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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 5 giugno 2019

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 5 giugno 2019.

  Amitrano, Ascari, Battelli, Benvenuto, Bitonci, Boldrini, Bonafede, Borghese, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Campana, Carfagna, Castelli, Castiello, Cirielli, Colletti, Colucci, Cominardi, Covolo, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Del Barba, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Fantinati, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Frusone, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Invernizzi, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Parolo, Picchi, Rampelli, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Spessotto, Suriano, Tofalo, Vacca, Valente, Vignaroli, Villarosa, Vitiello, Raffaele Volpi, Zóffili.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge ROSPI ed altri: «Disciplina dello svolgimento dei corsi di formazione al salvataggio in acque marittime, acque interne e piscine e del rilascio delle abilitazioni all'esercizio della professione di assistente ai bagnanti» (1727) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Raffa.

  La proposta di legge LEDA VOLPI: «Modifiche alla tabella A allegata al decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, e alla legge 3 aprile 2001, n. 120, per la promozione della diffusione e dell'impiego dei defibrillatori semiautomatici e automatici» (1836) è stata successivamente sottoscritta dal deputato De Girolamo.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 4 giugno 2019, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare a nome dell'Unione europea in sede di Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV) (COM(2019) 246 final), corredata dal relativo allegato (COM(2019) 246 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Raccomandazione di decisione del Consiglio che autorizza la Commissione ad avviare negoziati a nome dell'Unione europea per la conclusione di un accordo di partenariato per una pesca sostenibile e del relativo protocollo con la Repubblica islamica di Mauritania (COM(2019) 248 final), corredata dal relativo allegato (COM(2019) 248 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Relazione della Commissione – Relazione annuale di sintesi per il 2017 sull'attuazione del sistema di licenze FLEGT previsto dal regolamento (CE) n. 2173/2005, del 20 dicembre 2005, relativo all'istituzione di un sistema di licenze FLEGT per le importazioni di legname nella Comunità europea (COM(2019) 249 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite X (Attività produttive) e XIII (Agricoltura);
   Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio – L'Unione europea e l'Asia centrale: nuove opportunità per un partenariato rafforzato (JOIN (2019)9 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 4 giugno 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sulla relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e alla Corte dei conti sulla gestione del fondo di garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici nel 2018 (COM(2019) 244 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento.

Annunzio di risoluzioni e raccomandazioni dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.

