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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 17 dicembre 2019

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: MOZIONE N. 1-00302, DDL N. 2305 E NOTA DI VARIAZIONI

Mozione n. 1-00302 – iniziative urgenti volte a far fronte alla rilevante carenza di segretari comunali, anche tramite un'efficace semplificazione e accelerazione delle procedure selettive

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora
(con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 MoVimento 5 Stelle 59 minuti
 Lega – Salvini premier 42 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 37 minuti
 Partito Democratico 35 minuti
 Fratelli d'Italia 24 minuti
 Italia Viva 23 minuti
 Liberi e Uguali 20 minuti
 Misto: 20 minuti
  CAMBIAMO! – 10 Volte Meglio 5 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-Alleanza
  di Centro
5 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti
  Centro Democratico-Radicali
  Italiani-+Europa
3 minuti
  MAIE-Movimento Associativo
  Italiani all'Estero
3 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

Ddl n. 2305 – Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022

Tempo complessivo: 21 ore, di cui:
• discussione sulle linee generali: 9 ore;
• seguito dell'esame: 12 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatori 40 minuti

(complessivamente)

1 ora

(complessivamente)

Governo 20 minuti 1 ora
Richiami al Regolamento 15 minuti 30 minuti
Tempi tecnici 2 ore e 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 26 minuti 1 ora e 18 minuti
(con il limite massimo di 9 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 6 ore e 19 minuti 5 ore e 42 minuti
 MoVimento 5 Stelle 41 minuti 55 minuti
 Lega – Salvini premier 1 ora e 26 minuti 1 ora e 17 minuti
 Forza Italia – Berlusconi
 presidente
1 ora e 14 minuti 1 ora e 7 minuti
 Partito Democratico 35 minuti 32 minuti
 Fratelli d'Italia 46 minuti 44 minuti
 Italia Viva 31 minuti 21 minuti
 Liberi e Uguali 31 minuti 18 minuti
 Misto: 35 minuti 28 minuti
  CAMBIAMO! – 10 Volte Meglio 10 minuti 8 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-Alleanza
  di Centro
8 minuti 7 minuti
  Minoranze Linguistiche 7 minuti 5 minuti
  Centro Democratico-Radicali
  Italiani-+Europa
5 minuti 4 minuti
  MAIE-Movimento
  Associativo Italiani all'Estero
5 minuti 4 minuti

Nota di variazioni

Tempo complessivo: 3 ore

Relatori 20 minuti

(complessivamente)

Governo 15 minuti
Richiami al Regolamento 5 minuti
Tempi tecnici 15 minuti
Interventi a titolo personale 21 minuti
Gruppi 1 ora e 44 minuti
 MoVimento 5 Stelle 24 minuti
 Lega – Salvini premier 16 minuti
 Forza Italia – Berlusconi presidente 14 minuti
 Partito Democratico 14 minuti
 Fratelli d'Italia 9 minuti
 Italia Viva 9 minuti
 Liberi e Uguali 8 minuti
 Misto: 10 minuti
  CAMBIAMO! – 10 Volte Meglio 2 minuti
  Noi Con l'Italia-USEI-Alleanza
  di Centro
2 minuti
  Minoranze Linguistiche 2 minuti
  Centro Democratico-Radicali
  Italiani-+Europa
2 minuti
  MAIE-Movimento Associativo
  Italiani all'Estero
2 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 17 dicembre 2019.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Benvenuto, Boccia, Bonafede, Claudio Borghi, Boschi, Brescia, Buffagni, Businarolo, Cancelleri, Carfagna, Castelli, Cavandoli, Ceccanti, Cirielli, Colletti, Colucci, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Maria, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Dieni, Ferraresi, Fioramonti, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gebhard, Gelmini, Giaccone, Giachetti, Giorgis, Grande, Grimoldi, Guerini, Invernizzi, Iovino, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Losacco, Lupi, Maggioni, Marrocco, Marzana, Mauri, Molinari, Morani, Morassut, Morelli, Orrico, Palazzotto, Parolo, Pedrazzini, Rampelli, Ravetto, Ribolla, Rizzo, Rosato, Ruocco, Paolo Russo, Saltamartini, Scalfarotto, Schullian, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tasso, Tofalo, Traversi, Vignaroli, Villarosa, Leda Volpi, Raffaele Volpi, Zoffili.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 16 dicembre 2019 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   MURONI: «Disposizioni concernenti l'istituzione del fascicolo del fabbricato e agevolazione tributaria per le spese sostenute per la sua predisposizione, nonché norme per la realizzazione di una mappa informatizzata per la sicurezza sismica, idrogeologica ed edilizia del territorio nazionale e per l'adozione di un programma educativo concernente la condotta da tenere in caso di calamità» (2303);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BELLUCCI ed altri: «Modifica all'articolo 67 della Costituzione, concernente l'introduzione dell'obbligo di giuramento per i membri del Parlamento» (2304).

