SEDE CONSULTIVA
Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.
La seduta comincia alle 14.35.
DL n. 152/2021: disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) e la prevenzione delle infiltrazioni mafiose.
C. 3354 Governo.
(Parere alla V Commissione).
(Seguito dell'esame e conclusione – Parere favorevole con osservazioni).
La Commissione prosegue l'esame del provvedimento, rinviato, da ultimo, nella seduta del 30 novembre 2021.
Vittoria CASA, presidente, ricorda che ieri la relatrice ha presentato la sua proposta di parere e che ci sono stati interventi tendenti alla modifica di alcuni punti della proposta. Dà quindi la parola alla relatrice, deputata Carbonaro, per sapere se intende modificare la sua proposta di parere.
Alessandra CARBONARO (M5S) presenta una nuova versione (vedi allegato 1) della sua proposta di parere.
Federico MOLLICONE (FDI) deplora con forza l'ennesimo ricorso alla questione di fiducia da parte del Governo: questa volta sul decreto-legge n. 139 del 2021, all'esame dell'Assemblea. Fa presente la gravità dei Pag. 94numeri che caratterizzano l'azione del Governo Draghi, che, da quando si è insediato, ha approvato una media di oltre quattro decreti-legge per mese e ha posto la questione di fiducia 29 volte, circa tre volte al mese; in pratica una questione di fiducia a settimana: ritmo che nelle ultime settimane è accelerato e che probabilmente aumenterà ancora, atteso che entro il 31 dicembre 2021 devono essere convertiti altri decreti-legge pendenti, tra cui quello in esame, e approvati la legge di bilancio e diversi disegni di legge collegati, per non parlare di altri provvedimenti in via di preparazione, tra cui l'immancabile decreto-legge «mille proroghe». Lamenta che il Parlamento è oberato di provvedimenti che non ha il tempo di esaminare, che spesso sono modificabili solo da un ramo del Parlamento, mentre la seconda lettura è solo formale e senza potere di incidenza sul testo. Di fatto il Paese ha un Governo commissariato dal Presidente del Consiglio dei ministri – nonostante la superbia di considerarsi il Governo dei migliori – e un Parlamento esautorato, spossessato. Esorta i deputati della maggioranza a un guizzo di orgoglio e a prendere consapevolezza del loro ruolo e dei loro diritti di parlamentari. Annunciato che ripeterà questa protesta contro il modo inaccettabile in cui il Governo tratta il Parlamento, dichiara il voto contrario sulla proposta di parere in esame.
Rosa Maria DI GIORGI (PD) dichiara il voto favorevole del suo gruppo.
Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE) esprime soddisfazione per il fatto che la relatrice ha accolto sue proposte di modifica della proposta di parere.
Daniele BELOTTI (LEGA) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, ma rimarca di farlo con rammarico. Avrebbe infatti voluto che nel parere che la Commissione si accinge ad esprimere fosse contenuto un riferimento alla necessità che il Ministero dell'istruzione riveda la tempistica per gli affidamenti, da parte dei comuni, dei lavori per l'ammodernamento dell'edilizia scolastica e per gli altri adempimenti connessi al risanamento dell'edilizia pubblica. Ribadisce che, senza una proroga, molti piccoli comuni non saranno nelle condizioni di rispettare i termini, con la conseguenza che l'occasione offerta dall'enorme ammontare di risorse finanziarie provenienti dall'Europa rischia di andare sprecata, dato che i finanziamenti non impiegati saranno revocati.
Simona VIETINA (CI) preannuncia il voto favorevole, anche se ritiene, con riferimento all'osservazione di cui alla lettera b) della proposta di parere, che sarebbe stato meglio se il Governo avesse organizzato una gara nazionale per l'identificazione delle imprese cui aggiudicare gli appalti, in modo da sgravare i comuni, molti dei quali non sono nelle condizioni di gestire la situazione, a volte con più gare di appalto nello stesso tempo. Quanto all'osservazione di cui alla lettera d), rileva che, più che formare i docenti sulla programmazione informatica o coding, si dovrebbero utilizzare docenti già formati e specializzati oppure personale tecnico specializzato, con formazione apposita.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere della relatrice.