  L'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa ha trasmesso, in data 18 aprile 2019, il testo delle seguenti raccomandazioni e risoluzioni, adottate dall'Assemblea stessa nel corso della seconda parte della Sessione ordinaria, svoltasi a Strasburgo dall'8 al 12 aprile 2019, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni permanenti nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:
   Raccomandazione n. 2150 – Rafforzare la cooperazione con le Nazioni Unite nell'attuazione del Programma per lo sviluppo sostenibile – Agenda 2030 (Doc. XII-bis, n. 108) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Raccomandazione n. 2151 – Istituzione di un meccanismo dell'Unione europea in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali (Doc. XII-bis, n. 109) – alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Raccomandazione n. 2152 – Per la promozione di parlamenti scevri da sessismi e molestie sessuali (Doc. XII-bis, n. 110) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Raccomandazione n. 2153 – Ruolo e missione dell'Assemblea parlamentare: le principali sfide per il futuro (Doc. XII-bis, n. 111) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Raccomandazione n. 2154 – Casi laundromat: far fronte alle nuove sfide della lotta internazionale alla criminalità organizzata, alla corruzione e al riciclaggio di denaro sporco (Doc. XII-bis, n. 112) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze);
   Raccomandazione n. 2155 – La situazione dei migranti e dei rifugiati nelle isole greche: la necessità di fare di più (Doc. XII-bis, n. 113) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Raccomandazione n. 2156 – Donazione anonima di sperma ed ovociti: trovare un equilibrio tra i diritti dei genitori, dei donatori e dei figli (Doc. XII-bis, n. 114) – alla XII Commissione (Affari sociali);
   Risoluzione n. 2271 – Rafforzare la cooperazione con le Nazioni Unite nell'attuazione del Programma per lo sviluppo sostenibile – Agenda 2030 (Doc. XII-bis, n. 115) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione n. 2272 – Realizzazione degli obiettivi di sviluppo sostenibile: la necessaria sinergia da parte di tutti gli interessati, dai parlamenti alle autorità locali (Doc. XII-bis, n. 116) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione n. 2273 – Istituzione di un meccanismo dell'Unione europea in materia di democrazia, Stato di diritto e diritti fondamentali (Doc. XII-bis, n. 117) - alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e XIV (Politiche dell'Unione europea);
   Risoluzione n. 2274 – Per la promozione di parlamenti scevri da sessismi e molestie sessuali (Doc. XII-bis, n. 118) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Risoluzione n. 2275 – Il ruolo e la responsabilità dei dirigenti politici nel contrasto al discorso di odio e di intolleranza (Doc. XII-bis, n. 119) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Risoluzione n. 2276 – Porre fine a discorso ed atti di odio nello sport (Doc. XII-bis, n. 120) – alla VII Commissione (Cultura);
   Risoluzione n. 2277 – Ruolo e missione dell'Assemblea parlamentare: le principali sfide per il futuro (Doc. XII-bis, n. 121) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione n. 2278 – Modifiche di alcune disposizioni del Regolamento dell'Assemblea (Doc. XII-bis, n. 122) – alla III Commissione (Affari esteri);
   Risoluzione n. 2279 – Casi laundromat: far fronte alle nuove sfide della lotta internazionale alla criminalità organizzata, alla corruzione e al riciclaggio di denaro sporco (Doc. XII-bis, n. 123) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e VI (Finanze);
   Risoluzione n. 2280 – La situazione dei migranti e dei rifugiati nelle isole greche: la necessità di fare di più (Doc. XII-bis, n. 124) – alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Risoluzione n. 2281 – Social media: creatori di legami sociali o minacce per i diritti umani? (Doc. XII-bis, n. 125) – alla IX Commissione (Trasporti).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative volte al blocco immediato del passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco a Venezia, anche valutando le soluzioni alternative previste dal cosiddetto «decreto Clini-Passera» – 3-00756

   FORNARO e STUMPO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il 2 giugno 2019 la Msc Opera, una nave di 275 metri e 65 mila tonnellate di stazza, nella laguna di Venezia nel Canale della Giudecca si è scontrata con la barca fluviale River Countess, con a bordo 130 persone, ormeggiata all'imbarcadero San Basilio; nello scontro sono rimaste ferite 5 turiste, tra i 67 e 72 anni;
   l'incidente avvenuto nella laguna ripropone il tema dell'esclusione delle grandi navi dalla laguna di Venezia e contestualmente la necessità di un piano alternativo che si basi sull'allontanamento delle grandi navi dal percorso del bacino di San Marco-Canale della Giudecca, come del resto già previsto dal «decreto Clini-Passera» ancora oggi in vigore ma mai applicato;
   quanto accaduto nel Canale della Giudecca a Venezia è gravissimo ed è necessario che si proceda ad uno «stop» immediato al passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco;
   fin dal 13 luglio 2016 l'Unesco ha reso noto un documento con il quale si denunciava la condizione di rischio dell'ecosistema della laguna di Venezia, fragile a causa dei transiti di grandi navi commerciali e passeggeri;
   non sembra adeguata la proposta che prevede che le navi non entrino più dalla bocca di porto del Lido ma da quella di Malamocco, che attraversano già ora le porta-container, percorrendo il «canale dei petroli» costeggiando le fabbriche. Alcune, le più grandi, si fermerebbero a Marghera; le altre continuerebbero per il canale Vittorio Emanuele, il quale subirebbe escavi del fondale, con tutti i problemi ambientali che ciò comporta, fino all'attuale terminale della Marittima, su cui sono stati investiti oltre 100 milioni di euro, un progetto che i comitati ambientalisti e molti abitanti di Venezia giudicano strutturalmente inadeguato e dannoso sul piano ambientale, in quanto avrebbe effetti impattanti negativi sulla morfodinamica ed idrodinamica lagunare;
   il Ministro interrogato ha dichiarato «non è mai esistito il progetto Marghera» e che «sulle 13 opzioni ereditate dal comitato nessuna aveva il progetto di fattibilità», dichiarando, altresì, che «abbiamo fatto progetti su tre di queste e dopo faremo una consultazione pubblica»;
   risulta agli interroganti che c’è una sola proposta presentata che ha superato la procedura di valutazione di impatto ambientale;
   ulteriori lavori di escavo di canali lagunari trasformerebbero irrimediabilmente l'ecosistema –:
   come intenda procedere allo «stop» immediato al passaggio delle grandi navi nel bacino di San Marco e in tale contesto se non ritenga necessario attuare le soluzioni alternative del «decreto Clini-Passera», rispettose della tutela dell'ecosistema nella laguna di Venezia. (3-00756)


