Camera dei deputati

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Comunicati stampa

06/04/2017
Approvato il bilancio della Camera dei deputati. Altri 80 milioni restituiti allo Stato, nell’arco della legislatura il risparmio è stato di 350 milioni
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Nella riunione odierna l'Ufficio di Presidenza della Camera ha approvato il conto consuntivo 2016 e la nota di variazione al bilancio di previsione 2017-2019. Queste le principali decisioni adottate:

• nell'anno 2017 la Camera restituirà al bilancio dello Stato 80 milioni di euro. Si tratta della restituzione più consistente mai operata dalla Camera dei deputati. Questa somma si aggiunge ai 120 milioni di euro restituiti negli anni 2013, 2014, 2015 e 2106 (per un totale di 200 milioni di euro di somme restituite nel periodo 2013-2017) e ai 150 milioni di minor dotazione richiesti al bilancio dello Stato nel triennio 2013-2015 rispetto al 2012. Complessivamente, nel corso della XVII legislatura per il funzionamento della Camera il bilancio dello Stato ha risparmiato 350 milioni di euro: un risultato senza precedenti;

• la spesa della Camera dei deputati, sempre nel 2017, diminuisce per il sesto anno consecutivo; al netto della restituzione al bilancio dello Stato, la spesa prevista per il 2017 si attesta a 950,4 milioni di euro, inferiore di 15,3 milioni di euro rispetto all'anno precedente (l'1,59 per cento in meno). Rispetto alla spesa prevista nel 2011, anno del picco massimo, la spesa della Camera è diminuita di oltre 157 milioni di euro, il 14,2 per cento in meno;

• al netto della spesa previdenziale e della restituzione al bilancio dello Stato, nel 2017 la spesa per il funzionamento della Camera dei deputati sarà pari a 551,4 milioni di euro (inferiore di circa 14,5 milioni di euro rispetto al 2016);

• per i deputati, la spesa prevista per il 2017 risulta inferiore a quella del 2011 nella misura del 13,2 per cento; la proroga del blocco dell'indennità parlamentare e dei rimborsi per le spese di soggiorno e per l'esercizio del mandato fino al 31 dicembre 2019 determina inoltre una riduzione della spesa, rispetto all'andamento tendenziale, pari mediamente a 43,1 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017, 2018 e 2019;

• la spesa per le retribuzioni del personale dipendente si riduce dai 178,3 milioni di euro del 2016 ai 170,6 milioni di euro del 2017 (meno 4,27 per cento). Si prevede che nel 2019 la spesa si assesti ad un livello inferiore di circa 67 milioni di euro rispetto alla spesa dell'anno 2012 (238,4 milioni di euro), ultimo anno della precedente legislatura: una riduzione che equivale a circa il 28 per cento;

• nel 2017 anche la spesa per l'acquisto di beni e servizi - 81,9 milioni di euro - segna una diminuzione rispetto all'anno precedente: meno 1,8 milioni di euro, pari al 2,23 per cento in meno. Ponendo a raffronto le diverse componenti della spesa per beni e servizi, rispetto al 2012, ultimo anno della precedente legislatura, si registra una riduzione di oltre 58 milioni di euro (meno 41,5 per cento)

Sempre nella prospettiva dei risultati conseguiti nel corso della XVII legislatura, emergono ulteriori elementi:

• il contributo in favore dei Gruppi parlamentari ha subito una riduzione del 10,7 per cento: dai 35,4 milioni di euro del 2012 si è passati ai 31,6 milioni stanziati per il 2017. Dall'inizio della legislatura, i Gruppi parlamentari sono inoltre assoggettati alle verifiche di una società di revisione legale esterna e sono tenuti a predisporre un rendiconto di gestione pubblicato sul sito Internet della Camera, allegato al conto consuntivo di quest'ultima;

• una drastica riduzione hanno registrato le spese postali, che dai 600.000 euro stanziati nel 2012 si sono ridotte ai 200.000 euro previsti per il 2017. Si tratta di uno degli indici più evidenti degli effetti del processo di dematerializzazione dei supporti del lavoro parlamentare, che consente oggi di trasmettere attraverso strumenti digitali, quali i portali dedicati e la posta elettronica, una massa di comunicazioni che solo pochi anni or sono viaggiavano attraverso i canali del servizio postale;

• per quanto riguarda la spesa per la stampa degli atti parlamentari, lo stanziamento dedicato ai servizi editoriali evidenzia come solo il 9 per cento delle risorse stanziate (490.000 euro) sia destinato alla stampa degli atti su supporto cartaceo; un risultato che è stato possibile conseguire attraverso una fortissima riduzione delle tirature e del numero delle pagine stampate. Nel 2012 sono state stampate circa 88 milioni di pagine, nel 2017 si prevede ne saranno stampate circa 38 milioni: un abbattimento di 50 milioni di pagine, corrispondente ad una riduzione del 57 per cento. Il restante stanziamento, per 4,9 milioni di euro, è legato alle lavorazioni, estremamente complesse, che comprendono la realizzazione dei materiali da comporre, le fasi di composizione tipografica secondo standard rigorosamente definiti, la correzione delle bozze e la produzione di un file prodotto con software di qualità adeguata non solo per la stampa tipografica degli atti, ma anche per la loro pubblicazione sul sito Internet e per la loro fruizione digitale;

• del 2013 al 2017, la spesa per l'informatica nel suo complesso si è ridotta da 21,8 a 18,3 milioni di euro (il 16,3 per cento in meno). Un'attenta politica di razionalizzazione delle prestazioni erogate e di costante riorientamento digitale dei processi di lavoro ha consentito di attuare l'indirizzo della più ampia diffusione nel lavoro parlamentare e amministrativo, ad ogni livello, dei supporti digitali e della comunicazione telematica in un quadro di risorse finanziarie decrescenti;

• un sensibile abbattimento è stato realizzato nel settore della spesa per assicurazioni, che si è ridotta dai 2,8 milioni di euro del 2012 agli 885.000 euro stanziati nel 2017. Determinante a questo fine la decisione di porre interamente a carico del Fondo di solidarietà tra i deputati gli oneri per le polizze assicurative in caso di morte e di infortunio dei deputati medesimi. Poiché il Fondo in questione è esclusivamente finanziato dai deputati attraverso i rispettivi versamenti, a partire dal 2017 nessun onere per tali polizze sarà più sostenuto dalla fiscalità generale.

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