Delega al Governo in materia di disabilità.
C. 3347 Governo, C. 424 Carnevali, C. 1884 De Maria e C. 3361 D'Arrando.
(Parere alla XII Commissione).
(Esame e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione inizia l'esame del provvedimento.
Vittoria CASA, presidente, avverte che l'esame si concentrerà sul disegno di legge C. 3347 Governo, al quale sono riferiti gli emendamenti presentati nella XII Commissione. Quanto alla tempistica, considerato che il provvedimento potrebbe essere in Aula per la discussione sulle linee generali già lunedì 6 dicembre e che la XII Commissione non ha ancora concluso l'esame degli emendamenti, propone di esprimere Pag. 95il parere, nella seduta in corso, sul testo iniziale del disegno di legge. Chiarisce che, se poi ci fosse più tempo, la Commissione potrebbe tornare a esprimersi sul testo come risultante dall'esame degli emendamenti nella XII Commissione. Preso atto che non ci sono obiezioni alla sua proposta, dà la parola al relatore, deputato Mariani, per la relazione introduttiva.
Felice MARIANI (LEGA), relatore, premette che il disegno di legge, d'iniziativa del Presidente del Consiglio e della Ministra Stefani, è composto da 4 articoli e reca una delega al Governo per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità. Con questo provvedimento il Governo intende dare attuazione a una delle riforme (la riforma 1.1) previste dalla Missione 5 «Inclusione e Coesione», Componente 2 «Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e Terzo settore», del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR). Tale riforma (cosiddetta Legge quadro sulla disabilità) – nel PNRR – è annunciata come un intervento riguardante le persone con disabilità, avente il suo fulcro nel progetto di vita personalizzato e partecipato diretto a consentire alle persone con disabilità di essere protagoniste della propria vita e di realizzare un'effettiva inclusione nella società.
Ricorda che il disegno di legge è stato collegato dal Governo alla manovra di bilancio, come anticipato nella Nota di aggiornamento al DEF 2021. Obiettivo principale della riforma è modificare la legislazione sulle disabilità e promuovere l'autonomia delle persone con disabilità e il trasferimento del baricentro del sistema dalle istituzioni pubbliche o private alla famiglia o alle case della comunità. Ciò deve comportare, nelle intenzioni del Governo: 1) il rafforzamento dell'offerta di servizi sociali; 2) la semplificazione dell'accesso ai servizi sociali e sanitari; 3) la riforma delle procedure di accertamento delle disabilità; 4) la promozione di progetti di vita indipendente; 5) la promozione del lavoro di gruppi di esperti in grado di sostenere le persone con disabilità con esigenze multidimensionali.
Passando al contenuto del provvedimento, riferisce che l'articolo 1 definisce l'oggetto e la finalità della delega in forza della quale il Governo è delegato ad adottare, entro 20 mesi dalla data di entrata in vigore della legge che stiamo esaminando, nel rispetto dei princìpi e criteri direttivi di cui all'articolo 2, uno o più decreti legislativi per il riassetto delle disposizioni vigenti in materia di disabilità, in conformità alle previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (CRPD) e del relativo Protocollo opzionale, nonché alla Strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 della Commissione europea del 3 marzo 2021. La finalità è quella di garantire al cittadino con disabilità il riconoscimento della propria condizione, anche mediante una valutazione della stessa che sia congruente, trasparente ed agevole, tale da consentire il pieno rispetto dei diritti civili e sociali della persona e l'effettivo e completo accesso al sistema dei servizi, delle prestazioni e delle agevolazioni previsti.
L'articolo 2 reca i princìpi e criteri direttivi ai quali dovrà attenersi il Governo nell'esercizio della delega. In particolare vengono tracciati in modo specifico i confini dell'attività normativa del Governo, che deve essere diretta al coordinamento, formale e sostanziale, di tutte le disposizioni normative vigenti negli ambiti sopra definiti, incluse quelle di recepimento ed attuazione della normativa europea. Tale attività comprenderà anche la messa a punto delle opportune modifiche volte ad assicurare e migliorare la coerenza della normativa di settore e ad adeguare e aggiornare il linguaggio normativo, individuando espressamente le disposizioni da abrogare.