Intendimenti in ordine alla questione del passaggio delle grandi navi nella laguna di Venezia, al fine di garantire la sicurezza dei cittadini, dei turisti e dei lavoratori – 3-00757

   BRUNETTA, MULÈ, ROSSO, BERGAMINI, GERMANÀ, PENTANGELO, ZANELLA, SOZZANI e MILANATO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   domenica 2 giugno 2019 la nave da crociera Msc Opera (65 mila tonnellate di peso, 275 metri di lunghezza e 32 di larghezza) entrava dalla bocca di porto di San Nicolò diretta alla Marittima;
   a causa di un problema ai comandi, la velocità di manovra passava da 5,3 a quasi 7 nodi a poche decine di metri dalla banchina cui era ormeggiato il River Countess, un battello che stava accogliendo i passeggeri a bordo;
   la Msc Opera sovrastava il battello trascinandolo in avanti contro la banchina e distruggendone il ponte. Il risultato, per pura fortuna, è di appena 5 feriti, nessun decesso;
   a pochi minuti dall'incidente il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, e il presidente della regione Veneto, Luca Zaia, criticavano l'inattività del Ministro interrogato in merito ai progetti alternativi per il passaggio delle grandi navi nella laguna e, in particolare, l'indecisione sulla proposta che lo stesso sindaco avrebbe da tempo presentato per impedire il transito delle grandi navi nel Canale della Giudecca, prevedendo il loro passaggio per il «canale dei petroli» e per il canale Vittorio Emanuele, previa la realizzazione dei necessari interventi di adeguamento dello stesso;
   il Ministro Salvini, in linea con i due esponenti del territorio, dichiarava: «Mi risulta che una soluzione (...) era stata elaborata già dall'anno scorso, con l'allargamento di un canale e una parte delle navi a Porto Marghera, ma tutto ciò è bloccato da mesi perché è arrivato un “no” da un Ministero romano, e non è un Ministero della Lega», al quale rispondeva la seguente nota del MoVimento 5 Stelle: «Non serve fare annunci, serve risolvere i problemi. Se la Lega ha un piano per risolvere tutto lo presenti, non siamo gelosi e se è buono lo portiamo avanti»;
   il Ministro Bonisoli ha affermato: «(...) il nostro è il primo Governo, su iniziativa del MoVimento 5 Stelle, che sta pensando concretamente a cancellare il passaggio delle grandi navi dal centro di Venezia»; e per il Ministro interrogato vi sarebbero due ipotesi: una è Chioggia e l'altra è San Nicolò –:
   se e quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda assumere, in via chiara e definita, per garantire la massima sicurezza dei cittadini, dei turisti e dei lavoratori in laguna, ferme restando la salvaguardia e la promozione dei settori turistico, logistico e commerciale della città, onde evitare pericolose ricadute negative in termini di impatto economico, produttivo e occupazionale. (3-00757)


Iniziative volte a individuare soluzioni alternative per l'approdo della crocieristica a Venezia – 3-00758

