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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 10 ottobre 2018

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 10 ottobre 2018.

  Ascari, Battelli, Benvenuto, Bergamini, Billi, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Cardinale, Carfagna, Castelli, Castiello, Ciprini, Cirielli, Colucci, Comaroli, Cominardi, Covolo, Andrea Crippa, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Sabrina De Carlo, Del Re, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Durigon, Ehm, Fantinati, Fassino, Ferraresi, Fidanza, Fioramonti, Gregorio Fontana, Lorenzo Fontana, Fraccaro, Fugatti, Fusacchia, Galli, Gallinella, Gallo, Garavaglia, Gava, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgetti, Grande, Grillo, Grimoldi, Guerini, Guidesi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maniero, Manzato, Micillo, Molinari, Molteni, Morelli, Morrone, Orlando, Picchi, Rampelli, Rixi, Rosato, Ruocco, Scerra, Carlo Sibilia, Spadafora, Spadoni, Tofalo, Vacca, Valbusa, Valente, Villarosa, Raffaele Volpi.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 9 ottobre 2018 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   VIETINA ed altri: «Istituzione di un tavolo tecnico per la promozione dell'adeguamento del trattamento economico dei docenti» (1249);
   BAZZARO: «Norme per il riconoscimento e la promozione del fenomeno sociale del controllo di vicinato» (1250);
   BOLDI: «Norme relative alle comunicazioni informative diffuse dalle strutture sanitarie private e dagli iscritti agli albi degli Ordini delle professioni sanitarie» (1251);
   FOGLIANI: «Modifiche all'articolo 8 della legge 24 dicembre 2003, n. 363, in materia di obbligo di utilizzo del casco protettivo nell'esercizio della pratica dello sci alpino e dello snowboard» (1252);
   BORGHESE: «Istituzione di organi consultivi per la tutela e la promozione del lavoro delle donne italiane residenti all'estero» (1253).

  Saranno stampate e distribuite.

Ritiro di proposte di legge.

  In data 10 ottobre 2018 la deputata Meloni ha comunicato, anche a nome dei cofirmatari, di ritirare la seguente proposta di legge:
   MELONI ed altri: «Disposizioni in materia di pensioni superiori a dieci volte l'integrazione al trattamento minimo INPS» (310).

  La proposta di legge sarà pertanto cancellata dall'ordine del giorno.

Assegnazione di proposte di inchiesta parlamentare a Commissione in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, le seguenti proposte di inchiesta parlamentare sono assegnate, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  RAVETTO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione del sistema di accoglienza, identificazione ed espulsione nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impiegate» (Doc XXII, n. 20) – Parere delle Commissioni II, V e XII;
  MIGLIORE ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, identificazione ed espulsione nonché sulle condizioni di permanenza dei migranti, sulla gestione dei centri e sull'uso delle risorse pubbliche impiegate» (Doc XXII, n. 21) – Parere delle Commissioni II, V e XII.

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 8 ottobre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 8 della legge 14 dicembre 2000, n. 376, la relazione sullo stato di attuazione della medesima legge n. 376 del 2000, recante disciplina della tutela sanitaria delle attività sportive e della lotta contro il doping e sull'attività svolta dalla Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive, riferita all'anno 2017 (Doc. CXXXV, n. 1).
  Questa relazione è trasmessa alla XII Commissione (Affari sociali).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 9 ottobre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce le misure di conservazione e di controllo da applicare nella zona di regolamentazione dell'Organizzazione della pesca nell'Atlantico nord-occidentale e che abroga il regolamento (CE) n. 2115/2005 del Consiglio e il regolamento (CE) n. 1386/2007 del Consiglio (COM(2018) 577 final), accompagnata dalla tabella di corrispondenza tra le disposizioni della proposta e le norme nazionali vigenti.
  Questa relazione è trasmessa alla XIII Commissione (Agricoltura).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 9 ottobre 2018, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
   Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2019 e il 2020, le possibilità di pesca dei pescherecci dell'Unione per determinati stock ittici di acque profonde (COM(2018) 676 final), corredata dal relativo allegato (COM(2018) 676 final – Annex), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura);
   Comunicazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo, al Comitato delle regioni e alla Banca europea per gli investimenti Connessione Europa-Asia – Elementi essenziali per una strategia dell'Unione europea (JOIN(2018) 31 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 9 ottobre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).
   Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Relazione della Commissione sull'applicazione, nel 2017, del regolamento (CE) n. 1049/2001 relativo all'accesso del pubblico ai documenti del Parlamento europeo, del Consiglio e della Commissione (COM(2018) 663 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'applicazione del regolamento (UE) n. 978/2012 relativo all'applicazione di un sistema di preferenze tariffarie generalizzate e che abroga il regolamento (CE) n. 732/2008 del Consiglio (COM(2018) 665 final).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettere in data 3 ottobre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Ardore (Reggio Calabria), Bivongi (Reggio Calabria) e Nocera Terinese (Catanzaro).
  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettere in data 9 ottobre 2018, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei comma 4 e 6 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
   alla IV Commissione (Difesa) le comunicazioni concernente i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero della difesa:
    alla dottoressa Anita Corrado, l'incarico di direttore della Direzione generale per il personale civile;
    alla dottoressa Maura Paolotti, l'incarico di direttore della Direzione generale della previdenza militare e della leva;
    alla dottoressa Luisa Riccardi, l'incarico di direttore del V Reparto del Segretariato generale;
    alla dottoressa Giovanna Romeo, l'incarico di direttore del VI Reparto del Segretariato generale;
   alla V Commissione (Bilancio) le comunicazioni concernente i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dell'economia e delle finanze:
    al dottor Riccardo Barbieri Hermitte, l'incarico di direttore della Direzione I – analisi economico-finanziaria, nell'ambito del Dipartimento del tesoro;
    alla dottoressa Anna Maria Carfora, l'incarico di direttore dell'Ufficio centrale del bilancio presso il Ministero della salute, nell'ambito del Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Chiarimenti in merito agli effettivi intendimenti del Governo in materia di investimenti pubblici – 3-00227

