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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 12 novembre 2021

TESTO AGGIORNATO AL 17 NOVEMBRE 2021

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli
nella seduta del 12 novembre 2021.

  Amitrano, Ascani, Ascari, Barelli, Bergamini, Berlinghieri, Boschi, Brescia, Brunetta, Cancelleri, Cantalamessa, Carfagna, Casa, Castelli, Cavandoli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Davide Crippa, D'Arrando, D'Incà, D'Uva, Dadone, Dara, Delmastro Delle Vedove, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fassino, Gregorio Fontana, Ilaria Fontana, Franceschini, Frusone, Gallinella, Garavaglia, Gava, Gelmini, Giachetti, Giacomoni, Giorgetti, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, Liuni, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Macina, Maggioni, Mammì, Mandelli, Maraia, Marattin, Mazzetti, Melilli, Molinari, Molteni, Morelli, Mulè, Mura, Nardi, Nesci, Orlando, Paita, Paolini, Parolo, Pastorino, Patassini, Pellicani, Perantoni, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Rosato, Rotta, Ruocco, Sasso, Scalfarotto, Scoma, Scutellà, Serracchiani, Carlo Sibilia, Silli, Sisto, Speranza, Tabacci, Valente, Vignaroli, Zanettin, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 11 novembre 2021 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:

   FUSACCHIA ed altri: «Modifiche al testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, concernenti l'introduzione del congedo di paternità e del congedo genitoriale obbligatori» (3364);

   MARROCCO: «Istituzione della figura professionale dello psicologo scolastico nelle scuole di ogni ordine e grado» (3365).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge LEDA VOLPI e TRANO: «Disposizioni per la cura e la tutela dei minori affetti da disturbi neuropsichici» (2064) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Cabras.

Trasmissione dal Senato.

  In data 12 novembre 2021 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge:

   S. 2401. – «Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 settembre 2021, n. 130, recante misure urgenti per il contenimento degli effetti degli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale» (approvato dal Senato) (3366).

  Sarà stampato e distribuito.

Assegnazione di progetti di legge
a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sotto indicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):

  NOVELLI: «Modifiche alla legge 23 febbraio 2001, n. 38, in materia di ambito territoriale di applicazione delle norme per la tutela della minoranza linguistica slovena» (3335) Parere delle Commissioni V e Commissione parlamentare per le questioni regionali;

  ZANETTIN ed altri: «Modifica all'articolo 13 del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, in materia di esecuzione del provvedimento di espulsione dello straniero durante lo stato di emergenza epidemiologica da COVID-19» (3349) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V e XII.

   VI Commissione (Finanze):

  BERTI ed altri: «Modifiche alla legge 30 dicembre 2018, n. 145, in materia di revisione del sistema delle concessioni demaniali marittime» (3236) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VIII, IX, X, XI, XIV e Commissione parlamentare per le questioni regionali.

  CONSIGLIO NAZIONALE DELL'ECONOMIA E DEL LAVORO: «Delega al Governo per l'integrazione e l'attuazione dello Statuto dei diritti del contribuente attraverso disposizioni ispirate ai princìpi generali delle tradizioni giuridiche comuni degli Stati membri dell'Unione europea ed ai princìpi costituzionali sull'azione amministrativa, di sussidiarietà orizzontale fiscale, di certezza del diritto, di trasparenza, di tutela dell'affidamento, di partecipazione al procedimento, di motivazione, di chiarezza dei provvedimenti, di efficienza, di equità, di collaborazione e di buona fede» (3333) Parere delle Commissioni I, II, V e Commissione parlamentare per le questioni regionali;

   XI Commissione (Lavoro):

  SCUTELLÀ ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, in materia di congedo e indennità di maternità e di congedo parentale, nonché agevolazione contributiva per l'assunzione di donne che riprendono l'attività lavorativa dopo la maternità» (3291) Parere delle Commissioni I, II, V, X, XII e XIII.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti, con lettera in data 10 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 7 della legge 21 marzo 1958, n. 259, la determinazione e la relazione riferite al risultato del controllo eseguito sulla gestione finanziaria della Fondazione La Triennale di Milano, per l'esercizio 2019, cui sono allegati i documenti rimessi dall'ente ai sensi dell'articolo 4, primo comma, della citata legge n. 259 del 1958 (Doc. XV, n. 486).

