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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 6 ottobre 2021

NUOVA ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME DEL DOC. LVII,
N. 4-
BIS – NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO
DI ECONOMIA E FINANZA 2021

DOC. LVII, n. 4- bis – Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021

Tempo complessivo: 3 ore e 25 minuti.

Relatore per la maggioranza 20 minuti
Relatore di minoranza 10 minuti
Governo 20 minuti
Interventi a titolo personale 26 minuti
Gruppi 2 ore e 9 minuti
MoVimento 5 Stelle 23 minuti
Lega – Salvini premier 21 minuti
Partito Democratico 17 minuti
Forza Italia – Berlusconi presidente 15 minuti
Fratelli d'Italia 11 minuti
Italia Viva 10 minuti
Coraggio Italia 10 minuti
Liberi e Uguali 8 minuti
Misto: 14 minuti
  L'Alternativa c'è 4 minuti
  MAIE-PSI-Facciamoeco 2 minuti
  Centro Democratico 2 minuti
  Noi con l'Italia – USEI-Rinascimento ADC 2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Azione – +Europa – Radicali Italiani 2 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta
del 6 ottobre 2021.

  Amitrano, Ascani, Ascari, Bergamini, Enrico Borghi, Boschi, Brescia, Brunetta, Carfagna, Carinelli, Casa, Castelli, Maurizio Cattoi, Cavandoli, Cirielli, Colletti, Davide Crippa, D'Arrando, D'Incà, Dadone, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Gerardi, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Lapia, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Macina, Maggioni, Magi, Mandelli, Marattin, Melilli, Migliore, Molinari, Molteni, Morelli, Mugnai, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Occhionero, Occhiuto, Orlando, Paita, Palazzotto, Parolo, Pastorino, Perantoni, Rampelli, Rizzo, Andrea Romano, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Schullian, Scutellà, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Sisto, Spadoni, Speranza, Tabacci, Tasso, Testamento, Vignaroli, Vito, Raffaele Volpi, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 5 ottobre 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   CASSINELLI ed altri: «Modifica all'articolo 545 del codice di procedura penale e altre disposizioni in materia di garanzie dell'imputato in relazione alla presunzione di non colpevolezza sino alla condanna definitiva» (3304);

   NOBILI: «Disposizioni in materia di circolazione dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica» (3305);

   EHM ed altri: «Disposizioni per sostenere i livelli occupazionali e produttivi e per contrastare la pratica della delocalizzazione delle attività produttive» (3306).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge AMITRANO: «Disposizioni concernenti l'organizzazione e il funzionamento del Comitato nazionale per la bioetica» (3066) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Del Monaco.

  La proposta di legge VARCHI ed altri: «Disposizioni in materia di ordinamento delle professioni pedagogiche ed educative e istituzione del relativo albo professionale» (3197) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Deidda.

Assegnazione di un progetto di legge
a Commissione in sede referente
.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:

   XIII Commissione (Agricoltura)

  LOSS ed altri: «Norme per la valorizzazione della castanicoltura da legno, delle filiere derivate di prodotti non legnosi e delle attività culturali collegate alla presenza storica del castagno sul territorio» (3282) Parere delle Commissioni I, V, VII, VIII, X, XII, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 4 ottobre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Cassa depositi e prestiti Spa, per l'esercizio 2020, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 463).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 5 ottobre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della società Difesa Servizi Spa, per l'esercizio 2019, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 464).

  Questi documenti sono trasmessi alla IV Commissione (Difesa) e alla V Commissione (Bilancio).

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 5 ottobre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria dell'Ente nazionale per il microcredito, per l'esercizio 2019, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 465).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Ministro
dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 29 settembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 14, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione concernente l'impatto finanziario derivante dagli atti e dalle procedure giurisdizionali e di precontenzioso con l'Unione europea, riferita al secondo semestre 2020 (Doc. LXXIII, n. 7).

  Questo documento è trasmesso a tutte le Commissioni permanenti.

Trasmissione dal Ministro della cultura.

  Il Ministro della cultura, con lettera pervenuta in data 30 settembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 24, comma 3, del decreto legislativo 29 gennaio 1998, n. 19, la relazione sull'attività svolta dalla Fondazione La Biennale di Venezia nell'anno 2020 (Doc. CLXX, n. 4), corredata dal bilancio d'esercizio per il medesimo anno.

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

Annunzio di risoluzioni
del Parlamento europeo.

  Il Parlamento europeo ha trasmesso le seguenti risoluzioni, approvate nella tornata dal 5 all'8 luglio 2021, che sono assegnate, ai sensi dell'articolo 125, comma 1, del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, nonché, per il parere, alla III Commissione (Affari esteri) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea), se non già assegnate alle stesse in sede primaria:

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione della direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio sulla razionalizzazione delle misure per promuovere la realizzazione della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T) (Doc. XII, n. 951) – alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e IX (Trasporti);

   Risoluzione legislativa sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo a una deroga temporanea a talune disposizioni della direttiva 2002/58/CE del Parlamento europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'uso di tecnologie da parte dei fornitori di servizi di comunicazione interpersonale indipendenti dal numero per il trattamento di dati personali e di altro tipo ai fini della lotta contro gli abusi sessuali sui minori online (Doc. XII, n. 952) – alla II Commissione (Giustizia);

   Risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva (UE) 2017/2397 per quanto riguarda le misure transitorie per il riconoscimento dei certificati di paesi terzi (Doc. XII, n. 953) – alla IX Commissione (Trasporti);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 168/2007 che istituisce l'Agenzia dell'Unione europea per i diritti fondamentali (Doc. XII, n. 954) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo Sicurezza interna (Doc. XII, n. 955) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo europeo per gli affari marittimi, la pesca e l'acquacoltura e che modifica il regolamento (UE) 2017/1004 (Doc. XII, n. 956) – alla XIII Commissione (Agricoltura);

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il Fondo Asilo, migrazione e integrazione (Doc. XII, n. 957) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione legislativa sulla proposta di direttiva del Consiglio che modifica la direttiva 2006/112/CE per quanto riguarda il conferimento di competenze di esecuzione alla Commissione al fine di determinare il significato dei termini utilizzati in talune disposizioni di tale direttiva (Doc. XII, n. 958) – alla VI Commissione (Finanze);

   Risoluzione legislativa sulla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il meccanismo per collegare l'Europa e abroga i regolamenti (UE) n. 1316/2013 e (UE) n. 283/2014 (Doc. XII, n. 959) – alle Commissioni riunite IX (Trasporti) e X (Attività produttive);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio recante modifica della decisione 2003/76/CE che stabilisce le disposizioni necessarie all'attuazione del protocollo, allegato al trattato che istituisce la Comunità europea, relativo alle conseguenze finanziarie della scadenza del trattato CECA e al fondo di ricerca carbone e acciaio (Doc. XII, n. 960) – alla X Commissione (Attività produttive);

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (CE) n. 767/2008, (CE) n. 810/2009, (UE) 2016/399, (UE) 2017/2226, (UE) 2018/1240, (UE) 2018/1860, (UE) 2018/1861, (UE) 2019/817 e (EU) 2019/1896 del Parlamento europeo e del Consiglio e che abroga le decisioni 2004/512/CE e 2008/633/GAI del Consiglio, ai fini della riforma del sistema di informazione visti (Doc. XII, n. 961) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 603/2013, (UE) 2016/794, (UE) 2018/1862, (UE) 2019/816 e (UE) 2019/818 per quanto riguarda la definizione delle condizioni di accesso agli altri sistemi di informazione dell'Unione europea ai fini del sistema di informazione visti (Doc. XII, n. 962) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione legislativa relativa alla posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce, nell'ambito del Fondo per la gestione integrata delle frontiere, lo Strumento di sostegno finanziario per la gestione delle frontiere e i visti (Doc. XII, n. 963) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione concernente la posizione del Consiglio sul progetto di bilancio rettificativo n. 3/2021 dell'Unione europea per l'esercizio 2021 che iscrive l'eccedenza dell'esercizio 2020 (Doc. XII, n. 964) – alla V Commissione (Bilancio);

   Risoluzione legislativa concernente il progetto di decisione del Consiglio relativa alla conclusione, a nome dell'Unione europea, di un protocollo dell'accordo relativo ai servizi internazionali occasionali di trasporto di viaggiatori effettuati con autobus (accordo Interbus) riguardante i servizi internazionali regolari e i servizi internazionali regolari specializzati di trasporto di viaggiatori effettuati con autobus (Doc. XII, n. 965) – alla III Commissione (Affari esteri);

