Sulla pubblicità dei lavori:
Paita Raffaella , Presidente ... 3
Audizione, in videoconferenza, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del disegno di legge di conversione del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose» (C. 3354 Governo)
(ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento)
:
Paita Raffaella , Presidente ... 3
Giovannini Enrico , Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto) ... 3
Paita Raffaella , Presidente ... 4
Ficara Paolo (M5S) ... 4
Paita Raffaella , Presidente ... 5
Donina Giuseppe Cesare (LEGA) ... 5
Paita Raffaella , Presidente ... 5
Bruno Bossio Vincenza (PD) ... 5
Paita Raffaella , Presidente ... 6
Giovannini Enrico , Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto) ... 6
Paita Raffaella , Presidente ... 7
Sigle dei gruppi parlamentari:
MoVimento 5 Stelle: M5S;
Lega - Salvini Premier: Lega;
Partito Democratico: PD;
Forza Italia - Berlusconi Presidente: FI;
Fratelli d'Italia: FdI;
Italia Viva: IV;
Coraggio Italia: CI;
Liberi e Uguali: LeU;
Misto: Misto;
Misto-Alternativa: Misto-A;
Misto-MAIE-PSI-Facciamoeco: Misto-MAIE-PSI-FE;
Misto-Centro Democratico: Misto-CD;
Misto-Noi con l'Italia-USEI-Rinascimento ADC: Misto-NcI-USEI-R-AC;
Misto-Minoranze Linguistiche: Misto-Min.Ling.;
Misto-Azione-+Europa-Radicali Italiani: Misto-A-+E-RI.
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
RAFFAELLA PAITA
La seduta comincia alle 14.10.
Sulla pubblicità dei lavori.
PRESIDENTE. Avverto che la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso la trasmissione televisiva sul canale satellitare della Camera e la trasmissione diretta sulla web-tv.
Audizione, in videoconferenza, del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nell'ambito dell'esame, in sede consultiva, del disegno di legge di conversione del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante «Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e per la prevenzione delle infiltrazioni mafiose» (C. 3354 Governo).
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca, ai sensi dell'articolo 143, comma 2, del Regolamento, l'audizione in videoconferenza del Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, nell'ambito dell'esame in sede consultiva del disegno di legge di conversione del decreto-legge 6 novembre 2021, n. 152, recante disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per la prevenzione dalle infiltrazioni mafiose.
Ricordo che l'esigenza di ascoltare il Ministro in audizione è emersa nella seduta di ieri, nel corso della discussione relativa alla nuova procedura di approvazione del contratto di programma tra il Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e RFI, prevista dall'articolo 5 del decreto-legge n. 152 del 2021.
Ringrazio pertanto il Ministro per aver accettato così tempestivamente l'invito della Commissione e ricordo ai colleghi che l'audizione dovrà concludersi entro le 14.30. Devo quindi invitare tutti a una necessaria sintesi. Cedo la parola al Ministro Giovannini.
ENRICO GIOVANNINI, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto). Grazie, presidente. Sarò brevissimo nella mia introduzione. Il 15 novembre di quest'anno, durante un'audizione, ho distribuito anche alla Commissione la proposta di riforma del contratto di programma ferroviario, che è un elemento cruciale nella strategia di attuazione del PNRR, vista l'ampiezza dei fondi destinati proprio agli investimenti ferroviari.
D'altra parte, nell'ambito delle riforme previste nel PNRR, ci sono degli interventi di velocizzazione della preparazione al contratto di programma. Colgo l'occasione per ringraziare il Parlamento anche per aver accettato nei mesi scorsi la velocizzazione della procedura per l'aggiornamento del contratto di programma, che ha consentito di anticipare le risorse a RFI, in particolare, per effettuare la progettazione delle opere del PNRR.
Nell'ambito di quell'audizione avevo illustrato il nuovo percorso che proponevamo per l'attuazione dell'impegno europeo sulla riforma del contratto di programma ferroviario. Rispetto a quell'iter abbiamo accolto una sollecitazione, che è stata fornita a valle di quell'audizione, per restringere ulteriormente altri termini, non quelli del Parlamento, onde velocizzare il processo. Nell'attuale versione della norma è dunque previsto che il Parlamento esprima Pag. 4un parere sul documento programmatico strategico per la preparazione del contratto di programma. Da questo punto di vista il Parlamento è stato posto proprio al centro, all'inizio del processo di preparazione del contratto di programma, che poi procede, come indicato, attraverso la predisposizione dello schema di contratto di programma, l'informativa all'ART (Autorità di regolazione dei trasporti), l'approvazione con delibera CIPESS (Comitato interministeriale per la programmazione economica e lo sviluppo sostenibile) e la registrazione della Corte dei conti della delibera CIPESS, che è l'atto preliminare necessario per la sottoscrizione.
