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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 14 ottobre 2016

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: DDL N. 4008 E ABB., PDL N. 2305 E ABB., PDL N. 261 E ABB., MOZIONE N. 1-01287

Ddl n. 4008 e abb. – Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero

Tempo complessivo: 19 ore, di cui:
• discussione generale: 8 ore;
• seguito dell'esame: 11 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatori 30 minuti (complessivamente) 30 minuti (complessivamente)
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 1 ora
Interventi a titolo personale 1 ora e 18 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 1 ora e 41 minuti (con il limite massimo di 13 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 42 minuti 7 ore e 19 minuti
 Partito Democratico 33 minuti 1 ora e 37 minuti
 MoVimento 5 Stelle 35 minuti 1 ora e 6 minuti
 Forza Italia – Il Popolo della
 Libertà – Berlusconi Presidente
32 minuti 45 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 30 minuti 27 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà 31 minuti 36 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
31 minuti 30 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini
 per l'Italia – MAIE
30 minuti 28 minuti
 Civici e Innovatori 30 minuti 24 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
30 minuti 23 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
30 minuti 26 minuti
 Misto: 30 minuti 37 minuti
  Conservatori e Riformisti 8 minuti 9 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 7 minuti 9 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti 6 minuti
  USEI-IDEA (Unione
  Sudamericana Emigrati Italiani)
3 minuti 4 minuti
  FARE! – Pri 2 minuti 3 minuti
  Movimento PPA –Moderati 2 minuti 3 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti 3 minuti

Pdl n. 2305 e abb. – Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta

Tempo complessivo: 17 ore, di cui:
• discussione generale: 8 ore;
• seguito dell'esame: 9 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 20 minuti
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 45 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 20 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 1 ora e 24 minuti (con il limite massimo di 10 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 50 minuti 6 ore e 1 minuto
 Partito Democratico 40 minuti 1 ora e 44 minuti
 MoVimento 5 Stelle 33 minuti 43 minuti
 Forza Italia – Il Popolo della
 Libertà – Berlusconi Presidente
32 minuti 31 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 31 minuti 26 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
31 minuti 26 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei
 Popoli – Noi con Salvini
31 minuti 22 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini
 per l'Italia – MAIE
31 minuti 21 minuti
Civici e Innovatori 30 minuti 21 minuti
Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
30 minuti 20 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
30 minuti 20 minuti
 Misto: 31 minuti 27 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti 7 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 8 minuti 7 minuti
  Minoranze Linguistiche 5 minuti 4 minuti
  USEI-IDEA (Unione
  Sudamericana Emigrati Italiani)
3 minuti 3 minuti
  FARE! - Pri 2 minuti 2 minuti
  Movimento PPA –Moderati 2 minuti 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti 2 minuti

Pdl n. 261 e abb. – Norme in materia di videosorveglianza negli asili nido, nelle scuole dell'infanzia e nelle strutture per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio

Tempo complessivo: 16 ore, di cui:
• discussione generale: 8 ore;
• seguito dell'esame: 8 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatori 30 minuti (complessivamente) 30 minuti (complessivamente)
Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 18 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 1 ora e 13 minuti (con il limite massimo di 8 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 42 minuti 5 ore e 17 minuti
 Partito Democratico 37 minuti 1 ora e 31 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti 38 minuti
 Forza Italia – Il Popolo della
 Libertà – Berlusconi Presidente
31 minuti 27 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 31 minuti 23 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
31 minuti 23 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega
 dei Popoli – Noi con Salvini
30 minuti 19 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini
 per l'Italia – MAIE
30 minuti 19 minuti
Civici e Innovatori 30 minuti 18 minuti
Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
30 minuti 18 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
30 minuti 17 minuti
 Misto: 30 minuti 24 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti 6 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 8 minuti 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti 4 minuti
  USEI-IDEA (Unione
  Sudamericana Emigrati Italiani)
3 minuti 2 minuti
  FARE! - Pri 2 minuti 2 minuti
  Movimento PPA – Moderati 2 minuti 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti 2 minuti

Mozione n. 1-01287 – Iniziative a sostegno dei cittadini colpiti dalla crisi economica, anche in relazione alle risorse attualmente destinate all'accoglienza dei migranti extracomunitari

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 16 minuti
 MoVimento 5 Stelle 31 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
22 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 18 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia
 Libertà
18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega
 dei Popoli – Noi con Salvini
16 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia
 – MAIE
15 minuti
Civici e Innovatori 15 minuti
Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
15 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 14 minuti
 Misto: 20 minuti
  Conservatori e Riformisti 5 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 3 minuti
  USEI-IDEA (Unione Sudamericana
  Emigrati Italiani)
2 minuti
  FARE! – Pri 2 minuti
  Movimento PPA – Moderati 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

TESTO AGGIORNATO AL 2 NOVEMBRE 2016

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 14 ottobre 2016.

