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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Mercoledì 2 ottobre 2019

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 2 ottobre 2019.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Bergamini, Berlinghieri, Berti, Billi, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Castelli, Cirielli, Colletti, Comaroli, D'Ambrosio, D'Ettore, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Angelis, Sabrina De Carlo, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ehm, Fassino, Ferraresi, Ferri, Fioramonti, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Galantino, Gallinella, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Maniero, Marzana, Maschio, Mauri, Migliore, Molinari, Montaruli, Morani, Morassut, Morelli, Nardi, Orrico, Parolo, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Scoma, Carlo Sibilia, Sisto, Sorte, Spadafora, Spadoni, Speranza, Stumpo, Suriano, Tasso, Tateo, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Vitiello, Leda Volpi, Zoffili.

(Alla ripresa pomeridiana della seduta).

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Bergamini, Berlinghieri, Berti, Billi, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Castelli, Cirielli, Colletti, Comaroli, D'Incà, D'Uva, Dadone, Sabrina De Carlo, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ehm, Fassino, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gallo, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, L'Abbate, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Maniero, Marzana, Mauri, Migliore, Molinari, Montaruli, Morani, Morassut, Morelli, Orrico, Parolo, Rampelli, Ribolla, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Suriano, Tasso, Tateo, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Vitiello, Leda Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 1o ottobre 2019 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   LOMBARDO ed altri: «Modifica all'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di istituzione dell'area marina protetta dello Zingaro» (2130);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE TOCCALINI ed altri: «Modifiche agli articoli 48 e 58 della Costituzione, in materia di estensione del diritto di elettorato attivo ai sedicenni» (2131);
   GUIDESI ed altri: «Modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e all'articolo 10 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, in materia di incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico» (2132);
   LAZZARINI: «Istituzione del concorso nazionale per il miglior presepe dell'anno nelle scuole di ogni ordine e grado» (2133);
   MINARDO: «Riconoscimento della qualità di lavoro usurante per le attività svolte dai cuochi nonché per quelle dei lavoratori subacquei od operanti prevalentemente su piattaforme marine» (2134).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di proposte di inchiesta parlamentare.

  In data 1o ottobre 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di inchiesta parlamentare d'iniziativa del deputato:
   MISITI: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione delle risorse, sulla spesa sanitaria regionale e nazionale, sull'efficienza del Servizio sanitario nazionale e sugli errori in campo sanitario» (Doc. XXII, n. 39).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge RIZZETTO: «Disposizioni per il recupero dei rifiuti solidi dispersi in mare e per la protezione dell'ecosistema marino» (1276) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Mantovani.

  La proposta di legge costituzionale ZUCCONI ed altri: «Modifica all'articolo 117 della Costituzione, concernente l'attribuzione della materia del turismo e dell'industria alberghiera alla competenza concorrente dello Stato e delle regioni» (1793) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Donzelli.

  La proposta di legge SUT ed altri: «Introduzione dell'insegnamento della cultura della sicurezza nelle scuole secondarie» (1805) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Frate.

  La proposta di legge LUCA DE CARLO ed altri: «Modifiche all'articolo 71 del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, in materia di validità dell'elezione del sindaco e del consiglio comunale nei comuni fino a 15.000 abitanti, e alla legge 7 aprile 2014, n. 56, in materia di mandato del sindaco nei comuni fino a 5.000 abitanti» (1936) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Donzelli.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  «Disposizioni per garantire sostegno al servizio civile universale» (2090) Parere delle Commissioni V, VII, VIII, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   XI Commissione (Lavoro):
  SACCANI JOTTI ed altri: «Introduzione dell'articolo 63-bis del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, in materia di interventi per la formazione e la riqualificazione dei lavoratori delle micro, piccole e medie imprese in crisi» (1860) Parere delle Commissioni I, V, VII, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):
  VERSACE ed altri: «Disposizioni concernenti il reclutamento degli atleti paralimpici con disabilità fisiche e sensoriali nei gruppi sportivi militari e dei corpi dello Stato» (1721) Parere delle Commissioni II, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento), XI e XII.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