   Risoluzione sulle attività finanziarie della Banca europea per gli investimenti – Relazione annuale 2020 (Doc. XII, n. 966) – alla V Commissione (Bilancio);

   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti a partire da soia geneticamente modificata DAS-81419-2, a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII, n. 967) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);

   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti a partire da soia geneticamente modificata DAS-81419-2 × DAS–44406–6, a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII, n. 968) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);

   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che autorizza l'immissione in commercio di prodotti contenenti, costituiti da od ottenuti a partire da granturco geneticamente modificato 1507 × MIR162 × MON810 × NK603 e da granturco geneticamente modificato che combina due o tre dei singoli eventi 1507, MIR162, MON810 e NK603, a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII, n. 969) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);

   Risoluzione sul progetto di decisione di esecuzione della Commissione che rinnova l'autorizzazione alla commercializzazione di prodotti contenenti, costituiti od ottenuti da granturco geneticamente modificato Bt 11 (SYN-BTØ11-1), a norma del regolamento (CE) n. 1829/2003 del Parlamento europeo e del Consiglio (Doc. XII, n. 970) – alle Commissioni riunite XII (Affari sociali) e XIII (Agricoltura);

   Risoluzione sulla cooperazione UE-NATO nel contesto delle relazioni transatlantiche (Doc. XII, n. 971) – alla III Commissione (Affari esteri);

   Risoluzione sulla relazione annuale sul funzionamento dello spazio Schengen (Doc. XII, n. 972) – alla I Commissione (Affari costituzionali);

   Risoluzione su un nuovo spazio europeo della ricerca e dell'innovazione (Doc. XII, n. 973) – alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive);

   Risoluzione sulla revisione del quadro legislativo macroeconomico per un impatto più incisivo sull'economia reale europea e una maggiore trasparenza del processo decisionale e della responsabilità democratica (Doc. XII, n. 974) – alla V Commissione (Bilancio);

   Risoluzione sulla situazione in Nicaragua (Doc. XII, n. 975) – alla III Commissione (Affari esteri);

   Risoluzione sulle violazioni del diritto dell'Unione europea e dei diritti dei cittadini LGBTIQ in Ungheria a seguito delle modifiche giuridiche adottate dal parlamento ungherese (Doc. XII, n. 976) – alla III Commissione (Affari esteri).

Trasmissione dalla Fondazione
Ugo Bordoni.

  Il Presidente della Fondazione Ugo Bordoni, con lettera in data 1° ottobre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7, comma 2, del decreto-legge 14 marzo 2005, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 maggio 2005, n. 80, la relazione sull'attività svolta dalla medesima Fondazione nell'anno 2020 (Doc. CVII, n. 4).

  Questa relazione è trasmessa alla IX Commissione (Trasporti).

Richieste di parere parlamentare
su atti del Governo.

  Il Ministro dell'interno, con lettera in data 21 settembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale concernente il riparto dei contributi in favore delle associazioni combattentistiche vigilate dal Ministero dell'interno a valere sulle risorse iscritte nello stato di previsione della spesa del medesimo Ministero per l'anno 2021, nel capitolo 2309 – piano gestionale 1 (310).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla I Commissione (Affari costituzionali), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 26 ottobre 2021.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 22 settembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 06/2021, relativo all'acquisto di munizioni a guida remota (Loitering Ammunitions) per il comparto Forze speciali (311).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 15 novembre 2021. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 26 ottobre 2021.

  Il Ministro della difesa, con lettera in data 28 settembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 536, comma 3, lettera b), del codice dell'ordinamento militare, di cui al decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66, la richiesta di parere parlamentare sullo schema di decreto ministeriale di approvazione del programma pluriennale di A/R n. SMD 11/2021, relativo all'ammodernamento, rinnovamento e potenziamento della capacità nazionale di difesa aerea e missilistica a protezione del territorio nazionale e dell'Alleanza atlantica e a garantire la protezione di teatro alle forze schierate in aree di operazione (312).

  Questa richiesta è assegnata, ai sensi del comma 4 dell'articolo 143 del Regolamento, alla IV Commissione (Difesa), che dovrà esprimere il prescritto parere entro il 15 novembre 2021. È altresì assegnata, ai sensi del comma 2 dell'articolo 96-ter del Regolamento, alla V Commissione (Bilancio), che dovrà esprimere i propri rilievi sulle conseguenze di carattere finanziario entro il 26 ottobre 2021.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative volte al pieno utilizzo delle graduatorie degli idonei dei concorsi delle pubbliche amministrazioni – 3-02515

   FORCINITI, COLLETTI, CABRAS, CORDA, PAOLO NICOLÒ ROMANO, TRANO, MANIERO, TESTAMENTO, LEDA VOLPI, SPESSOTTO, GIULIODORI, VALLASCAS, COSTANZO, MASSIMO ENRICO BARONI e SAPIA. – Al Ministro per la pubblica amministrazione. – Per sapere – premesso che:

   il pieno utilizzo delle vigenti graduatorie relative ai concorsi pubblici è da sempre considerata una buona prassi, sia ricorrendo al loro scorrimento da parte della stessa amministrazione che ha bandito il concorso, sia attraverso il loro utilizzo, previo accordo, con le altre amministrazioni che hanno necessità di reperire, velocemente e senza costi procedurali, personale a tempo indeterminato;

   questa buona prassi, consentita dai commi 147 e 148 dell'articolo 1 della legge n. 160 del 2019, è ormai da considerarsi un obbligo ai sensi della deliberazione n. 85/2020/Par della Corte dei conti, che ha evidenziato che lo scorrimento delle stesse sia necessario sia ai fini di ridurre i tempi ed eliminare i costi della gestione di un nuovo concorso, sia per la tutela delle legittime aspettative dei candidati che hanno comunque superato un giudizio di idoneità;

   inoltre, il Consiglio di Stato, fin dalla sentenza dell'Adunanza plenaria n. 14 del 2011, ha chiaramente stabilito che, in presenza di graduatorie valide ed efficaci, l'amministrazione, qualora scelga l'indizione di un nuovo concorso, in luogo dello scorrimento delle graduatorie vigenti, ha l'obbligo di motivare tale scelta e, parimenti, ha in sostanza considerato illegittimi gli affidamenti di incarichi dirigenziali fiduciari (articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001) in presenza di pubbliche graduatorie di idonei con le medesime caratteristiche (in tal senso, Consiglio di Stato, VI sezione, sentenza del 26 agosto 2016, n. 3704);

   infine, è stato istituito il sito «Monitoraggio delle graduatorie» a cui si accede dall'indirizzo www.lavoropubblico.gov.it per agevolare l'utilizzo di tutte le graduatorie vigenti da parte delle pubbliche amministrazioni; eppure questo strumento è sottoutilizzato e non c'è neanche un obbligo (sanzionato) per gli enti pubblici di inserirvi tempestivamente le graduatorie vigenti; infatti, molte pubbliche amministrazioni non lo effettuano (è il caso del concorso per 175 dirigenti dell'Agenzia delle entrate, la cui graduatoria, con ben 117 idonei non vincitori, non è stata ancora inserita) –:

   se il Ministro interrogato non ritenga necessario implementare l'utilizzo delle vigenti graduatorie, attraverso un'iniziativa urgente che chiarisca l'obbligatorietà di utilizzo delle stesse prima di dare seguito a nuovi concorsi o a incarichi fiduciari ex articolo 19, comma 6, del decreto legislativo 165 del 2001 per i medesimi profili e la obbligatorietà, per le pubbliche amministrazioni che intendono bandire concorsi, di attingere prima al personale dalle graduatorie vigenti presenti sul sito «Monitoraggio delle graduatorie», nonché quali siano le eventuali motivazioni ostative.
(3-02515)


Stato dell'erogazione dei contributi a fondo perduto a favore degli operatori del comparto turistico – 3-02516

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CARRARA, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FIORINI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GASTALDI, GERARDI, GERMANÀ, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, LUCENTINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MARIANI, MATURI, MICHELI, MINARDO, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLIN, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RAVETTO, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SCOMA, SNIDER, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZANELLA, ZENNARO, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. – Al Ministro del turismo. – Per sapere – premesso che:

   il turismo organizzato italiano lavora poco su mete nazionali o europee, avendo circa l'85 per cento del fatturato complessivo rappresentato dalla vendita di destinazioni lontane;

   la mancata apertura nell'estate 2021 all'outgoing extra Unione europea ha comportato per il ramo la permanenza in uno stato di crisi profonda: il comparto dei viaggi organizzati, che fatturava 13,3 miliardi di euro nel 2019, è crollato a 3 miliardi di euro nel 2020 e nel 2021 non riesce ancora a risollevarsi;

   le imprese del settore sono indubbiamente tra quelle più colpite dalla crisi pandemica e molte rischiavano di chiudere definitivamente senza l'intervento di sostegno di cui ai decreti-legge nn. 34 del 2020 e 73 del 2021;

