"Care colleghe e cari colleghi,
come sapete lo scorso 27 settembre è venuto a mancare, all'età di cento anni, Pietro Ingrao, una delle figure di maggior rilievo della storia politica e istituzionale del nostro Paese.
Una personalità circondata da stima e affetto, come hanno dimostrato i tanti semplici cittadini che qui a Montecitorio hanno visitato la camera ardente e hanno partecipato ai funerali solenni.
Ingrao è stato un dirigente di primo piano del Partito comunista italiano, punto di riferimento autorevole della sinistra e del mondo del lavoro, protagonista appassionato della vita parlamentare dal 1950 al 1992, Presidente della Camera dei deputati dal 1976 al 1979, durante gli anni difficili della solidarietà nazionale, dell'offensiva terroristica, del rapimento e dell'assassinio di Aldo Moro.
Nello svolgimento di questo incarico, che esercitò con grande imparzialità e autonomia di giudizio, perseguì con coerenza e rigore la sua visione della centralità dell'organo parlamentare, quale luogo della più alta sintesi politica della volontà dei cittadini. Promosse diverse e importanti innovazioni che hanno segnato profondamente la storia della nostra Istituzione. Mi riferisco, in particolare, al suo rilevante contributo al processo di riforma normativa e interpretativa dei regolamenti della Camera, alla valorizzazione del dibattito sul bilancio interno, alla modernizzazione della struttura burocratica e, soprattutto, ad una maggiore apertura dell'istituzione ai cittadini, anche attraverso una più efficace fruibilità dei documenti parlamentari e un più stretto rapporto con i mezzi dell'informazione.
Nel suo ruolo di deputato e di Presidente della Camera così come in quello di dirigente di partito, Ingrao fu sempre animato da una permanente curiosità nei confronti dei grandi mutamenti nella società, nella politica e nell'economia. E, pur nella nettezza delle sue posizioni politiche, ricercò costantemente il confronto e il dialogo, nella convinzione che c'è sempre una verità da cogliere in chi ha idee e posizioni diverse dalle proprie.
Pietro Ingrao ha posto costantemente la sua ricerca culturale e la sua passione civile al servizio della libertà e della democrazia nel nostro paese.
Per questo nei suoi confronti possiamo provare tutti, anche chi non ne ha mai condiviso la visione politica, sentimenti di riconoscenza e di gratitudine.
Desidero quindi ribadire ai familiari - che sono oggi qui presenti - i sentimenti della vicinanza e della solidarietà mia e di tutta la Camera dei deputati.
Invito l'Assemblea ad osservare un minuto di silenzio.