Qual è dunque lo scenario a regime? A marzo dell'anno precedente, rispetto al primo anno a cui si riferisce il contratto di programma, il Parlamento riceve simultaneamente, da un lato, l'Allegato al Documento di economia e finanza, in cui sono elencate come d'abitudine anche quest'anno le opere prioritarie previste dal Governo, e dall'altro il Documento programmatico strategico quinquennale; farò poi brevissimamente riferimento all'aggiornamento a metà del percorso. Esprime dunque un parere su questi elementi e viene poi utilizzato, questo parere, da parte del Governo con i vari passi che ho richiamato precedentemente.
Siamo naturalmente disponibili, anzi assolutamente in linea con l'idea di un coinvolgimento ampio del Parlamento, non solo con questa discussione all'inizio del processo, ma anche dopo la firma del contratto di programma: che può essere trasmesso immediatamente al Parlamento per avere le necessarie interazioni, anche in vista – l'ho accennato prima – dell'aggiornamento triennale, a metà, più o meno, del quinquennio, dello stesso contratto di programma.
Segnalo (e con questo concludo) il fatto che, già nella procedura proposta anche nel corso dell'audizione, è prevista una relazione annuale alle Camere sull'attuazione del contratto di programma, proprio per avere un'interazione continua tra Parlamento e Governo. Credo di non dover aggiungere altro e naturalmente sono a disposizione per i chiarimenti necessari.
PRESIDENTE. Grazie, Ministro Giovannini. Chiedo ora se ci siano deputati che intendono intervenire; immagino di sì. Onorevole Ficara.
PAOLO FICARA. Grazie, presidente. Ringrazio il Ministro per la disponibilità nonostante un preavviso di nemmeno 24 ore; tanto l'argomento è limitato e ben specifico. Ne abbiamo parlato già dalla scorsa settimana, quando abbiamo incardinato la discussione del parere che dovremmo dare alla Commissione Bilancio; riguarda in particolar modo la rivisitazione dell'iter per l'approvazione del contratto di programma. Specialmente, poi, quello che a noi come Commissione è caro è soprattutto il coinvolgimento delle Commissioni ed il parere.
Io ringrazio il Ministro anche per aver sottolineato nuovamente l'apertura a un coinvolgimento non soltanto com'è adesso scritto nella nuova norma, quindi a monte del procedimento con il parere sul documento strategico, ma anche ad un coinvolgimento a valle, cioè dopo la definizione dello schema, in maniera tale da avere i feedback da parte delle Commissioni parlamentari.
Non voglio stare qui a ripetere cose già dette in questi giorni, di cui anche i colleghi sono già a conoscenza. Lo abbiamo ripetuto e ribadito diverse volte da marzo 2021, da quando ci siamo espressi la prima volta con il parere sul PNRR: del lungo iter che purtroppo in questi anni c'è stato e che abbiamo dovuto osservare per l'approvazione del contratto, sicuramente la parte del lavoro delle Commissioni è tra le più brevi, ma soprattutto è quella più rispettata nelle tempistiche, perché si tratta di 30 giorni. Magari forse ci saremo spinti all'inizio della legislatura, nel 2018, a 40-45 giorni, ma non più di questo.
Un minimo di amarezza da parte nostra, e penso di poter parlare da relatore del provvedimento anche a nome dei colleghi, deriva dal fatto che avevamo più volte richiesto che il ruolo della Commissione venisse mantenuto, più o meno, come era previsto nella normativa precedente; lo abbiamo anche fatto notare nelle audizioni su diversi atti. Sicuramente non è colpa di questo Ministro, anche perché l'indicazione Pag. 5magari a rivedere l'iter era già contenuta nei documenti che abbiamo potuto leggere a marzo 2021. Il Ministro Giovannini si era appena insediato, era già scritta lì e quindi proveniva magari dai precedenti Ministeri.
Ringrazio il Ministro per quello che ha detto riguardo alla volontà di coinvolgere le Commissioni, quindi anche a valle del procedimento. Dico che su questo tema noi come Commissione continueremo a mantenere l'attenzione; anche perché, lo ricordo, nella scorsa legge di bilancio, la legge di bilancio 2021, abbiamo anche reintrodotto il parere delle Commissioni sul contratto di servizio di media e lunga percorrenza che era stato eliminato nel 2007 o 2008. Allora festeggiammo; non vogliamo che venga ristretto il ruolo delle Commissioni, in questo caso in generale del Parlamento, più di quanto purtroppo negli ultimi periodi non abbiamo dovuto vedere. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Ficara. Onorevole Donina.