   DELRIO, ROTTA, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI, CARNEVALI, DE MARIA, FIANO, LEPRI, MORANI, PEZZOPANE, VISCOMI e MARATTIN. — Al Ministro dell'economia e delle finanze. — Per sapere – premesso che:
   il rapporto annuale « Infrastrutture strategiche e prioritarie – programmazione e realizzazione» certifica che nei primi 6 mesi del 2018 sono cresciuti del 43 per cento le aggiudicazioni e del 75 per cento gli importi aggiudicati delle opere pubbliche; in precedenza era già emerso che dal 2014 ad oggi si è registrato un aumento degli investimenti che è passato da 271 miliardi di euro a 300 miliardi di euro complessivamente;
   nonostante i bandi di servizi di progettazione di opere pubbliche risultino in crescita dal 2013, con un'accelerazione a partire dalla seconda metà del 2016, soprattutto riguardo agli importi, in corrispondenza con l'entrata in vigore della nuova disciplina dei contratti pubblici, secondo autorevoli esponenti del Governo il codice va modificato, per realizzare, già con il prossimo disegno di legge di bilancio, «il più grande piano di investimenti della storia italiana»;
   in attesa di verificare la fondatezza dell'ennesima promessa della maggioranza, può essere utile ricordare ciò che, nel frattempo, non è stato ancora fatto;
   non sono stati ancora adottati dal Consiglio dei ministri i decreti di riparto dei 36 miliardi di euro per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese previsti per il 2018 dall'ultima legge di bilancio, perché l'attuale Governo ha ritenuto di non utilizzare lo schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri predisposto dal Governo Gentiloni nella riunione del 22 febbraio 2018, che pure aveva ottenuto il parere favorevole del Consiglio di Stato e prevedeva, tra i principali settori di intervento, i trasporti su ferro, il trasporto rapido di massa e la mobilità sostenibile, l'edilizia scolastica e sanitaria, la ricerca scientifica e tecnologica, il potenziamento delle infrastrutture e i mezzi per l'ordine pubblico, la sicurezza e il soccorso, gli interventi per l'adeguamento sismico degli immobili pubblici e per la mitigazione del rischio idrogeologico;
   nella nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2018 le risorse aggiuntive per investimenti si limitano a 0,2 punti di prodotto interno lordo nel 2019 che saliranno a 0,3 punti nel 2021, ben poco rispetto ai 150 miliardi di euro stanziati complessivamente dai Governi Renzi e Gentiloni, e già scontati ai fini dell'indebitamento netto, mentre l'unica vera proposta consiste nell'intenzione di costituire una task force sugli investimenti pubblici;
   in attesa della costituzione dell'ennesimo organismo, risulta che le ultime delibere del Cipe siano state approvate il 26 aprile 2018 –:
   come siano conciliabili i fatti citati in premessa con l'enfasi attribuita dal Governo al rilancio degli investimenti come fattore determinante ai fini della crescita.
(3-00227)