  Questi documenti sono trasmessi alla V Commissione (Bilancio) e alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal Ministro dell'università e della ricerca.

  Il Ministro dell'università e della ricerca, con lettera in data 4 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 15, comma 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione concernente la procedura d'infrazione n. 2021/4055, avviata, ai sensi dell'articolo 258 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, per violazione del diritto dell'Unione europea in relazione agli ex lettori di lingua straniera in Italia.

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 8 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 16-bis, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, i risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici di cui al decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020, riferiti alla settimana 20-26 settembre 2021, nonché il verbale della seduta del 1° ottobre 2021 della Cabina di regia istituita ai sensi del decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020.

  Questi documenti sono depositati presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 8 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 16-bis, del decreto-legge 16 maggio 2020, n. 33, convertito, con modificazioni, dalla legge 14 luglio 2020, n. 74, i risultati del monitoraggio dei dati epidemiologici di cui al decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020, riferiti alla settimana 27 settembre-3 ottobre 2021, nonché il verbale della seduta dell'8 ottobre 2021 della Cabina di regia istituita ai sensi del decreto del Ministro della salute 30 aprile 2020.

  Questi documenti sono depositati presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 8 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, l'ordinanza 28 settembre 2021, recante misure urgenti per la sperimentazione di «Corridoi turistici Covid-free».

  Questa ordinanza è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 8 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, l'ordinanza 8 ottobre 2021, recante ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19 nella regione Sicilia.

  Questa ordinanza è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 5 e 11 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, le seguenti relazioni concernenti progetti di atti dell'Unione europea, che sono trasmesse alle sottoindicate Commissioni:

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Autorità per la lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo e che modifica i regolamenti (UE) n. 1093/2010, (UE) n. 1094/2010, (UE) n. 1095/2010 (COM(2021) 421 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla II Commissione (Giustizia), alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/746 per quanto riguarda le disposizioni transitorie per determinati dispositivi medico-diagnostici in vitro e l'applicazione differita delle prescrizioni per i dispositivi fabbricati internamente (COM(2021) 627 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);

   relazione in merito alla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un Anno europeo dei giovani 2022 (COM(2021) 634 final, accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti – alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti
di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 11 novembre 2021, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, la proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea nel Comitato degli ambasciatori ACP-UE in merito alla modifica della decisione n. 3/2019 del Comitato degli Ambasciatori ACP-UE, del 17 dicembre 2019, relativa all'adozione di misure transitorie a norma dell'articolo 95, paragrafo 4, dell'accordo di partenariato ACP-UE (COM(2021 686 final), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla III Commissione (Affari esteri), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 11 novembre 2021, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:

  Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione per i lavoratori espulsi dal lavoro a seguito di una domanda presentata dalla Spagna – EGF/2021/004 ES/Aragón automotive (COM(2021) 683 final);

  Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per fornire assistenza alla Croazia in relazione alla serie di terremoti verificatisi a partire dal 28 dicembre 2020 (COM(2021) 963 final).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell'Allegato A ai resoconti della seduta del 29 ottobre 2021, a pagina 2, prima colonna, trentaduesima riga, deve leggersi: «disturbi della nutrizione e dell'alimentazione» e non: «disturbi dell'alimentazione,», come stampato.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative per garantire il monitoraggio e la trasparenza degli interventi di cui al Piano nazionale di ripresa e resilienza, con particolare riferimento all'accessibilità dei relativi dati – 2-01367

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro per la pubblica amministrazione, il Ministro per l'innovazione tecnologica e la transizione digitale, per sapere – premesso che:

   è di tutta evidenza che il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) rappresenti la più importante occasione di sviluppo e crescita per il nostro Paese, ma più in generale per l'Europa, e dal dopoguerra ad oggi;

   tale Piano esplicherà i propri effetti nel futuro prossimo, ma anche nei prossimi cinquant'anni, con un impatto significativo sulle prossime generazioni, divenendo uno strumento per la crescita economica, sociale e culturale del Paese;

   la grande sfida è che tale straordinario strumento sia il più aperto possibile al mondo della società civile; non a caso, il Governo, negli scorsi mesi, ha tenuto svariati incontri con i rappresentanti degli enti locali e del mondo del lavoro;

