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Resoconto dell'Assemblea

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XVIII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Martedì 20 ottobre 2020

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 20 ottobre 2020.

  Amitrano, Ascani, Azzolina, Battelli, Boccia, Bonafede, Boschi, Brescia, Buffagni, Butti, Caffaratto, Cancelleri, Carfagna, Casa, Castelli, Cirielli, Colletti, Colucci, Comaroli, Conte, Davide Crippa, D'Incà, D'Uva, Dadone, De Menech, De Micheli, Del Re, Delmastro Delle Vedove, Delrio, Luigi Di Maio, Di Stefano, Fantuz, Fassino, Ferraresi, Ferro, Gregorio Fontana, Fraccaro, Franceschini, Frusone, Gallinella, Gebhard, Giachetti, Giacomoni, Giglio Vigna, Giordano, Giorgis, Grimoldi, Gualtieri, Guerini, Invernizzi, Iorio, L'Abbate, Liuni, Liuzzi, Lollobrigida, Lorefice, Lorenzin, Losacco, Lupi, Maggioni, Marattin, Mauri, Milanato, Molinari, Morani, Morassut, Nardi, Nesci, Nevi, Orrico, Osnato, Palmisano, Paolini, Parolo, Pastorino, Perantoni, Pettarin, Pignatone, Rampelli, Rizzo, Rosato, Rotelli, Rotta, Ruocco, Scalfarotto, Schullian, Serracchiani, Carlo Sibilia, Sisto, Spadafora, Spadoni, Speranza, Tasso, Tofalo, Tomasi, Traversi, Maria Tripodi, Ungaro, Vignaroli, Villarosa, Raffaele Volpi, Zicchieri, Zoffili.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:

   II Commissione (Giustizia):
  CONSIGLIO REGIONALE DELL'ABRUZZO: «Modifiche al decreto legislativo 7 settembre 2012, n. 155, recante nuova organizzazione dei tribunali ordinari e degli uffici del pubblico ministero» (2676) Parere delle Commissioni I, V, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  MICELI: «Modifiche alla legge 31 dicembre 2012, n. 247, e al regio decreto-legge 27 novembre 1933, n. 1578, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 gennaio 1934, n. 36, concernenti l'esame di Stato per l'abilitazione all'esercizio della professione di avvocato» (2687) Parere delle Commissioni I, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII e XIV.

   Commissioni riunite V (Bilancio) e VI (Finanze):
  ZIELLO ed altri: «Istituzione del Fondo per interventi di solidarietà per lo sviluppo territoriale dei comuni a seguito dell'emergenza epidemiologica derivante dalla diffusione del COVID-19» (2598) Parere delle Commissioni I, II, X, XII e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissione dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettera in data 16 ottobre 2020, ha comunicato che la 14a Commissione (Politiche dell'Unione europea) del Senato ha approvato, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento del Senato, una risoluzione sulla proposta di decisione del Consiglio relativa al regime d'imposta AIEM applicabile nelle Isole Canarie (COM(2020) 355 final) (atto Senato Doc. XVIII-bis, n. 2).

  Questa risoluzione è trasmessa alla VI Commissione (Finanze) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Adesione di deputati ad una proposta di modificazione al Regolamento.

  La proposta di modificazione al Regolamento, Doc. II, n. 15: «Articolo 48-ter: Partecipazione ai lavori parlamentari ed esercizio del voto secondo procedure telematiche», presentata dal deputato Ceccanti ed altri (annunziata nella seduta del 2 ottobre 2020), è stata successivamente sottoscritta anche dalla deputata ASCARI.

Annunzio di sentenze della Corte costituzionale.

