Sulla pubblicità dei lavori.
Bindi Rosy , Presidente ... 3
Comunicazioni della presidente.
Bindi Rosy , Presidente ... 3
Audizione del presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale, Domenico Vulpiani.
Bindi Rosy , Presidente ... 3
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 4
Bindi Rosy , Presidente ... 4
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 4
Bindi Rosy , Presidente ... 5
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 5
Bindi Rosy , Presidente ... 5
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 5
Bindi Rosy , Presidente ... 6
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 6
Esposito Cinzia , direttore del X municipio ... 8
Bindi Rosy , Presidente ... 8
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 8
Bindi Rosy , Presidente ... 10
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 10
Bindi Rosy , Presidente ... 10
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 10
Bindi Rosy , Presidente ... 10
Fava Claudio (SI-SEL) ... 10
Esposito Stefano ... 11
Mirabelli Franco ... 13
Costantino Celeste (SI-SEL) ... 13
Bindi Rosy , Presidente ... 13 ... 13
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 14
Bindi Rosy , Presidente ... 16
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 16
Bindi Rosy , Presidente ... 16
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 16
Bindi Rosy , Presidente ... 16
Vulpiani Domenico , presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale ... 16
Bindi Rosy , Presidente ... 16 ... 16
PRESIDENZA DELLA PRESIDENTE
ROSY BINDI
La seduta comincia alle 14.40.
(La Commissione approva il processo verbale della seduta precedente).
Sulla pubblicità dei lavori.
PRESIDENTE. Avverto che, se non vi sono obiezioni, la pubblicità dei lavori della seduta odierna sarà assicurata anche attraverso impianti audiovisivi a circuito chiuso.
(Così rimane stabilito).
Comunicazioni della presidente.
PRESIDENTE. Comunico che, in merito al programma delle visite presso tutti i distretti giudiziari, lunedì 13 e martedì 14 febbraio la Commissione si recherà in missione a Firenze.
Comunico che, in base a quanto convenuto nell'odierno ufficio di presidenza integrato dai rappresentanti dei Gruppi, nell'ambito dell'inchiesta avviata sul tema dei rapporti tra mafia e massonerie, a nome della Commissione, si provvederà a sollecitare ai tre gran maestri dottor Antonio Binni, Gran loggia d'Italia degli Alam, dottor Fabio Venzi, Gran loggia regolare d'Italia, e il dottor Massimo Criscuoli Tortora, Serenissima Gran loggia d'Italia ordine generale degli Alam, ascoltati in audizione a testimonianza nelle sedute del 24 e 25 gennaio 2017, la richiesta di trasmettere con urgenza l'elenco integrale delle logge e dei nominativi di tutti i relativi iscritti con priorità per le regioni Calabria e Sicilia.
In tale nuova comunicazione, che fa seguito alla richiesta già notificata subito dopo le sedute della settimana scorsa, si prevede di assegnare un termine perentorio entro cui provvedere, fissato a mercoledì 8 febbraio 2017, e si fa altresì presente che la Commissione ha convenuto di assoggettare i documenti in questione a regime di segretezza, ai sensi degli articoli 5, comma 6, e 6 della legge 19 luglio 2013, n. 87, istitutiva della Commissione.
Comunico, inoltre, che l'ufficio di presidenza, nella sua unanimità, intende chiedere, attraverso le mie parole, la sollecita calendarizzazione in Aula, dopo che verrà approvata in Commissione, della legge che istituisce la Giornata della Memoria delle vittime innocenti di mafia, che come sapete si tiene ogni anno il 21 di marzo.
Credo che sarebbe un segnale molto importante se la legge già approvata dal Senato fosse definitivamente approvata alla Camera prima del 21 di marzo, in modo che quest'anno la celebrazione che si terrà nella Locride abbia anche questo crisma di ufficialità che dimostra una grande sensibilità da parte delle istituzioni che riconoscono finalmente un percorso avviato ormai molti anni fa.
Audizione del presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale, Domenico Vulpiani.
PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l'audizione del prefetto Domenico Vulpiani, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma capitale, accompagnato dalla dottoressa Cinzia Esposito e dall'ingegner Francesca De Luca, rispettivamente direttore e funzionario del X municipio. Pag. 4
L'audizione prosegue gli approfondimenti sugli sviluppi della nota inchiesta su «Mafia capitale» ed è dedicata, in particolare, a un aggiornamento sulle risultanze della gestione del municipio X di Roma e alla situazione nel territorio di Ostia, che notoriamente ricade in quel municipio.
Ricordo che il prefetto Vulpiani è già stato ascoltato, congiuntamente ai componenti della commissione straordinaria, sia nel corso della missione che la Commissione ha svolto a Ostia il 9 dicembre 2015 sia nella seduta plenaria del 9 marzo 2016.
L'audizione, come sapete, si rende necessaria in relazione sia ai recenti episodi che si sono verificati, sia al fatto che il commissariamento del X municipio è stato prorogato dal Governo su richiesta del commissario, ma con parere favorevole più volte espresso da parte della nostra Commissione.
Ricordo, infine, che la seduta odierna si svolge nelle forme dell'audizione libera e che, ove necessario, i lavori potranno proseguire in forma segreta.
Nel ringraziare il prefetto Vulpiani della presenza e del suo lavoro, gli do volentieri la parola.
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Grazie, presidente. Buonasera a tutti. Sono qui per fare il punto della situazione del X municipio che ci è stato affidato come gestione straordinaria nel settembre del 2015, quindi da poco più di un anno.
Abbiamo già avuto altre audizioni. Questo è un aggiornamento, per cui mi limiterò soltanto a fare un punto della situazione per darvi un inquadramento e riprendere il discorso anche territoriale sul X municipio, che ha circa 150 chilometri quadrati di estensione e una popolazione di circa 230 mila abitanti, dei quali 90 mila...
PRESIDENTE. Siccome abbiamo i lavori d'Aula, la pregherei di arrivare all'aggiornamento. Conosciamo quello che ci ha già detto. Nel caso non lo ricordassimo, andremo a rileggerci gli atti. Passiamo, dunque, all'aggiornamento.
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Il primo aggiornamento è sulle criticità di cui avevamo detto. Abbiamo cominciato a risolvere una prima criticità accorpando gli uffici. Infatti, in questi giorni abbiamo trasferito l'ufficio tecnico del municipio presso il Vittorio Emanuele, che è un edificio che dovrà essere completamente ristrutturato. Sono in itinere anche gli sgomberi di alcuni soggetti che occupano abusivamente parte dell'edificio.
