COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
INDAGINE CONOSCITIVA
Martedì 23 luglio 2019. — Presidenza della presidente Lia QUARTAPELLE PROCOPIO.
La seduta comincia alle 13.10.
Sull'azione internazionale dell'Italia per l'attuazione dell'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile: l'efficacia del quadro normativo nazionale e del sistema italiano di cooperazione.
Audizione di rappresentanti della Coalizione italiana contro la povertà (GCAP).
(Svolgimento e conclusione).
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, avverte che la pubblicità dei lavori Pag. 35sarà assicurata attraverso la trasmissione diretta sulla web-tv della Camera dei deputati. Introduce, quindi, l'audizione.
Stefania BURBO, portavoce della Coalizione italiana contro la povertà (GCAP), Massimo PALLOTTINO, portavoce della Coalizione italiana contro la povertà (GCAP), e Andrea STOCCHIERO, responsabile delle attività di policy e advocacy della Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV), svolgono una relazione sui temi oggetto dell'indagine conoscitiva.
Intervengono, quindi, per porre quesiti e formulare osservazioni Yana Chiara EHM (M5S), Simona SURIANO (M5S), Paolo FORMENTINI, Vito COMENCINI (Lega) e Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente.
Andrea STOCCHIERO, responsabile delle attività di policy e advocacy della Federazione degli Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario (FOCSIV), e Massimo PALLOTTINO, portavoce della Coalizione italiana contro la povertà (GCAP), replicano ai quesiti posti e forniscono ulteriori precisazioni.
Lia QUARTAPELLE PROCOPIO, presidente, dichiara conclusa l'audizione.
La seduta termina alle 14.10.
N.B.: Il resoconto stenografico della seduta è pubblicato in un fascicolo a parte.
COMITATO PERMANENTE SULL'ATTUAZIONE DELL'AGENDA 2030 PER LO SVILUPPO SOSTENIBILE
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 14.10 alle 14.15.
COMITATO PERMANENTE SUGLI ITALIANI NEL MONDO E LA PROMOZIONE DEL SISTEMA PAESE
RELAZIONI AL PARLAMENTO
Martedì 23 luglio 2019. — Presidenza del presidente Simone BILLI. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.
La seduta comincia alle 14.15.
Relazione sull'attività svolta dalla società Dante Alighieri nell'anno 2018 e il suo bilancio consuntivo per la medesima annualità.
(Seguito dell'esame istruttorio e conclusione).
Il Comitato prosegue l'esame istruttorio della relazione in oggetto, rinviato nella seduta del 6 giugno scorso.
Simone BILLI, presidente, ricorda che a norma dell'articolo 124 del regolamento a conclusione dell'esame del provvedimento la Commissione vota una risoluzione. Ricorda, inoltre, che nell'ambito dell'esame istruttorio della Relazione in titolo, il 12 giugno scorso, è stata svolta l'audizione informale del professor Andrea Riccardi e del professor Alessandro Masi, rispettivamente presidente e segretario generale della Società Dante Alighieri.
Mirella EMILIOZZI (M5S), relatrice, sottolinea che dall'audizione del presidente Riccardi e del direttore generale Masi sono emerse alcune questioni che ritiene opportuno ricordare in questa sede, per poi rappresentare al Comitato spunti conclusivi che potrebbero essere oggetto di un atto di indirizzo.
Evidenzia la necessità di preservare il prestigio e la lunga tradizione della Società Dante Alighieri in quanto istituzione di origine risorgimentale nata su intuizione di Giosuè Carducci per preservare i valori dell'italianità all'estero a tutela delle Pag. 36comunità di connazionali. L'audizione ha dato risalto alla natura privatistica della Società Dante Alighieri, che è un'istituzione caratterizzata da una forte vocazione volontaristica, sostenuta dallo Stato, basata su un sistema «federativo» di comitati presenti in tutti i continenti e legati alla sede centrale dal solo logo «Dante Alighieri» non essendovi una connessione giuridica stringente, trattandosi di soggetti privati autonomi.