  Aiello, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Amici, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Businarolo, Cancelleri, Caparini, Capelli, Casero, Castiglione, Catania, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli, Costa, D'Alia, D'Ambrosio, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Manlio Di Stefano, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Grillo, Kronbichler, La Russa, Locatelli, Lorenzin, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Merlo, Migliore, Nicoletti, Orlando, Paris, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scotto, Spadoni, Tabacci, Velo, Vignali, Zanetti.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 12 ottobre 2016 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CECCONI ed altri: «Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione concernenti la riduzione del numero dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica» (4081);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE DADONE ed altri: «Modifica dell'articolo 68 della Costituzione in materia di immunità dei membri del Parlamento» (4082);
   GIGLI ed altri: «Disposizioni in materia di acquisto di veicoli di servizio elettrici da parte delle pubbliche amministrazioni» (4083);
   GIGLI ed altri: «Disposizioni concernenti il trasferimento per fini riproduttivi di embrioni crioconservati in stato di abbandono» (4084);
   PICCHI: «Disposizioni per la promozione, il sostegno e la valorizzazione delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione storica» (4085);
   RICCIATTI ed altri: «Disposizioni per la valorizzazione dei carnevali storici» (4086);
   BINETTI ed altri: «Disposizioni per la prevenzione e il contrasto delle tossicodipendenze» (4087);
   SPERANZA: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361, in materia di elezione della Camera dei deputati, e delega al Governo per la determinazione dei collegi elettorali uninominali» (4088).

  In data 13 ottobre 2016 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   TURCO ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, in materia di compensi del difensore, dell'ausiliario del magistrato, del consulente tecnico di parte e dell'investigatore privato autorizzato» (4089);
   TURCO ed altri: «Modifiche dell'articolo 131 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, concernente il trattamento dei compensi per la vendita giudiziaria dei beni pignorati nei casi di ammissione al patrocinio a spese dello Stato» (4090);
   GIORGIA MELONI ed altri: «Modifica all'articolo 612-bis del codice penale concernente il reato di atti persecutori commesso nell'esercizio di attività di recupero di crediti» (4091);
   MENORELLO ed altri: «Modifica del termine iniziale di efficacia della legge 6 maggio 2016, n. 52, recante disposizioni in materia di elezione della Camera dei deputati» (4092);
   FANTINATI ed altri: «Modifiche al codice penale e altre disposizioni in materia di contrasto della contraffazione» (4093);
   RIZZETTO ed altri: «Modifica all'articolo 612-bis del codice penale concernente il reato di atti persecutori commesso nell'esercizio di attività di recupero di crediti» (4094);
   NARDUOLO ed altri: «Disposizioni per la celebrazione dell'ottavo centenario della fondazione dell'università degli studi di Padova e dell'università degli studi “ Federico II ” di Napoli» (4095).

  Saranno stampate e distribuite.

Trasmissioni dal Senato.

  In data 13 ottobre 2016 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza la seguente proposta di legge:
   S. 57. – Senatori AMATI ed altri: «Misure per contrastare il finanziamento delle imprese produttrici di mine antipersona, di munizioni e submunizioni a grappolo» (approvata dalla 6a Commissione permanente del Senato) (4096).

  Sarà stampata e distribuita.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge ZAMPA ed altri: «Modifiche al testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286, e altre disposizioni concernenti misure di protezione dei minori stranieri non accompagnati» (1658) è stata successivamente sottoscritta dalla deputata Bruno Bossio.

Modifica del titolo di proposte di legge.

  La proposta di legge n. 3689, d'iniziativa dei deputati DE LORENZIS ed altri, ha assunto il seguente titolo: «Istituzione dei centri per la guida sicura e modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di limitazioni nella guida, di requisiti per la conferma della validità della patente e di pubblicazione di dati dell'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida».

