Camera dei deputati

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Archivio di Prima Pagina

01/08/2014
Collegio dei Questori replica ancora a Perotti

In merito all'articolo di Roberto Perotti pubblicato il 31 luglio 2014 sul sito lavoce.info, dal titolo "Povera Italia", in risposta alla replica del Collegio dei Questori della Camera in merito all'e-book del medesimo Perotti dal titolo "La pubblicità ingannevole sui costi della Camera", il Collegio dei Questori ritiene necessario formulare alcune precisazioni.

1. Una metodologia coerente per i confronti

Perotti continua a contestare l'assunto basilare secondo cui la valutazione corretta della spesa della Camera deve riferirsi al confronto fra le previsioni di competenza, le quali: a) vengono predisposte sulla base dei vincoli normativi e contrattuali vigenti, quantificando la spesa che deriva dalla loro attuazione nell'anno considerato; b) rappresentano il tetto massimo della spesa che può essere erogata nel periodo medesimo. Nella nota tecnica dello scorso novembre ci si diffonde ampiamente su tale aspetto, in particolare sul fatto che il confronto tra previsioni così costruite (dunque non certo secondo un metodo divinatorio) sia comune e consolidato per i bilanci dello Stato e delle pubbliche amministrazioni, non sia mai stato oggetto in passato di rilievi critici (né in sede politica né in ambito scientifico) e offra la rappresentazione più oggettiva e veritiera della spesa dell'Istituzione nell'anno di competenza. A quelle considerazioni si rimanda integralmente, in quanto tuttora valide. Non si tratta di una "tendenza preoccupante", ma di una metodologia scientificamente fondata, riscontrabile e, soprattutto, coerente. E' questo il punto che fonda la divergenza strutturale tra le valutazioni dei Questori e le argomentazioni di Perotti.

Certamente non si tratta dell'unica metodologia per effettuare raffronti. Perotti preferisce operare sui dati di consuntivo. Scelta rispettabilissima, purché il metodo resti costante e non subisca torsioni a seconda delle circostanze. In questo senso, oggi ci dice che quello che gli interessa è solo confrontare il consuntivo del 2013 con il consuntivo del 2012. Tuttavia, solo poche righe dopo, ci ricorda che lo scorso anno aveva confrontato le previsioni per il 2013 con il consuntivo del 2012, rilevando un consistente aumento delle spese della Camera, mascherato da trucchi contabili. Quello che ci si aspetta da Perotti è, semplicemente, che si decida: utilizzare i dati di previsione è "surreale" per i soli Questori della Camera o lo è per tutti, lui compreso (che tra l'altro li ha confrontati con dati di consuntivo)?

In proposito, si resta ancora in attesa che Perotti dia dimostrazione del metodo attraverso cui dalla sua affermazione del novembre 2013, secondo la quale la spesa del 2013 sarebbe aumentata rispetto a quella del 2012 di 137 milioni di euro, è passato, a distanza di pochi mesi, a rilevare - per lo stesso periodo - un risparmio di 4 milioni di euro: 141 milioni di euro, una distanza senz'altro ragguardevole (un importo superiore del 207 per cento a quanto erogato ai partiti a titolo di rimborsi elettorali nel 2013, tanto per dare una idea).

2. Costo lordo o costo netto

Nell'articolo del 31 luglio Perotti fissa un'equivalenza tra due metodologie per calcolare il costo della Camera per il contribuente, l'una che parte dalla dotazione a carico del bilancio dello Stato, l'altra dalla spesa della Camera. Anche in questo caso, la Camera ribadisce la validità della prima opzione metodologica, fondata sulle leggi di bilancio dello Stato e sugli atti parlamentari. Nelle repliche del novembre 2013 e del 29 luglio 2014 ne ha ampiamente spiegato le ragioni.

Detto questo, tuttavia, il Collegio dei Questori sottolinea come abbia pienamente accettato la proposta metodologica di Perotti, pur non condividendone gli assunti di partenza, e ha svolto alcune considerazioni sugli argomenti con cui Perotti, partendo da un risparmio da lui definito "eccezionale" di 67 milioni di euro nel 2013 rispetto al 2012 (addirittura più favorevole dei dati forniti dalla Camera), ne riduce l'entità a soli 4 milioni. Di fronte a questo elementare schema argomentativo, si fa fatica a capire che sia "andato in confusione", come dice Perotti.

