La Presidente della Camera ha ricevuto a Montecitorio il dottor Nour Dachan, medico nato ad Aleppo e residente in Italia da quasi 50 anni, animatore di iniziative di solidarietà con la Siria, che nei giorni scorsi le aveva indirizzato una lettera sulla drammatica situazione della sua città d'origine.
"I combattimenti sembrano essere finiti, ma dalla città si continua a fuggire", ha detto Dachan: "Gli aiuti umanitari non riescono ad arrivare ad Aleppo e nelle case mancano acqua, luce, gas, cibi per far fronte ai disagi di un inverno molto rigido. Nessun ospedale è più attivo, e non c'è forno che produca pane. La popolazione dell'intera provincia, che ancora pochi anni fa superava i sei milioni di persone, oggi non va oltre le 400mila unità."
Di fronte ad un tale quadro di catastrofe umanitaria, la Presidente Boldrini si è detta addolorata, ed al tempo stesso sconcertata dalla scarsa attenzione che la comunità internazionale continua a riservare alla tragedia siriana. "Scriverò al Ministro degli Esteri Alfano per sottoporgli l'accorata testimonianza che arriva da Aleppo. Mi auguro - ha aggiunto - che con l'ormai imminente ingresso dell'Italia nel Consiglio di Sicurezza dell'Onu, a partire dal prossimo primo gennaio, si rilanci l'iniziativa delle Nazioni Unite per una soluzione umanitaria che apra la via all'altrettanto indispensabile soluzione politica."