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17/11/2017
Violenza di genere: la Camera ha dedicato al tema un’intera settimana - Il 25 novembre in Aula solo donne, in 1300 da tutta Italia

In occasione della Giornata Mondiale contro la violenza di genera, per la prima volta l'Aula di Montecitorio è stata aperta solo alle donne, alle vittime di violenza e a chi le sostiene, oltre 1300 donne da tutta Italia. #InQuantoDonna" è il titolo dell'evento fortemente voluto dalla Presidente della Camera, Laura Boldrini e per accogliere tutte coloro che hanno aderito all'invito della terza carica dello Stato, sono state aperte anche le altre sale della Camera.

La diretta dell'evento è stata trasmessa da Rai2 e da Rai3, a cura di Rai Parlamento condotta dalla giornalista Annamaria Baccarelli, e nel corso del Tg2.

"Ho voluto celebrare il 25 novembre con un evento altamente simbolico - ha detto la Presidente Boldrini - non era mai accaduto nella storia della Repubblica che l'Aula di Montecitorio fosse aperta solo alle donne. Donne comuni che hanno subito violenza o che con la violenza hanno in qualche modo a che fare. Lo scopo di questa giornata -ha aggiunto Boldrini- è dar loro attenzione e ascolto, ma anche sensibilizzare il Paese su questo tema che riguarda tutti, non solo le donne. Perché sono gli uomini gli autori della violenza e l'inversione di rotta non può che venire da loro. Ecco perché è importante che si facciano avanti, isolando i violenti, senza imbarazzi o timidezze".

L'evento ha avuto inizio alle 11.30. Dopo la Presidente, hanno preso la parola dagli scranni dell'Aula diciassette donne. Vittime di stupro, violenza domestica e stalking, madri di ragazze che non ci sono più, uccise per mano degli uomini che avrebbero dovuto amarle, magistrate, dirigenti di polizia, studiose, giornaliste e autrici teatrali e televisive. Sono intervenute: Serafina Strano (dottoressa della Guardia medica di Trecastagni, CT, vittima di stupro), Antonella Veltri (Vice-Presidente della Rete Di.Re Centri Antiviolenza), Grazia Biondi (vittima di violenza e Presidente dell'Associazione Manden), Maria Monteleone (Procuratrice aggiunta e capa del pool antiviolenza della Procura di Roma), Touria Tchiche (vittima di violenza domestica), Rosaria Maida (dirigente IV sezione Squadra mobile di Palermo), Concetta Raccuia (mamma di Sara Di Pietrantonio, uccisa dal suo ex la notte del 29 maggio 2016), Linda Laura Sabbadini (statistica sociale), Emanuela De Vito (sopravvissuta a tentato femminicidio), Antonella Penati (vittima di figlicidio e presidente della Onlus, "Federico nel cuore" ), Maria Gabriella Carnieri Moscatelli (presidente di Telefono Rosa), Blessing Okoedion (vittima di tratta), Alice Masala (vittima di cyberbullismo), Luisa Betti (giornalista), Maria Teresa Giglio (mamma di Tiziana Cantone, morta suicida il 13 settembre 2016), Nicoletta Malesa (Centro ascolto uomini maltrattanti), Serena Dandini (scrittrice e autrice teatrale e televisiva). Ha preso la parola anche la Sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio, con delega alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi.

Nel pomeriggio, la Presidente Boldrini ha accompagnato le donne che sono intervenute in Aula al Quirinale, dove sono state ricevute dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Ma questo è stato solo l'ultimo, in ordine temporale, degli eventi organizzati a Montecitorio nella settimana della Giornata mondiale contro la violenza. Si è cominciato infatti martedì 21 novembre: alle 11 nella Sala della Lupa si è tenuto l'appuntamento dal titolo "Empowerment femminile e lotta alla tratta - La partnership Italia-Nigeria". Una conferenza internazionale nel corso della quale, oltre alle autorità e agli esperti sul tema, hanno preso la parola anche donne che in passato sono state vittime di tratta. Ad aprire i lavori la Presidente della Camera, Laura Boldrini, insieme con il suo omologo nigeriano, il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Yakubu Dogara. Successivamente gli interventi del Governatore di Edo State (lo Stato della Nigeria da cui parte il più alto numero di ragazze destinate alla tratta), Godwin Nogheghase Obaseki, la Ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, il Comandante dell'Arma dei Carabinieri, Tullio Del Sette, il Capo della Polizia, Franco Gabrielli, la direttrice della National Agency for the Prohibition of Trafficking in Persons, Julie Okah-Donli, il sostituto procuratore nazionale antimafia, Cesare Sirignano, e il direttore della Missione OIM per l'Italia, Federico Soda. Il dibattito è stato moderato dal giornalista Gad Lerner.

Il secondo evento di questa settimana speciale, interamente dedicata alla violenza di genere, si è svolto giovedì 23 novembre (ore 16 Sala della Regina). Gli studenti del laboratorio teatrale del Liceo Scientifico "Gaetano Salvemini" di Bari hanno interpretato "Lea - Nella pelle delle donne". Una rappresentazione basata sulla drammatica vicenda di Lea Garofalo, la testimone di giustizia che nel 2009 fu torturata e uccisa dalla 'ndrangheta che poi diede alle fiamme il suo corpo. A capo del commando che la sequestrò e poi le tolse la vita c'era il suo ex e padre di sua figlia Carlo Cosco, boss della 'ndrangheta, condannato all'ergastolo.
Al termine della rappresentazione la Presidente della Camera, Laura Boldrini, ha rivolto un saluto agli interpreti

A un'altra donna vittima di violenza è stata dedicata la giornata di venerdì 24 novembre: alle ore 11, nella Sala della Regina, è stato proiettato "Sara", il docufilm sulla storia di Sara Di Pietrantonio, la giovane uccisa e data alle fiamme dal suo fidanzato la notte del 29 maggio 2016 alla periferia di Roma. Presenti, oltre alla Presidente Boldrini, la mamma di Sara, Concetta Raccuia, la procuratrice aggiunta di Roma, Maria Monteleone, gli autori del docufilm di Discovery Italia, Daniele Autieri, Stefano Pistolini, Giuseppe Scarpa e l'amministratrice delegata, Marinella Soldi.

"Sara" sarà trasmesso su Real Time, canale del gruppo Discovery, sabato 25 novembre alle 21:10.

Tutti gli appuntamenti sono stati trasmessi in diretta sulla webtv della Camera, quello di sabato 25 anche sul canale satellitare.