GIUSEPPE CESARE DONINA. Grazie, presidente. Anch'io voglio innanzitutto ringraziare ancora una volta il relatore Ficara per l'ottimo lavoro svolto, ricordando anch'io al Ministro che giusto ieri ci eravamo trovati qui e l'indicazione non era proprio quella che ha riferito oggi, nel senso che – mi sembra di parlare, oltre che a nome del gruppo della Lega, a nome di tutta la Commissione – abbiamo sempre dato dimostrazione di responsabilità, di capacità e anche di critica osservazione, però sempre per il bene del Paese.
Il fatto che ieri si volesse far passare un parere con due righe scritte sottobanco, davvero vuole andare ad offendere la nostra intelligenza. Auspichiamo che atti di questo tipo non si verifichino più; ma soprattutto a nome del gruppo Lega vorrei sottolineare il fatto... Non so se sia possibile inserirlo, dichiaro già che voteremo il parere così come è scritto; però vogliamo sottolineare, vogliamo che rimanga agli atti la richiesta che questo iter procedurale valga solo per il PNRR e non sia così per i futuri contratti di programma, perché è fondamentale che la Commissione e il Parlamento siano coinvolti anche in fase iniziale su questo iter e che ne veniamo a conoscenza.
Va bene il coinvolgimento, però i Governi negli anni ci hanno dimostrato che il coinvolgimento potrebbe essere un coinvolgimento anche di comunicazione a cose fatte. Vogliamo ribadire il fatto che, se è possibile, questo iter procedurale (capiamo che ci sono dei tempi stretti) sia utilizzato solo per il PNRR. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie. Onorevole Bruno Bossio.
VINCENZA BRUNO BOSSIO. Grazie. Anch'io ringrazio il relatore Ficara per il suo lavoro. Condivido anche l'intervento che ha svolto adesso. Ringrazio il Ministro Giovannini per la disponibilità. Voglio solo precisare un fatto importante: il contratto RFI-MIMS non può essere circoscritto al PNRR, perché per sua natura il contratto RFI-MIMS mette insieme tutti i fondi che servono sostanzialmente per gli investimenti ferroviari.
Un esempio per tutti: l'alta velocità Salerno-Reggio Calabria dispone nel PNRR di 1 miliardo 800 milioni, fino ad arrivare a 11 miliardi 200 milioni nel Fondo complementare del PNRR. Ma dico di più: probabilmente ci possono essere da qui al 2030, ma anche dopo il 2030, dei fondi ulteriori che possono giungere anche dai fondi europei delle regioni, dai fondi della coesione o da quant'altro. Credo quindi che il tema esista a prescindere dal PNRR.
Riguardo al ruolo della Commissione, lo hanno detto anche gli altri colleghi: noi siamo stati sempre i più veloci e i più puntuali nel fornire le risposte. Viceversa, ci siamo trovati a dover valutare nel passato dei contratti RFI-MIMS che erano praticamente già stati attuati e scaduti, quindi una verifica sull'aggiornamento per finta. Allora, francamente, piuttosto che preoccuparsi del rischio che il Parlamento o la Commissione possano far ritardare l'avanzamento del progetto, credo che invece la Commissione sarebbe proprio il luogo per svolgere una verifica puntuale ed Pag. 6effettuare le sottolineature sui ritardi. Per cui voteremo come gruppo del Partito Democratico la proposta del relatore, ma sicuramente teniamo a sottolineare che non si tratta di un'esigenza formale di controllo democratico, bensì di un'esigenza sostanziale di verifica del lavoro che insieme concordiamo anche a livello strategico. Grazie.
PRESIDENTE. Grazie, onorevole Bruno Bossio. Ci sono altri interventi?
Se non ci sono altri interventi, se permettete vorrei dire una cosa io. Intanto ringrazio anche io il relatore Ficara per il lavoro portato avanti, che in questo caso è stato un lavoro complicato, perché nel corso della discussione si è innestata una novità, che è questa di cui stiamo discutendo. Questa novità non era chiara quando nelle prime fasi di discussione del contratto di programma avevamo anche audito il Ministro Giovannini, e quindi abbiamo dovuto «cucire» un cambiamento di ruolo della Commissione: che, per chi come la sottoscritta, ma anche come tutti voi – dagli interventi si è capito benissimo –, tende a tutelare il più possibile le prerogative ed il ruolo del Parlamento, rappresenta comunque oggi un atto un po' triste. È inutile raccontarsela: con questo atto noi comunque ridurremo il ruolo di questa Commissione in riferimento al contratto di programma.
