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OSCE - Attività svolta

Osservazione delle elezioni parlamentari in Georgia - 31 ottobre 2020

Nella giornata del 31 ottobre si sono tenute in Georgia le elezioni parlamentari, le prime dalla modifica della legge elettorale in senso proporzionale. Dei 150 seggi di cui si compone il parlamento monocamerale, 30 sono stati assegnati con sistema maggioritario e 120 con sistema proporzionale. A seguito dell'invito delle autorità della Georgia, l'Assemblea dell'OSCE ha deciso di inviare una missione di osservazione limitata, anche in cosiderazione della situazione sanitaria causata dalla pandemia. Elona Hoxha-Gjebrea (Albania), è stata nominata dalla Presidenza in esercizio dell'OSCE, Coordinatore speciale e leader della missione degli osservatori di breve termine. La Delegazione degli osservatori dell'Assemblea OSCE era guidata da Pia Kauma (Finlandia); quella dell'Assemblea NATO da Osman Bak (Turchia) e infine quella dell'Assemblea del Consiglio d'Europa da Tiny Kox (Paesi Bassi). A capo della missione OSCE/ODIHR, l'Amb. Jillian Stirk (Canada).

Il giorno delle elezioni sono stati dispiegati circa un centinaio osservatori, tra cui 25 parlamentari dell'Assemblea OSCE, 13 parlamentari dell'Assemblea CdE, 12 parlamentari dell'Assemblea NATO e 41 tra osservatori di lungo termine ed esperti dell'ODIHR. Secondo i risultati ufficiali, l'affluenza è stata del 56,11% e 9 partiti hanno ottenuto rappresentanza grazie alla parte proporzionale. Al primo posto con il 48,23% e quasi un milione di voti si è collocato Sogno Georgiano, il partito di Bidzina Ivanishvili al potere dal 2012. Gli spetterebbero 61 seggi. Secondo con il 27,16% (34 seggi) è arrivato il Movimento Nazionale Unito (MNU), formazione legata al suo fondatore, l'ex Presidente Mikhail Saakashvili. Solo il 3,78% (5 seggi) dei voti è stato ottenuto da Georgia Europea, nato nel 2017 da una scissione dell'MNU. L'esito elettorale non è stato accettato dai partiti di minoranza che hanno radunato i loro sostenitori davanti alla sede del Parlamento, accusando la Commissione Elettorale Centrale di aver falsificato i risultati elettorali a vantaggio di Sogno Georgiano e chiedendo la ripetizione delle elezioni. Tutte le forze che hanno superato la soglia di sbarramento hanno annunciato la rinuncia al seggio per non legittimare un risultato che non ritengono valido.
Nondimeno, il risultato è stato legittimato dagli osservatori internazionali. Nella Dichiarazione preliminare rilasciata dall'OSCE/ODIHR e dalle Assemblee OSCE, NATO e CdE all'indomani del voto le elezioni sono definite competitive, ritenendo le libertà fondamentali complessivamente rispettate. Tuttavia, le accuse di pressione sugli elettori e l'offuscamento del confine tra il partito al governo e lo Stato hanno ridotto la fiducia dell'opinione pubblica verso alcuni aspetti del processo. Il predominio del partito al governo nelle commissioni elettorali ha influito negativamente sulla percezione della loro imparzialità e indipendenza, soprattutto ai livelli inferiori. Apprezzamenti generalizzati sono, poi, stati espressi per il nuovo sistema elettorale e per le modalità con cui è stato approvato. Sono state, tuttavia, sottolineate alcune debolezze della democrazia georgiana.

Alla missione di osservazione hanno partecipato, per la Delegazione italiana all'Assemblea NATO, i deputati Andrea Orsini e Michele Sodano e i senatori Andrea Cangini e Adriano Paroli; per la Delegazione italiana all'Assemblea CdE il deputato Alberto Ribolla e il senatore Roberto Rampi. A margine della missione i parlamentari hanno incontrato l'Ambasciatore d'Italia a Tblisi, Enrico Valvo.

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