   è noto, infatti, che recentemente, grazie proprio all'intervento del Ministro interrogato, sono stati sbloccati oltre 400 milioni di euro per contributi a fondo perduto per le imprese turistico-ricettive, agenzie di viaggio e tour operator, guide turistiche e accompagnatori turistici, imprese che svolgono attività turistiche mediante autobus scoperti. Nello specifico, alle agenzie di viaggio e ai tour operator sono destinati oltre 160 milioni di euro;

   in sede di risposta ad un atto di sindacato ispettivo a luglio 2021, il Ministro interrogato riferiva che alla data le domande di accesso al fondo di cui all'articolo 182 del decreto-legge 34 del 2020 erano 7.124, delle quali, per circa il 3,7 per cento delle domande presentate, 267, restava da completare la liquidazione della prima o della seconda tranche di pagamenti; mentre per i nuovi fondi, era stata attivata la necessaria procedura di autorizzazione comunitaria, rivedendo il limite del temporary framework –:

   se possa fornire informazioni aggiornate sullo stato dell'erogazione dei fondi e sul numero delle imprese beneficiarie, anche alla luce dei decreti firmati ad agosto 2021 dal Ministro interrogato.
(3-02516)


Chiarimenti e iniziative in merito ai progetti per l'ammodernamento delle reti irrigue nell'ambito del Piano nazionale di ripresa e resilienza, con particolare riferimento al Mezzogiorno – 3-02517

   CILLIS, CASSESE, PIGNATONE, CADEDDU, BILOTTI, GAGNARLI, GALLINELLA, L'ABBATE, MAGLIONE, ALBERTO MANCA, MARZANA, PARENTELA e DEL SESTO. – Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. – Per sapere – premesso che:

   il decreto ministeriale n. 490962 del 30 settembre 2021 reca l'approvazione degli elenchi dei progetti ammissibili e non ammissibili al finanziamento con fondi afferenti al Piano nazionale di ripresa e resilienza, missione 2 componente 4 (M2C4) – investimento 4.3 – «Investimenti nella resilienza dell'agrosistema irriguo per una migliore gestione delle risorse idriche»;

   risultano ammissibili al finanziamento 149 progetti (livello esecutivo), presentati da consorzi di bonifica ed enti irrigui, per un importo complessivo di investimenti pari a 1,6 miliardi di euro e ulteriori 10 progetti (livello definitivo), per un importo di circa 89 milioni di euro;

   tra gli interventi finanziati pochissimi riguardano opere da realizzarsi nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare Basilicata e Puglia, mentre nessun intervento riguarda la regione Sicilia;

   la perdita di risorse per l'ammodernamento di reti irrigue, ormai datate e che necessitano di interventi di continua manutenzione per perdite o disservizi, è particolarmente grave e inaccettabile proprio nei territori dove le difficoltà di consegna dell'acqua agli appezzamenti agricoli rischiano di pregiudicare l'esistenza del servizio irriguo;

   i criteri di valutazione dei progetti sono stati definiti attraverso un'interlocuzione sia con le istituzioni territoriali che con i potenziali beneficiari, come dimostrato dall'iniziativa realizzata il 23 giugno 2021 che ha visto riunirsi, su iniziativa del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, istituzioni regionali, enti irrigui e attori locali, per condividere la strategia degli interventi programmati all'interno delle varie componenti del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per comunicare le modalità di utilizzo delle risorse;

   con comunicazione del 25 giugno 2021, i criteri di scelta proposti sono stati trasmessi alle regioni e province autonome per la preventiva condivisione e con successivo decreto n. 299915 del 30 giugno 2021, recepite le pertinenti osservazioni, sono stati approvati i criteri di ammissibilità e di selezione degli interventi da individuare all'interno della banca dati Dania –:

   alla luce della necessità di assicurare la completa realizzazione degli interventi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, sia con riferimento alla qualità degli stessi che alla copertura territoriale, quali siano stati i criteri e le valutazioni specifiche che hanno determinato l'approvazione dei sopra menzionati elenchi e, qualora l'esclusione dei progetti riguardanti i territori del Mezzogiorno fosse imputabile a criticità progettuali, anche in termini di mancata rispondenza ai requisiti richiesti, se intenda intraprendere ulteriori azioni di supporto ai potenziali beneficiari, al fine di superare le suddette criticità e consentire l'ammissibilità degli interventi in caso di eventuali ulteriori processi selettivi.
(3-02517)


Iniziative di competenza a sostegno degli allevatori in relazione al prezzo di vendita del latte crudo – 3-02518

   BALDINI. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   le imprese del settore lattiero-caseario stanno attraversando un periodo di grave crisi in relazione al forte squilibrio tra il prezzo che i trasformatori corrispondono agli allevatori nazionali per la vendita del latte crudo e l'andamento dei prezzi al consumo dei prodotti lattiero-caseari;

   il prezzo del latte crudo, pari a 35 centesimi al litro, risulta inferiore ai costi di produzione nazionali, in particolare in questa fase, in cui si registrano rincari fino al 50 per cento dei prezzi delle materie prime, tra cui i mangimi;

   il valore aggiunto della filiera lattiero-casearia si concentra nei settori a valle della trasformazione del latte crudo e della distribuzione al consumo dei prodotti finiti;

   con tali livelli di prezzo del prodotto, gli allevatori nazionali non hanno una profittabilità adeguata alla sopravvivenza della struttura produttiva; particolarmente grave la situazione delle 5.000 imprese della regione Lombardia, dove si concentra una quota elevata della produzione nazionale;

   il prezzo di acquisto del latte sul mercato è troppo basso, inadeguato a coprire i costi di produzione degli allevatori, che richiedono interventi per calmierare i prezzi di acquisto dei mangimi e delle materie prime;

   è necessario rafforzare il potere contrattuale delle aziende agricole di produzione rispetto a quello delle imprese di trasformazione e della grande distribuzione, con opportuni incentivi all'aggregazione mediante organizzazioni di produttori, sostenendo, al contempo, l'efficienza produttiva con attivazione di funzioni condivise (logistiche, distributive, finanziarie, di stoccaggio e/o prima trasformazione dei prodotti);

   è essenziale evitare, altresì, che il latte di origine estera, prodotto con costi inferiori, possa «spiazzare» la produzione nazionale che ha qualità e standard igienico- sanitari molto elevati, in molti casi non comparabili con il prodotto proveniente da altri Paesi;

   occorre garantire piena applicazione delle norme, segnatamente dell'articolo 62 del decreto-legge 24 gennaio 2012, n. 1, che vietano l'imposizione di condizioni di acquisto, di vendita o contrattuali ingiustificatamente gravose, tra le quali quelle che determinino, in contrasto con il principio della buona fede e della correttezza, prezzi al di sotto dei costi di produzione medi dei prodotti oggetto di cessione da parte degli imprenditori agricoli –:

   quali urgenti iniziative di competenza intenda assumere per garantire che i prezzi che le imprese di trasformazione e della grande distribuzione corrispondono agli allevatori nazionali per la vendita del latte crudo raggiungano un livello tale da compensare i costi di produzione e assicurare un'adeguata remunerazione ai produttori.
(3-02518)


Iniziative in sede di Unione europea volte allo sviluppo delle cosiddette tecnologie di evoluzione assistita nel settore agricolo – 3-02519