DISEGNO DI LEGGE: S. 1460 – CONVERSIONE IN LEGGE, CON MODIFICAZIONI, DEL DECRETO-LEGGE 7 AGOSTO 2019, N. 75, RECANTE MISURE URGENTI PER ASSICURARE LA CONTINUITÀ DELLE FUNZIONI DEL COLLEGIO DEL GARANTE PER LA PROTEZIONE DEI DATI PERSONALI. SANATORIA DEGLI EFFETTI DEL DECRETO-LEGGE 11 LUGLIO 2019, N. 64 (APPROVATO DAL SENATO) (A.C. 2107)

A.C. 2107 – Articolo unico

ARTICOLO UNICO DEL DISEGNO DI LEGGE DI CONVERSIONE NEL TESTO DELLA COMMISSIONE IDENTICO A QUELLO APPROVATO DAL SENATO

Art. 1.

  1. Il decreto-legge 7 agosto 2019, n. 75, recante misure urgenti per assicurare la continuità delle funzioni del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, è convertito in legge con le modificazioni riportate in allegato alla presente legge.
  2. Restano validi gli atti e i provvedimenti adottati e sono fatti salvi gli effetti prodottisi e i rapporti giuridici sorti sulla base del decreto-legge 11 luglio 2019, n. 64, recante modifiche al decreto-legge 15 marzo 2012, n. 21, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 maggio 2012, n. 56.
  3. La presente legge entra in vigore il giorno successivo a quello della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale.

ARTICOLI DEL DECRETO-LEGGE NEL TESTO DEL GOVERNO

Art. 1.

  1. Il Presidente e i componenti del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali, di cui all'articolo 153 del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196, e successive modificazioni, eletti dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati nelle rispettive sedute del 6 giugno 2012, continuano a esercitare le proprie funzioni, limitatamente agli atti di ordinaria amministrazione e a quelli indifferibili e urgenti, fino all'insediamento del nuovo Collegio e, comunque, per non oltre ulteriori sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto.

Art. 2.

  1. Il presente decreto entra in vigore il giorno successivo alla sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana e sarà presentato alle Camere per la conversione in legge.

A.C. 2107 – Modificazioni del Senato

MODIFICAZIONI APPORTATE DAL SENATO

  All'articolo 1, al comma 1, le parole: «per non oltre ulteriori sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del presente decreto» sono sostituite dalle seguenti: «entro il 31 dicembre 2019».

A.C. 2107 – Ordine del giorno

ORDINE DEL GIORNO

   La Camera

impegna il Governo

a valutare favorevolmente l'eventuale riapertura, disposta dai Presidenti delle Camere, del termine per la presentazione delle candidature a componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali di cui all'avviso del 19 aprile 2019, pubblicato ai sensi dell'articolo 153, comma 1, del decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196.
9/2107/1Foti.


INTERROGAZIONI A RISPOSTA IMMEDIATA

Iniziative di competenza volte ad escludere dall'accesso al reddito di cittadinanza i condannati per gravi delitti, anche alla luce della recente vicenda relativa all'ex brigatista Federica Saraceni – 3-00992

