mette in luce fortissimi squilibri, che si traducono nella diversa disponibilità di servizi e strutture.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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