   NEVI, D'ATTIS, SPENA, ANNA LISA BARONI, CAON, BOND e SANDRA SAVINO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:

   per «tea» (tecnologie di evoluzione assistita) si intendono le nuove tecnologie di miglioramento genetico che permettono di riprodurre in maniera rapida, precisa e mirata i risultati dei meccanismi alla base dell'evoluzione biologica naturale;

   il loro sviluppo, tuttavia, è ostacolato dalla legislazione europea sugli organismi geneticamente modificati (direttiva 2001/18/CE sugli organismi geneticamente modificati). Nel mese di aprile 2021 la direzione generale Agri della Commissione europea ha pubblicato uno studio sulle new genomic techniques (che comprendono le tecnologie di evoluzione assistita), nel quale si evidenzia che l'attuale legislazione deve essere adattata alle conoscenze scientifiche e tecnologiche sviluppate negli ultimi anni, prendendo una posizione netta sulla distinzione tra organismi geneticamente modificati e nuove biotecnologie;

   l'utilizzo delle tecnologie di evoluzione assistita consente di: 1) contrastare i danni derivanti dai cambiamenti climatici (14 miliardi di euro negli ultimi 10 anni secondo Coldiretti), creando piante più resistenti all'aggressione di malattie, di parassiti e di condizioni climatiche avverse; 2) esaltare il ricco germoplasma di cui dispone l'Italia; 3) ridurre l'impiego della chimica nei campi; 4) aumentare le rese nei settori cerealicolo (grano, mais, riso e orzo), frutticolo e ortofrutticolo, vitivinicolo e della produzione di leguminose da granella;

   tra l'altro, queste tecnologie non richiedono investimenti colossali e sono alla portata di realtà più piccole, quali istituti sperimentali e universitari e aziende sementiere;

   si tratta di obiettivi in linea con la strategia «Farm to fork» (F2F – dal campo alla tavola) lanciata dall'Unione europea nel quadro del New Green Deal, che prevede target ambiziosi, come la riduzione del 50 per cento di fitofarmaci e del 20 per cento di fertilizzanti chimici e l'aumento ad almeno il 25 per cento della superficie coltivata con metodo biologico;

   il 70 per cento dei giovani agricoltori italiani è pronto a utilizzare le tecnologie di evoluzione assistita, con l'obiettivo di migliorare la resistenza a malattie e parassiti (57 per cento), ma anche per migliorare la produttività (14 per cento);

   molti Paesi si stanno attrezzando per regolamentare le tecnologie di genome editing, stabilendo che ove il DNA inserito non è esogeno, non si tratta di un organismo geneticamente modificato. L'Unione europea è indietro e una modifica legislativa è prevista per il 2022;

   nel mese di ottobre 2021 è previsto il voto dell'assemblea plenaria del Parlamento europeo sulla strategia «Farm to fork» –:

   quali iniziative intenda adottare il Governo per favorire in sede di Unione europea la sollecita adozione di misure che consentano il pieno sviluppo delle tecnologie di evoluzione assistita, anche in considerazione dei cogenti impegni derivanti dalla strategia «Farm to fork».
(3-02519)


Iniziative di competenza volte ad assicurare un'omogenea gestione sul territorio nazionale della quarantena per COVID-19 in ambito scolastico – 3-02520

   DE LORENZO. – Al Ministro dell'istruzione. – Per sapere – premesso che:

   da alcuni organi di stampa si apprende che la gestione della quarantena a scuola varia tra le diverse regioni e spesso tra le diverse aziende sanitarie locali;

   secondo quanto indicato dal verbale del Comitato tecnico-scientifico n. 34 del 2021, «in caso di sintomi indicativi di infezione acuta delle vie respiratorie di personale o studenti, occorre attivare immediatamente la specifica procedura: il soggetto interessato dovrà essere invitato a raggiungere la propria abitazione e si dovrà attivare la procedura di segnalazione e contact tracing da parte dell'azienda sanitaria locale competente.»;

   il mondo della scuola ha risposto con grande responsabilità alla chiamata per il vaccino e oggi il 93 per cento del personale risulta vaccinato;

   il Ministero della salute, con circolare n. 36254 del 2021, ha aggiornato le indicazioni sulla quarantena di quanti hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, distinguendo: a) contatti asintomatici ad alto rischio, che possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 7 giorni, al termine del quale risulti un test molecolare o antigenico negativo e, se non fosse possibile eseguirli, tra il settimo e il quattordicesimo giorno, il periodo di quarantena finisce dopo 14 giorni dall'ultima esposizione al caso; b) contatti asintomatici a basso rischio: «non devono essere sottoposti a quarantena, ma continuare a mantenere le comuni misure igienico-sanitarie»;

   il Ministero della salute precisa, per i non vaccinati e per coloro che non hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni, che i contatti asintomatici ad alto rischio «possono rientrare in comunità dopo un periodo di quarantena di almeno 10 giorni dall'ultima esposizione al caso, al termine del quale risulti negativo un test molecolare o antigenico». In assenza del test la quarantena si chiude dopo almeno 14 giorni dall'ultima esposizione al caso; mentre i contatti asintomatici a basso rischio «non devono essere sottoposti a quarantena, ma continuare a mantenere le misure igienico-sanitarie»;

   nonostante tali linee guida ogni regione ha un protocollo diverso su come agire: in Emilia-Romagna vanno in quarantena solo i contatti stretti, in Veneto resta a casa solo il contagiato, in Toscana scatta l'isolamento automatico di tutta la classe;

   inoltre, non si hanno dati certi su quanti contagi ogni giorno siano stati segnalati dall'inizio dell'anno scolastico –:

   se non ritenga opportuno intervenire, per quanto di competenza, affinché si abbiano in un tempo più reale possibile i dati dei contagi nelle scuole e per individuare, di concerto con gli altri Ministeri competenti e le regioni, delle linee guida unitarie per gestire le quarantene.
(3-02520)


Iniziative di competenza per garantire l'urgente distribuzione dei libri di testo – 3-02521

   PICCOLI NARDELLI, DI GIORGI, LATTANZIO, NITTI, ORFINI, PRESTIPINO, ROSSI, BERLINGHIERI, LORENZIN, FIANO e CARNEVALI. – Al Ministro dell'istruzione. – Per sapere – premesso che:

   ormai da qualche anno, con la ripresa della scuola, si ripropone il problema dell'assenza dei libri di testo. Quest'anno, in particolare, i ritardi e le mancanze di alcuni titoli di primaria importanza stanno registrando livelli di assoluta gravità, ben peggiori rispetto agli anni trascorsi;

   a circa tre settimane dall'inizio dell'anno scolastico, infatti, molti testi prenotati dalle famiglie non sono stati ancora consegnati ai librai e agli altri canali distributivi;

   a denunciare questo quadro poco incoraggiante, in un momento in cui i bambini e i ragazzi auspicano di tornare alla normalità dopo quasi un anno e mezzo di pandemia, sono proprio le maggiori rappresentanze del settore;

   la procedura per le adozioni dei testi prevede che entro il mese di maggio le scuole debbano comunicare ufficialmente la lista dei testi adottati al Ministero dell'istruzione e all'Associazione italiana editori, in modo che questi abbiano tempi consoni per la produzione degli stessi nei tempi e nelle quantità necessarie;

   la situazione appare ancora più grave per quanto riguarda i testi per gli alunni della scuola primaria. In questo caso, nonostante si tratti di libri distribuiti gratuitamente alle famiglie con spesa a carico del comune di residenza, risulterebbero, invece, in larga parte disponibili solo su Amazon e a pagamento;

   diverse famiglie, in considerazione di detta irreperibilità presso i canali che distribuiscono i testi e del sommarsi dei ritardi, hanno deciso di dotarsi degli stessi nel più breve tempo possibile, rinunciando anche alla gratuità prevista;

   il ritardo, dovuto a ragioni fondamentalmente organizzative, ha evidenziato tutte le criticità del sistema fino ad ora in vigore –:

   quali iniziative urgenti intenda intraprendere – per quanto di competenza – per garantire in tempi brevi la distribuzione territoriale dei libri di testo.
(3-02521)


Elementi e iniziative di competenza in ordine alla vicenda del recente ritiro di arredi scolastici non a norma, acquistati dalla precedente struttura commissariale per l'emergenza COVID-19 – 3-02522

   TOCCAFONDI, ANZALDI, FREGOLENT, UNGARO, MARCO DI MAIO, OCCHIONERO e VITIELLO. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   da notizie stampa si apprende che alcuni banchi scolastici monoposto, recentemente acquistati tramite bando indetto dal precedente Commissario Arcuri, per garantire la sicurezza degli studenti dall'emergenza COVID-19, sarebbero fuori norma;

   dopo i banchi a rotelle, il cui acquisto fu oggetto di ingenti polemiche, la questione riguarda la dimensione dei banchi monoposto: 74 centimetri anziché i 60 concordati con l'azienda di riferimento, la portoghese Nautilus, discrepanza che impedirebbe in alcune scuole, sulla base della dimensione della classe, di mantenere quella distanza di sicurezza tra gli alunni rispettosa della normativa antincendio;

   la portoghese Nautilus, che si è aggiudicata l'appalto, ha sottoscritto al riguardo 2 contratti: il primo da 2,2 milioni di euro per la fornitura di sedie e il secondo da 7,3 milioni per 110 banchi monoposto;

   per eliminare i potenziali rischi dei 110 mila banchi distribuiti in 136 scuole, il 6 luglio 2021 si è svolta una riunione dell'area logistico-operativa della struttura commissariale del generale Figliuolo con rappresentanti del Ministero dell'istruzione, nel corso della quale sarebbe stato stabilito il ritiro degli arredi scolastici fuori norma, dislocati sul territorio nazionale, e la loro successiva consegna presso idonei luoghi di custodia individuati dal Ministero della difesa;

   il servizio di ritiro, stabilito con una determina del 21 settembre 2021, per la cifra di 173 mila euro, sarebbe stato affidato, con «somma urgenza», alla Jet air service, «unico operatore che si è reso disponibile ad eseguire il trasporto urgente in questione con annessa manovalanza», partner consolidato della struttura commissariale ed attualmente titolare di un contratto per il trasporto via nave di materiale acquistato dalla Cina;

   la notizia dell'irregolarità delle dimensioni dei banchi sarebbe comunque emersa successivamente alla consegna e alla distribuzione degli arredi scolastici in questione da parte dell'azienda Nautilus, circostanza che ha costretto la struttura commissariale a far fronte anche alle spese per il ritiro degli stessi da 136 scuole italiane distribuite sull'intero territorio nazionale –:

   se le notizie riportate in premessa corrispondano al vero e, in caso affermativo, quali iniziative, per quanto di competenza, intenda adottare per individuare i responsabili di tale sperpero di risorse pubbliche, sia all'interno del Ministero dell'istruzione che della struttura dell'allora Commissario Arcuri.
(3-02522)