Un altro aggiornamento è sull'ex GIL, dove c'era un problema segnalato già dalla commissione Magno. La polizia locale di Ostia è ospitata in un edificio di circa 1.500 metri quadri per il quale versava 1,2 milioni di euro annui. Era stato chiesto, però, fin dall'inizio di trovare un'altra collocazione perché la spesa per questo affitto in favore di privati era troppo elevata.
Noi abbiamo preso contatto con la regione, che dispone di un edificio vuoto ex GIL che era stato chiuso circa dieci anni fa per asseriti cedimenti strutturali. Da sopralluoghi informali abbiamo visto che poteva essere reso agibile, quindi abbiamo preparato un progetto per la riqualificazione di questo edificio al fine di destinarlo sia alla polizia locale sia all'istituendo giudice di pace, che tornerà a essere vigente a Ostia, nonché ad altre strutture del municipio.
Abbiamo presentato questo progetto nel bando di concorso del Governo dell'estate scorsa e ci sono stati assegnati i fondi, anche grazie alla priorità essenziale per Roma capitale che ha attribuito a esso la sindaca Raggi. Abbiamo avuto, quindi, un finanziamento di 13 milioni di euro. Adesso seguiranno le fasi di progettazione dell'edificio destinato a caserma della polizia locale, poi dovranno essere fatte le gare per i lavori conseguenti.
Abbiamo anche un altro aggiornamento positivo. Avevamo segnalato più volte un problema di personale, soprattutto per quanto riguarda la carenza di dirigenti all'interno del municipio. La sindaca Raggi dal 1° gennaio ci ha assegnato due dirigenti, uno destinato all'area del commercio Pag. 5e attività produttive e l'altro all'area urbanistica e direzione tecnica, che rappresenteranno un grosso sollievo. Inoltre, nel mese di ottobre e novembre ci sono stati assegnati altri due ingegneri che potranno velocizzare tutti i controlli sugli abusivismi edilizi sul litorale.
Saltiamo la questione della dotazione organica. A ogni modo, abbiamo ruotato i dipendenti del municipio il più possibile per ragioni di opportunità. Purtroppo, qualcuno era essenziale, quindi, nonostante avessimo dubbi sul suo comportamento, non avendo altre risorse, non abbiamo potuto spostarlo definitivamente.
Chiedo di segretare la seduta.
PRESIDENTE. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Accenno soltanto all'altra criticità. Ho una slide che vi dimostra quanto è grande l'area verde del municipio di Ostia. Qui sono sorti campeggi, abitazioni abusive, baraccopoli e altri fenomeni che incidono sull'ordine pubblico e sul degrado del territorio, anche sociale, e contribuiscono a rendere vana l'azione di amministrazione del municipio.
Nell'altra audizione avevamo segnalato che nell'entroterra c'erano delle situazioni che ponevano a rischio la funzionalità dei canali di bonifica su cui si tiene il territorio di Ostia. Ci sono, infatti, opere abusive realizzate sui confini che impediscono la manutenzione, con grave rischio di esondazione dei vari canali.
Noi abbiamo fatto 27 determinazioni di ingiunzione alla demolizione. Ovviamente, non tutti demoliscono. Qualcuno ha demolito di nascosto, di notte. Altri, invece, hanno resistito, per cui abbiamo 17 contenziosi in atto perché gli autori degli abusi resistono persino all'ingiunzione.
Voglio solo accennare che una di queste ingiunzioni invoca un asserito condono presentato nel 1999. In sostanza, un soggetto ha costruito una recinzione a bordo del canale, ma non vuole tornare indietro perché sostiene di aver avuto un condono edilizio. In realtà, ha presentato solo la domanda di condono edilizio, che non è mai stata giudicata né favorevolmente né sfavorevolmente. Tuttavia, nonostante questo, il giudice amministrativo ha dato ragione a lui e ha sospeso il nostro ordine di demolizione in attesa di chiarimenti.
Avevo già accennato agli insediamenti abusivi. Su questi stiamo operando d'intesa con la prefettura perché non è materia di competenza del X municipio. Noi segnaliamo, dopodiché d'intesa con la prefettura e con le forze dell'ordine, procediamo agli sgomberi, che pongono un problema di ordine pubblico che riguarda tutta la capitale.
Abbiamo delle foto di questi insediamenti abusivi che lasciano trasparire un degrado che va comunque eliminato in una zona così importante della nostra città e del nostro Paese. La capitale d'Italia non può avere delle baraccopoli di questo tipo.
Nell'altra audizione avevamo segnalato anche la vicenda del campeggio Capitol. Noi abbiamo fatto un ordine di demolizione, tramite una determina del direttore del municipio, che però è stato impugnato. Attualmente il giudice amministrativo ha stabilito che un ufficio del dipartimento della regione Lazio competente in materia verifichi quali sono esattamente le opere abusive rispetto a quelle che erano state autorizzate nel 2005, dando per implicito che le autorizzazioni del 2005 fossero regolari. Siamo fermi a questo punto, dunque aspetteremo l'ordine del magistrato.
Sul campeggio Fabulous, la pregherei, invece, di segretare.
PRESIDENTE. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della Pag. 6gestione del X municipio di Roma Capitale. Sul commercio avevo preparato alcune slide che servivano a dimostrare come la nostra presenza abbia ridotto tutte quelle licenze commerciali che venivano rilasciate allargando un po’ le maglie.
Oggi c'è un calo che non è dovuto alla diminuzione delle attività commerciali in sé, ma a un calo delle attività non autorizzabili. La rotazione del personale ha fatto sì che si sia ritornati indietro, quindi non è un deficit dovuto alla crisi economica bensì all'avvento della legalità che impone che certe regole vengano rispettate.
Vi risparmio i numeri, ma la sostanza del discorso è questa. Il lavoro sul commercio procederà molto meglio con l'arrivo del funzionario che abbiamo fatto venire d'accordo con il sindaco Raggi. È un segretario comunale del ruolo del Ministero dell'interno molto esperto in queste situazioni. Nel frattempo abbiamo già dato un impulso, per cui si proseguirà in questa direzione.
Inoltre, c'è stata una vicenda che è sfociata in un'indagine fatta dall'Arma dei carabinieri che ha portato all'arresto di alcuni soggetti che riassegnavano le abitazioni dell'ATER a soggetti non aventi diritto, cioè con un mercimonio di scambi di casa. Si tratta di un procedimento penale in atto, in conseguenza del quale sono stati fatti degli arresti. Le chiedo, pertanto, di segretare.
PRESIDENTE. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Arriviamo ora alle criticità più importanti di Ostia, quelle del litorale, dove c'è l'attività economica più importante. Un grosso problema del litorale è l'Idroscalo, con 700 residenti e 300 abitazioni che risalgono agli anni Sessanta.