Oggi la SDA svolge un ruolo importante nell'insegnamento della lingua italiana all'estero – ruolo condiviso dal 2010 con gli Istituti italiani di cultura – rivolto non solo più ai connazionali ma anche all'ampia gamma dei cosiddetti «italosimpatizzanti», attratti dall’Italian style, i quali rappresentano un bacino fin qui poco valorizzato sul piano delle potenzialità anche commerciali (uno studio condotto negli Stati Uniti avrebbe assegnato all'Italia il primo posto per capacità di influenza culturale nel mondo).
Ricorda che a partire dal 2010 c’è stato un evidente ripensamento da parte dello Stato che, oltre a potenziare il ruolo degli istituti di cultura, ha rivisto il contributo statale erogato alla Società Dante Alighieri su base regolare.
Evidenzia che durante l'audizione il presidente Riccardi ha sottolineato il suo impegno per riscattare e rivendicare il ruolo della SDA a partire dal contrasto alla tendenza centrifuga dei comitati, alcuni dei quali anche ben strutturati, come ad esempio a Buenos Aires, potenziando il ruolo di coordinamento della sede centrale, che finora ha avuto un ruolo per lo più di prestigio e rappresentanza.
Segnala che occorre anche ben valutare che il dualismo tra Società Dante Alighieri ed istituti di cultura caratterizza l'Italia rispetto a Francia, Germania, Spagna o Portogallo, dove esiste un'unica istituzione preposta all'insegnamento della lingua all'estero – Goethe Institut, Institut français, British Institute, Cervantes, Camoes – e dove l'investimento finanziario pubblico è molto più consistente.
Sottolinea che in risposta alle misure del 2010, dal 2016 la Società Dante Alighieri si è dotata di un piano per il potenziamento della propria rete e del proprio mandato, di cui hanno beneficiato molti ministeri oltre al Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale e la stessa RAI.
Segnala che l'auspicio della Dante è oggi la stabilizzazione del contributo straordinario ricevuto dallo Stato, a fronte di un maggiore impegno sul versante dell'autofinanziamento e del rapporto con il privato, che dovrebbe permettere a breve l'apertura di ulteriori due scuole, oltre alle cinque già presenti in Italia.
Segnala che dalla citata audizione è emersa, in generale, l'esigenza che l'azione all'estero della Società Dante Alighieri e degli stessi istituti si fondi su un rapporto più stretto con il retroterra culturale italiano. È inoltre emersa una competenza specifica della SDA sul terreno della qualità e della formazione didattica degli insegnanti all'estero, grazie a corsi di aggiornamento, anche a distanza (con piattaforma online), e, di recente, a nuovi strumenti comunicativi video, dedicati ai vari temi. Secondo quanto riferito in audizione, ad oggi i fondi per questa attività sono esigui e non si riesce a coprire gli organici per le scuole già aperte o in fase di apertura.
Evidenzia che resta cruciale il sostegno alle comunità di connazionali all'estero, soprattutto nella ex Jugoslavia. Al riguardo, ricorda che la SDA è presente a Fiume e a Pola, dove sostiene un posto di lettore di lingua italiana. In Albania è stata aperta una nuova scuola che offre un ciclo elementare intero, dipendente dalla sede centrale, per ravvivare la conoscenza dell'italiano, parlato un tempo dal 40 per cento degli albanesi e oggi soppiantato da altre lingue europee. Il sostegno è importante anche in Paesi strategici come la Russia, dove la domanda di italiano è fortissima ma manca una scuola italiana, ma anche a Malta, in Africa e in Asia. La SDA è presente a Tunisi, a Tangeri, in Zambia e in Libano, dove promuove un modello di accompagnamento culturale della presenza militare italiana.Pag. 37
Ricorda che dall'audizione è emersa in particolare l'esigenza di colmare un vuoto nel Corno d'Africa dove la domanda di italiano è elevata e connessa alla nostra cultura e al nostro modello, anche in ragione di uno storico legame con specifiche realtà della regione.
