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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 3 novembre 2020

TESTO AGGIORNATO AL 30 NOVEMBRE 2020

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 3 novembre 2020.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Berlinghieri, Boccia, Bonafede, Bonomo, Boschi, Brescia, Bruno Bossio, Buffagni, Cancelleri, Carfagna, Casa, Castelli, Ciampi, Cirielli, Colletti, Colucci, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Maria, De Micheli, Del Barba, Del Grosso, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fassino, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giglio Vigna, Giordano, Giorgis, Grande, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, Iorio, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Maggioni, Maniero, Marattin, Mauri, Melilli, Molinari, Mollicone, Morani, Morassut, Nardi, Orrico, Paita, Pallini, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rampelli, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tasso, Tofalo, Tomasi, Traversi, Ungaro, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zicchieri, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Berlinghieri, Boccia, Bonafede, Bonomo, Boschi, Brescia, Bruno Bossio, Buffagni, Cancelleri, Carfagna, Casa, Castelli, Ciampi, Cirielli, Coin, Colletti, Colucci, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, Daga, De Maria, De Micheli, Del Barba, Del Grosso, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Fassino, Ferraresi, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gebhard, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giglio Vigna, Giordano, Giorgis, Grande, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, Iorio, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Maggioni, Maniero, Marattin, Mauri, Melilli, Molinari, Mollicone, Morani, Morassut, Nardi, Orrico, Paita, Pallini, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rampelli, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tasso, Tofalo, Tomasi, Traversi, Ungaro, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zicchieri, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 2 novembre 2020 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   GIACOMONI: «Abolizione del contributo onnicomprensivo annuale per il pagamento delle tasse universitarie e sua sostituzione con un finanziamento statale, nonché disposizioni in favore degli studenti universitari iscritti fuori corso a causa dell'emergenza derivante dalla diffusione del COVID-19» (2759);
   GAVA e RIXI: «Interpretazione autentica dell'articolo 2-bis, comma 1-ter, del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, concernente i limiti di distanza tra i fabbricati in caso di demolizione e ricostruzione di edifici» (2760);
   LAPIA: «Disposizioni sulla sepoltura dei feti umani» (2761);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CORNELI: «Modifiche all'articolo 117 della Costituzione in materia di livelli essenziali delle prestazioni assistenziali per la tutela della salute» (2762);
   ZUCCONI: «Disposizioni concernenti la rinegoziazione dei contratti di locazione di immobili destinati ad attività commerciali, artigianali e ricettive per l'anno 2021 in conseguenza dell'epidemia di COVID-19» (2763).

  Saranno stampate e distribuite.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  PANIZZUT ed altri: «Modifiche all'articolo 19-bis del decreto legislativo 18 agosto 2015, n. 142, in materia di identificazione e accertamento dell'età dei minori stranieri non accompagnati» (2682) Parere delle Commissioni II, V, XII e XIV.
   VII Commissione (Cultura):
  BUCALO e FRASSINETTI: «Disposizioni per la riorganizzazione e il potenziamento del sistema di istruzione e formazione tecnica superiore» (2692) Parere delle Commissioni I, V, VIII, X, XI, XIII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
   XII Commissione (Affari sociali):
  SANDRA SAVINO: «Modifiche all'articolo 612-bis del codice penale e al decreto-legge 23 febbraio 2009, n. 11, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 aprile 2009, n. 38, in materia di corsi per il recupero degli autori di atti persecutori, nonché disposizioni per l'istituzione di centri a ciò destinati» (2702) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sulla gestione dell'asilo e della migrazione e che modifica la direttiva 2003/109/CE del Consiglio e la proposta di regolamento (UE) XXX/XXX [Fondo Asilo e migrazione] (COM(2020) 610 final), corredata dai relativi allegati (COM(2020) 610 final – Annexes 1 to 4), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 3 novembre 2020;
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a salari minimi adeguati nell'Unione europea (COM(2020) 682 final), e dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della relazione sulla valutazione d'impatto (SWD(2020) 246 final) che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro).

  La proposta modificata di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce una procedura comune di protezione internazionale nell'Unione e abroga la direttiva 2013/32/UE (COM(2020) 611 final), già trasmessa dalla Commissione europea e assegnata, in data 2 novembre 2020, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), è altresì assegnata alla medesima XIV Commissione ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 3 novembre 2020.

Richieste di parere parlamentare su atti del Governo.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 24 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1938, concernente misure volte a garantire la sicurezza dell'approvvigionamento di gas e che abroga il regolamento (UE) n. 994/2010 (200).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla X Commissione (Attività produttive) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per il compiuto adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni della decisione quadro 2020/584/GAI, relativa al mandato d'arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri (201).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, commi 1 e 3, lettere h) e i), della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 in materia di controlli sanitari ufficiali sugli animali e sulle merci che entrano nell'Unione e istituzione dei posti di controllo frontalieri del Ministero della salute (202).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 9 e 10 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1129, relativo al prospetto da pubblicare per l'offerta pubblica o l'ammissione alla negoziazione di titoli in un mercato regolamentato, e che abroga la direttiva 2003/71/CE, e alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1131, sui fondi comuni monetari (203).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla VI Commissione (Finanze) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 4 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, e dell'articolo 1, comma 3, della legge 24 aprile 2020, n. 27, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/1939, relativo all'attuazione di una cooperazione rafforzata sull'istituzione della Procura europea – «EPPO» (204).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla II Commissione (Giustizia) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), e, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, commi 1 e 3, lettere f) e i), della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 in materia di controlli ufficiali sugli animali e le merci provenienti dagli altri Stati membri dell'Unione e delle connesse competenze degli uffici veterinari per gli adempimenti comunitari del Ministero della salute (205).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, commi 1 e 3, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell'articolo 12, comma 3, lettere a), b), c), d) ed e), della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (206).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 21 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/821, che stabilisce obblighi in materia di dovere di diligenza nella catena di approvvigionamento per gli importatori dell'Unione di stagno, tantalio e tungsteno, dei loro minerali, e di oro, originari di zone di conflitto o ad alto rischio (207).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), e, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione e delle piante da frutto e delle ortive per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 (208).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante norme per la protezione delle piante dagli organismi nocivi per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 (209).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura) nonché, per le conseguenze di carattere finanziario, alla V Commissione (Bilancio), e, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 12, commi 1 e 3, lettera g), della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2017/625 ai sensi dell'articolo 12, comma 3, lettera g), della legge 4 ottobre 2019, n. 117 (210).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XII Commissione (Affari sociali) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante norme per la produzione a scopo di commercializzazione e la commercializzazione di prodotti sementieri per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 (211).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro per i rapporti con il Parlamento, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 11 della legge 4 ottobre 2019, n. 117, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto legislativo recante norme per la produzione e la commercializzazione dei materiali di moltiplicazione della vite per l'adeguamento della normativa nazionale alle disposizioni del regolamento (UE) 2016/2031 e del regolamento (UE) 2017/625 (212).

  Questa richiesta, in data 2 novembre 2020, è stata assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura) nonché, ai sensi del comma 2 dell'articolo 126 del Regolamento, alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), che dovranno esprimere i prescritti pareri entro il 12 dicembre 2020. È stata altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 22 novembre 2020.

  Il Ministro dell'interno, con lettera in data 27 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dei contributi in favore delle associazioni combattentistiche vigilate dal Ministero dell'interno a valere sulle risorse iscritte nello stato di previsione della spesa del medesimo Ministero per l'anno 2020, nel capitolo 2309 – piano gestionale 1 (213).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 novembre 2020.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 2 novembre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 32, comma 2, della legge 28 dicembre 2001, n. 448, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero della difesa per l'anno 2020 relativo a contributi ad associazioni combattentistiche e d'arma (214).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 23 novembre 2020.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZA E INTERROGAZIONI

Iniziative volte alla salvaguardia e alla fruibilità del patrimonio archivistico e museale dell'archivio Alinari di Firenze e degli archivi italiani, nonché alla tutela delle professionalità ivi impiegate – 3-00794

A) Interrogazione

   DONZELLI, MOLLICONE e FRASSINETTI. — Al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   come si apprende a mezzo stampa l'archivio Fratelli Alinari, la più antica azienda al mondo tuttora operante nel campo della fotografia e della comunicazione per immagini, dal 30 giugno 2019 non sarà più nella sua sede storica, in largo Alinari a Firenze, perché l'attuale proprietà ha venduto l'immobile. Per il patrimonio invece, oggetto anch'esso di trattativa per la vendita, il trasloco è già in atto. I dipendenti sono privi di certezze sul loro futuro. In Toscana e in tutta Italia esistono moltissime eccellenze del genere, che custodiscono il patrimonio d'Italia e il cui destino è incerto a causa dell'incuria e della mancanza di progettualità, anche a tutela delle importanti professionalità che operano nel settore –:
   in che modo il Governo intenda intervenire, per quanto di competenza, per la salvaguardia e la tutela dell'archivio Alinari e dei suoi dipendenti;
   quali iniziative si intendano intraprendere per rendere fruibile e disponibile al pubblico il patrimonio archivistico e museale dell'archivio Alinari;
   se sia attivo un monitoraggio costante degli archivi italiani e, in caso contrario, se non intenda attivarlo a tutela dell'inestimabile patrimonio storico e culturale che custodiscono e delle professionalità che ivi lavorano;
   se non intenda adottare iniziative per investire al più presto risorse nella digitalizzazione degli archivi, al fine di salvaguardare e mettere in sicurezza tale patrimonio;
   come intenda procedere per la tutela in particolare dei fondi antichi (presenti anche in biblioteche e archivi di Stato) che custodiscono lavori dal valore inestimabile. (3-00794)


