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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA


Resoconto stenografico dell'Assemblea

Seduta n. 296 di giovedì 30 gennaio 2020

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE ROBERTO FICO

La seduta comincia alle 9,30.

PRESIDENTE. La seduta è aperta.

Invito il deputato segretario a dare lettura del processo verbale della seduta precedente.

ALESSANDRO COLUCCI, Segretario, legge il processo verbale della seduta di ieri.

PRESIDENTE. Se non vi sono osservazioni, il processo verbale si intende approvato.

(È approvato).

Missioni.

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensi dell'articolo 46, comma 2, del Regolamento, i deputati Battelli, Benvenuto, Boccia, Brescia, Businarolo, Carfagna, Comaroli, De Menech, Delrio, Ferraresi, Gregorio Fontana, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Iovino, Lollobrigida, Lorefice, Maggioni, Saltamartini, Schullian, Tasso e Zoffili sono in missione a decorrere dalla seduta odierna.

I deputati in missione sono complessivamente novantatré, come risulta dall'elenco depositato presso la Presidenza e che sarà pubblicato nell'allegato A al resoconto della seduta odierna (Ulteriori comunicazioni all'Assemblea saranno pubblicate nell'allegato A al resoconto della seduta odierna).

Informativa urgente del Governo sulle iniziative di competenza volte a prevenire e contrastare la diffusione dell'infezione da Coronavirus sviluppatasi in Cina.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca lo svolgimento dell'informativa urgente del Governo sulle iniziative di competenza volte a prevenire e contrastare la diffusione dell'infezione da Coronavirus sviluppatasi in Cina.

Dopo l'intervento del rappresentante del Governo, interverranno i rappresentanti dei gruppi in ordine decrescente, secondo la rispettiva consistenza numerica, per cinque minuti ciascuno. Un tempo aggiuntivo è attribuito al gruppo Misto.

(Intervento del Ministro della Salute)

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare il Ministro della Salute, Roberto Speranza.

ROBERTO SPERANZA, Ministro della Salute. Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, sono molto lieto di poter riferire alla Camera, come ho già fatto nella giornata di lunedì in Commissione, aggiornate informazioni sull'epidemia del nuovo Coronavirus e sulle iniziative che sono state avviate, non solo a livello nazionale, ma anche internazionale, al fine di contrastare la diffusione della stessa.

In via preliminare, prima di affrontare gli aspetti più specifici e peculiari dell'attuale situazione epidemiologica, desidero assicurare che il Ministero della Salute, con il supporto delle istituzioni, delle organizzazioni e degli enti nazionali ed internazionali coinvolti, segue costantemente gli sviluppi della situazione venutasi a determinare con la diffusione del Coronavirus e monitora con la massima attenzione la possibile insorgenza sul territorio nazionale di patologie, la cui sintomatologia possa essere ricondotta al contagio originato dal predetto virus.

I Coronavirus sono dei virus a RNA presenti sia nel mondo animale che nell'uomo. Sono una grande famiglia di virus respiratori, che possono causare malattie che vanno dal comune raffreddore alla sindrome respiratoria mediorientale e alla SARS. Quattro sono i Coronavirus umani noti sino ad ora (HCoV 229, OC43, NL63 e HKU1) e provocano normalmente affezioni delle alte vie respiratorie.

Gli animali rappresentano un importante serbatoio per molti Coronavirus. Alcuni di questi, ad esempio il Coronavirus della SARS e quello che causa la cosiddetta Sindrome respiratoria mediorientale, sono stati in grado di fare il salto di specie dall'animale all'uomo. In questi casi il virus, il cui RNA subisce una mutazione, per la precisione una delezione, si adatta rapidamente all'uomo cominciando ad essere trasmesso da persona a persona.

L'attuale crisi è determinata da un nuovo Coronavirus di origine animale, che ha causato 41 casi di polmonite virale tra l'8 dicembre e il 2 gennaio nella città di Wuhan, in Cina. Il virus, identificato e sequenziato in poco più di una settimana, è appunto un Coronavirus simile, ma diverso da quello della SARS, col quale condividerebbe dal 70 all'80 per cento del patrimonio genetico.

Il 31 dicembre 2019, la Commissione sanitaria municipale di Wuhan ha segnalato all'Organizzazione mondiale della sanità un cluster di casi di polmonite ad eziologia ignota nella città di Wuhan, nella provincia cinese di Hubei, nel sud della Cina. La maggior parte dei casi aveva un legame epidemiologico con il mercato di Huanan Seafood, un mercato all'ingrosso di frutti di mare e animali vivi.

Dopo la prima segnalazione di questo cluster, altri casi di polmonite dovuti al nuovo Coronavirus sono stati riscontrati in viaggiatori che avevano soggiornato a Wuhan al loro arrivo in Thailandia, Giappone e Corea del Sud, nonché in altre città cinesi. Questi pazienti non avevano frequentato il mercato di animali vivi in cui era avvenuta l'esposizione al virus per i primi casi. Ciò ha portato ad ipotizzare la possibilità di trasmissione interumana dell'infezione attraverso contatti stretti, come avviene, ad esempio, all'interno di un nucleo familiare o in ambito ospedaliero.

Il periodo di incubazione della malattia, secondo le stime correnti riprese dall'OMS nell'ultimo report, variano da 2 a 10 giorni. I sintomi più comuni consistono in febbre, tosse secca, mal di gola, difficoltà respiratorie. Gli esami radiologici del torace evidenziano lesioni infiltrative bilaterali diffuse. Le informazioni attualmente disponibili suggeriscono che il virus possa causare sia una forma lieve simil-influenzale, che una forma più grave di malattia.

Una forma inizialmente lieve può progredire in una forma grave soprattutto in persone con condizioni cliniche croniche preesistenti, quali ipertensione o altri problemi cardiovascolari, diabete, patologie epatiche e altre patologie respiratorie. Anche le persone anziane sono naturalmente più suscettibili alle forme gravi.

Il 9 gennaio 2020, il Center for Disease Control and Prevention cinese ha riferito che è stato identificato un nuovo Coronavirus come agente causale ed è stata resa pubblica la sequenza genomica. Il nuovo Coronavirus è strettamente correlato a quello della sindrome respiratoria acuta grave (SARS).

Secondo le informazioni, le ultime disponibili, diramate dall'Organizzazione mondiale della sanità il 29 gennaio scorso, i casi totali confermati sono 6.065, con 132 decessi. I casi si sono manifestati in 30 province della Cina continentale (5.974), a Hong Kong (8), Macao (7), Taiwan (8), Malesia (4), Nepal (1), Sri Lanka (1), Singapore (7), Thailandia (14), Giappone (7), Cambogia (1), Corea del Sud (4), Vietnam (2), Australia (7), Francia (4), ma ce n'è un quinto appena arrivato, Germania (4), Canada (3) e Stati Uniti d'America (5), Emirati Arabi Uniti (4); in questo report non c'è anche un caso che riguarda la Finlandia.

La Commissione nazionale di sanità cinese alle ore 8 di questa mattina ha, tuttavia, aggiornato il numero dei casi accertati, indicati in 7.711, nonché il numero dei casi sospetti (9.239) e dei decessi correlati, indicato questa mattina in numero 170. Le autorità sanitarie cinesi hanno confermato la trasmissione da persona a persona e i dati, come è evidente, sono aggiornati quotidianamente. L'OMS, l'Organizzazione mondiale della sanità ha informato che la Cina inizialmente ha applicato le seguenti misure: sono stati identificati e sottoposti a follow up i contatti stretti, inclusi gli operatori sanitari; la Commissione sanitaria municipale di Wuhan ha effettuato una ricerca attiva dei casi ed è stata completata l'indagine retrospettiva dell'attuale cluster di pazienti; il mercato ittico all'ingrosso di Huanan è stato chiuso e sono state effettuate misure di sanificazione ambientale e di disinfezione; sono state implementate attività di comunicazione del rischio per aumentare la consapevolezza e l'adozione di misure di auto-protezione.

A partire dal 23 gennaio 2020, secondo quanto prontamente comunicato dall'Ambasciata d'Italia in Cina, sono stati sospesi tutti i collegamenti aerei e ferroviari da Wuhan e, successivamente, da altre città della provincia di Hubei (tra le quali Hangwang, Huanggang ed Ezhou); è stato interrotto il funzionamento dei trasporti pubblici e sono state chiuse anche le autostrade di accesso, i luoghi di ritrovo, quali mercati, cinema, internet caffè e siti culturali.

Sono state, inoltre, sospese manifestazioni per il Capodanno e chiusi i siti oggetto di assembramento (la Città Proibita) anche a Pechino.

Per ridurre ulteriormente gli spostamenti tra regioni della Cina, ma anche verso l'estero, il Governo cinese ha bloccato negli ultimi giorni – la notizia risale al 24 gennaio – la vendita di pacchetti turistici interni e internazionali da parte di tutte le agenzie di viaggio.

I soggetti con temperatura elevata, o che abbiano avuto contatti stretti con malati, sono isolati in quarantena e sotto osservazione medica. Gli ospedali della città hanno preventivamente ampliato il numero dei posti letto: 800 in quelli pubblici e altri 1.200 in diverse strutture sanitarie. I controlli sono anche mirati alla ricerca di animali vivi trasportati illegalmente con autoveicoli. Per precauzione sono state chiuse scuole e i templi buddisti hanno allontanato i fedeli. A tutti i cittadini è stato imposto di indossare mascherine protettive.

Il nuovo virus, pur essendo per il momento classificato come di tipo B quanto a pericolosità (al pari di quelli della SARS, dell'AIDS e della polio), viene gestito come se fosse appartenente alla classe A (la stessa del colera e della peste).