  Saranno stampate e distribuite.

Annunzio di disegni di legge.

  In data 16 dicembre 2019 è stato presentato alla Presidenza il seguente disegno di legge:
   dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal Ministro dell'economia e delle finanze:
  «Conversione in legge del decreto-legge 16 dicembre 2019, n. 142, recante misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del Mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento» (2302).

  Sarà stampato e distribuito.

Annunzio di proposte di inchiesta parlamentare.

  In data 13 dicembre 2019 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di inchiesta parlamentare d'iniziativa del deputato:
   SCOMA: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla condizione del lavoro in Italia e sulla tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro» (Doc. XXII, n. 40).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge BORDONALI ed altri: «Disposizioni in materia di politiche integrate per la sicurezza e ordinamento della polizia locale» (451) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Zoffili.

  La proposta di legge VILLANI ed altri: «Delega al Governo per l'introduzione sperimentale dell'educazione musicale come insegnamento curriculare nelle scuole primarie» (1785) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Serritella.

  La proposta di legge MELICCHIO ed altri: «Istituzione del Consiglio superiore della ricerca e dell'innovazione» (2092) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Serritella.

  La proposta di legge RIZZO ed altri: «Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81, e altre disposizioni concernenti la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle Forze armate» (2108) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Serritella.

  La proposta di legge LOMBARDO ed altri: «Modifica all'articolo 36 della legge 6 dicembre 1991, n. 394, in materia di istituzione dell'area marina protetta dello Zingaro» (2130) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Serritella.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 2137, d'iniziativa dei deputati MORRONE ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Modifica all'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, in materia di destinazione di una quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche al finanziamento delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco».

Trasmissione dal Senato.

  In data 17 dicembre 2019 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza il seguente disegno di legge:
   S. 1586. – «Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2020 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022» (approvato dal Senato) (2305).

  Sarà stampato e distribuito.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   I Commissione (Affari costituzionali):
  ANZALDI: «Introduzione dell'articolo 9-bis della legge 4 aprile 1956, n. 212, in materia di divieto di propaganda elettorale diretta o indiretta nella rete internet nel giorno precedente e in quelli stabiliti per le elezioni» (1867) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VII, IX e XIV.

   II Commissione (Giustizia):
  BRAMBILLA: «Modifiche al codice civile e al codice di procedura civile in materia di allontanamento del minore dalla casa familiare nei casi di emergenza» (2113) Parere delle Commissioni I, V, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  LONGO: «Disposizioni per il contrasto della violenza di genere» (2201) Parere delle Commissioni I, III, V, IX e XII.

   V Commissione (Bilancio e Tesoro):
  MORRONE ed altri: «Modifica all'articolo 2 del decreto-legge 25 marzo 2010, n. 40, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2010, n. 73, in materia di destinazione di una quota del 5 per mille dell'imposta sul reddito delle persone fisiche al finanziamento delle Forze di polizia, delle Forze armate e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (2137) Parere delle Commissioni I, II, IV e VI.

