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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 18 dicembre 2019

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 18 dicembre 2019.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Cancelleri, Carfagna, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Marrocco, Marzana, Mauri, Molinari, Morani, Morassut, Morelli, Orrico, Palazzotto, Parolo, Pedrazzini, Rampelli, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tasso, Tateo, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Leda Volpi, Raffaele Volpi, Zoffili.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge FOGLIANI ed altri: «Norme riguardanti il trasferimento al patrimonio disponibile e la successiva cessione a privati di aree demaniali nel comune di Chioggia» (2041) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Pellicani.

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 16 marzo 2017, n. 30, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 2 gennaio 2018, n. 1, recante «Codice della protezione civile» (137).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 1° febbraio 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 18 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 17 della legge 12 agosto 2016, n. 170, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 15 novembre 2017, n. 183, di attuazione della direttiva (UE) 2015/2193 relativa alla limitazione delle emissioni nell'atmosfera di taluni inquinanti originati da impianti di combustione medi, nonché per il riordino del quadro normativo degli stabilimenti che producono emissioni nell'atmosfera (138).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 27 gennaio 2020. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 17 gennaio 2020.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Intendimenti in ordine all'avvio del procedimento di scioglimento del Consiglio della Valle d'Aosta e iniziative normative volte al superamento dell'attribuzione delle funzioni prefettizie al Presidente della regione – 3-01210

   ELISA TRIPODI, MACINA, DIENI, ALAIMO, PIERA AIELLO, BALDINO, BERTI, BILOTTI, BRESCIA, MAURIZIO CATTOI, CORNELI, D'AMBROSIO, SABRINA DE CARLO, FORCINITI, PARISSE, FRANCESCO SILVESTRI e SURIANO. — Al Ministro per gli affari regionali e le autonomie. — Per sapere – premesso che:
   da diversi organi di stampa e di informazione nazionale si è recentemente appreso che in data 14 dicembre 2019 il presidente della regione Valle d'Aosta, Antonio Fosson, indagato per scambio elettorale politico-mafioso nell'ambito di un'inchiesta condotta dalla direzione distrettuale antimafia di Torino, denominata «Egomnia», sul condizionamento delle elezioni regionali 2018 in Valle d'Aosta da parte della ’ndrangheta, si è dimesso;
   oltre al presidente Fosson, ex senatore della Repubblica, sono indagati, per lo stesso reato, anche gli assessori regionali Laurent Viérin, con delega a turismo e ai beni culturali, già presidente della regione, Stefano Borrello, assessore alle opere pubbliche, e il consigliere regionale Luca Bianchi, i quali pure si sono dimessi;
   in base a quanto si apprende dalla stampa, secondo i magistrati, in occasione delle elezioni del maggio 2018, la cellula mafiosa locale avrebbe sostenuto i candidati di tutti i principali partiti autonomisti, creando un «debito di riconoscenza» e cercando di «avere un maggior numero di consiglieri fedeli nel consesso regionale»;
   secondo gli investigatori il sostegno al senatore Lanièce alle politiche del 4 marzo 2018 è quasi solo una dimostrazione di forza «preparatoria» per gli altri appuntamenti elettorali in Val d'Aosta: le regionali del maggio 2018 (che sono il centro dell'inchiesta che vede indagato l'ex presidente dimissionario Antonio Fosson per voto di scambio politico-mafioso) e le comunali di un piccolo paese della valle, Saint Pierre, dove vorrebbe diventare sindaca Monica Carcea, «fidata» di Raso, e che Raso punta a far eleggere non certo gratis. In cambio – sottolineano i carabinieri nell'informativa inviata ai pubblici ministeri – ci sono posti di lavoro o pratiche amministrative «facilitate» per affiliati al sodalizio o affini;
   alla luce di quanto esposto, appare evidente che si tratterebbe di fatti gravissimi –:
   se il Ministro interrogato ritenga ricorrenti i presupposti per l'avvio del procedimento di scioglimento del consiglio regionale della Valle d'Aosta e se intenda valutare l'opportunità di promuovere iniziative di carattere normativo volte alla separazione della figura elettiva del presidente della regione da quella del prefetto, quale rappresentante del Governo.
(3-01210)


Iniziative volte alla soluzione della crisi libica, anche alla luce dei recenti incontri con rappresentanti libici – 3-01211