Le autorità cinesi stanno adottando anche misure speciali volte a garantire la cura dei pazienti infettati, tra le quali la costruzione di un nuovo ospedale, che dovrebbe già essere pronto nei primi giorni di febbraio. Le autorità hanno annunciato che ne verrà costruito anche un altro, con un numero maggiore di posti letto, sempre in tempi molto stretti.

Noi siamo in costante collegamento con l'Organizzazione mondiale della sanità. Alla riunione della nostra task force del 27 gennaio scorso ha partecipato l'Assistant director general Raniero Guerra, che ha dichiarato: “Tra i Paesi occidentali, l'Italia è la più fornita e la più attenta”.

Nei giorni scorsi, il direttore generale Tedros è stato in Cina per valutare direttamente la situazione. L'OMS sta monitorando attentamente la situazione ed è regolarmente in contatto con le autorità nazionali cinesi e di altri Paesi asiatici per fornire il supporto necessario. È stata predisposta una guida tecnica sul nuovo Coronavirus che è aggiornata costantemente. Attualmente, sono ancora in corso le indagini per valutare la portata reale dell'epidemia. L'OMS ha riunito, il 22 e il 23 gennaio scorsi, il Comitato per le emergenze previsto dal Regolamento sanitario internazionale per supportare il direttore generale nella decisione circa la dichiarazione o meno di un'emergenza di sanità pubblica di interesse internazionale. Dopo lunghe discussioni, con punti di vista divergenti su tale decisione e tenendo conto delle significative misure messe in atto dalle autorità cinesi, il Comitato ha ritenuto di prevedere una nuova riunione entro circa dieci giorni, che si terrà proprio nella giornata di oggi, e di fornire nel frattempo indicazioni sulle azioni da mettere in atto. Tra esse, una missione di esperti dell'OMS in Cina, per approfondire le conoscenze scientifiche ed epidemiologiche, e indicazioni alle autorità cinesi per ulteriori iniziative o per rafforzare quelle già in atto. Sono state poi fornite indicazioni a tutti gli altri Paesi, affinché siano preparati al contenimento, anche con sorveglianza attiva, identificazione precoce, isolamento e gestione dei casi, tracciamento dei contatti e prevenzione di ulteriore diffusione del Coronavirus.

Nella giornata di ieri, come dicevo, è stata annunciata una nuova riunione del comitato alle ore 13 di oggi, 30 gennaio. L'OMS ha pubblicato una serie di documenti contenenti procedure per la segnalazione dei casi, per la loro gestione clinica, la protezione degli operatori, i test di laboratorio, la gestione dei contatti e, più in generale, la sorveglianza della situazione sul piano epidemiologico. Nel report del 28 gennaio scorso, l'OMS ha anche annunciato la creazione di una banca dati globale sul Coronavirus, dove i Paesi potranno inserire dati sui casi clinici per favorirne la condivisione, ai fini di conoscenza e di studio.

Premesso che la valutazione del rischio è ancora in atto, l'ECDC, alla data del 26 gennaio 2020, ritiene che: il potenziale impatto dell'epidemia da Coronavirus è elevato; è probabile una ulteriore diffusione di natura globale; esiste attualmente una moderata probabilità di infezione per i viaggiatori UE che visitano Wuhan; esiste un'elevata probabilità di importazione di casi in Paesi con il maggior volume di persone che viaggiano da e verso Wuhan; esiste una moderata probabilità di rilevare casi importati nei Paesi UE; l'adesione ad adeguate pratiche di prevenzione e controlli nelle infezioni, in particolare nelle strutture sanitarie dei Paesi UE, con collegamenti diretti, fa sì che la probabilità di insorgenza di casi secondari nell'UE a partire da un caso identificato nell'Unione europea è bassa. L'ECDC, come comunicato in un documento del 28 gennaio scorso, valuta che l'occorrenza di un singolo caso di trasmissione interumana locale, avvenuta in Germania, da una cittadina cinese - a sua volta infettata presumibilmente da genitori residenti ad Wuhan - a un cittadino tedesco, non sia sufficiente a cambiare il livello di rischio generale sopra descritto.

Sebbene, come evidenziato, l'Organizzazione mondiale della sanità non abbia, ad oggi, dichiarato questa epidemia un'emergenza di sanità pubblica di rilevanza internazionale, l'Italia ha immediatamente attivato significative misure di prevenzione.

Secondo quanto evidenziato dalla comunicazione della DG Sante di Bruxelles del 21 gennaio 2020, dei tre Paesi europei (Italia, Inghilterra e Francia) che avevano voli diretti da Wuhan, solo l'Italia ha implementato, prima della sospensione dei voli, controlli aeroportuali per i cittadini provenienti dalle zone sedi di focolaio.

È stato dunque riconosciuto, a livello internazionale, che il nostro Paese, ispirandosi al principio di precauzione, ha immediatamente pianificato e implementato accurate misure di controllo: misurazione della temperatura corporea, identificazione ed isolamento dei malati, procedure per il rintraccio e la quarantena dei contatti stretti che, unitamente ad un efficiente sistema di sorveglianza epidemiologico e microbiologico, possano garantire il rapido contenimento di eventuali casi.

Più nel dettaglio, osservo che l'Italia aveva tre voli diretti verso Wuhan, ora sospesi, e numerosi collegamenti con altre città della Cina e provenienze anche non dirette. Attualmente, dopo la sospensione dei voli da Wuhan, sono schedulati 34 voli passeggeri su Fiumicino e 25 su Malpensa. Come previsto dal Regolamento sanitario internazionale, presso i due aeroporti è in vigore una procedura sanitaria, gestita dagli uffici periferici del Ministero della Salute, Uffici di Sanità marittima, Aerea e di Frontiera, Servizi di assistenza sanitaria ai naviganti. Tali uffici sono deputati ai controlli sanitari nei riguardi dei passeggeri e delle merci che transitano attraverso punti di ingresso transfrontalieri e a erogare l'assistenza sanitaria al personale in navigazione marittima o imbarcato e al personale in navigazione aerea.

La procedura adottata serve per verificare l'eventuale presenza a bordo degli aeromobili provenienti dalla Cina di casi sospetti sintomatici ed il loro eventuale trasferimento in bio-contenimento agli istituti specializzati. La procedura è stata implementata e resa ancora più severa con il progredire della situazione epidemiologica in Cina. Essa comprende la verifica dello stato di salute durante il volo, attraverso richiesta formale al comandante e rilascio della Health declaration; è previsto il passaggio sotto scanner termografici, con sistemi di allerta ove la temperatura superi i 37 gradi, installati presso un apposito spazio denominato “canale sanitario”; la misura è stata estesa a tutti i voli provenienti dalla Cina e prevede, in alternativa, per voli senza segnalazione preventiva di casi sospetti, la verifica della temperatura a bordo da parte del nostro personale sanitario, prima dello sbarco.

Si segnala che il “canale sanitario” è dotato anche di spazi per approfondimenti, visite, e sosta temporanea del caso sospetto eventualmente identificato, fino al suo trasferimento presso un ospedale specializzato. Ove sia presente un caso sospetto a bordo, per i contatti stretti è attivata la sorveglianza sanitaria per l'eventuale attuazione della quarantena e dell'isolamento. La predetta procedura è attiva su tutti i voli provenienti dalla Cina.

Nei giorni precedenti al 23 gennaio, era stata comunque rafforzata la sorveglianza dei passeggeri dei voli diretti da Wuhan, con verifica dello stato di salute durante il volo, tramite richiesta ufficiale al comandante dell'equipaggio e rilascio della Health declaration. È stata, inoltre, diramata dall'Ente nazionale di assistenza al volo, d'intesa con l'Ente nazionale per l'aviazione civile, un'istruzione (“notam” ), con la quale si fa obbligo a tutti i voli privati provenienti dalla Cina di atterrare esclusivamente sugli aeroporti sanitari di Fiumicino e di Malpensa.

Al fine di consentire un eventuale recupero dei contatti per sottoporli ad accertamenti vengono raccolte, dal 23 di gennaio, su tutti i voli sottoposti a controllo, anche senza sospetti, schede con informazioni sui passeggeri, la loro destinazione e i riferimenti che vengono acquisiti per tutto il tempo della potenziale incubazione agli atti dell'USMAF. È in corso un lavoro di ricostruzione dei movimenti dei passeggeri provenienti dall'area a rischio nei giorni precedenti tale data anche in contatto con le autorità sanitarie degli altri Paesi interessati. Ai passeggeri sbarcanti viene anche fornito un volantino trilingue, italiano, inglese e cinese, che indica le modalità per contattare il Servizio sanitario italiano attraverso il numero telefonico del Ministero della Salute 1500. È attivo un monitoraggio dello stato di salute di tale passeggeri, attraverso contatti telefonici.

Già il 10 gennaio, prima di conoscere l'agente eziologico dell'infezione, è stato predisposto materiale informativo anche in cinese, che è stato affisso negli aeroporti per informare i viaggiatori internazionali. Il materiale è in costante aggiornamento. È stata effettuata una ricognizione delle scorte di dispositivi di protezione individuale nei vari punti di entrata, porti e aeroporti, ed è in corso una ricognizione della disponibilità generale del Paese di questi dispositivi. Vengono pubblicati regolarmente sul portale del Ministero della Salute gli aggiornamenti inerenti all'evento. Sono state predisposte, pubblicate e vengono aggiornate regolarmente le domande e risposte più frequenti relative all'evento epidemico.