Vengono poi individuati sette ambiti (lettere da a) a g)) all'interno di ciascuno dei quali sono previsti specifici principi e criteri direttivi. Segnalo che alla lettera b), relativa all'accertamento della disabilità e alla revisione dei suoi processi valutativi di base, c'è un principio direttivo, al n. 3) che chiama il Governo alla razionalizzazione e unificazione in un'unica procedura di tutti i processi valutativi di base attualmente afferenti all'invalidità, alla cecità, alla sordità, alla sordocecità e all'handicap, anche ai fini scolastici. Pag. 96
Alla lettera c), relativa all'ambito di valutazione multidimensionale della disabilità e di realizzazione del progetto personalizzato e di vita indipendente, tra i principi e i criteri direttivi, vi è al n. 5) quello di prevedere che tale progetto di vita sia diretto a realizzare gli obiettivi della persona secondo i suoi desideri, le sue aspettative e le sue scelte, migliorandone le condizioni personali e di salute nonché la qualità di vita nei suoi vari ambiti, individuando le barriere e i facilitatori che incidono sui contesti di vita e rispettando i princìpi. Dovrà essere assicurato il rispetto dei principi al riguardo sanciti dalla citata Convenzione delle Nazioni unite, indicando gli strumenti, le risorse, i servizi, le misure, gli accomodamenti ragionevoli necessari a compensare le limitazioni alle attività e a favorire la partecipazione della persona nei diversi ambiti della vita e nei diversi contesti di riferimento, inclusi quelli lavorativi e – per quel che interessa questa commissione – quelli scolastici.
A tal proposito sottolineo sin da ora che, al punto 7 della lettera c), sarebbe opportuno esplicitare la necessità di coordinamento tra le Amministrazioni coinvolte per l'integrazione della programmazione nazionale sociale e sanitaria e la scuola, anche in virtù di quanto previsto dal decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 66 e successive modificazioni. La scuola, infatti, deve essere coinvolta nella valutazione multidimensionale della disabilità e nella realizzazione del progetto personalizzato e di vita indipendente;
La lettera f), concernente il Garante nazionale delle disabilità, per la tutela e promozione dei diritti delle persone con disabilità, prevede che tale figura abbia tra le sue funzioni anche quella di promuovere una cultura del rispetto dei diritti delle persone con disabilità attraverso campagne di sensibilizzazione e comunicazione e progetti di azioni positive, in particolare nelle istituzioni scolastiche, in collaborazione con le Amministrazioni competenti per materia.
L'articolo 3 reca le disposizioni finanziarie stabilendo che ai maggiori oneri derivanti dall'attuazione della legge si provvede con le risorse del Fondo per la disabilità e la non autosufficienza di cui all'articolo 1, comma 330, della legge 27 dicembre 2019, n. 160; con le risorse disponibili nel PNRR, per l'attuazione degli interventi rientranti nell'ambito del presente provvedimento; mediante razionalizzazione e riprogrammazione delle risorse previste a legislazione vigente per il settore della disabilità.
L'articolo 4, infine, dispone che la legge entri in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.
Simona VIETINA (CI) ritiene che, al fine di realizzare un'effettiva inclusione degli alunni disabili, dovrebbero essere create specifiche classi di concorso per i docenti di sostegno e relativi percorsi di studio universitari dedicati, per consentire ai docenti di scegliere questa specializzazione in base ad un'autentica vocazione. A suo avviso ciò è essenziale affinché possa essere assicurata la giusta continuità didattica agli alunni più fragili.
Valentina APREA (FI), premesso che la scuola è l'istituzione che più di tutte si fa carico dell'inserimento di persone disabili, nel contesto che le è proprio, ritiene necessario rafforzare i servizi socio-assistenziali e, soprattutto, aggiornare i LEA (livelli essenziali di assistenza), perché molti servizi che vengono assicurati oggi o che sono necessari non vi sono compresi. Pur trattandosi di un testo non definitivo, ritiene che ci siano le condizioni per valutare il provvedimento e preannuncia il voto favorevole.
