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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 8 aprile 2020

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta dell'8 aprile 2020.

  Ascani, Azzolina, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Buffagni, Carfagna, Castelli, Cirielli, D'Incà, Dadone, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Di Stefano, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Giorgis, Grande, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Iovino, L'Abbate, Liuzzi, Lollobrigida, Mammì, Mauri, Molinari, Morani, Morassut, Orrico, Rosato, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tofalo, Traversi, Villarosa.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 2 aprile 2020 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   COLLETTI: «Modifica all'articolo 2057 del codice civile, in materia di liquidazione del danno permanente nella forma di rendita vitalizia» (2455);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE MAGI e BRUNO BOSSIO: «Modifiche agli articoli 72 e 79 della Costituzione, in materia di concessione di amnistia e indulto» (2456).

  In data 3 aprile 2020 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   MARTINO ed altri: «Disposizioni concernenti la definizione agevolata di imposte, atti di accertamento e riscossione e contenzioso tributario, per favorire la ripresa economica nazionale a seguito dell'epidemia di COVID-19» (2457);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BOSCHI ed altri: «Modifica all'articolo 117 della Costituzione, concernente la clausola di supremazia statale per la tutela dell'unità giuridica o economica della Repubblica o dell'interesse nazionale» (2458).

  In data 6 aprile 2020 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   GELMINI ed altri: «Istituzione della legge annuale sulle grandi opere e disposizioni concernenti la semplificazione delle procedure per l'approvazione dei progetti e la nomina di commissari straordinari per la loro realizzazione» (2459).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge CABRAS ed altri: «Istituzione dei certificati di compensazione fiscale» (2075) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Menga.

  La proposta di legge CIABURRO ed altri: «Modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e all'articolo 10 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, in materia di incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico» (2096) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Deidda.

  La proposta di legge LOMBARDO ed altri: «Modifica all'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di istituzione dell'area marina protetta dello Zingaro» (2130) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Papiro.

  La proposta di legge MISITI e BOLOGNA: «Norme concernenti la definizione di atto medico e la disciplina dei centri di riferimento di chirurgia articolare» (2208) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Troiano.

  La proposta di legge costituzionale CECCANTI ed altri: «Introduzione dell'articolo 116-bis e modifica all'articolo 117 della Costituzione, in materia di conferenze per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le autonomie locali e di clausola di supremazia statale» (2422) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Cenni.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BARTOLOZZI: «Introduzione dell'articolo 38-bis dello statuto della Regione siciliana, in materia di riconoscimento degli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità» (2398) Parere delle Commissioni V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CECCANTI ed altri: «Introduzione dell'articolo 116-bis e modifica all'articolo 117 della Costituzione, in materia di conferenze per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le autonomie locali e di clausola di supremazia statale» (2422) Parere della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
   II Commissione (Giustizia):

  TOPO ed altri: «Modifiche all'articolo 10 del decreto legislativo 19 febbraio 2014, n. 14, in materia di ripristino delle sezioni distaccate insulari di tribunale aventi sede a Ischia, Lipari e Portoferraio» (2350) Parere delle Commissioni I e V;
  CARFAGNA ed altri: «Modifica all'articolo 61 del codice penale, in materia di circostanza aggravante comune per i reati commessi per motivi di discriminazione» (2400) Parere delle Commissioni I e XIV.
   VI Commissione (Finanze):
  FERRO ed altri: «Modifiche all'articolo 12 del decreto-legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 febbraio 2014, n. 9, in materia di compensazione dei crediti maturati dalle imprese nei confronti della pubblica amministrazione» (2361) Parere delle Commissioni I, V e X.
   XI Commissione (Lavoro):

 SERRACCHIANI ed altri: «Estensione dell'applicazione del testo unico per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, al personale del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (2345) Parere delle Commissioni I, IV, V e XII.
   XII Commissione (Affari sociali):
  CARFAGNA ed altri: «Disposizioni concernenti l'erogazione di un'indennità di cura e assistenza al caregiver familiare di cui all'articolo 1, comma 255, della legge 27 dicembre 2017, n. 205, nonché la rappresentanza dell'Associazione nazionale mutilati e invalidi civili nel consiglio di indirizzo e vigilanza dell'Istituto nazionale della previdenza sociale» (2382) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), XI e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Presidenza del Consiglio dei ministri.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 10 marzo 2020, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 1, comma 1, e 1-bis del decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56, concernente l'esercizio di poteri speciali in materia di servizi di comunicazione elettronica a banda larga basati sulla tecnologia 5G, l'estratto del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 5 marzo 2020, recante esercizio dei poteri speciali e imposizione di specifiche prescrizioni nei confronti della società Fastweb Spa in relazione alla fornitura da parte della società Huawei Technologies Italia Srl di apparati di accesso radio 5G (CPE), per la realizzazione dell'ultima tratta della rete 5G FWA (Fixed Wireless Access) da collegare a una rete core network Ericcson.

  Questo decreto è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla IX Commissione (Trasporti).

Trasmissione dal Ministro dell'interno.

  Il Ministro dell'interno, con lettera in data 18 marzo 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7-bis, comma 2, del decreto-legge 23 maggio 2008, n. 92, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 luglio 2008, n. 125, il decreto ministeriale 5 febbraio 2020, recante proroga fino al 31 dicembre 2020 dell'impiego di un contingente di 7050 unità di personale delle Forze armate per lo svolgimento di servizi di vigilanza a siti e obiettivi sensibili.