Il 22 gennaio 2020, presso l'ufficio di Gabinetto del Ministero della salute è stata istituita e si è contestualmente riunita la task force Coronavirus, composta da rappresentanti del Ministero, dai Carabinieri dei NAS, dai rappresentanti dell'Istituto superiore di sanità, dall'Agenas, dall'Agenzia del farmaco, dall'Istituto nazionale malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma, dalla Protezione civile, da un rappresentante delle Regioni, dagli Ordini dei medici e degli infermieri, delle società aeroportuali SEA e ADR, dallo Stato maggiore della Difesa-Ispettorato generale della sanità militare. Detta task force è permanentemente operativa e si riunisce quotidianamente, e ha il compito di seguire in tempo reale l'evolversi della situazione determinata dal Coronavirus, supportando il Ministro nell'individuazione di ogni iniziativa idonea a fronteggiare le eventuali criticità emerse. La task force sta verificando lo stato di approntamento di misure di preparazione idonee a fronteggiare un ipotetico peggioramento della situazione epidemiologica in quanto a risorse umane, anche attraverso la collaborazione con personale di altre strutture, test di laboratorio e presidi sanitari, comunicazioni e relative procedure.

Voglio anche, in questa sede parlamentare, esprimere profonda gratitudine, a nome del Governo italiano, per la prontezza e la qualità del lavoro prestato da tutte queste persone che abbiamo coinvolto (Applausi).

Nel corso della prima riunione della task force, tenuto conto che l'OMS sta esaminando la problematica al fine di emanare omogenee linee guida o raccomandazioni per fronteggiare la situazione sanitaria, si è convenuto di diramare, nel frattempo, un'articolata circolare sul Coronavirus alle Regioni e alle altre istituzioni, enti e organizzazioni professionali, contenente indicazioni operative sulla individuazione, notifica, sorveglianza, test di laboratorio, gestione dei casi sospetti, predisposta dalla Direzione generale della prevenzione.

Tale circolare permette di attivare una sorveglianza mirata a livello nazionale ed individua l'Istituto superiore di sanità come laboratorio nazionale di riferimento. Successivamente, il 27 gennaio, è stato inviato un aggiornamento relativo alla definizione di “caso per la segnalazione” e alla diagnostica di laboratorio. Di entrambe queste circolari lascio una copia agli atti della Camera dei deputati. La Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri, FNOMCeO, e la Federazione nazionale ordini delle professioni infermieristiche, FNOPI, hanno riferito di avere provveduto a diramare a tutti gli ordini provinciali la circolare ministeriale del 22 gennaio, mentre lo Stato maggiore della Difesa ha diramato la stessa ai propri servizi sanitari, per informare adeguatamente le Forze armate nazionali.

Il Centro nazionale sangue e il Centro nazionale trapianti hanno diramato circolari in cui forniscono istruzioni sulle misure di prevenzione della trasmissione del nuovo Coronavirus mediante trasfusione di emocomponenti labili e di trapianti. In base agli obblighi internazionali, la Direzione generale della prevenzione informa costantemente delle misure adottate a livello nazionale la Commissione europea e i Paesi aderenti alla Global Health Security Initiative e partecipa alle teleconferenze organizzate per armonizzare la risposta a livello internazionale. Da quanto sopra comunicato, sinora risulta che l'Italia sia uno dei Paesi che ha adottato un approccio più protettivo, raccomandando sin dall'inizio di posticipare i viaggi non necessari, applicando immediatamente procedure di controllo sui voli provenienti dalla Cina, attivando il canale sanitario e gli screening in entrata agli aeroporti e prevedendo immediatamente misure di prevenzione diffuse tramite i più moderni strumenti telematici.

Sono costanti i contatti con l'ambasciata d'Italia a Pechino, l'unità di crisi del MAECI, la Commissione europea, l'European Center for Diseases Control, l'Organizzazione mondiale della sanità, l'Organizzazione mondiale della sanità animale, partecipando in tutte le occasioni a teleconferenze o incontri organizzati da tali organismi. Inoltre, nel pomeriggio di ieri ho incontrato personalmente l'ambasciatore cinese in Italia: dopo avere espresso la nostra solidarietà e l'apprezzamento per le severe misure adottate in Cina, ho soprattutto rappresentato la disponibilità del Ministero della Salute a partecipare, anche attraverso le nostre istituzioni scientifiche, e in primo luogo con l'Istituto superiore di sanità, agli sforzi già avviati per una rapida realizzazione di strumenti diagnostici, terapeutici e di prevenzione vaccinale dell'infezione.

Abbiamo concordato di assicurare un costante collegamento affinché la numerosa comunità cinese in Italia possa essere tempestivamente messa a conoscenza delle ulteriori misure sanitarie che l'Italia dovesse eventualmente adottare. L'operato del Ministero della Salute è quindi pienamente in linea con quanto raccomandato in data 23 gennaio 2020 dall'OMS al termine della riunione del Comitato per l'emergenza, il quale, non ritenendo unanimemente vi fossero le condizioni per dichiarare l'esistenza di una situazione di “emergenza sanitaria di interesse internazionale”, ha fornito agli Stati membri dell'Organizzazione alcune raccomandazioni relative alla necessità di essere preparati “al contenimento, alla identificazione precoce, isolamento e gestione dei casi, tracciatura dei contatti e prevenzione”, tutti aspetti che sono coperti già dalle misure adottate da tempo.

In data 25 gennaio si è tenuta una riunione con i rappresentanti delle regioni italiane volta al miglior coordinamento interistituzionale e il successivo 28 gennaio ho partecipato personalmente alla riunione della Commissione salute della Conferenza delle regioni e delle province autonome sulla gestione delle attività di prevenzione sul Coronavirus, ritenendo, d'intesa con tutti gli assessori competenti, fondamentale su questa vicenda il massimo di coordinamento tra le istituzioni. È stato rafforzato il personale operativo per il numero di pubblica utilità del Ministero della Salute, il numero 1500, attivo ora 24 ore su 24. Esso opera sia da punto centralizzato di raccolta delle segnalazioni di casi sospetti da parte dei cittadini, per il successivo smistamento, ove necessario, alle strutture sanitarie delle regioni, che per fornire informazioni alla popolazione sul virus e sulle misure di prevenzione da adottare.

A tal fine, sono state assunte iniziative per il potenziamento del servizio con ulteriore personale, che è stato sottoposto preliminarmente ad un programma di formazione. Lunedì scorso mi sono recato personalmente in visita alla sala operativa del 1500 per constatarne la piena operatività. Nella sola giornata di ieri, 28 gennaio, dalle ore 8 alle ore 22, il 1500 ha gestito circa 700 telefonate, per un tempo medio di conversazione di 6 minuti e 30 secondi. In un caso si è provveduto, dopo un primo triage telefonico, a trasferire la chiamata alle strutture sanitarie della regione di provenienza della chiamata, per operare un accesso alle strutture sanitarie in piena sicurezza per il paziente e per gli altri cittadini presenti presso le stesse.

Sta risultando molto importante la presenza, tra gli addetti alla risposta, dei mediatori linguistici, che hanno affrontato diverse telefonate effettuate in lingua cinese, contribuendo ad eliminare la possibilità di fraintendimenti e migliorando la conoscenza dei casi e della esposizione al rischio di contagio.

In data 25 gennaio 2020 ho adottato un'ordinanza con la quale, oltre a confermare tutte le misure già in atto che ho appena esposto, ho disposto, per un periodo di 90 giorni, il potenziamento del contingente di personale da impiegare nelle attività di risposta rapida al numero di pubblica utilità 1500 per i controlli sanitari attivati presso gli USMAF-SASN e per i servizi di competenza degli uffici centrali del Ministero.

Per quanto riguarda la nostra comunità a Wuhan, il Ministero della Salute collabora attivamente alla predisposizione delle procedure sanitarie relative alla gestione dei cittadini italiani che il Ministero degli Affari esteri sta provvedendo a rimpatriare da tale area e alla loro successiva gestione del piano sanitario.

Nel riservarmi ogni ulteriore e tempestiva comunicazione, nei prossimi giorni, sull'evoluzione del quadro epidemiologico, sono convinto che l'attuale situazione potrà essere gestita al meglio attraverso una piena e fattiva collaborazione tra istituzioni internazionali e, in ambito nazionale, tra il Ministero della Salute, gli istituti scientifici di riferimento nazionale, le regioni e gli ordini professionali interessati. Dobbiamo, dunque, perseverare ed intensificare la collaborazione tra Stati nazionali ed organizzazioni internazionali, potenziando lo scambio di informazioni a tutti i livelli ed attuando, con rigore e tempestività, le migliori prassi ritenute idonee a limitare la diffusione del virus.

Sono personalmente in contatto costante con la commissaria europea Stella Kyriakides e con i colleghi dei Paesi europei per uno scambio costante di informazioni, in attesa di una prossima occasione di confronto tra tutti i Paesi UE, che ho anche proposto alla Presidenza croata e alla stessa commissaria con lettera formale.

Analoghi sforzi devono essere posti in essere nel contesto nazionale con il supporto di tutti i livelli istituzionali competenti. In questo senso ritengo fondamentale un dialogo costante e costruttivo tra Governo e Parlamento, anche quale segno visibile di unità nazionale su una materia così delicata. Sarà in particolare necessario informare adeguatamente ed in modo capillare gli operatori sanitari e la popolazione, rispettare rigorosamente le misure precauzionali ed i protocolli già comunicati dal Ministero della Salute e prestare la massima vigilanza nella diagnosi di possibili eventi critici. Occorre, in definitiva, un approccio sistemico e multilivello sia a livello nazionale che internazionale al quale il Ministero della Salute ha da subito ispirato la propria azione e che continuerà a seguire nel Governo di questa emergenza sanitaria. Sarò chiaramente a disposizione per fornire anche in futuro ogni aggiornamento sull'evoluzione della situazione che dovesse dal Parlamento essere ritenuto utile (Applausi).

(Interventi)

PRESIDENTE. Passiamo agli interventi dei rappresentanti dei gruppi. Ha chiesto di intervenire la deputata Menga. Ne ha facoltà.