Vittoria CASA, presidente, osserva che si tratta di un disegno di legge importante, focalizzato sulla valutazione multidimensionale della disabilità, in conformità alle previsioni della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, e sulla realizzazione progressiva della persona. Ciò premesso, auspica un coinvolgimento del Ministero dell'istruzione, in sede di definizione dei decreti delegati, perché ritiene che le istituzioni scolastiche Pag. 97possono esercitare un ruolo rilevante nel perseguimento delle finalità del provvedimento.
Quindi, nessun altro chiedendo di intervenire, invita il relatore a formulare la sua proposta di parere.
Felice MARIANI (LEGA), relatore, formula una proposta di parere favorevole (vedi allegato 2).
Alessandra CARBONARO (M5S) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo.
Rosa Maria DI GIORGI (PD), dopo aver sottolineato che il provvedimento è importante e sarà necessario seguire con attenzione l'attuazione che il Governo darà della delega, preannuncia il voto favorevole del gruppo del Partito democratico.
Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere del relatore.
La seduta termina alle 15.10.
ATTI DEL GOVERNO
Mercoledì 1° dicembre 2021. — Presidenza della presidente Vittoria CASA.
La seduta comincia alle 15.10.
Schema di decreto ministeriale recante Istituzione della tabella triennale 2020-2022 degli enti privati di ricerca nonché riparto dello stanziamento iscritto nello stato di previsione della spesa del Ministero dell'università e della ricerca per gli anni 2020, 2021 e 2022, relativo a contributi ad enti, istituti, associazioni, fondazioni ed altri organismi, con riferimento agli enti privati di ricerca.
Atto n. 322.
(Seguito dell'esame, ai sensi dell'articolo 143, comma 4, del Regolamento, e conclusione – Parere favorevole).
La Commissione prosegue l'esame dello schema di decreto ministeriale, rinviato nella seduta del 23 novembre 2021.
Vittoria CASA, presidente, ricorda che nella seduta del 23 novembre scorso ha svolto lei stessa la relazione introduttiva, sostituendo momentaneamente la relatrice, deputata Di Giorgi, e che in sede di ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi, si è concordato, in considerazione del carico di lavoro complessivo della Commissione, di esprimere il parere oggi.
Federico MOLLICONE (FDI), intervenendo sull'ordine dei lavori, osserva che non ritiene opportuno esprimere il parere già nella seduta di oggi. A suo avviso, la Commissione non ha avuto tempo sufficiente per valutare le scelte operate dalla Commissione di esperti che ha ammesso al contributo gli enti di ricerca. Sottolineando che il suo non vuole essere un intervento di carattere ostruzionistico e che le sue perplessità concernono non tanto il contenuto dello schema di decreto, quanto il modo in cui è stato chiesto il parere parlamentare – e si riferisce al fatto che la richiesta di parere non è corredata, a suo avviso, di elementi informativi sufficienti, – invita tutti a non avere fretta quando si tratta di erogazione di fondi pubblici. A suo avviso, la documentazione predisposta dal Ministero a corredo dell'atto non è sufficiente per permettere alla Commissione una valutazione approfondita. Chiede quindi di sospendere l'esame per chiedere al Ministero chiarimenti sui criteri di valutazione impiegati per decidere quali enti ammettere al contributo pubblico e per quali importi.
Rosa Maria DI GIORGI (PD), relatrice, dopo aver ricordato che i destinatari dei contributi sono enti e istituti di ricerca la cui notorietà in campo scientifico è ormai consolidata da anni, esprime l'avviso che non vi sia ragione di rinviare il voto. Sottolinea, inoltre, che l'esame dell'atto è iniziato la scorsa settimana e che, pertanto, c'è stato tempo sufficiente per tutti per studiare la documentazione inviata dal Governo, che è esaustiva. Aggiunge che la commissione ministeriale incaricata di valutare le domande di finanziamento è costituita da esperti tecnico-scientifici di chiara Pag. 98fama ed è nominata dal Ministro dell'università e della ricerca. Tale organo è quindi sicuramente qualificato, proprio perché composto da soggetti competenti, che per di più valutano in base a parametri oggettivi prestabiliti. Ribadisce che gli enti a cui vengono erogati contributi sono tutti di indubbia rilevanza e che i progetti da loro portati avanti costituiscono un prezioso contributo per il mondo della ricerca.