   SCAGLIUSI, MANIERO, BARBUTO, BARZOTTI, LUCIANO CANTONE, CARINELLI, DE GIROLAMO, DE LORENZIS, FICARA, GRIPPA, LIUZZI, MARINO, RAFFA, PAOLO NICOLÒ ROMANO, SERRITELLA, SPESSOTTO e TERMINI. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   il giorno 2 giugno 2019 la nave da crociera Opera della compagnia Msc ha perso il controllo in fase di manovra, probabilmente a causa di un black out al sistema di comandi, ed è andata a sbattere contro la banchina di San Basilio, poco distante dalla Marittima di Venezia, andando a colpire un battello passeggeri, il River Countess, su cui erano presenti circa 130 passeggeri;
   l'incidente è avvenuto nel Canale della Giudecca, nel bacino di San Marco, e ha provocato il ferimento di 5 persone, riportando drammaticamente il tema del transito delle grandi navi da turismo nelle cronache nazionali;
   fonti di stampa hanno riportato che, a seguito dell'incidente nautico, il presidente dell'autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Settentrionale è stato convocato d'urgenza a Roma presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti per la gestione dell'emergenza;
   il Ministro interrogato ha ricordato che, a prescindere dell'emergenza in corso, era già aperto da mesi un tavolo interministeriale che coinvolge i Ministri competenti i quali con «la massima risolutezza» stanno lavorando per risolvere un problema lasciato sostanzialmente irrisolto per troppi anni;
   il decreto ministeriale 2 marzo 2012 ha previsto il divieto alla navigazione di imbarcazioni mercantili adibite al trasporto di merci e di passeggeri superiori a 40.000 tonnellate di stazza lorda nella laguna di Venezia, in particolare nel Canale della Giudecca e nel bacino di San Marco, ma la sua applicazione è stata subordinata all'individuazione di una soluzione alternativa per l'approdo della crocieristica a Venezia;
   da allora non è stata individuata alcuna soluzione immediatamente attuabile, sebbene nel dibattito degli ultimi giorni si sia parlato dell'esistenza di un progetto che sarebbe stato da tempo presentato al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti –:
   quale sia l'eventuale stadio di attuazione del progetto di cui in premessa e quali iniziative il Governo abbia adottato e intenda perseguire al fine di individuare una soluzione attuabile per le grandi navi nella laguna veneta. (3-00758)


Iniziative volte a garantire un adeguato servizio ferroviario, tramite lo sviluppo dell'alta velocità, a favore di Foggia e della relativa provincia – 3-00759

   TASSO. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   a partire dal 9 giugno 2019, con il cambio dell'orario estivo, Trenitalia ha previsto che due collegamenti Bari/Roma e viceversa (il Frecciargento da Bari delle 6:19 e quello da Roma delle 19:03) fermeranno anche nella stazione di Barletta, precedentemente non prevista;
   ne consegue che la stazione di Foggia diventerà l'unico capoluogo escluso da questi collegamenti con treni «a mercato», che nel corso degli anni, per ragioni di sostenibilità economica, hanno visto aggiungersi le fermate di Benevento e Caserta, prima, e Barletta prossimamente, perdendo la caratteristica di treno «non-stop» Bari-Roma e Roma-Bari e assumendo quella beffarda di « no-stop Foggia»;
   in sostanza verrebbe saltata la stazione, la città e l'intera provincia dauna, utilizzando una bretella ferroviaria, ripristinata recentemente da Rete ferroviaria italiana con circa 10 milioni di euro di spesa, che doveva essere utilizzata unicamente per il transito dei treni merci;
   preme sottolineare, inoltre, i ridotti introiti che questa situazione provocherà alla stessa società Trenitalia per i mancati viaggiatori della Capitanata;
   inoltre, si segnala un notevole ritardo, rispetto al cronoprogramma previsto, nella realizzazione di un'altra opera ferroviaria, sempre a Foggia, (la stazione alta velocità Foggia-Cervaro) da realizzare con finanziamenti già previsti;
   per i circa 700.000 cittadini e per l'intero sistema produttivo della Daunia, al danno relativo alla privazione del trasporto aereo dovuto al mancato rilancio dell'aeroporto Gino Lisa, si potrebbe aggiungere a breve la beffa dei treni «no stop solo Foggia» mentre proprio il Governo, attraverso il Contratto istituzionale di sviluppo Cis della Capitanata, vorrebbe incentivarne la crescita nel contesto provinciale che è penultimo, a livello nazionale, per la qualità della vita –:
   se, sulla base di quanto esposto in premessa, il Ministro interrogato intenda adoperarsi, per quanto di competenza, presso Trenitalia per evitare che i cittadini e l'intero sistema produttivo della Capitanata subiscano una situazione tanto paradossale quanto ingiusta, con i nuovi treni Frecciargento «no stop solo Foggia», che si aggiungerebbe ai danni per l'assenza di collegamenti aerei, verificando con Rete ferroviaria italiana le motivazioni o le cause della problematica evidenziata, che provoca particolare nocumento ai cittadini pugliesi e lucani nonché ai sistemi produttivi interessati, oltre ad essere in contrasto con quanto si propone di fare il Governo con il Contratto istituzionale di sviluppo. (3-00759)