   QUARTAPELLE PROCOPIO, BOLDRINI, FASSINO, LA MARCA, ANDREA ROMANO, SCHIRÒ, PAGANI, ENRICO BORGHI, GRIBAUDO e FIANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   la crisi libica sta sempre più scivolando verso il conflitto armato, con le forze militari di Khalifa Haftar che, grazie anche all'arrivo di centinaia di contractor russi, sta stringendo l'assedio su Tripoli e guadagnando terreno. Sull'altro fronte, le numerose milizie che sostengono il Governo di accordo nazionale contano ormai sulle armi turche, trasformando il conflitto in una pericolosissima guerra per procura che marginalizza gli europei, mentre avvantaggia altri attori come Egitto, Emirati Arabi Uniti, Russia e Turchia;
   il leader turco ha dichiarato: «Proteggeremo i diritti della Libia e della Turchia nel Mediterraneo orientale. Siamo più che pronti a dare il supporto necessario alla Libia»;
   sull'altro fronte, il Qatar, unico Paese del Golfo a sostegno di Tripoli, si è detto pronto a inviare aiuti economici per la sicurezza e per «ripristinare la stabilità»;
   nelle ultime ore anche il Presidente egiziano ha minacciato un intervento diretto dei suoi soldati a fianco delle truppe di Haftar e pare che a Bengasi siano giunti alcuni elicotteri russi MI35, che con i loro 35 missili ad alta precisione possono rivelarsi particolarmente efficaci nelle battaglie urbane;
   in tale contesto, appaiono più che opportuni gli incontri del Ministro interrogato con Fayez al-Sarraj, con il generale Khalifa Haftar e con il presidente della Camera dei rappresentanti Aghila Saleh;
   tale iniziativa si inserisce nel quadro delle intese scaturite dal recente vertice tra Conte, Macron e Merkel, durante il quale si è ribadito l'impegno di una politica comune europea, con il rilancio della conferenza di Berlino sotto l'egida dell'Onu, cui dovrebbe seguire quella di Ginevra tra i soli attori libici;
   in discontinuità rispetto ad iniziative unilaterali del passato, come in parte è stata la Conferenza di Palermo, appare indispensabile un approccio alla crisi libica che veda il pieno impegno di tutta l'Unione europea per scongiurare che il conflitto in corso possa sfociare nella riproposizione di un esito che ricalchi l'esito che si sta consolidando in Siria; è necessario fare sentire il peso economico e politico dell'Europa per ribadire il principio per cui «non c’è soluzione militare alla crisi libica» –:
   quali ulteriori passi il Governo italiano intenda intraprendere, coerentemente con l'esigenza di rafforzare l'impegno europeo per la soluzione della crisi libica, anche alla luce dell'esito dei recenti incontri avuti con i rappresentanti libici.
(3-01211)


Elementi e iniziative in ordine all'esito degli incontri recentemente svolti con rappresentanti libici, anche con riferimento agli accordi già esistenti in materia di migrazioni – 3-01212

   MIGLIORE, FREGOLENT, D'ALESSANDRO, UNGARO, LIBRANDI, MARCO DI MAIO e NOBILI. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   la situazione politica in Libia è gravemente precipitata: a partire dal 4 aprile 2019, le milizie del generale Haftar sono arrivate a minacciare l'offensiva contro Tripoli, sede del Governo di accordo nazionale presieduto da al-Sarraj;
   le truppe di Haftar potrebbero contare sull'appoggio di alcune potenze come l'Arabia Saudita, gli Emirati Arabi Uniti, l'Egitto, la Russia e la Francia;
   strategica è l'alleanza che la Turchia ha stretto progressivamente con al-Sarraj e che ha portato nel mese di novembre 2019 ad un memorandum di intesa per la ridefinizione dei confini marittimi di fronte alle coste libiche e turche al fine di creare un'egemonia strategica sulla regione meridionale del Mediterraneo, realizzando al contempo un legame per lo sfruttamento energetico delle aree marine libiche ricche di gas, mettendo così a rischio gli interessi anche delle aziende energetiche italiane impegnate, tra l'altro, nelle esplorazioni di giacimenti off-shore;
   ormai da tempo è chiaro come l'Amministrazione Trump non intenda intervenire direttamente nella questione, ritenendo non prioritario il dossier libico;
   il ruolo dell'Italia all'interno dello scacchiere diplomatico del Mediterraneo si è via via marginalizzato: in questo senso, nessun esito concreto è emerso dalla conferenza di Palermo, organizzata dall'Italia e sostenuta dall'Onu, e in occasione della quale significative sono state le assenze da parte dei leader mondiali: Presidente americano, il Presidente Putin, la Cancelliera tedesca, il Presidente francese, nonché dello stesso generale Haftar;
   all'insuccesso della Conferenza di Palermo, si è aggiunta il 4 dicembre 2019 l'esclusione dell'Italia in occasione del vertice Nato a Londra dove si è tenuto un summit tra i Capi di Stato e di Governo di Francia, Germania, Gran Bretagna e Turchia sul dossier libico, al quale non ha partecipato alcun rappresentante del Governo italiano –:
   quale sia l'esito degli incontri appena conclusi con il Governo libico in relazione all'ulteriore acuirsi della crisi militare, al fine di scongiurare un'ulteriore escalation delle operazioni militari che costituiscono anche una minaccia per la sicurezza nazionale e per la tutela delle imprese italiane attive in terra libica, ed in tale contesto se siano da ritenersi validi gli accordi presi con al-Sarraj in materia di migrazioni, anche a fronte dell'acuirsi della crisi umanitaria in quell'area che sarà oggetto di discussione nella Conferenza di Berlino al fine di raggiungere una posizione comune tra i Paesi europei sulla questione libica. (3-01212)