   VI Commissione (Finanze):
  ALEMANNO ed altri: «Disposizioni in materia di trasparenza nel settore dell'assicurazione obbligatoria per i veicoli a motore e per il contrasto dell'evasione dell'obbligo assicurativo» (2104) Parere delle Commissioni I, II, V, X, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  GUIDESI ed altri: «Modifiche al decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2013, n. 90, e all'articolo 10 del decreto-legge 30 aprile 2019, n. 34, convertito, con modificazioni, dalla legge 28 giugno 2019, n. 58, in materia di incentivi per gli interventi di riqualificazione energetica e di riduzione del rischio sismico» (2132) Parere delle Commissioni I, V, VIII e X.

   VII Commissione (Cultura):
  MORELLI ed altri: «Disposizioni in materia di programmazione radiofonica della produzione musicale italiana» (1578) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, IX e XIV;
  CARNEVALI ed altri: «Modifica all'articolo 2 della legge 20 dicembre 2012, n. 238, concernente la concessione di un contributo alla Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo per la realizzazione del Festival Donizetti Opera» (2184) Parere delle Commissioni I e V.

Trasmissione dal Ministro per le politiche giovanili e lo sport.

  Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, con lettera in data 5 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, la relazione sull'attività svolta, sul bilancio di previsione e sulla consistenza degli organici del Comitato olimpico nazionale italiano (CONI), riferita all'anno 2018, corredata dai relativi allegati.

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

  Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, con lettera in data 5 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, la relazione sull'attività svolta, sul bilancio di previsione e sulla consistenza degli organici del Comitato italiano paralimpico, riferita all'anno 2018, corredata dai relativi allegati.

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

  Il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, con lettera in data 5 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, quinto comma, della legge 20 marzo 1975, n. 70, la relazione sull'attività svolta, sul bilancio di previsione e sulla consistenza degli organici dell'Automobile Club d'Italia (ACI), riferita all'anno 2018, corredata dai relativi allegati.

  Questa relazione è trasmessa alla VII Commissione (Cultura).

Trasmissione dal Ministro dello sviluppo economico.

  Il Ministro dello sviluppo economico, con lettera in data 6 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legge 7 agosto 1997, n. 266, e dell'articolo 14, comma 2, della legge 29 luglio 2015, n. 115, la relazione sugli interventi di sostegno alle attività economiche e produttive, aggiornata al 30 settembre 2019 (Doc. LVIII, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla X Commissione (Attività produttive).

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 10 dicembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 10, comma 3, lettera k-bis), del decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, la relazione sull'attività svolta dalle fondazioni bancarie nell'anno 2018 (Doc. CLXXXI, n. 2).