ROSA MENGA (M5S). Grazie, Presidente. Innanzitutto a nome del gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle desidero ringraziare il Ministro Speranza per la puntuale informativa che ha reso qui oggi in quest'Aula, perché ci ha consentito di essere puntualmente aggiornati sul decorso dell'epidemia del nuovo Coronavirus, nonché su tutte le iniziative che non soltanto il suo Dicastero ma anche i Governi internazionali hanno messo in campo allo scopo di arginare la diffusione della malattia. È senz'altro vero che l'Organizzazione Mondiale della Sanità abbia definito la situazione preoccupante, sebbene non sia ancora stata dichiarata l'epidemia un'emergenza sanitaria di rilevanza internazionale e questo è opportuno ribadirlo, perché è compito di quest'Aula e di tutti noi qui riuniti oggi quello anzitutto di rassicurare la popolazione e di sgombrare il campo da qualsiasi allarmismo. In Cina sinora sono stati accertati oltre 7.700 contagi; le vittime ammontano a 170, ma i casi in tutta Europa sono soltanto 11, a quanto ci è dato conoscere nella giornata di oggi: 5 in Francia, 4 in Germania e 1 accertato in Finlandia. Parliamo, al di fuori dei confini cinesi, di soli 68 casi, che ammontano, quindi, a meno dell'1 per cento del totale di tutti i casi diagnosticati, e tra di essi, fortunatamente, al di fuori dei confini cinesi, non si annovera ancora alcuna vittima. Perciò ribadiamo che l'attenzione del Governo e del Parlamento tutto rimane senz'altro alta, ma che già ogni misura necessaria è stata messa efficacemente in atto. Ci rassicura sapere, quindi, che il Ministro e tutto il Ministero della salute stia monitorando il possibile propagarsi del virus sul territorio italiano; che si stia seguendo con la massima attenzione patologie la cui sintomatologia possa essere riconducibile a quella dell'infezione dal nuovo Coronavirus, come nel caso del cittadino cinese ricoverato a Napoli, dei quattro casi in Friuli-Venezia Giulia (tutti rivelatisi un falso allarme) e del caso, di cui abbiamo appreso nella giornata di ieri, del cittadino cinese arrivato un paio di giorni fa qui a Roma e adesso ricoverato presso l'istituto Spallanzani di Roma, dove si stanno svolgendo tutti gli accertamenti necessari; ma ancora, appunto, nessuna diagnosi di infezione da Coronavirus in Italia è stata segnalata. L'Italia ha quindi immediatamente attivato ogni misura di prevenzione. Già prima che venissero sospesi i voli - il Ministro lo ha sottolineato bene - diretti verso Wuhan, è stato attivato un protocollo di controllo per i cittadini provenienti dalla zona focolaio del virus e a bordo dei voli provenienti dalla Cina è stata attivata una severa procedura di verifica dei casi sospetti. Altro passaggio estremamente importante è stata l'istituzione presso l'ufficio di gabinetto del Ministero della salute di una task force Coronavirus, che ha già provveduto a diramare una circolare alle regioni nonché alle istituzioni e agli enti e alle organizzazioni professionali, che contiene tutte le indicazioni operative aggiornate costantemente sulla individuazione, sulla notifica, sulla sorveglianza, sui test di laboratorio, sulla gestione dei casi sospetti e sulla sicurezza degli operatori sanitari, che è stata predisposta dalla direzione generale della prevenzione.

Questa circolare, unitamente al fatto che la task force, come il Ministro oggi ha ribadito in Aula, si riunisca quotidianamente per seguire in tempo reale l'evolversi della situazione è un'ulteriore garanzia a fronte di ogni eventuale criticità. Grazie a questa serie di provvedimenti il Ministero della salute è pienamente in linea con le raccomandazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanità sulla necessità di essere preparati al contenimento, all'identificazione precoce nonché all'isolamento e alla gestione degli eventuali casi e alla tracciatura di tutti i contatti e, in definitiva quindi, alla prevenzione. È importante ricordare a quanti ci seguono da casa l'operatività piena del numero di pubblica utilità 1500, la cui efficienza garantita 24 ore su 24, e per il quale è stato implementato il personale operativo, integrandolo con personale medico ed infermieristico adeguatamente formato, nonché con l'ausilio di moderatori linguistici e culturali che possano quindi fornire a tutti i cittadini presenti sul territorio italiano, anche a quelli stranieri, informazioni sul virus e sulle misure di prevenzione da adottare. Ovviamente, si occupa anche della segnalazione di casi sospetti e, quindi, smista i casi di competenza alle strutture sanitarie deputate. Vogliamo anche rassicurare sulla situazione dei nostri connazionali presenti sul territorio cinese. Sono circa 50 quelli che hanno manifestato l'intenzione di essere rimpatriati e abbiamo saputo per il tramite del Ministro degli esteri, Luigi Di Maio, che entro venerdì potranno fare ritorno in Italia e, ovviamente, essere sottoposti a tutte le idonee procedure di isolamento. Ringrazio quindi il Ministro Speranza per il lavoro svolto finora, certa che queste azioni messe in campo tempestivamente da parte del Ministero da lui guidato permetteranno di seguire e monitorare costantemente l'evoluzione del quadro epidemiologico in Italia e, quindi, scongiurare la diffusione del virus. Un ultimo grazie va a tutti gli operatori sanitari che, nonostante le mille difficoltà e le situazioni di disagio tuttora presenti in tutto il nostro Servizio sanitario nazionale, assicurano costantemente con professionalità e assistenza a tutti i cittadini che a loro si rivolgono e che anche in questi giorni si rivolgeranno per le cure necessarie o anche soltanto per essere rassicurati sull'emergenza (Applausi dei deputati del gruppo MoVimento 5 Stelle).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Boldi. Ne ha facoltà.

ROSSANA BOLDI (LEGA). Grazie, Presidente. Buongiorno, Ministro e grazie per questa informativa in Aula; noi l'avevamo chiesta già lunedì, quando lei si era presentato in Commissione, ritenendo che questo non sia un argomento semplicemente da addetti ai lavori, cioè da Commissioni sanità, ma sia un argomento che deve interessare tutti i cittadini. Dalla sua relazione risulta che si sta già facendo molto, quindi io non starò a ripetere tutte le misure che lei ha elencato, perché le ha già elencate lei e quindi è inutile che io le ripeta; porto invece alcuni problemi che ci sono arrivati. Faccio una piccola nota. Noi abbiamo già avuto un'esperienza con la SARS non moltissimi anni fa, quindi, sostanzialmente, immaginavo che ci dovessero essere già dei protocolli ampiamente testati rispetto a una situazione del genere e una macchina ben oliata già da allora, mantenuta sempre, non dico in attività ma sicuramente, pronta ad entrare in attività qualora si presentassero casi simili. Ho visto invece un po' di farraginosità da questo punto di vista non tanto da parte del Governo italiano quanto da parte proprio dell'OMS che all'inizio mi pare abbia un po' sottovalutato la situazione. La situazione diversa è anche per la comunicazione cinese da parte del Governo cinese sull'argomento. Nonostante la brutta esperienza della SARS, in cui avevano cercato di nascondere i dati e avevano rallentato moltissimo il lavoro di prevenzione di allora, questa volta apparentemente la dittatura cinese ha deciso di essere un po' più trasparente, comunicando immediatamente il sequenziamento del genoma del virus e comunicando i dati.

Speriamo, viste le precedenti esperienze, che memori dei brutti risultati della volta scorsa, i dati che ci danno siano effettivamente dati completamente credibili. Dopo l'esperienza passata, qualche dubbio potrebbe rimanere.

Veniamo, invece, a cosa ci chiedono sostanzialmente, ai problemi di cui ci chiedono. Problema turismo. Sul nostro sito della Farnesina si sconsiglia di partecipare a viaggi verso la provincia di Wuhan, ma abbiamo sentito che sono circa trenta le province coinvolte, non soltanto la provincia di Wuhan. Quindi, forse, un aggiornamento del sito della Farnesina sarebbe necessario.

Così come, a nostro parere, sarebbe necessario dare delle indicazioni più precise e rassicuranti sui protocolli che i nostri albergatori devono tenere, nei confronti di quei turisti cinesi che girano per l'Europa e per l'Italia su pullman che sono arrivati prima che ci fossero i blocchi aeroportuali, prima che ci fossero i controlli aeroportuali, tenuto conto che l'incubazione va da due a dieci giorni - qualcuno dice anche quindici - e che spesso il contagio può essere anche da pazienti che non hanno una sintomatologia della malattia.

Abbiamo parlato tanto di aeroporti. Con i porti - perché arrivano navi su navi nei nostri porti italiani - cosa stiamo facendo? Stiamo mettendo in pratica le stesse procedure anche sui porti? Arriva gente, arrivano container.

Ci sarebbero tante cose, ma ancora un'ultima cosa la voglio dire. Benissimo, anche se sempre come al solito lentissima, la procedura di accordo a livello europeo, perché noi siamo bravissimi a fare dei Summit, a fare dei tavoli, a trovarci, ma poi naturalmente a prendere le decisioni velocemente, questo no. Questa, invece, sarebbe l'occasione di essere un po' veloci nel prendere delle decisioni (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier). Non ne faccio un addebito a lei, è un'osservazione generale.

PRESIDENTE. Concluda.

ROSSANA BOLDI (LEGA). Mi domandavo questo: noi abbiamo controllo - concludo - sui voli diretti che arrivano o qui da noi o - sperando che gli altri aeroporti europei facciano lo stesso che facciamo noi - sui voli diretti verso aeroporti europei. Ma i voli che arrivano, con triangolazione, da altri Paesi? Mettiamo che uno dalla provincia di Wuhan vada in Sudan e poi parta dall'aeroporto di Khartoum e arrivi qui: cosa facciamo? Lo so che è un problema grosso. Lo so che noi non siamo più abituati, mancando un vaccino, all'altra misura che deve essere messa in atto quando ci sono infezioni gravi, che è l'isolamento, la quarantena. Però, qualche cosa dovremo pensare. Quindi, vorrei far riflettere su questo, sul fatto che l'OMS, secondo noi, se la sta prendendo un po' troppo comoda.