   ZANGRILLO, RUGGIERI, GELMINI, POLVERINI, BARTOLOZZI, FIORINI e FATUZZO. — Al Ministro del lavoro e delle politiche sociali. — Per sapere – premesso che:
   il decreto-legge 28 gennaio 2019, n. 4, convertito dalla legge n. 26 del 2019, in materia di reddito di cittadinanza, disciplina i requisiti necessari per beneficiare del sussidio e le relative esclusioni;
   l'articolo 7, comma 3, del richiamato decreto-legge n. 4 del 2019 dispone l'esclusione dal beneficio del reddito di cittadinanza per i soggetti sottoposti a misura cautelare personale, nonché condannati in via definitiva, nei 10 anni precedenti la richiesta, per determinati delitti;
   negli ultimi giorni la stampa ha diffuso la notizia che vede Federica Saraceni, 49 anni, ex brigatista, condannata a 21 anni e 6 mesi per l'omicidio del giuslavorista Massimo D'Antona e agli arresti domiciliari, percepire ben 623 euro al mese dal reddito di cittadinanza perché sotto la soglia di povertà e con due figli;
   la condanna risale a più di 10 anni prima dalla richiesta del sussidio e non sarebbe, quindi, motivo di esclusione ai sensi di quanto disposto dall'articolo 7, comma 3, del decreto-legge n. 4 del 2019 precedentemente richiamato;
   la notizia indigna non solo molti parenti di vittime del terrorismo, ma è un insulto e una vergogna per tutti i cittadini italiani: non può ritenersi accettabile, né tantomeno opportuno che chi stia scontando una condanna così pesante per l'omicidio di un servitore dello Stato possa ricevere un sussidio statale (con relativa immissione nel circuito del reinserimento lavorativo), tra l'altro molto più alto di quanto spesso concesso a persone in condizioni più disagiate. È quantomeno necessario rivedere una norma sbagliata ed iniqua, come tra l'altro denunciato più volte da Forza Italia nel corso del dibattito –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti riportati in premessa, se non ritenga opportuno promuovere presso l'Inps un ulteriore supplemento di istruttoria per verificare l'effettiva presenza dei requisiti necessari da parte di Federica Saraceni per accedere al sussidio ai sensi del decreto-legge n. 4 del 2019 e quale sia il numero dei beneficiari del reddito di cittadinanza che hanno già subito condanne per gravi reati, anche al fine di assumere tempestive iniziative, anche di natura normativa, per escludere in maniera totale dall'accesso al reddito di cittadinanza i condannati per particolari delitti, anche a prescindere dal tempo trascorso rispetto alla medesima condanna.
(3-00992)


Iniziative a favore del comparto agricolo, con particolare riferimento al potenziamento delle tecnologie a minor impatto ambientale – 3-00993

   GADDA, FREGOLENT, MOR e DE FILIPPO. — Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. — Per sapere – premesso che:
   secondo quanto riportato da fonti giornalistiche, la bozza del cosiddetto «decreto Clima» conterrebbe il taglio dei sussidi «ambientalmente dannosi», tra i quali si annoverano la riduzione degli sgravi sul gasolio agricolo e, in particolare, il possibile allineamento del prezzo del gasolio a quello della benzina con una revisione delle accise. Tali indiscrezioni hanno comunque suscitato allarme e preoccupazione nel settore;
   il Governo Renzi nel 2016 stanziò 40 milioni di euro di risorse dei fondi Inail finalizzati al rinnovo del parco macchine agricole, al fine di aumentarne l'efficienza in termini di prestazioni e sicurezza sul lavoro. Tale allocazione di risorse andrebbe resa strutturale, consentendone al contempo un maggiore accesso;
   il settore agricolo necessita di una maggiore attenzione a nuove forme di produzione, di un impegno crescente indirizzato alla ricerca ed allo sviluppo di pratiche ecologicamente sostenibili. La realtà odierna, al contrario, è costituita da macchinari obsoleti, con una media di utilizzo tra i 20 ed i 25 anni, con mezzi di trasporto e veicoli agricoli, che difficilmente potranno essere sostituiti in breve tempo, il cui numero complessivo ammonterebbe a circa 2 milioni tra macchine trattrici ed altre attrezzature;
   la necessità di una maggiore attenzione al potenziamento di politiche capaci di promuovere e potenziare la ricerca e lo sviluppo verso forme alternative all'uso del carburante agricolo, al quale al momento non esistono alternative realmente praticabili, è divenuta ormai urgente, così come l'esigenza di agevolare la possibilità di dismettere e sostituire, con politiche di sostegno mirate, veicoli e macchinari inquinanti e pericolosi sul fronte della sicurezza sul lavoro;
   l'esigenza di coniugare politiche ambientali sostenibili e la difesa delle migliaia di posti di lavoro del comparto agricolo, oltre all'urgenza di sviluppare la ricerca di nuove tecnologie ed aumentare gli stanziamenti per la ricerca e lo sviluppo nel settore, costituiscono i pilastri sui quali rifondare una politica a difesa del settore agricolo e dei suoi attori principali. Il comparto attende ormai da anni politiche di rinnovamento, verso sistemi a minore impatto ambientale, che prevedano la sostituzione di macchinari tramite forme di sostegno ed agevolazioni mirate per i produttori –:
   quali iniziative intenda adottare al fine di sostenere il settore agricolo, sia riguardo alle agevolazioni fiscali sia riguardo al potenziamento e rinnovo delle tecnologie a minore impatto ambientale ad esso applicate. (3-00993)


