"Saluto i partecipanti al convegno, in particolare il Ministro Alfano, il Presidente Krichbaum e la dottoressa De Gasperi.
Sono molto dispiaciuta di non potere intervenire personalmente. Oltre al tema specifico oggetto dell'incontro, avrei voluto condividere con voi le mie riflessioni e proposte sullo stato e le prospettive del processo di integrazione, anche alla luce della visita ufficiale alle istituzioni europee - nonché, a livello bilaterale, in Belgio - che ho svolto ieri e l'altro ieri a Bruxelles.
Dai colloqui che avuto con i Presidenti di Parlamento europeo e Commissione nonché con gli europarlamentari italiani, i Presidenti dei principali gruppi al Parlamento europeo e ad altri interlocutori istituzionali ho avuto conferma che il sogno europeo, portato avanti da Alcide De Gasperi, Konrad Adenauer, Robert Schuman e altri Padri fondatori, è oggi in pericolo.
Sono tante, troppe le spinte centrifughe e la cupio dissolvi che discendono dai populismi, dai nazionalismi, dagli egoismi e dalla visione ristretta, a breve termine, di alcuni Governi.
Al tempo stesso, abbiamo condiviso con tutti gli interlocutori una considerazione di fondo: non possiamo rassegnarci. È ora di agire. Reagendo a chi chiede di dissolvere la costruzione europea, mediante proposte chiare, che vadano incontro ai bisogni delle persone, a cominciare da un cambio delle politiche economiche, che in questi anni hanno generato sacrifici e stagnazione.
In questa prospettiva ho consegnato nel corso della mia visita ai Presidenti del Parlamento europeo, Martin Schulz, e della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, la dichiarazione "Più integrazione europea: la strada da percorrere", firmata lo scorso 14 settembre a Roma, presso la Camera dei deputati, dai Presidenti del Bundestag tedesco, dell'Assemblea nazionale francese e della Camera dei deputati lussemburghese.
La consegna della Dichiarazione, che ho effettuato anche a nome degli altri tre firmatari, ha costituito un passaggio di forte valore e significato simbolico e politico.
Con esso le camere basse dei tre Paesi guida del processo di integrazione europea e il Parlamento lussemburghese - che detiene sia la Presidenza semestrale di turno sia quella della Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione -hanno comunicato direttamente alle Istituzioni dell'UE la loro volontà di riaffermare, in una fase critica come quella attuale, valori ed obiettivi del disegno europeo, indicando la strada per perseguirli: una maggiore integrazione politica europea, con l'obiettivo ultimo della creazione di una federazione di Stati.
La presentazione alle Istituzioni europee costituisce una tappa importante di un più ampio percorso, volto ad acquisire il massimo sostegno dei Parlamenti, di altri soggetti istituzionali nonché dei cittadini al disegno di rilancio in senso federale della costruzione europea.
Alla dichiarazione hanno già aderito, oltre ai quattro firmatari originari, i Parlamenti cipriota e bulgaro. Hanno preannunciato la loro adesione la Camera bassa austriaca, il Parlamento portoghese e quello maltese.
Sono dunque già nove le assemblee parlamentari che condividono gli obiettivi della Dichiarazione.
Svolgerò anche, a partire dalla prossime settimane, incontri con i Presidenti di ulteriori Parlamenti e Camere nazionali, al fine di sollecitarne l'adesione.
L'obiettivo è quello di raccogliere intorno al progetto federale sotteso alla dichiarazione il sostegno di un gruppo significativo di Parlamenti, anche in vista della prossima Conferenza dei Presidenti dei Parlamenti dell'Unione Europea, che si terrà a Lussemburgo nel maggio 2016.
In questa chiave, intendo avviare, eventualmente in collaborazione con il Parlamento europeo, una grande consultazione pubblica sui temi dell'integrazione europea, in modo da sollecitate la riflessione dei cittadini e di tutti i soggetti interessati.
Invito dunque tutti ad essere parte attiva di questo processo.
Le Università, i Centri di studi e ricerca in materia europea, le associazioni federaliste possono svolgere un ruolo fondamentale nel promuovere il sostegno dell'opinione pubblica a questa iniziativa e concorrere al successo del progetto di integrazione politica.
E' dunque cruciale anche l'opera che portano avanti le due Fondazioni promotrici dell'iniziativa odierna: diffondere il concetto di attività politica come impegno civile, per il bene comune; spronare i più giovani a dedicarsi alla vita pubblica; rafforzare i legami tra i nostri Paesi, da decenni i più convinti sostenitori dell'integrazione europea".