Camera dei deputati

Vai al contenuto

Sezione di navigazione

Menu di ausilio alla navigazione

MENU DI NAVIGAZIONE PRINCIPALE

Vai al contenuto

Resoconto dell'Assemblea

Vai all'elenco delle sedute

XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 4 giugno 2019

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 4 giugno 2019.

  Davide Aiello, Piera Aiello, Amitrano, Ascari, Bartolozzi, Battelli, Benvenuto, Bianchi, Bitonci, Boldrini, Bonafede, Borghese, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Bucalo, Buffagni, Businarolo, Caffaratto, Campana, Carfagna, Castelli, Castiello, Cirielli, Colletti, Colucci, Cominardi, Costanzo, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Frusone, Galli, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Gribaudo, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Invernizzi, Iovino, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Nesci, Paolini, Parolo, Picchi, Rampelli, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Soverini, Spadafora, Spadoni, Spessotto, Suriano, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Vitiello, Raffaele Volpi, Zangrillo, Zóffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 3 giugno 2019 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   DE MARIA: «Istituzione dell'Autorità garante della persona disabile» (1884);
   DE MARIA: «Modifiche all'articolo 29 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276, in materia di responsabilità solidale del committente» (1885);
   DE MARIA: «Modifica dell'articolo 656 del codice penale e altre disposizioni in materia di pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose» (1886);
   ASCARI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sugli allontanamenti di minori dalle famiglie e sugli affidamenti a comunità, con particolare riferimento ai casi avvenuti nella provincia di Modena tra il 1997 e il 1998» (1887).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge GOLINELLI ed altri: «Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino» (622) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Bubisutti.

  La proposta di legge DE LORENZIS ed altri: «Disposizioni per la promozione dell'utilizzo condiviso di veicoli privati (car sharing)» (859) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Brescia.

  La proposta di legge LEDA VOLPI: «Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e alla legge 3 aprile 2001, n. 120, per la promozione della diffusione e dell'impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici» (1836) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Villani.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
   II Commissione (Giustizia):
  CIABURRO ed altri: «Istituzione del luogo elettivo di nascita» (1669) Parere della I Commissione.
   VIII Commissione (Ambiente):
  LUCA DE CARLO: «Modifiche all'articolo 36 del codice dei contratti pubblici, di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, in materia di procedure per l'affidamento di lavori, servizi e forniture di importo inferiore alle soglie di rilevanza comunitaria» (1644) Parere delle Commissioni I, V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
   Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali):
  SARLI ed altri: «Disposizioni in materia di suicidio medicalmente assistito e di trattamento eutanasico» (1875) Parere delle Commissioni I, V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
   Commissioni riunite III (Affari esteri) e VII (Cultura):
  BORGHESE: «Istituzione di un albo dei radiodiffusori di informazione e cultura italiana all'estero e concessione di un contributo per la produzione di programmi di cultura italiana radiodiffusi all'estero» (1557) Parere delle Commissioni I, V, IX e XIV.
   Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive):
  TRAVERSI: «Modifica all'articolo 2 del decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105, in materia di controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose trasportate in condotte» (1530) Parere delle Commissioni I, II, V, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 30 maggio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo, per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 158).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 30 maggio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV), per l'esercizio 2017, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 159).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 3 giugno 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 7/2019 del 27 febbraio – 31 maggio 2019, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente lo stato di attuazione del Piano per l'utilizzo del telelavoro nell'ambito delle amministrazioni statali.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  Il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 30 maggio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 2, lettera e), della legge 14 gennaio 2013, n. 10, la relazione concernente i risultati del monitoraggio sull'attuazione delle disposizioni con finalità di incremento del verde pubblico e privato e la prospettazione degli interventi necessari per l'attuazione della normativa di settore, predisposta dal Comitato per lo sviluppo del verde pubblico, aggiornata al mese di maggio 2019 (Doc. CCXV, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dalla Banca d'Italia.

  Il Governatore della Banca d'Italia, con lettera in data 31 maggio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 4, della legge 28 dicembre 2005, n. 262, la relazione sull'attività svolta dalla Banca d'Italia nell'anno 2018 (Doc. CXCVIII, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

  Il Governatore della Banca d'Italia, con lettera in data 31 maggio 2019, ha trasmesso copia della relazione annuale presentata all'Assemblea ordinaria dei partecipanti il 31 maggio 2019, corredata delle considerazioni finali del medesimo Governatore.