  Questo documento è trasmesso alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla IV Commissione (Difesa).

Trasmissione dal Ministero della giustizia.

  Il Ministero della giustizia, con lettera in data 24 marzo 2020, ha trasmesso gli aggiornamenti del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria alla relazione integrativa all'informativa urgente resa in data 11 marzo 2020 alla Camera dei deputati dal Ministro della giustizia, sui gravi fatti accaduti in alcuni penitenziari.

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Ministro per i rapporti con il Parlamento.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 3 aprile 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1o aprile 2020, concernente disposizioni attuative del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, recante misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da COVID-19, applicabili sull'intero territorio nazionale.

  Questa decreto è depositato presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione di delibere del Comitato interministeriale per la programmazione economica.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per la programmazione e il coordinamento della politica economica, in data 4 e 24 marzo 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, le seguenti delibere CIPE, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:
   n. 68/2019 del 21 novembre 2019, concernente «Linea ferroviaria alta velocità/alta capacità (AV/AC) Milano-Verona. Tratta Brescia-Verona: lotto funzionale Brescia Est-Verona (escluso nodo di Verona) – Autorizzazione del 2o lotto costruttivo» – alla V Commissione (Bilancio), alla VIII Commissione (Ambiente) e alla IX Commissione (Trasporti);
   n. 70/2019 del 21 novembre 2019, concernente «Programmazione delle risorse per la messa in sicurezza degli edifici scolastici derivanti dal definanziamento degli interventi del programma di cui alle delibere CIPE n. 102 del 2004, n. 143 del 2006 e 17 del 2008 e del programma di cui alle delibere CIPE n. 32 del 2010 e n. 6 del 2012» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura);
   n. 72/2019 del 21 novembre 2019, concernente «Accordo di partenariato – Strategia nazionale per lo sviluppo delle aree interne del Paese – Modifica dei termini per la sottoscrizione degli accordi di programma quadro» – alla V Commissione (Bilancio);
   n. 73/2019 del 21 novembre 2019, concernente «Modifica del programma operativo complementare “Cultura e sviluppo” 2014-2020 (delibera CIPE n. 45 del 2016)» – alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura);
   n. 76/2019 del 20 dicembre 2019, concernente «Programma delle infrastrutture strategiche (legge n. 443/2001). Linea C della metropolitana di Roma – Tracciato fondamentale da T2 a T7, da Clodio/Mazzini a Monte Compatri/Pantano. Tratta T3 San Giovanni-Colosseo/Fori imperiali: estensione della tratta (esclusa la stazione di Piazza Venezia) e conseguente prosecuzione dello scavo tra Fori imperiali e Piazza Venezia» – alla V Commissione (Bilancio), alla VIII Commissione (Ambiente) e alla IX Commissione (Trasporti);
   n. 78/2019 del 20 dicembre 2019, concernente «Fondo sviluppo e coesione 2007-2013 – Debiti sanitari pregressi della regione Sardegna ex articolo 18-quinquies del decreto-legge n. 148 del 16 ottobre 2017 convertito in legge n. 172 del 4 dicembre 2017» – alla V Commissione (Bilancio) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 1o, 2, 3, 6 e 7 aprile 2020, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel comitato per il controllo da parte dello Stato di approdo del memorandum d'intesa di Parigi relativo al controllo delle navi da parte dello Stato di approdo (COM(2020) 117 final), corredata dai relativi allegati (COM(2020) 117 final – Annex 1 e COM(2020) 117 final – Annex 2), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Bilancio della situazione di non reciprocità nel settore della politica dei visti (COM(2020) 119 final), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Comunicazione della Commissione al Consiglio sull'attivazione della clausola di salvaguardia generale del patto di stabilità e crescita (COM(2020) 123 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni sull'attuazione della decisione (UE) 2016/344 relativa all'istituzione di una piattaforma europea per il rafforzamento della cooperazione volta a contrastare il lavoro non dichiarato (COM(2020) 129 final), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'identità del gestore degli attivi del fondo comune di copertura a norma dell'articolo 212 del regolamento finanziario 2018/1046 (COM(2020) 130 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'esercizio del potere di adottare atti delegati conferito alla Commissione a norma del regolamento (UE) 2017/1004 relativo al quadro dell'Unione per la raccolta, la gestione e l'uso di dati nel settore della pesca (COM(2020) 131 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione del regolamento (UE) n. 1219/2012 che stabilisce disposizioni transitorie per gli accordi bilaterali conclusi tra Stati membri e paesi terzi in materia di investimenti (COM(2020) 134 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1215/2009 del Consiglio recante misure commerciali eccezionali applicabili ai paesi e territori che partecipano o sono legati al processo di stabilizzazione e di associazione dell'Unione europea (COM(2020) 135 final), corredata dal relativo allegato (COM(2020) 135 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive);
   Proposta di decisione del Consiglio sulla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea in sede di Assemblea dell'Unione di Lisbona (COM(2020) 136 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione 2003/17/CE del Consiglio per quanto riguarda l'equivalenza delle ispezioni in campo effettuate in Ucraina sulle colture di sementi di cereali e relativa all'equivalenza delle sementi di cereali prodotte in Ucraina (COM(2020) 137 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1303/2013 e (UE) n. 1301/2013 per quanto riguarda misure specifiche atte a offrire flessibilità eccezionale nell'impiego dei fondi strutturali e di investimento europei in risposta alla pandemia di Covid-19 (COM(2020) 138 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 7 aprile 2020;
   Proposta di regolamento del Consiglio che istituisce uno strumento europeo di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione in un'emergenza (SURE) a seguito della pandemia di Covid-19 (COM(2020) 139 final), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro);
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione (UE) 2020/265 per quanto riguarda gli adeguamenti degli importi mobilitati a titolo dello strumento di flessibilità per il 2020 da utilizzare per misure in materia di migrazione, afflusso di rifugiati e minacce alla sicurezza, per l'adozione di misure immediate nel contesto dell'epidemia di COVID-19 e per il rafforzamento della Procura europea (COM(2020) 140 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 223/2014 per quanto riguarda l'introduzione di misure specifiche volte ad affrontare la crisi dovuta alla Covid-19 (COM(2020) 141 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 7 aprile 2020;
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1379/2013 e il regolamento (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche per attenuare l'impatto della pandemia di Covid-19 nel settore della pesca e dell'acquacoltura (COM(2020) 142 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 6 aprile 2020;
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Risposta al coronavirus Utilizzare ogni euro disponibile in tutti i modi possibili per proteggere le vite umane e i mezzi di sussistenza (COM(2020) 143 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);

Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/745 relativo ai dispositivi medici per quanto riguarda le date di applicazione di alcune delle sue disposizioni (COM(2020) 144 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 6 aprile 2020;
   Progetto di bilancio rettificativo n. 1 del bilancio generale 2020 – Assistenza alla Grecia in risposta all'aumento della pressione migratoria – Misure immediate nel contesto della pandemia di COVID-19 – Sostegno alla ricostruzione post terremoto in Albania – Altri adeguamenti (COM(2020) 145 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'andamento delle spese del FEAGA – Sistema d'allarme n. 1-3/2020 (COM(2020)147 final), corredata dal relativo allegato (COM(2020) 147 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Progetto di bilancio rettificativo n. 2 del bilancio generale 2020 – Fornire un sostegno di emergenza agli Stati membri e rafforzare ulteriormente il meccanismo unionale di protezione civile/rescEU per rispondere alla pandemia di Covid-19 outbreak (COM(2020) 170 final), che è assegnato in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica la decisione (UE) 2020/265 per quanto riguarda gli adeguamenti degli importi mobilitati a titolo dello strumento di flessibilità per il 2020 da utilizzare per far fronte alla migrazione, all'afflusso di rifugiati e alle minacce alla sicurezza, per l'adozione di misure immediate nel contesto della pandemia di Covid-19 e per il rafforzamento della Procura europea (COM(2020) 171 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilizzazione del margine per imprevisti nel 2020 per fornire assistenza di emergenza agli Stati membri e rafforzare ulteriormente il meccanismo unionale di protezione civile (rescEU) in risposta alla pandemia di Covid-19 (COM(2020) 172 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (UE, Euratom) n. 1311/2013 del Consiglio che stabilisce il quadro finanziario pluriennale per il periodo 2014-2020 (COM(2020) 174 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Proposta di regolamento del Consiglio che attiva il sostegno di emergenza a norma del regolamento (UE) 2016/369 del Consiglio, del 15 marzo 2016, e che ne modifica disposizioni in relazione alla pandemia di Covid-19 (COM(2020) 175 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali);
   Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio – Piano d'azione dell'UE per i diritti umani e la democrazia 2020-2024 (JOIN(2020) 5 final), corredata dal relativo allegato (JOIN(2020) 5 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – La politica del partenariato orientale dopo il 2020 – Rafforzare la resilienza – Un partenariato orientale vantaggioso per tutti (JOIN(2020) 7 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 19 e 24 marzo 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la comunicazione del 24 marzo 2020, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sulla comunicazione della Commissione – Orientamenti interpretativi relativi ai regolamenti UE sui diritti dei passeggeri nel contesto dell'evolversi della situazione connessa al Covid-19 (C(2020) 1830 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti).

  Con le predette comunicazioni, il Governo ha inoltre richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo a norma dell'articolo 294, paragrafo 6, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea riguardante la posizione del Consiglio sull'adozione di un regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'etichettatura dei pneumatici in relazione al consumo di carburante e ad altri parametri fondamentali e che abroga il regolamento (CE) n. 1222/2009 (COM(2020) 83 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Individuare e affrontare le barriere al mercato unico (COM(2020) 93 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Piano d'azione a lungo termine per una migliore attuazione e applicazione delle norme del mercato unico (COM(2020) 94 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare – Per un'Europa più pulita e più competitiva (COM(2020) 98 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una nuova strategia industriale per l'Europa (COM(2020) 102 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale (COM(2020) 103 final);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CEE) n. 95/93 relativo a norme comuni per l'assegnazione di bande orarie negli aeroporti della Comunità (COM(2020) 111 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, alla Banca europea per gli investimenti e all'Eurogruppo – Risposta economica coordinata all'emergenza COVID-19 (COM(2020) 112 final);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) n. 1303/2013, il regolamento (UE) n. 1301/2013 e il regolamento (UE) n. 508/2014 per quanto riguarda misure specifiche volte a mobilitare gli investimenti nei sistemi sanitari degli Stati membri e in altri settori delle loro economie in risposta all'epidemia di COVID-19 (COM(2020) 113 final);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio al fine di fornire assistenza finanziaria agli Stati membri e ai Paesi che stanno negoziando la loro adesione all'Unione colpiti da una grave emergenza di sanità pubblica (COM(2020) 114 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio COVID-19: restrizione temporanea dei viaggi non essenziali verso l'UE (COM(2020) 115 final);
   Comunicazione congiunta al Parlamento europeo e al Consiglio – Verso una strategia globale per l'Africa (JOIN(2020) 4 final).