  Questa relazione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 29 novembre 2019, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi dei commi 4 e 10 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle Commissioni sottoindicate:
   alla IX Commissione (Trasporti) la comunicazione concernente i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico:
    al dottor Pietro Celi, l'incarico di direttore della Direzione generale per i servizi di comunicazione elettronica, di radiodiffusione e postali;
    al dottor Carlo Sappino, l'incarico di direttore della Direzione generale per le attività territoriali;
    alla dottoressa Eva Spina, l'incarico di direttore della Direzione generale per le tecnologie delle comunicazioni e la sicurezza informatica – Istituto superiore delle comunicazioni e delle tecnologie dell'informazione;
   alla X Commissione (Attività produttive) la comunicazione concernente i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico:
    alla dottoressa Laura Aria, l'incarico di direttore della Direzione generale per gli incentivi alle imprese;
    all'ingegner Gilberto Dialuce, l'incarico di direttore della Direzione generale per le infrastrutture e la sicurezza dei sistemi energetici e geominerari;
    al dottor Mario Fiorentino, l'incarico di direttore della Direzione generale per la politica industriale, l'innovazione e le piccole e medie imprese;
    alla dottoressa Loredana Gulino, l'incarico di direttore della Direzione generale per il mercato, la concorrenza, la tutela del consumatore e la normativa tecnica;
    al dottor Antonio Lirosi, l'incarico di direttore della Direzione generale per la tutela della proprietà industriale – Ufficio italiano brevetti e marchi;
    alla dottoressa Rosaria Fausta Romano, l'incarico di direttore della Direzione generale per l'approvvigionamento, l'efficienza e la competitività energetica;
    al dottor Gianluca Scarponi, l'incarico di direttore della Direzione generale per la vigilanza sugli enti cooperativi, sulle società e sul sistema camerale;
    all'avvocato Amedeo Teti, l'incarico di direttore della Direzione generale per il commercio internazionale;
   alla IX Commissione (Trasporti) e alla X Commissione (Attività produttive) la comunicazione concernente il seguente incarico nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico:
    alla dottoressa Barbara Luisi, l'incarico di direttore della Direzione generale per le risorse, l'organizzazione, i sistemi informativi e il bilancio;
   alla II Commissione (Giustizia) e alla X Commissione (Attività produttive) la comunicazione concernente i seguenti incarichi nell'ambito del Ministero dello sviluppo economico:
    alla dottoressa Emilia Maria Masiello, l'incarico, con funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca, a cui è assegnato l'obiettivo di svolgere le attività di responsabile della prevenzione della corruzione e trasparenza;
    alla dottoressa Paola Picone, l'incarico, con funzioni ispettive, di consulenza, studio e ricerca, a cui è assegnato l'obiettivo di svolgere le attività di responsabile della protezione dati, ai sensi del regolamento europeo 2016/679.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Iniziative volte a scongiurare la chiusura della scuola primaria nel paese di Cereri in Aspromonte – 3-01206

A) Interrogazione

   BRUNO BOSSIO. — Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca. — Per sapere – premesso che:
   i genitori degli alunni della primaria di Careri paesino dell'Aspromonte calabrese hanno promosso una mobilitazione per difendere il diritto alla scuola per i propri figli;
   si oppongono alla chiusura della scuola e al trasferimento dei 35 alunni a distanza di 11 chilometri, con una viabilità complessa, piena di tornanti che farebbe giungere a scuola i bambini già provati dal viaggio;
   purtroppo il calo demografico e lo spopolamento dei paesi dell'Aspromonte stanno determinando situazioni di estrema criticità;
   a Roccaforte del Greco, paese dell'area grecanica, così come a Canolo, le scuole sono state già chiuse, infliggendo un duro colpo alle comunità locali;
   alcuni intellettuali, a partire dallo scrittore Gioacchino Criaco, hanno promosso un appello per chiedere che le scuole nei piccoli comuni, in particolare dell'Aspromonte, possano rimanere aperte come presidio dello Stato;
   la legge n. 158 del 2016, comunemente conosciuta come « legge dei piccoli comuni », ha anche nella digitalizzazione l'opportunità di scongiurare trasferimenti e disagi ai bambini, assicurando il diritto all'istruzione –:
   se il Governo sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e quali iniziative intenda assumere per rispondere alla mobilitazione dei genitori di Careri, scongiurando la soppressione della scuola dell'obbligo ed evitando di infliggere disagi a bambini e famiglie. (3-01206)


Iniziative di competenza volte a garantire la piena tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarità ai sensi della legge n. 179 del 2017 – 3-01204