Iniziative volte alla definizione delle competenze del fisico con qualifica in ottica e optometria, anche attraverso l'aggiornamento del decreto del Presidente della Repubblica n. 328 del 2001 – 3-01237

B) Interrogazione

   D'ARRANDO, BOLOGNA e MENGA. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro della salute. — Per sapere – premesso che:
   in sette università pubbliche italiane è attivo il corso di laurea in scienze e tecnologie fisiche (L30 ex 25) – ottica e optometria, nato nel 2001 presso l'Università degli studi Bicocca di Milano e riconosciuto dal Ministero dell'università e della ricerca;
   il percorso formativo della laurea in scienze e tecnologie fisiche, che si colloca nel quadro di riferimento europeo per il settore ottico e optometrico, fornisce allo studente conoscenze e competenze specifiche necessarie a eseguire un esame optometrico completo e a proporre gli ausili tecnici o di potenziamento più idonei alla soluzione dei problemi di deficit e comfort visivo;
   la sezione II del Consiglio di Stato (parere 28 gennaio 2004, n. 3862/2002) ha affermato che «il provvedimento istitutivo del corso di laurea non incide sul piano delle competenze specifiche del medico oculista né crea indebite confusioni con l'attività sanitaria del medico, ma si limita soltanto ad ampliare il campo di attività dell'ottico». Principio confermato anche da numerose sentenze della Cassazione;
   il fisico con qualifica in ottica e optometria agisce sulla persona, in quanto compie refrazione oculare («misura della vista»), applica lenti a contatto, verifica e potenzia l'equilibrio del sistema visivo binoculare, compensa i difetti visivi misurandoli con strumenti e mezzi ottico-fisici per incrementarne abilità e benessere. Come tutti gli operatori paramedici, non effettua diagnosi, non prescrive terapie farmacologiche o chirurgiche per la cura di patologie;
   attualmente, ai fisici con qualifica in ottica e optometria che svolgono l'attività da liberi professionisti con partita iva viene assegnato – per fini statistici, fiscali e contributivi – il codice Ateco 86.90.29, ovvero la stessa classificazione attribuita agli infermieri «o altro personale paramedico nel campo dell'optometria, idroterapia, massaggi curativi, terapia occupazionale, logopedia, chiropodia, chiroterapia, ippoterapia, ostetriche eccetera»;
   la legge n. 3 del gennaio 2018 ha riordinato la disciplina degli Ordini delle professioni sanitarie e istituito l'obbligo di iscriversi all'albo; con il primo decreto attuativo del 13 marzo 2018 si sono così formati gli albi di 17 professioni sanitarie fino ad allora regolamentate ma sprovviste di albo. Tra questi, ai sensi dell'articolo 8 della citata legge, si è costituito presso ciascun ordine dei chimici e dei fisici l'albo professionale unico dove anche i fisici con qualifica in ottica e optometria sono obbligati ad iscriversi alla sezione B settore «fisica»; essi secondo la tabella D allegata al decreto 23 marzo 2018 devono possedere il titolo di studio di laurea triennale nell'attuale classe L30 – scienze e tecnologie fisiche e diploma di laurea secondo ordinamenti previgenti classe 25 – scienze e tecnologie fisiche;
   ad oggi il Ministero dell'università e della ricerca, di concerto con il Ministero della salute, non ha ancora provveduto all'aggiornamento del decreto n. 328 del 2001 – previsto entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della legge n. 3 del gennaio 2018 – che definisce le competenze del fisico con qualifica in ottica e optometria in relazione alla figura sanitaria del fisico iscritto all'Ordine professionale e l'effettivo funzionamento delle commissioni di albo –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali iniziative, per quanto di competenza, intendano porre in essere perché sia aggiornato il decreto n. 328 del 2001, anche al fine di evitare le disparità di trattamento che l'attuale mancato aggiornamento ha generato. (3-01237)


Iniziative di competenza, anche di carattere normativo, in relazione all'inchiesta giudiziaria che vede coinvolte personalità di spicco dell'Università degli studi di Catania, a salvaguardia dei principi di trasparenza e meritocrazia nelle università italiane – 3-01853

C) Interrogazione

   SURIANO e PENNA. — Al Ministro dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   la Procura di Catania ha chiesto il rinvio a giudizio di dieci docenti coinvolti nell'inchiesta «Università bandita». I capi di imputazione sono appunto l'associazione a delinquere, la turbata libertà di scelta del contraente, l'abuso d'ufficio, l'induzione indebita a promettere o dare utilità, la corruzione per atti contrari ai propri doveri e il falso ideologico e materiale;
   nell'inchiesta sono coinvolte personalità di spicco dell'ateneo catanese, come i due ex rettori Francesco Basile e Giacomo Pignataro (accusati di essere a capo della presunta associazione a delinquere e definiti dalla stessa procura, relativamente, «capo» e «promotore», dell'associazione), un prorettore e ben sette direttori di dipartimento;
   secondo la procura, i reati contestati sarebbero stati commessi per «garantire la nomina come docenti, ricercatori, dottorandi e personale amministrativo, di soggetti preventivamente individuati dagli stessi associati», perfino in assenza dei requisiti;
   accanto al filone principale dell'inchiesta, esiste anche un secondo filone per il quale ad inizio agosto 2020 sono stati notificati ben 54 avvisi di chiusura delle indagini preliminari. Tra gli indagati, oltre a diversi docenti del capoluogo etneo, spiccano i nomi di docenti di altre facoltà italiane, dell'ex procuratore di Catania Vincenzo D'Agata e di sua figlia docente universitaria, dell'ex sindaco di Catania Enzo Bianco e dell'ex assessore comunale, nonché professore universitario, Orazio Licandro;
   secondo la testata onlineLiveUniCT, l'università degli studi di Catania è stata teatro in queste settimane di presunte irregolarità nello svolgimento dei test di ammissione alla facoltà di medicina. Almeno due testimonianze raccontano di plichi arrivati già aperti e di gravi ritardi nell'inizio della prova e di un presidente di commissione che pare si sia rifiutato di far mettere a verbale tali irregolarità, come gli stessi studenti chiedevano –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti relativi alle prove di ammissione alla facoltà di medicina;
   come il Ministero dell'università e della ricerca stia monitorando la ripresa dell'anno accademico dell'università etnea e quali siano le iniziative messe in campo, per quanto di competenza, per tutelare e aumentare il prestigio dell'ateneo;
   se intenda adottare iniziative normative per assicurare il pieno rispetto dei principi di trasparenza e meritocrazia sia nelle pratiche ordinarie che nelle procedure concorsuali nelle università italiane, anche alla luce delle indagini di cui in premessa e al fine di prevenire casi simili ed evitare nuovi contraccolpi per una città come Catania già martoriata da numerose inchieste. (3-01853)


Chiarimenti e iniziative di competenza in ordine alla nomina del nuovo direttore generale dell'Università degli studi di Catania, in relazione ai requisiti previsti dall'articolo 53 del decreto legislativo n. 165 del 2001 – 3-01854

D) Interrogazione

   SURIANO. — Al Ministro dell'università e della ricerca, al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   a luglio 2019 l'ateneo di Catania è stato protagonista dell'inchiesta «Università bandita» ed in seguito agli scandali sono seguite le dimissioni del rettore Francesco Basile;
   il 26 agosto 2019 sono avvenute le nuove elezioni per eleggere il nuovo rettore dell'Università di Catania per il sessennio 2019-25 ed a settembre è stato nominato nuovo rettore il professore Francesco Priolo;
   in data 19 dicembre 2019 il Senato accademico dell'Università degli studi di Catania ha approvato la designazione fatta dal rettore Francesco Priolo per la copertura della carica di direttore generale;
   la scelta avvenuta tra 38 candidature presentate, è ricaduta sul professore ordinario Giovanni La Via;
   l'approvazione è avvenuta con l'astensione delle rappresentanze studentesche;
   in data 20 dicembre 2019 il Consiglio di amministrazione dell'Università di Catania ha nominato professore Giovanni La Via quale direttore generale;
   Giovanni La Via, dal luglio 2006 a maggio 2009 ha ricoperto l'incarico di assessore regionale per l'agricoltura e per le foreste, nel 2009 prima e nel 2014 poi, è stato eletto al Parlamento europeo;
   dal 2018 è esponente di Forza Italia che però non lo ha ricandidato alle ultime elezioni europee del 2019;
   l'articolo 53, comma 1-bis, del decreto legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 prevede che «Non possono essere conferiti incarichi di direzione di strutture deputate alla gestione del personale a soggetti che rivestano o abbiano rivestito negli ultimi due anni cariche in partiti politici o in organizzazioni sindacali o che abbiano avuto negli ultimi due anni rapporti continuativi di collaborazione o di consulenza con le predette organizzazioni», come nel caso del professore Giovanni La Via;
   l'articolo 2, comma 1, lettera n), della legge n. 240 del 30 dicembre 2010 prevede «...la figura del direttore generale, da scegliere tra personalità di elevata qualificazione professionale e comprovata esperienza pluriennale con funzioni dirigenziali...»; quindi, Giovanni La Via, professore ordinario prima e dal 2006 impegnato in politica non sembra all'interrogante avere né qualifica professionale, né esperienza neanche minima in ambito di funzioni dirigenziali –:
   se siano a conoscenza dei fatti esposti;
   quali iniziative di competenza intendano intraprendere, anche tramite verifiche da parte dell'ispettorato della funzione pubblica, visto che la nomina oltre ad essere inopportuna appare in contrasto con le leggi richiamate in premessa.
(3-01854)