  Questa documentazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettere in data 29 maggio 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Andria (Barletta – Andria – Trani), Cappadocia (L'Aquila), Foiano di Val Fortore (Benevento), Manfredonia (Foggia), Monteu da Po (Torino), San Lucido (Cosenza) e Spilinga (Vibo Valentia).

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Comunicazione di nomine ministeriali.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettere in data 29 maggio 2019, ha dato comunicazione, ai sensi dell'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978, n. 14, della proroga della nomina:
   del dottor Francesco Curcio a commissario straordinario dell'Ente parco nazionale della Sila;
   della dottoressa Ilde Gaudiello a commissario straordinario dell'Ente parco nazionale dell'Appennino lucano – Val d'Agri – Lagonegrese.

  Queste comunicazioni sono trasmesse alla VIII Commissione (Ambiente).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 3 giugno 2019, a pagina 5, prima colonna, righe undicesima e dodicesima, le parole: «, per le disposizioni in materia di sanzioni» devono intendersi soppresse.

INTERROGAZIONI

(Iniziative di competenza in ordine ai requisiti necessari per la partecipazione alle prove concorsuali per l'assunzione di allievi agenti della polizia di Stato, a seguito dello scorrimento della graduatoria della prova scritta del concorso del maggio 2017 – 3-00594)

A)

   IOVINO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   il 12 febbraio 2019 è stata pubblicata nella Gazzetta ufficiale la legge n. 12 del 2019, mediante la quale è stato convertito il decreto-legge n. 135 del 2018. Come noto, all'interno di tale provvedimento legislativo, è stata autorizzata l'assunzione di 1.851 allievi agenti della polizia di Stato, mediante lo scorrimento della graduatoria della prova scritta del concorso per il reclutamento di 893 allievi agenti del maggio 2017;
   le assunzioni, tuttavia, saranno limitate ai soggetti in possesso, alla data del 1o gennaio 2019, dei requisiti di cui all'articolo 6 del decreto del Presidente della Repubblica 24 aprile 1982, n. 335, così come modificato dal decreto legislativo n. 95 del 2017;
   mediante un emendamento al «decreto semplificazioni», convertito in legge, dunque, saranno chiamati alle successive prove concorsuali esclusivamente i candidati che non hanno compiuto, alla data del 1o gennaio 2019, 26 anni di età e che sono in possesso del diploma di scuola superiore;
   con tale provvedimento verranno esclusi dallo scorrimento e dalla successiva assunzione i candidati privi dei requisiti sopra citati, nonostante il concorso a cui presero parte, bandito nel maggio 2017, stabilisse come requisiti per la partecipazione un'età non superiore ai 30 anni e la sola licenza media. Dunque, sono stati modificati sostanzialmente i criteri della lex specialis, con la paradossale conseguenza che soggetti con punteggi più bassi saranno chiamati alle successive prove al posto di candidati più meritevoli;
   a giudizio dell'interrogante tale disposizione lede diversi articoli della Carta costituzionale, su tutti l'articolo 3, che vieta qualsivoglia discriminazione, nonché l'articolo 97 della Costituzione, che impone il rispetto del principio di meritocrazia nell'accesso al pubblico impiego;
   modificare le regole di un bando rappresenta a giudizio dell'interrogante un atto di dubbia legittimità, nonché un affronto a giovani che in tale procedura hanno investito tempo e speranze e che ora si trovano scavalcati da soggetti con un punteggio inferiore;
   non solo, lo scorrimento previsto non terrà in considerazione i soggetti che hanno partecipato al predetto concorso del 2017 per l'aliquota riservata ai volontari in ferma prefissata. Dunque, questi soggetti, che hanno già svolto servizio nelle Forze armate, dovranno definitivamente abbandonare ogni ambizione di carriera nella polizia di Stato, con la sola colpa di aver individuato in quest'ultima il Corpo a cui appartenere. Altre Forze armate, difatti, nei casi in cui hanno dato luogo a scorrimenti di graduatorie, hanno sempre tenuto in considerazione le aliquote dei militari. Si fa riferimento agli allievi carabinieri, nonché all'assunzione nella polizia penitenziaria e nei vigili del fuoco;
   la scelta del Ministero appare ancor più illegittima, in considerazione del già basso limite previsto dall'ordinamento italiano per l'ingresso nelle forze dell'ordine, che è in stridente contrasto con le norme di altri Paesi dell'Unione europea, nonché con le sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea nelle cause C-229/08, C-416/13 e con la nota pronuncia del 13 novembre 2014, che ha sancito l'illegittimità di una normativa nazionale che fissa a 30 anni l'età massima per l'assunzione degli agenti della polizia locale;
   pare, poi, secondo quanto indicato dai soggetti interessati, che vi sarebbe un parere dell'Avvocatura dello Stato che ha portato l'amministrazione a tale determinazione. Trattandosi di un parere su cui è fondato un iter procedimentale amministrativo, si chiede che lo stesso sia reso pubblico, in virtù del principio di trasparenza;
   risulta dunque opportuno e doveroso un intervento ad hoc che consenta un ripensamento in merito alla disposizione in parola, volto a garantire il rispetto del principio di meritocrazia e la tutela del diritto alla parità di trattamento di ogni cittadino –:
   quali specifiche informazioni intenda fornire in merito a quanto esposto in premessa e quali iniziative di competenza intenda adottare per permettere la partecipazione alle successive prove concorsuali a tutti i candidati e per risolvere le problematiche riscontrate. (3-00594)