Iniziative per garantire condizioni di decoro e sicurezza negli istituti scolastici, anche in relazione a situazioni di degrado registrate presso alcuni istituti di Roma – 3-02523

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ALBANO, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, DE TOMA, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GALANTINO, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, GIOVANNI RUSSO, RACHELE SILVESTRI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI, VINCI e ZUCCONI. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:

   desta sgomento, a soli pochi giorni dalla riapertura delle scuole, la presenza di ratti morti nel cortile di uno dei licei più grandi della città di Roma, il liceo Morgagni, in zona Monteverde vecchio, a due passi da un istituto comprensivo e da un'altra scuola superiore, oltre che dagli uffici della polizia locale del XII municipio;

   l'allarme è stato dato anche due settimane fa, al secondo giorno di scuola, da una scuola materna comunale, in zona Malafede, chiusa per topi a seguito della testimonianza di un bambino, che ai genitori aveva raccontato di aver visto un ratto nella struttura educativa capitolina. In questo caso Nas e Sisp dell'azienda sanitaria locale Roma 3, giunti sul posto, hanno accertato la presenza dei roditori e hanno predisposto la chiusura della materna;

   nell'istituto Morgagni, i topi morti sono stati ritrovati in un'area del cortile della scuola che attualmente si presenta come una discarica di banchi e sedie, un problema comune a molti istituti, che non sanno con quali fondi smaltire gli arredi;

   tanti gli istituti nelle stesse condizioni anche a seguito della rimozione dei banchi non a norma richiesta il 21 settembre 2021 dal generale Figliuolo, dopo che specifiche analisi merceologiche hanno dimostrato la presenza di arredi scolastici a rischio incendio;

   i banchi erano già stati segnalati come inadatti durante lo scorso anno scolastico quando i dirigenti scolastici, ancora prima di scoprire la loro infiammabilità, avevano evidenziato tra le inadeguatezze anche una lunghezza non adatta a garantire la distanza di sicurezza tra gli alunni;

   il generale Figliuolo ha optato per la «somma urgenza», poiché «eventuali ritardi nel ritiro dei materiali avrebbero un impatto negativo importante sulla sicurezza negli istituti scolastici ove tali arredi sono stoccati» –:

   quali urgenti iniziative intenda porre in essere per garantire la sicurezza negli istituti scolastici assicurando la rimozione immediata di arredi non a norma, pericolosi per gli studenti e che rischiano di gravare sul decoro e sulla sicurezza dell'edilizia scolastica.
(3-02523)


NOTA DI AGGIORNAMENTO DEL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2021 (DOC. LVII, N. 4-BIS)

Risoluzioni

   La Camera,

   esaminata la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2021, presentata ai sensi degli articoli 7, comma 2, lettera b), e 10-bis della legge 31 dicembre 2009, n. 196,

   premesso che:

    la Nota in esame prevede un aumento del PIL su base annuale al 6 per cento, in crescita di un punto e mezzo rispetto ai dati previsti nel Documento di economia e finanza dello scorso aprile, e un incremento del PIL nominale al 7,6 per cento rispetto al 5,6 per cento previsto;

    la nuova previsione tendenziale, inoltre, indica un tasso di crescita del PIL reale pari al 4,2 per cento nel 2022, un dato in costante diminuzione sino al 2024 quando è previsto si attesti all'1,9 per cento;

    le misure per il contrasto dell'emergenza epidemiologica hanno complessivamente

    determinato un incremento dell'indebitamento netto pari a 71 miliardi nel 2021, 0,8 miliardi nel 2022, 0,2 miliardi nel 2023 e 0,4 miliardi nel 2024; tra i principali interventi rientrano quelli per il sostegno alle imprese per circa 45,2 miliardi nel 2021, all'interno dei quali prevalgono quelli riferibili ai ristori in favore degli operatori che hanno subìto le conseguenze economiche derivanti dalle chiusure e dalle restrizioni imposte per fronteggiare la diffusione del virus, pari a circa 24 miliardi nel 2021;

    stando alla Nota, alla maggiore crescita nominale fa seguito un significativo abbassamento delle previsioni di indebitamento netto (deficit) delle Amministrazioni pubbliche, stimata nel 2021 al 9,4 per cento del PIL, oltre due punti percentuali in meno rispetto alla previsione del DEF all'11,8 per cento; anche i livelli di indebitamento netto previsti per i prossimi anni sono in diminuzione fino ad arrivare a un deficit del 2,1 per cento nel 2024 contro una stima programmatica del DEF al 3,4 per cento;

    secondo il documento in esame il più alto livello di PIL e il minor deficit dovrebbe determinare la riduzione del rapporto tra debito pubblico e prodotto interno lordo nel 2021 al 153,5 per cento rispetto al 155,6 per cento previsto dal DEF in aprile;

    il peso del debito pubblico – aumentato negli ultimi due anni di venti punti percentuali – condiziona in modo decisivo l'economia nazionale, impedendo investimenti strategici nel sostegno di settori di prioritario interesse nazionale, l'efficientamento delle reti infrastrutturali e dei servizi pubblici di supporto all'economia;

    per quanto riguarda l'occupazione, nonostante la Nota di aggiornamento proclami che il rallentamento dell'epidemia determinerà, tra le altre, una crescita dell'occupazione nettamente al di sopra dei ritmi registrati nell'ultimo decennio, in realtà il tasso di disoccupazione, che quest'anno è addirittura più elevato di quello del 2020, vale a dire 9,6 per cento a fronte del 9,3 dello scorso anno, è previsto scendere di appena lo 0,1 per cento nel 2022 e non offre segnali di grande discontinuità neanche nel 2023 e 2024, in cui, secondo le previsioni, si attesterà all'8,6 e al 7,9 per cento;

    occorre un sostegno più deciso alla crescita dell'occupazione, al fine di innalzarla ai livelli europei, e, parallelamente all'adozione di politiche volte a migliorare i tassi occupazionali,

    occorre proseguire il percorso verso un compiuto sistema di tutele di tutti i lavoratori, avviato con la legge di bilancio 2021 con l'introduzione dell'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa (ISCRO), finanziata dalla gestione separata INPS e volta a salvaguardare la continuità dell'attività professionale in caso di flessione del volume d'affari per i suoi iscritti;

    in questi mesi di crisi si sono susseguite procedure di licenziamenti a danno di lavoratori italiani avviate da multinazionali che hanno deciso di abbandonare i siti produttivi italiani e quello della delocalizzazione continua a essere uno dei maggiori fattori di rischio cui sono esposti i nostri lavoratori e le imprese che, invece, decidendo di rimanere in Italia si trovano a subire una concorrenza sleale;

    secondo la Nota sarebbe in marcata discesa anche il rapporto debito/PIL, che dovrebbe passare dal 153,5 per cento previsto per l'anno in corso al 146,1 per cento nel 2024;

    per quanto riguarda lo scenario internazionale, sull'andamento della produzione mondiale continuano a incidere in maniera determinante l'andamento della pandemia e i risultati delle campagne vaccinali nei singoli Stati, come anche la crescente difficoltà di reperimento di materiali e componenti, l'aumento dei prezzi dei trasporti internazionali a causa delle restrizioni dovute alla pandemia, e l'aumento del prezzo del petrolio e dei metalli, che già ora stanno mettendo in difficoltà imprese e famiglie anche in Italia;