Il presidente Riccardi ha anche segnalato che l'83o congresso della Società Dante Alighieri, che si terrà per la prima volta in America Latina, servirà a consolidare queste linee di tendenza.
Segnala inoltre che a Doha, in Qatar, si starebbe sperimentando un modello, che appare virtuoso, di interazione tra Società Dante Alighieri ed istituti di cultura, nel senso di un ruolo supplente della Società laddove siano assenti gli istituti.
Rileva che i numeri della Società Dante Alighieri non vanno sottovalutati: 250 scuole nel mondo, 50 mila soci in quindici Paesi, con sedi certamente superiori nel numero agli istituti: a titolo di esempio, ricorda che in America Latina la Società Dante Alighieri ha trenta sedi contro soli undici istituti.
Osserva che appare, in generale, condivisibile l'obiettivo strategico della presidenza Riccardi di allargare lo spazio della «italsimpatia» in sinergia con gli istituti di cultura, gli enti gestori, la rete diplomatico consolare e in collaborazione con le imprese e ministeri come il Ministero dello sviluppo economico e Confindustria.
Anche alla luce del dibattito che è seguito all'audizione, evidenzia che le linee di azione si possono così sintetizzare: sul tema del rapporto «concorrenziale» tra Società Dante Alighieri e istituti di cultura, occorre lavorare a rafforzare la sinergia e le leve istituzionali di coordinamento tra le due realtà, per ottimizzare le risorse e potenziare l'Italia nel rapporto con gli altri maggiori Paesi europei. Al riguardo, segnala che certamente Doha rappresenta un buon esperimento di ruolo supplente della Società Dante Alighieri rispetto alle istituzioni culturali statali. Poiché la diplomazia culturale è leva di politica estera cruciale anche a fini di promozione commerciale, sottolinea, inoltre, che un'ulteriore linea di azione consiste nell'affrontare una riflessione a tutto campo sui temi dell'identità nazionale, dell'interesse nazionale e sulla necessità di unificare il marchio Italia, affinché esso sia riconoscibile e accompagnato da un marketing di immagine preciso e coerente.
Rileva che non deve essere trascurata la funzione della Società Dante Alighieri a sostegno delle comunità di connazionali che cercano il contatto con la patria di origine in regioni complesse come l'Istria, i Balcani – ad esempio il Montenegro – o l'area euroasiatica – come in Crimea o in Kazakhstan – e che oggi corrisponde ad una regione a forte rilancio economico.
Conclusivamente, sottolinea l'opportunità di istituire presso la Presidenza del Consiglio una cabina di regia integrata per la politica di promozione del Sistema Paese che includa non solo le leve economiche ma anche gli strumenti della promozione culturale. Tale struttura potrebbe avvalersi di portali dedicati, nonché identificare un logo «Italia» unico e riconoscibile, definendo strategie ed assegnando responsabilità specifiche ai vari attori preposti a veicolare l'italianità nel mondo.
Simone BILLI, presidente, nessun altro chiedendo di intervenire, ringraziando la relatrice per il lavoro svolto, dichiara concluso l'esame istruttorio della Relazione in titolo.
La seduta termina alle 14.25.
SEDE CONSULTIVA
Martedì 23 luglio 2019. — Presidenza del vicepresidente Paolo FORMENTINI. – Interviene il sottosegretario di Stato agli affari esteri e alla cooperazione internazionale, Ricardo Antonio Merlo.
La seduta comincia alle 14.45.
DL 61/2019: Misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
C. 2000 Governo, approvato dal Senato.
(Parere alla V Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento in oggetto.
Pag. 38 Pino CABRAS (M5S), relatore, sottolinea che il provvedimento in esame reca talune modifiche alle disposizioni del decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, recante Disposizioni urgenti in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, finalizzate a salvaguardare i risparmi attesi nel 2019 derivanti dal minor utilizzo delle risorse iscritte nel bilancio dello Stato per l'attuazione delle disposizioni relative all'introduzione del reddito di cittadinanza e al trattamento di pensione anticipata «quota 100».
