Martedì 24 maggio alle 11, nella Sala della Regina, si è tenuto il convegno, promosso dalla Commissione Agricoltura, sulla legge di orientamento nei settori agricolo, forestale e della pesca a 15 anni dalla sua emanazione con i decreti legislativi 226, 227 e 228 del 2001. Il convegno è stata l'occasione per fare il punto sullo sviluppo e le prospettive di un approccio multifunzionale alle attività economiche in questi settori. Ne hanno parlato i Presidenti delle Commissioni Agricoltura della Camera e del Senato, Sani e Formigoni, il prof. Antonio Iannarelli, ordinario di diritto agrario nell'università di Bari, e il dott. Giovanni Spalletta, direttore centrale aggiunto Normativa dell'Agenzia delle entrate. Conclusioni del Sottosegretario Giuseppe Castiglione.
L'appuntamento è stato trasmesso in diretta webtv.
In base alla delega contenuta negli articoli 7 e 8 della legge n. 59 del 2001, nella Gazzetta Ufficiale del 15 giugno 2001 furono pubblicati i decreti legislativi nn. 226, 227 e 228 del 2001, noti anche nell'insieme come legge "di orientamento" che introdussero profonde innovazioni - rispettivamente - nei settori della pesca e acquacoltura, forestale e agricolo, a partire da una nuova e moderna definizione dell'imprenditore agricolo e delle attività connesse a quella agricola.
Nel corso dei successivi quindici anni il loro impianto è rimasto sostanzialmente stabile: i primi tre articoli del decreto legislativo n. 228, riguardanti la nuova definizione di imprenditore agricolo e attività connesse all'agricoltura, l'iscrizione al registro delle imprese e le attività agrituristiche, sono rimasti immutati in tutto questo tempo e hanno modernizzato l'approccio alle attività agricole in una prospettiva multifunzionale. Si è trattato, dunque, di una riforma che si è consolidata in questi 15 anni e che merita di essere sottoposta ad una sorta di "tagliando" per verificarne i risultati e gli eventuali punti critici, da sottoporre a revisione.