    il tasso di inflazione nei Paesi dell'area OSCE tra febbraio e luglio è passato dal 1,7 per cento al 4,2 per cento su base annua, incidenza determinante dell'aumento dei prezzi energetici, mentre quello dell'area euro in agosto si è attestato sul 3 per cento, con un aumento di quasi un punto rispetto al mese precedente e raggiungendo il valore più alto dal 2011;

    secondo l'Eurostat nel mese di settembre ha avuto luogo un ulteriore peggioramento dei dati relativi al prezzo dei beni di consumo con un tasso di inflazione registrato nell'eurozona pari al 3,4 per cento, mentre l'inflazione core – che esclude energia, cibo e tabacchi – è stimata all'1,9 per cento, evidenziando su base mensile un incremento dello 0,5 per cento;

    la carenza di materiali e componenti e i forti aumenti dei prezzi dell'energia registrati negli ultimi mesi impattano anche sui costi di produzione delle imprese e possono ostacolarne i piani di produzione, mettendo a rischio la ripresa;

    inoltre, l'aumento dei prezzi energetici, come anche quello dei beni, e il conseguente rialzo dei tassi di inflazione, danneggiano in modo grave le famiglie, già alle prese con le conseguenze economiche dovute alla pandemia e alle rigide misure restrittive adottate dal Governo;

    l'andamento dell'economia nazionale, infatti, continua ad essere principalmente determinato dagli sviluppi dell'epidemia da COVID-19 e dalle relative misure preventive;

    il raggiungimento del target dell'ottanta per cento di popolazione vaccinata è dovuto alla larga adesione dei giovani e dei minori di 18 anni, ma sono ancora 3,5 milioni gli ultracinquantenni senza vaccino, cui si sommano cinque milioni di persone con un'età compresa tra 18 e 49 anni;

    secondo la Nota di aggiornamento, la spesa sanitaria, dopo avere raggiunto il 7,5 per cento del PIL nel 2020, è prevista scendere lievemente al 7,3 per cento del PIL nel 2021, una diminuzione che va però ricondotta all'aumento del PIL visto che nell'anno in corso la spesa sanitaria è attesa crescere del 4,8 per cento in termini nominali per l'attuazione della campagna vaccinale e per il potenziamento dei servizi sanitari, mentre nel biennio 2022-2023 la spesa sanitaria a legislazione vigente calerà del –2,3 per cento medio annuo per via dei minori oneri connessi alla gestione dell'emergenza epidemiologica;

    senza entrare nel merito dei possibili provvedimenti la Nota di aggiornamento afferma che «con la prossima Legge di Bilancio 2022-2024 sarà rafforzato il sistema sanitario nazionale, al fine di migliorare l'accesso alle cure e incoraggiare la prevenzione»;

    con riferimento ai dati contenuti nella Nota di aggiornamento, il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro ha evidenziato «il rischio concreto di una ripresa diseguale tra le diverse aree del Paese, non solo fra Nord e Sud ma anche all'interno dello stesso Mezzogiorno, con marcate differenze fra regioni sia in termini del rapporto percentuale tra differenza fra importazioni ed esportazioni e Pil regionale (che misura in qualche modo la dipendenza economica” dell'area geografica), sia in termini di dotazione di investimenti fissi, sia in termini occupazionali (dove la difformità territoriale è enorme soprattutto nella disoccupazione di lunga durata)»;

    inoltre, il Consiglio ha rilevato come «la ripresa non appare ancora consolidata, e che nel breve termine dipende ancora dalla messa in atto di politiche espansive», e come «una revoca prematura del sostegno alla liquidità potrebbe innalzare il rischio di fallimento delle aziende e spingere in alto i livelli di disoccupazione e di povertà, con effetti drammatici sui segmenti più deboli (giovani e donne)»;

    la sovraesposizione debitoria nella quale si trovano famiglie e imprese a causa della pandemia è significativamente aggravata dalle nuove regole bancarie europee sullo stato di default prudenziale dei debitori, che hanno ridotto di ben quattro punti percentuali la cosiddetta soglia relativa di rilevanza delle obbligazioni creditizie in arretrato;

    le nuove regole si risolvono in un ulteriore aggravio della condizione patrimoniale di cittadini e imprese, già duramente colpiti dalla pandemia e, in ultima analisi, incideranno in maniera molto negativa sulla stabilità dell'intero sistema economico e produttivo nazionale, ed è indispensabile sospendere tali nuove regole mentre per contro ora più che mai occorre un sistema bancario espansivo a sostegno della ripresa economica;

    in attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza l'Italia si è impegnata a varare una riforma fiscale che modifichi la tassazione a carico di famiglie e imprese, e sembra allo studio anche una riforma del catasto;

    stando alle notizie circolate sinora, le innovazioni in materia catastale potrebbero essere incentrate sulla modifica dei principi che regolano la classificazione degli immobili, sia con riferimento alla data di costruzione degli edifici, sia con riferimento all'unità di misura impiegata per la determinazione del valore patrimoniale, con il passaggio dal parametro del numero di vani a quello dei metri quadrati di superficie;

    asseritamente, entrambi questi interventi dovrebbero garantire maggiore equità nella determinazione delle rendite e, conseguentemente, nell'imposizione fiscale sugli stessi immobili, ma in realtà la riforma del catasto, nella sua applicazione pratica potrebbe presentare notevoli criticità e il rischio che queste portino ad un aumento delle tassazioni dirette e indirette sulla casa è molto concreto;

    la Nota di aggiornamento preannuncia che la legge di bilancio 2022-2024 «punterà a conseguire una graduale ma significativa riduzione dell'indebitamento netto dal 9,4 per cento previsto per quest'anno al 3,3 per cento del PIL nel 2024», un obiettivo che appare del tutto irrealistico;

    il Governo ha sin qui assunto una lunga serie di misure gravemente lesive delle libertà personali dei cittadini, garantite dalla Costituzione, e che hanno di fatto impedito alle imprese e al mondo del lavoro di attutire anche solo in minima parte le conseguenze della pandemia;

    la politica delle restrizioni alla libertà di circolazione delle persone e quella della chiusura indiscriminata di qualunque attività hanno messo in ginocchio decine di migliaia di imprese e professionisti e messo a rischio il tessuto occupazionale nazionale per il prossimo decennio,

impegna il Governo:

   1) a varare una riforma fiscale che determini una forte riduzione degli oneri che gravano su famiglie e imprese e, in particolare di quelli che formano il cosiddetto cuneo fiscale, da sempre freno alla crescita dei tassi occupazionali nazionali, finanziandola con le risorse attualmente impegnate per il reddito di cittadinanza, mettendo in atto, al contempo, una più decisa lotta all'evasione fiscale;

   2) in tale quadro, a introdurre un regime fiscale semplificato e forfettario ad aliquota unica al 15 per cento, la cosiddetta flat tax, da applicare soltanto sul reddito incrementale, ovvero sulla parte aggiuntiva di reddito prodotto rispetto all'anno precedente;

   3) a non includere nella delega fiscale la revisione degli estimi catastali, o alcuna misura che vada a incidere sulle rendite, considerate le ricadute incerte e pericolose che colpirebbero le famiglie, del tutto inopportuno in un momento di dilagante crisi economica;

   4) ai fini di una efficace applicazione dell'imposta sui servizi digitali, a introdurre una migliore e più efficace declinazione della stabile organizzazione virtuale disciplinata dall'articolo 162 del Testo unico delle imposte sui redditi, anche nell'ottica del contrasto all'illegittima pianificazione fiscale internazionale;

   5) a definire, nell'ambito delle politiche fiscali e delle prospettive di riforma, un piano di interventi volto a favorire ed incentivare l'occupazione anche mediante meccanismi premiali per le imprese ad alta intensità occupazionale basati sul principio «più assumi, meno paghi» e a superare le previsioni del «decreto dignità», che ingessano il mercato del lavoro; al contempo, a prevedere l'abolizione dei costi connessi ai rinnovi dei contratti a tempo determinato, al fine di evitare una perdita di competitività e produttività per le imprese italiane con conseguente ulteriore contrazione dell'occupazione;

   6) ad adottare provvedimenti volti a garantire a famiglie e imprese la liquidità necessaria a superare l'attuale crisi e i connessi fenomeni da sovraindebitamento;

   7) a tutelare le imprese italiane e il Made in Italy, sostenendo in ambito europeo l'introduzione di misure più stringenti volte a contrastare il dumping sociale e ambientale degli Stati extraeuropei, nonché ad intraprendere le necessarie iniziative volte ad accrescere la competitività delle imprese italiane al fine di evitare fughe verso Paesi che presentano una fiscalità di vantaggio e favorire il rientro in Patria delle imprese che negli ultimi anni hanno delocalizzato;