Iniziative normative volte ad integrare i criteri di ripartizione del contributo previsto dalla legge di bilancio per il 2019 in materia di manutenzione di strade e scuole provinciali, al fine di garantire una più equa distribuzione tra gli enti locali – 3-01213

   TASSO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   la legge di bilancio per il 2019, al comma 889 dell'articolo 1, stabilisce l'entità e i criteri di attribuzione del contributo annuo per il periodo 2019-2033 da destinare al finanziamento dei piani di sicurezza a valenza pluriennale per la manutenzione di strade e scuole delle province;
   la Conferenza Stato-città ed autonomie locali ha definito l'intesa sullo schema di decreto del Ministero dell'interno, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze e il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, che ripartisce il contributo complessivo di 250 milioni di euro annui, per gli anni dal 2019 al 2033;
   in base a tale intesa, la provincia di Foggia è destinataria di 1.249.737,84 euro, cifra che la pone agli ultimissimi posti della graduatoria relativa all'entità del contributo: si evidenzia che Foggia è la terza provincia in Italia per estensione territoriale, con circa 3.000 chilometri di strade, 172 scuole, 550 ponti realizzati oltre 60 anni fa;
   appare evidente che la somma stanziata è assolutamente inadeguata per attuare qualsiasi tipo di intervento, perché tradotta significa: 432 euro per ogni chilometro di strada oppure 2.356 euro per ogni ponte o 7.534 euro per ogni scuola;
   province con un quarto di estensione territoriale rispetto a quella di Foggia, aventi un patrimonio demaniale di consistenza molto minore, sono assegnatarie di somme quadruple e addirittura ottuple;
   ad avviso dell'interrogante, tra i criteri di ripartizione previsti dalla legge di bilancio per il 2019 non ve n’è alcuno parametrato sulla reale entità della rete stradale e sulla quantità di ponti e di strutture scolastiche gestite da ciascuna provincia;
   il Ministro dell'economia e delle finanze del precedente Governo, professor Giovanni Tria, in risposta ad una analoga interrogazione (3-00587), svolta il 6 marzo 2019, affermò la disponibilità del Governo ad affrontare le problematiche segnalate;
   la provincia di Foggia ha impugnato dinanzi al tribunale amministrativo regionale il decreto del Ministero dell'interno del 4 marzo 2019, con eventuale rimessione alla Corte costituzionale della questione di legittimità dell'articolo 1, comma 889, della legge 30 dicembre 2018, n. 145, legge di bilancio per il 2019 –:
   se il Governo non ritenga necessario adottare iniziative normative al fine di integrare i criteri di ripartizione del contributo di cui al comma 889 dell'articolo 1 della legge n. 145 del 2018, garantendo una più equa distribuzione agli enti locali delle risorse disponibili, al fine di porre rimedio alla grave sperequazione in atto.
(3-01213)


Iniziative volte ad assicurare la gestione da parte del Corpo nazionale dei vigili del fuoco del servizio di elisoccorso in Liguria – 3-01214

