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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 15 gennaio 2020

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEGLI ARGOMENTI IN CALENDARIO

Mozione n. 1-00312 – Iniziative per la salvaguardia, la valorizzazione e lo sviluppo delle aree interne, rurali e montane

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora
(con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 MoVimento 5 Stelle 59 minuti
 Lega – Salvini premier 42 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 37 minuti
 Partito Democratico 35 minuti
 Fratelli d'Italia 24 minuti
 Italia Viva 23 minuti
 Liberi e Uguali 20 minuti
 Misto: 20 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-CAMBIAMO!-Alleanza di Centro 10 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa 3 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Pdl n. 2059 – Modifiche alla legge 9 gennaio 2019, n. 3, in materia di prescrizione del reato

Tempo complessivo: 13 ore, di cui:
• discussione sulle linee generali: 7 ore;
• seguito dell'esame: 6 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 20 minuti
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 10 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 8 minuti 56 minuti
(con il limite massimo di 9 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 2 minuti 4 ore e 4 minuti
 MoVimento 5 Stelle 50 minuti 55 minuti
 Lega – Salvini premier 43 minuti 40 minuti
 Forza Italia – Berlusconi
 presidente
40 minuti 34 minuti
 Partito Democratico 39 minuti 33 minuti
 Fratelli d'Italia 34 minuti 23 minuti
 Italia Viva 33 minuti 22 minuti
 Liberi e Uguali 31 minuti 18 minuti
 Misto: 32 minuti 19 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-CAMBIAMO!-Alleanza di Centro 16 minuti 9 minuti
  Minoranze Linguistiche 6 minuti 4 minuti
  Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa 5 minuti 3 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 5 minuti 3 minuti

Comunicazioni del Ministro della giustizia sull'amministrazione della giustizia

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 4 ore e 30 minuti.

Governo 30 minuti
Interventi a titolo personale 10 minuti 10 minuti
Gruppi 2 ore e 20 minuti
(per la discussione)
1 ora e 20 minuti
(per le dichiarazioni di voto)
 MoVimento 5 Stelle 31 minuti 10 minuti
 Lega – Salvini premier 23 minuti 10 minuti
 Forza Italia – Berlusconi
 presidente
20 minuti 10 minuti
 Partito Democratico 19 minuti 10 minuti
 Fratelli d'Italia 13 minuti 10 minuti
 Italia Viva 12 minuti 10 minuti
 Liberi e Uguali 11 minuti 10 minuti
 Misto: 11 minuti 10 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-CAMBIAMO!-Alleanza di Centro 5 minuti 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti 2 minuti
  Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa 2 minuti 2 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 2 minuti 2 minuti

Pdl n. 1524 e abb. – Prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e misure rieducative dei minori

Seguito dell'esame: 9 ore e 30 minuti.

Relatore 20 minuti
Governo 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 45 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 29 minuti
(con il limite massimo di 14 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 6 ore e 26 minuti
 MoVimento 5 Stelle 1 ora e 28 minuti
 Lega – Salvini premier 1 ora e 3 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 54 minuti
 Partito Democratico 52 minuti
 Fratelli d'Italia 36 minuti
 Italia Viva 34 minuti
 Liberi e Uguali 29 minuti
 Misto: 30 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-CAMBIAMO!-Alleanza di Centro 16 minuti
  Minoranze Linguistiche 6 minuti
  Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa 4 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 4 minuti

Pdl n. 24, 1051, 1366, 1368 e abb. – Modifiche al Codice della strada

Seguito dell'esame: 9 ore e 30 minuti.

Relatori 30 minuti
(complessivamente)
Governo 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 1 ora
Interventi a titolo personale 1 ora e 24 minuti
(con il limite massimo di 9 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 6 ore e 6 minuti
 MoVimento 5 Stelle 1 ora e 23 minuti
 Lega – Salvini premier 1 ora
 Forza Italia – Berlusconi presidente 52 minuti
 Partito Democratico 49 minuti
 Fratelli d'Italia 34 minuti
 Italia Viva 32 minuti
 Liberi e Uguali 28 minuti
 Misto: 28 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-CAMBIAMO!-Alleanza di Centro 14 minuti
  Minoranze Linguistiche 6 minuti
  Centro Democratico-Radicali Italiani-+Europa 4 minuti
  MAIE-Movimento Associativo Italiani all'Estero 4 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 15 gennaio 2020.

  Piera Aiello, Amitrano, Ascani, Ascari, Azzolina, Bartolozzi, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Enrico Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Cancelleri, Cantalamessa, Carfagna, Castelli, Cirielli, Colletti, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Menech, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Maniero, Marrocco, Marzana, Mauri, Miceli, Molinari, Morani, Morassut, Morelli, Nesci, Occhionero, Orrico, Parolo, Pretto, Rampelli, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Scoma, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Stumpo, Tasso, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Viscomi, Vito, Raffaele Volpi, Zennaro, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Piera Aiello, Amitrano, Ascani, Ascari, Azzolina, Bartolozzi, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Cancelleri, Cantalamessa, Carfagna, Castelli, Cirielli, Colletti, Comaroli, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Menech, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Maniero, Marrocco, Marzana, Mauri, Miceli, Molinari, Morani, Morassut, Morelli, Nesci, Occhionero, Orrico, Parolo, Pretto, Rampelli, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Scoma, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Stumpo, Tasso, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Viscomi, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 14 gennaio 2020 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GIORGETTI: «Introduzione dell'articolo 59-bis della Costituzione, in materia di approvazione ed efficacia delle leggi per l'elezione della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica» (2335);
  MANZO ed altri: «Introduzione dell'articolo 5-bis della legge 24 ottobre 2000, n. 323, concernente l'istituzione di un Fondo per la riqualificazione degli stabilimenti termali» (2336).

  Saranno stampate e distribuite.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   IV Commissione (Difesa):
  PIASTRA ed altri: «Delega al Governo per l'istituzione, nell'ambito dell'Amministrazione della difesa, della Riserva ausiliaria dello Stato per lo svolgimento di operazioni di soccorso sanitario e di assistenza in situazioni di emergenza» (2268) Parere delle Commissioni I, V, VIII, XI, XII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite VI (Finanze) e XI (Lavoro):
  SERRACCHIANI: «Introduzione dell'articolo 8-ter del decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633, in materia di esenzione delle operazioni connesse con il traffico internazionale, e interpretazione autentica delle disposizioni riguardanti la classificazione catastale delle aree portuali, nonché istituzione di una zona economica speciale e disposizioni per promuovere l'occupazione nel porto di Trieste» (2195) Parere delle Commissioni I, II, V, IX, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di conversazioni e comunicazioni telefoniche e ambientali.