Evidenzia che il decreto-legge in esame fa parte dell'insieme di misure adottate nell'ambito della negoziazione avviata dal Governo italiano con la Commissione europea in merito al rispetto della regola del debito pubblico del Patto di stabilità e crescita per l'anno 2018. Inoltre, esso va letto in maniera integrata con l'assestamento di bilancio, su cui la Camera lavorerà nei prossimi mesi, affinché le maggiori entrate e le minori spese realizzate finora siano impiegate per la riduzione dell'indebitamento netto e del debito pubblico.
Ricorda che, a tal fine, l'articolo 1, comma 1, prevede che, per l'anno 2019, i risparmi di spesa e le maggiori entrate derivanti dal minor utilizzo delle risorse iscritte nel bilancio dello Stato per l'attuazione delle disposizioni relative all'introduzione del reddito di cittadinanza e al trattamento di pensione anticipata «quota 100» costituiscano economie di bilancio o siano versati all'entrata del bilancio dello Stato per essere destinati al miglioramento dei saldi di finanza pubblica.
Osserva, inoltre, che per garantire l'effettivo realizzo di risparmi per un importo pari ad almeno 1,5 miliardi di euro nel 2019, l'articolo 1, comma 2, dispone l'accantonamento di un corrispondente importo delle dotazioni di bilancio, in termini di competenza e cassa, indicate nell'Allegato 1 al provvedimento, che sono rese indisponibili per la gestione.
Rileva che ben 1.320 milioni accantonati, pari all'88 per cento del totale, afferiscono ai fondi di riserva e speciali. Inoltre, tutti i Ministeri hanno accantonato una quota dalla missione «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», la cui somma è pari a 109,5 milioni di euro, circa il 7 per cento del totale.
Sottolinea che, quanto alla Farnesina, tale Amministrazione subisce riduzioni pari a 1,59 milioni di euro, di cui 1,15 milioni di euro alla missione «Servizi istituzionali e generali delle amministrazioni pubbliche», programma «Indirizzo politico» e 440 mila alla missione «L'Italia in Europa e nel mondo», programma «Rappresentanza all'estero e servizi ai cittadini e alle imprese».
Segnala che per consentire alle Amministrazioni centrali dello Stato la necessaria flessibilità, è consentita, con decreti del Ministro dell'economia e delle finanze da comunicare alle Camere, su richiesta dei Ministri interessati, la possibilità di rimodulare tali accantonamenti nell'ambito degli stati di previsione della spesa, garantendo comunque la neutralità degli effetti sui saldi di finanza pubblica.
Nel presentare una proposta di parere favorevole (vedi allegato), auspica che le decurtazioni a carico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non intacchino la funzionalità della rete estera e soprattutto i servizi resi all'estero, a connazionali ed imprese.
Il sottosegretario Ricardo Antonio MERLO, si associa alle considerazioni del relatore.
Piero FASSINO (PD), nel preannunciare l'astensione del proprio gruppo sulla proposta di parere presentata dal relatore, sottolinea che le disposizioni del decreto-legge in esame si configurano a tutti gli effetti come una manovra correttiva, volta a riportare il deficit di bilancio entro la soglia del 2,04 per cento del PIL, come concordato a suo tempo con le Istituzioni europee. Rileva che, pertanto, a dispetto delle reiterate promesse del Vicepresidente del Consiglio Di Maio, i risparmi derivanti dal minor utilizzo delle risorse destinate dalla legge di bilancio 2019 al reddito di cittadinanza e a «quota 100» non potranno Pag. 39essere utilizzati per misure a favore delle famiglie, ma ad ottemperare agli impegni assunti con l'Unione europea in materia di finanza pubblica, onde evitare la procedura per disavanzo eccessivo. Ribadendo l'opportunità che l'Esecutivo dichiari, con onestà intellettuale, la natura correttiva del provvedimento in esame, si associa agli auspici del collega Cabras circa la necessità che le decurtazioni a carico del Ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale non compromettano il regolare funzionamento della rete diplomatica e consolare che, peraltro, già ora fruisce di risorse inferiori a quelle dei principali competitor dell'Italia.
La Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 15.
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