   8) a utilizzare le risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza per un imponente piano di rilancio e sviluppo dell'intera Nazione da attuare attraverso politiche espansive di spesa pubblica e finalizzato al superamento dei ritardi infrastrutturali e di sviluppo digitale che affliggono l'Italia;

   9) con specifico riferimento alla lotta al COVID-19, a organizzare e potenziare una rete territoriale di assistenza domiciliare, anche attraverso il potenziamento dell'assistenza territoriale e della medicina digitale, che possa scongiurare il sovraffollamento degli ospedali e permettere ai pazienti di essere curati in casa;

   10) a introdurre misure strutturali per il sostegno della natalità e della famiglia, proteggendo la maternità, potenziando i servizi territoriali destinati alla cura dei bambini e agevolando le famiglie con figli sotto il profilo della fiscalità;

   11) ad inserire nella prossima legge di bilancio le disposizioni necessarie al completamento di un sistema di tutele in favore dei lavoratori autonomi, avviato con l'introduzione dell'indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa, attraverso l'estensione delle misure già previste per i lavoratori dipendenti;

   12) ad adottare misure progressive di contenimento del costo finale dei prodotti energetici riducendo il peso fiscale delle accise e dell'Iva all'aliquota più bassa oggi consentita dalla normativa europea – senza introdurre nuove imposte o tasse per cittadini e imprese a copertura del minor gettito derivante, ma finanziando la diminuzione dell'introito fiscale complessivo dei prodotti energetici, rivedendo – se del caso – il sistema dei contributi a fondo perduto destinati ai soggetti pubblici e privati che non abbiano raggiunto i risultati attesi e a cui detti contributi sono stati erogati;

   13) a perseguire idonee politiche, anche e soprattutto a livello europeo, volte ad evitare che la transizione green rechi effetti eccessivamente distorsivi del mercato energetico e, di conseguenza, vada a penalizzare aziende e famiglie;

   14) a prorogare i termini delle notifiche delle cartelle esattoriali che facciano riferimento al periodo della pandemia, e a consentire una «Rottamazione quater» per le cartelle esattoriali e il proseguimento «nell'azione di sostegno» a tutti coloro che sono stati più colpiti dalla crisi dovuta al Covid;

   15) a prevedere un'ulteriore proroga, di almeno due anni, in materia di rateizzazione delle cartelle prevedendo che alla presentazione della domanda di rateizzazione consegua la sospensione dei termini di prescrizione e decadenza e il divieto di iscrivere nuovi fermi amministrativi e ipoteche o di avviare nuove procedure esecutive come già previsto dal decreto ristori (decreto-legge n. 157 del 2020);

   16) in considerazione del suo particolare ruolo di capitale della Repubblica, e al fine di consentire il completamento del trasferimento dei poteri e delle funzioni, a prevedere per i prossimi cinque anni la destinazione di un contributo straordinario annuo di 500 milioni di euro in favore della città di Roma;

   17) al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente e un migliore adeguamento antisismico degli edifici, a prevedere, con la prossima legge di bilancio, la proroga delle misure agevolative a tal fine già previste.
(6-00195) «Lollobrigida, Meloni, Albano, Bellucci, Bignami, Bucalo, Butti, Caiata, Caretta, Ciaburro, Cirielli, De Toma, Deidda, Delmastro Delle Vedove, Donzelli, Ferro, Foti, Frassinetti, Galantino, Gemmato, Lucaselli, Mantovani, Maschio, Mollicone, Montaruli, Osnato, Prisco, Rampelli, Rizzetto, Rotelli, Giovanni Russo, Rachele Silvestri, Silvestroni, Trancassini, Varchi, Vinci, Zucconi».


   La Camera,

   premesso che:

    la Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza (NADEF), ai sensi dell'articolo 10-bis, della legge di contabilità 31 dicembre 2009, n. 196, rivede le previsioni economiche e di finanza pubblica per l'anno in corso e per il restante periodo di riferimento in relazione alla maggiore stabilità e affidabilità delle informazioni disponibili sull'andamento del quadro macroeconomico e di finanza pubblica rispetto a quelle utilizzate per il Documento di economia e finanza (DEF), aggiornando altresì gli obiettivi programmatici individuati dal DEF, al fine di recepire anche le indicazioni contenute nelle raccomandazioni formulate dalla Commissione europea;

    i dati economici registrano che la crescita del prodotto interno lordo (PIL) nel primo semestre dell'anno è risultata nettamente superiore alle aspettative e gli indicatori più aggiornati fanno ritenere che il terzo trimestre registrerà un aumento del prodotto, sebbene l'evoluzione del contesto economico nella restante parte dell'anno, ed in prospettiva nell'intero periodo invernale, appare ancora fortemente influenzata dalla dinamica della situazione sanitaria e, in particolare, da come l'insieme degli effetti indotti dalla pandemia continueranno ad incidere sulla vita dei cittadini;

    l'economia italiana è stata comunque l'unica tra quelle europee a segnare una marginale ripresa già nel primo trimestre dell'anno ed un'espansione superiore alla media europea nel trimestre successivo (2,7 per cento nazionale rispetto a 2,2 per cento a livello europeo), riducendo in tal modo il divario generato dalla contrazione più ampia della media lo scorso anno;

    nonostante tale scenario di ripresa, l'aumento della domanda ha comportato un aumento generalizzato dei prezzi delle materie prime, portando i prezzi alla produzione dell'industria (PPI) a un incremento del 10,4 per cento, con un'incidenza sul mercato interno pari all'12,3 per cento su base annua, cui fa eco un aumento dei prezzi dei generi alimentari che arriva al 40 per cento e un aumento del tasso d'inflazione del 2 per cento;

    le prospettive di ulteriore recupero del PIL nei prossimi trimestri sono legate all'evoluzione della pandemia e della domanda mondiale, ma anche alle carenze di materiali e componenti, nonché ai forti aumenti dei prezzi dell'energia registrati negli ultimi mesi, fattori che impattano anche sui costi di produzione delle imprese e possono ostacolarne i piani di produzione;

    stante ciò, la visione che ispira le nuove previsioni macroeconomiche del Governo per il 2022-2024 è positiva. Ipotizzando un incremento ancora robusto dell'attività economica nel terzo trimestre e una progressione dell'attività economica più contenuta negli ultimi tre mesi dell'anno, la previsione tendenziale di crescita annuale del PIL si colloca per l'anno in corso al 6,0 per cento rispetto al 4,5 per cento del quadro programmatico del DEF 2021. L'espansione del PIL attesa per il 2022 risulta invece moderatamente ridimensionata rispetto alla previsione del DEF e pari al 4,2 per cento (4,8 per cento nelle stime di aprile 2021);

    l'indebitamento netto (deficit) previsto per quest'anno è pari a 9,4 per cento del PIL, in discesa dal 9,6 per cento registrato nel 2020 secondo i dati diffusi dall'Istat il 22 settembre. La nuova stima tendenziale per il 2021 è nettamente inferiore all'obiettivo dell'11,8 per cento previsto nel DEF. L'andamento del deficit nel prossimo triennio è anch'esso nettamente più basso in confronto alla previsione programmatica del DEF, giacché l'indebitamento netto del 2022 scende dal 5,9 per cento al 4,4 per cento del PIL, quello del 2023 passa dal 4,3 per cento al 2,4 per cento, e nel 2024 si arriva al 2,1 per cento del PIL anziché al 3,4 per cento previsto nel DEF;

    in relazione al debito pubblico, la proiezione aggiornata di finanza pubblica comporta una discesa del rapporto tra debito lordo e PIL dal 155,6 per cento raggiunto nel 2020 al 153,5 per cento quest'anno: si tratta di un risultato molto positivo in confronto al 159,8 per cento previsto nel DEF. Nello scenario tendenziale, il rapporto debito/PIL scenderebbe poi di circa dieci punti percentuali nel prossimo triennio, arrivando al 143,3 per cento del PIL nel 2024;

    per quanto riguarda lo scenario programmatico, il tasso di crescita del PIL è pari al 4,7 per cento nel 2022, 2,8 per cento nel 2023 e 1,9 per cento (invariato rispetto allo scenario tendenziale) nel 2024. In confronto al quadro tendenziale, l'andamento dell'indebitamento netto programmatico è superiore di oltre un punto percentuale di PIL a partire dal 2022 (5,6 per cento rispetto a 4,4 per cento a legislazione vigente). Per gli anni successivi, la NADEF delinea una progressiva e significativa riduzione del deficit che si attesterà al 3,3 per cento del PIL nel 2024. Il maggior deficit rispetto allo scenario tendenziale comporta una discesa del rapporto debito/PIL più graduale ma significativa, giacché si passerà dal 153,5 per cento previsto per quest'anno al 146,1 per cento nel 2024;