  Con nota pervenuta il 15 gennaio 2020, la Sezione dei Giudici per le indagini preliminari e l'udienza preliminare – Ufficio 28 del Tribunale di Roma ha trasmesso alla Presidenza della Camera una domanda di autorizzazione all'utilizzazione di conversazioni e comunicazioni telefoniche e ambientali nei confronti di Antonio MAROTTA, deputato all'epoca dei fatti, nell'ambito del procedimento penale n. 44630/16 RGPM – n. 21162/19 RG GIP. La domanda è stata assegnata in data odierna alla competente Giunta per le autorizzazioni.

  Copia della domanda sarà stampata e distribuita (doc. IV, n. 6).

Trasmissione dal Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro.

  Il Presidente del Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL), con lettera pervenuta in data 20 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 21, comma 3, della legge 30 dicembre 1986, n. 936, il bilancio di previsione del CNEL per l'esercizio 2020, adottato in data 18 dicembre 2019.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 20 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Società italiana per le imprese all'estero - SIMEST Spa, per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 238).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla X Commissione (Attività produttive).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 23 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare (ISMEA), per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 239).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XIII Commissione (Agricoltura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 23 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria di Poste italiane Spa, per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 240).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 23 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT), per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 241).

  Questi documenti sono trasmessi alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 242).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ionio, per gli esercizi 2017 e 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 243).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centrale, per gli esercizi 2017 e 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 244).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla IX Commissione (Trasporti).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Ente nazionale per la protezione e l'assistenza dei sordi (ENS-ONLUS), per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 245).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 27 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura (ENPAIA), per l'esercizio 2018, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 246).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in data 27 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 19/2019 del 23 dicembre 2019, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente il programma navale per la tutela della capacità marittima della difesa.

  Questo documento è trasmesso alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in data 3 gennaio 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 20/2019 del 27 dicembre 2019, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente lo stato di attuazione degli interventi per la protezione dell'ambiente marino volti a conseguire un buono stato ambientale entro il 2020.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 7 gennaio 2020, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1, comma 5, del decreto-legge 3 dicembre 2012, n. 207, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 dicembre 2012, n. 231, 1, comma 13-bis, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 61, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 89, e 2, comma 4-bis, del decreto-legge 5 gennaio 2015, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 marzo 2015, n. 20, la relazione sull'ottemperanza delle prescrizioni contenute nel provvedimento di riesame dell'autorizzazione integrata ambientale in caso di crisi di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale, concernente lo stabilimento ILVA di Taranto, nonché sullo stato e sull'adeguatezza dei controlli ambientali concernenti il medesimo stabilimento, per il periodo gennaio – luglio 2019 (Doc. CCIV, n. 1).

  Questa relazione è trasmessa alla VIII Commissione (Ambiente) e alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione di delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 16 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   n. 43/2018 del 25 ottobre 2018, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443 del 2001). Asse viario Marche-Umbria e quadrilatero di penetrazione interna. Maxilotto n. 2- Pedemontana delle Marche. Approvazione del progetto definitivo del terzo stralcio funzionale «Castelraimondo Nord – Castelraimondo Sud» e del quarto stralcio funzionale «Castelraimondo Sud-innesto S.S. 77 a Muccia» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente);
   n. 50/2019 del 24 luglio 2019, concernente «Fondo sviluppo e coesione 2014-2020. Piano operativo «Rafforzamento del sistema conti pubblici territoriali (CPT). Modifiche alle delibere CIPE n. 25 del 2016 e n. 48 del 2017» – alla V Commissione (Bilancio);
   n. 56/2019 del 1o agosto 2019, concernente «Presa d'atto sulla revisione del rapporto concessorio e revisione del piano economico-finanziario della società autostradale A33 Asti-Cuneo S.p.a.» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente);
   n. 57/2019 del 1o agosto 2019, concernente «Presa d'atto sull'aggiornamento del piano economico-finanziario della società autostradale SATAP tronco A4 S.p.A.» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VIII Commissione (Ambiente).

Annunzio di risoluzioni del Parlamento europeo.

