Camera dei deputati

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Comunicati stampa

05/11/2013
Comunicato del Collegio dei Questori della Camera dei Deputati
494

Non si capisce perché gli esponenti del Movimento Cinque Stelle addebitino alla sola Presidente Boldrini la responsabilità di scelte largamente condivise dall'Ufficio di Presidenza. Si capisce invece benissimo il perché della loro reazione scomposta e nervosa: il lavoro serio e rigoroso fatto sul bilancio dal Collegio dei Questori e condiviso dalla grande maggioranza delle forze politiche toglie agli esponenti dei 5 Stelle le argomentazioni sulle quali hanno basato la loro azione, sostenendo una presunta irriformabilità del Parlamento. Anche se la demagogia impedisce loro di prenderne atto, con questo bilancio la Camera fa risparmiare allo Stato 60 milioni di euro, ed è la prima volta che ciò accade dagli anni Sessanta. E' il frutto di una politica di tagli che ha cominciato ad incidere marcatamente sulle indennità dei deputati titolari di carica, sul numero e sulle retribuzioni dei dipendenti, con un taglio delle indennità dal 30 al 70 per cento, sul contributo ai gruppi parlamentari, sulle spese per beni e servizi. E' il riformismo praticato concretamente, passo dopo passo, di gran lunga più serio e più efficace del populismo a mezzo stampa, o a mezzo rete, che tanto li attira. Questo cambiamento continuerà: coinvolgerà i deputati e continuerà a riguardare anche i dipendenti. Ma proprio perché la Camera non è "lo stato libero di Montecitorio" sul quale i Cinque Stelle ironizzano, le riforme - che si stanno portando avanti con la piena collaborazione dell'Amministrazione - vanno fatte trattando con le rappresentanze sindacali, coinvolgendo i dipendenti e rispettando i loro diritti maturati, anche per evitare di rallentare il processo di riforma attraverso infiniti e costosi contenziosi. Quanto poi al Segretario Generale, la cui competenza e professionalità sono ampiamente riconosciute, la sua figura è garanzia di autonomia e indipendenza dell'amministrazione, e come tale il regolamento della Camera lo sottrae ad ogni forma di spoil system. A questi principi l'Ufficio di Presidenza ha ritenuto di mantenersi aderente, pur non escludendo la possibilità di prevedere per il futuro termini di durata per tutti gli incarichi interni.

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