B) Interrogazione

   BUSINAROLO e ASCARI. — Al Ministro per la pubblica amministrazione, al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   da recenti fonti di stampa (vedasi www.pozzuoli21.it) si apprende di un caso di whistleblowing, che ha avuto come protagonista un dipendente del comune di Pozzuoli, Andrea Omboni, che da circa un anno, dopo aver svolto il lavoro di guardia giurata nella sede principale del comune, era stato trasferito presso il parcheggio multipiano di San Francesco ai Girolamini;
   lo stesso aveva presentato un esposto-querela presso la procura della Repubblica di Napoli, protocollato il 4 gennaio 2018, in cui elencava una serie di gravi irregolarità che sarebbero avvenute proprio all'interno della struttura multipiano;
   il 17 marzo 2018 allo stesso veniva notificato, da parte del segretario generale del comune di Pozzuoli, Matteo Sperandeo, il trasferimento in altro ufficio giustificato da « esigenze di servizio »;
   si tratta del secondo trasferimento « anomalo » per Omboni che, da circa un anno, era stato trasferito, dalla sede principale del municipio al multipiano, dopo la presentazione di un altro esposto, in cui denunciava comportamenti irregolari tenuti da alcuni dirigenti comunali, suoi superiori;
   sempre dalla stessa fonte di stampa si apprende che nei giorni scorsi sono stati arrestati dieci dipendenti comunali, che svolgevano il proprio lavoro presso il parcheggio del multipiano, accusati di gravi irregolarità, a danno della pubblica amministrazione;
   la vicenda sopra descritta costituisce, ad avviso degli interroganti, uno dei tanti casi in cui l'autore della segnalazione di un comportamento anomalo o di un fatto grave riscontrato nel luogo di lavoro, il cosiddetto «whistleblower», a causa della denuncia è costretto a subire gravi discriminazioni e minacce, con ripercussioni sulla propria vita personale e in ambito lavorativo –:
   quali iniziative, per quanto di competenza, alla luce di quanto descritto in premessa, il Governo intenda assumere al fine di garantire la piena tutela dei cosiddetti «whistleblower», in applicazione di quanto previsto in materia dalla recente legge 30 novembre 2017, n. 179. (3-01204)


Iniziative volte a garantire dati aggiornati relativi al censimento delle vetture di servizio in dotazione alle pubbliche amministrazioni – 3-01205

C) Interrogazione

   BALDINO. — Al Ministro per la pubblica amministrazione. — Per sapere – premesso che:
   l'articolo 4 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 25 settembre 2014 prevede che «Al fine di realizzare un censimento permanente delle autovetture di servizio, le pubbliche amministrazioni inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall'Istat, ai sensi dell'articolo 1, comma 3, della legge 31 dicembre 2009, n. 196, incluse le autorità indipendenti, le regioni e gli enti locali, comunicano, ogni anno, in via telematica al dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri, sulla base dell'apposito questionario, e pubblicano sui propri siti istituzionali (...) il numero e l'elenco delle autovetture di servizio a qualunque titolo utilizzate, distinte tra quelle di proprietà e quelle oggetto di contratto di locazione o di noleggio, con l'indicazione della cilindrata e dell'anno di immatricolazione»;
   dal censimento delle autovetture di servizio delle pubbliche amministrazioni, emergente dal «Rapporto auto blu 2017» del 16 marzo 2018, si evince che solo il 67,7 per cento degli enti coinvolti abbia risposto ai questionari;
   nonostante il numero delle vetture di servizio sia in diminuzione di 774 unità rispetto al 2016, dal medesimo rapporto si apprende che il numero di «auto blu» risulti oggi ancora molto elevato, ammontando a ben 29.195 autovetture;
   alcune amministrazioni hanno addirittura aumentato il parco auto anche di decine e decine di unità (come per le agenzie fiscali, le università pubbliche, altri enti);
   interventi di questo tipo, volti a contenere la spesa pubblica, si ritengono indifferibili sia per ragioni di equità sia al fine di poter destinare altrove le risorse pubbliche –:
   se e con quali modalità il Governo intenda assicurare che le amministrazioni pubbliche forniscano dati aggiornati sull'utilizzo di vetture di servizio, al fine di completare il censimento delle medesime e di poter intervenire con processi di razionalizzazione e contenimento. (3-01205)


Misure per garantire presso il tribunale di Vicenza adeguate risorse umane, sia con riferimento ai magistrati che al personale amministrativo – 2-00512; 3-01207

