INDAGINE CONOSCITIVA
Giovedì 24 gennaio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE.
La seduta comincia alle 9.40.
Indagine conoscitiva sulla politica estera dell'Italia per la pace e la stabilità nel mediterraneo.
Audizione di Alberto Negri, Senior Advisor Middle East and North Africa dell'ISPI.
(Svolgimento e conclusione).
Marta GRANDE, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori sarà assicurata anche attraverso la web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Pino CABRAS (M5S) svolge a sua volta un breve intervento introduttivo.
Alberto NEGRI, Senior Advisor Middle East and North Africa dell’ISPI, svolge una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni, Marta GRANDE, presidente, Laura BOLDRINI (LeU), Vito COMENCINI (Lega), Pino CABRAS (M5S) e Paolo FORMENTINI (Lega).
Alberto NEGRI, Senior Advisor Middle East and North Africa dell’ISPI, replica ai quesiti posti e fornisce ulteriori precisazioni.
Marta GRANDE, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 11.05.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA
Giovedì 24 gennaio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.
La seduta comincia alle 13.
Marta GRANDE, presidente, ricorda che, ai sensi dell'articolo 135-ter, comma 5, del Regolamento, la pubblicità delle sedute per lo svolgimento delle interrogazioni a risposta immediata è assicurata anche tramite la trasmissione attraverso l'impianto televisivo a circuito chiuso. Ne dispone, pertanto l'attivazione.
5-01291 Ehm: Sulla riapertura dell'Ambasciata italiana a Damasco.
Yana Chiara EHM (M5S) rinuncia all'illustrazione dell'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 1).
Yana Chiara EHM (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo ad un tema sollevato anche dal collega senatore Ferrara, sottolineando che la ripresa della piena operatività dell'ambasciata italiana a Damasco dimostra l'interesse dell'Italia a concorrere alla pacificazione della Siria e all'opera di ricostruzione, che potrebbe coinvolgere molte aziende italiane in un'ottica di rilancio della politica estera italiana e di tutela dell'interesse nazionale. Ricorda, inoltre, che prima della guerra l'Italia era tra principali partner commerciali della Siria e aveva instaurato soldi rapporti culturali, in particolare attraverso l'attività del centro culturale di Damasco, strumento essenziale per la diffusione della lingua e della cultura italiana.
Pag. 275-01292 Delmastro Delle Vedove: Sulla firma del «Trattato di Aquisgrana» di cooperazione tra Francia e Germania.
Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI) illustra l'interrogazione in titolo, evidenziando che il Trattato tra Francia e Germania apre ufficialmente il capito sulla tenuta del progetto europeo e sulla nascita di un'Europa a due velocità. Considerato l'impatto della Brexit, non vi è dubbio che sarebbe l'Italia il Paese più penalizzato sul terreno del principio della libertà degli scambi commerciali e della libera concorrenza.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 2).
Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI), replicando, si dichiara parzialmente soddisfatto della risposta – in parte purtroppo elusiva – da parte del Governo, che sembra aver compreso i rischi connessi alla creazione di una zona di libero scambio tra Francia e Germania, che potrebbe produrre gravi effetti distorsivi sulla libera concorrenza nel mercato europeo. Ricorda anche la questione controversa connessa all'intitolazione di un seggio europeo presso il Consiglio di Sicurezza dell'ONU. Ribadisce, tuttavia, l'esigenza di assumere una posizione di critica più dura, consapevole e meno rassegnata davanti al rinnovato asse franco-tedesco, che sembra delineare un'Europa a due velocità del tutto estranea allo spirito originario del progetto europeo.
5-01293 Fitzgerald Nissoli: Sulla mancata erogazione dei fondi per i corsi di lingua italiana a Montreal.
Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI) illustra l'interrogazione in titolo.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 3).
Fucsia FITZGERALD NISSOLI (FI), replicando, prende atto della risposta del Governo.
5-01294 Quartapelle Procopio: Sullo stato delle relazioni diplomatiche tra Italia e Francia.
5-01295 Lupi: Sullo stato delle relazioni diplomatiche tra Italia e Francia.