Elementi e iniziative per il completamento del collegamento autostradale Asti-Cuneo – 3-00760

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZÓFFILI e ZORDAN. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. — Per sapere – premesso che:
   a seguito di gara pubblica, nel 2007, è stata affidata alla società di progetto Autostrada Asti Cuneo s.p.a. la concessione per la progettazione, realizzazione e gestione del collegamento autostradale da Asti a Cuneo, in parte già realizzato da Anas s.p.a. La concessione aveva durata di 23,5 anni decorrenti dalla fine dei lavori;
   la società Autostrada Asti Cuneo s.p.a. ha ottemperato agli obblighi di conversione realizzando, al 31 dicembre 2016, n. 7 lotti per un importo complessivo di circa 480 milioni di euro, di cui 200 milioni di contributo pubblico previsto in sede di gara e 280 milioni di finanziamento da parte del concessionario, che a tutt'oggi non è stato ammortizzato neppure in minima parte, con conseguente grave pregiudizio per il concessionario stesso;
   il contemporaneo effetto dell'incremento dei costi di investimento, non imputabile al concessionario, e della riduzione dei volumi di traffico, anche a causa dell'impatto negativo nell'area provocato dalla sopravvenuta crisi economica del 2008, ha determinato l'alterazione dell'equilibrio economico-finanziario della concessione, che ha impedito al concessionario di completare l'opera almeno nella misura necessaria ad assicurare la funzionalità del collegamento autostradale tra le due città;
   stanti la peculiarità dell'operazione e le posizioni più volte espresse dalla Commissione europea in materia di aiuti di Stato, il Governo, tramite il Ministro concedente, ha avviato un confronto con gli uffici competenti della Commissione stessa e, in data 27 aprile 2018, è stato emesso un comunicato con cui veniva formalizzata la decisione della Commissione europea a favore dell'operazione. A questo atto dovranno seguire le approvazioni degli atti aggiuntivi alla convenzione a cura degli organi istituzionali italiani preposti;
   il 1o agosto 2018 il Ministro interrogato, in risposta ad un'interrogazione a risposta immediata in Aula, assicurava le istituzioni e i cittadini delle due province interessate della ferma intenzione del Ministero di portare a completamento l'infrastruttura attraverso l'individuazione in tempi rapidi della migliore soluzione per poter far partire l'opera nei prossimi mesi;
   tuttavia, a distanza di circa un anno nulla è stato fatto, in particolare per i 9 chilometri mancanti del tratto Cerasco-Alba –:
   quale sia lo stato dell'arte dell'approvazione del progetto e del piano economico-finanziario da parte del Cipe e quali iniziative urgenti il Ministro interrogato intenda adottare per garantire in tempi rapidi il completamento del collegamento autostradale da Asti a Cuneo. (3-00760)


Intendimenti in ordine alla revoca della sanzione inflitta ad una docente in servizio presso un istituto tecnico-industriale di Palermo e iniziative volte ad assicurare adeguate sanzioni nei confronti di docenti che diffondono messaggi di ispirazione xenofoba e razzista – 3-00761