   è, inoltre, da considerare che il regolamento istitutivo del Next Generation Eu (Ngeu), nel caso ci siano gravi scostamenti dal raggiungimento dei target intermedi e finali, prevede l'applicazione di un meccanismo di controllo che può bloccare l'erogazione dei fondi. Per tale ragione, un monitoraggio attento e puntuale sullo stato di avanzamento di riforme e investimenti non può non risultare indispensabile;

   la forte propensione alla semplificazione e alla accelerazione non si può tradurre in un deficit di trasparenza e di partecipazione della cittadinanza, in quanto il coinvolgimento della società civile è fondamentale anche per contribuire a segnalare criticità e ritardi;

   a tal fine, è fondamentale garantire il più ampio accesso alle informazioni possibile, dando pienamente attuazione alla definizione di «dato aperto», come voluta e formulata dal legislatore nell'articolo 1, comma 1, lettera l-ter), del decreto legislativo n. 82 del 2005, secondo il quale sono dati di tipo aperto, i dati che presentano le seguenti caratteristiche: «1) sono disponibili secondo i termini di una licenza o di una previsione normativa che ne permetta l'utilizzo da parte di chiunque, anche per finalità commerciali, in formato disaggregato; 2) sono accessibili attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, in formati aperti ai sensi della lettera l-bis), sono adatti all'utilizzo automatico da parte di programmi per elaboratori e sono provvisti dei relativi metadati; 3) sono resi disponibili gratuitamente attraverso le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, ivi comprese le reti telematiche pubbliche e private, oppure sono resi disponibili ai costi marginali sostenuti per la loro riproduzione e divulgazione salvo quanto previsto dall'articolo 7 del decreto legislativo 24 gennaio 2006, n. 36»;

   è, quindi, necessario che i dati relativi ai progetti del Pnrr ma, più in generale, tutti quelli afferenti le attività connesse al Piano, compresa la documentazione dei processi di produzione e diffusione degli stessi, siano in formato aperto, disaggregato ed interoperabile;

   peraltro, da più organismi terzi, sono state denunciate criticità e incongruenze nella sezione «open data» dell'apposito portale «Italiadomani», che il Governo ha creato per la diffusione delle informazioni sul Pnrr;

   in particolare, anche dal sito Openpolis è stato denunciato che i due file recentemente pubblicati nella sezione «open data» del portale dedicato al Pnrr non presentino le più comuni buone pratiche in tema di open data. Ad esempio, tali documenti non sono accompagnati da un file «metadati», esplicativo di quanto contenuto nel database principale e risultano compilati in maniera disomogenea, con diversi errori, e senza un aggiornamento costante;

   tali criticità, sostiene Openpolis «fanno presumere che il Governo e le altre istituzioni coinvolte lavorino su altri database con dati corretti e aggiornati. Informazioni che però non sembrano accessibili a tutti. Questa disparità informativa però anziché garantire la trasparenza non fa altro che generare ulteriore confusione su un tema particolarmente delicato. Per questo chiediamo che i soggetti coinvolti rendano pubblici tutti i dati in loro possesso»;

   in particolare, nella sezione «Open data» del portale richiamato, sarebbero presenti pochi dati in formato aperto e senza alcuna licenza associata, come espressamente, invece, previsto dall'articolo 1, comma 1, lettera l-ter), del decreto legislativo n. 82 del 2005;

   i dati attualmente pubblicati sono, inoltre, inutilizzabili per fini di analisi: il formato utilizzato per la pubblicazione degli open data è, infatti, comma separated values (meglio noto come csv), senza dubbio un formato molto diffuso – in quanto compatibile con tutte le tecnologie attualmente disponibili – che tuttavia si presta più alla presentazione dei dati, che al loro riutilizzo a fini di analisi;

   si segnala, infine, anche l'assenza del cosiddetto file «metadati», indispensabile per conoscere le caratteristiche tecniche dei dati. Dall'analisi effettuata da Openpolis, si conclude che «... i dati disponibili provengono da un sistema di presentazione e non da un sistema gestionale (database). Questo significa che i dati disponibili potrebbero contenere errori. Tali errori hanno portato al disallineamento tra i dati presenti sul portale e quelli “reali”»;

   con Italia Domani, in altre parole, il Governo non starebbe, attualmente, garantendo trasparenza, ma più propriamente comunicazione, senza tuttavia una reale condivisione dei dati inerenti al Piano;

   il Codice dell'amministrazione digitale, all'articolo 50, prevede che «i dati delle pubbliche amministrazioni sono formati, raccolti, conservati, resi disponibili e accessibili con l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione che ne consentano la fruizione e riutilizzazione, alle condizioni fissate dall'ordinamento, da parte delle altre pubbliche amministrazioni e dai privati» e tale generale conoscibilità nei dati pubblici incontra i soli limiti previsti dalle leggi e dai regolamenti e dalle norme in materia di protezione dei dati personali;