PRESIDENTE. Deve concludere.

ROSSANA BOLDI (LEGA). La ringrazio comunque per le informazioni e spero che continui a dare informazioni, perché l'unico modo, per far sì che la gente non si spaventi e non dia di testa ed esegua le indicazioni che vengono date, è dare informazioni rapide, con trasparenza e, soprattutto, assolutamente veritiere. Grazie, Ministro (Applausi dei deputati del gruppo Lega-Salvini Premier).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Novelli. Ne ha facoltà.

ROBERTO NOVELLI (FI). Grazie, Presidente, grazie signor Ministro. Abbiamo già avuto modo di ascoltare la sua relazione in Commissione affari sociali, alcuni giorni fa. Lei ha dato un quadro serio, rassicurante. Però, ci sono delle ombre, che vorrei porre alla sua attenzione, anche per un commento, perché alcuni nostri esperti - penso al dottor Giovanni Maga, virologo e direttore dell'Istituto di genetica molecolare del CNR - hanno messo in evidenza che, se il Coronavirus dovesse arrivare in Italia, la situazione sarebbe critica. Anche è legato, questo, al numero degli anziani, alle persone ricoverate che hanno una soglia di età piuttosto alta e che, quindi, sono più facilmente aggredibili da questo virus. Le dico questo, perché oggi sul quotidiano Il Messaggero sono pubblicati gli indici del Global Health Security su chi è preparato ad affrontare un'epidemia. Gli indici del Global Health Security sono composti da prevenzione, rilevazione e segnalazione, risposta, sistema sanitario, conformità alle norme internazionali, ambiente a rischio. L'indice più alto è in capo agli Stati Uniti d'America; l'indice più basso è in capo all'Italia. Vorrei che commentasse questa evidenza, perché sembrerebbe che, nel caso dovesse esserci lo sviluppo di un'infezione diffusa, noi, da un punto di vista strutturale, non saremmo sufficientemente preparati.

Noi abbiamo un compito importantissimo, il Governo, il Parlamento e le istituzioni tutte, di dare le informazioni più serie, più plausibili e anche più corrette e tranquillizzanti alla popolazione. È vero, però, che Toyota interrompe la produzione in Cina fino al 9 febbraio, che British Airways sospende i voli da e per il Paese, che Starbucks chiude la metà dei punti vendita e anche McDonald's e che la Commissione sanitaria cinese dice che il contagio Coronavirus di Wuhan ha superato quello del 2002-2003 legato alla SARS.

È vero, come ci ha ricordato, che i controlli sui voli aerei sono precisi, puntuali, però quello che ci domandiamo è: visto che ci sono 34 voli su Fiumicino, che arrivano dal continente cinese, e 24 su Malpensa e che esistono - ormai è certificato - i casi asintomatici, qual è la reale attività di controllo, oltre alla misurazione della febbre? E poi anche, eventualmente, oltre all'individuazione del passeggero, per sapere dove va e che cosa fa? Non sarebbe, forse, il caso - questo è in capo al Ministero della Salute - di pensare, anche per un periodo, a interrompere questo flusso di voli da e per la Cina? È una cosa piuttosto importante, lo capisco, però una valutazione anche su questo potrebbe essere fatta.

Si è parlato della comunicazione. Io credo - ho avuto modo di dirglielo anche in Commissione - che il servizio pubblico, cioè la RAI, dovrebbe attivarsi, per fornire con degli spot delle informazioni scientifiche, corrette, coerenti, che possano arrivare il più possibile a tutti i cittadini, perché le comunicazioni fatte attraverso le associazioni dei medici, i medici di medicina generale e gli ordini vanno benissimo, però il sistema pubblico di comunicazione, la RAI, dovrebbe attivare una comunicazione che spieghi al cittadino che cos'è questo virus, quali sono i rischi, come comportarsi per ridurlo e anche, quindi, lanciare il messaggio tranquillizzante su tutte le attività che sono svolte dal nostro Paese, per prevenire una possibile infezione.

Queste sono le prime indicazioni che ci sentiamo di dare. Ce ne sarebbero molte altre da approfondire, ma il tempo è terminato e, quindi, la ringrazio (Applausi dei deputati del gruppo Forza Italia-Berlusconi Presidente).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Siani. Ne ha facoltà.

PAOLO SIANI (PD). Grazie Presidente, grazie signor Ministro. Voglio ringraziarla anche perché queste cose ce le ha già dette tre giorni fa in Commissione, quindi in modo molto tempestivo. È evidente che siamo davanti a una situazione nuova, perché è un virus nuovo che non conosciamo e per questo ci preoccupa ed è più pericoloso. Ma nel 2003, come ha detto, abbiamo avuto in Italia una cosa simile con la SARS e fu messo in campo all'epoca un sistema di protezione ben fatto, con protocolli ben organizzati, e voglio ricordare il collega Carlo Urbani in questa situazione, che fu il primo a identificare un focolaio di malattia da noi e così perse la vita. E quindi voglio ricordare adesso qui, come lei già ha fatto, tutti i miei colleghi e infermieri e operatori sanitari che in questi giorni stanno già affrontando la difficoltà del picco influenzale, che sta arrivando nei nostri ospedali, e che saranno sottoposti a stress ancora più forte per la confusione e, diciamo, la paura che potrebbe insorgere se non diamo informazioni chiare. Infatti, questa infezione da Coronavirus è una cosa un po' complicata, perché, se fosse un'epatite colestatica, io vedrei il colore giallo del paziente e potrei identificarla; invece, questa infezione non si può identificare prima e passa da paziente sano, cioè contagiato ma non ancora sintomatico, ad altri pazienti e per questo è un po' più complicato identificarla ed è un po' più difficile mettere in campo misure di prevenzione.

Ciononostante, però, se lei guarda su PubMed, la nostra piattaforma di studio in medicina, nel 2020, quindi in questi venti giorni, sono comparsi già 95 lavori sul Coronavirus, cioè gli scienziati stanno studiando il fenomeno e ci stanno spiegando che è una malattia molto diffusiva ma poco pericolosa, cioè la mortalità è abbastanza bassa ed è tra il 2,5 e il 7 per cento, e ci spiegano che è più pericoloso e più infettivo il paziente ammalato di polmonite, per cui, se uno ha la polmonite e va in rianimazione, perché è un paziente defedato, quello è molto più virulento e rischia molto di più del paziente con patologia banale. Quindi, gli scienziati ci stanno già dicendo come fare, che cosa mettere in campo e come mettere insieme tutte le nostre conoscenze. Poi, qui voglio dire che va molto bene la task force che si riunisce tutti i giorni al Ministero con la sua presenza e lo sforzo deve arrivare a tutti gli operatori sanitari, quindi Ministero, regioni e ordini professionali, ma anche il mio collega che di notte sta al pronto soccorso deve sapere che cosa succede e sapere che cosa deve fare in caso di sospetto. Infatti, è evidente che vanno concentrati gli ammalati in certi ospedali e non in tutti (questo lo sappiamo). Quindi, lo sforzo da fare in questo momento è quello di arrivare in tutti i modi possibili a tutti i tecnici che sono occupati sul territorio.

La seconda cosa è che va diffuso questo numero verde, questo 1500. Va diffusa l'informazione, va detto che esiste e che è aperto h24 e deve dare informazioni chiare e precise. Le mascherine non servono ai sani; servono ai malati o ai medici e agli infermieri. Quindi, che noi compriamo le mascherine e le indossiamo è inutile. Quindi, va spiegato tutto questo, così come va spiegato che adesso in Italia non c'è l'emergenza e noi stiamo ragionando per prevenire questa cosa. Allora, questo va detto molto bene, va spiegato in modo molto semplice e in tutti i modi possibili. Però, vederla stanotte - a mezzanotte e un quarto - da Vespa era troppo tardi e andava messo un po' prima il suo intervento se vogliamo che la gente sappia quello che succede. Però, sono d'accordo con il collega di Forza Italia, cioè che la RAI dovrebbe fare in modo che anche con spot semplici le informazioni semplici arrivino ai pazienti. Le chiedo, inoltre, un altro sforzo da fare con la task force, cioè informare i medici. Non sarà difficile informare tutti i medici attraverso caselle postali sui lavori scientifici significativi e veri che ora sono in circolazione, perché l'altra cosa da evitare sono le informazioni sbagliate perché ognuno dice la sua e, quindi, tutto diventa più complicato da gestire. Quindi, dare informazioni univoche, serie, accertate e provate scientificamente è la cosa che secondo me serve molto di più.

Infine, Ministro, le voglio dire che in fondo noi speriamo che la malattia non arrivi in Italia e ci sono ormai tanti siti sui social che ci dimostrano che il contagio in Cina è in aumento. Adesso, proprio in questo momento, ho visto che sono 7.800 i contagiati accertati e, quindi, tutte le misure che stiamo mettendo in atto devono aiutarci a prevenire la malattia e qui voglio ricordare che la cosa è un po' più complicata perché c'è anche l'influenza in questo momento in giro, per cui voglio richiamare l'utilità di mettere in campo strumenti tecnici per la diagnosi, per cui bisogna avere kit rapidi di primo soccorso per fare le diagnosi e, per il vaccino, vorrei ricordare qui che se noi aumentassimo la copertura vaccinale per l'influenza tradizionale avremmo evitato in questo momento un super afflusso negli ospedali e questo serve a differenziare tra l'influenza normale e quella che potrebbe arrivare in questo momento. Quindi, la ringrazio molto per quello che sta facendo e le chiedo se sia possibile informare almeno la Commissione affari sociali ogni “x” tempo su quello che succede e la prego di informare tutti gli operatori sanitari e, se possibile, aiutarli a far meglio e a far sentire vicine le istituzioni in questi prossimi mesi, che saranno molto duri per coloro che lavorano in sanità (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Gemmato. Ne ha facoltà.

