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NATO - Attività svolta

Visita in Svezia delle Sottocommissioni Governance democratica (CDSDG) e Cooperazione transatlantica in materia di difesa e sicurezza (DSCTC)– Stoccolma, 6-8 maggio 2019
L'atteggiamento aggressivo della Russia verso i suoi vicini occidentali e del Nord Europa e il suo ruolo asservito sullo scacchiere internazionale hanno spinto la Svezia a rivedere la sua politica di difesa e sicurezza e sviluppare una nuova postura di sicurezza basata su forze armate più forti e partenariati rinforzati con i paesi amici. Le principali misure adottate in questo contesto sono state illustrate dal Ministro della Difesa ai parlamentari in visita nel Paese. La Svezia ha rimilitarizzato la piccola isola di Gotland che si trova nel Mar Baltico a 90 km a est dalla Svezia e migliorato la interoperabilità delle forze armate sia a livello regionale che con l'Unione europea e la NATO. La Svezia, pur non essendo un membro dell'Alleanza, ha una stretta cooperazione militare con la NATO che permette anche di poter effettuare esercitazioni militari congiunte, nonché la possibilità di dispiegare attrezzature militari NATO nel territorio svedese e di ricevere il necessario sostegno e assistenza militare in caso di crisi. Ne è chiara dimostrazione la partecipazione della Svezia all'esercitazione Trident Juncture nel 2018. È stato inoltre reintrodotto il servizio militare obbligatorio, soppresso nel 2010, che prevede l'arruolamento di un primo contingente di circa 4000 uomini e donne, nati nel 1999. Lo scorso autunno il governo, nell'intento di sensibilizzare la popolazione sulle proprie capacità di far fronte a crisi di vario genere, ha fatto distribuire a tutte e famiglie degli opuscoli nei quali si istruisce la popolazione in caso di guerra o di attacchi terroristici: si parla di come affrontare la mancanza di elettricità e di cibo, oppure dell'eventualità che molte persone possano essere ferite o uccise. Alla visita hanno partecipato 21 parlamentari in rappresentanza di 13 Paesi alleati; per l'Italia erano presenti il deputato Andrea Orsini e il senatore Adriano Paroli.
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