Trasmissione dall'Autorità garante della concorrenza e del mercato.

  Il Presidente dell'Autorità garante della concorrenza e del mercato, con lettera in data 10 marzo 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 21 della legge 10 ottobre 1990, n. 287, una segnalazione in merito alla legge 27 dicembre 2019, n. 160, recante bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022 (legge di bilancio 2020).

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio), alla VI Commissione (Finanze), alla VIII Commissione (Ambiente), alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIII Commissione (Agricoltura).

Trasmissione dall'Autorità nazionale anticorruzione.

  Il Presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, con lettera in data 4 marzo 2020, ha trasmesso la segnalazione n. 2 del 2020, adottata con delibera n. 178 del 26 febbraio 2020, ai sensi dell'articolo 213, comma 3, lettere c) e d), del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50, concernente l'articolo 93, comma 1, e gli articoli 36, comma 2, lettera a), e 98 del codice di cui al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50.

  Questo documento è trasmesso alla VIII Commissione (Ambiente).

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 13 febbraio 2020, integrata da successiva documentazione pervenuta in data 9 marzo 2020, ha trasmesso ai sensi dell'articolo 27-bis, comma 1, del decreto-legge 29 dicembre 2011, n. 216, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 febbraio 2012, n. 14, la richiesta di parere parlamentare sul nuovo statuto del Consorzio dell'Oglio (170).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VIII Commissione (Ambiente), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 28 aprile 2020.

  Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 31 marzo 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 111, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante disciplina delle modalità e dei termini per l'accesso al riparto del cinque per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche degli enti destinatari del contributo, nonché delle modalità e dei termini per la formazione, l'aggiornamento e la pubblicazione dell'elenco permanente degli enti iscritti e per la pubblicazione degli elenchi annuali degli enti ammessi (171).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 28 aprile 2020.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative volte a sopperire alla carenza di dispositivi di protezione individuale e di altri presidi di sicurezza, in particolare per il personale sanitario, in relazione all'emergenza COVID-19 – 3-01428

   GIACOMONI, GELMINI, OCCHIUTO, BALDELLI, BAGNASCO, BOND, BRAMBILLA, MUGNAI, NOVELLI e VERSACE. – Al Ministro della salute. – Per sapere – premesso che:
   continua nel nostro Paese la gravissima carenza di dispositivi di protezione e di prevenzione, mentre i contagi tra medici e infermieri crescono;
   dopo due mesi dalla dichiarazione dello stato di emergenza, ancora scarseggiano i dispositivi di protezione individuale per gli operatori sanitari in prima linea negli ospedali, nelle farmacie, nei quartieri delle città;
   i contagiati tra i sanitari sono oltre 11.000, 89 medici e 25 infermieri sono morti;
   alcuni giorni fa 600 mila mascherine che i medici attendevano sono state bloccate dal Commissario straordinario perché non valide per uso sanitario. Solo ora sembrerebbe iniziata la distribuzione al personale sanitario;
   il Commissario, di fronte ai ritardi nella disponibilità di dispositivi di protezione individuale e di altri presidi di sicurezza, ha dichiarato di non potersi far carico delle responsabilità di Consip e che il 50 per cento dei respiratori sarebbe arrivato ad emergenza conclusa;
   la Consip ha aggiudicato a marzo 2020 la prima procedura negoziata, prevedendo, per alcuni lotti, tempi di consegna non compatibili con l'emergenza in atto;
   occorre abbattere gli ostacoli burocratici e organizzativi che rallentano la fornitura dei dispositivi di protezione individuale al personale sanitario. Aziende italiane hanno prodotto 4 milioni di mascherine che non vengono distribuite, perché l'Istituto superiore di sanità non dà il nulla osta che andava rilasciato entro tre giorni;
   inaccettabile è stata finora la carenza di mascherine, camici e tamponi per categorie di rischio III. Ad avviso degli interroganti è stato vergognoso innalzare a dignità di dispositivo di protezione individuale la semplice mascherina chirurgica, in contraddizione con le linee guida delle società scientifiche internazionali;
   a ciò si aggiunga l'articolo 7 del decreto-legge n. 14 del 2020, con cui si è escluso il personale sanitario dal dovere dell'isolamento fiduciario in caso di esposizione non protetta a COVID-19. Il personale sanitario, anche se venuto a contatto con un paziente poi scoperto positivo, deve per legge continuare a lavorare se non presenta sintomi, senza essere sottoposto obbligatoriamente a tamponi, diventando lui stesso diffusore del virus;
   si è voluto limitare la procedura diagnostica ai soli sanitari con evidenti sintomi respiratori, a causa della carenza dei tamponi e dei reagenti;
   le comunicazioni del Capo della Protezione civile e del Commissario sono apparse agli interroganti spesso contraddittorie, fino a negare la necessità stessa delle mascherine per chi esce di casa –:
   se non intenda adottare le iniziative di competenza per superare, con la massima urgenza, le gravissime criticità finora riscontrate, per motivi secondo gli interroganti burocratici, organizzativi e normativi, al fine di garantire la tutela della salute dei cittadini e, soprattutto, dei sanitari e dei medici, compresi quelli di famiglia, impegnati in prima persona nella lotta alla diffusione del COVID-19. (3-01428)