Marta GRANDE, presidente, avverte che le interrogazioni in titolo, vertendo sulla medesima materia, saranno trattate in maniera congiunta.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD) nell'illustrare l'interrogazione in titolo sottolinea che il dibattito è sotto gli occhi di tutti e la maggioranza di governo, in luogo di dare seguito a polemiche pretestuose sulle cause della povertà africana imputandola al franco CFA, potrebbe offrire un chiarimento sul futuro del cosiddetto «Trattato del Quirinale» da cui deriverebbe un rilancio sostanziale delle relazioni strategiche tra Italia e Francia.
Maurizio LUPI (Misto-NcI-USEI) illustra a sua volta l'interrogazione in titolo associandosi alle parole della collega Quartapelle Procopio e segnalando l'allarme diffuso tra gli imprenditori italiani considerato che il livello di interscambio con la Francia ammonta a quasi ottanta miliardi di euro e secondo solo a quello tedesco. Sottolinea che sono in gioco interessi profondi del nostro sistema Paese.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 4), precisando che l'accordo è in fase di valutazione e osservando che la questione relativa al ruolo della moneta CFA non va sminuita ma inquadrata in una visione sui futuri assetti internazionali. Banalizzare il tema come se si trattasse di mera propaganda appare invece ai limiti del provocatorio.
Pag. 28Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, si dichiara estremamente insoddisfatta e preoccupata per la risposta del Governo, dalla quale emerge che gli interessi legati ad una campagna elettorale permanente delle forze di maggioranza prevalgono sull'interesse generale del Paese. Evidenziando che i toni del sottosegretario sono molto diversi da quelli utilizzati sui social network, particolarmente aggressivi nei confronti della Francia, sottolinea che il «Trattato del Quirinale» non è semplicemente uno dei tanti accordi di cooperazione stipulati con il vicino d'Oltralpe, ma potrebbe diventare l'architrave di una nuova era di relazioni in grado di riequilibrare l'asse franco-tedesco e restituire all'Italia un ruolo di leadership nel progetto di integrazione europea. Ricorda, inoltre, che, al netto delle divergenze tra il Governo italiano e quello francese in tema di politiche migratorie, in sede di Consiglio dell'Unione europea la Francia si è schierata a favore di una riforma del regolamento di Dublino, volta a garantire una maggiore condivisione degli oneri di accoglienza, mentre il Governo italiano si è inspiegabilmente opposto, tradendo, di fatto, gli interessi nazionali.
Maurizio LUPI (Misto-NcI-USEI), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatto della risposta del Governo, che giudica inaccettabile. A suo avviso, le posizioni espresse dal Vicepresidente del Consiglio, Di Maio, creano profondo imbarazzo al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, Moavero Milanesi, che vanta un prestigioso cursus honorum nelle istituzioni europee, e alla stessa struttura diplomatica della Farnesina: tali affermazioni, infatti, non possono essere derubricate ad una semplice divergenza e giustificate con il clima da campagna elettorale in vista delle elezioni europee di maggio, ma determinano una profonda frattura nelle relazioni con la Francia, tanto più grave in una fase in cui l'intesa con il partner d'Oltralpe può essere determinante per risolvere i delicati dossier legati al futuro di Alitalia e di Fincantieri, per fare gli esempi più clamorosi. Invita dunque il Governo ad assumere comportamenti più responsabili e ad evitare prese di posizione che rischiano di condannare l'Italia all'isolamento nel contesto europeo.
5-01296 Boldrini: Sull'impegno del Governo per il definitivo accertamento della verità sull'assassinio di Giulio Regeni.
Laura BOLDRINI (LeU) illustra l'interrogazione in titolo, sottolineando l'inerzia del Governo nel perseguire la verità sul caso Regeni: a suo avviso, uno Stato sovrano non dovrebbe tollerare che un proprio connazionale venga sequestrato, torturato e ucciso e che i responsabili di queste azioni rimangano impuniti. Esprime, infine, apprezzamento per la decisione del presidente della Camera, Roberto Fico, di sospendere le relazioni parlamentari con l'Egitto fino a quando non ci sarà una svolta nelle indagini.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 5).
Laura BOLDRINI (LeU), replicando, si dichiara del tutto insoddisfatta ed esterrefatta per la risposta del Governo, che si limita ad enunciare le azioni intraprese senza dare alcuna indicazione sulle misure ulteriori che intende assumere. Ricordando le parole del Vicepresidente del Consiglio, Matteo Salvini, secondo il quale occorre comprendere «la richiesta di giustizia della famiglia di Giulio Regeni, ma per l'Italia è fondamentale avere buone relazioni con un Paese importante come l'Egitto», chiede se gli interessi economici possano essere anteposti al rispetto della dignità di un nostro connazionale, barbaramente trucidato.