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
   I Commissione (Affari costituzionali):
  PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE GIANLUCA PINI: «Modifiche agli articoli 48, 56 e 57 della Costituzione, in materia di abolizione della circoscrizione Estero» (3995) Parere della III Commissione;
  D'INCÀ ed altri: «Distacco dei comuni di Lamon e di Sovramonte dalla regione Veneto e loro aggregazione alla regione Trentino-Alto Adige, ai sensi dell'articolo 132, secondo comma, della Costituzione e delega al Governo per l'adeguamento delle pertinenti disposizioni legislative» (4033) Parere delle Commissioni V e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  ANDREA MAESTRI ed altri: «Riconoscimento della data del 20 settembre, anniversario della “breccia di Porta Pia” e dell'unità d'Italia, quale solennità civile» (4056) Parere delle Commissioni V e XI.
   III Commissione (Affari esteri):
  SPADONI ed altri: «Ratifica ed esecuzione del Protocollo n. 12 alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, fatto a Roma il 4 novembre 2000» (4067) Parere delle Commissioni I, V e XIV.
   VII Commissione (Cultura):
  BORGHESE e MERLO: «Principi per favorire l'integrazione degli studenti stranieri mediante la conoscenza della tradizione culturale europea attraverso l'insegnamento delle discipline storiche e letterarie nelle scuole di ogni ordine e grado» (4050) Parere delle Commissioni I, V, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
  PALMIZIO: «Disposizioni per la celebrazione del ventiduesimo centenario della morte di Tito Maccio Plauto» (4063) Parere delle Commissioni I, V, VIII, IX, X e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
   IX Commissione (Trasporti):
  DE LORENZIS ed altri: «Istituzione dei centri per la guida sicura e modifiche al codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di limitazioni nella guida, di requisiti per la conferma della validità della patente e di pubblicazione di dati dell'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida» (3689) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni), V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VII, VIII, X, XI, XII, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.
   Commissioni riunite I (Affari costituzionali) e IV (Difesa):
  ZANIN ed altri: «Istituzione dell'onorificenza della medaglia al merito dei donatori di sangue per il personale delle Forze armate e di polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (3969) Parere delle Commissioni V e XII;
  FABRIZIO DI STEFANO: «Disposizioni in materia di ricongiungimento familiare del personale delle Forze armate, delle Forze di polizia, del Corpo della Guardia di finanza e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco» (4027) Parere delle Commissioni II, V, XI e XII.

Trasmissione dalla Corte dei conti.

  Il Presidente della Sezione centrale di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, con lettera in data 10 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 3, comma 6, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, la deliberazione n. 10/2016 del 29 settembre-7 ottobre 2016, con la quale la Sezione stessa ha approvato la relazione concernente i tirocini formativi nel settore dei beni culturali (2013-2015).

  Questo documento è trasmesso alla V Commissione (Bilancio), alla VII Commissione (Cultura) e alla XI Commissione (Lavoro).

Trasmissione dal Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.

  Il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, con lettera in data 6 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13 della legge 28 dicembre 1993, n. 549, le relazioni concernenti il monitoraggio dei livelli dell'ozono stratosferico e della radiazione ultravioletta al suolo, riferite agli anni 2014 e 2015 (Doc. XXVII, n. 28).

  Queste relazioni sono trasmesse alla VIII Commissione (Ambiente).

Trasmissione dal Ministro dell'economia e delle finanze.

  Il Ministro dell'economia e delle finanze, con lettera in data 10 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi degli articoli 5, comma 1, e 6, comma 5, del decreto legislativo 21 novembre 2007, n. 231, la relazione sull'attività di prevenzione del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo, nonché il rapporto annuale sull'attività svolta dall'Unità di informazione finanziaria (UIF) della Banca d'Italia, riferiti all'anno 2015 (Doc. CLX, n. 4).

  Questa documentazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla VI Commissione (Finanze).

Trasmissione dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera dell'11 ottobre 2016, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data, per la parte di propria competenza, alla risoluzione conclusiva SPADONI ed altri n. 8/00188, accolta dal Governo ed approvata dalle Commissioni riunite III (Affari esteri) e X (Attività produttive) nella seduta del 29 giugno 2016, concernente l'acquisizione di terreni su larga scala (cosiddetta land grabbing).

  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alle Commissioni III (Affari esteri) e X (Attività produttive) competenti per materia.

Trasmissione dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

  Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali ha trasmesso un decreto ministeriale recante una variazione di bilancio tra capitoli dello stato di previsione del medesimo Ministero, di pertinenza del centro di responsabilità «Direzione generale per le politiche del personale, l'innovazione organizzativa, il bilancio» , autorizzata, in data 13 settembre 2016, ai sensi dell'articolo 6, comma 14, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135.

  Questo decreto è trasmesso alla V Commissione (Bilancio), alla XI Commissione (Lavoro) e alla XII Commissione (Affari sociali).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 12 e 13 ottobre 2016, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione) (COM(2016) 590 final), corredata dai relativi allegati (COM(2016) 590 final – Annex 1 to 11), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (COM(2016) 591 final), che è assegnata in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 13 ottobre 2016;
   Documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto che accompagna i documenti proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce il codice europeo delle comunicazioni elettroniche (rifusione) e proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (SWD(2016) 304 final), che assegnato è in sede primaria alla IX Commissione (Trasporti);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che l'Unione deve adottare in seno al comitato GNSS Unione europea/Svizzera istituito dall'accordo di cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Confederazione svizzera, dall'altra, sui programmi europei di navigazione satellitare (COM(2016) 620 final), corredata dal relativo allegato (COM(2016) 620 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – La garanzia per i giovani e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile a tre anni di distanza (COM(2016) 646 final), che è assegnata in sede primaria alla XI Commissione (Lavoro);
   Proposta di decisione del Consiglio relativa alla posizione che l'Unione deve adottare in sede di sottocomitato per le questioni sanitarie e fitosanitarie, sottocomitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile, sottocomitato doganale e sottocomitato per le indicazioni geografiche istituiti dall'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra, in merito all'adozione dei regolamenti interni del sottocomitato per le questioni sanitarie e fitosanitarie, del sottocomitato per il commercio e lo sviluppo sostenibile, del sottocomitato doganale e del sottocomitato per le indicazioni geografiche (COM(2016) 656 final), corredata dal relativo allegato (COM(2016) 656 final – Annex 1), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Attuazione della strategia per la cooperazione internazionale in materia di ricerca e innovazione (COM(2016) 657 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 13 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l'Organismo dei regolatori europei delle comunicazioni elettroniche (COM(2016) 591 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – La garanzia per i giovani e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile a tre anni di distanza (COM(2016) 646 final).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

