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OSCE - Attività svolta

Osservazione delle elezioni parlamentari anticipate in Moldova - 24 febbraio 2019

Il 24 febbraio 2019 si sono svolte le elezioni parlamentari in Moldova. La missione di osservazione elettorale dell'OSCE/ODIHR era composta da 11 esperti internazionali, affiancati da 28 osservatori di lungo termine, sotto la guida di Matyas Eorsi, già deputato ungherese; e da 200 osservatori di breve termine, che hanno monitorato l'apertura delle urne, la votazione, il conteggio delle schede e la tabulazione dei risultati. Il Presidente dell'Assemblea parlamentare dell'OSCE, George Tsereteli (Georgia), è stato nominato Coordinatore speciale e Leader degli osservatori di breve termine mentre la Delegazione dell'Assemblea dell'OSCE era guidata da Kari Henriksen (Norvegia), Vice Presidente dell'Assemblea. Alla missione di osservazione hanno partecipato, per la Delegazione italiana all'Assemblea OSCE, i deputati Paolo Grimoldi (Capo della Delegazione italiana) e Mauro Del Barba e i senatori Luigi Augussori, Gianluca Castaldi e Vito Vattuone.
Secondo la Dichiarazione preliminare rilasciata dall'OSCE/ODIHR all'indomani del voto, le elezioni parlamentari sono state competitive e si sono svolte nel rispetto delle libertà fondamentali ma sono state macchiate da accuse di pressioni su dipendenti pubblici, dall'uso improprio delle risorse statali e forti evidenze di compravendita di voti. L'OSCE ha inoltre criticato il fatto che Il nuovo sistema elettorale utilizzato sia stato adottato senza un dibattito pubblico inclusivo.
La Commissione elettorale centrale ha cambiato di sede 31 dei 47 seggi elettorali aperti per la prima volta per includere gli elettori residenti in Transnistria. Uno dei maggiori partiti in competizione ha definito questo un tentativo del governo per ridurre il numero di voti provenienti dalla Transnistria.
A seguito del conteggio delle schede elettorali il Partito socialista (PSMR) filorusso si conferma al primo posto ottenendo 35 seggi; seguono i due principali gruppi filo-occidentali, il Partito democratico con 30 seggi e il blocco elettorale ACUM con 26 seggi; segue il partito Sor con 7 seggi e 3 seggi sono andati agli indipendenti. Sotto la soglia elettorale del 6% si attestano, invece, il Partito comunista, il Partito Nostru e il Partito liberale.

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