Ovviamente, è una situazione che non può risolvere il municipio da solo, perché le persone che abitano lì hanno bisogno di un'altra collocazione. Sono, infatti, in una zona a rischio. La situazione è stata, dunque, portata all'attenzione degli enti competenti, da Roma Capitale alla regione, che se ne stanno occupando. Noi contribuiamo per la nostra parte di competenza.
Un'altra criticità era il Canale dei pescatori, dove, come avevo segnalato, venivano fatte delle operazioni di dragaggio perché si insabbiava regolarmente. Ora, queste operazioni destavano sospetto per l'entità della cifra e per i pochi mezzi che venivano utilizzati. Il sospetto si è rivelato vero perché mentre gli anni precedenti si spendevano intorno ai 180.000 euro l'anno, cambiando i mezzi e facendo le gare rispettose di tutte le regole siamo arrivati a circa 60.000 euro in totale, quindi un terzo rispetto alla spesa usuale.
Stiamo, inoltre, cercando di sistemare l'uscita del Canale dei pescatori per ridurre l'insabbiamento con un protocollo d'intesa con la regione e Roma Capitale per la ristrutturazione delle due banchine.
Queste sono le foto del lavoro fatto l'anno scorso, che dimostrano che con dei mezzi adeguati si può fare tutto più velocemente.
Peraltro, dobbiamo dire che la sabbia non è stata buttata perché era buona, quindi l'abbiamo portata nelle spiagge libere del municipio, facendo un ripascimento a costo ridottissimo. La sabbia recuperata dal canale potrebbe, difatti, consentire un bilanciamento dei costi. In passato veniva messa in uno stabilimento privato lì accanto. Poi, del resto, ritroveremo questo stabilimento perché lo stiamo allontanando dal litorale, se ci riusciamo.
Ricapitolando, le concessioni demaniali marittime in uso alle attività turistico-ricreative sono una settantina. Abbiamo circa 60 stabilimenti, quattro concessioni francobollo e cinque esercizi per ristorazione. Questa è tutta l'attività economica che si svolge sul litorale. Sembra scarsa, ma con un'attività di tre mesi rende molti denari. Pag. 7
Questa che vi consegno è una fotografia di tutto il litorale, diciotto chilometri di spiagge. Ogni casella corrisponde a una fase di indagine che abbiamo svolto su quel tratto di litorale.
Prima di andare avanti, vorrei fare il punto normativo sulla situazione delle concessioni demaniali. Noi avevamo una situazione molto ingarbugliata, con scadenze varie a seconda del tratto di spiaggia, a partire dalle spiagge libere, alla riserva, a Castelporziano, agli stabilimenti, con concessioni che scadevano nel 2020, altre nel 2030.
In questo contesto sono intervenute delle modifiche normative apportate dalla regione, che nel 2015 ha introdotto una legge regionale seguita da un regolamento. Noi abbiamo dato un grosso contributo alla stesura del regolamento regionale che riguarda tutto il litorale laziale. Il passo successivo sono i due PUA, quello della regione e quello di Roma Capitale. Noi, come commissione, faremo una proposta sia all'assemblea capitolina sia alla regione.
Vorrei segnalare che con l'articolo 24 della legge n. 160 del 2016 – credo sia la legge di stabilità – è stata disposta la vigenza dei rapporti concessori in corso in tutta Italia sine die, nelle more del riordino complessivo della materia del demanio marittimo. Nel Consiglio dei ministri dell'altro ieri, il Governo ha approvato un disegno di legge di delega per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime a uso turistico e ricreativo.
Questo è il punto normativo su cui stiamo operando. Ciò nonostante, possiamo applicare le leggi vigenti nei confronti di coloro che non le hanno rispettate.
Le faremo vedere i punti perché bisogna considerare soggetto per soggetto, in particolare alcuni stabilimenti, come il Mednet, che poi vedremo. I PUA ricalcheranno sostanzialmente il regolamento regionale che impone dei paletti fermi nel tempo, con il 50 per cento di spiagge libere e il 50 per cento di spiagge con stabilimenti e la libera visuale del mare. Infatti, non possono essere costruiti muretti al di sopra dei 90 centimetri, anche se questo non è scritto nel regolamento. A ogni modo, non possono esserci recinzioni. Inoltre, tra uno stabilimento e l'altro e comunque almeno ogni 300 metri anche all'interno dello stesso stabilimento devono essere lasciati dei varchi aperti.
Questa è la normativa generale che ricalcheremo nella proposta di PUA che stiamo facendo. L'anno scorso abbiamo imposto con ordinanza che venissero aperti dei varchi che abbiamo tentato di mantenere. Questa è la cosa più difficile perché poi li richiudevano, quindi è stato un braccio di ferro continuo con gli stabilimenti.
La situazione più delicata da risolvere di Ostia riguarda la parte con fronte verso il litorale dove c'è il grande muro. Per il 2017 abbiamo messo a bilancio 500.000 euro per le eventuali demolizioni dei manufatti abusivi, però abbiamo proceduto per tentare di rimuovere questo muro in tre direzioni.
La prima ha riguardato dei progetti di riqualificazione in cui abbiamo coinvolto i titolari degli stabilimenti. In questo momento, uno di essi si trova in una fase avanzata, perché siamo alla conferenza di servizi. Si tratta dello stabilimento balneare Elmi, che è quello a destra del famoso pontile, quindi nel punto centrale di Ostia.
Se la conferenza di servizi andrà in porto, probabilmente avremo il primo tratto con uno stabilimento balneare moderno che costituirà da modello, con la collaborazione dello stabilimento stesso.
Per gli altri si sta procedendo a verificare se hanno pagato i canoni e se hanno commesso degli abusi edilizi, comprese le recinzioni. In tal caso si potrà procedere all'avvio del procedimento di decadenza. Dopodiché, là dove verrà definita la decadenza con procedimento, al termine degli eventuali ricorsi giudiziari, si potrà procedere all'abbattimento del muro, ma anche di altri manufatti abusivi che sono dentro gli stabilimenti in due modi: o a spese dei concessionari, nel caso in cui secondo la legge possano mantenere ancora la concessione; o in danno, a cura dell'amministrazione, attraverso anche l'uso del Genio militare, al fine di contenere i costi e per ottenere un'azione efficace. Pag. 8
Ovviamente, sono azioni di intervento che dipendono da ogni singola situazione. Non possiamo prevedere su quali sarà possibile l'una o l'altra. Stiamo comunque procedendo lentamente su tutto il litorale.
C'è un altro aspetto importante. Nell'altra audizione avevamo detto di aver fatto un masterplan per la riqualificazione del litorale affidato a Risorse per Roma. Ebbene, anche questo masterplan è andato avanti. Approfittando di un bando della regione destinato alla riqualificazione di tutto il litorale laziale, abbiamo presentato un progetto di fattibilità per la riqualificazione di un tratto di litorale che va dal pontile, al centro di Ostia, lungo circa un chilometro.