ERRATA CORRIGE

  Nell’Allegato A al resoconto della seduta del 10 ottobre 2016, a pagina 3, seconda colonna, ultima riga, dopo la parola: «(Cultura)» si intendono inserite le seguenti: «e alla IX Commissione (Trasporti)».

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative urgenti volte a garantire la realizzazione del penitenziario di Forlì – 2-01473

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della giustizia, per sapere – premesso che:
   slitterà almeno al 2017 la nascita del nuovo carcere al «Quattro» di Forlì, essendo saltato anche l'appalto con l'ultima ditta esecutrice dei lavori: quest'anno è stata infatti approvata la risoluzione contrattuale. Ora lo Stato e l'azienda sono in contenzioso, sul quale non sono stati forniti dettagli;
   come sottolineato già due anni fa in una precedente interpellanza urgente è una storia infinita quella del penitenziario di Forlì, costruzione tanto più urgente perché la vecchia casa circondariale di via della Rocca versa in uno stato fatiscente, indegno di un Paese civile;
   nel 2009 una parte del carcere fu investita da un crollo che portò alla chiusura della sezione a custodia attenuata, tuttora ancora indisponibile: per riaprirla occorre una manutenzione dell'impianto di riscaldamento e delle docce, la tinteggiatura dei locali e un'accurata pulizia di tutti gli ambienti;
   la struttura ospita circa 150 carcerati (contro una ridotta capienza ricettiva), mentre la polizia penitenziaria risulta essere pari a un centinaio di agenti non totalmente operativi, a causa di limitazioni di vario genere, nei diversi ruoli;
   cinque anni fa i detenuti (che lamentano lunghi tempi di attesa per le risposte dei magistrati di sorveglianza, anche in relazione alle richieste di misure alternative e ai permessi) scrissero una lettera al Presidente della Repubblica Napolitano, minacciando lo sciopero della fame, a causa delle pesantissime condizioni di vita dietro le sbarre;
   sorto a fine Ottocento, il complesso della Rocca mostra l'usura del tempo; il trasferimento sembrava a portata di mano appena sette anni fa, poi è successo di tutto fra «impasto» di burocrazia, imprevisti, interventi delle soprintendenze varie, questioni legate agli appalti e ritrovamento di ordigni bellici;
   nel 2014, il Sottosegretario di Stato Ferri annunciò che la consegna del nuovo istituto sarebbe avvenuta, salvo ulteriori imprevisti, (che sono, puntualmente arrivati) prima della fine di giugno 2016:
   va rilevato che, a fine 2009, l'allora Ministro della giustizia Alfano dichiarò che il carcere sarebbe stato aperto nel dicembre 2012;
   secondo quanto riportato da fonti autorevoli, il contenzioso tra le parti è stato aperto prima che l'azienda portasse a termine il secondo stralcio dei lavori, che sarebbe dovuto terminare nel dicembre dello scorso anno (primo e secondo stralcio avevano un importo complessivo di 51,5 milioni di euro);
   al momento, risultano essere stati realizzati al 100 per cento (per 7,5 milioni di euro complessivi) parte degli alloggi di servizio, gli edifici tecnologici e le reti impiantistiche. Il costo iniziale dell'opera era 59 milioni di euro –:
   quali urgenti ed efficaci iniziative il Ministro interpellato intenda adottare, ai fini di una ripresa e conseguente accelerazione dei lavori.
(2-01473) «Molea, Monchiero».