(Iniziative di competenza, in particolare ai sensi dell'articolo 138 del TUEL, in ordine a un regolamento del comune di Calolziocorte (Lecco), volto all'individuazione di zone del territorio comunale nelle quali sono vietati l'accesso dei migranti ovvero l'apertura di centri di accoglienza per gli stessi – 3-00695; 3-00755).

B)

   FRAGOMELI, MIGLIORE, FIANO, BRAGA, CARNEVALI, ORFINI, BRUNO BOSSIO, ROTTA, SERRACCHIANI, SCHIRÒ, UNGARO, FRAILIS, PAITA, MOR, ANNIBALI, DE FILIPPO, SCALFAROTTO, PEZZOPANE, MORANI, UBALDO PAGANO, MURA, CRITELLI, BERLINGHIERI, DE LUCA, GADDA, BONOMO, LACARRA, FREGOLENT, PELLICANI, CARÈ, CARLA CANTONE, DEL BARBA, BENAMATI e MORETTO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro per la famiglia e le disabilità. — Per sapere – premesso che:
   gli organi di informazione anche su scala nazionale riportano una notizia riguardante il comune lecchese di Calolziocorte in merito all'adozione di un discusso e discutibile regolamento che punta a dividere il comprensorio cittadino in zone, con l'esplicita previsione di divieti di apertura di centri di accoglienza per migranti;
   attraverso il suddetto regolamento viene ad essere introdotto quello che appare agli interroganti un principio di vero e proprio segregazionismo, con la creazione di zone dove viene vietato l'accesso per migranti senza distinzioni di sorta, poiché ad essere ritenuti pericolosi per la popolazione non sono slot machine o altro bensì centri di accoglienza per migranti che non potranno essere vicini a luoghi pubblici frequentati dai residenti;
   nella planimetria allegata al regolamento comunale le zone segnate in rosso, come stazione ferroviaria e scuole, si intendono vietate e quelle in blu, biblioteca e oratori, necessitano di nulla osta da parte del comune;
   si tratta di una decisione davvero incredibile considerato che, nel territorio in questione, vivono in tutto 18 migranti, con 7 ragazzi maggiorenni di cui 6 con contratto di lavoro nella frazione di Rossino, mentre nella frazione di Casale vivono un nucleo familiare, una madre con un bambino di 3 anni e 3 madri con bambini di meno di un anno;
   l'interdizione decisa dal comune con il richiamato regolamento riguarda persino la possibilità di ospitare persone e quindi nega anche alle strutture di accoglienza, ecclesiastiche e laiche, presenti di svolgere la loro opera;
   viene posto addirittura in discussione il principio di accoglienza proprio della Chiesa –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se non ravvisi palesi elementi di illegittimità e di manifesta incostituzionalità tali da giustificare l'adozione delle iniziative di competenza ai sensi dell'articolo 138 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali. (3-00695)