Marta GRANDE, presidente, dichiara concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 13.40.
Pag. 29INTERROGAZIONI
Giovedì 24 gennaio 2019. — Presidenza della presidente Marta GRANDE. – Interviene il sottosegretario di Stato per gli affari esteri e la cooperazione internazionale, Manlio Di Stefano.
La seduta comincia alle 13.40.
5-00929 Ehm: Sulla situazione politica in Camerun.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 6).
Yana Chiara EHM (M5S), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che attesta l'impegno dell'Esecutivo per far cessare le violenze in Camerun e favorire la riconciliazione tra le varie fazioni anglofone e francofone. Evidenzia in particolare la questione dei diritti umani, su cui è intervenuta anche Human Rights Watch, che ha quantificato l'elevato numero di profughi e di vittime, a testimonianza di una situazione assai fragile, su cui l'impegno del Governo appare un fattore positivo.
5-00765 Quartapelle Procopio: Sul fermo del presidente dell'Interpol.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 7).
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO (PD), replicando, si dichiara soddisfatta della risposta del Governo, che invita a vigilare sul rispetto dell'autonomia e dell'indipendenza di Interpol, fondamentale strumento di cooperazione in materia di polizia, tanto più alla luce delle recenti, preoccupanti notizie relative alla sorte del presidente Meng Hongwei.
5-01158 Delmastro Delle Vedove: Sulla crisi doganale in atto tra la Serbia e il Kosovo.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 8).
Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, e invita l'Esecutivo a seguire con particolare attenzione le vicende dei Balcani che, per citare Churchill, «producono più storia di quanta ne consumino». Esprime in particolare apprezzamento per il contributo della politica e della diplomazia italiana nella stabilizzazione della regione.
5-00944 Andrea Romano: Sulla dichiarazione conclusiva della consultazione annuale del Fondo Monetario Internazionale sull'Italia.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 9).
Andrea ROMANO (PD), replicando, prende atto della risposta del Governo, rilevando, tuttavia, che le istituzioni finanziare internazionali, in primis il Fondo monetario, restano oggetto di inaccettabili critiche da parte di esponenti dell'Esecutivo e della maggioranza: tali istituzioni, di cui peraltro l'Italia fa parte, vengono infatti additate come nemici pubblici, benché si siano limitate, nell'esercizio del loro mandato istituzionale, a evidenziare le conseguenze che le scelte di politica economica del Governo possono produrre in termini di decrescita.
5-01159 Delmastro Delle Vedove: Sulla tutela dei monasteri ortodossi in Kosovo.
Il sottosegretario Manlio DI STEFANO risponde all'interrogazione in titolo nei termini riportati in allegato (vedi allegato 10).
Pag. 30Andrea DELMASTRO DELLE VEDOVE (FdI), replicando, si dichiara soddisfatto della risposta del Governo, sottolineando che l'Italia può giocare un ruolo rilevante nella stabilizzazione della regione anche attraverso le azioni a tutela del patrimonio storico-artistico dei monasteri ortodossi in Kosovo, che da tempo sono sottoposti alla tutela da parte del contingente militare nell'ambito della missione KFOR. Sottolinea l'esigenza di una iniziativa finalizzata a dare uno status particolare ai monasteri ortodossi serbi al fine di impedire che essi possano nel futuro passare sotto il controllo della chiesa ortodossa albanese, privando in tal modo il popolo serbo di elemento sostanziale della propria identità.
Marta GRANDE, presidente, in considerazione dell'imminente ripresa delle votazioni presso l'Aula, con l'assenso del rappresentante del Governo, rinvia ad altra seduta la trattazione delle interrogazioni nn. 5-01211 La Marca e 5-00873 Ferri.
Dichiara, quindi, concluso lo svolgimento delle interrogazioni all'ordine del giorno.
La seduta termina alle 14.
AUDIZIONI INFORMALI
Giovedì 24 gennaio 2019.
Audizione della presidente dell'Unione delle Comunità ebraiche italiane (UCEI), Noemi Di Segni e della Responsabile dell'Osservatorio sull'antisemitismo presso la Fondazione del Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC), Betti Guetta, sulla diffusione dell'antisemitismo in Europa.
L'audizione informale è stata svolta dalle 18.10 alle 20.
Pag. 31