  Il Parlamento europeo ha trasmesso le seguenti risoluzioni, approvate nella tornata dal 13 al 14 novembre 2019, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:
   Risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE del Consiglio del 28 novembre 2006 per quanto riguarda le disposizioni relative alle vendite a distanza di beni e a talune cessioni nazionali di beni (Doc. XII n. 564) – alla VI Commissione (Finanze);
   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che rinnova l'autorizzazione all'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti da o prodotti a partire da cotone geneticamente modificato LLCotton25 (ACS-GHØØ1-3) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII n. 565) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);
   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che rinnova l'autorizzazione all'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti o ottenuti a partire da soia geneticamente modificata MON 89788 (MON-89788-1) a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII n. 566) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);
   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti a partire da granturco geneticamente modificato MON 89034 x 1507 x NK603 x DAS-40278-9 e dalle sottocombinazioni MON 89034 x NK603 x DAS-40278-9, 1507 x NK603 x DAS-40278-9 e NK603 x DAS-40278-9 a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII n. 567) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);
   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti da granturco geneticamente modificato Bt11 x MIR162 x MIR604 x 1507 x 5307 x GA21 e da granturco geneticamente modificato che combina due, tre, quattro o cinque degli eventi Bt11, MIR162, MIR604, 1507, 5307 e GA21, a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII n. 568) alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);
   Risoluzione sulla criminalizzazione dell'educazione sessuale in Polonia (Doc. XII n. 569) – alle Commissioni riunite II (Giustizia) e XII (Affari sociali).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 19 dicembre 2019 e 7 e 9 gennaio 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, alla sessantatreesima sessione della commissione Stupefacenti sull'inclusione di sostanze nelle tabelle della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, modificata dal Protocollo del 1972, e della Convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971 (COM(2019) 624 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione e l'impatto delle disposizioni in materia di etichettatura facoltativa delle carni bovine ai sensi del regolamento (CE) n. 1760/2000 modificato dal regolamento (UE) n. 653/2014 (COM(2019) 625 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni – Relazione strategica 2019 relativa all'attuazione strategica dei Fondi strutturali e di investimento europei (COM(2019) 627 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio conformemente all'articolo 278-bis del Codice doganale dell'Unione sui progressi compiuti nello sviluppo dei sistemi elettronici previsti dal Codice (COM(2019) 629 final);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione da adottare, a nome dell'Unione europea, alla sessantatreesima sessione della commissione Stupefacenti sull'inclusione di sostanze nelle tabelle della Convenzione unica sugli stupefacenti del 1961, modificata dal Protocollo del 1972, e della Convenzione sulle sostanze psicotrope del 1971 (COM(2019) 631 final);
   Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sui progressi compiuti nell'attuazione della direttiva 2011/70/EURATOM del Consiglio e sull'inventario dei rifiuti radioattivi e del combustibile esaurito presenti sul territorio comunitario e le prospettive per il futuro. Seconda relazione (COM(2019) 632 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio e al Comitato economico e sociale europeo sull'attuazione da parte degli Stati membri della direttiva 2006/117/Euratom del Consiglio relativa alla sorveglianza e al controllo delle spedizioni di rifiuti radioattivi e di combustibile nucleare esaurito. Terza relazione (COM(2019) 633 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione dell'articolo 45 del regolamento (UE) n. 1306/2013 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle misure di informazione riguardanti la politica agricola comune (COM(2019) 634 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione dei programmi apicoli (COM(2019) 635 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Riesame dell'ambito di applicazione del regolamento (UE) n. 654/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio del 15 maggio 2014 (COM(2019) 639 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio Relazione annuale di monitoraggio sull'attuazione del programma di sostegno alle riforme strutturali del 2018 (COM(2019) 641 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti – Strategia annuale di crescita sostenibile 2020 (COM(2019) 650 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea e al Comitato economico e sociale europeo – Relazione 2020 sul meccanismo di allerta (preparata conformemente agli articoli 3 e 4 del regolamento (UE) n. 1176/2011 sulla prevenzione e la correzione degli squilibri macroeconomici) (COM(2019) 651 final);
   Raccomandazione di raccomandazione del Consiglio sulla politica economica della zona euro (COM(2019) 652 final);
   Proposta di relazione comune sull'occupazione della Commissione e del Consiglio che accompagna la comunicazione della Commissione sulla strategia annuale di crescita sostenibile 2020 (COM(2019) 653 final), corredata dal relativo allegato (COM(2019) 653 final – Annexes 1 to 6).

Annunzio di sentenze della Corte di giustizia dell'Unione europea.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 5 dicembre 2019, ha trasmesso le seguenti decisioni della Corte di giustizia dell'Unione europea, relative a cause in cui la Repubblica italiana è parte o adottate a seguito di domanda di pronuncia pregiudiziale proposta da un'autorità giurisdizionale italiana, che sono inviate, ai sensi dell'articolo 127-bis del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   sentenza della Corte (Prima sezione) del 7 novembre 2019, causa C-213/18, Adriano Guaitoli ed altri contro easyJet Airline Co. Ltd. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale Ordinario di Roma (Italia). Rinvio pregiudiziale – Cooperazione giudiziaria in materia civile – Competenza giurisdizionale, riconoscimento ed esecuzione delle decisioni in materia civile e commerciale – Regolamento (UE) n. 1215/2012 – Articolo 7, paragrafo 1, lettera a) – Autorità giurisdizionale competente in materia contrattuale – Regole comuni in materia di compensazione ed assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco, di cancellazione del volo o di ritardo prolungato – Regolamento (CE) n. 261/2004 – Articoli 5, 7, 9 e 12 – Convenzione di Montreal – Competenza – Articoli 19 e 33 – Domanda di compensazione e di risarcimento del danno derivante dalla cancellazione e dal ritardo di voli (Doc. XIX, n. 69) – alla IX Commissione (Trasporti);
   sentenza della Corte (Prima sezione) del 14 novembre 2019, causa C-255/18, State Street Bank International GmbH contro Banca d'Italia. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale amministrativo regionale per il Lazio (Italia). Rinvio pregiudiziale – Direttiva 2014/59/UE – Risanamento e risoluzione degli enti creditizi – Meccanismo nazionale di finanziamento – Autorità di risoluzione – Fondo nazionale – Articoli 103 e 104 – Obbligo di contribuzione – Contributi ex ante e contributi straordinari ex post – Calcolo – Trasposizione tardiva della direttiva – Regolamento delegato (UE) 2015/63 – Articoli 12 e 14 – Nozione di «cambiamento di status» – Incidenza sull'obbligo di contribuzione (Doc. XIX, n. 70) – alla VI Commissione (Finanze);
   sentenza della Corte (Prima sezione) del 7 novembre 2019, causa C-396/18, Gennaro Cafaro contro DQ. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dalla Corte suprema di cassazione (Italia). Rinvio pregiudiziale – Trasporti aerei – Regolamento (UE) n. 1178/2011 – Allegato I, punto FCL.065 – Ambito di applicazione ratione temporis – Direttiva 2000/78/CE – Parità di trattamento in materia di occupazione e di condizioni di lavoro – Discriminazione fondata sull'età – Articolo 2, paragrafo 5 – Articolo 4, paragrafo 1 – Normativa nazionale che prevede la cessazione automatica del rapporto di lavoro all'età di 60 anni – Piloti di aeromobili – Tutela della sicurezza nazionale (Doc. XIX, n. 71) – alla XI Commissione (Lavoro);
   sentenza della Corte (Quinta sezione) del 27 novembre 2019, causa C-402/18, Tedeschi Srl e Consorzio stabile Istant Service contro C.M. Service Srl e Università degli Studi di Roma La Sapienza. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato (Italia). Rinvio pregiudiziale – Articoli 49 e 56 TFUE – Aggiudicazione degli appalti pubblici – Direttiva 2004/18/CE – Articolo 25 – Subappalto – Normativa nazionale che limita la possibilità di subappaltare al 30 per cento dell'importo totale dell'appalto pubblico e che vieta che i prezzi applicabili alle prestazioni affidate in subappalto siano ridotti di oltre il 20 per cento rispetto ai prezzi risultanti dall'aggiudicazione (Doc. XIX, n. 72) – alla VIII Commissione (Ambiente);
   ordinanza della Corte (Nona sezione) del 20 novembre 2019, causa C-552/18, Indaco Service Soc. coop. sociale contro Ufficio Territoriale del Governo di Taranto. Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Consiglio di Stato (Italia). Rinvio pregiudiziale – Articolo 99 del regolamento di procedura della Corte – Appalti pubblici – Direttiva 2014/24/UE – Articolo 57, paragrafo 4, lettere c) e g) – Affidamento di appalti pubblici di servizi – Motivi di esclusione facoltativi – Grave illecito professionale – Messa in discussione dell'integrità dell'operatore economico – Contratto precedente – Esecuzione – Inadempimenti – Risoluzione – Ricorso giurisdizionale – Valutazione dell'inadempimento contrattuale da parte dell'amministrazione aggiudicatrice – Impedimento fino alla fine del procedimento giudiziario (Doc. XIX, n. 73) – alla VIII Commissione (Ambiente);
   sentenza della Corte (Nona sezione) del 7 novembre 2019, cause riunite C-364/18 e C-365/18, Eni SpA (C-364/18) contro Ministero dello sviluppo economico e Ministero dell'economia e delle finanze, e Shell Italia E & P SpA (C-365/18) contro Ministero dello sviluppo economico, Ministero dell'economia e delle finanze e Autorità di Regolazione per l'Energia, Reti e Ambiente. Domande di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia (Italia). Rinvio pregiudiziale – Direttiva 94/22/CE – Energia – Condizioni di rilascio e di esercizio delle autorizzazioni alla prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi – Canoni – Metodi di calcolo – Indici QE e Pfor – Carattere discriminatorio (Doc. XIX, n. 74) – alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e X (Attività produttive).