    la modifica al ribasso del sentiero dell'indebitamento netto precedentemente indicato nel DEF 2021 per gli anni 2021-2024 lascia inalterato il percorso di avvicinamento del saldo strutturale all'obiettivo di medio termine non necessita la presentazione di alcuna Relazione al Parlamento, ex articolo 6, della legge n. 243 del 2012;

    in ottemperanza alle norme della legge di contabilità e finanza pubblica sui contenuti obbligatori della NADEF, il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato di competenza potrà aumentare fino a 203,0 miliardi nel 2022, 180,5 miliardi nel 2023 e 116,8 miliardi nel 2024. Il corrispondente saldo netto da finanziare di cassa potrà aumentare fino a 280,0 miliardi nel 2022, 245,5 miliardi nel 2023 e 174,0 miliardi nel 2024;

    il quadro macroeconomico tendenziale è stato validato dall'Ufficio Parlamentare di Bilancio in data 24 settembre e quello programmatico in data 5 ottobre a conclusione delle consuete interlocuzioni con il Dipartimento del Tesoro;

    nella NADEF 2021, il Governo conferma l'impostazione di fondo della politica di bilancio illustrata nell'ultimo DEF – su cui il Parlamento ha espresso parere favorevole con le risoluzioni approvate il 22 aprile scorso –, e così l'obiettivo di sostenere la ripresa dell'economia italiana nel triennio 2022-2024, in stretta coerenza con l'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR);

    rispetto allo scenario a legislazione vigente, l'impostazione della politica di bilancio che sarà attuata con la prossima legge di bilancio resterà quindi espansiva affinché il PIL e l'occupazione recuperino non solo la caduta rispetto ai livelli del 2019, ma anche la mancata crescita rispetto a quanto previsto prima della crisi e, a partire dal 2024, includerà interventi mirati a ridurre il deficit strutturale e ricondurre il rapporto debito/PIL intorno al livello precrisi entro il 2030;

    in tale prospettiva, con riguardo alla riforma della pubblica amministrazione, condizione necessaria per il successo delle misure contenute nel PNRR, si rende necessario adottare misure volte a migliorare l'efficacia e l'efficienza della relativa azione, al fine di favorire una ottimizzazione dei servizi offerti e un incremento della produttività dell'intera struttura economica del Paese – di cui la Pubblica amministrazione è un fattore determinante –, avendo riguardo ad innovazioni e miglioramenti delle norme che regolano il reclutamento del personale, nonché investimenti sul capitale umano e sulla digitalizzazione, in un contesto di semplificazione normativa che mira a rimuovere i vincoli burocratici e a rendere più rapide le procedure, in particolar modo quelle collegate all'attuazione del PNRR;

    similmente si ritiene fondamentale proseguire nel percorso di riforma in materia di giustizia previsto dal PNRR, attraverso innovazioni strutturali realizzate sia tramite riforme ordinamentali, sia potenziando le risorse umane e le dotazioni tecnologiche del sistema giudiziario, inclusa la materia di giustizia tributaria;

    compatibilmente agli obiettivi di finanza pubblica indicati nella NADEF 2021,

impegna il Governo:

   1) a conseguire i saldi programmatici del bilancio dello Stato e quelli di finanza pubblica in termini di indebitamento netto rispetto al prodotto interno lordo (PIL), nonché il rapporto programmatico debito/PIL, nei termini e nel periodo di riferimento indicati nella NADEF 2021;

   2) a dare adeguata attenzione nei quadri programmatici alla spesa corrente conseguente a milestone o target (M&T), da realizzare secondo le cadenze annuali indicate dal PNRR e, in particolare, entro il 31 dicembre 2021, con specifico riferimento a 24 misure di investimento e 27 di riforma, previste e garanzia dell'anticipo di sovvenzioni e prestiti del RRF (pari a complessivi 24,8 miliardi) che l'Italia ha ricevuto;

   3) a consolidare la crescita del PIL, stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal PNRR, in particolare mirando ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all'evasione, nonché indirizzando le risorse di bilancio verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione e istruzione e sanità;

   4) a prevedere, con la massima urgenza e compatibilmente agli obiettivi di finanza pubblica indicati nella NADEF 2021, misure che non rientrano nell'ambito operativo del PNRR, ma che concorrono a realizzarne i relativi obiettivi generali ossia interventi per la razionalizzazione e l'equità del sistema fiscale e per l'estensione e il potenziamento del sistema di ammortizzatori sociali, prevedendo per questi ultimi lo snellimento e l'accelerazione delle procedure di erogazione, a razionalizzare le politiche attive per il lavoro, al fine di agevolare con più efficacia l'ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro di chi è .disoccupato o di chi ha perso il posto di lavoro, nonché a prevedere l'implementazione di meccanismi di flessibilità in uscita del mercato del lavoro;

   5) a proseguire nell'attuazione del Green New Deal, con particolare riferimento ad idonee iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate a favorire la transizione ecologica, energetica e verso l'economia circolare, mediante la progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi – che determinerà maggiori entrate da utilizzare per ridurre gli oneri a carico dei settori produttivi – e la tempestiva definizione di appositi indicatori per gli investimenti ecosostenibili;

   6) con riferimento agli interventi di efficientamento energetico e di adeguamento antisismico degli edifici privati, a prevedere, compatibilmente con la normativa europea di riferimento e le esigenze di finanza pubblica, la proroga dei vari bonus edilizi e, segnatamente, della misura del superbonus 110 per cento, ivi inclusi il rinnovo del cosiddetto «sconto in fattura» e «cedibilità del credito», valutando di includere altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente a prescindere dalle situazioni preesistenti e in termini assoluti, mediante la semplificazione dell'accesso e degli strumenti operativi e finanziari alla misura;

   7) a proseguire nell'azione di contrasto del cosiddetto «caro-energia», adottando un approccio organico, sostenibile e strutturale, volto ad implementare politiche pubbliche che tutelino e mettano al riparo, da oscillazioni eccessive del prezzo dell'energia elettrica, microimprese e clienti finali, soprattutto civili vulnerabili o in condizioni di povertà energetica, anche mediante investimenti per l'efficienza energetica nell'edilizia residenziale e popolare, il ricorso a contratti di acquisto di energia rinnovabile di lungo periodo, la promozione dell'autoconsumo e delle comunità energetiche, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica indicati nella NADEF 2021 nonché interventi per la riduzione della dipendenza energetica del Paese e per la diversificazione degli approvvigionamenti, nel rispetto del quadro definito dal Green New Deal europeo, nonché valutando di promuovere interventi a livello europeo per contenere gli effetti del rincaro dei prezzi delle materie prime e limitarne l'impatto sul rilancio del sistema produttivo nazionale e sugli investimenti finanziati con le risorse finanziate con il Recovery plan, scongiurando il pericolo che detto rincaro possa pregiudicare il conseguimento degli obiettivi stabiliti con il PNRR e le relative funzionalità anticicliche;

   8) nell'ambito dei provvedimenti collegati alla decisione di bilancio, delle raccomandazioni specifiche per l'Italia 2020 della Commissione europea, a proseguire nell'azione di incremento delle risorse disponibili, anche in termini di risorse finanziarie e professionali, ivi incluso il finanziamento dei cicli di specializzazione, per il potenziamento del sistema sanitario nazionale, compresa la domiciliarità, la medicina territoriale, e per il rafforzamento della governance dei distretti socio-sanitari, compatibilmente agli obiettivi di finanza pubblica indicati dalla NADEF 2021;

   9) ad adottare le iniziative necessarie a risolvere le emergenti problematiche di carattere sociale e le crescenti disparità generazionali, territoriali, di genere e salariali, in particolare con interventi finalizzati ad invertire il trend demografico del Paese e a favorire l'inserimento lavorativo dei giovani e delle donne, nonché rafforzando gli interventi a sostegno della ripresa economica nelle aree svantaggiate del Paese, al fine di evitare che la crisi innescata dall'emergenza sanitaria accentui le disparità fra le diverse aree del Paese;

   10) ad adottare ogni iniziativa finalizzata a promuovere investimenti che consentano un'efficacia ed efficiente utilizzazione del risparmio privato e della liquidità disponibile, con importanti riflessi sul rilancio del nostro Paese e sulla crescita economica oltre che sulla qualità della struttura finanziaria delle imprese.
(6-00196) «Davide Crippa, Molinari, Serracchiani, Valentini, Boschi, Marin, Fornaro, Schullian, Gebhard, Lupi, Magi, Tasso, Lapia».