MARCELLO GEMMATO (FDI). Grazie, Presidente. Onorevoli colleghi, comincio ringraziando il Ministro e non è un ringraziamento di forma ma di sostanza perché ha dato subito seguito a una richiesta del nostro capogruppo, Francesco Lollobrigida, di venire in Aula a riferire rispetto alle tematiche legate alle iniziative adottate al fine di prevenire la diffusione del Coronavirus e questa sua sensibilità, insieme alla operatività che lei ha rappresentato, fa il paio con l'intima convinzione di Fratelli d'Italia che su questi temi la politica non si deve dividere, su questi temi la politica deve far sentire al popolo italiano l'afflato del Palazzo e far capire che esiste una forza parlamentare univoca nel momento in cui si parla dell'interesse diffuso.

È per questo, Ministro, che noi le comunichiamo che saremo al suo fianco in questa battaglia. Lo saremo in termini chiari, lo saremo in termini costruttivi e nei cinque minuti a disposizione mi permetterò di dare dei consigli, ma sul tema generale noi ci saremo e non opereremo una stupida divisione partitica o politica. Comincio, Ministro, enunciando quelle che sono le difficoltà (lei le diceva): sostanzialmente il virus ha un periodo di incubazione di 15 giorni ed è asintomatico e, quindi, con difficoltà noi riusciremo a evidenziare la presenza dello stesso nell'organismo umano e questo comporta tutta una serie di problemi. Inoltre, lei ricordava che l'Italia è uno dei tre Paesi in Europa che ha un collegamento diretto con la città di Wuhan, città focolaio di insorgenza del virus.

Però, per una volta l'Italia è stata prima. Lei, Ministro, ricordava che siamo stati i primi a monitorare la temperatura ed è, glielo diciamo, una misura non esaustiva ma precauzionale che indica un'attenzione del Ministero della Salute, di questo Ministero, del nostro sistema nazionale nei confronti di questa patologia. Lo diciamo anche per non generare negli italiani quell'allarmismo che purtroppo potrebbe inverarsi nel momento in cui notizie false emergessero. Noi dobbiamo partire - e lo ricordo a tutta l'Aula - da un dato: il sistema sanitario nazionale italiano - fonti Bloomberg - è il quarto sistema sanitario nazionale al mondo (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia) e questo è un merito che per una forza patriottica, qual è Fratelli d'Italia, non può non avere che un risvolto positivo ma soprattutto ingenerare sicurezza nei nostri cittadini.

Certo, Ministro (Viceministro, lo dico anche a lei), qualcosina può essere fatta. Per esempio ricordo che il Coronavirus è, appunto, un virus e per definizione l'atto che può servire a prevenirlo è la vaccinazione. Allora dico - e lo ricordava opportunamente il collega Siani - che esiste una comorbidità fra i due ceppi virali che potrebbe portare, nel momento in cui si dovesse purtroppo avere l'insorgenza di un'epidemia in Italia, la sovrapposizione dei due e, quindi, un aumento della mortalità. Ma soprattutto, avendo i due virus sintomatologia pressoché identica, si avrebbe un affollamento dei nostri pronti soccorsi e dei nostri ospedali, perché ci sarebbe l'insorgenza del panico. Quindi, Ministro, a mio avviso - e questa è una delle proposte concrete che noi facciamo - dovremmo riaprire una forte campagna vaccinale per un mese, per fare in modo che l'insorgenza dell'influenza normale - quella annuale - non abbia e non possa avere un'incidenza con l'altro virus.

Questo insieme a una campagna di informazione puntuale che noi dobbiamo fare, una campagna di informazione che deve passare per i professionisti, medici, farmacisti, biologi, tutti gli operatori sanitari, che devono portare parole di conforto al popolo italiano e che devono far capire che esiste uno Stato al proprio fianco.

Concludo, Ministro, come ho iniziato, ovvero che esiste la forza politica di Fratelli d'Italia, che è una forza politica patriottica che ci tiene agli italiani, e che quindi in questo momento sarà al suo fianco in questa battaglia che ci vede tutti quanti insieme (Applausi dei deputati del gruppo Fratelli d'Italia).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato De Filippo. Ne ha facoltà.

VITO DE FILIPPO (IV). Presidente, colleghi, vorrei ringraziare il Ministro Speranza, non per ritualità di circostanze, ma per una corretta e reiterata comunicazione: devo dire che, noi facenti parte della XII Commissione, abbiamo potuto apprezzare già il rigore, la qualità e anche il profilo molto importante e molto serio con il quale il Ministro ha comunicato più o meno le stesse questioni in Commissione. Lo vorrei ringraziare perché una corretta comunicazione in caso di epidemie, che possono evolversi addirittura in pandemia, è un'azione sostanzialmente di sanità pubblica, perché le inquietudini, i turbamenti e anche la cattiva informazione possono determinare effetti molto negativi nella gestione di fenomeni così rilevanti e così complessi.

Quindi lo ringrazio, perché l'ha collocata nella giusta dimensione, che è quella che evita la censura, come pure abbiamo potuto approfondire, leggere, in tanti momenti della comunicazione pubblica internazionale, anche sul versante non soltanto del Coronavirus ma anche di altre epidemie e pandemie come quella della SARS. Ha evitato e dobbiamo evitare, in un Paese democratico come il nostro, elementi di censura e dobbiamo evitare anche toni propagandistici, strumentali, che devo dire, questa mattina, anche con moltissimo apprezzamento da parte del gruppo di Italia Viva, stiamo sentendo che riecheggiano in quest'Aula. Purtroppo fuori da quest'Aula non sono sempre dello stesso tono, con lo stesso volume e con la stessa responsabilità. Sembrano passati mille anni da quando antivaccinisti, no-vax, stregonerie varie hanno - quelle sì - contagiato anche l'informazione pubblica del nostro Paese. Quindi, sono qui a sottolineare innanzitutto questa qualità della comunicazione, che è sicuramente un fatto importante.

Un secondo elemento. Credo che il nostro Paese si stia muovendo bene, perché ha rafforzato e consolidato i rapporti con strutture internazionali, a partire dall'Organizzazione mondiale della sanità e anche dell'ECDC, che è il Centro europeo per la prevenzione delle malattie, sapendo che in questi ambiti, come sicuramente si intravede dalle parole del Ministro, ci sono elementi di costante attenzione che noi dobbiamo spingere nella direzione di una più efficace azione, anche di coordinamento. E se posso dare un modestissimo suggerimento, è noto che, anche nelle esperienze precedenti, funziona molto, anche per tante ragioni di transiti e di voli aeroportuali nel nostro continente, un più forte coordinamento a livello europeo.

Non sempre tutti i Paesi europei hanno la stessa sensibilità e lo stesso livello di protezione, come giustamente ha segnalato il Ministro, quindi io, se potessi dare un ulteriore incoraggiamento, spingerei il Ministro e il Governo italiano a chiedere a livello europeo un coordinamento ancora più forte.

Il terzo ed ultimo pensiero. Nel nostro Paese funzionano molto bene le strutture che sono state allertate, l'Istituto Spallanzani ha un'esperienza straordinaria di tipo scientifico a livello internazionale; dobbiamo continuare a sostenerle e dobbiamo accertarci costantemente che i dispositivi di protezione siano disponibili non soltanto nell'Istituto Spallanzani ma anche in tutti gli altri siti che interagiscono, a partire dagli USMAF e anche dagli uffici periferici del Ministero della Salute.

Una questione che, leggendo la stampa regionale questa mattina, consiglierei ancora di più al Ministro, come già sta facendo con la task force, è quella di un coordinamento costante e permanente in termini di comunicazione e di azione anche con il livello regionale. Se guardate la stampa regionale, ci sono allarmi e ci sono risposte - io spero soltanto sulla stampa, ma non delle istituzioni regionali - che sono molte volte un po' disordinate. Questo coordinamento che la task force potrebbe garantire spero che sia efficace, profondo e anche attivo costantemente. Su questi due fronti credo che non avremo sorprese in termini di azione del Ministro. E io sono convinto che l'Italia ce la farà ancora una volta, come nelle esperienze precedenti, a superare questa fase di emergenza con un sistema sanitario adeguato e all'altezza dei tempi moderni (Applausi dei deputati dei gruppi Italia Viva, Partito Democratico e Liberi e Uguali).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare la deputata Rostan. Ne ha facoltà.

MICHELA ROSTAN (LEU). Presidente, vorrei innanzitutto ringraziare il Governo nella persona del Ministro Speranza, per la tempestività e la serietà con cui ha deciso di informare il Parlamento sulle vicende del Coronavirus, così come vogliamo ringraziare anche tutte le opposizioni per il contributo e il tono pacato che hanno mostrato in questa circostanza.

Il Ministro è già venuto in Commissione affari sociali lo scorso lunedì, dimostrando grande sensibilità, con la consapevolezza che su questo tema l'informazione è davvero tutto.