Trasmissione dall'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni.

  Il Presidente dell'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, con lettera in data 23 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 46, comma 3, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, il rapporto sulle retribuzioni dei pubblici dipendenti, aggiornato al 31 dicembre 2018.

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dall'Autorità nazionale anticorruzione.

  Il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione ha trasmesso la segnalazione n. 8 del 2019, adottata con delibera n. 1035 del 13 novembre 2019, ai sensi dell'articolo 213, comma 3, lettera d), del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, concernente la disciplina del subappalto di cui all'articolo 105 del decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

  Questo documento è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

MOZIONE D'ALESSANDRO, FORNARO, MACINA, MELILLI, RUFFINO, IEZZI, SILVESTRONI ED ALTRI N. 1-00302 CONCERNENTE INIZIATIVE URGENTI VOLTE A FAR FRONTE ALLA RILEVANTE CARENZA DI SEGRETARI COMUNALI, ANCHE TRAMITE UN'EFFICACE SEMPLIFICAZIONE E ACCELERAZIONE DELLE PROCEDURE SELETTIVE

Mozione

   La Camera,
   premesso che:
    nella seduta di interrogazioni a risposta immediata in Assemblea del 9 ottobre 2019 è stato sollevato il caso dell'ormai drammatica situazione di carenza di segretari comunali che rischia di paralizzare lo svolgimento dell'ordinaria attività amministrativa e il buon andamento degli uffici pubblici in numerosissimi comuni, assumendo i caratteri di una problematica di portata nazionale, in quanto vi sono regioni in cui più del 50 per cento dei comuni risulta sprovvisto di tale figura;
    ripetutamente, e in diverse sedi istituzionali, l'Anci ha sottolineato al Governo, al consiglio direttivo dell'Albo dei segretari comunali e provinciali, nonché in Conferenza Stato-città, l'emergenza che riguarda, soprattutto, i segretari di fascia C in molti ambiti regionali e nei comuni colpiti dai più recenti eventi sismici;
    il corso-concorso «Coa 6» del 2017, dopo la fase preselettiva, ha espletato le prove scritte e l'indizione di un nuovo concorso «Coa 7» è in ritardo, pur dando atto che dopo diversi anni si è finalmente avviata una nuova stagione concorsuale. Tale lentezza aggrava ulteriormente la carenza negli organici e amplifica l'attuale lunghezza della procedura di reclutamento del corso-concorso, circostanza che evidenzia, ancor di più, come il concorso «Coa 6», attualmente in espletamento, che porterà all'inserimento di 294 nuovi segretari comunali, nonché di ulteriori 171 unità derivanti dal «Coa 7», non possa ritenersi idonea a ovviare alle più ampie e strutturali carenze che caratterizzano attualmente la categoria;
    si continua a registrare un crescente fabbisogno di segretari comunali e le procedure concorsuali di cui sopra non soddisferanno, se non in minima parte, il fabbisogno delle sedi oggi vacanti, posto che, su tutto il territorio nazionale, solamente il 40 per cento degli enti locali risulta dotato di un segretario comunale e nei piccoli comuni le sedi vacanti sono più di 1.400, a fronte di un trend che vede il numero di segretari comunali ridursi, dal 2010 a oggi, di circa 700 unità;
    le carenze di segretari comunali verranno pure ulteriormente aggravate dai pensionamenti anticipati i quali aumenteranno in maniera assai preoccupante il trade-off negativo che continua a registrarsi nel turn over dei segretari comunali;
    tale drammatica situazione rischia di provocare una seria paralisi dell'attività amministrativa e la messa in discussione della stessa figura dei segretari comunali, i quali, oltre a interpretare un ruolo fondamentale nella preparazione ed esecuzione delle deliberazioni del consiglio e della giunta, espletano funzioni che assumono un valore strategico per la stessa azione amministrativa dell'ente, nonché per l'attività negoziale e contrattuale dello stesso, con inesorabili riflessi sul funzionamento dello stesso, in termini di efficacia ed efficienza;
    soprattutto i piccoli comuni risultano spesso sprovvisti di segretari comunali per via del fatto che questi ultimi rifiutano la sede vacante, per ragioni di distanza dalla sede lavorativa o perché non di loro gradimento, lasciando pertanto detti comuni senza una figura essenziale al loro stesso funzionamento, con riflessi sul complesso delle attività degli enti locali – sia in termini di servizi che di prestazioni – e andando a incidere sul tessuto socioeconomico del territorio, condizionando la stessa capacità dell'ente di ottemperare ai programmi di sviluppo nazionale stabiliti a livello centrale e, sostanzialmente, bloccando anche le più basilari facoltà gestionali dei comuni;
    del tutto necessario appare un intervento sulla normativa dettata in materia di segretari comunali;
    l'urgenza di far fronte alla carenza di segretari comunali, soprattutto per quanto concerne i piccoli comuni, rende indispensabile il vaglio di forme ulteriori di reclutamento dei segretari comunali rispetto al corso-concorso, come la previsione della possibilità, per i piccoli comuni, di ovviare al perdurare della mancanza di segretari comunali, attingendo da personale qualificato della pubblica amministrazione,

impegna il Governo:

1) ad assumere iniziative urgenti per affrontare e gestire la grave carenza di segretari comunali sopra descritta e, in particolare, a valutare con la massima urgenza un'iniziativa normativa che miri a superare e correggere le criticità del corso-concorso, attraverso una semplificazione e velocizzazione delle procedure selettive;
2) ad adottare iniziative per individuare, in via temporanea, figure che possano garantire la reggenza delle sedi vacanti sopperendo al perdurare della mancanza di segretari comunali, da reperire tra personale interno alla pubblica amministrazione locale, ivi compresi coloro che abbiano svolto le funzioni di vice segretario comunale presso enti locali, purché siano in possesso dei titoli di studio richiesti per la partecipazione al corso-concorso;
3) a valutare la previsione di forme di sostegno a carico del bilancio dello Stato relativamente alla spesa dei piccoli comuni per i segretari comunali;
4) ad assumere iniziative volte al potenziamento degli organici dei segretari comunali, e prevedendo al contempo che, ove esista un segretario titolare, i vice segretari comunali operino in costante raccordo con i soggetti titolari.
(1-00302)
(Ulteriore nuova formulazione) «D'Alessandro, Fornaro, Macina, Melilli, Ruffino, Iezzi, Silvestroni, De Filippo, Marco Di Maio, Ferri, Occhionero, Ciaburro, Caretta, Carnevali».


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Misure volte al contrasto dei fenomeni dell'abbandono e dello spopolamento delle aree interne e montane – 3-01242

   GRIBAUDO, ENRICO BORGHI, CECCANTI, DE MARIA, DE MENECH, FIANO, FRAGOMELI, MELILLI, POLLASTRINI, RACITI, VISCOMI e CARNEVALI. — Al Ministro per il sud e la coesione territoriale. — Per sapere – premesso che:
   la salvaguardia e la valorizzazione delle zone interne e montane riveste carattere di preminente interesse nazionale e, in generale, a tale scopo concorrono lo Stato, le regioni, le province autonome e gli enti locali;
   purtroppo in queste zone del Paese si registra un progressivo e perdurante peggioramento degli indicatori economici e demografici. La Relazione annuale sulla Strategia nazionale per le aree interne del dicembre 2018 ci ricorda che, tra il 2001-2011, per le aree nel loro complesso vi è stato un calo demografico pari a –4,4 per cento, confermato anche nell'intervallo 2011-2016, con una diminuzione del –2,3 per cento. Mentre il resto del Paese, negli stessi periodi, ha registrato un incremento pari al 4,3 per cento;
   è vero che da ultimo la legge di bilancio per il 2020 ha incrementato di 200 milioni di euro – di cui 60 milioni per il 2021 e 70 milioni per ciascuno degli anni 2022 e 2023 – le risorse nazionali destinate alla «Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese» a valere sul fondo di rotazione per l'attuazione delle politiche comunitarie. Il rifinanziamento disposto dalla disposizione in esame integra le risorse nazionali attualmente stanziate, per un complesso di risorse che ammontano ora, per il periodo 2015-2023, a 481,2 milioni di euro;
   la stessa legge di bilancio ha istituito un fondo speciale per le aree interne, che stanzia 90 milioni di euro per il triennio 2020/2022 –:
   quali siano le misure che si intendano adottare per contrastare i fenomeni di spopolamento delle aree interne, di abbandono del territorio e di impoverimento del tessuto socio economico.
(3-01242)


Chiarimenti in ordine all'incontro tenutosi il 10 gennaio 2020 presso il Ministero dell'interno con i rappresentanti dell'Ucoii, anche con riguardo all'esclusione dei rappresentanti delle altre associazioni e comunità islamiche presenti in Italia – 3-01243

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MATURI, MINARDO, MOLTENI, MORELLI, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   solo grazie al comunicato stampa pubblicato sul sito web dell'Ucoii (Unione delle comunità islamiche d'Italia) si è appreso che venerdì scorso, 10 gennaio 2020, presso il Ministero dell'interno si è tenuto un incontro tra il Ministro interrogato e il presidente dell'Unione, Yassine Lafram, alla presenza di altri esponenti dell'Ucoii e di alcuni dirigenti del Ministero;
   come riportato anche nei giorni seguenti al 10 gennaio 2020 da diversi quotidiani nazionali, ad oggi non sono stati ancora resi noti dagli interessati, in particolare dal Ministero dell'interno, né i motivi e le finalità di tale incontro, né i temi eventualmente affrontati nel corso dello stesso. né, infine, gli esiti a cui si è giunti al suo termine;
   la mancata informazione circa il suddetto evento risulta di particolare gravità, posto che l'Ucoii è solo una delle organizzazioni rappresentative dell'Islam in Italia e che le numerose altre comunità islamiche, seppur firmatarie del Patto siglato con lo Stato italiano nel febbraio 2017, non solo non erano presenti all'incontro perché non invitate, ma, come dichiarato da diversi loro esponenti alla stampa, addirittura neanche al corrente;
   oltre a quanto sopra, a rendere ancor più necessaria una doverosa trasparenza e una corretta informazione da parte delle istituzioni riguardo il predetto incontro, vi sarebbe stata la pubblicazione in passato di notizie, confermate da diversi studi e rapporti citati dalla stampa anche in questi giorni, di legami tra alcuni esponenti dell'Ucoii e i Fratelli mussulmani, attualmente classificati come organizzazione islamista radicale e messi al bando in Paesi come l'Egitto, gli Emirati Arabi Uniti, l'Arabia Saudita, la Siria e la Russia;
   difatti, da quanto pubblicato su Il Giornale del 13 gennaio 2019, l'Ucoii sarebbe stato inserito tra le varie comunità islamiche europee considerate legate ai Fratelli mussulmani anche nel recente « Qatar papers», mentre sul sito web del Cesnur si legge che «fra le moschee che fanno capo all'Ucoii, alcuni studiosi hanno notato che numerose sono quelle in cui i dirigenti in qualche modo si ispirano all'ideologia dei Fratelli mussulmani» –:
   quali siano stati le finalità e i contenuti dell'incontro tenutosi il 10 gennaio 2020 presso il Ministero dell'interno con i rappresentanti dell'Ucoii e il motivo per il quale ne siano stati esclusi i rappresentanti delle altre associazioni e comunità islamiche presenti in Italia, che hanno sottoscritto il Patto nazionale per un Islam italiano nel 2017. (3-01243)


