Camera dei deputati

L'Ufficio di Presidenza della Camera nella riunione odierna ha esaminato il Piano di azioni positive elaborato dal Comitato per le pari opportunità, presieduto da Valeria Valente, e composto da deputate, da dipendenti e da una rappresentante dell'Amministrazione.

Il Piano definisce una serie di obiettivi, indirizzi e misure volti a valorizzare il lavoro delle donne presso l'Amministrazione della Camera, a favorire politiche di conciliazione tra il lavoro reso al servizio dell'Istituzione e le esigenze di vita personale e di impegno familiare, a consolidare la cultura della parità di genere e a diffondere in maniera più compiuta e consapevole l'attitudine a considerare la diversità di genere come una ricchezza per le organizzazioni complesse. La logica alla quale il Piano si ispira è quella di favorire la conciliazione tra tempi di vita e di lavoro come leva per incrementare la motivazione e il senso di appartenenza dei dipendenti, al fine di contribuire al miglioramento dell'efficienza dell'azione amministrativa.

Si tratta di misure di natura diversa, che in alcuni casi concernono ambiti di carattere amministrativo e che in altri casi presuppongono, invece, l'adozione di discipline che incidono sullo status giuridico dei dipendenti e richiedono, dunque, interventi di tipo normativo da parte dell'Ufficio di Presidenza, previo confronto contrattuale con le organizzazioni sindacali dei dipendenti. Tra queste ultime misure si segnalano: la revisione della disciplina degli istituti in materia di sostegno alla maternità e alla paternità e la sperimentazione per i dipendenti della Camera del cosiddetto "lavoro agile" o smart working, che è stata inclusa tra gli indirizzi adottati dagli Uffici di Presidenza della Camera e del Senato in occasione dell'approvazione dell'Accordo che ha istituito il Ruolo unico e lo Statuto unico dei dipendenti del Parlamento.

Ad esito dell'esame svolto e su proposta della Presidente Valente, l'Ufficio di Presidenza ha approvato indirizzi generali per le attività amministrative che costituiscono un primo nucleo di Piano di azioni positive della Camera.

Tra gli indirizzi approvati si segnala: favorire il benessere organizzativo e, ferma restando l'imprescindibile esigenza di assicurare il pieno supporto da parte degli Uffici della Camera all'attività degli Organi parlamentari, introdurre tutte le misure idonee a realizzare la migliore conciliazione possibile tra tempi di vita e tempi di lavoro; incentivare il ricorso alla mobilità del personale, al fine di assicurare una adeguata rotazione nelle posizioni lavorative connotate da una maggiore gravosità in termini di articolazione dell'orario di lavoro; diffondere la cultura di genere attraverso iniziative formative rivolte a tutto il personale della Camera dei deputati, finalizzate a valorizzare la professionalità femminile e l'empowerment delle dipendenti; adottare un linguaggio rispettoso delle differenze di genere in tutti gli atti e i documenti dell'Amministrazione.

La Camera dei deputati, in quanto Amministrazione della più alta Assemblea rappresentativa del Paese, deve porsi come modello positivo, come esempio, per le altre realtà organizzative del Paese. In tal senso è sempre stata costante l'attenzione della Presidente della Camera, Laura Boldrini, che il Comitato per le pari opportunità ringrazia, oltre che per le numerose iniziative intraprese sui temi della parità di genere, anche per il supporto al lavoro del Comitato.