Chiarimenti in merito alla partecipazione di Davide Casaleggio ad una recente iniziativa promossa dal Governo italiano presso le Nazioni Unite in materia di «democrazia digitale» – 3-00994

   MOLINARI, ANDREUZZA, BADOLE, BASINI, BAZZARO, BELLACHIOMA, BELOTTI, BENVENUTO, BIANCHI, BILLI, BINELLI, BISA, BITONCI, BOLDI, BONIARDI, BORDONALI, CLAUDIO BORGHI, BUBISUTTI, CAFFARATTO, CANTALAMESSA, CAPARVI, CAPITANIO, CASTIELLO, VANESSA CATTOI, CAVANDOLI, CECCHETTI, CENTEMERO, CESTARI, COIN, COLLA, COLMELLERE, COMAROLI, COMENCINI, COVOLO, ANDREA CRIPPA, DARA, DE ANGELIS, DE MARTINI, D'ERAMO, DI MURO, DI SAN MARTINO LORENZATO DI IVREA, DONINA, DURIGON, FANTUZ, FERRARI, FOGLIANI, LORENZO FONTANA, FORMENTINI, FOSCOLO, FRASSINI, FURGIUELE, GALLI, GARAVAGLIA, GASTALDI, GAVA, GERARDI, GIACCONE, GIACOMETTI, GIGLIO VIGNA, GIORGETTI, GOBBATO, GOLINELLI, GRIMOLDI, GUIDESI, GUSMEROLI, IEZZI, INVERNIZZI, LATINI, LAZZARINI, LEGNAIOLI, LIUNI, LOCATELLI, LOLINI, EVA LORENZONI, LOSS, LUCCHINI, MACCANTI, MAGGIONI, MANZATO, MARCHETTI, MATURI, MOLTENI, MORELLI, MORRONE, MOSCHIONI, MURELLI, ALESSANDRO PAGANO, PANIZZUT, PAOLINI, PAROLO, PATASSINI, PATELLI, PATERNOSTER, PETTAZZI, PIASTRA, PICCHI, PICCOLO, POTENTI, PRETTO, RACCHELLA, RAFFAELLI, RIBOLLA, RIXI, SALTAMARTINI, SASSO, STEFANI, SUTTO, TARANTINO, TATEO, TIRAMANI, TOCCALINI, TOMASI, TOMBOLATO, TONELLI, TURRI, VALBUSA, VALLOTTO, VINCI, VIVIANI, RAFFAELE VOLPI, ZICCHIERI, ZIELLO, ZOFFILI e ZORDAN. — Al Ministro per l'innovazione tecnologica e la digitalizzazione. — Per sapere – premesso che:
   il dottor Davide Casaleggio è stato invitato a prendere la parola alle Nazioni Unite nel contesto di una manifestazione dedicata al tema Digital citizenship: crucial steps towards a universal and sustainable society, promossa al margine della sessione annuale dell'Assemblea generale;
   stando ad alcune ricostruzioni giornalistiche, l'invito rivolto a Casaleggio, che ha previsto di dedicare il proprio intervento alla cosiddetta «democrazia digitale» facendo riferimento esplicito all'esperienza della piattaforma Rousseau, sarebbe stato dovuto al sostegno assicuratogli dal Governo, o almeno da una sua componente;
   in un'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera, Casaleggio ha dichiarato: «Parlerò all'Onu per Rousseau» ed alla domanda del giornalista Buzzi se «il Governo italiano ha un ruolo in questa iniziativa» ha risposto che: «L'evento è stato organizzato e promosso dal Governo italiano, attraverso la Rappresentanza permanente italiana alle Nazioni Unite (...)»;
   diversi esponenti politici appartenenti alla compagine governativa hanno pubblicamente stigmatizzato l'accaduto, evidenziando l'inopportunità dell'eventuale appoggio dato a Casaleggio affinché fosse invitato a prendere la parola alle Nazioni Unite, con espliciti richiami alla possibile ricorrenza della fattispecie del conflitto d'interessi;
   anche a parere degli interroganti, l'episodio è estremamente grave, giacché vorrebbe dire che il Governo sarebbe di fatto intervenuto a sostegno di un'associazione privata che svolge importanti funzioni a profitto di un movimento politico del nostro Paese, registrando una pericolosa commistione tra le attività istituzionali dell'Esecutivo e una realtà giuridicamente privata che sostiene l'attività di un movimento politico alla guida del Paese;
   alla stessa manifestazione, la rappresentanza ufficiale dell'Italia è stata affidata al Ministro interrogato –:
   se e in che modo il Governo abbia assicurato il sostegno a Davide Casaleggio nella circostanza richiamata in premessa, quali siano le ragioni, tenuto conto dei possibili vantaggi commerciali che potranno derivarne alla Casaleggio associati srl e dei conseguenti riverberi politici, e se il Ministro interrogato non ritenga più opportuno in futuro affidare la partecipazione di rappresentanti della società civile ad esperti del settore «terzi» rispetto all'Esecutivo. (3-00994)