Iniziative per il riconoscimento degli indennizzi a favore di tutti i pescatori che operano nei pressi del poligono di Capo Frasca, anche attraverso la revisione del protocollo d'intesa siglato con la regione Sardegna il 9 agosto 1999 – 2-01502

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   nel poligono di Capo Frasca, utilizzato per addestramento militare, sulla costa occidentale di Sardegna, ordigni inesplosi a terra e in mare hanno creato, spesso, enormi danni alla flora e fauna;
   in merito all'incendio che nel 2014 distrusse circa 30 ettari di macchia mediterranea e ai boati di alcuni aerei che, avendo superato la barriera del suono, causarono panico tra i cittadini e tra i turisti sulle spiagge della Sardegna, la prima firmataria del presente atto ha già interrogato più volte il Governo;
   gli addestramenti impegnano un'area di sicurezza interdetta alla navigazione e alle attività dei pescatori e le marinerie dei comuni di Arbus, Guspini, Terralba, Arcidano, Marceddì, Cabras, Riola Sardo, Oristano;
   il protocollo di intesa del 1999 tra la regione autonoma della Sardegna e il Ministero della difesa per il riconoscimento degli indennizzi alle cooperative di pescatori, penalizzati nelle attività di pesca, esclude dal risarcimento le marinerie adiacenti al poligono e, in particolare ai pescatori di Marceddì, Arbus, Terralba, Cabras, Riola Sardo, S. Vero Milis, S. Giusta, Marrubbiu, Arborea, Oristano; l'articolo 332, comma 5, del codice dell'ordinamento militare del 2010, prevede, invece, che: «al pagamento degli indennizzi per tutti gli sgomberi e le occupazioni di cui al comma 1, nonché per eventuali danni, si provvede con le modalità previste dal comma 15 dell'articolo 325»;
   nel 2013 il Ministero della difesa ha assicurato alle cooperative della zona una immediata risoluzione del problema, ma ad oggi non ci sono stati atti concreti conseguenti;
   risulta, da notizie di stampa, che circa 600 pescatori, in stato di agitazione, se non avranno risposte positive nel più breve tempo possibile, proseguiranno l'azione nella zona interdetta –:
   quali iniziative possibili e urgenti il Governo intenda intraprendere per il riconoscimento degli indennizzi a favore di tutti i pescatori che operano nei pressi del poligono di Capo Frasca e delle marinerie dell'oristanese, poiché lesi nei propri diritti;
   se possa essere valutata l'opportunità di procedere alla revisione del protocollo d'intesa siglato con la regione autonoma della Sardegna il 9 agosto 1999 per includere gli aventi diritto all'indennità di cui in premessa penalizzati dall'interdizione di tratti di mare dovuta alle esercitazioni militari, sulla base delle norme previste dagli articolo 7 e 15 della legge n.  898 del 1976, dalla legge n.  104 del 1990 e dal citato protocollo d'intesa e dalla successiva integrazione dell'8 settembre 2005.
(2-01502) «Pes, Cinzia Maria Fontana».


Intendimenti in ordine alla vertenza delle cooperative dei pescatori dei comuni adiacenti al poligono di Capo Frasca in merito al riconoscimento degli indennizzi per le limitazioni dell'attività di pesca, anche alla luce di impegni già assunti dal Governo – 2-01504

