Vi trasmettiamo il testo del messaggio inviato dal Presidente della Camera dei Deputati on. Luciano Violante alla Presidenza del convegno "Libertà e coercizione nella scelta terapeutica", che si svolge oggi nella Sala del Refettorio della Camera dei Deputati "Le scelte che riguardano la salute toccano la dimensione più intima della vita degli individui e mettono in gioco principi che rientrano nella sfera di decisione autonoma della persona umana. Ogni cittadino adulto ha diritto, in un ordinamento evoluto e non paternalistico, ad esercitare pienamente la propria libertà di scelta terapeutica, assumendo su di sé la responsabilità delle singole decisioni. La questione è diversa quando la tutela della salute riguarda persone, come i minori e gli incapaci, che non sono in grado di esercitare direttamente i propri diritti. In questi casi - come dimostrano episodi recenti - emergono aspetti di grande delicatezza, che riguardano i limiti della potestà dei genitori e dei tutori, la possibilità di coinvolgere gli stessi minori e gli incapaci nelle decisioni da assumere, il ruolo dei medici, i modi di intervento dell'autorità pubblica. Di fronte alla complessità di questo quadro sarebbe riduttivo pensare di affidarsi esclusivamente alle tecniche e alle competenze mediche. Così come sarebbe semplicistico invocare regole generali e astratte, rispondenti solo a schieramenti ideologici. Occorre capovolgere questo tipo di approccio. Soltanto con una analisi dei singoli casi e dei principi ad essi applicabili, possiamo progressivamente costruire regole che siano alla base di una moderna cultura della salute. Una cultura capace di mettere insieme le ragioni della tecnica giuridica e medica e le motivazioni affettive, etiche, psicologiche che emergono di volta in volta. Perché questa cultura possa attecchire è necessario che i cittadini abbiano una corretta informazione scientifica. In questa direzione si è mossa la Camera dei deputati che il 23 febbraio scorso ha approvato una proposta di legge che individua risorse e strumenti per potenziare la diffusione della cultura scientifica, soprattutto nelle scuole. La diffusione del sapere nella società tecnologica non è solo la condizione preliminare per garantire concretamente la libertà della scelta terapeutica ma è il presupposto per l'esercizio di tutti i fondamentali diritti della persona."