Intendimenti in ordine alla richiesta della società Energas per la realizzazione di un deposito costiero di gpl nel comune di Manfredonia, in provincia di Foggia – 3-00995

   TASSO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la società per azioni Energas ha richiesto autorizzazione per realizzare un deposito costiero di gpl, con annesso gasdotto di collegamento al porto industriale ed al raccordo ferroviario della stazione Frattarolo della società Energas s.p.a. (già Isosar s.r.l.), in zona Santo Spiriticchio in agro di Manfredonia;
   il progetto della Energas s.p.a. rientra tra le attività «a rischio di incidente rilevante» – di cui al decreto legislativo n. 334 del 1999, e successive modificazioni – e prevede 12 serbatoi tumulati (dunque il deposito il più grande d'Europa) e la realizzazione di un gasdotto in parte sulla terraferma e in parte in mare;
   numerosi sono i motivi ostativi alla sua realizzazione, ampiamente documentati da dossier inviati da numerose associazioni e dall'interrogante, compreso il risultato del referendum consultivo del 13 novembre 2016, che, con oltre il 95 per cento dei votanti, ha decretato la netta contrarietà dei cittadini di Manfredonia alla realizzazione del deposito in questione;
   in data 5 dicembre 2018, presso il Ministero dello sviluppo economico, si è tenuta la terza conferenza dei servizi durante la quale il comune di Manfredonia ha depositato il parere paesaggistico negativo all'insediamento del deposito;
   la regione Puglia, assente in tale occasione, si è più volte pubblicamente espressa negativamente in merito al progetto Energas; inoltre, nella conferenza dei servizi del 22 ottobre 2015 ha affermato che «il governo regionale non può ignorare la decisa ostilità del territorio, ritenendo che non si possano fare impianti contro la volontà della popolazione locale»;
   la soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province Barletta-Andria-Trani e Foggia ha annullato, in autotutela, per riscontrate violazioni, il parere favorevole all'opera precedentemente fornito;
   il Ministero dello sviluppo economico, anche alla luce del parere paesaggistico negativo del comune di Manfredonia, ha chiesto alla regione Puglia di esprimere intesa positiva o negativa, non ricevendo ad oggi alcuna risposta;
   si rileva che:
    a) notizie di stampa indicano la società Energas spa tra le finanziatrici della nuova forza politica governativa «Italia Viva»;
    b) le imminenti elezioni regionali pugliesi potrebbero allungare, se non vanificare, i tempi per una decisione espressamente contraria alla realizzazione dell'opera;
    c) il timore che l'impianto Energas venga autorizzato comporta la sospensione di gran parte degli investimenti produttivi sul territorio;
    d) il Ministro Di Maio, per ben due volte in pubblica assemblea a Manfredonia (2015 e 2016), si dichiarò nettamente contrario al deposito Energas;
    e) il gpl non è più ritenuto combustibile indispensabile al fabbisogno nazionale –:
   quali siano gli effettivi intendimenti del Ministro interrogato in ordine alla vicenda in questione, che, a parere dell'interrogante, non ha alcun beneficio per il territorio, ma solo per la società investitrice. (3-00995)