   PASTORINO e FORNARO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   dagli anni ’90 è in vigore una convenzione fra il Corpo nazionale dei vigili del fuoco e la regione Liguria, avente ad oggetto il servizio di elisoccorso svolto con personale tecnico (piloti, specialisti, aerosoccorritori) dei vigili del fuoco e personale sanitario (medico e infermieristico) del servizio 118 ligure;
   tale integrazione ha dato importanti e riconosciuti risultati, assicurando elevati standard di capacità, efficienza e tempestività, offrendo una combinazione di addestramento di alta specializzazione e di elevati livelli di sicurezza del personale, risultati che non sarebbe possibile ottenere da alcun provider del soccorso all'infuori dei vigili del fuoco;
   infatti, i vigili del fuoco hanno la possibilità di volare su tutto il territorio, comprese le aree interdette al volo civile. Inoltre, il servizio si è sempre mostrato di particolare efficacia operativa, date le capacità del Corpo dei vigili del fuoco, nonostante le peculiari caratteristiche orografiche della regione e a tal riguardo ha assunto particolare rilievo l'impiego di personale specificatamente addestrato al soccorso tecnico speleologico, alpino e fluviale, nonché di personale sommozzatore;
   i costi di tale convenzione sono stimati intorno ai 1.800.000/2.000.000 euro annui. Nonostante ciò, la regione Liguria, affidandosi alla centrale di committenza Arca Lombardia, ha indetto una gara per il solo svolgimento di attività Hems (trasporti intraospedalieri) da parte di un soggetto privato, per un valore complessivo superiore a 33 milioni di euro in nove anni;
   a maggio 2019 suddetta gara è stata sospesa dal tribunale amministrativo regionale, essendo emersi criticità e limiti con riguardo ai principi di concorrenza e trasparenza. Attualmente si è in attesa che si esprima il Consiglio di Stato; fino ad allora il servizio non può essere svolto dai privati e non può essere indetta una nuova gara. Pertanto, il 6 settembre 2019 la convenzione, di fatto scaduta il 31 dicembre 2018, è stata rinnovata fino alla fine del 2019;
   in virtù della qualità del servizio e preso atto che non vi sono ostacoli all'affidamento diretto del servizio al Corpo dei vigili del fuoco (Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale, sezione III, 22 febbraio 2018, n. 1132), appare quantomeno inopportuno che questo venga in parte delegato a un privato con un aggravio sui costi della sanità regionale già provata –:
   se intenda adoperarsi affinché il fondamentale servizio di elisoccorso ligure continui ad essere gestito unicamente dalle efficienti forze del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, incrementandone, se necessario, mezzi e personale. (3-01214)


Iniziative di competenza volte ad assicurare il regolare svolgimento della campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionali in Emilia-Romagna – 3-01215

   MOLINARI, CAVANDOLI, CESTARI, GOLINELLI, MORRONE, MURELLI, PIASTRA, RAFFAELLI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, VINCI, ZOFFILI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CECCHETTI, CENTEMERO, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GRIMOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MATURI, MINARDO, MOLTENI, MORELLI, MOSCHIONI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZICCHIERI, ZIELLO e ZORDAN. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   nella mattinata del 15 dicembre 2019, alcuni anarchici hanno accerchiato un banchetto allestito dalla Lega nella centralissima via Marconi di Bologna a sostegno della candidatura dell'onorevole Lucia Borgonzoni alla presidenza della regione Emilia-Romagna;
   i facinorosi hanno altresì intimidito coloro che cercavano di avvicinarsi al banchetto, distribuendo volantini dal contenuto aggressivo;
   già cinque anni fa, nella stessa città di Bologna, in occasione di un'altra campagna elettorale, l'autovettura di Matteo Salvini venne circondata e danneggiata da gruppi di dimostranti provenienti dai centri sociali;
   il copione sembra essersi ripetuto domenica scorsa, con gli anarchici che impedivano ai cittadini bolognesi di avvicinarsi ai banchetti della Lega;
   è inaccettabile, per gli interroganti, che il primo partito in Italia per consensi non possa democraticamente esporre le proprie idee, stare tra la gente e fare campagna elettorale;
   piuttosto, le circostanze appena descritte attestano un clima di forte intolleranza nei confronti della Lega e generano crescenti preoccupazioni in vista del prosieguo della campagna elettorale che sfocerà nelle elezioni regionali del 26 gennaio 2020, ormai imminenti –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda assumere per consentire il regolare svolgimento della campagna elettorale a tutti i partiti e movimenti politici in maniera equa, in vista del voto regionale che si svolgerà in Emilia-Romagna il 26 gennaio 2020, proteggendone le iniziative dalle intimidazioni degli estremisti.
(3-01215)


Tempi di adozione del decreto interministeriale in merito alle relazione telematica da parte delle amministrazioni locali sull'ammontare delle sanzioni per violazioni del codice della strada, nonché in merito a collocazione e uso degli autovelox – 3-01216