  La Corte costituzionale, in data 20 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 30, secondo comma, della legge 11 marzo 1953, n. 87, copia delle seguenti sentenze che, ai sensi dell'articolo 108, comma 1, del Regolamento, sono inviate alle sottoindicate Commissioni competenti per materia, nonché alla I Commissione (Affari costituzionali), se non già assegnate alla stessa in sede primaria:
  Sentenza n. 217 del 23 settembre – 20 ottobre 2020 (Doc. VII, n. 537), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 4, comma 25, della legge della Regione Lazio 28 dicembre 2018, n. 13 (Legge di Stabilità regionale 2019);
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 9, comma 2, della legge reg. Lazio n. 13 del 2018;
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 19 della legge della Regione Lazio n. 13 del 2018:
    alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XII (Affari sociali);

  Sentenza n. 218 del 23 settembre - 20 ottobre 2020 (Doc. VII, n. 538), con la quale:
   dichiara l'illegittimità costituzionale dell'articolo 512, comma 1, del codice di procedura penale, nella parte in cui non prevede che, alle condizioni ivi stabilite, sia data lettura delle dichiarazioni rese al giudice per le indagini preliminari in sede di interrogatorio di garanzia dall'imputato di un reato collegato a norma dell'articolo 371, comma 2, lettera b), che, avendo ricevuto l'avvertimento di cui all'articolo 64, comma 3, lettera c), sia stato citato per essere sentito come testimone:
    alla II Commissione (Giustizia).

Trasmissione dal Ministro della salute.

  Il Ministro della salute, con lettera in data 16 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 2, comma 5, del decreto-legge 25 marzo 2020, n. 19, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 maggio 2020, n. 35, l'ordinanza 7 ottobre 2020, recante ulteriori misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19.

  Questa ordinanza è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 16 e 19 ottobre 2020, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio – Un'Unione dell'uguaglianza: quadro strategico dell'Unione europea per l'uguaglianza, l'inclusione e la partecipazione dei Rom (COM(2020) 620 final), corredata dai relativi allegati (COM(2020) 620 final – Annex 1 e COM(2020) 620 final – Annex 2), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Un nuovo SER per la ricerca e l'innovazione (COM(2020) 628 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite VII (Cultura) e X (Attività produttive);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che dovrà essere assunta a nome dell'Unione europea alla quarantesima riunione del comitato permanente della convenzione relativa alla conservazione della vita selvatica e dell'ambiente naturale in Europa (convenzione di Berna) (COM(2020) 654 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Proposta decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilitazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per fornire assistenza alla Croazia e alla Polonia in relazione a una calamità naturale e per il versamento di anticipi a Croazia, Germania, Grecia, Ungheria, Irlanda, Portogallo e Spagna in relazione a un'emergenza sanitaria pubblica (COM(2020) 960 final) e relativo progetto di bilancio rettificativo n. 9 del bilancio generale 2020 (COM(2020) 961 final), che sono assegnati in sede primaria alle Commissioni riunite VIII (Ambiente) e XII (Affari sociali);
   Progetto di bilancio rettificativo n. 10 del bilancio generale 2020 – Aumento degli stanziamenti di pagamento in linea con le previsioni aggiornate delle spese e altri adeguamenti relativi alle spese e alle entrate (COM(2020) 962 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Relazione congiunta della Commissione europea e dell'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del piano d'azione sulla mobilità militare da giugno 2019 a settembre 2020 (JOIN(2020) 16 final), che è assegnata in sede primaria alla IV Commissione (Difesa).

Comunicazione di nomine ministeriali.

  La Presidenza del Consiglio dei ministri, con lettera in data 15 ottobre 2020, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 19, comma 9, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, le seguenti comunicazioni concernenti il conferimento, ai sensi del comma 4 del medesimo articolo 19, di incarichi di livello dirigenziale generale, che sono trasmesse alla I Commissione (Affari costituzionali), nonché alle sottoindicate Commissioni:
   alla VIII Commissione (Ambiente) la comunicazione concernente il seguente incarico:
    all'ingegner Emanuele Renzi, l'incarico di direttore della Direzione generale per la sicurezza delle infrastrutture stradali e autostradali, per la sicurezza delle gallerie situate sulle strade appartenenti anche alla rete stradale transeuropea e la sicurezza sui sistemi di trasporto rapido di massa, nell'ambito dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANFISA);
   alla IX Commissione (Trasporti) la comunicazione concernente il seguente incarico:
    all'ingegner Pier Luigi Giovanni Navone, l'incarico di direttore della Direzione generale per la sicurezza delle ferrovie, nell'ambito dell'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali (ANFISA).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A ai resoconti della seduta del 15 ottobre 2020, a pagina 4, prima colonna, dopo la quinta riga deve intendersi inserita la seguente: «XII Commissione (Affari sociali):».