Chiarimenti e iniziative in merito alla situazione dell'Anpal e all'operato del presidente, professore Domenico Parisi – 3-01429

   MURELLI, MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MATURI, MINARDO, MOLTENI, MORELLI, MORRONE, MOSCHIONI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZICCHIERI, ZIELLO e ZOFFILI. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   è apparsa sui social la notizia che il presidente dell'Anpal, Mimmo Parisi, il professore italoamericano notoriamente amico del Ministro Di Maio, sia rientrato in Mississippi, abbandonando la gestione della struttura in una situazione già precaria, aggravata dall'emergenza COVID-19, che ha sospeso una serie di procedure relative all'incontro domande-offerte di lavoro per i percettori del reddito di cittadinanza;
   secondo il tweet, il Parisi avrebbe assunto nel Mississippi un incarico incompatibile che, al rientro, creerebbe ulteriori problemi nella prosecuzione della guida dell'Anpal;
   sembrerebbe, inoltre, che il consiglio di amministrazione non abbia approvato il piano industriale, motivo per cui il Parisi si sia dato a quella che, a parere degli interroganti, assume la connotazione di una vera e propria fuga;
   va evidenziato, opportunamente, lo scontro in corso da mesi tra il Ministro interrogato ed il «padre dei navigator», che, dopo il sospetto di un conflitto di interessi sul software per il reddito di cittadinanza, l'opacità nella gestione economica (Ernst&Young aveva stimato in meno di 1 milione di euro il costo per la realizzazione del software a fronte dei 17 milioni prospettati da Parisi), le denunce interne contro la gestione autoritaria dell'Anpal e le accuse di comportamenti antisindacali, ha raggiunto l'apice, a gennaio 2020, nella trattativa con i 654 precari storici, la cui stabilizzazione era stata prevista nel cosiddetto «decreto salva-imprese»;
   la tensione era ferma, prima di questa partenza, alla richiesta sindacale di «commissariare» Parisi ed al Ministro interrogato che sostanzialmente non voleva andare contro il suo ex capo politico, ora Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Di Maio –:
   se non intenda fornire chiarimenti in relazione a quanto riportato in premessa e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per porre rimedio alla situazione di gravità inaudita creatasi, a cominciare dalla sospensione dell'emolumento percepito. (3-01429)


Misure per il contrasto dei fenomeni criminali e mafiosi in relazione alla situazione economico-sociale connessa all'emergenza sanitaria in atto – 3-01430

   BALDINO, ALAIMO, BERTI, BILOTTI, MAURIZIO CATTOI, CORNELI, D'AMBROSIO, SABRINA DE CARLO, DIENI, FORCINITI, MACINA, PARISSE, FRANCESCO SILVESTRI, SURIANO, ELISA TRIPODI, NESCI, ASCARI, PIERA AIELLO, SALAFIA e D'UVA. – Al Ministro dell'interno. – Per sapere – premesso che:
   la crisi epidemiologica da COVID-19 sta producendo sul tessuto socio-economico delle conseguenze molto rilevanti, avendo determinato il brusco ed inevitabile arresto di tante attività produttive;
   da organi di stampa è emerso come, in questo delicato momento storico, i fenomeni criminali e mafiosi stiano sfruttando la situazione di enorme difficoltà economica, soprattutto legata alla mancanza di liquidità, di quei piccoli imprenditori che sono stati costretti a sospendere le proprie attività;
   sempre da organi di informazione gli interroganti hanno appreso come il Dipartimento di pubblica sicurezza del Ministero dell'interno, guidato da Franco Gabrielli, avrebbe diramato ai vertici sul territorio una circolare della Dac (Direzione centrale anticrimine) dalla quale emerge la necessità di individuare uno specifico programma di sostegno informativo e investigativo sui futuri scenari evolutivi della criminalità organizzata, considerato che queste organizzazioni sono pronte a «reinvestire flussi significativi di capitali in diversi segmenti del tessuto produttivo e finanziario»; a ciò si aggiunga che Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Catanzaro, in una trasmissione radiofonica, ha affermato che: «L'usuraio ’ndranghetista vuole meno garanzie, perché sa che la vera garanzia è la vita del commerciante (...) Inizialmente ci saranno interessi più bassi, anche sotto la soglia di quelli delle banche, poi nell'arco di uno o due anni inizierà una lenta agonia. Il commerciante sarà sgozzato e l'obiettivo dell'usuraio mafioso non è quello di guadagnare sull'usura, ma è quello di rilevare l'attività commerciale che, attraverso un prestanome, diventerà un'azienda per fare riciclaggio»;
   la crisi economica causata dall'epidemia in corso si sta, pertanto, rivelando una grande possibilità per le mafie di aumentare i traffici e gli affari illegali, infiltrandosi nel tessuto socio-economico;
   fermi restando gli indispensabili interventi di tipo economico/finanziario che sta predisponendo il Governo, soprattutto a sostegno del mondo imprenditoriale, gli interroganti ritengono che l'attenzione verso i piccoli e medi imprenditori debba passare anche attraverso nuove e più penetranti azioni di tipo preventivo, investigativo oltre che repressivo, di tali gravissimi fenomeni criminali –:
   con quali modalità e quali strumenti il Ministro interrogato intenda rendere più efficace – soprattutto in questa delicata fase economico-sociale – il contrasto ai fenomeni criminali e mafiosi descritti in premessa, in particolare legati ai reati di riciclaggio di denaro e di usura. (3-01430)