Iniziative di competenza volte ad assicurare l'operatività dell'Istituto italiano statale comprensivo di Barcellona – 3-01855

E) Interrogazione

   SIRAGUSA. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:
   l'Istituto italiano statale comprensivo di Barcellona – ormai storico ente nazionale, operante nella città catalana da decenni – rischia di non poter proseguire oltre la sua attività a causa di un contenzioso riguardante l'affitto dei locali ove lo stesso trova la sua sede; lo stallo è tale da mettere a rischio la partenza del prossimo anno scolastico;
   l'Istituto svolge le sue lezioni presso due edifici, entrambi di proprietà dell'associazione Casa degli italiani, la quale ha stipulato contratti d'affitto con il consolato italiano cittadino: il plesso di carrer Setantí 10-12 (distretto di Sarrià-Sant Gervasi) dove hanno sede, dal 1958, la scuola dell'infanzia e la scuola primaria Maria Montessori, oltre che la scuola secondaria di primo grado Edoardo Amaldi; il palazzo di pasaje Méndez Vigo 8, nel centrale quartiere di Eixample, dove è presente dal 1928 il liceo scientifico, insieme ad alcuni uffici. Nel complesso, i due edifici ospitano tra i 750 e gli 800 studenti;
   il 19 maggio 2020 l'associazione Casa degli italiani ha comunicato al consolato italiano di Barcellona l'intenzione di recuperare i due edifici, adducendo come ragione il fatto che il contratto di affitto tra le due parti, scaduto già nel giugno del 2018, ancora non fosse stato rinnovato. La console, Gaia Danese, ha in merito dichiarato come il mancato rinnovo fosse da imputarsi alla mancanza di licenze comunali aggiornate che permettessero di utilizzare gli edifici per attività scolastiche. Il presidente dell'associazione, Mirko Scalletti, ha a sua volta sostenuto che tali autorizzazioni avrebbero dovuto essere gestite dalla scuola, come inquilino degli edifici (El Pais, 22 maggio 2020);
   la sede di Eixample era stata chiusa già lo scorso gennaio a causa delle, summenzionate, mancanti licenze di sicurezza; il presidente della scuola, Carlo Prandini, con una circolare comunicava la decisione del consolato italiano a Barcellona di chiudere «temporaneamente» la struttura che ospita il liceo per la mancanza della «licenza d'uso e del piano di attività del plesso», due permessi edilizi che «garantiscono l'esistenza dei requisiti di sicurezza necessari per la conduzione dell'attività scolastica» (Il Sole 24 Ore, 4 gennaio 2020). Il liceo ha poi riaperto, con autorizzazioni temporanee; almeno fino alla successiva, nuova chiusura, scattata stavolta a causa del lockdown generale imposto dall'emergenza sanitaria da coronavirus. L'autorizzazione alla riapertura era giunta in seguito all'ispezione del consiglio comunale, il quale aveva contestualmente notificato il fatto che lo spazio avrebbe comunque dovuto essere adattato alle nuove normative;
   è d'uopo inoltre annotare come le licenze citate mancassero da decenni; come accennato, solo quattro mesi fa è stata rilevata la mancanza di questa documentazione. Oggi, tra consolato locale e Casa degli italiani è in corso una diatriba sulle responsabilità di tale omissione. In ogni caso, ad ora, quel plesso non è più utilizzabile; il consolato dovrà quindi trovare, salvo novità, una nuova sistemazione per gli alunni del liceo;
   per quel che riguarda invece i 4 mila metri quadrati della sede di Sarrià, la contrattazione è di sola natura pecuniaria, vertente intorno alla somma dovuta per il contratto d'affitto –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza della situazione descritta e quali iniziative abbiano intenzione di intraprendere, al fine di assicurare la piena operatività dell'Istituto italiano statale comprensivo di Barcellona. (3-01855)


Iniziative di competenza in relazione alle limitazioni al traffico nautico imposte dalla Slovenia e ai conseguenti danni al turismo nautico italiano – 3-01856

F) Interrogazione

   RIZZETTO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   si apprende della pesante limitazione al turismo nautico che vuole imporre la Slovenia, prevedendo il transito nelle proprie acque solo alle imbarcazioni immatricolate;
   tale decisione di Lubiana impedirebbe il transito a migliaia di natanti, al di sotto dei dieci metri, se non provvisti di targa;
   è evidente che un provvedimento del genere determina un danno al turismo nautico italiano, in particolare, del vicino Friuli Venezia Giulia che è tra le regioni leader sul territorio nazionale nel settore;
   a quanto è dato sapere, al momento, per le imbarcazioni sprovviste di targa, le autorità slovene hanno previsto solo il riaccompagnamento in Italia, mentre dal 15 luglio 2020 si applicheranno anche le multe a chi viola le nuove disposizioni;
   ebbene, dall'inizio dell'emergenza sanitaria da Covid-19, come l'interrogante ha già segnalato con precedenti atti di sindacato ispettivo, la Slovenia ha posto in essere provvedimenti che hanno fortemente danneggiato l'Italia, a partire dalla chiusura dei confini che hanno ostacolato anche le attività lavorative e commerciali dei nostri connazionali. Pertanto, questa forte limitazione al traffico marittimo rappresenta un ulteriore atto avverso nei confronti dell'Italia, che, oltre alle ovvie ripercussioni che avrà sul turismo italiano, mette a rischio ancora una volta la possibilità di ragionevoli relazioni tra Italia e Slovenia;
   a parere dell'interrogante, tale situazione è anche il frutto dell'incapacità che ha avuto questo Governo, ad oggi, di adottare valide iniziative per tutelare il territorio nazionale dai provvedimenti discriminatori che negli ultimi mesi hanno portato avanti non solo la Slovenia, ma anche altri Paesi di confine –:
   se e quali urgenti iniziative di competenza intenda adottare il Ministro interrogato affinché venga individuata una tempestiva soluzione che salvaguardi l'Italia, rispetto agli inevitabili danni al turismo nautico che determinerà la decisione della Slovenia di limitare il traffico nautico, come esposto in premessa;
   se e quali iniziative intenda avviare per ripristinare una ragionevole convivenza tra l'Italia e i territori di confine, allo scopo di escludere che la nostra nazione sia ancora destinataria di provvedimenti discriminatori come quelli esposti in premessa. (3-01856)


Iniziative volte ad estendere ai giudici ausiliari onorari delle corti d'appello l'indennità prevista per i giudici onorari dal decreto-legge n. 18 del 2020 – 2-00789

G) Interpellanza

   La sottoscritta chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   il sistema giustizia italiano si trova, ormai da troppo tempo, in una endemica condizione di crisi, cagionata da molteplici aspetti, fra i quali l'elevatissima mole di carichi pendenti con il conseguente arretrato, la sotto dotazione dell'organico e l'irragionevole durata dei procedimenti;
   tale complessa situazione, peraltro, genera ulteriore contenzioso, quello del risarcimento per ritardata giustizia, introdotto con la legge 24 marzo 2001, n. 89, così detta «legge Pinto»;
   sono evidenti le ricadute sul sistema Paese sia economiche – l'Italia è tra i Paesi meno attrattivi per le imprese proprio per i lunghi tempi di definizione dei procedimenti – quanto sociali, con i cittadini che non tollerano più un sistema costoso ed inefficiente; lo Stato di diritto, garante di tutele costituzionali, non riesce più a dare risposte ai cittadini, che si allontanano sempre di più dall'apparato giustiziale, con una sfiducia palpabile e motivata;
   il decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98, ha introdotto la figura del consigliere ausiliario delle corti d'appello, al fine di recuperare il contributo di avvocati, docenti universitari, magistrati e avvocati dello Stato collocati a riposo;
   si tratta di magistrati onorari da affiancare ai magistrati togati in servizio, allo scopo di definire le cause già mature per la decisione, a fronte di un compenso per ogni procedimento definito;
   tale categoria di soggetti dunque, ha diritto alla nomina a giudice ausiliario in corte d'appello, nel numero massimo di seicento, onde definire i procedimenti civili dichiarati prioritari dai programmi per la gestione del contenzioso pendente;
   l'articolo 119 del decreto-legge n. 18 del 2020, cosiddetto «Cura Italia», convertito dalla legge n. 27 del 2020, ha previsto una indennità per i giudici onorari, senza però ricomprendervi i giudici onorari ausiliari delle corti d'appello sopra menzionati;
   l'interpellante ha presentato un emendamento, respinto in Commissione bilancio, per estendere le indennità previste per i magistrati onorari, anche ai giudici onorari ausiliari, che offrono un importante contributo allo smaltimento degli arretrati delle corti d'appello;
   i giudici onorari ausiliari i quali, peraltro, operano in organi di giustizia sovraordinati a quelli degli altri giudici onorari, sono pagati esclusivamente a sentenza che, però, in questo periodo di chiusura dei tribunali, non può essere emessa, con conseguente azzeramento del loro compenso;
   tale opzione pare assolutamente irragionevole, anche alla luce della delibera del Csm del 26 marzo 2020 con la quale l'organo di autogoverno ha deliberato di poter estendere il sussidio a tutte le categorie di giudici onorari –:
   se il Governo non intenda indicare le ragioni di tale esclusione e se non ritenga di dover tempestivamente intraprendere le opportune iniziative di competenza, atte a ricomprendere i giudici ausiliari onorari delle corti d'appello tra i beneficiari del bonus previsto dall'articolo 119 del decreto-legge n. 18 del 2020, convertito dalla legge n. 27 del 2020 sanando in tal modo una situazione di evidente iniqua discriminazione.
(2-00789) «Elvira Savino».