INTERPELLANZE E INTERROGAZIONI

Iniziative volte a garantire il diritto allo studio nelle ipotesi di iscrizione cosiddetta tardiva da parte delle famiglie, alla luce della nota n. 1376 del 5 agosto 2020 del Ministero dell'Istruzione – 3-01770

A) Interrogazione

   DEIDDA. — Al Ministro dell'istruzione. — Per sapere – premesso che:
   con la nota n. 1376 del 5 agosto 2020, il Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, in seguito a svariate segnalazioni concernenti il diniego di iscrizione cosiddetta «tardiva» ad alunni in diritto/dovere o addirittura in obbligo di istruzione, affermava che «le istituzioni scolastiche accettano le iscrizioni anche tardive, in tutti i casi nei quali un rifiuto comporterebbe la negazione del diritto all'istruzione, ad esempio nel caso in cui la famiglia si sia trasferita o nel caso di passaggi dalle scuole paritarie alle istituzioni scolastiche statali, motivati per lo più da difficoltà economiche. Nel caso di impossibilità ad accogliere le iscrizioni tardive per incapienza delle classi, si invitano le istituzioni scolastiche a farsi parte attiva nell'aiutare la famiglia a trovare un'altra sistemazione consona anche attraverso il supporto degli Ambiti Territoriali degli Uffici Scolastici Regionali, come peraltro esplicitato nella nota AOODGOSV 13 novembre 2019 n. 22994, concernente le iscrizioni per l'anno scolastico 2020/2021»;
   tale situazione veniva peraltro paventata dagli organi di stampa, fin dal mese di agosto 2020, e dunque già 30 giorni prima della data fissata per l'inizio del nuovo anno scolastico;
   tuttora, numerose scuole respingono le iscrizioni cosiddette tardive, facendo sì che innumerevoli famiglie, vedendosi rifiutata la richiesta di iscrizione tardiva per carenza di spazio, non abbiano ancora potuto individuare o scegliere un istituto scolastico in cui iscrivere i propri figli;
   tale problematica concreta evidentemente la lesione del diritto allo studio, di rilevanza costituzionale, e pertanto appare opportuno intervenire in tempi brevissimi, onde evitare, per tali famiglie, uno slittamento dell'inizio dell'anno scolastico, garantendo al contempo, la possibilità di iscrizione in istituti prossimi al luogo di residenza o dimora –:
   se il Governo sia a conoscenza dei fatti sopraesposti e quali iniziative intenda assumere al fine di garantire il diritto allo studio, assicurando a tutte le famiglie coinvolte il pieno godimento del diritto all'istruzione, nel rispetto delle linee guida dettate dal Ministero. (3-01770)


Iniziative di competenza volte a prevenire l'annessione della Cisgiordania da parte di Israele, anche ai fini del pieno rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani nei Territori palestinesi occupati – 3-01506