Chiarimenti in merito agli interventi realizzati e a quelli che si intendono adottare a favore del Mezzogiorno – 3-00228

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, ACQUAROLI, BELLUCCI, BUCALO, BUTTI, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, CROSETTO, LUCA DE CARLO, DEIDDA, DELMASTRO DELLE VEDOVE, DONZELLI, FERRO, FIDANZA, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, RIZZETTO, ROTELLI, SILVESTRONI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro per il sud. — Per sapere – premesso che:
   dalle dichiarazioni rilasciate dal Ministro interrogato in merito al «contratto» di governo che dedica al Sud solo sei righe, emergono proclami di investimenti e promesse riguardanti il Sud che vanno dalle zone economiche speciali alle infrastrutture che «devono riconnettere il Sud con il resto del Paese»;
   le promesse del Ministro interrogato vanno dalle sperequazioni («è considerata una priorità applicare i livelli essenziali nelle prestazioni») ai fondi europei; si legge nelle interviste: ci sono «quasi cento miliardi che possiamo ancora recuperare». E ancora: «gli sgravi contributivi per i disoccupati» e la Tap costituiscono per il Ministero una priorità;
   il Ministro interrogato ha di recente definito il suo Ministero «un presidio per tutti i cittadini meridionali», aggiungendo che le poche righe del programma, in realtà, rappresentano un potenziale enorme, perché trattano di misure omogenee per tutto il territorio nazionale e che avrebbe monitorato l'azione del Governo, per fare in modo che le misure adottate assicurino al Sud le risposte di cui ha bisogno. Una delle ultime dichiarazioni del Sottosegretario Castiello evidenziano che «al Sud servono risposte straordinarie»;
   ad oggi nessuno di questi impegni appare realizzato, nonostante la crescita del prodotto interno lordo nel Mezzogiorno nel 2017 sia stata in linea con quella italiana, recuperando le tante posizioni perse nel corso della lunga crisi economica; le arretratezze nel Sud rischiano di esplodere se lo Stato non decide di intervenire con forti investimenti pubblici, anziché con proclami;
   contribuiscono al grande gap infrastrutturale ed economico del Sud, cresciuto a dismisura negli ultimi 25 anni, meno investimenti, fondi europei spesi non tempestivamente e una macchina amministrativa tra le meno efficienti di Europa, tutti elementi che rendono il Sud meno attrattivo rispetto alle altre regioni;
   Fratelli d'Italia sostiene da tempo che l'unico modo per invertire il trend appena descritto è quello di effettuare investimenti di rilievo nel Mezzogiorno; al riguardo, Fratelli d'Italia ritiene necessario che almeno il 50 per cento della spesa complessiva dello Stato vada investito in infrastrutture per il Sud –:
   quali siano in concreto gli interventi realizzati fino ad oggi e quali misure urgenti si intendano adottare a favore del Sud entro la fine del 2018. (3-00228)


Elementi in ordine al piano straordinario di assunzioni nel pubblico impiego – 3-00229

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GASTALDI, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LO MONTE, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MARCHETTI, MATURI, MORELLI, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, SALTAMARTINI, SASSO, SEGNANA, STEFANI, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, ZANOTELLI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   il Ministro interrogato ha recentemente dichiarato di non voler procedere ad assunzioni generalizzate, ma di voler pianificare il reclutamento solo in settori strategici, con particolare riguardo a profili tecnici e al personale delle forze dell'ordine;
   il Ministro dell'interno Salvini, nei giorni scorsi, ha annunciato un piano straordinario di assunzioni di circa 7.300 persone nelle forze dell'ordine e nei vigili del fuoco;
   il piano di assunzioni non riguarderà quindi un'unica categoria, in quanto è previsto anche un incremento di vigili del fuoco di circa 1.500 unità;
   l'obiettivo, sempre secondo quanto riportato da alcuni quotidiani, è di giungere ad un incremento complessivo quanto meno di 5.800 unità nelle forze dell'ordine, 1.500 nei vigili del fuoco e di unità anche di personale civile, dirigenti amministrativi e personale per la carriera prefettizia –:
   quali siano i termini del piano straordinario di assunzioni richiamato in premessa e le linee generali di intervento del Governo in materia. (3-00229)


Iniziative di competenza volte all'applicazione del «principio di precauzione» per la salvaguardia della falda idrica, con riferimento al comune di Predosa e al progetto di discarica nel comune di Sezzadio, in provincia di Alessandria – 3-00230

