È arrivata a Montecitorio "Stop Opg", la campagna di informazione organizzata da 25 associazioni contro la permanenza nel nostro ordinamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, 35 anni dopo che la legge Basaglia aveva determinato la chiusura dei manicomi. I promotori sono stati ricevuti dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini, alla quale hanno chiesto che al posto degli Opg - che secondo la legge dovranno essere chiusi nell'aprile del 2014 - non vengano realizzati manicomi regionali, ma piuttosto vengano rafforzati i servizi di salute mentale territoriale, indeboliti da anni di riduzione delle risorse. "Negli Opg non sono previsti percorsi terapeutici personalizzati", ha dichiarato il professor Giuseppe Dell'Acqua."Ma le alternative esistono. Già sono in atto in numerose Regioni buone pratiche che permettono una adeguata assistenza alle persone e rendono inutile il ricorso a forme speciali di detenzione. A queste reti territoriali vanno destinate le risorse che invece sono state indirizzate alla realizzazione di mini-Opg regionali".
"Vi ringrazio per l'attività di sensibilizzazione che state svolgendo in giro per l'Italia non solo sugli Opg, ma più in generale sulla disabilità", ha risposto la Presidente Boldrini. "E' una vera battaglia di civiltà, la vostra: tanto più importante perché spesso le famiglie coinvolte da situazioni di pesante disagio mentale finiscono per rimanere in silenzio e non sollecitare le istituzioni a fornire l'assistenza dovuta. Il vostro lavoro le aiuta ad uscire dall'ombra". Per quanto riguarda in particolare gli Opg, la Presidente della Camera ha assicurato il suo impegno perché il tema possa trovare attenzione nelle prossime settimane a Montecitorio: "inviterò le Commissioni Affari sociali e Giustizia ad ascoltare le vostre denunce e le vostre proposte".
All'incontro hanno preso parte, in rappresentanza delle sigle promotrici della campagna, esponenti di Antigone, Associazione Familiari Unasam, Cittadinanza attiva, Cgil, Fondazione Basaglia, Forum Salute Mentale.