   MIGLIORE e FRAGOMELI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   da notizie a mezzo stampa si è appreso che il comune di Calolziocorte, in provincia di Lecco, su iniziativa della giunta a maggioranza leghista, avrebbe adottato un nuovo regolamento comunale con il quale ha suddiviso il territorio del comune in nove zone rosse, dove sarà assolutamente vietato aprire centri di accoglienza per migranti, e in cinque zone blu, dove i centri di accoglienza potranno essere aperti solo a seguito di specifico nulla osta;
   secondo quanto si è appreso, il regolamento, che dovrebbe diventare operativo nell'arco di pochi giorni, si applicherebbe anche a chi avesse intenzione di ospitare richiedenti asilo presso edifici di proprietà che si trovano nella zona blu e che dovranno fare apposita richiesta agli uffici per ottenere il nulla osta, negando così la possibilità di ospitare i migranti anche alle strutture ecclesiastiche e laiche che si trovano sul territorio;
   il citato regolamento, peraltro, appare di dubbia legittimità, fondandosi sull'idea dell'equiparazione dei centri di accoglienza con le slot machine, assumendo come postulato che i migranti accolti nei centri di accoglienza siano in quanto tali delinquenti e spacciatori e violando, secondo gli interroganti, taluni principi fondamentali dell'ordinamento italiano, non ultimo quello per cui la Repubblica riconosce i diritti inviolabili dell'uomo e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale;
   a parere degli interroganti questo provvedimento, dettato da ragioni meramente propagandistiche, è di una gravità inaudita, poiché introduce nell'ordinamento italiano quello che appare un vero e proprio principio segregazionista, volto ad interdire totalmente o parzialmente talune zone ai migranti e che ricorda da vicino tutti quei numerosi episodi del passato che si ritenevano superati per sempre –:
   quali iniziative urgenti intenda adottare, per quanto di competenza, anche ai sensi dell'articolo 138 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, in relazione al citato regolamento, che lungi dal favorire un maggior livello di integrazione e dunque di sicurezza, finisce per accrescere le tensioni sociali, segregando e interdicendo talune zone della città, in palese violazione di principi e norme fondamentali dell'ordinamento italiano.
(3-00755)


(Misure a favore del settore bieticolo-saccarifero italiano, anche a seguito della riforma adottata a livello europeo per tale comparto – 3-00754).

C)

