Camera dei deputati

Grillo finge di non capire, e distorce la posizione della Presidente della Camera pur di poterla attaccare più comodamente. Prima della frase sulla "politica gratis", Grillo avrà letto che, nell'incontro dell'altroieri con la Stampa Parlamentare, la Presidente Boldrini ha fatto un elenco delle iniziative di risparmio (9 milioni di euro) adottate dalla Camera già in questi primi mesi di Legislatura, ed è tornata a insistere per un intervento anche sulle retribuzioni dei deputati e dei dipendenti. Ha sottolineato inoltre - Grillo non se ne vuole accorgere - l'urgenza di "varare nuove norme sul finanziamento della politica", perché "fallire su questo punto getterebbe un discredito ulteriore sul sistema politico e farebbe crescere l'indignazione dei cittadini". La "domanda di trasparenza e sobrietà" della politica non è proprietà esclusiva di Beppe Grillo. Al tempo stesso, la Presidente Boldrini riafferma l'idea che la politica ha un costo, che va ridotto, rendicontato e certificato, ma non può essere cancellato, se non si vuole mettere a repentaglio la democrazia. Un costo che, in forme diverse, è previsto nei principali Paesi dell'Unione Europea. Far funzionare le istituzioni, pur riducendone i costi, non è uno spreco di soldi, ma garanzia della libertà di tutti. Da qui il no all'idea demagogica della "politica gratis". Per essere ancora più chiari: la politica non può essere riservata solo ai ricchi o agli amici dei ricchi.