Iniziative volte a garantire il rispetto delle prescrizioni relative all'emergenza COVID-19 presso i centri Sprar, nonché volte a monitorare i casi di positività al virus presso tali centri – 3-01431

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, RAMPELLI, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DELMASTRO DELLE VEDOVE, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. – Al Ministro dell'interno. – Per sapere – premesso che:
   da una settimana tutte le città d'Italia sono semi-blindate per le misure di contenimento dell'emergenza sanitaria COVID-19: ingressi nei negozi scaglionati, distanze di sicurezza, autocertificazioni per spostarsi, che è possibile solo in caso di comprovate necessità per motivi di salute o di lavoro;
   ciò nonostante, c’è qualcuno per cui le regole contenute nell'ultimo decreto sembrano non valere; il materiale video e fotografico che sta circolando sui social, come denuncia il consigliere municipale di Roma, Nicola Franco, mostra gruppi di ragazzi stranieri, provenienti dal vicino Sprar (Servizio di protezione per richiedenti asilo e rifugiati), che, in spregio al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri che ha «recluso» in casa tutti i cittadini per ragioni di salute, incuranti di divieti, norme e restrizioni, si incamminano verso un negozio di alimentari multietnico che funge da bar, senza indossare i presidi di sicurezza personale e senza rispettare le fondamentali distanze; risulta agli interroganti che nei giorni scorsi uno degli ospiti che da giorni era affetto da una febbre alta è risultato positivo al Coronavirus;
   non si tratterebbe, peraltro, di un fatto isolato, ma di episodi che si verificano quotidianamente in molti quartieri e nel resto d'Italia; tale circostanza sarebbe stata confermata anche dai dati forniti dagli agenti di polizia, impegnati con difficoltà a far rispettare divieti e disposizioni a tutela della salute pubblica, secondo cui un'alta percentuale dei fermi effettuati in questi giorni riguarderebbe persone uscite senza motivo dai centri Sprar;
   anche alcune testate giornalistiche hanno mostrato come a piazza Venezia, a piazza Duomo e nel centro delle città italiane gli immigrati bivacchino o si ammassino nelle aree verdi, vietate e recintate per tutti;
   si fa oltretutto presente che gli ospiti degli Sprar non avrebbero necessità di uscire nemmeno per esigenze alimentari, posto che tutto viene fornito loro dai centri –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e, considerata la gravità degli stessi, quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare per censire i casi di positività al COVID-19 e garantire un presidio costante dei centri Sprar, tale da far rispettare le prescrizioni richieste ai cittadini italiani anche alle persone immigrate, visto che la tutela della salute pubblica dipende dall'osservanza di tali norme anche da parte degli stranieri presenti sul nostro territorio. (3-01431)


Iniziative di competenza volte ad affrontare le cause degli eventi pandemici connesse ai cambiamenti climatici e ambientali – 3-01432

   TASSO. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Per sapere – premesso che:
   l'esplosione di una pandemia di proporzioni inimmaginabili, oltre al tema attuale del contenimento e delle modalità di ripresa delle attività, pone prepotentemente alla ribalta riflessioni argomentate sulle sue origini, che scienziati, studiosi ed esperti propongono con convinzione;
   quando la pandemia di Coronavirus sarà cessata, bisognerà intervenire sui fattori che l'hanno determinata. Se non si agisse sulle cause della diffusione di nuovi virus, che sono anche ambientali, continueremmo a vivere in una condizione di grave rischio potenziale;
   come afferma la virologa Ilaria Capua: «Noi viviamo in un ambiente chiuso. Come se fossimo in un acquario. La nostra salute dipende per il 20 per cento dalla predisposizione genetica e per l'80 per cento dai fattori ambientali. La cura deve studiare, oltre all'organismo in questione, anche il contesto»;
   la pandemia di COVID-19 ha molto a che fare con l'ambiente: i cambiamenti climatici che modificano l’habitat dei vettori animali di questi virus, l'intrusione umana in un numero di ecosistemi vergini sempre maggiore attraverso la deforestazione e la conseguente perdita di biodiversità, l'agricoltura e l'allevamento intensivi;
   tre Coronavirus in meno di vent'anni rappresentano un forte campanello di allarme: se si interviene su un ecosistema e, nel caso, lo si danneggia, questo troverà un nuovo equilibrio, che spesso può avere conseguenze patologiche sugli esseri umani;
   per il COVID-19 il meccanismo identificato dagli scienziati è quello di un salto di specie innescato dalla promiscuità con animali selvatici, amplificato dalla concentrazione di popolazione nelle megalopoli e trasportato dalla globalizzazione;
   la crisi climatica potrebbe offrire scenari ancora più pericolosi. Il « Lancet countdown report 2019» associa ai cambiamenti climatici un'aumentata diffusione delle patologie infettive: in un pianeta più caldo virus, batteri, funghi, parassiti potrebbero trovare condizioni ideali per diffondersi e ricombinarsi, con un aumento tanto della stagionalità quanto della diffusione geografica di molte malattie;
   anche lo scioglimento dei ghiacciai potrebbe rilasciare virus molto antichi e pericolosi –:
   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare per affrontare con misure mirate e strutturali le cause ormai conclamate di eventi pandemici, scongiurando così il loro ripresentarsi. (3-01432)