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro della difesa, il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   il poligono di tiro di Capo Frasca è il terzo d'Europa per estensione territoriale e si estende in un'area di 14 chilometri quadrati, sul territorio del comune di Arbus, nella costa sudoccidentale della Sardegna;
   la segnalata presenza di ordigni inesplosi a terra e soprattutto in mare e le attività di esercitazioni aria-terra fanno ricadere su ampia parte del territorio circostante il divieto di esercitare la pesca, coinvolgendo e penalizzando quindi in maniera diretta le popolazioni, i pescatori, le cooperative e le marinerie di Arbus, Guspini, Terralba, Arcidano, Marceddì, Cabras, Riola Sardo, Oristano;
   in base all'articolo 332 del codice dell'ordinamento militare – decreto legislativo n.  66 del 2010 – ai commi 1 e 5, che richiama il comma 15 dell'articolo 325 dello stesso ordinamento è previsto un indennizzo in favore delle attività che vedono leso il loro diritto di impresa;
   l'attività della pesca nei tratti di mare interdetti adiacenti al poligono di Capo Frasca è fortemente penalizzata dalle limitazioni dovute alle attività militari, ma i pescatori, in particolare dei comuni di Arbus, Oristano, Terralba, Santa Giusta, Cabras, Arborea, Marrubiu non sono inseriti tra i beneficiari degli indennizzi come previsto dalle leggi n.  898 del 1976 e n.  104 del 1990 e dal protocollo d'intesa siglato nel 1999 tra il Ministero della difesa e la regione autonoma della Sardegna;
   il protocollo d'intesa del 1999 tra il Ministero della difesa e la regione autonoma della Sardegna recante disposizioni in merito all'articolo 15 della legge n.  898 del 1976 riconosce che le marinerie interessate all'erogazione degli indennizzi siano quelle di Sant'Antioco, Calasetta, Sant'Anna Arresi, Teulada, Porto Scuso, Domusdemaria, Buggerru, Carloforte iscritte al Compartimento Marittimo di Sant'Antioco ed adiacenti alle aree interdette del poligono di Capo Teulada, e di Tortoli, Villaputzu, Tertenia, Lotzorai, Siniscola, Orosei, Posada, Dorgali, iscritte all'ufficio circondariale marittimo di Arbatax e agli uffici locali di Cala Gonone e Siniscola, adiacenti al poligono interforze del Salto di Quirra;
   sono pertanto escluse dagli indennizzi le cooperative di pescatori, le marinerie e le imbarcazioni delle province del Medio Campidano e del Golfo di Oristano, e in particolare dei comuni di Arbus, Terralba, Cabras, Riola Sardo, S. Vero Milis, S. Giusta, Marrubiu, Arborea, Oristano iscritte al compartimento marittimo di Oristano, tutte adiacenti al poligono di tiro di Capo Frasca e fortemente penalizzate nell'attività della pesca dai tratti di mare interdetti per le esercitazioni militari;
   l'area marina che circonda il poligono di Capo Frasca è interdetta permanentemente alla navigazione civile per 3 miglia marine, sulla base di una ordinanza del 2005. Tale condizione – creando una sorta di campana intorno alla penisola del poligono – taglia letteralmente in due l'area di Costa Verde (Arbus) dall'area di Marceddì (Terralba) e Torregrande (Oristano), ovvero le uniche due aree dove sono presenti strutture portuali. La maggior parte delle imbarcazioni, inoltre, non è in possesso della licenza per navigare oltre le 3 miglia, generando in tal modo il paradosso che conduce a una condizione di violazione delle ordinanze e delle norme di navigazione sia che si attraversi l'area marina interdetta, sia che la si circumnavighi;
   il 13 ottobre 2015 il comune di Arbus ha inoltrato al Ministero della difesa una comunicazione nella quale segnala sia il problema dell'area interdetta che la questione dell'interdizione permanente ordinata nel 2005, suggerendo altresì il contenimento dell'interdizione sul piano temporale, rendendola temporanea, ovvero limitata all'effettivo esercizio dell'attività militare e quindi a un calendario certo delle esercitazioni, nonché sul piano dell'estensione, contenendo nelle 2 miglia marine l'area di interdizione alla navigazione;
   la risoluzione conclusiva n.  8-00142 a prima firma Piras, approvata dalla IV Commissione difesa della Camera dei deputati il 27 Ottobre 2015, avente ad oggetto «il riconoscimento di indennizzi per la limitazione dell'attività di pesca alle cooperative pescatori dei Comuni adiacenti il poligono di tiro di Capo Frasca», impegnava il Governo, fra le altre cose «ad attivare un tavolo di concertazione Stato, Regione, Enti Locali insistenti nell'area, associazioni di rappresentanza dei lavoratori della pesca, al fine di definire condizioni e criteri – certi e verificabili – di accesso al beneficio dell'indennizzo, al fine di prevenire possibili abusi.»;
   il tavolo tecnico di concertazione, istituito ai sensi della citata risoluzione dalla presidenza della regione Sardegna, ha visto coinvolti rappresentanti dello Stato Maggiore della difesa, del Ministero della difesa, regione, enti locali e associazioni di categoria dei pescatori, si è riunito in un clima di serena e reciproca collaborazione nei primi mesi del 2016 e, dopo quattro riunioni plenarie regolarmente convocate, ha concluso i suoi lavori il 3 marzo 2016, raggiungendo e sottoscrivendo un accordo completo e condiviso su tutte le tematiche affrontate, confermando la ragionevolezza delle istanze che sono state oggetto dei lavori;
   le associazioni di categoria e gli enti locali coinvolti hanno scritto in data 22 giugno 2016 una missiva a tutte le istituzioni interessate, tra cui il Ministero della difesa, la regione Sardegna e tutti i componenti della Commissione, proclamando lo stato di agitazione;
   ad oggi viene constatata l'assenza di improcrastinabili riscontri ufficiali da parte del Governo sulle urgenti tematiche approfondite. Nello specifico, inoltre, il documento conclusivo del tavolo di concertazione di cui sopra – conclusosi il 3 marzo 2016 – è stato inviato con resoconto ufficiale «prot. Nr. 0002384» dalla regione Sardegna al Ministero della difesa;
   a partire dal 4 ottobre 2016 – in concomitanza con l'inizio delle esercitazioni di terra e di mare oltre che data la presenza della Commissione di inchiesta sull'uranio in visita in quei giorni presso tutti i poligoni della regione Sardegna – le parti coinvolte nella vertenza hanno dichiarato ed iniziato una mobilitazione che non avrà soluzione di continuità –:
   se i Ministri interpellati non intendano attivarsi immediatamente per sanare questa iniqua situazione e per scongiurare l'inasprimento della vertenza in questione, considerata sia la delicatezza del tema della presenza militare nelle terre e nei mari di Sardegna, che gli impegni precedentemente assunti con la risoluzione n. 8-00142.
(2-01504) «Piras, Duranti, Scotto, Quaranta, Ricciatti, Carlo Galli».


