Il presidente della Commissione difesa della Camera dei deputati, Elio Vito, ha preso parte oggi a Bruxelles ad una riunione indetta dalle Commissioni esteri e difesa del Parlamento europeo sul futuro della difesa europea in vista del Consiglio europeo di dicembre.
Il presidente Vito, intervenendo ai lavori cui hanno contribuito anche la direttrice dall'Agenzia europea della Difesa, Claude France Arnould, e il direttore dello EU Institute for Security Studies, Antonio Missiroli, ha dato risalto alla prassi delle conferenze interparlamentari in quanto utili a rendere più trasparenti le decisioni in materia di politica estera, di sicurezza e di difesa comune. Ha ribadito che "l'Unione europea non è una mera associazione tra Stati ma un ordinamento giuridico unitario, fondato sulla scelta di condividere profili di sovranità nazionale ed orientato alla promozione di pace, sicurezza, diritti umani e spetta ai Parlamenti assumere le decisioni più coraggiose su questo terreno" anche perche' "non vi può essere una difesa europea senza l'unione politica. E in un'Europa unita sul piano politico l'industria europea ha maggiori possibilità di affermarsi come risultato spontaneo di una sinergia continentale".
Il presidente Vito ha sottolineato ai fini della difesa europea l'importanza di decisioni lungimiranti in tema di utilizzo delle risorse finanziarie, di sviluppo delle capacità, sia sul piano militare che su quello civile, e della promozione di sinergie industriali che sfruttino al meglio le specificità di ogni Stato, accrescano il grado di sicurezza collettiva, oltre che la nostra stessa credibilità e autorevolezza in campo internazionale. "L'obiettivo è il reperimento e la condivisione delle risorse necessarie a garantire una capacità di risposta rapida da parte dell'Unione, il rafforzamento del ruolo dell'Agenzia europea per la difesa e la cooperazione industriale per porre rimedio al declino che minaccia il settore". Ha auspicato l'adozione di atti di indirizzo e controllo da parte dei singoli Parlamenti nazionali che orientino i Governi in una direzione convergente verso tali obiettivi, ponendo al centro il dialogo diretto con i cittadini e accrescendo il livello di consapevolezza generale sulle nuove minacce che incombono a livello regionale e dando priorita' alle politiche di prevenzione delle crisi.
Ha infine sottolineato che il dibattito in corso al Parlamento italiano sulla riforma dello strumento militare e sulla decisione sulla proroga sul finanziamento delle missioni internazionali offre un'occasione preziosa per europeizzare la riflessione collettiva sui temi della difesa e preparare al meglio il Paese all'impegno che lo attende nel semestre di presidenza dell'Unione europea nel 2014.