Valentina APREA (FI), condividendo l'intervento della relatrice, concorda sull'opportunità di esprimere il parere nella seduta odierna, tenuto conto, tra l'altro, che i finanziamenti vengono assegnati sulla base di criteri molto rigidi a enti che si distinguono per la ricerca e talora la divulgazione nel campo scientifico. Per quanto potrebbe essere utile un'interlocuzione a latere con il Ministero per ottenere ulteriori chiarimenti, come parlamentare ritiene sufficiente sapere che, come il Governo assicura negli atti inviati, i criteri previsti per la valutazione dei progetti sono stati rispettati.
Alessandra CARBONARO (M5S), concordando con le deputate Di Giorgi e Aprea, pensa che sarebbe sbagliato non deliberare oggi il parere, soprattutto perché è fondamentale affrettare l'iter e fare in modo che gli enti ricevano i finanziamenti, che, lo ricorda, sono riferiti al triennio che comincia nel 2020.
Federico MOLLICONE (FDI), confermando la sua richiesta di rinvio, osserva che non c'è alcun rischio che i finanziamenti siano bloccati o arrivino troppo in ritardo se anche la Commissione si pronuncia non oggi ma la prossima settimana. Nel merito, osserva che non è chiaro – e servirebbero appunto chiarimenti aggiuntivi da parte del Governo – per quale ragione alcuni enti, come ad esempio la Fondazione Giangiacomo Feltrinelli e la Fondazione Gramsci, siano finanziati sistematicamente e a volte anche con contributi plurimi, disposti da provvedimenti diversi, e a valere su fondi diversi. Osserva, a titolo di esempio, che le due fondazioni hanno già ricevuto dal Ministero della cultura, rispettivamente, 326.000 euro e 310.000 euro. Aggiunge che a Gramsci sono intestate addirittura due fondazioni beneficiarie del riparto di risorse in esame: la Fondazione Gramsci onlus e la Fondazione Gramsci Emilia Romagna onlus. Si chiede quale particolare rilevanza abbiano i progetti delle suddette Fondazioni, per meritare tanti fondi, e se non ci sia un nesso tra il generoso finanziamento che ricevono e il fatto che sono riconducibili a una determinata area politica. Teme, in conclusione, che le valutazioni ministeriali siano viziate da un difetto di pluralismo del quale il Ministero di riferimento dovrebbe rendere conto. Ribadisce che, trattandosi di risorse pubbliche, è doveroso che il Parlamento vigili e che la Commissione deve quindi pretendere che il Governo chiarisca in che modo prende le sue decisioni su chi finanziare e per quali ammontare.
Alessandro FUSACCHIA (M-MAIE-PSI-FE), dopo aver richiamato le perplessità da lui già espresse in passato sull'opportunità che una Commissione parlamentare debba spendere tanto tempo per discutere su un atto sostanzialmente amministrativo, come quello in esame, che, fino a prova contraria, si deve ritenere adottato nel rispetto della legge, ricorda al deputato Mollicone che il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in una lettera indirizzata al Presidente della Fondazione Feltrinelli, Carlo Feltrinelli – di cui dà lettura – ha espresso apprezzamento per la sfida culturale portata avanti dalla Fondazione, la cui nuova sede costituisce un polo culturale e sociale di grande importanza, non soltanto per la città di Milano.
Simona VIETINA (CI), premesso di apprezzare il finanziamento degli enti di ricerca, si chiede come venga diffusa sui territori l'informazione circa le modalità con cui effettuare la domanda di accesso ai contributi. Teme infatti che molti enti non siano a conoscenza di questa opportunità.
Daniele BELOTTI (LEGA), ritenendo che non ci sia sufficiente informazione sul modo Pag. 99in cui gli enti usano le risorse assegnate specifici progetti, osserva che sarebbe utile sapere qual è l'attività degli enti beneficiari dei finanziamenti e conoscere i loro rendiconti per l'uso di questi finanziamenti.
Rosa Maria DI GIORGI (PD), relatrice, dopo aver illustrato i criteri di selezione dei progetti impiegati dalla commissione di valutazione – criteri riportati nella documentazione inviata dal Governo: qualità delle attività di ricerca, qualità dei soggetti proponenti, etc. – e aver ricordato che per ogni criterio è previsto un punteggio massimo, osserva che non è corretto, è anzi del tutto privo di fondamento, affermare che le valutazioni non siano basate su elementi chiari e trasparenti.