Iniziative volte alla regolarizzazione dei cittadini stranieri attualmente presenti in Italia in conseguenza della stipula di contratti di lavoro – 3-01244

   MAGI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in seguito all'abrogazione, con il cosiddetto «decreto sicurezza», del permesso di soggiorno per motivi umanitari, si è assistito all'aumento dei dinieghi alle richieste di asilo – l'80 per cento del totale nel 2019 contro il 67 per cento del 2018 – e all'aumento del numero di nuovi irregolari presenti nel Paese, i quali difficilmente verranno rimpatriati, come dimostrano i dati sul numero dei rimpatri eseguiti;
   in attesa di una riforma strutturale che consenta la regolarizzazione su base individuale degli stranieri già radicati nel territorio, come prevede la proposta di legge d'iniziativa popolare atto Camera n. 13, recante «Nuove norme per la promozione del regolare soggiorno e dell'inclusione sociale e lavorativa di cittadini stranieri non comunitari», un provvedimento straordinario di emersione dall'irregolarità rivolto ai cittadini stranieri, che hanno un lavoro ma non hanno i documenti per essere assunti, costituirebbe una vera e propria «operazione legalità»;
   con l'emersione di 400.000 persone (ovvero di una parte dei circa 600-700.000 irregolari stimati sul territorio nazionale) si otterrebbero circa 1 miliardo di euro di gettito fiscale e oltre 3 miliardi di maggiori contributi previdenziali;
   si tratterebbe di aprire una finestra per la regolarizzazione dei cittadini stranieri irregolari già presenti in Italia, stabilendo che, a fronte dell'immediata disponibilità di un contratto di lavoro, all'atto della stipula dello stesso sia rilasciato un permesso di soggiorno col pagamento di un contributo forfettario da parte del datore di lavoro;
   si offrirebbe così l'opportunità di lavorare legalmente a chi già si trova sul territorio nazionale, ma che, senza titolo di soggiorno, è spesso costretto per sopravvivere a rivolgersi ai circuiti illeciti; si andrebbe incontro alle tante imprese che, bisognose di personale, non possono assumere persone senza documenti e ricorrono al lavoro in nero (come nel caso del lavoro domestico); si avrebbe infine maggiore controllo e contezza delle presenze sul territorio;
   in sede di esame della legge di bilancio per il 2020, il Governo ha accolto l'ordine del giorno 9/2305/33 che lo impegna a valutare l'opportunità di intervenire in tal senso –:
   se e in quali tempi il Governo intenda varare un provvedimento che, a fronte dell'immediata disponibilità di un contratto di lavoro, consenta la regolarizzazione dei cittadini stranieri irregolari già presenti in Italia, prevedendo all'atto della stipula del contratto, il pagamento di un contributo forfettario da parte del datore di lavoro e il rilascio di un permesso di soggiorno per il lavoratore. (3-01244)


Iniziative di competenza volte allo sgombero degli immobili e degli alloggi occupati senza titolo, anche alla luce della vicenda della festa di Capodanno organizzata presso un centro sociale sito in un palazzo occupato a Roma – 3-01245

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   sono centinaia in tutta Italia gli edifici privati occupati abusivamente, poco più di ottanta solo a Roma, ai quali vanno sommati anche gli alloggi popolari abitati da persone senza titolo, che ammonterebbero, in tutta Italia, a oltre trentamila, concentrati per la maggior parte nelle regioni centrali e meridionali e nelle isole;
   ha destato scalpore la vicenda della festa di Capodanno organizzata presso il centro sociale « Spin time labs», sito nel palazzo occupato in via di Santa Croce in Gerusalemme a Roma, con addirittura biglietti in prevendita su internet, che ha avuto luogo nonostante la diffida emessa dalla questura;
   il giorno dopo l'evento è stata presentata formale denuncia contro lo « Spin time labs», definito da fonti di stampa «una zona franca, dove la polizia non può entrare», e, quindi, «non può effettuare nessun controllo sulle uscite di emergenza (assenti), sulle vie di fuga (assenti), sui permessi per la somministrazione di cibi e bevande (assenti), sui buttafuori (assenti), per non parlare degli spacciatori che qui sanno di poter agire indisturbati: un'illegalità ostentata che rappresenta un caso unico, uno sfregio, ad esempio, a quei locali tradizionali che, invece (giustamente), sono chiamati al rispetto minuziose delle leggi»;
   alla denuncia, tuttavia, non sembra aver fatto seguito la richiesta di sgombero;
   Il Messaggero ha riportato anche la notizia che sul sito turismoroma.it, sito ufficiale del comune di Roma, è pubblicizzato proprio lo « Spin time labs», definito «un bene comune, cantiere di rigenerazione urbana, una nuova dimensione dell'abitare e un centro culturale polifunzionale»;
   stando ai dati ufficiali, i due terzi delle occupazioni abusive avvengono mediante azioni di violenza, come è stato anche ben otto anni fa per lo stabile di via Santa Croce in Gerusalemme;
   nel 2018 due sentenze del tribunale civile di Roma hanno condannato lo Stato a risarcire in maniera cospicua quei proprietari di immobili che, seppur forti di una sentenza esecutiva, non erano stati messi in condizioni, dalle forze dell'ordine, di rientrare legittimante in possesso delle proprie abitazioni –:
   se non ritenga di adottare le iniziative di competenza per procedere con urgenza allo sgombero di tutti gli immobili e gli alloggi occupati senza titolo, restituendo i beni ai legittimi proprietari e aventi diritto e ripristinando condizioni di legalità. (3-01245)


Elementi e iniziative in ordine alla questione del traffico illecito di rifiuti radioattivi e tossici nelle acque del Mediterraneo, anche alla luce di recenti inchieste giornalistiche – 3-01246