   FORNARO e MURONI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel novembre 2011 la società Riccoboni presentava istanza per valutazione d'impatto ambientale e coordinata al rilascio di autorizzazione integrata ambientale inerente ad un progetto di realizzazione di discarica per il conferimento di rifiuti non pericolosi nel comune di Sezzadio (Alessandria);
   le conclusioni della conferenza dei servizi portarono la provincia di Alessandria con delibera di giunta 26 febbraio 2014, n. 60, alla bocciatura della richiesta di autorizzazione;
   in data 18 febbraio 2015 con sentenza n. 318 il tribunale amministrativo regionale del Piemonte accolse i motivi del ricorso della ditta Riccoboni contro tale decisione, ingiungendo alla provincia di rivedere l'atto finale della conferenza dei servizi;
   avverso alla sentenza del tribunale amministrativo regionale il comune di Sezzadio, appoggiato da altre amministrazioni dell'Acquese, ha ricorso al Consiglio di Stato ed il giudizio è ancora pendente;
   nei giorni scorsi la ditta Riccoboni ha iniziato i lavori preparatori alla costruzione della discarica, pur in assenza dell'autorizzazione al conferimento dei rifiuti;
   le comunità locali e 32 amministrazioni comunali della Valle Bormida, territorio già gravemente offeso sotto il profilo ambientale per la nota vicenda durata quasi un secolo dell'Anca di Cengio, si sono opposte dall'inizio alla localizzazione dell'impianto proposto dalla Riccoboni nell'area che la regione Piemonte tramite il piano territoriale delle acque ha inserito tra le aree di ricarica della falda;
   a valle del progettato impianto, infatti, esiste nel comune di Predosa un campo pozzi, gestito dalla società pubblica Amag che potenzialmente sarebbe in grado di soddisfare la domanda di acqua potabile, di elevata qualità, per circa 250.000 abitanti della provincia di Alessandria;
   quello che chiedono le popolazioni, i comitati e gli amministratori locali è la concreta attuazione del principio di precauzione, proprio in ragione della presenza documentata in letteratura di questa straordinaria riserva idrica strategica a Predosa (Alessandria), che potrebbe essere in futuro messa in crisi da eventuali problemi legati all'entrata in esercizio della progettata discarica nel comune di Sezzadio –:
   se intenda assumere, per quanto di competenza, un'iniziativa finalizzata alla tutela del patrimonio di acqua esistente nel sottosuolo del comune di Predosa (Alessandria), al fine di garantire un'efficace applicazione del principio di precauzione per la salvaguardia della falda idrica. (3-00230)


Iniziative volte alla tutela dell'ambiente marino e della salute dei cittadini, attraverso il corretto recupero e smaltimento dei rifiuti in plastica – 3-00231

   DEIANA, VIGNAROLI, DAGA, D'IPPOLITO, FEDERICO, ILARIA FONTANA, LICATINI, MARAIA, ALBERTO MANCA, RICCIARDI, ROSPI, TERZONI, TRAVERSI, VARRICA, VIANELLO e ZOLEZZI. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   tra le principali fonti di inquinamento del mare va considerata in primis la presenza di plastiche e microplastiche. Le cifre sono impietose. A tale fine è necessario intervenire con la massima urgenza per intraprendere azioni efficaci per contrastare l'inquinamento irrefrenabile del mare, rappresentato dal 60 all'80 per cento da plastiche e microplastiche. Si stima che ogni anno finiscano in mare 8 milioni di tonnellate di plastica. Numeri impressionanti di un fenomeno che non lascia immune il Mare nostrum;
   a fortiori, le plastiche, una volta finite in acqua, si frammentano in parti più piccole che possono raggiungere dimensioni inferiori ai 5 millimetri, le cosiddette microplastiche, che, oltre ad essere ingerite da una grande varietà di organismi marini, possono rilasciare sostanze chimiche utilizzate durante il processo produttivo;
   bottiglie, imballaggi, reti da pesca e sacchetti rappresentano le maggiori cause di soffocamento e intrappolamento di specie marine;
   risulta evidente che questo fenomeno sta causando ingenti danni alle specie e alla catena alimentare, di cui si ricorda l'uomo è parte integrante;
   è necessario realizzare performance sempre crescenti a livello nazionale in tema di raccolta e riciclo dei rifiuti, affinché le plastiche da fonte fossile siano avviate correttamente al riciclo meccanico per divenire nuovi prodotti, così come i polimeri compostabili si trasformino in compost per i suoli –:
   quali provvedimenti il Governo intenda assumere per tutelare l'ambiente marino e la salute dei cittadini sotto il profilo della prevenzione e del corretto avvio a recupero o smaltimento dei rifiuti in plastica oggi presenti nei mari e nei laghi. (3-00231)


