OSSERVATORIO DI POLITICA INTERNAZIONALE, Il ruolo degli attori globali nei Balcani Occidentali: proiezione e strumenti tra livello tattico e strategico, Approfondimento n. 195, a cura del CeSPI (Centro Studi di Politica Internazionale), ottobre 2022

18 ottobre 2022

Nell'ambito dell'Osservatorio di Politica Internazionale è stato pubblicato l'Approfondimento n. 195, "Il ruolo degli attori globali nei Balcani Occidentali: proiezione e strumenti tra livello tattico e strategico", a cura del CeSPI, ottobre 2022

Executive summary

 

La percezione crescente sul ruolo di potenze regionali e globali nei Balcani Occidentali, anche come presunta reazione alla lentezza del percorso euro-atlantico di quell'area, spinge a interrogarsi sulle modalità con cui Paesi come Russia, Cina e Turchia agiscano in Serbia, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Albania, Montenegro e Kosovo. 

La Russia fa leva soprattutto sull'elemento serbo, spingendo su narrazioni basate sul panslavismo, l'ortodossia e la difesa di una specificità anti-occidentale, anche attraverso l'uso massiccio della disinformazione e sfruttando la penetrazione energetica in alcuni Paesi della regione. 

La Turchia, parimenti, ha utilizzato inizialmente soprattutto la chiave storico-culturale, basata sull'appartenenza della regione balcanica all'Impero Ottomano e sulla diffusione della religione islamica in alcuni Paesi dell'area (soprattutto Bosnia-Erzegovina, Albania e Kosovo), ma è riuscita pragmaticamente ad allargare il suo campo d'azione, puntando in parte sulla leva economica e soprattutto sui rapporti personali intessuti dal presidente Erdogan con i leader regionali. 

La proiezione della Cina appare invece scevra da un retaggio storico, culturale o religioso, per basarsi esclusivamente sulla presunta attrattività del modello basato sullo sviluppo di servizi di leasing finanziario che mobilitano ingenti risorse per realizzare opere infrastrutturali, funzionali soprattutto all'inclusione della regione balcanica nella Belt and Road Initiative – circostanza che comunque non esclude un'accresciuta sensitività politica di Pechino nei confronti dei Paesi dell'area, cosa che la rende capace di parlare con tutti gli attori regionali. 

In questo contesto, due importanti potenze occidentali come Germania e Stati Uniti cercano di riprendere, non senza difficoltà, le fila di una proiezione politica, economica e di sicurezza mirante all'integrazione della regione balcanica nelle strutture euro-atlantiche. 

Il dato saliente che emerge è la considerazione della natura sostanzialmente tattica della proiezione di questi attori sulla regione: Russia, Turchia e Cina utilizzano i Paesi balcanici, in misura diversa, per portare avanti le proprie agende domestiche sul piano globale, senza offrire una vera e propria visione strategica che possa in qualche modo sostituire quella europea. Di questo appaiono consapevoli anche i governi della regione, che spesso approfittano dell'interesse russo, turco e cinese per alzare la posta in gioco nei confronti di Bruxelles. 

             

Introduzione

 

La questione dell'influenza di vari attori regionali e globali sui Paesi balcanici (Serbia, Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord e Kosovo) appare di crescente rilevanza, a fronte di un processo di integrazione europea ed atlantica che appare lento, farraginoso e poco efficace. Il rischio che i Balcani Occidentali diventino un ‘vuoto geopolitico', pronto per essere riempito da attori con agende ostili come Russia, Turchia e Cina, emerge sempre più frequentemente nelle narrazioni politiche ed accademiche sulla regione. La questione appare complessa e spesso oggetto di semplificazioni, impostate su un presunto rapporto causa-effetto (mancanza di integrazione europea che porta all'aumento di attrattività per modelli alternativi) che non corrisponde pienamente alla realtà. 

Questo approfondimento passa in rassegna i tratti più salienti della proiezione politica, economica e culturale di Russia, Turchia e Cina nei Paesi balcanici, mettendo in luce i principali meccanismi che la sottendono ed evidenziando le differenze tra piano tattico e strategico. Verrà inoltre preso in considerazione il ruolo giocato dalle due principali potenze occidentali che sulla regione balcanica hanno particolarmente inciso – Germania e Stati Uniti – per evidenziarne il modello e sottolineare in che misura esse possano influenzare le dinamiche interne ai Paesi dell'area. 

Infine, le conclusioni tireranno le somme su quanto esposto, cercando di suggerire una chiave di lettura più pragmatica sul ruolo degli attori fin qui elencati sui Balcani Occidentali. 

             

Servizio Studi della Camera dei deputati

La documentazione dei servizi e degli uffici della Camera è destinata alle esigenze di documentazione interna per l'attività degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina orgni responsabilità per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.
I contenuti originali possono essere riprodotti nel rispetto della legge, a condizione che sia citata la fonte.