Iniziative di competenza volte a mitigare gli effetti sulle bollette delle oscillazioni dei costi di generazione o approvvigionamento dell'energia – 3-00996

   DAVIDE CRIPPA, VALLASCAS, ALEMANNO, SUT, DE TOMA, MASI, SCANU, RACHELE SILVESTRI, RIZZONE, BERARDINI e PERCONTI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   a partire dal 1o ottobre 2019 le tariffe dell'elettricità sono cresciute del 2,6 per cento, quelle del gas del 3,9 per cento;
   secondo quanto affermato dall'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, i rincari sono causati dal normale andamento stagionale dei prezzi, da una riduzione della produzione di gas olandese e dalle tensioni geopolitiche legate agli attacchi alle piattaforme petrolifere saudite, che hanno influenzato le quotazioni delle principali commodity energetiche;
   in particolare, l'aggiornamento delle tariffe elettriche è determinato da un aumento della componente a copertura della spesa per la materia energia (+3,2 per cento), parzialmente ridotto da un calo di quella per gli oneri generali (-0,6 per cento);
   per il gas naturale, invece, l'andamento è dovuto per intero dall'aumento della spesa per la materia prima legata alle quotazioni stagionali attese nei mercati all'ingrosso nel prossimo trimestre e da un lieve aggiustamento dei costi di trasporto (+0,1 per cento);
   la Cassa per i servizi energetici e ambientali è un ente pubblico economico, sottoposto alla vigilanza dell'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente e del Ministero dell'economia e delle finanze, che opera nei settori dell'energia elettrica, del gas e dei servizi idrici;
   il compito principale della Cassa è rappresentato dalla riscossione, presso gli operatori dei settori dell'energia elettrica, del gas e dei servizi idrici, di corrispettivi tariffari accessori ai servizi erogati e presenti nelle bollette dei clienti finali, ovvero gli oneri generali di sistema e le ulteriori componenti;
   i proventi della suddetta riscossione garantiscono le molteplici esigenze di copertura finanziaria degli oneri generali di sistema, inclusa la mitigazione degli effetti per i clienti finali in caso di forti ed inattese oscillazioni dei costi di generazione o di approvvigionamento dell'energia e, quindi, di eccessivi aumenti sulle bollette dei servizi essenziali, in particolare luce e gas –:
   quale sia l'ammontare complessivamente disponibile ed in giacenza presso la Cassa per i servizi energetici e ambientali e quali iniziative di competenza il Ministro interrogato intenda porre in essere per rendere meno fluttuante l'andamento stagionale delle bollette. (3-00996)


Iniziative a favore del settore automobilistico, con particolare riferimento al sostegno della domanda di veicoli a bassa emissione – 3-00998