Chiarimenti in ordine al trasferimento presso la Casa lavoro di Vasto dei detenuti della regione Abruzzo in quarantena da Covid-19 e iniziative di competenza volte ad assicurare adeguate dotazioni di organico e di dispositivi di sicurezza – 3-01857

H) Interrogazione

   GRIPPA e BARBUTO. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   si apprende dalla stampa che è in atto una energica protesta nella città Vasto per il progetto di trasferire nella Casa lavoro di Torre Sinello i detenuti di tutta la regione Abruzzo che devono affrontare la quarantena da Covid-19 nell'ambito delle disposizioni per il contenimento del Coronavirus;
   il personale della Casa lavoro di Vasto ha un deficit di organico del 30 per cento ed è già in affanno da tempo, anche perché chi viene recluso nella Casa lavoro è stato dichiarato socialmente pericoloso. Un altro problema risulterebbe essere l'accompagnamento dei detenuti in tribunale. L'organico del nucleo traduzioni sarebbe composto da 6 unità, un numero non idoneo a coprire tutte le attività necessarie;
   andrebbe garantita la sicurezza dell'intero personale dell'amministrazione dell'istituto, degli agenti di polizia e dei detenuti nonché il corretto espletamento del servizio delle traduzioni dei detenuti e degli internati;
   è conseguentemente necessario adottare le opportune misure con lo scopo di sollevare gli addetti dal carico di lavoro da cui sono già oberati nella gestione quotidiana in un contesto di situazioni rischiose e di emergenza –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa, se essi risultano veritieri e di quali aggiornamenti disponga in merito;
   quali iniziative di competenza intenda adottare al fine di garantire, nei limiti delle dotazioni organiche, e per tutto il periodo della sussistenza della sezione Covid-19 presso l'istituto vastese, l'implementazione di agenti di polizia penitenziaria e di personale sanitario, nonché ulteriori forniture di dispositivi di protezione individuale e l'applicazione di ogni prescrizione suggerita per contrastare il contagio. (3-01857)


Chiarimenti in ordine a modifiche della disciplina dell'abuso d'ufficio e all'incidenza delle stesse su procedimenti pendenti – 3-01648

I) Interrogazione

   COSTA. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   dalle anticipazioni relative al cosiddetto «decreto Semplificazioni» emerge una modifica alla disciplina dell'abuso d'ufficio;
   da notizie di stampa si apprende infatti come nella bozza del provvedimento sia presente una disposizione che definisce in maniera più circoscritta la condotta rilevante ai fini del reato di abuso di ufficio;
   il Governo avrebbe quindi intenzione di intervenire, attraverso la decretazione d'urgenza, sulla disciplina dettata dall'articolo 323 c.p., attribuendo rilevanza alla violazione da parte del pubblico ufficiale o dell'incaricato di pubblico servizio, nello svolgimento delle pubbliche funzioni, di specifiche regole di condotta espressamente previste dalla legge o da atti aventi forza di legge, attribuendo al contempo rilevanza alla circostanza che da tali specifiche regole non residuino margini di discrezionalità per il soggetto, in luogo della vigente previsione che fa generico riferimento alla violazione di norme di legge o di regolamento;
   Forza Italia, da sempre, sostiene che la norma sull'abuso d'ufficio debba essere soppressa. È indeterminata e consente ai pubblici ministeri di entrare nelle valutazioni dei pubblici amministratori, facendo rientrare nella «violazione di legge» anche l'eccesso di potere e le violazioni dei principi di cui all'articolo 97 della Costituzione. A questo si aggiunga che è sufficiente una condanna di primo grado per far scattare la sospensione dell'amministratore locale;
   la modifica che sarebbe allo studio del Governo, a parere dell'interrogante, appare singolare, in quanto molto circoscritta e, all'apparenza, ritagliata «su misura» in relazione a situazioni specifiche e limitate, non provvedendo, tra l'altro, a correggere, se non in parte, le macroscopiche criticità dell'attuale formulazione dell'articolo 323 c.p. e le sue interpretazioni giurisprudenziali;
   tali modifiche specifiche, limitate e circoscritte, tuttavia potrebbero incidere sui processi in corso, posto che si applicherebbe la nuova disciplina, in quanto più favorevole –:
   se il Governo confermi l'intenzione di procedere con decreto-legge alla rimodulazione di una norma penale, ed in particolare dell'articolo 323 c.p.;
   con riferimento alla modifica annunciata sulla stampa in merito all'articolo 323 c.p. e riportata in premessa, quanti e quali siano i procedimenti ed i processi pendenti, nei quali è contestato l'articolo 323 c.p. su cui la stessa andrebbe ad incidere. (3-01648)


Iniziative di competenza volte a prevedere un presidio annuale della capitaneria di porto – guardia costiera nel comune di Villasimius, anche al fine di garantire l'efficace tutela dell'area marina protetta di Capo Carbonara – 3-01181

L) Interrogazione

   DEIDDA. — Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro della difesa. — Per sapere – premesso che:
   l'area marina protetta di Capo Carbonara sita nel comune di Villasimius, caratterizzata da un altissimo pregio ambientale, è stata istituita nel 1998 e, più recentemente, nel 2012, è stata fatta oggetto di una nuova perimetrazione, nonché di apposita zonizzazione, con l'istituzione di quattro fasce a protezione integrale ed una zona di riserva sperimentale;
   le attività esercitate nel territorio di Villasimius, dunque, in ragione dell'insistenza della predetta area protetta sono soggette a contingentamento, con un'evidente necessità di maggior controllo da parte dei corpi preposti alla vigilanza, anche in considerazione del fatto che i confini della stessa area risultano a ridosso delle rotte utilizzate dalle navi in arrivo e partenza dal porto di Cagliari e dal polo petrolchimico di Sarroch;
   proprio in ragione di tali suindicate caratteristiche, appare evidente il grave rischio ambientale che corre l'area in questione e, pertanto, risulta assolutamente insufficiente la presenza solo stagionale del presidio della capitaneria di porto – guardia costiera, la quale, del resto, per la capacità del proprio personale è in grado di svolgere sia l'attività d'informazione/prevenzione, sia quella tipicamente repressiva;
   appare quindi necessaria la costante presenza di un presidio del citato Corpo, al fine, altresì, di salvaguardare la vita dei soggetti che svolgono le loro attività in mare, anche durante la stagione invernale, i quali, spesso, devono fronteggiare comportamenti scriteriati e irresponsabili di terzi;
   il comune di Villasimius, già in passato, ha manifestato la propria disponibilità a coprire parte dei costi necessari per l'attivazione del citato presidio e la suindicata presenza garantirebbe dei vantaggi anche per tutta la cittadinanza e per i turisti, consentendo, inoltre, di combattere con efficacia abusi ed attività illecite e di proteggere, come merita, l'area protetta in questione –:
   se siano a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intendano adottare al fine di garantire, anche nel comune di Villasimius, il presidio annuale della capitaneria di porto – guardia costiera, consentendo, così, una più efficace tutela dell'area marina protetta di Capo Carbonara. (3-01181)


TESTO UNIFICATO DELLE PROPOSTE DI LEGGE: BOLDRINI E SPERANZA; ZAN ED ALTRI; SCALFAROTTO ED ALTRI; PERANTONI ED ALTRI; BARTOLOZZI: MISURE DI PREVENZIONE E CONTRASTO DELLA DISCRIMINAZIONE E DELLA VIOLENZA PER MOTIVI LEGATI AL SESSO, AL GENERE, ALL'ORIENTAMENTO SESSUALE E ALL'IDENTITÀ DI GENERE (A.C. 107-569-868-2171-2255-A)

A.C. 107-A – Parere della V Commissione

PARERE DELLA V COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

NULLA OSTA

sull'emendamento 6.800 della Commissione.