Questo progetto, se passa, ha l'obiettivo di rendere più vivibile e più fruibile il mare anche dall'interno verso l'esterno in termini di sicurezza e di praticabilità dello stesso lungomare. Peraltro, potrebbe essere anche un esempio di come procedere negli altri tratti di litorale, investendo.
Abbiamo presentato un progetto di 1.683.000 euro che speriamo passi. La gara è stata chiusa, quindi speriamo di riuscire a vincere.
L'anno scorso, come avevo annunciato, avevamo costituito un tavolo congiunto di tutti coloro che avevano titolo a parlare di concessioni demaniali marittime. Questo tavolo congiunto ha fatto una ricognizione tecnica di tutto il litorale, con sopralluoghi che abbiamo concluso.
Questo è un grafico che vi dimostra i sopralluoghi che sono stati eseguiti e contiene anche la digitalizzazione degli atti di concessione. Dove è verde è tutto finito, cioè abbiamo anche tutti i documenti in digitale. Per le parti rosse stiamo recuperando i documenti che non si trovavano, per avere la situazione completa.
Andando verso destra, le maggiori criticità le abbiamo riscontrate in due stabilimenti, il «Mednet» e «La Casetta». Abbiamo fatto una verifica di pagamento dei canoni e una verifica urbanistica, quindi abbiamo dato avvio al procedimento di decadenza, con la determina di decadenza e l'atto di sgombero. Tuttavia, attualmente siamo fermi perché ci sono state due ordinanze del Consiglio di Stato, di cui una relativa al Mednet. Chiedo alla dottoressa di precisare meglio il punto.
CINZIA ESPOSITO, direttore del X municipio. Per quanto riguarda il Mednet è una vera e propria decadenza della concessione demaniale marittima. Peraltro, è anche la prima decadenza con determina di sgombero. Come diceva il prefetto, l'hanno impugnata, però stiamo vincendo su tutta la linea. Speriamo di risultare vincitori l'8 febbraio, dopodiché, a seguito di questa sentenza, se passerà in giudicato, potremmo procedere con le demolizioni anche con il Genio militare, pagandola con i 500.000 euro messi in bilancio.
Per quanto riguarda «La Casetta», invece, non esiste più concessione demaniale marittima perché è scaduta a dicembre 2012, per cui si è proceduto con un avviso di avvio del procedimento e la determina di sgombero, che il concessionario ha impugnato e ha vinto, nel senso che il Consiglio di Stato sta protraendo la decisione, attualmente portata al 26 aprile.
PRESIDENTE. C'è la sospensiva. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Se torniamo indietro alla slide precedente, le frecce nei grafici indicano lo stato dell'arte. Noi, infatti, andiamo avanti, non ci fermiamo.
Il percorso sarà velocizzato molto perché abbiamo avuto due risorse aggiuntive da Roma capitale, quindi potremmo accelerare sicuramente i tempi tecnici di procedimento. Abbiamo, infatti, due ingegneri e un architetto, che è il direttore dell'area, che sono molto bravi e stanno, appunto, velocizzando tutta la parte tecnica. Verificheremo uno per uno e prenderemo le varie decisioni o nel senso della decadenza oppure, là dove non ci siano comportamenti Pag. 9 irregolari, lasceremo le cose come stanno, in attesa di sviluppi.
Vi lascio questa presentazione di modo che abbiate un approfondimento per ciascun punto della carta che le ho lasciato.
Riguardo al Mednet, siamo fermi all'istanza cautelare. È lo stabilimento accanto al Canale dei pescatori di cui parlavamo poc'anzi.
Rimangono le spiagge libere con servizi o attrezzate, che sono tornate nella disponibilità di Roma Capitale, cioè del municipio. Una di queste era quella gestita da Libera. Siccome avevano segnalato degli abusi, smonteremo tutte queste piattaforme perché non è detto che le riproporremo così come stanno.
Stiamo facendo un progetto di smontaggio e rimontaggio, secondo un modello che dovrà essere approvato in conferenza dei servizi e anche dal dipartimento urbanistico. Nel frattempo, siccome sono procedimenti che richiedono dei tempi inevitabilmente lunghi, assicureremo comunque il servizio nelle spiagge libere già da quest'estate.
Il bilancio è stato approvato ieri, quindi possiamo fare le gare per la gestione delle spiagge in termini di pulizia, servizi igienici per assicurare il servizio ai cittadini. Questo dipenderà, ovviamente, anche dalle risorse che avremo a disposizione in base al bilancio. Parliamo di Happy Surf, Circolo nautico di ponente, Il Borghetto, La XIII – Chiosco La Cayenne, La Isla Bonita.
Se manda avanti la slide, sono le spiagge davanti. La loro concessione d'uso scade il 31 dicembre 2017, ma anche in questo caso stiamo valutando con quale tipo di servizio sostituirli al termine della concessione.
Passiamo alle buone notizie perché con le cattive ho finito. Una buona notizia riguarda la tenuta del Presidente della Repubblica di Castelporziano. Mi riferisco ai cosiddetti «cancelli» dove gli otto chioschi in parte si sono autodemoliti e in parte sono stati demoliti dall'amministrazione. Ne rimaneva uno ostico, che ha terminato tutti i ricorsi. Poi, non sapendo più a chi ricorrere, a settembre finalmente si è autodemolito.
Su Castelporziano abbiamo garantito noi i servizi. Con le forze nel municipio abbiamo messo in opera i giardinieri, abbiamo affittato un vagliatore e così via. Quest'estate abbiamo tenuto pulita la spiaggia, garantito i servizi di vigilanza. Queste sono delle immagini della scorsa estate, esperienza che ripeteremo anche quest'anno, salvaguardando l'interesse della zona, trattandosi di una tenuta presidenziale che va gestita in quel modo e non va oltrepassata, altrimenti si va negli stabilimenti.
Insomma, è la tenuta del Presidente, quindi è compito dell'amministrazione mantenerla così. Se non si riesce attraverso concessioni ai privati, lo si fa direttamente. Quest'estate lo abbiamo fatto e funziona benissimo. Abbiamo messo anche i cani per il salvamento. Peraltro, quest'anno aumenteremo le postazioni il sabato e la domenica. È stata una bella esperienza. Ci sono anche le zone d'ombra per i bambini che abbiamo attrezzato a spese, anche modiche, da parte del comune.
Alla fine, non abbiamo speso tanto, ma siamo riusciti a ottenere un ottimo servizio.