   NARDI, BENAMATI, BONOMO, LACARRA, GAVINO MANCA, ZARDINI, GRIBAUDO, ENRICO BORGHI e FIANO. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   come certifica la nota di aggiornamento al documento di economia e finanza 2019, nella prima metà del 2019 si è registrata a livello europeo un'ampia contrazione del comparto dell'auto (-8,9 per cento rispetto –4,6 per cento del 2018). A livello nazionale, secondo i dati Istat, la produzione italiana di autoveicoli è diminuita ad aprile 2019 del 17,1 per cento rispetto al 2018;
   questa situazione rischia di essere aggravata dalla guerra dei dazi: secondo le stime del Centro studi Confindustria, l’export verso gli Usa dei mezzi di trasporto vale 9 miliardi di euro, cui vanno sommati gli effetti indiretti, dal momento che l'Italia è specializzata nella produzione di parti e componenti di elevata qualità per automobili utilizzate da case produttrici di altri Paesi europei, in particolare in Germania;
   un'ulteriore contrazione del mercato potrebbe essere determinata in conseguenza delle misure adottate con la legge di bilancio per il 2019 che prevedono il meccanismo «bonus malus» per l'acquisto attraverso la tassazione progressiva delle autovetture a combustione, a partire da quelle con emissioni superiori ai 160 g/km;
   nonostante il dato negativo dell'intero comparto, grazie agli incentivi, all'interno del settore automobilistico si registra un notevole incremento delle auto elettriche: nei primi 8 mesi del 2019 in Italia sono state immatricolate 6.453 vetture elettriche, con una crescita tendenziale del +109 per cento (rapporto Unrae-Unione nazionale rappresentanti autoveicoli esteri);
   attualmente il 50 per cento delle auto elettriche in circolazione viene prodotto in Cina, mentre in Germania sia Porsche sia Mercedes hanno già presentato modelli di auto totalmente elettriche con ricarica in 10-15 minuti;
   Francia e Germania hanno già proposto una strategia industriale nel settore dell'auto per consentire entro il 2030 un riorientamento produttivo, prevedendo a livello nazionale investimenti per diversi miliardi di euro e anche con un progetto comune di produzione di batterie elettriche;
   in Italia il gruppo Fca, che produce sul territorio nazionale, ha un piano proprio di sviluppo del settore elettrico, mentre diversi enti e realtà di ricerca sono attivi sul tema delle batterie;
   il gruppo del Partito democratico intende richiedere l'avvio di un'indagine conoscitiva sul futuro del settore automobilistico –:
   quali iniziative il Ministro interrogato intenda adottare per sostenere la filiera produttiva nazionale e incentivare la domanda di veicoli a basse emissioni, in special modo elettrici. (3-00998)


Iniziative volte a garantire la continuità dell'attività e la tutela dei livelli occupazionali della società Manital – 3-00999

   LOLLOBRIGIDA, MELONI, DELMASTRO DELLE VEDOVE, RIZZETTO, DEIDDA, SILVESTRONI, ACQUAROLI, BALDINI, BELLUCCI, BIGNAMI, BUCALO, BUTTI, CAIATA, CARETTA, CIABURRO, CIRIELLI, LUCA DE CARLO, DONZELLI, FERRO, FOTI, FRASSINETTI, GEMMATO, LUCASELLI, MANTOVANI, MASCHIO, MOLLICONE, MONTARULI, OSNATO, PRISCO, RAMPELLI, ROTELLI, TRANCASSINI, VARCHI e ZUCCONI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la società Manital ha ottenuto, tramite Consip, l'affidamento dei servizi tecnico-gestionali e dei servizi operativi di manutenzione, pulizia ed igiene ambientale e altri servizi operativi relativamente agli immobili, prevalentemente ad uso ufficio, in uso a qualsiasi titolo alle pubbliche amministrazioni;
   il consorzio Manital impiega più di 10.000 persone su tutto il territorio nazionale. Le organizzazioni sindacali hanno denunciato il mancato pagamento ai lavoratori e alle lavoratrici da parte di ManitalIdea spa a far data da aprile 2019. Manital non ha fornito risposte rassicuranti;
   le organizzazioni sindacali hanno più volte denunciato una spaventosa situazione di crisi finanziaria di Manital;
   i debiti con istituti di credito di Manital lasciano anche presagire che eventuali pagamenti da parte delle varie pubbliche amministrazioni non potranno essere destinati al pagamento delle retribuzioni dei lavoratori;
   i sindacati hanno già dichiarato lo stato di agitazione sindacale e il blocco di tutte le prestazioni straordinarie e/o supplementari;
   a ciò si aggiunga che sembrerebbe, sempre da fonti sindacali, che Manital non abbia erogato nemmeno le quote ai fondi complementari;
   le organizzazioni sindacali sono state ricevute in data 18 giugno 2019 dall'ufficio di gabinetto del Ministero dello sviluppo economico per avere precise garanzie sul futuro dei lavoratori e delle lavoratrici di Manital –:
   quali urgenti iniziative intenda attuare al fine di rassicurare i lavoratori e mantenere per il futuro il livello occupazionale, adottando ogni iniziativa di competenza, affinché i soggetti pubblici interessati provvedano al blocco cautelare dei pagamenti a favore di ManitalIdea spa e agiscano «in surroga», procedendo al pagamento diretto a favore dei lavoratori e delle lavoratrici, attesa la responsabilità in solido. (3-00999)