Iniziative per un rilancio economico che privilegi soluzioni e strumenti ecosostenibili, anche in considerazione dell'emergenza sanitaria in atto – 3-01433

   MURONI e FORNARO. – Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. – Per sapere – premesso che:
   l'emergenza Coronavirus è una tragedia umana; è diventata in pochissimo tempo la più grave crisi socio-economica che il Paese abbia mai vissuto dal dopoguerra. La priorità è salvare quante più vite possibili, riuscire a contenere il contagio. Si deve, però, anche pensare a come si vuole uscire dall'emergenza e a come si vuole riprogettare il futuro per rendere l'economia e la società più sostenibile;
   sarebbe un errore se ancora oggi si pensasse di rilanciare lo sviluppo a spese dell'ambiente, come è successo ad avviso degli interroganti con la cosiddetta «legge obiettivo» e con altri provvedimenti del passato. Nessuno pensi che la fase della ripresa possa contenere le vecchie ricette di un industrialismo obsoleto;
   invece arrivano richieste di soppressione della plastic e della sugar tax oppure ipotesi di rilancio degli inceneritori. Sarebbe sbagliato anche soltanto immaginare di venir meno all'impegno sul green deal. È invece il momento di essere ambiziosi. Non certo di tornare indietro;
   si parla di rilanciare l'economia al ritmo di nuovi cantieri e opere pubbliche, di semplificazioni e grandi investimenti. Una strada che può funzionare a patto che siano fissati alcuni paletti, snellite le procedure senza abbassare le tutele, orientati gli investimenti con criteri trasparenti. È necessario specificare che le opere pubbliche non significano affatto nuovo cemento, ma devono declinarsi in ammodernamento della rete ferroviaria, lotta al dissesto idrogeologico, cura del territorio, messa in sicurezza dei cittadini;
   gli investimenti devono puntare su interventi generativi, capaci di creare buona occupazione, di migliorare la qualità della vita: per esempio, riqualificazione degli edifici, creazione di una rete di produzione di energia rinnovabile e per la ricarica dei veicoli elettrici, realizzazione delle bonifiche dei siti di interesse nazionale, la diffusione degli impianti necessari per chiudere in modo corretto il ciclo di gestione dei rifiuti; riuscire a realizzare l'economia circolare. Il sistema dei rifiuti, proprio in questi giorni di emergenza sanitaria, sta mostrando la sua fragilità; sta cercando di tamponare con delle deroghe, consentite dalla legge (decreto legislativo n. 152 del 2006, il cosiddetto «Codice ambiente», come indicato dal Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare con una circolare del 30 marzo 2020), ma sempre deroghe a siti di stoccaggio, discariche, termovalorizzatori –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere in relazione alla ripresa delle attività per evitare che questa avvenga attraverso deroghe alla disciplina a tutela dell'ambiente (che presenta evidenti connessioni con la tutela dei beni culturali e paesaggistici e della salute pubblica), temi che, oggi più che mai, devono rimanere l'approccio fondamentale per l'avvio del nostro green deal. (3-01433)


Iniziative volte ad assicurare, nell'attuale contesto emergenziale, la protezione delle donne vittime di violenza, anche garantendo le misure di cautela sanitaria per un accesso in sicurezza presso i centri antiviolenza – 3-01434