A.C. 107-A – Ulteriore parere della V Commissione

ULTERIORE PARERE DELLA V COMMISSIONE SULLE PROPOSTE EMENDATIVE PRESENTATE

PARERE CONTRARIO

sugli identici subemendamenti 0.6.800.1, 0.6.800.2, in quanto suscettibili di determinare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica privi di idonea quantificazione e copertura;

NULLA OSTA

sui restanti subemendamenti.

A.C. 107-A – Articolo 6

ARTICOLO 6 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

Art. 6.
(Istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia)

  1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 17 maggio quale Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia, al fine di promuovere la cultura del rispetto e dell'inclusione nonché di contrastare i pregiudizi, le discriminazioni e le violenze motivati dall'orientamento sessuale e dall'identità di genere, in attuazione dei princìpi di eguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione.
  2. La Giornata di cui al comma 1 non determina riduzioni dell'orario di lavoro degli uffici pubblici né, qualora cada in un giorno feriale, costituisce giorno di vacanza o comporta la riduzione di orario per le scuole di ogni ordine e grado, ai sensi degli articoli 2 e 3 della legge 5 marzo 1977, n. 54.
  3. In occasione della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia sono organizzate cerimonie, incontri e ogni altra iniziativa utile, anche da parte delle amministrazioni pubbliche e nelle scuole, per la realizzazione delle finalità di cui al comma 1.
  4. Dall'attuazione del presente articolo non derivano nuovi o maggiori oneri per il bilancio dello Stato.

PROPOSTE EMENDATIVE

EMENDAMENTI SEGNALATI PER LA VOTAZIONE

ART. 6.
(Istituzione della Giornata nazionale contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia)

  Al comma 3, sopprimere le parole da:, anche da parte fino alla fine del comma.
6. 500. Giannone, Lupi, Silli.

  Sopprimere da: conseguentemente fino a comma 4.
*0. 6. 800. 1. Turri, Bisa, Di Muro, Marchetti, Morrone, Paolini, Potenti, Tateo, Tomasi, Alessandro Pagano, Bordonali.

  Sopprimere la parte consequenziale.
*0. 6. 800. 2. Palmieri, Orsini, Squeri, Spena, Casciello, Tripodi, Calabria, Mugnai, Zanettin, D'Attis, Aprea, D'Ettore, Occhiuto, Paolo Russo.

  Nella parte consequenziale, primo capoverso, le parole da: Le scuole fino a: nonché le altre amministrazioni pubbliche sono sostituite dalle seguenti: Le amministrazioni pubbliche.
0. 6. 800. 3. Palmieri, Orsini, Squeri, Spena, Casciello, Tripodi, Calabria, Mugnai, Zanettin, D'Attis, Aprea, D'Ettore, Occhiuto, Paolo Russo.

  Nella parte consequenziale, dopo le parole: Le scuole sono aggiunte le seguenti: secondarie di secondo grado.
0. 6. 800. 4. Palmieri, Orsini, Squeri, Spena, Casciello, Tripodi, Calabria, Mugnai, Zanettin, D'Attis, Aprea, D'Ettore, Occhiuto, Paolo Russo.

  Al comma 3, sopprimere le parole:, anche da parte delle amministrazioni pubbliche e nelle scuole.

  Conseguentemente:
   al medesimo comma aggiungere infine il seguente periodo: Le scuole, nel rispetto del piano triennale dell'offerta formativa di cui al comma 16, della legge 13 luglio 2015, n. 107, e del patto educativo di corresponsabilità, nonché le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
   sopprimere il comma 4.
6. 800. La Commissione.
(Approvato)

  Al comma 3, sopprimere le parole: , anche da parte delle amministrazioni pubbliche e nelle scuole.

  Conseguentemente,
   al medesimo comma, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le scuole e le altre amministrazioni pubbliche provvedono alle attività di cui al precedente periodo compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica;
   sopprimere il comma 4.
6. 700. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: In nessun caso, le cerimonie, gli incontri e ogni altra iniziativa di cui al presente comma possono essere finalizzati a pubblicizzare o promuovere la maternità surrogata di cui alla legge n. 40 del 2004.
6. 197. Varchi, Maschio, Bellucci, Zucconi, Alessandro Pagano.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi oneri per le amministrazioni e le istituzioni interessate.
6. 417. Alessandro Pagano.

  Dopo il comma 3, aggiungere il seguente:
  3-bis. In ogni caso, quando le iniziative di cui ai commi precedenti coinvolgono direttamente o indirettamente i minori di anni 18, è richiesto l'esplicito e particolare consenso di entrambi i genitori.
6. 208. Montaruli, Varchi, Maschio, Zucconi.

  Dopo l'articolo 6, aggiungere il seguente:

Art. 6-bis.
(Tutela del minore contro le discriminazioni sessuali e di genere)

  1. In nessun caso il minore può essere discriminato per il proprio sesso e per tale ragione è vietata nei suoi confronti qualunque pratica di neutralità di genere (theyby).
  2. Chi applica pratiche di neutralità di genere (theyby) nei confronti di minori di anni 18 è punito con la pena della reclusione dai due ai sei anni. La pena è aumentata se il minore ha meno di anni 10.
6. 01. Montaruli, Varchi, Maschio, Zucconi.

A.C. 107-A – Articolo 7

ARTICOLO 7 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

Art. 7.
(Modifiche al decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere)

  1. All'articolo 7 del decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, dopo il comma 2 è inserito il seguente:
   « 2-bis. Nell'ambito delle competenze di cui al comma 2, l'ufficio elabora con cadenza triennale una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere. La strategia reca la definizione degli obiettivi e l'individuazione di misure relative all'educazione e all'istruzione, al lavoro, alla sicurezza, anche con riferimento alla situazione carceraria, alla comunicazione e ai media. La strategia è elaborata nel quadro di una consultazione permanente delle amministrazioni locali, delle organizzazioni di categoria e delle associazioni impegnate nel contrasto delle discriminazioni fondate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere e individua specifici interventi volti a prevenire e contrastare l'insorgere di fenomeni di violenza e discriminazione fondati sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere».

PROPOSTE EMENDATIVE

EMENDAMENTI SEGNALATI PER LA VOTAZIONE

ART. 7.
(Modifiche al decreto legislativo 9 luglio 2003, n. 215, in materia di prevenzione e contrasto delle discriminazioni per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere)

  Sopprimerlo.
*7. 400. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Sopprimerlo.
*7. 402. Palmieri, Orsini, Squeri, Casciello, Mandelli, Calabria, Occhiuto, Cattaneo, Aprea, Bagnasco, Paolo Russo, D'Attis, Spena, Ruggieri, Maria Tripodi, Nevi, Giacometto, Della Frera, Labriola, D'Ettore, Novelli, Cannatelli, Sozzani, Giacomoni.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, primo periodo, sostituire le parole da: delle discriminazioni fino alla fine del periodo, con le seguenti: ad ogni forma di discriminazione in attuazione dei principi di uguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione e dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea.

  Conseguentemente, alla rubrica, sostituire le parole da: delle discriminazioni fino alla fine, con le seguenti: ad ogni forma di discriminazione.
7. 403. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, primo periodo, sostituire le parole da: per motivi legati fino alla fine del comma con le seguenti: motivate da odio etnico, nazionale, razziale o religioso, oppure fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale. La strategia reca la definizione degli obiettivi e l'individuazione di misure relative all'educazione e istruzione, al lavoro, alla sicurezza, anche con riferimento alla situazione carceraria, alla comunicazione e ai media. La strategia è elaborata nel quadro di una consultazione permanente delle amministrazioni locali, delle organizzazioni di categoria e delle associazioni impegnate nel contrasto delle discriminazioni fondate sull'odio etnico, nazionale, razziale o religioso, oppure fondati sul sesso, sul genere, sull'orientamento sessuale.
7. 471. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, secondo periodo, sopprimere le parole: alla comunicazione e ai media.
7. 460. Giannone, Lupi, Silli, Palmieri.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, terzo periodo, sopprimere le parole: delle amministrazioni locali.
7. 501. Giannone, Lupi, Silli.

  Al comma 1, dopo il capoverso 2-bis, aggiungere il seguente: 2-ter. All'attuazione delle misure e degli specifici interventi di cui, rispettivamente, al secondo e al terzo periodo del comma 2-bis, le amministrazioni pubbliche competenti provvedono compatibilmente con le risorse disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
7. 700. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
(Approvato)

  Dopo l'articolo 7, aggiungere il seguente:

Art. 7-bis.

  1. Il Fondo di cui all'articolo 14 della legge 7 luglio 2016, n. 122, è incrementato di 1 milione di euro per l'anno 2020.

  Conseguentemente all'articolo 10, comma 1, dopo le parole: a decorrere dall'anno 2020 aggiungere le seguenti: e dell'articolo 7-bis, pari a 1 milione di euro per l'anno 2020;.
7. 0404. Lupi, Giannone, Silli.