Su quelle considerazioni critiche il Collegio non torna, in particolare su quelle che riguardano il trasferimento dei 40 milioni di euro in favore del bilancio della Camera deliberato dal Fondo di solidarietà tra i deputati, registrando in proposito come agli argomenti del Collegio dei Questori Perotti non abbia affatto replicato, essendosi limitato a ribadire la sua posizione. Parimenti, anche sulla questione dei residui passivi, oltre a rilevare le usuali libertà che Perotti si concede nell'aggregare i dati a raffronto, si è costretti a tornare su aspetti già ampiamente sviscerati e chiariti nel novembre 2013. La contabilità di Stato non fa sconti: un impegno di spesa non pagato nell'anno in corso presenta inevitabilmente il conto sulle previsioni di cassa dell'anno successivo. Avrò pagato meno oggi, ma pagherò di più domani, sempre con lo stesso carico per il contribuente. Non sarebbe certo una politica lungimirante affidarsi a questo tipo di escamotage al solo fine di diminuire l'entità dei pagamenti di un determinato anno. Per questo non ha senso - e sottende anzi un insinuazione ai limiti del consentito, che i Questori respingono con forza - l'affermazione di Perotti secondo cui "i Questori vorrebbero ridurre i pagamenti oggi, aumentare i residui passivi, e poi dimenticarsene nell'anno successivo". Nessuno può né deve dimenticare nulla. Anche qui, ovviamente, l'importante è abituarsi a confrontare dati omogenei.

Circa poi il favore che Perotti farebbe alla Camera nel rilevare i maggiori interessi attivi accertati nel 2013, ci si permette di respingerlo al mittente, visto che comunque questa posta, in quanto considerata straordinaria, non muta il giudizio di base di Perotti, secondo cui il risparmio per il contribuente sarebbe di soli 4 milioni di euro. Conclusione, sottolinea una volta ancora il Collegio, del tutto infondata.

Infine, circa la presunta dimostrazione della maggiore spesa per i deputati, Perotti sostiene che la replica è sbagliata perché non si sono controllati né il bilancio della Camera né la sua tabella excel, mentre "le somme impegnate totali, in conto competenza e conto residui, sono esattamente come da me riportate (in milioni)". Queste affermazioni necessitano di alcune precisazioni. Cambiando nuovamente chiave di lettura, Perotti sostiene che al dato degli impegni di competenza andrebbe aggiunto quello dei residui impegnati. I numeri reali non corrispondono tuttavia a quelli della tabella di Perotti.

Nell'esercizio 2012 la somma degli impegni di competenza e dei residui è di 156 milioni, che comprende la restituzione allo Stato di 7,5 milioni. Poiché però Perotti non la 2 3 considera un costo per il contribuente, corregge questo dato e lo porta a 149 milioni. La stessa correzione andrebbe però effettuata anche con riferimento al 2013, in quanto la stessa somma è compresa tra i residui di quell'esercizio, per cui i 152 milioni del 2013 dovrebbero essere corretti, nella tabella di Perotti, in 145 milioni. In ogni caso, seguendo il metodo indicato, i 10 milioni di spesa in più per i deputati non emergono. Come si vede nella tabella che segue, l'incremento sarebbe di 2,1 milioni.

Questo dimostra che la Camera non va in confusione quando è chiamata a seguire una metodologia che non condivide, ma soprattutto perché sia preferibile, più affidabile e più significativo confrontare gli stanziamenti di competenza. Comunque, al di là di ogni considerazione circa le possibili letture dei dati del bilancio, resta un fatto indiscutibile: le risorse che alla Camera provengono dal bilancio dello Stato - e dunque dai cittadini contribuenti - sono quelle della dotazione annuale, che sia nel 2013 sia nel 2014 è stata ridotta di 50 milioni di euro rispetto al 2012. Questo dato, unito alle restituzioni di 38,3 milioni di euro effettuate sempre negli stessi anni, determina un minor aggravio per l'Erario pari, in termini di cassa, a 138,3 milioni di euro in due anni.

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