   BOLDRINI, DELRIO, ROTTA, GRIBAUDO, BORDO, ENRICO BORGHI, DE MARIA, DI GIORGI, FIANO, LEPRI, PEZZOPANE, POLLASTRINI, VISCOMI, SCHIRÒ, CARLA CANTONE, BERLINGHIERI, QUARTAPELLE PROCOPIO, NARDI, BRUNO BOSSIO, BRAGA, MADIA, MURA, BONOMO, INCERTI, SERRACCHIANI, CENNI, CIAMPI e CARNEVALI. – Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. – Per sapere – premesso che:
   parallelamente all'adozione delle misure restrittive anti COVID-19, il Governo ha specificato che la rete a sostegno delle donne vittime di violenza c’è e continua a operare, organizzando la propria attività in base a determinati standard di sicurezza sanitaria ovvero dotandosi di strumenti di protezione e di spazi adeguati;
   a tal proposito, la Ministra dell'interno ha diramato una circolare a tutti i prefetti affinché siano individuate nuove soluzioni alloggiative, anche temporanee, nelle quali offrire ospitalità alle donne vittime di violenza che non possono trovare accoglienza negli esistenti centri antiviolenza e nelle case rifugio;
   a fronte dell'attenzione delle istituzioni al tema della violenza contro le donne in questo momento così drammatico per il nostro Paese, purtroppo sono emerse criticità che rischiano di rendere ancora più difficile il percorso di quante decidono di uscire dalla spirale della violenza, poiché in alcuni casi è emerso che donne fuggite dalla violenza e dalle minacce di morte del compagno avrebbero incontrato delle difficoltà nell'accedere alle strutture di accoglienza, giacché, per essere accettate, avrebbero dovuto dimostrare di non essere positive al tampone diagnostico COVID-19. Il tampone era stato loro rifiutato in quanto asintomatiche;
   si tratta, dunque, di un circolo vizioso paradossale che richiede soluzioni urgenti omogenee su tutto il territorio nazionale;
   sul tema la regione Lazio, con circolare del 18 marzo 2020, ha precisato che, a fronte di nuovi ingressi, viene avviato un percorso che prevede che la donna venga prontamente contattata dal personale medico per una valutazione circa la presenza o meno di fattori di rischio COVID-19: in caso di assenza di rischi, viene rilasciato il nulla osta all'ingresso presso la struttura. In caso positivo, invece, la donna viene subito segnalata all'azienda sanitaria locale per eventuali misure di sorveglianza sanitaria (ricorso a dispositivi di protezione, tampone e, se necessario, isolamento) –:
   quali urgenti misure intenda promuovere per garantire, in maniera omogenea su tutto il territorio nazionale, la protezione delle donne vittime di violenza prevedendo un percorso sanitario-diagnostico COVID-19 che consenta, con la massima tempestività, l'accesso in sicurezza, sia per le ospiti sia per gli operatori, presso i centri della rete antiviolenza, al fine di impedire che eventuali richieste di certificazione di negatività al contagio da effettuarsi tramite tampone si traducano in un paradossale ostacolo per la messa in sicurezza delle donne che fuggono dalla violenza. (3-01434)


Iniziative a sostegno delle donne vittime di violenza, della continuità dell'attività dei centri antiviolenza e per il rispetto, presso tali centri, delle disposizioni relative alla prevenzione del contagio da COVID-19 – 3-01435

   BOSCHI, ANNIBALI, FREGOLENT, GADDA, MARATTIN, ANZALDI, BENDINELLI, DEL BARBA, CARÈ, COLANINNO, D'ALESSANDRO, DE FILIPPO, MARCO DI MAIO, FERRI, GIACHETTI, LIBRANDI, MIGLIORE, MOR, MORETTO, NOBILI, NOJA, OCCHIONERO, PAITA, PORTAS, ROSATO, ROSTAN, TOCCAFONDI, UNGARO e VITIELLO. – Al Ministro per le pari opportunità e la famiglia. – Per sapere – premesso che:
   le misure restrittive imposte dalla crescente diffusione del COVID-19 per le donne vittime di violenza rischiano di trasformarsi in un incubo. La necessità di limitare le possibilità di spostamento, evidenziata dal celebre slogan #iorestoacasa, porta anche con sé il timore di non potersi allontanare dalla propria abitazione e di non riuscire a mettere in condizioni di sicurezza se stesse ed i propri figli;
   secondo il Dipartimento per le pari opportunità, nella fase successiva alle misure previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 9 marzo 2020, si è registrato un evidente calo delle telefonate al numero 1522, segno di un'iniziale crescente paura, data dall'impossibilità di allontanarsi dal proprio domicilio in caso di pericolo, tendenza che è andata poi ad invertirsi nei giorni seguenti anche grazie alla campagna informativa portata avanti dal Dipartimento medesimo;
   a tale fine fondamentale è stata la pubblicità istituzionale volta ad incoraggiare le donne a rivolgersi al 1522 in caso di pericolo, anche tramite l'utilizzo dell'apposita app, nonché l'informazione circa la prosecuzione delle attività dei centri antiviolenza e delle case rifugio, che in questo periodo non si sono fermate. Strumenti questi che sicuramente dovrebbero essere incentivati per tutto il periodo di limitazione degli spostamenti previsto dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri e dalla decretazione d'urgenza;
   il diffondersi del virus, però, necessità di forme di sicurezza e di prevenzione che devono riguardare anche i centri antiviolenza e le case rifugio e le loro ospiti, le quali, a tale scopo, dovrebbero essere incluse tra i destinatari dei dispositivi di protezione individuale, così come l'accoglienza delle donne ed eventualmente dei loro figli sia nei centri antiviolenza che nelle case rifugio dovrà prevedere delle forme di isolamento o quarantena in caso si presenti la necessità di allontanamento dalla propria di residenza;
   il momento straordinario che stiamo vivendo ripropone con evidente forza, inoltre, il problema dell'erogazione dei fondi stanziati, sia ordinari che straordinari, per la prosecuzione delle attività dei centri, che lamentano di non ricevere gli aiuti da parte delle regioni da quasi due anni. Una situazione che potrebbe prevedere una forma di erogazione tramite una procedura straordinaria –:
   quali iniziative siano state intraprese, in questa eccezionale situazione connessa alla diffusione del COVID-19, affinché le donne vittime di violenza o abuso possano continuare a sentirsi protette, anche in relazione al proseguimento dell'attività dei centri, inclusa l'erogazione effettiva dei fondi stanziati, e alle misure previste per rispettare le disposizioni relative alla prevenzione e diffusione del virus. (3-01435)