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Comunicati stampa

11/02/2014
Marò, oggi riunione Uffici presidenza Commissioni esteri e difesa di Camera e Senato
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Gli Uffici di presidenza, integrati dai rappresentanti dei gruppi, delle Commissioni affari esteri e difesa di Camera e Senato si sono riuniti quest'oggi per valutare le iniziative da assumere in sede parlamentare sulla questione dei due marò all'esito della decisione assunta ieri dalla pubblica accusa indiana sull'incriminazione dei due militari ai sensi della legge antiterrorismo ed antipirateria.

Dopo le prese di posizione dell'Unione europea e le iniziative di sensibilizzazione della comunità internazionale per i profili di violazione dei diritti umani, i presidenti delle quattro Commissioni - Pier Ferdinando Casini, Fabrizio Cicchitto, Nicola Latorre ed Elio Vito - hanno deliberato di indirizzare una lettera ai presidenti delle Commissioni esteri e difesa di tutti gli Stati membri dell'Unione europea e del Parlamento europeo al fine di assumere ogni iniziativa utile per una giusta soluzione del caso.

La lettera dei quattro presidenti indirizzata agli omologhi europei richiama che "Il caso è all'attenzione della comunità internazionale ed europea in quanto vede coinvolti i militari italiani accusati della morte di due cittadini indiani, quale conseguenza di un incidente occorso in mare nel febbraio 2012 in acque internazionali, al largo delle coste indiane, nell'ambito di una missione di sorveglianza per il contrasto alla pirateria e per la sicurezza dei flussi commerciali conformemente alle risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite in materia di lotta alla pirateria.

Come noto, il 10 febbraio 2014 la pubblica accusa indiana, dopo due anni di silenzio, ha formalmente richiesto davanti alla Corte Suprema di quel Paese che l'imputazione dei due militari italiani avvenga nel presupposto dell'applicazione della normativa antiterrorismo e antipirateria.

E' evidente che per l'Italia si tratta di una situazione del tutto inaccettabile.

Come richiamato dal Presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, nella sua recente visita presso il Parlamento europeo, la vicenda è di comune interesse europeo, considerato che i due militari si trovavano a bordo di una nave italiana nello svolgimento dei propri doveri istituzionali nel quadro di un'operazione internazionale di contrasto alla pirateria, che vede impegnata l'Unione europea e i singoli Stati membri.

Sulla vicenda l'Unione europea ha fatto sentire la propria voce unitaria: il Presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, affermando che "qualunque decisione dell'India sul caso avrà un impatto sulle relazioni complessive fra l'Unione europea e l'India e dovrà essere valutata con attenzione".

Anche l'Alto Rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, Catherine Ashton, ha espresso "le serie preoccupazioni dell'Unione europea sulla vicenda che rischia di avere un impatto negativo sugli sforzi profusi dall'UE e a livello mondiale nella lotta contro la pirateria".

Tutto il Parlamento italiano segue l'evolvere della vicenda con assiduità e grande preoccupazione, anche in considerazione delle gravi conseguenze che da tale increscioso precedente potrebbero derivare sul piano della certezza del diritto internazionale e della efficacia dell'azione profusa a sostegno della pace e della sicurezza attraverso lo strumento delle missioni internazionali, cui l'Italia contribuisce con convinta determinazione.

Per queste ragioni la delegazione delle Commissioni affari esteri e difesa del Parlamento italiano, rappresentativa di tutte le forze politiche, a fine gennaio si è recata a Delhi, dove ha incontrato i rappresentanti diplomatici di alcuni Paesi europei, insieme al Capo della delegazione dell'Unione europea, rinnovando la disponibilità ad avviare un canale di diplomazia parlamentare che contribuisca ad accelerare la soluzione positiva della controversia.

A seguito di tale missioni, in vista della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti degli Stati membri dell'Unione europea, prevista per il prossimo 19-20 febbraio a Bruxelles, la Presidente della Camera dei deputati italiana, Laura Boldrini, ha indirizzato un appello al Presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, al fine di richiamare l'attenzione degli europarlamentari sul caso, nonché il sostegno alla richiesta italiana affinché sia rispettato il diritto internazionale e si pervenga rapidamente ad una soluzione.

A questo punto l'Italia chiede che si proceda senza indugi nel rispetto del diritto internazionale e che ai militari italiani siano assicurate tutte le garanzie dello stato di diritto, a partire dalla possibilità che essi possano immediatamente rientrare nel proprio Paese, tenuto conto che da due anni sono soggetti a una misura di restrizione della liberta personale in assenza di un capo di imputazione".

Gli Uffici di presidenza delle quattro Commissioni hanno anche deliberato di incontrare i familiari dei marò il prossimo mercoledì 19 febbraio, a due anni esatti dall'arresto dei due connazionali, al fine di testimoniare alle loro famiglie la solidarietà unitaria delle istituzioni del Paese.

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