B) Interrogazione

   CABRAS, BOLDRINI, PALAZZOTTO, EHM, BRUNO BOSSIO, FASSINA, SABRINA DE CARLO, EMILIOZZI, GRIBAUDO, OLGIATI, RACITI e SURIANO. — Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   il 6 aprile 2020 il Primo Ministro israeliano Netanyahu e il leader del partito «Blu e Bianco» Gantz hanno raggiunto un accordo sui piani di annessione della Cisgiordania, in vista della formazione del nuovo Governo sostenuto dalle due parti;
   secondo quanto riportato da Haaretz, l'annessione formale sarà concordata entro il 10 luglio da un comitato congiunto Usa-Israele. La proposta richiede ancora l'approvazione formale da parte del Comitato per gli affari esteri e la difesa del Parlamento israeliano e poi dall'intera Knesset;
   la popolazione di coloni nei Territori Palestinesi Occupati (Tpo), compresa Gerusalemme est, è aumentata dai 125.600 del 1993 (anno degli Accordi di Oslo) agli oltre 630.000 di oggi, con 143 insediamenti e 113 avamposti;
   secondo dati delle Nazioni Unite, nel 2019 le autorità israeliane hanno aumentato del 45 per cento le confische di terre e beni e le demolizioni di case rispetto al 2018;
   secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite per gli affari umanitari (Ocha), dal 5 marzo (giorno della dichiarazione dello stato di emergenza Covid-19 nei Tpo) al 30 marzo sono state demolite o sequestrate 40 strutture, sfollati 26 palestinesi e colpite in altro modo circa 260 persone. La maggior parte delle demolizioni sono avvenute a Gerusalemme, Ramallah e Betlemme, governatorati con la più alta prevalenza di casi COVID-19;
   stando ai dati riportati dalla Ong israeliana B'Tselem, dal 2017 al 31 marzo 2020, in Cisgiordania sono state distrutte 313 unità abitative, lasciando senza dimora 1.080 persone, di cui 547 bambini;
   nello stesso periodo, sono stati 2.241 gli attacchi di coloni israeliani contro cittadini palestinesi e loro proprietà. Tali episodi sono aumentati del 22 per cento rispetto al 2018 e sono più che raddoppiati rispetto al 2017. L'Ocha ne ha registrato 167 solo nel 2020, di cui 62 dal 5 al 31 marzo;
   va anche notato che quest'anno sono stati 60 gli attacchi da parte di palestinesi contro coloni israeliani;
   l'organizzazione israeliana per i diritti umani Yesh Din ha rivelato che il 91 per cento dei casi di violenza dei coloni sono stati archiviati senza accusa. Peraltro, questi dati riguardano le sole denunce presentate alla polizia israeliana che, secondo alcune stime, costituiscono solo il 5 per cento del totale degli incidenti avvenuti;
   buona parte di tali incidenti è legata alle intimidazioni, alle minacce e alla violenza fisica che gli agricoltori palestinesi subiscono quando accedono agli oliveti ricompresi o recintati all'interno degli avamposti dei coloni. Questo fenomeno contribuisce a creare un ambiente ostile per la popolazione locale, conducendo così allo sfollamento delle famiglie palestinesi e all'annessione di fatto delle terre;
   nel 2019 sono stati costruiti 11 nuovi avamposti e l'Onu riferisce che, dall'inizio del 2020, quasi 1800 alberi di ulivo sono stati vandalizzati dai coloni israeliani;
   in base al diritto internazionale, il Governo israeliano ha la responsabilità di proteggere i palestinesi dalla violenza dei coloni e di garantire che vengano indagati gli attacchi violenti e che gli autori ne siano ritenuti responsabili;
   il 22 aprile 2020 la Sottosegretaria per gli affari esteri e la cooperazione internazionale Marina Sereni ha dichiarato che l'annessione della Cisgiordania e della Valle del Giordano sarebbe «un fatto grave» –:
   se il Governo non intenda intraprendere opportune iniziative di carattere diplomatico al fine di prevenire un'annessione formale della Cisgiordania e della Valle del Giordano, o parti di esse, e di garantire il pieno rispetto del diritto internazionale generale nonché delle specifiche risoluzioni del Consiglio di sicurezza;
   quali iniziative saranno messe in atto dall'Italia per aiutare le autorità palestinesi nel fronteggiare l'emergenza sanitaria Covid-19;
   quali altre iniziative ritenga opportuno intraprendere al fine di garantire il generale rispetto dei diritti umani fondamentali nei Territori palestinesi occupati.
(3-01506)


Chiarimenti sulla posizione del Governo, in sede europea e internazionale, in relazione alla gravissima vicenda del tentativo di avvelenamento del dissidente russo Alexej Navalny – 3-01756