Patrizia PRESTIPINO (PD), premesso che, a suo giudizio, gli approcci di stampo ideologico, come quello tentato dal deputato Mollicone, non aiutano mai a portare avanti un dibattito sereno, definisce rassicuranti i chiarimenti forniti dalla relatrice in merito ai criteri di selezione. I criteri e gli elementi di valutazione evidentemente sono oggettivi e sono conoscibili dalla Commissione. A suo avviso, più che dividersi su questioni ideologiche, i membri della Commissione dovrebbero unirsi nel gioire per il raggiungimento dei risultati positivi ottenuti: pensa, ora, a quello della stabilizzazione di oltre 300 ricercatori precari del CNR. Un successo importante, considerato l'impegno della Commissione sul tema della stabilizzazione dei lavoratori precari della ricerca.
Luigi CASCIELLO (FI) ritiene che la questione di fondo è quale sia il ruolo della Commissione nell'esame di atti del Governo come quello in titolo. Ritiene, in proposito, che non spetta alle Commissioni parlamentari una valutazione di merito sulla idoneità degli enti a ricevere i benefici, trattandosi di scelta che compete al Ministero, ma che la Commissione ha invece il potere di formulare indirizzi e modificare le norme sottostanti. Ciò premesso, a suo avviso, l'intervento del deputato Mollicone non deve essere interpretato come un approccio ideologico contro Feltrinelli, ma come un modo per porre il problema di fondo del ruolo della Commissione nell'esame di atti del Governo che ripartiscono risorse.
Rosa Maria DI GIORGI (PD), relatrice, ribadisce che la documentazione predisposta dal Servizio studi insieme a quella trasmessa dal Governo forniscono, a chi voglia approfondire e chiarirsi le idee, tutte le informazioni necessarie, e dettagliate, in merito ai criteri di valutazione degli enti. Sottolinea che l'esclusione di alcuni enti dal contributo è evidentemente legata ad una mancanza di requisiti.
Vittoria CASA, presidente, dopo aver ricordato che tutta la documentazione trasmessa dal Governo a corredo dell'atto è a disposizione dei deputati, e di tutti attraverso il sito web della Camera, dal 10 novembre scorso, invita la relatrice a formulare la sua proposta di parere.
Rosa Maria DI GIORGI (PD), relatrice, propone di esprimere parere favorevole.
Federico MOLLICONE (FDI), volendo chiarire il senso del suo intervento, sottolinea che la questione da lui posta non concerne tanto o soltanto il tempo che i commissari hanno avuto a disposizione per leggere gli atti, quanto quello intercorso dalla data dei verbali delle operazioni concorsuali e del verbale finale della Commissione, che è il 20 luglio scorso, alla data di trasmissione dello schema di decreto alle Camere, quattro mesi dopo. Teme che la ragione di questo ritardo tra la conclusione dei lavori della commissione ministeriale e la richiesta del parere parlamentare stia nella volontà di impedire al Parlamento un esame approfondito e di costringerlo a deliberare di fretta. Pertanto, preannuncia il voto contrario sulla proposta della relatrice, motivata non dal merito dello schema, su cui non si pronuncia, ma dal modo dell'esame.
Pag. 100Nessun altro chiedendo di intervenire, la Commissione approva la proposta di parere favorevole della relatrice.
La seduta termina alle 16.
UFFICIO DI PRESIDENZA INTEGRATO
DAI RAPPRESENTANTI DEI GRUPPI
Mercoledì 1° dicembre 2021.
L'ufficio di presidenza si è riunito dalle 16 alle 16.10.
AVVERTENZA
I seguenti punti all'ordine del giorno non sono stati trattati:
ATTI DEL GOVERNO
Schema di decreto ministeriale recante Approvazione del programma per l'utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale, per gli anni 2021, 2022 e 2023.
Atto n. 324.
Elenco delle proposte di istituzione e finanziamento di comitati nazionali e di edizioni nazionali per l'anno 2021.
Atto n. 329.