   è evidente, quindi, che il probabile disallineamento dei dati reali rispetto a quelli pubblicati sul portale – in quanto non aggiornati parallelamente a quelli a disposizione di Governo e altre istituzioni coinvolte – potrebbe creare ulteriori disallineamenti futuri –:

   quali iniziative di competenza il Governo intenda adottare:

    a) per garantire l'effettivo monitoraggio e la trasparenza delle misure legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza, in particolare tese ad una effettiva condivisione dei dati aperti legati al Piano ed attualmente in possesso delle varie pubbliche amministrazioni e degli organi di governo;

    b) per evitare possibili disallineamenti tra i dati pubblicati e quelli effettivamente a disposizione del Governo e delle altre amministrazioni ed istituzioni coinvolte nella realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
(2-01367) «Gallo, Baldino, Brescia, Maurizio Cattoi, Corneli, De Carlo, Dieni, Francesco Silvestri, Elisa Tripodi, Alaimo, Azzolina, Giordano, Barbuto, Luciano Cantone, Carinelli, De Lorenzis, Ficara, Grippa, Liuzzi, Marino, Raffa, Scagliusi, Serritella, Traversi, Lovecchio, Manzo, Torto, Del Grosso, Di Stasio, Emiliozzi, Fantinati».


Iniziative di competenza in relazione alle criticità riscontrate nell'ambito di un procedimento di ricovero coatto presso una residenza sanitaria assistenziale di Lecco al centro di una recente inchiesta giornalistica – 2-01357

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, il Ministro della salute, per sapere – premesso che:

   si è appreso della vicenda di Carlo Gilardi, novantenne di Airuno, Lecco, dalla trasmissione «Le Iene»;

   l'uomo, 90enne, è molto famoso nel suo paese natale, Airuno, per il suo spessore culturale, per la grande umanità e per essere stato un vero benefattore;

   la vicenda che lo riguarda, caratterizzata anche da complessi risvolti penali, ha colpito innanzitutto sia per la sua condizione di costrizione in una Rsa sin dalla scorsa primavera sia per la nomina di un amministratore di sostegno, incaricato dal Tribunale di Lecco di gestire il suo patrimonio, scelta vissuta con grande contrarietà dallo stesso Gilardi, che è stata oggetto di numerosi atti di sindacato ispettivo;

   la nomina dell'amministratore di sostegno, infatti, a seguito di una sua denuncia ha condotto alla sostituzione dello stesso amministratore; secondo l'anziano e coloro che più gli sono stati vicini, la banca avrebbe allertato la sorella, più anziana di lui e unica parente vivente, di una serie di movimenti ritenuti sospetti sul suo conto corrente, e questo sarebbe alla base della decisione del Tribunale di Lecco di nominare un amministratore di sostegno (ad oggi se ne sono succeduti cinque) per la tutela dei suoi interessi;

   ad avviso di Gilardi, il quale, dagli audio e video trasmessi appare perfettamente lucido e capace di intendere e volere, la causa di tale situazione sarebbe il portato di una situazione economica particolarmente favorevole, che gli ha consentito negli anni di esprimere la sua generosità verso i bisognosi e verso il suo paese di origine, a cui ha donato nel tempo terreni per la realizzazione del parcheggio della scuola e di un parco integrato, oltre che denaro per l'acquisto di un defibrillatore;

   il provvedimento di ricovero coatto nella Rsa, che gli ha inibito totalmente l'accesso alle proprie risorse economiche, anche per esigenze ritenute dall'amministrato primarie, lo ha posto in una condizione di «depressione morale»;