   BALDELLI, GELMINI, ZANELLA, BERGAMINI, MULÈ e ROSSO. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 25, comma 2, della legge n. 120 del 2010 prevede che, con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell'interno, sentita la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, siano disciplinate due materie: 1) la relazione telematica con la quale le amministrazioni locali indicano l'ammontare complessivo derivante dalle sanzioni per violazione del codice della strada e gli interventi attuati con le medesime; 2) le modalità di collocazione e di uso degli autovelox;
   l'articolo 4-ter, comma 16, del decreto-legge n. 16 del 2012 dispone chiaramente che: «in caso di mancata emanazione del decreto (...) trovano comunque applicazione le disposizioni di cui ai commi 12-bis, 12-ter e 12-quater dell'articolo 142» del codice della strada, che dettano norme sull'utilizzo dei proventi delle sanzioni e prevedono la trasmissione annuale di una relazione telematica ai Ministeri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'interno;
   ad oggi, a nove anni dall'entrata in vigore della disposizione citata, il decreto ministeriale non risulta ancora adottato, con la conseguenza che si continua ad assistere all'utilizzo sovente distorto e vessatorio degli autovelox, mentre sulla richiamata relazione telematica e sull'uso delle risorse si rileva che meno di 300 comuni su 8.000 adempiono all'obbligo di legge;
   in data 30 aprile 2019 la Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati ha approvato all'unanimità la risoluzione n. 7-00223, a prima firma del deputato Baldelli, che impegnava il Governo ad inviare entro 31 maggio 2019 il nuovo schema di decreto alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali al fine di addivenire ad una celere emanazione del provvedimento attuativo;
   rispondendo ad un'interrogazione a risposta immediata in Commissione trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera dei deputati il 26 settembre 2019, il Governo informava che il decreto è stato trasmesso alla Conferenza Stato-città ed autonomie locali solo in data 30 agosto 2019 e assicurava l'impegno per una celere conclusione dell’iter;
   il 16 ottobre 2019 il Ministro dei trasporti e delle infrastrutture, nel corso di un'audizione programmatica in Commissione presso la Camera dei deputati, ha dichiarato di condividere la parte del provvedimento relativa alla trasparenza, ma di avere perplessità sulla parte che riguarda le modalità di utilizzo degli autovelox, alla luce di un allarme lanciato sul punto dagli enti locali –:
   quali iniziative intenda assumere, per le parti di competenza ai fini del concerto interministeriale, il Ministro interrogato al fine di una celere e non più rinviabile adozione del decreto attuativo. (3-01216)


Iniziative di competenza volte alla rimozione di una statua di Sant'Agazio donata al comune di Guardavalle (Catanzaro) da una famiglia notoriamente legata alla ‘Ndrangheta, nell'ottica del contrasto ad ogni forma di criminalità organizzata – 3-01217

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, FERRO, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   desta enorme preoccupazione e profondo biasimo quanto recentemente accaduto nel Catanzarese, davanti al municipio di Guardavalle, dove spicca una statua di Sant'Agazio donata dalla famiglia Gallace, una delle cosche più potenti della Calabria e con ramificazioni in altre regioni, soprattutto nel Lazio;
   la nota trasmissione televisiva « Striscia la notizia», mossa a seguito delle segnalazioni da parte di cittadini del comune calabrese, è giunta sul posto per intervistare il sindaco. Come emerge nella nota della trasmissione, davanti ai microfoni dell'inviato, il sindaco del Pd di Guardavalle dal 2013, Giuseppe Ussia, ha dichiarato: «Per me non è un problema, la famiglia Gallace ha pagato il suo conto con la giustizia (il boss è in carcere con una condanna all'ergastolo per omicidio), ma se dei cittadini chiedessero di rimuoverla lo farei, basterebbe una lettera con le firme, nessuno deve avere paura»;
   tuttavia, subito dopo, il sindaco, senza sapere di essere ripreso, avrebbe detto «se tolgo la statua mi sparano», facendo emergere, insieme alla paura, un brutto spaccato di realtà locale;
   a conferma della gravità della situazione, anche Nicola Gratteri, dal 2016 procuratore della Repubblica di Catanzaro, sotto scorta dal 1989, ai microfoni del Tg satirico di Antonio Ricci ha dichiarato: «La statua va tolta perché rappresenta proprio una forma di esternazione del potere da parte della famiglia mafiosa»;
   inoltre, il Codacons chiede che il «prefetto rimuova la statua, la mafia vive di simboli» e «utilizza soprattutto quelli religiosi per dimostrare a tutti il proprio potere» –:
   se non intenda assicurare, con ogni iniziativa di propria competenza, la tempestiva rimozione della statua e quali urgenti misure intenda porre in essere a garanzia dell'impegno concreto delle istituzioni contro ogni forma di criminalità organizzata e per impedire che eventi quali quelli descritti in premessa possano verificarsi in futuro. (3-01217)