Iniziative volte ad estendere l'applicazione delle disposizioni limitative della pubblicità del gioco d'azzardo anche alla pubblicità indiretta – 2-01503

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, per sapere – premesso che:
   come si è appreso da notizie di stampa, dal 6 ottobre 2016 (a partire già dall'incontro di calcio con la Spagna) e fino al 2018, il main sponsor della nazionale di calcio italiana e delle altre selezioni italiane sarà intralot, società dei gruppo Gamenet attiva nel mondo scommesse e uno dei maggiori concessionari di gioco in Italia;
   il presidente della FIGC, Carlo Tavecchio, ha dichiarato che l'intento di questa operazione vuole essere quello di avviare «una partnership incentrata sui valori, visto che una parte fondamentale dell'accordo prevede l'impegno in attività sociali, rafforzando così il lavoro della Federcalcio nella promozione della cultura della legalità e per la diffusione di comportamenti consapevoli all'interno del mondo del calcio»;
   tuttavia, tale scelta appare, agli occhi non solo di varie associazioni dei consumatori, un connubio molto pericoloso a livello d'immagine nel contesto della lotta al gioco d'azzardo e alle scommesse;
   Roberto Tascini, presidente dell'Adoc, ha infatti dichiarato: «Guardiamo con profondo scetticismo alla sponsorizzazione della Nazionale di calcio da parte di un operatore del betting, al di là delle finalità dell'accordo, sicuramente nobili, espresse dalla Figc e da Intralot, poiché a livello d'immagine e di impatto psicologico sui consumatori, in particolare minorenni e anziani, appare quantomeno inopportuno collegare un simbolo dello sport per tutti gli italiani, quale è la squadra di calcio nazionale, al mondo delle scommesse e dell'azzardo»;
   è bene ricordare che nel 2014 la Commissione europea è intervenuta in materia di gioco d'azzardo patologico (Gap) con una raccomandazione sul gioco d'azzardo on-line, con cui ha stabilito i principi che gli Stati membri sono invitati a osservare al fine di tutelare i consumatori, con particolare attenzione ai minori e ai soggetti più deboli, sottolineando la necessità di fornire informazioni ai giocatori circa i rischi cui vanno incontro, di realizzare una pubblicità responsabile, di vietare ai minori l'accesso al gioco d'azzardo on-line, di creare un conto di gioco per determinare l'identità e, soprattutto, l'età del consumatore, con fissazione di un limite di spesa e messaggi periodici su vincite e perdite, realizzate; e, ancora, di prevedere linee telefoniche per fornire assistenza ai giocatori, un'attività formativa anche per i dipendenti delle case da gioco e campagne di informazione sui rischi legati al gioco d'azzardo;
   nella legge di stabilità 2016 (legge n.  208 del 2015), peraltro sono state approvate anche disposizioni limitative della pubblicità, con riferimento sia agli orari in cui sono vietati i messaggi pubblicitari nelle tv generaliste sia ai contenuti dei messaggi stessi;
   appare inopportuno che a fare da sponsor della nazionale di calcio, vista e seguita da milioni di italiani, sia una società attiva nel mondo delle scommesse, anche in ragione dei recenti scandali legati al calcio scommesse, che hanno gravemente compromesso la trasparenza e l'onestà del mondo dello sport e del calcio in particolare –:
   atteso che la vicenda, ad avviso degli interpellanti, dimostra chiaramente che il divieto di pubblicità inserito nella legge di stabilità 2016 è facilmente aggirabile, se non intenda assumere iniziative normative per estenderlo anche alla pubblicità indiretta, soprattutto per quanto riguarda le sponsorizzazioni sportive per evitare il ripetersi di episodi del genere.
(2-01503) «Mantero, Simone Valente, Baroni, Basilio, Lorefice, Di Vita, Silvia Giordano, Colonnese, Grillo, Nesci, Agostinelli, Battelli, Benedetti, Massimiliano Bernini, Paolo Bernini, Nicola Bianchi, Bonafede, Brescia, Businarolo, Busto, Cancelleri, Carinelli, Cecconi, Chimienti, Ciprini, Colletti, Cominardi, Corda, Cozzolino, Crippa, Da Villa».


Chiarimenti in ordine allo svolgimento di ispezioni e revisioni da parte del Ministero dello sviluppo economico nei confronti di società cooperative coinvolte in recenti inchieste giudiziarie – 2-01505