   MURONI, FRATOIANNI e FORNARO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   dal 1993 Legambiente ha denunciato i traffici illeciti di rifiuti radioattivi e tossici nelle acque del Mediterraneo, elaborando e presentando diversi dossier messi anche a disposizione della magistratura e delle forze dell'ordine;
   l'elenco delle «navi dei veleni» comprende almeno una quarantina di casi: dalla motonave Nikos I sparita nel 1985 durante un viaggio iniziato a La Spezia per giungere a Lomé (Togo), alla Mikigan, partita nel 1986 dal porto di Marina di Carrara e affondata nel Tirreno calabrese con un carico sospetto; dalla Rigel, naufragata il 21 settembre 1987 a 20 miglia da capo Spartivento, alla motonave maltese Anni che nel 1989 affondò a largo di Ravenna; dalla motonave Rosso, che nel dicembre 1990 è spiaggiata ad Amantea, vicino a Cetraro; alla Marco Polo che sparì nel canale di Sicilia, fino alla nave tedesca Koraline, inabissata nel novembre 1985 a largo di Ustica;
   un'inchiesta pubblicata su Fanpage.it ha riacceso i riflettori sull'assassinio avvenuto 24 anni fa del capitano di corvetta Natale De Grazia, che indagava sulle navi dei veleni e sul traffico dei rifiuti radioattivi ancora oggi senza verità e giustizia;
   Fanpage ha ripercorso l'inchiesta del pool di Reggio Calabria attraverso le fonti dirette del capitano e i suoi collaboratori. Testimonianze mai emerse prima che disegnano un quadro inquietante. Il capitano, secondo queste fonti, sarebbe stato sequestrato, torturato e ucciso, per avere scoperto un traffico illecito di materiali nucleari tra Stati che avrebbe visto come luogo di scambio una centrale nucleare italiana, che all'epoca sarebbe dovuta essere inattiva;
   l'inchiesta di Fanpage conferma gli scenari peggiori che Legambiente ha costantemente denunciato a partire dal 1994;
   partendo da un esposto di Legambiente vennero avviate le indagini da parte del capitano De Grazia. Dopo la sua morte, nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1995, Legambiente ha continuato a pubblicare dossier sulle «navi a perdere», come la Rigel, e sui traffici di rifiuti radioattivi;
   occorre fare chiarezza, un atto dovuto al coraggioso capitano De Grazia –:
   di quali elementi disponga sulla questione del traffico illecito di rifiuti e del traffico illegale di armi, anche alla luce dell'inchiesta giornalistica e in tale contesto se non intenda adottare iniziative volte a prevedere lo stanziamento di risorse per il monitoraggio degli eventuali rischi per le popolazioni e l'ambiente marino e costiero, a partire dalle zone di Cetraro, capo Spartivento e Amantea, per l'eventuale bonifica delle aree inquinate.
(3-01246)


Iniziative volte a prevenire e ridurre l'inquinamento atmosferico, con particolare riferimento alle città dell'Emilia-Romagna – 3-01247

   ZOLEZZI, ILARIA FONTANA, ZANICHELLI, DE GIROLAMO, ASCARI, ROMANIELLO, COMINARDI, SARTI, DAGA, DEIANA, D'IPPOLITO, FEDERICO, LICATINI, ALBERTO MANCA, MARAIA, MICILLO, RICCIARDI, TERZONI, VARRICA, VIANELLO, VIGNAROLI, BOLOGNA, D'ARRANDO, SIRAGUSA e DORI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   la situazione della qualità dell'aria a livello nazionale registra dati allarmanti, con preoccupati ricadute per la salute delle comunità maggiormente colpite;
   è urgente porre in essere interventi strutturali e misure specifiche a livello nazionale e locale che assicurino un'aria più salubre per i cittadini, riducendo le emissioni atmosferiche inquinanti;
   come noto, la Commissione europea ha avviato due procedure di infrazione nei riguardi dell'Italia per la non corretta applicazione della direttiva 2008/50/CE in riferimento al superamento continuo e di lungo periodo dei valori limite del materiale particolato PM10 e del biossido di azoto;
   in diverse zone del territorio nazionale si registrano, in queste ore, superamenti dei valori limite di qualità dell'aria per lo più riferiti ai principali centri urbani e alle zone industriali che impongono misure urgenti come il blocco della circolazione stradale;
   con riferimento a tutto il territorio nazionale, nel 2015 è stato siglato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, dalla Conferenza delle regioni e dall'Anci un protocollo di intesa (cosiddetto «Protocollo antismog») volto a migliorare la qualità dell'aria;
   il 4 giugno 2019, nell'ambito di un incontro bilaterale con la Commissione europea («Clean air dialogue»), la Presidenza del Consiglio dei ministri, sei Ministeri, le regioni e le province autonome hanno sottoscritto il «Protocollo aria pulita», nel quale vengono individuate misure da porre in essere per contrastare l'inquinamento atmosferico in Italia;
   il bacino padano costituisce la zona con maggiori criticità quanto al rispetto dei valori limite di qualità dell'aria. Dal rapporto Arpa Emilia-Romagna 2016-2018 emerge, infatti, che tra i capoluoghi di provincia italiani, dove è stato costantemente superato il limite per l'inquinamento da polveri e da ozono, le prime posizioni sono state ricoperte dalle città di Modena, Parma, Piacenza e Reggio Emilia;
   è emblematico che in una città come Ferrara, negli ultimi giorni, si siano registrati tre sforamenti consecutivi delle soglie di polveri sottili, senza dimenticare che la capitale a causa del persistere degli elevati livelli di inquinamento da PM10, rilevati dalla rete urbana di monitoraggio e validati dall'Arpa Lazio è stata anch'essa costretta a correre ai ripari a dimostrazione della portata nazionale del fenomeno –:
   quali iniziative il Ministro interrogato abbia assunto o intenda assumere al fine di prevenire e ridurre l'inquinamento atmosferico, a partire dalle regioni del bacino padano, con particolare riferimento alle città dell'Emilia-Romagna che hanno registrato allarmanti superamenti di taluni inquinanti. (3-01247)


Iniziative volte all'adozione del «Protocollo fanghi» per la salvaguardia di Venezia, anche al fine di assicurare l'accessibilità nautica nel relativo porto – 3-01248