A.C. 107-A – Articolo 8

ARTICOLO 8 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

* Articolo sostituito a seguito dell'approvazione dell'emendamento 8.700

Art. 8.
(Misure per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno alle vittime)

  1. Il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità, di cui all'articolo 19, comma 3, del decreto-legge 4 luglio 2006, n. 223, convertito, con modificazioni, dalla legge 4 agosto 2006, n. 248, è incrementato di 4 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020, al fine di finanziare politiche per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno delle vittime.
  2. Nei limiti delle risorse di cui al comma 1, è istituito un programma per la realizzazione, in tutto il territorio nazionale, di centri contro le discriminazioni motivate da orientamento sessuale e identità di genere. I centri garantiscono adeguata assistenza legale, sanitaria, psicologica, di mediazione sociale e ove necessario adeguate condizioni di alloggio e di vitto alle vittime dei reati previsti dall'articolo 604-bis del codice penale, commessi per motivi fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere della vittima, ovvero di un reato aggravato, per le medesime ragioni, dalla circostanza di cui all'articolo 604-ter del codice penale, nonché a soggetti che si trovino in condizione di vulnerabilità legata all'orientamento sessuale o all'identità di genere in ragione del contesto sociale e familiare di riferimento.
  3. I centri di cui al comma 2 svolgono la loro attività garantendo l'anonimato delle vittime e possono essere gestiti dagli enti locali, in forma singola o associata, nonché da associazioni operanti nel settore del sostegno e dell'aiuto ai soggetti di cui al medesimo comma. I centri operano in maniera integrata, anche con la rete dei servizi socio-sanitari e assistenziali territoriali, tenendo conto delle necessità fondamentali per la protezione dei soggetti di cui al comma 2, ivi compresa l'assistenza legale, sanitaria, psicologica e di mediazione sociale dei medesimi.
  4. Il programma di cui al comma 2 è definito con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro per le pari opportunità e la famiglia. Il regolamento individua i requisiti organizzativi dei centri di cui al comma 2, le tipologie degli stessi, le categorie professionali che possono operare in essi e le modalità di erogazione dei servizi assistenziali e assicura, in sede di elaborazione del programma, opportune forme di consultazione delle associazioni di cui al comma 3.

PROPOSTE EMENDATIVE

EMENDAMENTI SEGNALATI PER LA VOTAZIONE

ART. 8.
(Misure per la prevenzione e il contrasto della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno alle vittime)

  Sopprimerlo.
*8. 1. Lucaselli.

  Sopprimerlo.
*8. 400. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Sopprimerlo.
*8. 401. Bartolozzi, Costa, Cassinelli, Cristina, Pittalis, Rossello, Siracusano, Zanettin, Palmieri, Orsini, Squeri, Casciello, Mandelli, Calabria, Occhiuto, Cattaneo, Aprea, Bagnasco, Paolo Russo, D'Attis, Spena, Ruggieri, Maria Tripodi, Nevi, Giacometto, Della Frera, Labriola, D'Ettore, Novelli, Cannatelli, Sozzani, Giacomoni.

  Sostituirlo con il seguente:

Art. 8.
(Modifiche all'articolo 105-quater del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77)

  1. All'articolo 105-quater del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) al comma 1:
    1) al primo periodo, le parole: «per motivi collegati all'orientamento sessuale e all'identità di genere» sono soppresse;
    2) il secondo e il terzo periodo sono soppressi;
   b) il comma 2 è sostituito dai seguenti:
  «2. Nei limiti delle risorse di cui al comma 1 è istituito un programma per la realizzazione in tutto il territorio nazionale di attività di coordinamento dei progetti di cui all'articolo 11, comma 1, secondo periodo, della legge 11 gennaio 2018, n. 4.
   2-bis. Il programma di cui al comma 2 è definito con regolamento da adottare ai sensi dell'articolo 17, comma 1, della legge 23 agosto 1988, n. 400, su proposta del Ministro per le pari opportunità. Il regolamento individua i requisiti organizzativi delle iniziative di orientamento, di formazione e di sostegno anche nell'ambito della esistente programmazione»;
   c) la rubrica è sostituita dalla seguente: «Misure per la prevenzione e il contrasto della violenza e per il sostegno alle vittime».

  Conseguentemente, sopprimere l'articolo 10.
8. 402. Tomasi, Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Alessandro Pagano.

  Sostituirlo con il seguente:

Art. 8.
(Modifica all'articolo 105-quater del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, in materia di centri contro le discriminazioni motivate dall'orientamento sessuale o dall'identità di genere)

  1. All'articolo 105-quater, comma 2, del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, le parole: «di discriminazione o violenza fondata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere» sono sostituite dalle seguenti: «dei reati previsti dagli articoli 604-bis del codice penale, commessi per motivi fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere della vittima, ovvero di un reato aggravato, per le medesime ragioni, dalla circostanza di cui all'articolo 604-ter del codice penale».

  Conseguentemente, sopprimere l'articolo 10.
8. 700. (da votare ai sensi dell'articolo 86, comma 4-bis, del Regolamento).
(Approvato)

  Al comma 1, sostituire le parole: 4 milioni con le seguenti: 6 milioni.

  Conseguentemente:
   al medesimo comma, sostituire le parole: della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno delle vittime con le seguenti: di ogni forma di discriminazione e per il sostegno delle vittime di violenza;
   al comma 2, sostituire le parole: Nei limiti delle risorse di cui al comma 1, è istituito un programma con le seguenti: Quota parte delle risorse di cui al comma 1, pari a 3 milioni di euro, è destinata all'istituzione di un programma;
   all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: 4 milioni con le seguenti: 6 milioni.
8. 7. Varchi, Maschio, Lollobrigida, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno delle vittime con le seguenti: di ogni forma di discriminazione e per il sostegno delle vittime di violenza.

  Conseguentemente, al comma 2, sostituire le parole: Nei limiti delle risorse di cui al comma 1, è istituito un programma con le seguenti: Quota parte delle risorse di cui al comma 1, pari a 2 milioni di euro, è destinata all'istituzione di un programma.
8. 25. Maschio, Varchi, Lollobrigida.

  Al comma 1, sostituire le parole da: della violenza per motivi fino a: e all'identità di genere con le seguenti: di ogni forma di discriminazione di violenza in attuazione dei princìpi di uguaglianza e di pari dignità sociale sanciti dalla Costituzione e dal Trattato sul funzionamento dell'Unione europea e.

  Conseguentemente,
   al comma 2:
    al primo periodo sopprimere le parole: motivate da orientamento sessuale e identità di genere;
    al secondo periodo sopprimere le parole da: dei reati previsti dagli articoli 604-bis fino alla fine del comma.
    alla rubrica, sostituire le parole: della violenza per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere e per il sostegno alle vittime con le seguenti: di ogni forma di discriminazione e di.
8. 403. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Sopprimere i commi 2, 3 e 4.
8. 404. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Sopprimere il comma 2.
8. 405. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Sopprimere il comma 3.
8. 406. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Sopprimere il comma 4.
8. 407. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 4, primo periodo, aggiungere in fine le parole: previa intesa in sede di Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281,.
8. 408. Maschio, Varchi.

  Dopo l'articolo 8 aggiungere il seguente:

Art. 8-bis.
(Modifica alla legge 13 luglio 2015, n. 107)

  1. All'articolo 1, comma 7, della legge 13 luglio 2015, n. 107, dopo la lettera s), è inserita la seguente: « s-bis) potenziamento e sviluppo di iniziative di informazione ed educazione sessuale e al rispetto delle differenze;».
8. 02. Magi.

  Dopo l'articolo 8 aggiungere il seguente:

Art. 8-bis.
(Modifica alla legge 13 luglio 2015, n. 107)

  1. All'articolo 1, comma 16, della legge 13 luglio 2015, n. 107, sono apportate le seguenti modificazioni:
   a) dopo le parole: «ordine e grado» sono aggiunte le seguenti: «l'informazione e l'educazione sessuale e al rispetto delle differenze,»;
   b) dopo le parole: «la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni» sono inserite le seguenti: «, ivi comprese quelle basate sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere o fondate sulla composizione del nucleo familiare di appartenenza (omogenitoriale, monoparentale, affidatario o adottivo)».
8. 01. Magi.

  Dopo l'articolo 8 aggiungere il seguente:

Art. 8-bis.

  1. Al comma 1, dell'articolo 18-bis del decreto-legge 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, sostituire le parole: «3 milioni» con le seguenti: «4 milioni».

  Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, dopo le parole: a decorrere dall'anno 2020 aggiungere le seguenti: e dell'articolo 8-bis, pari a 1 milione di euro per l'anno 2020.
8. 0400. Bartolozzi, Costa, Cassinelli, Cristina, Pittalis, Rossello, Siracusano, Zanettin.

A.C. 107-A – Articolo 9

ARTICOLO 9 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

Art. 9.
(Statistiche sulle discriminazioni e sulla violenza)

  1. Ai fini della verifica dell'applicazione della presente legge e della progettazione e della realizzazione di politiche per il contrasto della discriminazione e della violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi, oppure fondati sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere e del monitoraggio delle politiche di prevenzione, l'Istituto nazionale di statistica, nell'ambito delle proprie risorse e competenze istituzionali, sentito l'Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori (OSCAD), assicura lo svolgimento di una rilevazione statistica con cadenza almeno triennale. La rilevazione deve misurare anche le opinioni, le discriminazioni e la violenza subite e le caratteristiche dei soggetti più esposti al rischio, secondo i quesiti contenuti nell'Indagine sulle discriminazioni condotta dall'Istituto nazionale di statistica a partire dal 2011.