Intendimenti in ordine al rafforzamento degli organici del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con particolare riferimento alla stabilizzazione dei 350 lavoratori provenienti da Sogesid – 3-00232

   PRESTIGIACOMO, CORTELAZZO, CASINO, GAGLIARDI, GIACOMETTO, LABRIOLA, MAZZETTI e RUFFINO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   la Sogesid è una società a capitale pubblico e si configura come società in house providing del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   originariamente alla società veniva affidata la gestione degli impianti idrici. Negli anni però la Sogesid ha modificato la sua missione. Le sue competenze sono state ampliate e oggi il personale della Sogesid è di circa 530 persone, di cui 464 a tempo indeterminato, assunte nel 2015 dopo anni di precariato, in gran parte laureati. Di questi lavoratori oltre 350 operano al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare da anni ed hanno consentito che il dicastero potesse svolgere i suoi compiti istituzionali;
   ad oggi, la convenzione quadro del 2015, in forza della quale gli oltre 350 lavoratori vengono forniti da Sogesid al Ministero, è scaduta e la nuova, che ha la durata di un solo anno, non è ancora registrata dalla Corte dei conti;
   il Ministro interrogato ha scritto che entro il 2019 cesserà l'attività di assistenza tecnica di Sogesid; quindi, dalla fine del 2019 la società non avrà più le risorse dal Ministero per pagare i dipendenti che, alcuni da oltre 20 anni, lavorano ogni giorno al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare;
   a causa di questa situazione di incertezza i lavoratori sono in stato di agitazione, hanno scioperato il 5 ottobre 2018 e chiedono la stabilizzazione del contratto;
   a fronte delle crescenti proteste, il Ministro interrogato ha recentemente dichiarato che nessun lavoratore sarà licenziato, ma anche che saranno effettuati i concorsi per il personale da assumere al Ministero;
   il Ministro interrogato non ha chiarito come intenda conciliare la permanenza al lavoro dei 350 lavoratori che oggi mandano avanti il Ministero: con il preannunciato concorso per occupare gli stessi posti con nuovo personale o se intenda, invece, come da alcune dichiarazioni alla stampa, promuovere un concorso con titoli di preferenza per chi ha lavorato al Ministero, operando nei fatti una stabilizzazione mascherata da concorso pubblico;
   a questo fine non risulta, peraltro, operato il sostanziale raddoppio della pianta organica del Ministero, presupposto essenziale per la celebrazione dei concorsi, né risulta un assenso del dipartimento della funzione pubblica sull'effettuazione di concorsi e sulla disponibilità dei fondi relativi nel bilancio dello Stato –:
   se non intenda avvalersi delle molte possibilità offerte dalla normativa vigente per stabilizzare i suddetti lavoratori e, eventualmente, indire concorsi per rafforzare ulteriormente gli organici del Ministero. (3-00232)


Iniziative di competenza, anche nei confronti del Governo sloveno, in relazione alla delocalizzazione di una fonderia sita a Nova Gorica, ai fini della tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini di Gorizia – 3-00233

   TONDO. — Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. — Per sapere – premesso che:
   nel comune sloveno di Nova Gorica, che confina con il comune di Gorizia in Friuli Venezia Giulia, è presente, nella frazione di Salcano, una fonderia costruita negli anni ’50. Tale industria pesante ha per decenni inquinato in modo grave l'aria di Gorizia, provocando notevoli danni ambientali;
   negli ultimi anni la situazione ambientale non è migliorata. La produzione della fonderia è certamente calata e le emissioni in atmosfera sono diminuite, ma negli ultimi tempi il problema dell'inquinamento causato dalla suddetta industria si è ripresentato;
   l'espansione della città italiana e di quella slovena rendono ormai questo insediamento produttivo incompatibile con il nuovo tessuto urbano dell'area transfrontaliera. Infatti le emissioni inquinanti, oltre a influire negativamente sulla salute dei cittadini goriziani, compromettono il delicato ecosistema fluviale del vicino fiume Isonzo;
   l'amministrazione comunale di Gorizia chiede da anni la delocalizzazione di questo impianto –:
   quali iniziative urgenti il Governo intenda adottare, anche intervenendo presso il Governo sloveno, affinché quest'ultimo non rinnovi le autorizzazioni per le produzioni come quella evidenziata in premessa, autorizzazioni che sono, tra l'altro, a ridosso dei centri abitati, delocalizzando altresì il sito inquinante che compromette la salute degli abitanti di Gorizia. (3-00233)