In queste ore, purtroppo, come spesso capita in circostanze di allarme sociale, girano molte fake news, ecco perché credo che la principale esigenza sia quella di bonificare l'informazione. Sì, bonificarla, da una serie di elementi che inquinano il clima. Attenzione alla messaggistica istantanea, ai social, alle notizie che si diffondono col passaparola senza riscontri. Ad esempio, girano bufale sul cibo cinese, sugli abiti cinesi, sui giocattoli o sull'uso preventivo di farmaci. Ed è proprio lì, nella notizia diffusa quasi come se si trattasse di una confidenza da fonti non riscontrate, che si annida un virus che considero pericoloso quasi alla stessa maniera, che è il virus della disinformazione, che genera allarme sociale, psicosi collettiva, comportamenti sbagliati che rischiano di innescare effetti paradossali per cui si corre il pericolo che il danno arrivi non dal problema ma dall'attesa ansiosa intorno a quel determinato problema. Bene, quindi, il Ministro che con puntualità informa su tutti i passaggi di questa vicenda, e lo fa in prima persona, fornendo dati precisi, diramando comunicati ufficiali, sottoponendosi a domande, non sottraendosi a qualsiasi tipo di confronto. Bene che ci sia una sezione dettagliata sul sito del Ministero della Salute e che si sia rafforzato il personale operativo per il numero di pubblica utilità 1500, che adesso è attivo 24 ore al giorno, che oltre alla raccolta di segnalazioni di casi sospetti fornisce anche informazioni alla popolazione sul virus e sulle misure di prevenzione.

È già questa una profilassi, un'igiene della civiltà. Siamo tra i Paesi che hanno attivato spinte organizzative più elevate, questo lo si ricordava efficacemente già prima, e questo deve tranquillizzarci. È evidente che un caso di Coronavirus in Italia potrebbe ragionevolmente evidenziarsi, ci sono in Paesi molto vicini a noi, come la Francia, quindi potrebbe presto riguardarci, ma il lavoro che si sta facendo è molto serio e rigoroso: sono attive le reti, c'è connessione fra organizzazioni, fra livello centrale e livelli regionali, c'è una task force insediata al Ministero, operativa 24 ore su 24, che coordina tutti gli interventi a tutti i livelli. E ancora, pare molto opportuna l'iniziativa italiana, prontamente accolta, di un coordinamento fra le strutture europee. Mai come in questi casi non esistono frontiere: esiste un lavoro comune che va sviluppato sui territori e dentro una dimensione sovranazionale. Colleghi, non c'è alcuna ragione per allarmare la popolazione, credo che a noi tocchi piuttosto la responsabilità di ribadirlo con forza.

Abbiamo tutti gli strumenti, con l'Organizzazione mondiale della sanità, con le autorità nazionali e internazionali, per monitorare i fatti, per intervenire tempestivamente, per lavorare al tempo stesso sul versante scientifico, per la ricerca, e su quello del contenimento, della sorveglianza attiva, dell'identificazione precoce, dell'isolamento e della gestione dei casi, delle cure e delle misure di prevenzione per evitare l'ulteriore diffusione del virus.

In conclusione, vorrei però far notare come questa vicenda ricordi a tutti noi la straordinaria importanza dei vaccini. Vorremmo oggi avere già a disposizione un vaccino per il Coronavirus: noi non l'abbiamo ancora, probabilmente lo avremo presto, ma in ogni caso il virus, specie nelle fasi iniziali, è più veloce. E allora quanto sono importanti i vaccini? Siamo - lo si ricordava prima - nel pieno della stagione influenzale: questo può anche generare qualche equivoco, qualcuno può scambiare i sintomi naturali dell'influenza con quelli di questo nuovo virus, il quale ha le caratteristiche di una polmonite virale. Ma proprio questo nuovo, inatteso ceppo ci ricorda quanto sia importante vaccinarsi per quello che conosciamo già e per cui abbiamo preso le misure. E allora è la scienza a dover segnare la strada, è la conoscenza che ci protegge: la funzione storica dei vaccini in queste ore si evidenzia in tutta la sua verità, di fronte al rischio di un'epidemia globale non vorremmo altro che uno scudo e l'unico scudo è il vaccino. In questi momenti allora davvero capiamo la scienza, ci aggrappiamo ad essa: la sua centralità, il suo valore, la straordinaria conquista che essa rappresenta per tutti noi. Facciamo parlare la scienza, fidiamoci della comunità scientifica, fidiamoci delle istituzioni e lasciamo da parte allarmismi, paure, strumentalizzazioni e chiacchiere. Facciamo rete e sistema, perché abbiamo le competenze, la professionalità e le esperienze, e siamo in grado di fronteggiare il tutto e di gestire questa crisi con serietà e rigore (Applausi dei deputati dei gruppi Liberi e Uguali, MoVimento 5 Stelle, Partito Democratico e Italia Viva).

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Silli. Ne ha facoltà.

GIORGIO SILLI (M-NI-USEI-C!-AC). Signor Presidente, grazie davvero, signor Ministro, per l'informativa assolutamente esaustiva. A me corre l'obbligo però di ricordare a tutta l'Aula che, al di là del Paese, del Paese “normale”, laddove la diffusione dei migranti è abbastanza equilibrata, vi sono alcune realtà ed alcune città dove la presenza di comunità cinese è molto densa, sostanzialmente. Mi vengono in mente le aree circumvesuviane vicino a Napoli, mi viene in mente la zona di via Sarpi a Milano, di Piazza Vittorio a Roma, e in primis della mia città, Prato: noi contiamo una comunità cinese che viene stimata tra le 50 mila e le 80 mila unità, distribuite nella piana Prato-Firenze-Pistoia. Questo, signor Ministro, lo dico perché non sono assolutamente un amante delle psicosi e degli allarmismi, e sono d'accordo con alcuni colleghi che hanno detto: dobbiamo procedere tutti insieme. Però, va bene non avere psicosi, ma io raccomando a tutti quanti, e, in particolare, anche alle istituzioni locali: è avvenuto nei giorni scorsi, a livello regionale e comunale in Toscana, una sorta di “volemose bene”, come ad additare chi come me in quest'Aula, avendo richiesto il suo intervento, volesse cercare una sorta di scontro o di razzismo nei confronti dei cinesi. Non è così! Io credo molto che il nostro Paese possa affrontare a testa alta questa situazione, però senza abbassare la guardia e senza sottovalutare minimamente soprattutto gli agglomerati di cittadini cinesi. Non perché i cittadini cinesi siano dei portatori più o meno pericolosi di altri, semplicemente perché il flusso nei confronti della madrepatria nelle ultime settimane è stato enorme, si parla di migliaia di unità. Io chiaramente non sono un virologo, mi sono limitato da politico ad informarmi e a leggere le agenzie come tutti quanti. Leggere che eminenti virologi hanno definito effettivamente pericolosa questa situazione e hanno detto che l'Organizzazione mondiale della sanità aveva la settimana scorsa un po' sottovalutato questa emergenza, ma soprattutto vedere il Presidente cinese, della Cina del 2020, ammettere che la situazione è grave e che forse le briglie gli sono scappate un po' di mano, effettivamente un pochino mi preoccupa. Quindi, signor Ministro, anche da parte nostra, da parte della nostra componente Cambiamo!, siamo a disposizione per cercare di fare gioco di squadra, ma raccomando a lei, a tutto il Governo e a tutte le istituzioni in Italia di mettere da parte la contrapposizione politica. Nessuno vuole la psicosi, ma non si può accusare chi per primo ha presentato un'interrogazione al riguardo di voler fomentare lo scontro tra italiani e cinesi: è stupido ed è grottesco.

PRESIDENTE. È così esaurito lo svolgimento dell'informativa urgente del Governo.

Sull'ordine dei lavori.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare il deputato Ungaro. Ne ha facoltà.

MASSIMO UNGARO (IV). Presidente, ormai è ufficiale: ieri al Parlamento europeo è stato approvato il Trattato di recesso con il Regno Unito, e quindi la Brexit avverrà, dopo un'odissea di tre anni e mezzo, tra qualche ora. Dopo il voto i deputati scozzesi hanno intonato una canzone, il Valzer delle candele, una canzone plurisecolare di addio. Ci tenevo, quindi, a rimarcare questo punto e ad augurare il meglio al Regno Unito.

Come politici europei dovremo sempre interrogarci sul perché questo sia avvenuto. Rimarremo sicuramente partner associati in maniera forte, e il Regno Unito lascia l'Unione europea ma non l'Europa. Detto questo, è inevitabile dire qualche cosa si è definitivamente rotto. Ci tenevo a dire e a ringraziare il Regno Unito per le tante opportunità che ha dato a così tanti nostri connazionali e la nostra ammirazione per il suo popolo intelligente, curioso, la sua cultura aperta e il suo dinamismo. Mi piace pensare che questo sia non un addio, ma soltanto un arrivederci. Auguriamo al Regno Unito il meglio, perché se lo merita (Applausi).

PRESIDENTE. Sospendiamo a questo punto la seduta, che riprenderà per le comunicazioni degli esiti della riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo, prevista per le ore 14. La seduta è sospesa.

La seduta, sospesa alle 10,50, è ripresa alle 14,55.

PRESIDENZA DELLA VICEPRESIDENTE MARIA EDERA SPADONI

Calendario dei lavori dell'Assemblea per il mese di febbraio 2020 e conseguente aggiornamento del programma.