PROPOSTE EMENDATIVE

EMENDAMENTI SEGNALATI PER LA VOTAZIONE

ART. 9.
(Statistiche sulle discriminazioni e sulla violenza)

  Sopprimerlo.
*9. 400. Palmieri, Orsini, Squeri, Casciello, Mandelli, Calabria, Occhiuto, Cattaneo, Aprea, Bagnasco, Paolo Russo, D'Attis, Spena, Ruggieri, Maria Tripodi, Nevi, Giacometto, Della Frera, Labriola, D'Ettore, Novelli, Cannatelli, Sozzani, Giacomoni.

  Sopprimerlo.
*9. 401. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, primo periodo, sopprimere la parola: nazionali.
9. 403. Di Muro, Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, primo periodo, dopo le parole: oppure fondati aggiungere le seguenti: sulla convinzione e sulle condizioni personali e sociali, sull'età, sulla disabilità, sull'età, sul sesso, o.
9. 404. Di Muro, Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, secondo periodo, sopprimere la parola: anche.
9. 405. Di Muro, Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, secondo periodo sopprimere le parole: le opinioni.
9. 406. Giannone, Lupi, Silli.

A.C. 107-A – Articolo 10

ARTICOLO 10 DEL TESTO UNIFICATO DELLA COMMISSIONE

* Articolo soppresso a seguito dell'approvazione dell'emendamento 8.700

Art. 10.
(Copertura finanziaria)

  1. Agli oneri derivanti dall'attuazione dell'articolo 8, comma 1, pari a 4 milioni di euro annui a decorrere dall'anno 2020, si provvede mediante corrispondente riduzione del Fondo di cui all'articolo 1, comma 200, della legge 23 dicembre 2014, n. 190.

PROPOSTE EMENDATIVE

EMENDAMENTI SEGNALATI PER LA VOTAZIONE

ART. 10.
(Copertura finanziaria)

  Sopprimerlo.
*10. 400. Palmieri, Orsini, Squeri, Casciello, Mandelli, Calabria, Occhiuto, Cattaneo, Aprea, Bagnasco, Paolo Russo, D'Attis, Spena, Ruggieri, Maria Tripodi, Nevi, Giacometto, Della Frera, Labriola, D'Ettore, Novelli, Cannatelli, Sozzani, Giacomoni.

  Sopprimerlo.
*10. 401. Lupi, Giannone, Silli.

  Sopprimerlo.
*10. 402. Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Potenti, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, sostituire le parole: 4 milioni con le seguenti: 2 milioni.
10. 403. Potenti, Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

  Al comma 1, sostituire le parole da: corrispondente riduzione fino alla fine del comma, con le seguenti: mediante i proventi derivanti da apposito fondo statale da finanziarsi attraverso erogazioni liberali cui spetta una detrazione dall'imposta lorda pari al 30 per cento, per un importo non superiore a 30.000 euro.
10. 404. Potenti, Turri, Bisa, Tateo, Paolini, Di Muro, Morrone, Cantalamessa, Marchetti, Tomasi, Alessandro Pagano.

A.C. 107-A – Proposta emendativa

PROPOSTA EMENDATIVA RIFERITA AL TITOLO DEL TESTO UNIFICATO

TIT.

  Al titolo, sostituire le parole: e all'identità di genere con le seguenti: , all'identità di genere e alla disabilità.
Tit. 1. Noja, Massimo Enrico Baroni, Carnevali, Stumpo.
(Approvato)

EMENDAMENTI NON SEGNALATI
PER LA VOTAZIONE

ART. 6.

  Sopprimerlo.
*6. 17. Rospi.

  Sopprimerlo.
*6. 72. Maschio, Varchi.

  Sopprimerlo.
*6. 470. Lupi, Giannone, Silli.

  Sopprimere il comma 1.
6. 471. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 2 gennaio.
6. 79. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 3 gennaio.
6. 80. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 4 gennaio.
6. 81. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 5 gennaio.
6. 82. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 7 gennaio.
6. 83. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 8 gennaio.
6. 84. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 9 gennaio.
6. 85. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 10 gennaio.
6. 86. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 11 gennaio.
6. 87. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 12 gennaio.
6. 88. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 13 gennaio.
6. 89. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 14 gennaio.
6. 90. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 15 gennaio.
6. 91. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 2 novembre.
6. 176. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 16 gennaio.
6. 92. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 17 gennaio.
6. 93. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 18 gennaio.
6. 94. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 19 gennaio.
6. 95. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 20 gennaio.
6. 96. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 21 gennaio.
6. 97. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 22 gennaio.
6. 98. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 23 gennaio.
6. 99. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 24 gennaio.
6. 100. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 25 gennaio.
6. 108. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 26 gennaio.
6. 109. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 27 gennaio.
6. 110. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 28 gennaio.
6. 111. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 29 gennaio.
6. 112. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 30 gennaio.
6. 113. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 3 gennaio.
6. 114. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 1o febbraio.
6. 115. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 2 febbraio.
6. 116. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 3 febbraio.
6. 117. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 4 febbraio.
6. 118. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 5 febbraio.
6. 119. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 6 febbraio.
6. 120. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 7 febbraio.
6. 121. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 8 febbraio.
6. 122. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 9 febbraio.
6. 123. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 10 febbraio.
6. 124. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 11 febbraio.
6. 125. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 12 febbraio.
6. 126. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 13 febbraio.
6. 127. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 14 febbraio.
6. 128. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 15 febbraio.
6. 129. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 16 febbraio.
6. 130. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 17 febbraio.
6. 131. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 18 febbraio.
6. 132. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 19 febbraio.
6. 133. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 20 febbraio.
6. 134. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 21 febbraio.
6. 135. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 22 febbraio.
6. 136. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 23 febbraio.
6. 137. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 24 febbraio.
6. 138. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 25 febbraio.
6. 139. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 26 febbraio.
6. 140. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 27 febbraio.
6. 141. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 28 febbraio.
6. 142. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 1 marzo.
6. 143. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 2 marzo.
6. 144. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 3 marzo.
6. 145. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 4 marzo.
6. 146. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 5 marzo.
6. 147. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 6 marzo.
6. 148. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 7 marzo.
6. 149. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 8 marzo.
6. 150. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 9 marzo.
6. 151. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 10 marzo.
6. 152. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 11 marzo.
6. 153. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 12 marzo.
6. 154. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 13 marzo.
6. 155. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 14 marzo.
6. 156. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 15 marzo.
6. 157. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 16 marzo.
6. 158. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 17 marzo.
6. 159. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 18 marzo.
6. 160. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 19 marzo.
6. 161. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 20 marzo.
6. 162. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 21 marzo.
6. 163. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 22 marzo.
6. 164. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 23 marzo.
6. 165. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 24 marzo.
6. 166. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 25 marzo.
6. 167. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 26 marzo.
6. 168. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 27 marzo.
6. 169. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 28 marzo.
6. 170. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 29 marzo.
6. 171. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 30 marzo.
6. 172. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 31 marzo.
6. 173. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le seguenti: 30 giugno.
6. 175. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 17 maggio con le parole: 2 maggio.
6. 174. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con le seguenti: la lesbofobia, la bifobia e la transfobia.
6. 75. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con le seguenti: l'omofobia, la nanofobia, la transfobia.
6. 77. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con le seguenti: l'emofobia, la bifobia e la transfobia.
6. 76. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, sostituire le parole: l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con le seguenti: l'omofobia, la lesbofobia, la calvifobia.
6. 78. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, sostituire le parole: contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con le seguenti: per la dignità della persona contro ogni discriminazione.

  Conseguentemente,
   al comma 3 sostituire le parole: contro l'omofobia, la lesbofobia, la bifobia e la transfobia con le seguenti: per la dignità della persona contro ogni discriminazione.
   sostituire la rubrica con la seguente: Istituzione della giornata nazionale per la dignità della persona contro ogni discriminazione.
6. 410. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 1, dopo le parole: e la transfobia aggiungere le seguenti: e l'eterofobia.

  Conseguentemente, al comma 3, dopo le parole: e la transfobia aggiungere le seguenti: e l'eterofobia.
6. 22. Maschio, Montaruli, Varchi.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la cattolicofobia.
6. 21. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la singlefobia.
6. 23. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: , la mammofobia e la babbofobia.
6. 24. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Agender.
6. 26. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Androgyne.
6. 27. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Androgynous.
6. 28. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Bigender.
6. 29. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Female to Male.
6. 30. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Gender.
6. 31. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Gender Nonconforming.
6. 32. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Gender Questioning.
6. 33. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Gender Variant.
6. 34. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Genderqueer.
6. 35. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorre, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Male to Female.
6. 36. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di MTF.
6. 37. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Neither.
6. 38. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Neutrois.
6. 39. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Non-binary.
6. 40. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Other.
6. 41. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Pangender.
6. 42. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Trans.
6. 43. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Trans-Man.
6. 44. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Trans Person.
6. 45. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Trans Woman.
6. 46. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transfeminine.
6. 47. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transgender.
6. 48. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transgender Man.
6. 49. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transgender Female.
6. 50. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transgender Male.
6. 51. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transgender Person.
6. 53. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transgender Woman.
6. 54. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transmasculine.
6. 55. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transsexual.
6. 56. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transsexual Female.
6. 57. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transsexual Male.
6. 58. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transsexual Man.
6. 59. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1, e ovunque ricorra, dopo la parola: transfobia aggiungere le seguenti: e la discriminazione di Transsexual Person.
6. 60. Montaruli, Varchi, Maschio.