D) Interpellanza e interrogazione

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   l'interpellante, con diversi atti di sindacato ispettivo (n. 3-00116 e n. 3-00217), presentati anche nella XVII legislatura (n. 3-00080), da anni segnala al Governo le difficoltà del distretto della corte di appello di Venezia e, in particolare, del tribunale di Vicenza, a causa di organici sottodimensionati e gravi scoperture di magistrati e personale amministrativo;
   negli ultimi anni il Consiglio superiore della magistratura ha contribuito a far uscire la giustizia vicentina da una crisi che pareva endemica e che era sfociata nel marzo 2014 con la provocatoria richiesta di fallimento del tribunale, avanzata dagli avvocati del foro;
   con l'arrivo del presidente del tribunale, dottor Alberto Rizzo, la situazione è radicalmente migliorata;
   ma ora gli indubbi progressi rischiano di essere vanificati, in particolare nel settore penale, per effetto di due maxi processi;
   il processo per il crack della Banca popolare di Vicenza, in cui si sono costituite ben 8.2000 parti civili, sta andando a spron battuto, per evitare il rischio di prescrizione. Dei 10 magistrati del settore penale, ben tre sono stati assegnati in via esclusiva a tale processo;
   due giudici sono stati recentemente trasferiti ed un altro magistrato è già entrato nel periodo di maternità obbligatoria;
   con ogni probabilità nel 2020 si procederà alla celebrazione del processo ai manager Miteni per il grave inquinamento da pfas, con la plausibile costituzione di migliaia di parti civili;
   altri due giudici (con quelli popolari, visto che si tratta di reati da corte d'assise) saranno quindi assegnati a questo procedimento;
   questi due processi, dall'impatto devastante per un tribunale di dimensioni medie, come quello vicentino, sono destinati a far cadere la struttura in una gravissima crisi organizzativa, con effetti paralizzanti per l'intero settore penale;
   più volte in passato il presidente del tribunale ha effettuato richieste di applicazioni di magistrati extradistrettuali per poter fare fronte al prevedibile blocco del settore penale;
   quella del foro vicentino non è quindi una doglianza fine a sé stessa, ma la segnalazione di una situazione eccezionale, che merita un'attenzione ed una risposta eccezionale;
   il presidente dell'ordine degli avvocati di Vicenza ha inviato pochi giorni fa al Presidente della Repubblica ed al Vice Presidente del Consiglio superiore della magistratura un'accorata richiesta di aiuto, che secondo l'interpellante sarebbe davvero grave ignorare –:
   quali iniziative il Ministro interpellato intenda assumere, per quanto di competenza, per garantire le dotazioni di magistrati e personale amministrativo necessarie al tribunale di Vicenza per una celere ed efficiente amministrazione della giustizia penale.
(2-00512) «Zanettin».