   nella puntata del 5 ottobre 2021 scorso, «Le Iene» hanno riacceso i riflettori sul caso Gilardi fornendo aggiornamenti sulle sue condizioni di prostrazione e aggiungendo ulteriori elementi che, se rispondessero al vero, sarebbero inquietanti;

   il Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale il quale, nelle scorse settimane ha incontrato e parlato con tutti i protagonisti della vicenda, dalla giudice all'amministratrice, dal sindaco di Airuno al Presidente del Tribunale di Lecco, fino allo stesso Gilardi, ritiene che «Le decisioni finora prese, senz'altro in buona fede, hanno di fatto determinato un qualcosa che non è il bene della persona che si voleva tutelare. Perché, fare il bene di una persona non vuol dire renderla astratta da qualunque contesto, privandola di ogni sua relazione e che la storia di Carlo Gilardi è paradigmatica di un meccanismo che oggi è accaduto a lui e domani potrebbe accadere a chiunque» –:

   se i Ministri interpellati non ritengano necessario e urgente compiere i passi necessari a far luce su questa particolare vicenda, nonché, eventualmente, quali iniziative di competenza intendano intraprendere, nel perimetro del pieno rispetto dell'azione della magistratura, anche al fine di verificare le reali condizioni psico-fisiche dell'anziano e la sussistenza/permanenza dei presupposti sanitari e giuridici che ne hanno determinano il ricovero, e per garantire che la tutela su cui si basa l'azione dello Stato nei confronti di persone accertate come fragili sia davvero una protezione e non una costrizione.
(2-01357) «Fragomeli, Miceli, Dal Moro, Frailis, Benamati, Pini, Ciagà, Pizzetti, De Filippo, Carla Cantone, Topo, Ciampi, Lepri, Mauri, Avossa, Ubaldo Pagano, Incerti, Gariglio, Navarra, Morgoni, Casu, Prestipino, Pezzopane, Siani, Bruno Bossio, Carè, Rotta, Viscomi, Gavino Manca, Zardini, Pellicani, Andrea Romano, Morani, Martinciglio».


Elementi e iniziative di competenza in relazione a un'inchiesta della procura di Firenze riguardante la Fondazione Open – 2-01359

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:

   tra il 26 e il 27 novembre 2019 venivano effettuate da centinaia di agenti della Guardia di finanza oltre cinquanta perquisizioni in circa venti città nell'ambito dell'inchiesta disposta dalla procura di Firenze sulla Fondazione Open, che ipotizza essere «estensione di un partito» all'interno della quale venivano violate leggi sul finanziamento alle forze politiche;

   venivano perquisite, all'alba, abitazioni private e uffici di persone fisiche e giuridiche – la maggior parte dei quali al momento non indagati – a cui venivano sequestrati cellulari, pc, carte, documenti personali, allo scopo di dimostrare il finanziamento illecito nei confronti della Fondazione Open per sovvenzionare iniziative politiche ed in particolare la Leopolda, appuntamento annuale a Firenze che si svolge senza simboli riferibili ad alcun partito politico;

   l'operazione faceva seguito alla perquisizione e all'avviso di garanzia nei confronti dell'ex presidente della Fondazione, avvocato Alberto Bianchi, indagato per traffico di influenze illecite e finanziamento illecito ai partiti, nel cui studio era stato sequestrato l'elenco dei finanziatori della Fondazione medesima;

   tra gli indagati c'era anche il dottor Marco Carrai, componente del consiglio di amministrazione della Fondazione, al quale veniva effettuata una perquisizione e disposto il sequestro del pc e di altro materiale;

   per le perquisizioni venivano utilizzati circa 300 agenti della Guardia di finanza, un dispiego di forze ad avviso degli interpellanti sproporzionato rispetto alle operazioni da effettuare, alcune delle quali verificabili anche tramite ordine di esibizione. Privati cittadini che, nel rispetto della normativa vigente, in seguito all'abolizione del finanziamento pubblico dei partiti, hanno contribuito, tramite operazioni bancarie tracciate e trasparenti, con risorse proprie, al finanziamento di iniziative in capo ad una Fondazione regolarmente registrata;

   il 15 settembre 2020 la Corte di cassazione ha accolto il ricorso presentato da Marco Carrai, annullando la sentenza del tribunale del riesame e considerando illegittimo il sequestro di documenti e pc. È stato dichiarato illegittimo anche il sequestro del materiale disposto all'imprenditore Davide Serra, il quale non risulta indagato;

