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10/02/2016
Giorno del Ricordo: Boldrini, non vi puo’ essere riconciliazione senza verita’. L’Europa deve affrontare oggi nuovi esodi senza tradire se stessa
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Non vi può essere riconciliazione senza verità. Per questo è così importante il Giorno del Ricordo, istituito nel 2004 in memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale. Con la sua approvazione si è compiuto un atto di giustizia rispetto a quella che è stata definita "la congiura del silenzio" su uno dei capitoli più tragici della nostra storia: le migliaia di vittime delle autorità comuniste jugoslave e tutti coloro che, vivi ma sradicati dalle proprie terre, dovettero affrontare il dramma dell'esodo. Il Giorno del ricordo dà riconoscimento ad una verità per troppo tempo rimossa e soprattutto si rivolge alle nuove generazioni, affinché comprendano come le ideologie fondate sulla discriminazione etnica e sulla negazione dell'altro, di qualunque colore politico o religioso esse siano, inevitabilmente conducono alla negazione dei valori dell'uomo e al suo stesso annientamento. Non c'è espressione più compiuta di questa consapevolezza di quella contenuta nella scelta, intrapresa dai popoli europei, di lasciarsi alle spalle odio e rancori per percorrere insieme un cammino di pace e di progresso, nella democrazia e nella libertà. Questa Europa - nata dal rifiuto dei nazionalismi esasperati e ispirata alle ragioni del diritto e della riconciliazione - è oggi chiamata ad affrontare nuovi esodi e nuove sfide. Lo deve fare senza tradire se stessa, e dunque senza smarrire mai i tratti di civiltà, di solidarietà e di tolleranza grazie ai quali è riuscita a riscattare le pagine più buie di una memoria tristemente condivisa.

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