Nel momento in cui decidiamo responsabilmente di votare questo atto, non voglio che nel corso di questa discussione siamo ipocriti tra di noi. È così, prendiamone atto. C'è un'esigenza straordinaria per il Paese (saluto la Viceministra Bellanova), è un'esigenza di attuazione dei programmi che dev'essere il più possibile rapida. L'Europa ha deciso che così si debba procedere. Il Governo italiano, fatemi dire, forse avrebbe potuto su questo punto, nella fase di discussione con l'Europa, mettere qualche puntualizzazione, qualche freno, ma così non è andata. Noi quindi prendiamo oggi atto di una modifica. Lo ripeto, è un grande sacrificio dal punto di vista delle prerogative del Parlamento e di questa Commissione, che ha svolto nel tempo, peraltro, secondo me una funzione positiva nella discussione del contratto di programma RFI.
Detto ciò, e quindi preso atto che noi comunque lavoreremo in questa direzione, io vi dico anche che però a questo punto diventa molto importante andare a verificare passo passo lo stato di attuazione delle opere, sia per quanto riguarda il PNRR sia per quanto riguarda il resto, perché, ahimè, Donina, questa previsione che stiamo per votare non riguarda solo il PNRR; e anche su questo dobbiamo essere molto chiari.
Per avere un'attuazione e un monitoraggio efficaci, noi vivisezioneremo tutti i passaggi come Commissione e tutti i colli di bottiglia reali, non politici ma reali; nel caso in cui – lo dico già ora come parlamentare, non come presidente di Commissione – dovessimo renderci conto che i colli di bottiglia stanno altrove, cosa che io penso invece sarà molto facile provare, noi andremo a proporre una modifica normativa su questo punto e chiederemo al Governo di andare a eliminare i problemi che ci sono davvero e, invece, di recuperare i ruoli positivi che avrebbero portato un arricchimento della discussione. Io personalmente farò così e lo proporrò alla Commissione; poi naturalmente la Commissione sarà liberissima di decidere in termini diversi, io mi sento però di onorare il mio mandato con questa decisione.
Detto ciò e chiarito ciò, ringrazio comunque il Ministro Giovannini per essere venuto oggi, anche in fretta e furia, per prendersi degli impegni, che consideriamo impegni positivi ma che non risolvono il problema che noi abbiamo: che è un problema di cambio molto pesante del ruolo di questa Commissione, che ripeto, si dedicherà al monitoraggio, allo stato di attuazione nell'interesse del Paese per gran parte del mandato che ci rimane. Grazie.
A lei la parola, Ministro.
ENRICO GIOVANNINI, Ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili (intervento da remoto). Grazie, presidente. Grazie per tutti gli interventi. Vorrei sottolineare soltanto tre aspetti rapidissimamente. Il coinvolgimento reale, come è stato detto prima, è un nostro intendimento assoluto; e vorrei ricordare che nella norma Pag. 7si prevede che, per la prima attuazione di questo provvedimento, entro il 31 dicembre di quest'anno verrà trasmesso proprio il documento programmatico, il documento strategico. Avremo quindi modo a breve di valutare anche insieme il contenuto di questo documento che noi vogliamo rendere serio, proprio perché crediamo nel coinvolgimento e nel valore aggiunto del Parlamento fin dall'inizio del processo. È questa la sottolineatura che abbiamo fatto fin dall'inizio per dare ancora più forza, più ruolo al Parlamento nella fase iniziale del processo.
Secondo aspetto: certamente, come ha detto l'onorevole Bruno Bossio, il contratto di programma riguarda tutti gli aspetti degli investimenti. Non c'è dubbio che daremo conto in questo documento programmatico non solo di ciò che è già inserito nel PNRR, ma anche degli altri aspetti, proprio perché – lo sapete, ve l'ho detto fin dal primo giorno in cui ho presentato le linee programmatiche – stiamo provando a dare un assetto organico integrato dei vari investimenti, compreso anche il Fondo per lo sviluppo e la coesione.
È per questo, nello spirito di ascolto, nello spirito di collaborazione che credo abbia connotato questo Governo, per ciò che concerne in particolare il nostro Ministero, io sto incontrando tutti i presidenti di regione proprio per far sì che la programmazione delle opere sia effettuata in modo coerente, compresa quella ferroviaria.
Un ultimo elemento: certamente la verifica di ciò che avviene non solo è benvenuta, ma è anche attesa dal Governo, perché la funzione del Parlamento in questo senso è di stimolo. Nella mia introduzione ho fatto riferimento alla simultaneità del processo per ciò che riguarda l'Allegato infrastrutture, che è naturalmente rilevantissimo. Lì c'è una lista delle opere prioritarie, e l'allineamento con il contratto di programma è proprio un modo per consentire al Parlamento di dare il proprio parere su un assetto informativo, su un insieme di informazioni, nettamente più ampio rispetto al passato. Grazie, presidente.
PRESIDENTE. Grazie, Ministro. A questo punto dichiaro conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 14.35.