   CRITELLI, CENNI e UNGARO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo. — Per sapere – premesso che:
   la riforma del settore bieticolo-saccarifero, avvenuta a livello europeo nel 2005 per contenere la produzione di zucchero e permettere anche ad altri Paesi di poter accedere al mercato europeo, ha purtroppo portato alla chiusura di 100 zuccherifici su 185 in Europa e di 16 su 19 in Italia;
   dal 30 settembre 2017, grazie all'accordo avvenuto tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Unione europea nell'ambito della riforma della politica agricola comune del 2013, a seguito di un processo di riforma e ristrutturazione avviato nel 2006, è venuto meno il regime delle quote di produzione nel settore saccarifero, spianando così la strada ai produttori nord europei, soprattutto quelli tedeschi e francesi, portando all'immissione di circa 4 milioni di tonnellate di prodotto in più nel mercato europeo; tutto ciò ha portato ad un tracollo del prezzo dello zucchero a danno del nostro Paese e di tutta la zona del Mediterraneo;
   questo aumento di competitività sempre più aggressiva a livello europeo e l'abolizione delle quote nazionali di produzione hanno portato in grave crisi l'ultimo presidio produttivo rimasto sul territorio nazionale, nonché l'unico produttore di zucchero italiano ovvero la Cooperativa produttori bieticoli (Coprob), prima realtà produttiva nel settore;
   si tratta di un'importante azienda, nata 55 anni fa, del territorio metropolitano bolognese, con due importanti impianti, uno con sede a Minerbio, in provincia di Bologna e l'altro a Pontelongo, in provincia di Padova, e quest'anno farà la 55o campagna bieticolo-saccarifera; oltre ad aver avviato un ampio percorso di sensibilizzazione delle istituzioni, degli operatori del settore agroalimentare, della grande distribuzione organizzata, delle organizzazioni professionali e sindacali e dei consumatori per il sostegno e la condivisione di una campagna denominata «Un patto per lo zucchero italiano»; l'azienda costituisce un esempio eccellente di agroindustria perché è l'unica esperienza cooperativa di agricoltori che si sono associati per presidiare l'intera filiera, dalla produzione alla trasformazione;
   Coprob associa 5.700 aziende agricole, di cui 2.000 solo nel bolognese, impiega 250 dipendenti in maniera stabile, a cui se ne aggiungono altrettanti durante la campagna bieticola, e dà lavoro a 1.500 imprese dell'indotto per un valore complessivo di 530 milioni di euro l'anno; solo nell'ultimo decennio ha investito 180 milioni di euro per l'ammodernamento industriale dei due impianti, producendo così un aumento del potenziale produttivo del 30 per cento, con picchi fino al 50 per cento superiori alle medie storiche, raggiungendo una capacità di 300.000 tonnellate di zucchero su 32.000 ettari di barbabietole;
   la bieticoltura del bolognese ha raggiunto un livello talmente avanzato di precisione da consentire a Coprob di testare la coltivazione della bietola biologica, in modo da poter produrre zucchero bio già nel 2019;
   la bieticoltura, riconosciuta coltura preziosa nella rotazione agraria, consente di produrre cereali di qualità con meno input ed è una grande risorsa dal punto di vista ambientale, perché capace di captare tanta anidride carbonica per ettaro quanto quella che capta il bosco –:
   quali iniziative il Ministro interrogato, per quanto di competenza, intenda adottare per sostenere la campagna di Coprob – Italia zuccheri, «Un patto per lo zucchero italiano», in grado di preservare questa coltura strategica e tutelare la continuità della filiera italiana;
   se intenda adoperarsi presso le istituzioni europee per ridefinire con urgenza misure che assicurino la tenuta complessiva del sistema di trasformazione, a partire dalla giusta rimuneratività del prodotto, a vantaggio dei bieticoltori italiani.
(3-00754)


(Iniziative a favore dei malati di sclerosi multipla, al fine di garantire adeguate cure riabilitative – 3-00656).

D)

   DALL'OSSO. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   la sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa demielinizzante, cioè con lesioni a carico del sistema nervoso centrale; si verificano, infatti, un danno e una perdita di mielina in più aree (da cui il nome «multipla») del sistema nervoso centrale;
   la sclerosi multipla può presentarsi in vari modi, ma alcuni si ripetono in maniera più frequente, quali i disturbi visivi, intesi come un calo visivo rapido e significativo o uno sdoppiamento della vista o movimenti dell'occhio, i disturbi delle sensibilità con persistenti formicolii, sensazione di intorpidimento degli arti o perdita di sensibilità al tatto, la difficoltà a percepire il caldo e il freddo, la fatica e la debolezza, percepita come difficoltà a svolgere le attività quotidiane insieme alla perdita di forza muscolare;
   i malati affetti da sclerosi multipla ad oggi in Italia sono circa 118.000;
   il Ministero della salute ha in esame due provvedimenti relativi all'appropriatezza dei ricoveri riabilitativi e ai percorsi di riabilitazione ospedaliera e territoriale;
   si tratta del documento intitolato «Criteri di appropriatezza dell'accesso ai ricoveri di riabilitazione ospedaliera», che prevede l'esclusione delle persone con sclerosi multipla dalla fruizione dei ricoveri di alta specialità in neuroriabilitazione, garantito solo per coloro che abbiano avuto almeno 24 ore di coma;
   l'altro provvedimento, «Individuazione di percorsi appropriati nella rete di riabilitazione», prevede ulteriori limitazioni per l'accesso ai ricoveri ordinari per la riabilitazione intensiva e prospetta una seria difficoltà di accesso alle prestazioni di riabilitazione territoriale –:
   quali siano gli orientamenti del Governo ai fini della tutela dei malati di sclerosi multipla;
   se il Governo abbia intenzione di assumere iniziative per garantire il diritto all'accesso alle cure riabilitative gratuite per i soggetti affetti da sclerosi multipla.
(3-00656)