Abbiamo poi Capocotta che era occupata da cinque o sei isole, che avevamo segnalato. Se ricorda, le avevo fatto vedere anche i disegni. Ebbene, si sono tutte autodemolite entro luglio e sono tornate al progetto originale. Adesso metteremo a gara la gestione di queste cinque isole, nei termini previsti negli anni passati, eliminati tutti gli abusi. Faremo una gara europea che ha i suoi tempi, come previsto dal nuovo codice. Nel frattempo, per quanto riguarda i servizi, le tratteremo come Castelporziano e come le altre spiagge libere, garantendo il più possibile la fruibilità ai cittadini.
Anche lì parliamo di una riserva, quindi più di questo non si può utilizzare.
Rimane una criticità che è molto particolare. Nello stesso complesso ci sono, infatti, 86 cabine, a suo tempo autorizzate o meno, che sono diventate delle piccole abitazioni con giardino. Su queste, abbiamo il dubbio che siano lecitamente procrastinabili. Intanto, visto che non versano neanche il canone dal 2000, stiamo imponendo loro di pagare un canone di indennizzo per Pag. 10occupazione abusiva del suolo demaniale. Stiamo, dunque, chiedendo per ognuno di loro, dovendo fare un atto per ogni concessione, indennizzi che sono in fase di invio.
Le chiedo di segretare.
PRESIDENTE. C'è la sospensiva. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Ci sono alcuni episodi criminosi avvenuti quasi sempre nella stessa zona controllata dalle note organizzazioni criminali. In particolare, c'è stata una sparatoria in via Cagni al porto turistico, poi un incendio doloso in una pizzeria il 2 aprile. Ovviamente, parliamo di eventi accaduti durante la nostra presenza. Poi c'è stato un accoltellamento proprio vicino alla sede del municipio, inoltre venerdì 20 maggio 2016 è avvenuto un incendio doloso di un chiosco, poi di un'edicola.
Insomma, sono episodi che denotano, anche se non sono tanti, l'aspettativa che la commissione vada via. D'altra parte, noi a settembre non possiamo avere più proroghe, quindi c'è una calma apparente, che però è di attesa.
PRESIDENTE. Sull'idroscalo?
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. All'idroscalo abbiamo già accennato, stiamo lavorando insieme alla regione. Per concludere, vorrei dire che subiamo circa 300 ricorsi amministrativi all'anno sugli atti del municipio in senso lato, non solo miei, dei quali 100 riferiti all'arenile, con varie sospensive. A volte – molto spesso – vinciamo, altre volte no, ma è uno stop and go.
Abbiamo fatto anche un'attività di recupero crediti nei confronti dei concessionari perché, a partire dal 2007, risultano non pagati circa 2,5 milioni di euro che vorremmo, appunto, recuperare nelle casse di Roma Capitale.
Questo è un punto della situazione parziale. Forse, qualcosa non siamo riusciti a dirla o è sfuggita, ma procediamo in questo modo. Avrei finito, presidente.
PRESIDENTE. Do la parola ai colleghi che intendano intervenire.
CLAUDIO FAVA. Ho due domande, signor prefetto. La prima è una vostra valutazione a proposito della delega legislativa che è stata data al Governo per il disegno di legge sul riordino delle concessioni balneari, applicando la direttiva Bolkestein. Sono sei mesi per definire le norme dei bandi ad evidenza pubblica per assegnare queste licenze.
Ebbene, si dice che nelle procedure di selezione occorre tenere conto della professionalità acquisita nell'esercizio di concessioni balneari in una gara europea. Ora, qualcuno ritiene che mettere in un bando di evidenza pubblica e di ambito europeo la professionalità acquisita è come dire che il punteggio particolare verrà riconosciuto a chi ha, di fatto, gestito in questi anni le concessioni balneari. Qualcuno la vede, dunque, come una sorta di proroga, anche se in modo del tutto lecito, attraverso questo codicillo, senza aprire realmente al mercato e ad altre professionalità.
La professionalità acquisita nella gestione di un lido è un concetto abbastanza bizzarro. Vorrei sapere, dunque, se avete preso in valutazione questo aspetto perché c'è il rischio di ritrovarvi con gli stessi concessionari di ieri.
Il secondo punto riguarda la vicenda del campeggio Fabulous perché è il microtratto di una storia più complessiva. Siccome questa commissione si occupa della penetrazione mafiosa nel comune di Ostia a noi viene difficile pensare che sia sufficiente che un funzionario, tal Papalini, all'insaputa di tutto e di tutti, mettendo nel cassetto un atto al quale ha risposto annullando un atto precedente, rimetta in discussione tutto e consenta ai proprietari e ai gestori del Fabulous di continuare. Pag. 11
Il dubbio deriva dal fatto che dietro la vicenda del Fabulous incontriamo tutti personaggi di «Mafia capitale».
I 150 ettari di pineta appartengono alla famiglia Pulcini, che sta dentro l'inchiesta «Mafia capitale». Il figlio Daniele è stato arrestato per affitti esorbitanti per l'emergenza abitativa al comune di Roma. Ci sono conversazioni particolarmente significative tra Buzzi, Carminati e Pulcini.
Allora, primo, l'area appartiene alla famiglia Pulcini; secondo, le 80 cassette di questo comprensorio vengono date in gestione alla Euriples 29, che è una società di Buzzi che si deve occupare, nel campeggio Fabulous, dell'emergenza abitativa. Anche in questo caso siamo di fronte a un affidamento senza alcuna gara, con una scrittura privata che risale al 26 ottobre del 2010. Terzo, siamo di fronte a centinaia di case allacciate abusivamente sia alla rete idrica sia alla rete elettrica.
Alla luce di tutto questo, cioè della forza e della solidità degli interessi in campo, perché stiamo parlando di Carminati, di una cooperativa di Buzzi e della famiglia Pulcini, abbiamo un funzionario, tal Papalini, che manda all'aria tutto il lavoro che era stato fatto per provare a rimettere una linea di liceità alla gestione di questo campeggio. Ecco, avete verificato cosa ci sia attorno a questo ufficio, cioè quale sia la sua capacità?
Credo, infatti, che anche questa sia la vostra funzione di controllo sostanziale perché se da una parte abbiamo interessi mafiosi e paramafiosi che vengono tutelati attraverso l'operazione furbesca di un funzionario, non penso né alla distrazione né all'eccesso di zelo, ma immagino che sia stato costretto o indotto e assieme a lui altri impiegati.
Allora, qual è la condizione di questo ufficio oggi? Siamo in condizione di dire che è stato realmente bonificato? Chi lavorava accanto a questo signor Papalini? Chi è rimasto all'interno di questo ufficio? Quali sono le responsabilità di fronte a un atto così palesemente irregolare che ha garantito interessi palesemente paramafiosi come quelli di cui stiamo parlando?