   i giudici della Corte di cassazione evidenziano che nel decreto di perquisizione e sequestro dei pm «non sono definiti in alcun modo i contorni essenziali della vicenda che dovrebbe ricondursi ad un traffico di influenze» e che «le attività investigative (...) risultano non tanto trarre conferme da ipotesi ragionevolmente formulate, bensì ad acquisire la vera e propria notizia di reato, dovendo reputare inconsistente il mero riscontro di investimenti fatti in favore di una società lussemburghese, il cui oggetto è quello di acquisizione di partecipanti»;

   la posizione di Serra rispetto ai reati contestati è ascrivibile a «soggetto terzo, rispetto ai reati ipotizzati (...), non essendo di per sé illecito il finanziamento accertato, effettuato individualmente». La Corte di cassazione contesta il sequestro del computer come non rilevante «per approfondire sul piano investigativo un reato a lui non riconducibile» e spiega anche che nel decreto di perquisizione si fa riferimento al fatto che «Marco Carrai ha svolto un ruolo decisivo nel reperimento dei finanziatori e nel raccordo tra gli stessi e gli esponenti politici rappresentati dalla Fondazione, anche considerando le erogazioni fatte a società lussemburghesi da parte di investitori italiani», ma nello stesso tempo «non si comprende in che modo il reato sia attribuibile a Carrai o a terzi»;

   il 7 novembre 2020 la stessa procura di Firenze, a giudizio degli interpellanti ignorando le pronunce della Corte di cassazione che nei fatti smentivano l'impianto stesso dell'inchiesta, invia un avviso di garanzia a Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti, contestando il reato di finanziamento illecito continuato ai partiti tramite la Fondazione Open e la convocazione in procura di tutto il consiglio di amministrazione;

   il 26 maggio 2021 la Corte di cassazione, con sentenza n. 923, ha annullato con rinvio l'ordinanza pronunciata dal tribunale del riesame in data 27 novembre 2020 e ha ribadito che la Fondazione Open svolgeva la propria attività anche gestendo annualmente gli eventi della Leopolda «senza peraltro alcun collegamento con l'attività del Partito Democratico»;

   la Fondazione ha raccolto dal 2012 al 2018, data dello scioglimento, 7 milioni e 205 mila euro di finanziamento, somme versate tramite bonifico bancario e tracciate in maniera trasparente. L'ipotesi è quella di considerare i contributi alla Fondazione Open, regolarmente versati, quali contributi irregolari ipotizzando la stessa quale componente di un partito politico;

   la notizia dell'iscrizione nel registro degli indagati viene anticipata dal quotidiano La Verità il 7 novembre 2020, che l'apprende presumibilmente da fonti interne alla procura di Firenze, e il 14 novembre 2020 pubblica gli appunti sequestrati nello studio dell'avvocato Bianchi. Negli articoli viene fatto diretto riferimento a conversazioni private con diversi esponenti della Fondazione, alcune delle quali evidentemente estranee agli stessi reati contestati, che vengono estrapolate dal contesto e, soprattutto, fuoriescono dai fascicoli e dagli uffici della procura di Firenze dove dovrebbero essere custoditi ai sensi di legge. Vengono pubblicate anche le foto dell'agenda di Bianchi, contenenti gli appunti medesimi –:

   nell'ambito delle perquisizioni di cui sopra, che sono state oggetto di specifiche pronunce della Corte di cassazione circa l'irregolarità e l'illegittimità dei sequestri ad esse riferibili, quante siano state le unità delle forze dell'ordine impiegate nelle operazioni citate ed a quanto ammontino i costi ad essa riferibili;

   quali iniziative di competenza intenda adottare in relazione alla violazione della segretezza dei fascicoli inerenti al sequestro del materiale appartenente all'avvocato Bianchi, pubblicati dal quotidiano La Verità in data 14 novembre 2020, a cui ha fatto seguito, peraltro, la pubblicazione di altro materiale acquisito nel corso del sequestro sempre da parte del medesimo quotidiano, e se non ritenga che la gravità del fatto debba essere oggetto di specifica ispezione ministeriale, anche al fine di consentire di individuare i responsabili della violazione del segreto d'ufficio in oggetto.
(2-01359) «Boschi, Annibali, Giachetti, Vitiello».