   BUSINAROLO e ASCARI. — Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
   recenti fonti giornalistiche (vedasi www.giustizianews.it del 16 luglio 2018) riportano all'attenzione dell'opinione pubblica le difficili condizioni in cui è costretto a lavorare il personale del tribunale di Vicenza, a causa della persistente carenza di cancellieri, con evidenti conseguenze, tra cui i gravi ritardi nelle notifiche dei decreti e lo smarrimento di fascicoli, rinvenuti dopo settimane o addirittura mesi, che hanno contribuito a un significativo rallentamento evidente dell'intero sistema processuale;
   la situazione, resa nota dal presidente degli avvocati vicentini, Anna Pase, e da Patrizia Corona, presidente dell'Unione Triveneta avvocati, con circa 16.500 iscritti, risulta alquanto critica: l'organico dei cancellieri, secondo i dati emersi nel corso di un'assemblea degli avvocati vicentini, è attualmente ridotto del 34 per cento dispetto al fabbisogno, quindi di oltre un terzo, con gravi ripercussioni soprattutto ai danni dei cittadini, penalizzati dalla forzata riduzione dell'orario di apertura degli sportelli loro riservati e dall'inevitabile formazione di lunghe code di attesa;
   analoghe difficoltà sono state riscontrate anche in altri sedi giudiziarie venete, tra cui la corte d'appello di Venezia, in cui il problema maggiore è legato al lavoro dei magistrati, in servizio nel capoluogo della regione e collegato con le altre province venete, con notevoli lungaggini nello smaltimento dell'ingente mole di lavoro, o a Rovigo, che presenta principalmente un problema di edilizia giudiziaria, legato alla mancanza di stanze e uffici per lo svolgimento dell'attività dei giudici;
   è opportuno sottolineare che l'Unione europea, nell'ultimo «Quadro di valutazione Ue della giustizia», monitorando attentamente il nostro Paese a causa della farraginosità dei tribunali italiani, ha evidenziato che: «(...) Giustizia tardiva equivale a giustizia negata», attestandosi l'Italia nelle posizioni più basse dell'eurozona e confermando il suo primato nella lunghezza dei processi civili con oltre 500 giorni per ottenere un giudizio di primo grado, rispetto ai parametri presi in considerazione dall'Unione europea nelle proprie valutazioni, tra cui l'efficienza, che ha come indicatori la durata dei procedimenti, il tasso di ricambio e il numero di cause pendenti –:
   se il Ministro interrogato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e se non ritenga opportuno adottare, per quanto di competenza, un'iniziativa di carattere normativo, diretta a risolvere l'annosa problematica legata alla carenza di personale di cancelleria nelle sedi giudiziarie e, nello specifico, in quelle del Veneto, che si aggiunge alle altre criticità, tra cui l'indisponibilità di adeguati uffici per l'espletamento delle attività lavorative degli operatori e l'insufficienza di risorse economico-finanziarie necessarie al miglioramento dell'intero sistema giudiziario. (3-01207)


Iniziative, anche normative, volte a prevedere un adeguato sistema di comunicazione degli esiti dei ricorsi al prefetto in merito a sanzioni per violazioni del codice della strada – 2-00600

E) Interpellanza

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, per sapere – premesso che:
   il codice della strada, agli articoli 203 e 204, prevede la possibilità, per chi ha ricevuto una multa, di fare ricorso al prefetto del luogo ove la violazione è stata commessa;
   i tempi previsti dalla legge per dare risposta ai ricorsi sono molto estesi, dal momento che il prefetto ha nel complesso 180 giorni dalla presentazione del ricorso per adottare la sua decisione. Nel caso in cui disponga l'accoglimento del ricorso, spetta all'ufficio o al comando cui appartiene l'organo che ha accertato la sanzione darne comunicazione al ricorrente;
   in concreto chi inoltra ricorso al prefetto non ottiene alcuna comunicazione sul suo esito, sia nel caso in cui venga accolto per espressa archiviazione degli atti disposta dal prefetto, sia nel caso in cui venga accolto in via di fatto, perché il termine previsto dalla legge è decorso senza che sia stata assunta alcuna decisione da parte del prefetto;
   tale situazione lascia il cittadino in un limbo nel quale non ha alcuna certezza in ordine all'esito del ricorso effettuato, in cui l'unica documentazione in suo possesso consiste nel tagliando della raccomandata con ricevuta di ritorno, se il ricorso è stato spedito via posta, ovvero nella ricevuta lasciata dall'ufficio se il ricorso è stato depositato a mano, salvo vedersi recapitare un'ordinanza-ingiunzione di pagamento, la quale, a norma dell'articolo 204, comma 2, del codice della strada, può essere notificata nel termine di centocinquanta giorni dalla sua adozione e prevede sanzioni pecuniarie più elevate rispetto a quelle previste dalla sanzione avverso la quale è stato inoltrato ricorso –:
   se il Governo non intenda assumere iniziative, anche di carattere normativo, al fine di prevedere che sia comunque comunicato, almeno indirettamente, l'esito del ricorso al prefetto tramite la pubblicazione su apposita sezione del sito della prefettura o del comune al quale appartiene l'organo accertatore della sanzione, individuando un sistema di pubblicazione consultabile in base al numero del verbale ovvero al nominativo del ricorrente.
(2-00600) «Baldelli, Zanella, Mulè, Sozzani, Rosso, Pentangelo, Bergamini».