STEFANO ESPOSITO. Seguendo il solco tracciato dal vicepresidente Fava, credo che la proposta emersa con il disegno di legge del governo presentata dal Ministro Costa, che dovrà venire in Parlamento per l'eventuale approvazione della delega, sia nient'altro che il prosieguo, per quanto riguarda il litorale italiano, di una gestione non concorrenziale.
Il codicillo è uno degli aspetti che garantirà nella stesura dei bandi, che probabilmente verranno demandati alle regioni, un punteggio per chi è titolare attualmente. Se questo lo ributtiamo su Ostia abbiamo già chiaro cosa succederà.
Personalmente, se e quando si arriverà alla discussione in Senato il tema verrà posto. Peraltro, questo accade in una logica di proroga che sta riguardando quasi tutte le attività interessate dalla Bolkestein. Voglio ricordare, infatti, la vicenda ambulanti che, per essere chiari, non si distingue molto, a mio modo di vedere, dalla vicenda spiagge, sulla quale però c'è una discussione.
La mia opinione è che sia errato, anche perché ci sono molte regioni che hanno esercenti molto seri che hanno sempre pagato. Poi, guarda caso, quelli che chiedono la proroga per non fare le gare sono mediamente, quando si va a verificare regione per regione e città per città, quelli che sono anni che non pagano.
Detto questo, naturalmente il vostro contributo può essere molto relativo, se non quello di averci consegnato con il vostro lavoro una serie di elementi che confortano questa tesi.
Non sono riuscito a fare i calcoli, però, a parte alcune cifre che sono state da voi riportate, mi pare che tutto questo pacchetto abbia sottratto all'erario pubblico, a diverso titolo, molti milioni di euro. Quelli accertati sono una certa cifra, ma probabilmente ce ne sono molti di più, oltre a svariati danni.
Ecco, se riusciste a farlo, sarebbe interessante fornirci un quadro per quanto possibile puntuale del danno e del mancato incasso, soprattutto per gli stabilimenti che forse potrebbero essere messi a gara, a seconda delle scelte che farà l'amministrazione. Pag. 12 Peraltro, sarebbe anche interessante sapere che tipo di gare vengono fatte, con quali caratteristiche e soprattutto con quale monitoraggio.
Infatti, la vicenda del campeggio intreccia molto quello che è avvenuto nell'ufficio tecnico. Lo voglio dire al vicepresidente Fava. Dal mio punto di vista, Papalini è stato un dominus all'interno di quell'ufficio. Farei attenzione anche solo a far apparire che era una pedina. Era – ripeto – un dominus. Ci sono intercettazioni con soggetti chiaramente criminali in cui lui viene minacciato, ma non è che faccia molta resistenza.
Personalmente, mi auguro che quel tipo di condizionamento nell'ufficio tecnico sia stato ridotto. Non credo sia stato debellato, signor prefetto. Lo dico con grande onestà e con grande franchezza. Ricordo con chiarezza le cose che ci avete detto. Sono contento se l'amministrazione finalmente è riuscita a mettere a disposizione delle figure che possano aiutare. Ricordo le parole del direttore Esposito quando venimmo a Ostia. Non era esattamente una situazione semplice.
Sono molto preoccupato della causa civile che è stata intentata perché è uno strumento sempre più frequente da parte dei mascalzoni per colpire. Peraltro, questo non vale solo per la polizia, ma anche nei confronti dei politici non si fa più la querela penale, ma l'azione civile perché è un terreno più comodo. Su questo, presidente, avremmo bisogno di fare una riflessione.
Per quanto mi riguarda – non so come la presidente riterrà di agire – credo che andrebbero messi in campo, per quanto possibile, tutti gli strumenti di cui possiamo disporre per sostenere e dare una mano, a cominciare dal fatto che sarebbe interessante e utile che, primo fra tutti, il dipartimento di competenza di Roma Capitale desse copertura a questi soggetti. Immagino che sia la squadra del comandante Di Maggio, per essere chiari. Ecco, ci siamo intesi. Attualmente è ancora vicecomandante, quindi sarebbe un po’ curioso lasciarlo in balia di fronte a quello che è successo ad Ostia.
Ho due domande sull'Idroscalo. Dentro il pacchetto di interventi previsti con le risorse messe a disposizione dal Governo sulle periferie è stato presentato un progetto da parte di Roma Capitale? No. Da parte della regione è stato immaginato un progetto di riqualificazione e rilocalizzazione delle persone in quell'area, con soldi pubblici, visto che un po’ di risorse ci sono? No.
Ecco, questo mi fa dire che c'è un problema prima di tutto politico. Infatti, di fronte alla disponibilità di risorse che sono state messe in campo, non si è individuata quell'area, pericolosissima dal punto di vista della salute pubblica perché un'esondazione può esserci in qualunque momento, come area da bonificare, ricollocando i suoi abitanti.
Non c'è possibilità di trovare alcuna soluzione con interventi infrastrutturali per garantire la salute pubblica in quell'area. Quella è un'area non abitabile. Questo è il nodo. Allora, questo – lo dico trasversalmente, così nessuno si offende – ci deve far riflettere sul perché tutto questo non sia avvenuto.
Chiudo con una considerazione che spero non venga vissuta come una critica. Capisco il lavoro che avete fatto e lo apprezzo anche molto sulla questione degli stabilimenti, con il TAR e il Consiglio di Stato che sono puntualmente chiamati in causa. Tuttavia, le chiedo se davvero non ritiene di poter agire, prima del termine del suo mandato, con un'azione, che credo sia nelle sue facoltà, per procedere all'abbattimento del lungomuro.
Lo dico un po’ brutalmente. Il lungomuro non è di nessuno, cioè è di tutti, ma di nessuno. Lo stabilimento è dei soggetti, ma il lungomuro è lì, quindi sarebbe particolarmente rilevante anche simbolicamente che il commissariamento terminasse con un'azione di demolizione del lungomuro.
Abbiamo avuto un'unica occasione di discutere dell'argomento anche pubblicamente con lei, signor prefetto. Comunque, io non credo alla buona volontà dei balneari. Lo testimonia il fatto che voi ne avete avuto solo uno che si è reso disponibile. Pag. 13
Quando voi andrete via, il lungomuro rimarrà lì, quindi credo dobbiate abbatterlo voi, essendo nelle condizioni per farlo. Penso che il Genio civile ci metta veramente poco a farlo, lasciando la situazione così, non con il muretto a 50 centimetri, il PUA e così via. Quel lungomuro è illegale e può essere abbattuto. Voglio vedere chi farebbe ricorso al Consiglio di Stato o al TAR intestandosi la proprietà del lungomuro.
Ecco, credo che questo potrebbe essere un segnale particolarmente utile anche simbolicamente per quel territorio.