   ASCANI, ANZALDI, CIAMPI, DI GIORGI, FRANCESCHINI, PICCOLI NARDELLI, PRESTIPINO, ROSSI, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   il diritto di critica, come il diritto di cronaca, è disciplinato dall'articolo 21 della Costituzione, il quale, nel primo comma, recita: «Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione»;
   il ruolo dell'insegnante deve essere quello di formare coscienze critiche capaci di capire e operare confronti storici tra periodi diversi, mostrando similitudini e differenze. Questo è un elemento essenziale per un insegnamento della storia che voglia far comprendere lo sviluppo del pensiero dell'umanità;
   i recenti e ormai noti fatti che hanno coinvolto la docente d'italiano in servizio all'istituto tecnico-industriale «Vittorio Emanuele III» di Palermo, sospesa per 15 giorni per non aver vigilato sulla realizzazione di un video, in occasione della Giornata della memoria, in cui si accostava la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al «decreto sicurezza» del Ministro dell'interno Matteo Salvini, sono da considerarsi secondo gli interroganti, oltre che ingiusti e ingiustificati, lesivi dei principi costituzionali di libertà di insegnamento e di espressione;
   un docente non può sindacare la libertà di espressione degli alunni e la libertà di insegnamento è tutelata dalla Costituzione, purché, in sostanza, non oltrepassi il limite del buon costume e non minacci l'ordine pubblico;
   risultano, invece, oltrepassare i limiti del buon costume i post pubblicati sulla pagina Facebook di un docente di storia dell'arte dell'istituto alberghiero Barbarigo di Mestre: «la senatrice a vita Segre sta bene in un simpatico termovalorizzatore. Paragona il Governo a chi ha gasato i rom nella II guerra». E ancora: «La Costituzione è un libro di m.... buono per pulircisi ...(...)»;
   nonostante il Ministro interrogato abbia dichiarato l'urgenza di dover assumere tutte le iniziative e le misure, anche sanzionatorie, nei confronti del suddetto docente, non risultano agli interroganti ancora portate a termine le procedure sanzionatorie nei confronti dello stesso;
   a differenza degli annunci del Vice Presidente del Consiglio dei ministri e del Ministro interrogato, la sospensione alla professoressa di Palermo non risulterebbe ufficialmente revocata –:
   se il Ministro interrogato non intenda ufficializzare la revoca della sanzione, anche prevedendo l'annullamento della decurtazione dello stipendio nei confronti della docente di Palermo, e se intenda agire per irrogare le giuste misure sanzionatorie nei confronti dei docenti che incitano alla xenofobia e ad altre forme di razzismo. (3-00761)


Chiarimenti e iniziative in ordine agli indirizzi politici nel settore della difesa e a tutela dell'immagine e della professionalità dei militari italiani – 3-00762

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, DEIDDA, FERRO, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   in occasione delle celebrazioni per la Festa della Repubblica, il 2 giugno 2019, le infelici dichiarazioni del Ministro interrogato e di altri membri del Governo e della maggioranza, che hanno a più riprese ricollegato tale festività ad argomenti che nulla hanno a che vedere con la medesima, appaiono sintomatiche della totale assenza di visione e di indirizzo politico nell'ambito della difesa della nazione;
   in quei giorni, come già accaduto anche qualche mese fa, il Sottosegretario per la difesa Tofalo, anche a mezzo dei social network, ha dichiarato che, nel primo anno di Governo, la direzione e le scelte politiche del suo dicastero non sono state il frutto di un percorso condiviso e, comunque, non sono state conseguenti agli indirizzi e/o alle direttive del Ministro interrogato, che, infatti, risultano del tutto assenti;
   al riguardo, rilevanti critiche sono pervenute anche da parte della rappresentanza militare del Cocer e del personale in congedo, le quali hanno più volte rimarcato l'inconcludenza e le promesse non mantenute dall'Amministrazione;
   in particolare, le suddette rappresentanze hanno sottolineato la totale assenza di fondi per il personale, il ritardo nel pagamento degli straordinari relativi all'operazione «Strade Sicure», le criticità nel riordino delle carriere, l'assenza di provvedimenti conseguenti all'approvazione, intervenuta all'unanimità in Commissione difesa, degli indirizzi sui carabinieri ausiliari;
   a parere degli interroganti le problematiche non affrontate, gli atteggiamenti e le dichiarazioni dei responsabili del Ministero hanno leso ripetutamente l'immagine delle Forze Armate italiane e, in particolare, l'incessante tentativo di estensione dell'utilizzo «duale» delle stesse ha determinato, tra gli stessi appartenenti, un clima di incertezza e pessimismo;
   nel corso di questo primo anno di Governo da esponenti della maggioranza sono pervenuti, a più riprese, provvedimenti e/o dichiarazioni inneggianti al pacifismo e alla diminuzione dei finanziamenti per gli armamenti e per le strutture della Difesa, fatto poi concretizzato con la legge di bilancio, nonostante sin dall'inizio della legislatura tutti i capi di stato maggiore, con grande dignità e senso del dovere, abbiano chiesto di invertire tale tendenza –:
   quali iniziative intenda assumere per risolvere le criticità emerse e al fine di dare una concreta risposta alle tante e pressanti richieste provenienti da tutte le Forze Armate, restituendo loro dignità. (3-00762)