  Al comma 1 sopprimere le parole: del rispetto e.
6. 74. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1 sopprimere le parole da: nonché a: genere.
6. 73. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sostituire le parole: sanciti dalla Costituzione con le seguenti: di cui all'articolo 3 della Costituzione.
6. 177. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 2.
*6. 179. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 2.
*6. 472. Lupi, Giannone, Silli.

  Sopprimere il comma 3.
**6. 180. Alessandro Pagano.

  Sopprimere il comma 3.
**6. 181. Maschio, Varchi.

  Sopprimere il comma 3.
**6. 473. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 3, sostituire le parole: e ogni altra iniziativa utile con le seguenti: , campagne di sensibilizzazione e di informazione istituzionale.
6. 192. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, dopo le parole: anche da parte delle amministrazioni pubbliche aggiungere le seguenti: locali.
6. 196. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, sopprimere le parole: in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado,.
6. 191. Rospi.

  Al comma 3, sostituire le parole: , in modo particolare nelle scuole con le seguenti: e nelle scuole.
6. 193. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, aggiungere il seguente periodo: Dall'attuazione del presente comma non devono derivare nuovi oneri per le amministrazioni e le istituzioni interessate.
6. 207. Maschio, Varchi.

  Al comma 3, aggiungere il seguente periodo: Le iniziative di cui al presente comma avvengono esclusivamente su base volontaria da parte delle istituzioni e degli enti interessati.
6. 206. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le iniziative di cui al presente comma devono essere deliberate con maggioranze qualificate di tre quarti dei componenti degli organi competenti degli enti e delle istituzioni interessate.
6. 205. Maschio, Varchi.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le iniziative di cui al presente comma devono essere deliberate con maggioranze qualificate di due terzi dei componenti degli organi competenti degli enti e delle istituzioni interessate.
6. 187. Alessandro Pagano.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le previsioni di cui al presente comma sono attuate esclusivamente da enti e istituzioni dello Stato, delle Regioni e dei Comuni.
6. 204. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, aggiungere il seguente periodo: Le previsioni di cui al presente comma non si applicano a organizzazioni, fondazioni, associazioni, società e soggetti comunque denominati che non appartengano alla pubblica amministrazione.
6. 203. Maschio, Varchi.

  Al comma 3, aggiungere, in fine, il seguente periodo: Le iniziative di cui al presente comma avvengono esclusivamente su base volontaria da parte delle istituzioni e degli enti interessati.
6. 480. Alessandro Pagano.

  Sopprimere il comma 4.
6. 210. Maschio, Varchi.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, le seguenti parole: , regioni e comuni.
6. 211. Maschio, Varchi.

  Al comma 4, aggiungere, in fine, le seguenti parole: e regioni.
6. 212. Varchi, Maschio, Zucconi.

ART. 7.

  Sopprimerlo.
*7. 3. Rospi.

  Sopprimerlo.
*7. 4. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimerlo.
*7. 401. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, sostituire il primo periodo con il seguente:
  2-bis. Nell'ambito delle competenze di cui al comma 1, l'ufficio elabora con cadenza semestrale una strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni.
7. 480. Alessandro Pagano.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, primo periodo, sostituire le parole: cadenza triennale con le seguenti: cadenza semestrale.
7. 30. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, primo periodo, sostituire le parole: cadenza triennale con le seguenti: caduta annuale.
7. 29. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, primo periodo, sostituire le parole: cadenza triennale con le seguenti: caduta biennale.
7. 28. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, primo periodo, sostituire le parole: una strategia nazionale con le seguenti: Piano strategico nazionale.

  Conseguentemente, al secondo e al terzo periodo, sostituire le parole: La strategia con le seguenti: Il Piano.
7. 31. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, sopprimere il secondo periodo.
7. 7. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, secondo periodo, sostituire le parole: e ai media con le seguenti: , anche attraverso le principali piattaforme multimediali.
7. 32. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, sopprimere il terzo periodo.
7. 8. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, capoverso 2-bis, terzo periodo, sopprimere le parole da: delle organizzazioni a: sull'identità di genere.
7. 9. Varchi, Maschio, Zucconi.

ART. 8.

  Sopprimerlo.
8. 470. Lupi, Giannone, Silli.

  Sopprimere il comma 1.
*8. 8. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 1.
*8. 471. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 1, sostituire le parole: 4 milioni di euro annui con le seguenti: 8 milioni di euro l'anno.

  Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: 4 milioni con le seguenti: 8 milioni.
8. 13. Magi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 4 milioni di euro annui con le seguenti: 5 milioni di euro annui.

  Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: 4 milioni di euro annui con le seguenti: 5 milioni di euro annui.
8. 15. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, sostituire le parole: 4 milioni di euro annui con le seguenti: 4,5 milioni di euro annui.

  Conseguentemente, all'articolo 10, comma 1, sostituire le parole: 4 milioni di euro annui con le seguenti: 4,5 milioni di euro annui.
8. 14. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, sopprimere le parole: per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere.

  Conseguentemente alla rubrica, sopprimere le parole: per motivi legati all'orientamento sessuale e all'identità di genere.
8. 23. Alessandro Pagano.

  Sopprimere i commi 2, 3 e 4.
8. 26. Maschio, Varchi.

  Sopprimere il comma 2.
*8. 28. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 2.
*8. 472. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 2, secondo periodo, sopprimere le parole da: e ove necessario fino a: di riferimento.
8. 30. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 2, secondo periodo, sopprimere le parole da: nonché fino a: di riferimento.
8. 31. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 2, secondo periodo, dopo le parole: vulnerabilità legata all'orientamento sessuale aggiungere le seguenti: , alle caratteristiche del sesso.
8. 410. Magi.

  Al comma 2, secondo periodo, sostituire le parole: sessuale o sull'identità con le seguenti: sessuale e sull'identità.
8. 34. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 3.
*8. 36. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 3.
*8. 473. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 3, primo periodo, sopprimere le parole da: e possono fino alla fine del periodo.
8. 37. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, primo periodo, sostituire le parole: possono essere gestiti con le seguenti: sono gestiti.
8. 46. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, primo periodo, sopprimere le parole: in forma singola o associata,.
8. 43. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, primo periodo, sopprimere le parole da: nonché da fino a: comma.
8. 39. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3 sopprimere il secondo periodo.
8. 38. Alessandro Pagano.

  Al comma 3 sopprimere il secondo periodo.
8. 41. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, sopprimere le parole da: in maniera integrata fino a: territoriali,.
8. 44. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, secondo periodo, sopprimere le parole da: tenendo conto fino alla fine del periodo.
8. 45. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 3, secondo periodo, sopprimere le parole: per la protezione.
8. 40. Maschio, Varchi.

  Al comma 3, secondo periodo, sopprimere le parole da: ivi compresa fino a: dei medesimi.
8. 42. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 4.
*8. 48. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Sopprimere il comma 4.
*8. 474. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 4, sopprimere il secondo periodo.
8. 50. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 4, sopprimere le parole: categorie professionali che vi possono operare e.
8. 49. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 4, sopprimere le parole da: e le modalità fino a: assistenziali.
8. 51. Maschio, Varchi.

  Al comma 4, sopprimere le parole da: e assicura fino a: comma 3.
8. 52. Maschio, Varchi.

ART. 9.

  Sopprimerlo.
*9. 2. Maschio, Varchi.

  Sopprimerlo.
*9. 402. Lupi, Giannone, Silli.

  Al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole da: e della progettazione fino a di prevenzione.
**9. 5. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole da: e della progettazione fino a: di prevenzione.
**9. 480. Alessandro Pagano.

  Al comma 1, sostituire le parole: politiche di contrasto con le seguenti: politiche di prevenzione e contrasto.
9. 6. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire le parole: sessuale o sull'identità con le seguenti: sessuale e sull'identità.
9. 7. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole: e del monitoraggio delle politiche di prevenzione.
9. 8. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole: , nell'ambito delle proprie risorse e competenze istituzionali,.
9. 9. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sopprimere le parole: , con cadenza almeno triennale,.
9. 11. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire la parola: triennale con la seguente: biennale.
9. 12. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, primo periodo, sostituire la parola: triennale con la seguente: annuale.
9. 13. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, secondo periodo, sostituire le parole: una rilevazione statistica sugli atteggiamenti della popolazione. La rilevazione dovrà misurare anche le con le seguenti: una rilevazione statistica sulle.
9. 14. Varchi, Maschio, Zucconi.

  Al comma 1, sopprimere il secondo periodo.
9. 16. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, secondo periodo, sopprimere le parole: e le caratteristiche dei soggetti più esposti al rischio,.
9. 18. Maschio, Varchi.

  Al comma 1, secondo periodo, sopprimere le parole da: secondo i quesiti fino alla fine del periodo.
9. 19. Maschio, Varchi.

ART. 10.

  Sopprimerlo.
10. 1. Maschio, Varchi.