PRESIDENTE. Comunico che nell'odierna riunione della Conferenza dei presidenti di gruppo è stato stabilito, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, del Regolamento, il seguente calendario dei lavori per il mese di febbraio:

Lunedì 3 febbraio (ore 14, con eventuale prosecuzione notturna)

Discussione sulle linee generali della mozione Ianaro, Ceccanti, De Filippo, Rostan, Iezzi ed altri n. 1-00193 concernente iniziative volte a prevenire e contrastare il fenomeno della diffusione dell'utilizzo del fentanyl e di farmaci similari

Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 2152 e abbinata - Norme riguardanti il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Chioggia (Approvata dal Senato)

Discussione sulle linee generali della mozione Zoffili ed altri n. 1-00239 concernente iniziative per la promozione e l'utilizzo dei portali internet e delle applicazioni digitali del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dedicati all'assistenza ai cittadini italiani che si trovano all'estero

Discussione sulle linee generali dei seguenti disegni di legge di ratifica:

n. 1941 - Trattati: a) Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Colombia, fatto a Roma il 16 dicembre 2016; b) Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Colombia di assistenza giudiziaria in materia penale, fatto a Roma il 16 dicembre 2016; c) Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Colombia sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 16 dicembre 2016;

n. 1962 - Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Montevideo il 1° marzo 2019

n. 1769 - Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Colombia per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Roma il 26 gennaio 2018;

n. 1999 - Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica democratica federale di Etiopia sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto ad Addis Abeba il 10 aprile 2019

n. 1862 - Protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, fatto a Kiev il 21 maggio 2003

n. 1956 - Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Turkmenistan sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Roma il 25 novembre 2009

Martedì 4 febbraio (ore 11)

Svolgimento di interpellanze e interrogazioni

Martedì 4 (ore 16, con eventuale prosecuzione notturna) e mercoledì 5 febbraio (ore 9.30-14)

Seguito dell'esame della mozione Ianaro, Ceccanti, De Filippo, Rostan, Iezzi ed altri n. 1-00193 concernente iniziative volte a prevenire e contrastare il fenomeno della diffusione dell'utilizzo del fentanyl e di farmaci similari

Seguito dell'esame della proposta di legge n. 2152 e abbinata - Norme riguardanti il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Chioggia (Approvata dal Senato)

Seguito dell'esame della mozione Zoffili ed altri n. 1-00239 concernente iniziative per la promozione e l'utilizzo dei portali internet e delle applicazioni digitali del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale dedicati all'assistenza ai cittadini italiani che si trovano all'estero

Seguito dell'esame dei seguenti disegni di legge di ratifica:

n. 1941 - Trattati: a) Trattato di estradizione tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Colombia, fatto a Roma il 16 dicembre 2016; b) Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Colombia di assistenza giudiziaria in materia penale, fatto a Roma il 16 dicembre 2016; c) Trattato tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Colombia sul trasferimento delle persone condannate, fatto a Roma il 16 dicembre 2016;

n. 1962 - Convenzione tra la Repubblica italiana e la Repubblica orientale dell'Uruguay per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Montevideo il 1° marzo 2019

n. 1769 - Convenzione tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica di Colombia per eliminare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire le evasioni e le elusioni fiscali, con Protocollo, fatta a Roma il 26 gennaio 2018;

n. 1999 - Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo della Repubblica democratica federale di Etiopia sulla cooperazione nel settore della difesa, fatto ad Addis Abeba il 10 aprile 2019

n. 1862 - Protocollo sui registri delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti, fatto a Kiev il 21 maggio 2003

n. 1956 - Accordo tra il Governo della Repubblica italiana e il Governo del Turkmenistan sulla promozione e protezione degli investimenti, fatto a Roma il 25 novembre 2009

Nella seduta di mercoledì 5 febbraio, alle ore 15, avrà luogo lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata

Venerdì 7 febbraio (ore 9.30)

Svolgimento di interpellanze urgenti

Lunedì 10 febbraio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

Discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2325 - Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica (da inviare al Senato – scadenza: 29 febbraio 2020)

Martedì 11 (ore 12 e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna), mercoledì 12 e giovedì 13 febbraio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 14 febbraio)

Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2325 - Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 162, recante disposizioni urgenti in materia di proroga di termini legislativi, di organizzazione delle pubbliche amministrazioni, nonché di innovazione tecnologica (da inviare al Senato – scadenza: 29 febbraio 2020)

Seguito dell'esame delle proposte di legge nn. 24, 1051, 1366, 1368 e abbinate - Modifiche al Codice della strada

Nella seduta di mercoledì 12 febbraio, alle ore 15, avrà luogo lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata

Venerdì 14 febbraio (ore 9.30)

Svolgimento di interpellanze urgenti

Lunedì 17 febbraio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna)

Discussione sulle linee generali della mozione Mandelli, Pedrazzini ed altri n. 1-00022 concernente iniziative per il contrasto del fenomeno dell'antibiotico-resistenza

Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 687 e abbinata - Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi

Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 1682 - Disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana

Discussione sulle linee generali della mozione Meloni ed altri n. 1-00319 concernente iniziative volte a promuovere, in particolare in ambito europeo, un sistema di etichettatura che valorizzi la qualità e la specificità dei prodotti alimentari italiani

Martedì 18 febbraio (ore 11)

Svolgimento di interpellanze e interrogazioni

Martedì 18 (ore 14-21, con eventuale prosecuzione notturna) e mercoledì 19 e giovedì 20 febbraio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 21 febbraio)

Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nella settimana precedente e non conclusi

Seguito dell'esame della mozione Mandelli, Pedrazzini ed altri n. 1-00022 concernente iniziative per il contrasto del fenomeno dell'antibiotico-resistenza

Seguito dell'esame della proposta di legge n. 687 e abbinata - Delega al Governo per riordinare e potenziare le misure a sostegno dei figli a carico attraverso l'assegno unico e la dote unica per i servizi

Seguito dell'esame della proposta di legge n. 1682 - Disposizioni per la valorizzazione della produzione enologica e gastronomica italiana

Seguito dell'esame della mozione Meloni ed altri n. 1-00319 concernente iniziative volte a promuovere, in particolare in ambito europeo, un sistema di etichettatura che valorizzi la qualità e la specificità dei prodotti alimentari italiani

Nella seduta di martedì 18 febbraio, alle ore 18, avrà luogo la votazione per l'elezione di due componenti del Garante per la protezione dei dati personali e di due componenti dell'Autorità per le garanzie nelle comunicazioni

Nella seduta di mercoledì 19 febbraio, alle ore 15, avrà luogo lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata

Nel corso della settimana, in relazione ai tempi di trasmissione da parte del Senato e con priorità rispetto agli altri argomenti, sarà inserito l'esame del disegno di legge S. 1659 - Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (ove trasmesso dal Senato – scadenza: 29 febbraio 2020)

Venerdì 21 febbraio (al termine delle votazioni, con eventuale prosecuzione notturna e nella parte antimeridiana della seduta di lunedì 24 febbraio)

Discussione sulle linee generali del disegno di legge n. 2117 (approvato dal Senato), delle proposte di legge nn. 909, 1067, 1226 e abbinate - Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni

Discussione sulle linee generali delle proposte di legge nn. 1008, 1636 e abb. – Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale

Discussione sulle linee generali delle proposte di legge nn. 164, 1317 e abbinate - Norme per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare

Discussione sulle linee generali delle proposte di legge nn. 1056, 2103 e abbinate - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione intenzionale e massiva di informazioni false attraverso la rete internet e sul diritto all'informazione e alla libera formazione dell'opinione pubblica

Discussione sulle linee generali della proposta di legge n. 2070 e abbinate - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori. Disposizioni in materia di diritto del minore ad una famiglia (Approvata dal Senato)

Lunedì 24 (pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna), martedì 25, mercoledì 26 e giovedì 27 febbraio (antimeridiana e pomeridiana, con eventuale prosecuzione notturna e nella giornata di venerdì 28 febbraio)

Eventuale seguito dell'esame del disegno di legge S. 1659 - Conversione in legge del decreto-legge 30 dicembre 2019, n. 161, recante modifiche urgenti alla disciplina delle intercettazioni di conversazioni o comunicazioni (ove trasmesso dal Senato – scadenza: 29 febbraio 2020)

Eventuale seguito dell'esame degli argomenti previsti nelle settimane precedenti e non conclusi

Seguito dell'esame della proposta di legge n. 2059-A/R - Modifiche alla legge 9 gennaio 2019, n. 3, in materia di prescrizione del reato

Seguito dell'esame del disegno di legge n. 2117 (Approvato dal Senato), delle proposte di legge nn. 909, 1067, 1226 e abbinate - Disposizioni in materia di sicurezza per gli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie nell'esercizio delle loro funzioni

Seguito dell'esame delle proposte di legge nn. 1008, 1636 e abb. – Interventi per il settore ittico. Deleghe al Governo per il riordino e la semplificazione normativa nel medesimo settore e in materia di politiche sociali nel settore della pesca professionale

Seguito dell'esame delle proposte di legge nn. 164, 1317 e abbinate - Norme per il sostegno della ricerca e della produzione dei farmaci orfani e della cura delle malattie rare

Seguito dell'esame delle proposte di legge nn. 1056, 2103 e abbinate - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla diffusione intenzionale e massiva di informazioni false attraverso la rete internet e sul diritto all'informazione e alla libera formazione dell'opinione pubblica

Seguito dell'esame della proposta di legge n. 2070 e abbinate - Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività connesse alle comunità di tipo familiare che accolgono minori. Disposizioni in materia di diritto del minore ad una famiglia (Approvata dal Senato)

Nella seduta di mercoledì 26 febbraio, alle ore 15, avrà luogo lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata

Venerdì 28 febbraio (ore 9.30)

Svolgimento di interpellanze urgenti

Il Presidente si riserva di inserire nel calendario dei lavori l'esame di ulteriori progetti di legge di ratifica deliberati dalle Commissioni e di documenti licenziati dalla Giunta per le autorizzazioni.

L'organizzazione dei tempi per la discussione degli argomenti iscritti nel calendario sarà pubblicata nell'Allegato A al resoconto stenografico della seduta odierna.

L'organizzazione dei tempi per l'esame dei progetti di legge n. 687 e abb., n. 1682, nn. 2117, 909, 167, 1226 e abb., nn. 1008, 1636 e abb., nn. 164, 1317 e abb., nn. 1056, 2103 e abb., n. 2070 e abb. sarà definita una volta concluso l'esame in sede referente.

Il programma si intende conseguentemente aggiornato.

Ordine del giorno della prossima seduta.

PRESIDENTE. Comunico l'ordine del giorno della prossima seduta.

Venerdì 31 gennaio 2020 - Ore 9,30:

1. Svolgimento di interpellanze urgenti .

La seduta termina alle 15.