C) Interrogazione

   NAPOLI. — Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. — Per sapere – premesso che:
   si rileva la vicenda dell'esponente politico russo, Alexej Navalny, ricoverato in un ospedale tedesco a seguito di un tentativo di avvelenamento subito all'aeroporto siberiano di Omsk;
   è noto l'interessamento del Governo tedesco e specificamente del cancelliere Angela Merkel per la salute di Alexej Navalny, giudicato oggi fuori pericolo dal personale medico che lo assiste;
   si evidenzia che il Parlamento europeo ha approvato, a larga maggioranza, una risoluzione con cui ha sollecitato la Russia e il suo leader Vladimir Putin a cooperare per garantire un'indagine internazionale per accertare l'esatto svolgimento dei fatti;
   le forze politiche che sostengono l'attuale Governo in Italia hanno votato in maniera difforme al Parlamento europeo, con il partito che esprime il Ministro degli esteri che ha scelto di astenersi sulla risoluzione che chiede un inasprimento delle sanzioni alla Russia –:
   quale sia l'esatta posizione del Governo in relazione alla gravissima vicenda di Alexej Navalny, ultimo tragico capitolo, almeno così tutti si augurano, di una lunga scia di morti oscure e misteriose che hanno colpito oppositori politici, imprenditori e giornalisti in un regime molto lontano dai parametri grazie ai quali è possibile distinguere un sistema democratico da un sistema autoritario. (3-01756)


Iniziative di competenza volte a garantire un servizio postale efficiente con riguardo alla città di Vicenza – 2-00909

D) Interpellanza

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   il degrado nel centro storico di Vicenza, che l'interpellante ha denunciato attraverso diversi atti di sindacato ispettivo, non deriva soltanto dalla presenza di criminali, prevalentemente extracomunitari, ed accattoni molesti, ma anche da scelte di natura urbanistica, che, nel tempo lo hanno impoverito, portando al di fuori delle mura scaligere una assai significativa parte degli uffici e dei servizi pubblici;
   Il Giornale di Vicenza del 17 agosto 2020 annuncia il trasferimento in Viale Roma anche dell'ufficio delle poste centrali;
   peraltro, dal 2018 il servizio al pubblico è stato garantito solo da un container in Contrà Garibaldi;
   la struttura era stata allestita due anni fa con caratteristiche provvisorie, ma nel frattempo si è «stabilizzata»;
   i lavori di ristrutturazione dell'adiacente ex Regio Palazzo delle Poste, esempio di architettura razionalista, sono fermi (e lo resteranno per chissà quanto), bloccati da contenziosi legali e forse anche dal disinteresse dei privati proprietari;
   nel frattempo l'edificio è divenuto rifugio per sbandati e disadattati;
   si tratta dell'ennesimo buco nero di un centro storico, abbandonato a sé stesso, senza alcuna pianificazione urbanistica, ove si consideri che è disciplinato ancora dal piano «Coppa», che iniziò il suo iter formativo nel 1963 e venne definitivamente approvato nel 1979;
   anche la sede delle Poste al Mercato Nuovo è oggi allestita in un container, costringendo l'utenza, composta per lo più da pensionati, a lunghe file all'aperto e sotto il sole durante la stagione estiva –:
   quali iniziative di competenza intenda assumere il Governo, nei confronti della partecipata e controllata Poste italiane, per garantire all'utenza della città di Vicenza un servizio postale efficiente, razionale e sufficientemente confortevole.
(2-00909) «Zanettin».


Iniziative di competenza volte al rilancio dell'azienda Corneliani di Mantova e alla gestione delle ricadute occupazionali – 3-01098