FRANCO MIRABELLI. Vorrei collegarmi a una cosa che ha già ripreso il collega Esposito. Quando ci siamo visti la prima volta a Ostia mi colpì molto il racconto della dottoressa che descriveva un clima molto pesante anche di intimidazioni. Ci raccontava l'isolamento anche del luogo di lavoro. Mi pare che questa parte sia risolta, però vorrei capire meglio.
Siccome anche a me inquieta l'idea che si denuncino i vigili urbani che applicano un mandato o un atto, per cui leggo anch'io in quella scelta un atto intimidatorio – non so chi sia l'autore e il background – vorrei capire se quel clima che ci descrivevate l'altra volta lo percepite ancora. Ovviamente, per ragioni anche logistiche sarà un po’ cambiato, ma vorrei sapere se c'è ancora un sottofondo di tentativi di condizionamento del lavoro.
Tra l'altro, credo che si sia valutato anche questo nel momento in cui si è deciso di proseguire nel commissariamento, quindi vorrei chiedere lumi su questo.
CELESTE COSTANTINO. Mi accodo alla domanda posta dall'onorevole Fava per quanto riguarda il bando delle spiagge e ne aggiungo altre due sempre relative ai bandi che finora, almeno a me, non risultano essere fatti. Mi riferisco all'assegnazione delle palestre comunali e agli assistenti per i bambini disabili nelle scuole. Cito questi due casi perché sono stati oggetto di parte della manifestazione su Ostia che è stata convocata. Penso, quindi, che siano delle argomentazioni da sottrarre perché la mia sensazione è che parte di quella manifestazione sia stata manipolata e direzionata. Vorrei, quindi, un vostro giudizio sia sulla manifestazione sia su questi due servizi che sono oggettivamente fondamentali per i cittadini di Ostia.
Inoltre, vorrei chiedervi come va la collaborazione con il comune di Roma, con la sindaca Raggi e con la regione Lazio. L'altra domanda vorrei porla in segreta, se possibile.
PRESIDENTE. C'è la sospensiva. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
PRESIDENTE. Vorrei chiedere qualche notizia in più sulla manifestazione che c'era stata contro il prolungamento del commissariamento del municipio di Ostia organizzata da CasaPound, se non sbaglio, esplicitamente. Vorrei sapere se avete riscontrato elementi per verificare collegamenti con le famiglie di Ostia e in particolare la famiglia Spada o le altre famiglie note come particolarmente influenti sul territorio.
L'altra domanda riguarda la vostra compagine commissariale. Il prefetto Scialla è stata nominata prefetto di Prato, quindi verrà sostituita o è già stata sostituita?
Vorrei capire se è stata completata tutta la ricognizione su tutti i titolari delle concessioni demaniali e soprattutto sul pagamento dei canoni da parte di tutti e se avete provveduto all'aggiornamento dei canoni stessi.
Il personale, a parte le azioni civili, ha ricevuto altri tipi di intimidazioni, che voi sappiate?
L'altra domanda, invece, riguarda come intendete affrontare la stagione balneare del 2017 che sta per iniziare. Ritenete di essere pronti a un'utilizzazione piena e completa?
Infine, a settembre si conclude il commissariamento. Anch'io sarei interessata a capire i rapporti con il comune di Roma e con la regione, ma soprattutto vorrei capire Pag. 14se, secondo voi, sarete in grado di svolgere appieno il vostro programma ed eventualmente quali sono gli strumenti di cui ancora avete bisogno per poter essere sicuri di arrivare al termine del vostro lavoro.
Oltre che il comune, ritengo che anche voi come commissione possiate spendere almeno pubblicamente una parola per dire che i commissari e l'amministrazione non lasceranno soli i vigili urbani o chiunque del municipio venga citato civilmente perché la considerate comunque un'azione nei confronti dell'amministrazione nel suo complesso, che in questo momento siete voi.
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. Parto da lei, signor presidente. Noi cercheremo di fare di tutto per lasciare dei paletti anche di tipo amministrativo in base ai nostri poteri. Abbiamo un potere di delibera come municipio, per cui alla fine del nostro mandato abbiamo pensato di fare delle delibere che tirino un rigo e impostino dei binari da seguire in maniera che chi ci seguirà abbia, appunto, una bussola da seguire.
È chiaro, però, che questa bussola può essere condivisa o meno. Si tratta di una rotta tracciata, ma poi la parola passa di nuovo alla politica, che ha i suoi compiti, i suoi doveri e le sue libertà di interpretare. Molte cose potranno, quindi, non essere condivise. Spero, comunque, di lasciare la maggior parte di scelte condivise da chi mi succederà.
I rapporti con la regione, che è rimasta stabile come figure politiche e amministrative nel corso del nostro commissariamento, sono di ottima collaborazione. Anche quando si è trattato di scrivere il regolamento sulle spiagge, sono state tenute molto in considerazione le nostre opinioni e le nostre richieste, che sono state scritte, appunto, nel regolamento. Poi, è ovvio che il regolamento è stato approvato dalla giunta regionale, per cui se qualche cosa è cambiato non potevamo certo imporci.
Tuttavia, devo dire che la gran parte delle nostre richieste, soprattutto per quanto riguarda l'abbattimento del muro, per trovare anche una base giuridica solida, sono state accolte.
L'altra domanda che mi ha posto la presidente riguarda il commissariamento, che finirà nel settembre 2017. La stagione balneare dovremo, quindi, gestirla noi.
Come avevo detto nel corso della mia esposizione, per quanto riguarda le spiagge libere, là dove sono previste delle gare europee, sicuramente non ce la faremo. Infatti, i tempi, purtroppo, non li stabiliamo noi, ma la legge. Le gare europee hanno un iter più lungo, quindi noi non possiamo ridurlo. Trattandosi, però, di spiagge che sono nella disponibilità pubblica quasi piena, possiamo garantire tutti i servizi che consentono la libera fruibilità del bene da parte dei cittadini anche sotto il profilo della sicurezza.
Questa estate abbiamo fatto un esperimento, affidando la sicurezza a strutture istituzionali. Da un lato, abbiamo chiesto che la vigilanza della città svolta dai militari fosse estesa anche sul litorale, almeno durante il periodo balneare. Quindi, ci è stata garantita una vigilanza dinamica che è servita molto come deterrente anche immediatamente dietro la spiaggia. Come sapete, il litorale nella parte tra Castelporziano e Capocotta consentiva molti fatti illeciti, invece la semplice presenza di militari ha garantito un grosso deterrente.
Inoltre, abbiamo fatto degli accordi con l'Associazione nazionale carabinieri in congedo che ci ha garantito una vigilanza di segnalazione. Ovviamente, loro non possono intervenire materialmente, ma si tratta di una presenza di persone che comunque indossano una maglietta che richiama le istituzioni. Questo ha garantito una tranquillità in più ai bagnanti.