   MORETTO, PAITA, FREGOLENT e D'ALESSANDRO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   con riferimento agli obiettivi di cui all'articolo 1 della legge n. 171 del 1973 sulla salvaguardia di Venezia e della sua laguna, in particolare per quanto riguarda l'obiettivo della salvaguardia economica e sociale della città, si evidenziano le recenti notizie apprese dalla stampa che vedono l'esclusione dello scalo lagunare dalla rotazione del servizio diretto Europa-Estremo Oriente AEM6 operato dalla alleanza « Ocean Alliance» che riunisce alcune fra le principali compagnie di navigazione container al mondo (Cma Cgm, Cosco shipping lines, Evergreen line e Oocl) a causa della recente ordinanza della capitaneria di Porto di Venezia che limita il pescaggio delle navi lungo il canale Malamocco-Marghera;
   tali limitazioni scaturiscono dall'impossibilità dell'autorità di sistema portuale del Mar Adriatico settentrionale (porti di Venezia e Chioggia) di effettuare, così come previsto dalla normativa, i dragaggi manutentivi del canale di cui sopra (nonostante siano stati dalla stessa autorità accantonati oltre 23 milioni di euro per svolgere tali attività) a causa della necessaria individuazione dei siti di conferimento più idonei;
   l'elaborazione del nuovo «Protocollo fanghi», necessario per caratterizzare adeguatamente i materiali di escavo (attualmente suddivisi in 3 principali categorie, ovvero «A» che comprende materiali puliti da refluire in barena, «B» che comprende materiali leggermente inquinati da conferire in apposite aree delimitate e «C» e «oltre C» che comprendono materiali inquinati da trattare), deve tener conto della necessaria salvaguardia ambientale, ma consentire anche di conferire a costi di mercato i materiali di escavo senza pregiudicare la competitività del porto di Venezia;
   lo sblocco del «Protocollo fanghi» per la città di Venezia consentirebbe di aggiornare la normativa sullo smaltimento dei sedimenti e permetterebbe di procedere con gli interventi di manutenzione ordinaria della laguna, anche al fine di riportare la linea diretta Europa-Estremo Oriente e attrarre al contempo nuove linee;
   sulla base del nuovo «Protocollo fanghi» e in collaborazione con il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, sarebbero già stati individuati 3 siti di conferimento: Cassa di Colmata B da palancolare, Cassa di Colmata Molo Sali e Progetto di innalzamento di 1 metro dell'Isola delle Tresse –:
   quali siano i motivi che al momento hanno impedito l'emanazione del «Protocollo fanghi» e quali misure intenda adottare per far fronte alla mancata integrazione del nuovo piano morfologico e per mettere il porto di Venezia nelle condizioni di mantenere l'accessibilità nautica.
(3-01248)


Iniziative di competenza in merito alle operazioni che hanno recentemente interessato il quadro azionario di Mediobanca s.p.a. e di Assicurazioni Generali s.p.a., anche in relazione alla possibilità di «scalate» da parte di investitori stranieri – 3-01249

   D'ATTIS, GELMINI, MARTINO, GIACOMONI, CATTANEO, ANGELUCCI, PORCHIETTO, GIACOMETTO, PELLA, MANDELLI, MULÈ e PRESTIGIACOMO. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   già nel mese di ottobre 2019 Forza Italia ha presentato l'interrogazione 4-03982, cui ad oggi non è stata data risposta, ove si chiedeva conto al Governo delle criticità afferenti alla complessa operazione riguardante la recente evoluzione del quadro azionario di Mediobanca s.p.a. e di Assicurazioni Generali s.p.a.;
   il gruppo Leonardo Del Vecchio, attraverso le proprie controllate lussemburghesi (Delfin s.à.r.l., Aterno s.à.r.l. e Dfr investment s.à.r.l.), nel settembre 2019, ha acquisito il 6,94 per cento di Mediobanca s.p.a. e ha partecipato all'assemblea di Mediobanca del 28 ottobre 2019, dichiarando, a seguito di acquisizioni successive, una partecipazione del 7,5 per cento;
   inoltre, a seguito della vendita accelerata fuori mercato perfezionata da Unicredit, il 7 novembre 2019, il gruppo Leonardo Del Vecchio ha raggiunto una partecipazione del 9,9 per cento;
   stante la cessione da parte di Unicredit dell'intera partecipazione, ad oggi il gruppo Leonardo Del Vecchio è il primo azionista di Mediobanca s.p.a. che, a sua volta, detiene una storica partecipazione in Assicurazioni Generali s.p.a. pari al 13,3 per cento;
   il gruppo Leonardo Del Vecchio ha, inoltre, incrementato negli ultimi anni la propria partecipazione in Assicurazioni Generali s.p.a., arrivando al 4,9 per cento;
   essendo il primo azionista di Mediobanca s.p.a., il gruppo Leonardo Del Vecchio esercita di fatto il controllo su oltre il 18 per cento del capitale di Assicurazioni Generali s.p.a., risultandone il primo azionista di riferimento;
   in qualità di azionista di Mediobanca s.p.a. e di Assicurazioni Generali s.p.a., il gruppo Leonardo Del Vecchio è, dunque, in grado di presentare liste di maggioranza per l'elezione dei due consigli di amministrazione e incidere fortemente sulla nomina degli amministratori delegati;
   ne consegue che con un investimento inferiore ad 1 miliardo di euro, il gruppo Leonardo Del Vecchio è oggi in grado potenzialmente di controllare la governance di due delle principali società italiane, che capitalizzano globalmente intorno ai 40 miliardi di euro;
   il rischio concreto di tale situazione è che due società storicamente al centro della vita economica e finanziaria del nostro Paese, con un azionariato italiano stabile, diventino terra di conquista per investitori stranieri e società lussemburghesi e francesi;
   inoltre, non appare chiaro come sia stata esercitata la vigilanza da parte di Consob, Banca d'Italia, Banca centrale europea e dell'Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni e se, in tale contesto, siano state condotte le necessarie verifiche sulla correttezza e trasparenza dell'operazione, anche con riguardo al ruolo svolto da Unicredit –:
   quali elementi si intendano fornire alla luce di quanto descritto in premessa, evidenziando, in particolare, quali iniziative di competenza si intendano assumere per evitare che Mediobanca s.p.a. e Assicurazioni Generali s.p.a. perdano la loro identità azionaria nazionale, finendo in mano a investitori stranieri. (3-01249)