Iniziative di competenza in materia di requisiti per l'assunzione della carica di presidente di camera di commercio, alla luce di dichiarazioni di Pietro Agen, presidente della Camera di commercio del Sud Est Sicilia, relative alla sua appartenenza ad una loggia massonica – 3-01042

F)

   SURIANO. — Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:
   in data 4 settembre 2017, in esecuzione del decreto del Ministero dello sviluppo economico datato 25 settembre 2015, ai sensi del comma 5 dell'articolo 1 della legge 29 dicembre 1993, n. 580, è stata costituita la nuova Camera di commercio a seguito dell'accorpamento di quelle di Catania, di Ragusa e di Siracusa, con l'elezione di Pietro Agen in qualità di presidente (già presidente della camera di commercio di Catania dal 2007 al 2012, poi commissariata);
   nel mese di marzo 2019 il presidente Piero Agen ha rilasciato un'intervista alla giornalista Elena Giordano per la rivista mensile «S», il cui titolo è «La mia vita da massone», in cui Agen dichiara di appartenere alla Goi, Grande loggia del Grande Oriente d'Italia. Come precisato dallo stesso Agen, attualmente è «in sonno», che tecnicamente indica una sorta di sospensione dalle attività rituali della loggia di appartenenza;
   in data 4 ottobre 2019 la testata giornalistica on-line Sudpress pubblica un articolo, con il titolo «CamCom: Piero Agen massone, prefettura investe il presidente della regione per verificarne la legittimità», da cui si evince che la Codacons, associazione di consumatori, abbia chiesto, alla prefettura di Catania, di avviare un procedimento per la verifica dei requisiti in capo all'attuale presidente della Camera di commercio del Sud Est Sicilia Piero Agen, poiché avendo dichiarato di essere massone potrebbe violare la legge n. 580 del 1993;
   la legge di riordino della camera di commercio n. 580 del 1993, all'articolo 13, comma 2, lettera f), reca la seguente previsione «Non possono far parte del consiglio camerale coloro che siano iscritti ad associazioni operanti in modo occulto o clandestino e per la cui adesione siano richiesti un giuramento o una promessa solenne»;
   nella Costituzione massonica della Grande loggia del Grande Oriente d'Italia sono prescritte le seguenti circostanze: «ogni membro al fine di rendere sacri i propri impegni deve aver prestato Solenne Promessa sul Libro della Loggia da esso ritenuto Sacro » e « il Fratello in posizione di sonno (...) è soggetto ai doveri derivanti dall'iniziazione muratoria»;
   si legge ancora nell'articolo che l'avvocato Elisa Di Mattea, per conto della Codacons, presente nel consiglio camerale, ha segnalato la circostanza alla prefettura di Catania, che, prendendone atto, ha inviato una nota all'organo di controllo, cioè al presidente della regione, Nello Musumeci;
   a quanto consta all'interrogante, in ultimo il 1o ottobre 2019 il capo di gabinetto della presidenza della regione, dottoressa Madonia, ha trasferito la pratica all'assessorato regionale attività produttive per avviare il procedimento di valutazione;
   la gestione del presidente della nuova Camera di commercio del Sud Est Sicilia è per l'interrogante censurabile, alla luce delle criticità sopra evidenziate e per il fatto che lo stesso ha espresso la volontà di trattare la vendita di un aeroporto pubblico, ossia l'aeroporto di Catania –:
   se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti;
   se il Governo intenda adottare ogni iniziativa di competenza, anche normativa, per chiarire l'eventuale compatibilità della carica di presidente di camera di commercio con la partecipazione ad associazioni come quella di cui in premessa.
(3-01042)