E) Interrogazione

   ANNA LISA BARONI. — Al Ministro dello sviluppo economico. — Per sapere – premesso che:
   la Corneliani è un'azienda attiva in particolare nei capi da uomo di alta qualità, con produzioni a Mantova già dal 1958, dove attualmente sono impiegate oltre 470 persone, più quelle impiegate nei negozi e con una presenza commerciale che supera i 60 paesi nel mondo;
   dalla metà del 2016, l'azienda è controllata con il 51 per cento dal fondo arabo Investcorp che è un player mondiale attivo nel settore dell'abbigliamento, settore nel quale nel 1993 aveva già acquisito la Gucci;
   il 2018 è stato chiuso con una perdita operativa di oltre 12 milioni di euro e anche il 2019 si ipotizza un anno negativo in termine di ricavi, a causa di un mercato in contrazione;
   nell'incontro sindacale, la direzione ha proposto un piano industriale triennale, riguardante soprattutto interventi di ristrutturazione, nell'ambito dei processi di revisione organizzativa del modello di produzione e dei criteri di approvvigionamento dei tessuti;
   in tale ambito, l'azienda ha dichiarato 130 esuberi, quasi 1/3 della forza lavoro mantovana, che dovranno uscire dall'azienda entro il 2020, con conseguenze pesanti sia in termine di perdita di competenze che di lavoro, in una provincia già fortemente coinvolta nei licenziamenti in questo settore, a partire dal distretto delle calze di Castel Goffredo;
   le federazioni sindacali hanno ritenuto deboli le linee strategiche predisposte dalla direzione, nella quale tra l'altro non è più presente la figura dell'amministratore delegato, ma solo quella del direttore generale;
   il sindacato ritiene che la responsabilità della crisi sia da imputare alla proprietà che in questi ultimi anni non è stata capace di valorizzare il famoso marchio, a partire dal mancato sviluppo dei processi d'innovazione, di processo e di prodotto. Il piano industriale scarica soprattutto sulle lavoratrici i costi di una ristrutturazione aziendale che, sempre a giudizio sindacale, non sarà in grado di rilanciare l'impresa e garantire la presenza sul territorio mantovano dell'impresa;
   il 7 novembre 2019 è stato proclamato lo stato di agitazione con un presidio in sciopero dei dipendenti davanti ai cancelli dell'azienda, che ha avuto un'ampia partecipazione;
   la famiglia Corneliani, che detiene il 49 per cento, nel giugno 2019 ha votato contro il bilancio presentato in consiglio di amministrazione, che presentava peggioramento della posizione finanziaria netta complessiva di 11,5 milioni nel 2018. Tale peggioramento appare essere prevalentemente l'effetto negativo dell'esercizio e degli investimenti. Nel consiglio di amministrazione era stato annunziato un piano pluriennale al fine di recuperare l'equilibrio finanziario «tramite azioni di riduzione della base costi fissa» –:
   se non ritenga opportuno convocare un tavolo di confronto con la proprietà, la rappresentanza dei lavoratori e le istituzioni locali, per individuare ogni strumento utile che possa coniugare il rilancio dell'impresa con la gestione non traumatica delle ricadute sull'occupazione.
(3-01098)


Iniziative di competenza volte a perseguire l'utilizzo di materia prima intraeuropea e a sbloccare i fondi dedicati alla filiera del grano duro – 2-00870

