OSSERVATORIO DI POLITICA INTERNAZIONALE, Agenda del G20 su sicurezza alimentare ed energetica e sfide economiche, Nota n. 100, a cura del CeSPI, settembre 2022

6 ottobre 2022

Nell'ambito dell'Osservatorio di Politica Internazionale è stata pubblicata la Nota n. 100, Agenda del G20 su sicurezza alimentare ed energetica e sfide economiche, a cura del CeSPI, settembre 2022

Abstract

Oggi, nuove sfide e instabilità caratterizzano l'economia mondiale. Oltre agli impatti diretti della pandemia da COVID-19, la ripresa economica globale è a rischio a causa di interruzioni persistenti dell'approvvigionamento, pressioni inflazionistiche crescenti, tensioni finanziarie, una crisi energetica emergente, il potenziale di disastri legati ai cambiamenti climatici, una maggiore instabilità globale

In questo contesto, le tensioni tra Stati Uniti e Cina da un lato e quelle tra Occidente e Russia a seguito dell'invasione russa dell'Ucraina dall'altro rendono più difficile il consenso in seno al G20 e, quindi, la definizione di impegni condivisi, in ragione di distanze tra le parti che risultano oggi incolmabili. Ciò significa che, in concreto, l'agenda e gli impegni sono inevitabilmente molto meno ambiziosi di quello che la gravità del momento richiederebbe.

La guerra in Ucraina ha evidenziato tra le emergenze globali quelle, tra loro intrecciate, della sicurezza alimentare e di quella energetica. La Presidenza indonesiana del G20 per il 2022 ha incorporato questi temi in diversi punti della propria agenda. Il tema della sicurezza alimentare è già stato al centro delle discussioni del G20 in passato, ma secondo i dati più recenti oggi è di prima priorità, perché il numero di persone che si trovano ad affrontare un'insicurezza alimentare acuta è più che raddoppiato dal 2019.

La guerra in Ucraina e l'inasprimento delle restrizioni alle esportazioni aggravano gli effetti della pandemia, portando i prezzi alimentari a livelli record. La Russia e l'Ucraina sono produttori di grano a basso costo e sono responsabili di circa il 30% delle esportazioni globali di grano verso Paesi a basso e medio reddito. Si stima che 570 milioni di persone che vivono in queste aree siano vulnerabili alla scarsità del grano e potrebbero essere costrette a condizioni molto dure fino alla fine del conflitto.

Premessa la modestia dei risultati che si possono attendere dall'agenda del G20 di quest'anno, il Gruppo di lavoro Agricoltura del G20 ha tenuto due riunioni, una a marzo e una a luglio 2022, avendo come obiettivo quello di sostenere la sicurezza alimentare, proponendo azioni urgenti e collaborative per affrontare l'insicurezza alimentare immediata e a lungo termine e le relative questioni di sostenibilità economica e ambientale. La riunione ministeriale sull'agricoltura, tenuta dal 27 al 29 settembre 2022 a Bali, aveva l'obiettivo di discutere un impegno comune sull'agricoltura sostenibile e sui sistemi alimentari, fondato sull'equilibrio tra produzione e commercio per garantire cibo per tutti e legato alle tre questioni prioritarie proposte dalla presidenza indonesiana: la promozione di un'agricoltura e di sistemi alimentari resilienti e sostenibili; la promozione di un commercio agricolo aperto, equo, prevedibile, trasparente e non discriminatorio per garantire la disponibilità di cibo e l'accessibilità economica per tutti; l'agri-imprenditorialità innovativa attraverso l'agricoltura digitale per migliorare i mezzi di sussistenza degli agricoltori nelle aree rurali.

I temi della sicurezza alimentare ed energetica sono stati spesso accoppiati negli ultimi mesi in relazione all'impennata dei prezzi causata dalla guerra in Ucraina e così è avvenuto anche in seno al G20.

La presidenza indonesiana ha riconosciuto l'importanza della cooperazione internazionale per accelerare la transizione energetica sostenibile verso la dismissione dei combustibili fossili e l'adozione delle fonti rinnovabili; tuttavia oggi si assiste a un rallentamento, se non arretramento, internazionale sul fronte degli impegni, una preoccupante tendenza che la guerra in Ucraina facilita.

Al netto di ciò, durante la ministeriale di settembre i ministri dell'energia dei Paesi del G20 hanno approvato il Bali COMPACT, un documento che contiene i principi di base per accelerare le transizioni energetiche che serviranno come riferimento per i Paesi membri del G20. L'Indonesia ha proposto anche la Bali Energy Transitions Roadmap, che definisce azioni pluriennali, a carattere volontario, per il raggiungimento degli SDG e propone un percorso verso le emissioni nette zero o la neutralità del carbonio Tali strumenti, sembrano essere più l'indicazione di un programma di lavoro per le prossime Presidenze del G20 che non proporre risultati concreti per l'immediato, ma in ragione del ricordato contesto internazionale molto difficile, che tende a disunire il G20, proiettarsi nel futuro con uno spirito di condivisione di intenti generali e cooperazione sul terreno può essere giudicato, con realismo, un risultato modesto ma non scontato e, perciò, importante.

Servizio Studi della Camera dei deputati

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