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dello sviluppo economico, per sapere – premesso che:
   nel 2014 e nel 2015, alcune inchieste giornalistiche e una successiva indagine della magistratura romana denominata «mondo di mezzo» hanno rivelato l'esistenza di un'organizzazione criminale «indigena» che – anche grazie ad una delinquenziale intesa tra pezzi di classe politica e classe imprenditoriale – ha per anni avvelenato il Governo della città di Roma;
   secondo quanto emerso dalle indagini, molte delle società coinvolte nell'inchiesta sono di natura cooperativa;
   in particolare, da una ricerca svolta sulle fonti di stampa, risulta che siano rimaste a vario titolo, sia direttamente che indirettamente, coinvolte nelle indagini relative all'inchiesta «mondo di mezzo» le seguenti società cooperativa: 1) Cooperativa 29 Giugno ONLUS, 2) 29 Giugno Servizi Società Cooperativa di Produzione e Lavoro, 3) Cooperativa Speciale ABC, 4) Eriches 29 Consorzio di Cooperative Sociali, 5) Dioniso Cooperativa Sociale, 6) Formula Sociale Società Cooperativa, 7) Casa Comune 2000, 8) Consorzio Formula ambiente, 9) Formula Sociale società cooperativa, 10) Formula Sociale società cooperativa sociale integrata a responsabilità limitata Onlus 11) La Cascina Cooperativa, 12) Domus Caritatis Società Cooperativa Sociale, 13) Tre Fontane Società Cooperativa Sociale, 14) Osa Mayor Cooperativa Sociale Onlus, 15) Mediterranea Cooperativa Sociale Onlus, 16) Edera Società Cooperativa Sociale, 17) CNS – Consorzio Nazionale Servizi Società cooperativa, 18) Consorzio Sol.co, 19) Tre Fontane Cooperativa Sociale, 20) Cooperativa Deposito Locomotive;
   quella relativa a «mafia capitale» è in realtà solo una delle inchieste che negli ultimi anni hanno lasciato intravedere un sempre più evidente collegamento tra politica e criminalità organizzata e mondo cooperativo, sempre più spesso coinvolto in tali scandali;
   infatti, altre indagini hanno coinvolto reti di cooperative: in particolare il consorzio Gesconet, riconducibile a Pierino Tulli, oggetto dell'interrogazione n.  4-08463 del 18 marzo 2015 che non ha avuto ancora risposta, al quale si contesta un'evasione complessiva di 1,7 miliardi di euro e vede indagate 62 persone per reati tributari, bancarotta e riciclaggio. Agli interpellanti risulta che a questo consorzio, è direttamente o indirettamente collegata una moltitudine di cooperative e consorzi tra cui: Consorzio Nord, Consorzio Centro, Consorzio Sud, La Mega Coop, Omega Group società cooperativa, Logistica Service, Cooperativa Storage S.c.r.l., Consorzio SAPP, Euro log società cooperativa, Punto lavoro società cooperativa, New services soc. coop., Log-out soc. coop., Consorzio C.L. in liquidazione coatta amministrativa, Consorzio C.P. – fallito, Gesco Centro Società consortile per azioni – fallita, Server Coop, Fin.  Servizi, New Services, Maxima, Active, Log Out, New Energy, Work People, La Fiumicinese Giovanile di Produzione e Lavoro, Be Coop, Progettazione Restauri Consolidamenti, Edilmor, Cassiopea Coop, Even, El.Da. Soc. Copp., C.E.D.E.S., Clean Services, Sicurint, D. & F., Ge. Tra. Ma., Logistic Services;
   per quanto riguarda la vicenda legata alla gestione del C.a.r.a. di Mineo, da diverse fonti stampa, si apprende che le cooperative coinvolte sono: Sisifo, capofila dell'Associazione temporanea d'imprese, il consorzio Sol Calatino, la Casa della solidarietà, Senis hospes, La Cascina e Pizzarotti s.p.a. (proprietaria della struttura);
   come noto, le società cooperative sono sottoposte alla vigilanza da parte del Ministero dello sviluppo economico, secondo quanto disposto dal decreto legislativo 2 agosto 2002, n.  220, recante «Norme in materia di riordino della vigilanza sugli enti cooperativi»;
   gli interpellanti ritengono di fondamentale importanza – anche al fine di accertare l'utilità e l'efficacia delle ispezioni ministeriali – appurare se negli anni a cui si riferiscono le accuse della magistratura tali società cooperative siano state oggetto di revisione da parte del Ministero delle sviluppo economico e con quale esito –:
   quali siano le date in cui le cooperative citate in premessa sono state negli ultimi dieci anni oggetto di eventuale ispezione e/o revisione da parte del Ministero dello sviluppo economico ai sensi del citato decreto legislativo n.  220 del 2002 e quale sia l'esito di tali ispezioni e/o revisioni, anche con riferimento a tutti gli eventuali soci delle suddette società che hanno la forma di cooperativa.
(2-01505) «Pesco, Luigi Di Maio, Crippa, Dadone, D'Ambrosio, Manlio Di Stefano, Dieni, Gallinella, Luigi Gallo, Grande, L'Abbate, Liuzzi, Lombardi, Lupo, Mannino, Marzana, Micillo, Nuti, Parentela, Petraroli, Rizzo, Paolo Nicolò Romano, Sarti, Scagliusi, Sibilia, Spadoni, Spessotto, Terzoni, Tofalo, Tripiedi, Vacca, Vallascas, Vignaroli, Zolezzi».