F) Interpellanza

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, per sapere – premesso che:
   l'emergenza COVID-19 ha messo di fronte ad un'inaspettata crisi che, oltre al drammatico riflesso sanitario e sociale, ha fortemente rimarcato la necessità di tutte le nazioni di dover essere autosufficienti sotto il profilo alimentare. La chiusura delle frontiere per il commercio internazionale dei beni di prima necessità ha visto da un lato i Paesi in autosufficienza alimentare e l'attenuazione di fenomeni di tipo speculativo, fatte salve le dovute eccezioni e, dall'altro lato, il terrore di rivolte sociali in quelle nazioni dove i beni di prima necessità non potevano essere assicurati;
   in dettaglio, dal report del Crea, «L'agricoltura italiana conta 2019», la bilancia agroalimentare vede un saldo netto negativo in termini percentuali pari a 2,3 con un valore di 43,6 miliardi di euro di import e 41,7 miliardi di export, con un parziale legato al settore primario con un saldo netto del –36,2 per cento e un import pari a 14,47 miliardi di euro e un export di 6,7 miliardi con un preoccupante –29,1 per cento per le sementi, –94,4 per cento per i cereali, –68,9 per cento per frutta e ortaggi secchi, –21 per cento per gli ortaggi, –92 per cento per semi e frutti oleosi, –93 per cento animali vivi, –79 per cento per i prodotti di allevamento, –68 per cento per i prodotti della pesca. Un quadro, questo, che sottolinea un'oggettiva insufficienza nel sostenere in maniera autonoma le esigenze alimentari della popolazione italiana e la dipendenza del comparto agroalimentare del made in Italy dalla materia prima estera;
   a quanto suddetto, vi è una forte preoccupazione per il prodotto considerato in tutto il mondo l'eccellenza del made in Italy, la pasta;
   la Turchia, secondo i dati del Dipartimento dell'agricoltura degli Stati Uniti, Usda, risulta essere il maggior esportatore mondiale di pasta, considerando anche le produzioni aggregate europee;
   secondo quanto riportato dalla rivista australiana, « Grain Central», la Turchia attua una mirata politica di esenzione dei dazi per il grano importato destinato all'esportazione, come farina o pasta, mentre impone un dazio del 130 per cento per il grano estero destinato al consumo interno, comportando un raddoppio del valore del grano duro nazionale;
   a ciò si aggiunge che la Turchia ha costruito un sistema di export rivolto principalmente non ai concorrenziali mercati nordamericani ed asiatici, bensì all'Africa, utilizzando la svalutazione della moneta turca rispetto alla merce quotata in euro;
   è evidente l'atteggiamento protezionistico che ha ricadute positive per l'economia turca, oltre a un eccellente compromesso con l'industria agroalimentare che funge da attrattore anche per le imprese estere di trasformazione, cui permette di aprire a nuovi ed immensi mercati –:
   se non si ritenga urgente adottare iniziative per avviare una fase di riflessione in campo europeo, affinché le politiche di filiera utilizzate e sostenute dal nostro Paese vengano affiancate da politiche europee che ricalchino in parte i passi intrapresi dallo Stato turco, sollecitando l'utilizzo di materia prima intraeuropea per il fabbisogno di oltre 700 milioni di consumatori interni e affiancando, così, le industrie di trasformazione per aggredire nuovi mercati e far rientrare gli investimenti industriali nel vecchio continente;
   quali iniziative urgenti intenda porre in essere il Ministro interpellato per sbloccare i fondi dedicati alla filiera del grano duro fermi presso Agea e quali siano le motivazioni di tale blocco.
(2-00870) «Cillis, Gallinella, Gagnarli, Cadeddu, Cassese, Cimino, Del Sesto, Lovecchio, Lombardo, Maglione, Alberto Manca, Marzana, Parentela, Pignatone, Galizia, Adelizzi, Davide Aiello, Piera Aiello, Alaimo, Alemanno, Amitrano, Aresta, Ascari, Baldino, Barbuto, Battelli, Bella, Berardini, Berti, Bilotti».


Iniziative di competenza concernenti la progettazione, la realizzazione e la gestione dell'intero anello ferroviario di Palermo da parte di Rete ferroviaria italiana – 2-00633

G) Interpellanza

   Il sottoscritto chiede di interpellare il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   per l'intervento «Chiusura anello ferroviario di Palermo, tratta Giachery-Politeama-Notarbartolo», è stata individuata una copertura finanziaria di 100 milioni di euro nell'ambito del piano operativo del Fondo sviluppo e coesione infrastrutturale 2014-2020;
   il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti in data 12 novembre 2019, a quanto consta all'interrogante, ha dato il nulla osta all'assunzione da parte di Rete Ferroviaria Italiana del ruolo di soggetto beneficiario (oltre che di soggetto attuatore) del sopracitato intervento;
   il cronoprogramma dell'intervento prevede la realizzazione della progettazione definitiva entro metà del 2020 e l'affidamento dei lavori entro la fine del 2021;
   il 31 dicembre 2021 è la data ultima per gli impegni giuridicamente vincolanti relativi a tale tipologia di finanziamento;
   il protocollo d'intesa tra Rete Ferroviaria Italiana e comune di Palermo del 2 dicembre 2002 prevede che quest'ultimo affidi a Rete Ferroviaria Italiana la gestione dell'anello ferroviario con specifica convenzione, in analogia all'atto di concessione relativo all'infrastruttura ferroviaria nazionale –:
   se risulti che Rete Ferroviaria Italiana, compatibilmente con le necessità tecniche operative, intenda procedere alla progettazione ed esecuzione degli interventi di cui in premessa, ponendo come priorità l'assenza di cantieri in superficie e dei connessi disagi per la cittadinanza e se il Governo intenda adottare iniziative di competenza affinché Rete ferroviaria italiana, una volta ultimati i lavori, possa acquisire la proprietà delle infrastrutture oggetto del primo stralcio in modo da avere unicità di gestione dell'intero anello ferroviario, e in caso affermativo, con quali tempistiche.
(2-00633) «Varrica».