Abbiamo avuto delle ottime operazioni fatte dalla polizia locale o dalle altre forze dell'ordine su segnalazione di questi ragazzi. Peraltro, l'Associazione nazionale non comprende solo carabinieri in congedo, ma anche dei ragazzi che fanno una specie di volontariato della sicurezza. Vogliamo estendere questa esperienza anche ad altre forze di polizia, per esempio con la Polizia di Stato, sempre su base volontaria. Noi garantivamo un minimo rimborso per le spese Pag. 15materiali che sostenevano, ma c'era grande entusiasmo. L'esperienza è stata grandemente apprezzata anche dalla gente.
Del resto, grazie a questo servizio abbiamo eliminato anche tutti i commerci abusivi che notoriamente avvengono sul litorale, con la vendita di ogni tipo di mercanzia. Purtroppo, poi si spostano su altri tratti del litorale perché se li togliamo da una parte poi se ne vanno su un'altra. Credo che ci sia stata anche una lamentela da parte del comune confinante di Fiumicino perché molti si sono riversati sulle spiagge oltre l'aeroporto.
Per quanto riguarda il personale, abbiamo notato che lavorano con più tranquillità anche perché facciamo da schermo. È ovvio, però, che è uno schermo che ha una scadenza.
La nostra presenza ha garantito dei provvedimenti che impedivano, per esempio, gli accessi non controllati. Insomma, funziona come dovrebbe un normale ufficio del nostro Paese, con le sue sacche di impegno. Abbiamo notato, comunque, una certa tranquillità, ma non sappiamo quanto durerà. Speriamo che chi mi seguirà garantisca questi paletti, mantenendo certe regole. Ecco, è sempre una questione di mantenere le regole, ma soprattutto di farle rispettare, controllando che questo accada.
La presidente mi aveva chiesto anche degli strumenti. Noi avevamo chiesto del personale per sostituire quell'altro. Devo dire che nel tempo qualcosa ci è stato dato. Prima del nostro arrivo abbiamo avuto quattro ingegneri. Poi, c'è stato l'arrivo della dottoressa Esposito, che ha preceduto di qualche mese il mio arrivo.
Per fortuna, siamo riusciti a mantenerla perché è un valido tecnico, anche se fino al mese di gennaio era l'unico dirigente che avevamo e faceva di tutto, tranne la parte sociale di cui si occupa la dottoressa Saraceno, che è un'altra figura notevole (poi parleremo delle palestre e così via). Pertanto, la dottoressa Esposito si è occupata di tutto, con grande difficoltà anche di tempi.
Adesso potremmo avere un grosso respiro con questi due funzionari. Sono arrivati altri due ingegneri, quindi speriamo di poter arrivare all'atto finale di abbattere un po’ di muro – non dico tutto, ma almeno la parte più grave e più evidente – con delle azioni che possiamo effettuare direttamente. Questo lo dico per rispondere al senatore Esposito.
La settimana scorsa il prefetto Scialla è stato nominato prefetto di Prato. Ieri sera ho parlato con il capo del personale della sua sostituzione. Siamo vagliando due o tre persone che abbiano l'esperienza giusta per venire in una situazione come questa. Abbiamo già individuato due o tre viceprefetti esperti di situazioni simili per poterla sostituire, cosa che nei prossimi giorni avverrà.
Il problema è che nelle more non possiamo fare determinati atti. Tuttavia, finché non viene sostituita, il prefetto Scialla può comunque firmare perché non è incompatibile con il suo attuale incarico, anche se si deve spostare.
Sulla manifestazione non posso rispondere. Sono un prefetto della Repubblica, quindi non posso giudicare la libertà di espressione del pensiero e le motivazioni delle manifestazioni, se fatte rispettando le regole, quindi l'ordine e la sicurezza pubblica. Anche se mi criticano, per me va bene perché fa parte dei principi democratici.
A maggior ragione non posso esprimere commenti sulle decisioni che prende il Governo in termini di iniziativa legislativa o ordinanze. Posso solo riportarli per avere il quadro normativo che serve a me per operare, visto che sono i binari in cui io mi devo muovere, insieme a quelli tracciati dai procedimenti amministrativi.
Pur avendo fatto tutta la vita il poliziotto, qui faccio l'amministratore. Sostituisco la parte politica e amministrativa del municipio X, quindi non posso fare il poliziotto in quella casa. Lo dico per rispondere anche alla sua domanda. Tuttavia, non è che non penso male.
Come diceva un famoso politico, «a pensar male si fa peccato, ma a volte si indovina». Ci stiamo muovendo, quindi, in questo ambito. Sul merito risponderò segretando.
PRESIDENTE. La manifestazione era contro il prolungamento del commissariamento. Ora, è evidente che chi fa una manifestazione contro il commissariamento...
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. È una dimostrazione di dissenso nei nostri confronti. Questo è evidente. Tuttavia, se entriamo nel merito posso dire che questo è quello che sto facendo. Poi, se qualcuno dissente, ne prendo atto. Se condivido il dissenso, faccio qualcosa, ma non posso sopprimerlo.
PRESIDENTE. Voi dovete continuare a fare il vostro lavoro, anzi possibilmente intensificarlo. Queste manifestazioni avvengono contro l'infiltrazione dello Stato a Ostia.
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. È la risposta che ho dato a qualche giornalista. È chiaro che chi non mi vuole probabilmente ha subito delle azioni, anche perché era una composizione molto variegata. Alla fine, se ne sono usciti dicendo che erano cittadini di Ostia di tutte le estrazioni politiche che chiedevano di tornare al voto.
Io prendo atto della conferma del governo. Non scelgo io di rimanere. Peraltro, accanto all'atto di conferma della mia presenza c'è una relazione che è stata resa pubblica.
PRESIDENTE. Il senatore Esposito deve andare via. Può rispondere sul clima di intimidazione?
DOMENICO VULPIANI, presidente della commissione straordinaria incaricata della gestione del X municipio di Roma Capitale. È un clima che ho avvertito anche io, ma più limitatamente perché ho la pelle più dura, avendo fatto sempre questo mestiere ed essendo abituato a rapporti con situazioni criminali o terroristiche.
A ogni modo, su questa domanda è meglio che risponda la dottoressa Esposito che è un funzionario di un'amministrazione calata in un territorio di questo tipo.
PRESIDENTE. Propongo di passare in seduta segreta.
(Così rimane stabilito. I lavori procedono in seduta segreta, indi riprendono in seduta pubblica).
PRESIDENTE. Ringrazio il prefetto Vulpiani e dichiaro conclusa la seduta.
La seduta termina alle 16.40.