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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 21 ottobre 2016

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: Pdl nn. 1658, 106 ed abb. e 2354 e Mozione n. 1-01395

Pdl n. 1658 – Disposizioni in materia di protezione dei minori stranieri non accompagnati

Discussione generale: 8 ore.

Relatore 20 minuti
Governo 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 20 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 50 minuti
 Partito Democratico 40 minuti
 MoVimento 5 Stelle 33 minuti
 Forza Italia – Il Popolo della Libertà
 – Berlusconi Presidente
32 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia
 Libertà
31 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 31 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini 31 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia – MAIE 31 minuti
 Civici e Innovatori 30 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
30 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 30 minuti
 Misto: 31 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti
  Alternativa Libera - Possibile 8 minuti
  Minoranze Linguistiche 5 minuti
  USEI-IDEA (Unione Sudamericana Emigrati Italiani) 3 minuti
  FARE! – Pri 2 minuti
  Movimento PPA – Moderati 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti

Pdl n. 106 e abb. – Disposizioni concernenti il marchio italiano di qualità ecologica dei prodotti cosmetici

Tempo complessivo: 15 ore, di cui:
• discussione generale: 8 ore;
• seguito dell'esame: 7 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatori 30 minuti

(complessivamente)

30 minuti

(complessivamente)

Governo 20 minuti 20 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 18 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 1 ora e 2 minuti (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 42 minuti 4 ore e 28 minuti
 Partito Democratico 37 minuti 1 ora e 17 minuti
 MoVimento 5 Stelle 32 minuti 32 minuti
 Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente 31 minuti 23 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
31 minuti 19 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 31 minuti 19 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini 30 minuti 16 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia – MAIE 30 minuti 16 minuti
 Civici e Innovatori 30 minuti 16 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
30 minuti 15 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
30 minuti 15 minuti
 Misto: 30 minuti 20 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti 5 minuti
  Alternativa Libera – Possibile 8 minuti 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 4 minuti 3 minuti
  USEI-IDEA (Unione
  Sudamericana Emigrati Italiani)
3 minuti 2 minuti
  FARE! – Pri 2 minuti 2 minuti
  Movimento PPA – Moderati 2 minuti 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) – Liberali per l'Italia (PLI) 2 minuti 2 minuti

Pdl n. 2354 – Modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, concernenti il trattamento economico e previdenziale spettante ai membri del Parlamento

Tempo complessivo: 20 ore, di cui:
• discussione generale: 8 ore;
• seguito dell'esame: 12 ore.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore 20 minuti 25 minuti
Governo 20 minuti 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 1 ora
Interventi a titolo personale 1 ora e 20 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 1 ora e 53 minuti (con il limite massimo di 13 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 5 ore e 50 minuti 8 ore e 7 minuti
 Partito Democratico 40 minuti 2 ore e 20 minuti
 MoVimento 5 Stelle 33 minuti 58 minuti
 Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente 32 minuti 42 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra
 Ecologia Libertà
31 minuti 35 minuti
 Area Popolare (NCD-UDC) 31 minuti 34 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini 31 minuti 30 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia – MAIE 31 minuti 29 minuti
 Civici e Innovatori 30 minuti 28 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
30 minuti 28 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza
 Nazionale
30 minuti 26 minuti
 Misto: 31 minuti 37 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti 9 minuti
  Alternativa Libera – Possibile 8 minuti 9 minuti
  Minoranze Linguistiche 5 minuti 6 minuti
  USEI-IDEA (Unione
  Sudamericana Emigrati Italiani)
3 minuti 4 minuti
  FARE! – Pri 2 minuti 3 minuti
  Movimento PPA – Moderati 2 minuti 3 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) – Liberali per l'Italia (PLI) 2 minuti 3 minuti

Mozione n. 1-01395 – Salvaguardia del servizio sanitario nazionale e politiche in materia di salute

Tempo complessivo, comprese le dichiarazioni di voto: 6 ore (*).

Governo 25 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti
Tempi tecnici 5 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 4 ore e 20 minuti
 Partito Democratico 1 ora e 16 minuti
 MoVimento 5 Stelle 31 minuti
 Forza Italia – Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente 22 minuti
 Sinistra Italiana – Sinistra Ecologia Libertà 18 minuti
 Area Popolare (NCD – UDC) 18 minuti
 Lega Nord e Autonomie – Lega dei Popoli – Noi con Salvini 16 minuti
 Scelta Civica verso Cittadini per l'Italia – MAIE 15 minuti
 Civici e Innovatori 15 minuti
 Democrazia Solidale – Centro
 Democratico
15 minuti
 Fratelli d'Italia – Alleanza Nazionale 14 minuti
 Misto: 20 minuti
  Conservatori e Riformisti 5 minuti
  Alternativa Libera – Possibile 4 minuti
  Minoranze Linguistiche 3 minuti
  USEI-IDEA (Unione Sudamericana
  Emigrati Italiani)
2 minuti
  FARE! – Pri 2 minuti
  Movimento PPA – Moderati 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI)
  – Liberali per l'Italia (PLI)
2 minuti

(*) Al tempo sopra indicato si aggiungono 5 minuti per l'illustrazione della mozione.

TESTO AGGIORNATO AL 24 OTTOBRE 2016

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 21 ottobre 2016.

  Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Amici, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bruno Bossio, Bueno, Cancelleri, Caparini, Capelli, Carrescia, Casero, Castiglione, Catania, Censore, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cirielli, Costa, Costantino, D'Alia, D'Ambrosio, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Epifani, Faraone, Fedriga, Ferranti, Fico, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Formisano, Franceschini, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giachetti, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Grillo, La Russa, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Mannino, Marazziti, Merlo, Migliore, Morassut, Orlando, Paris, Pes, Pisicchio, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Rigoni, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Scotto, Sereni, Tabacci, Valeria Valente, Velo, Zanetti.

Annunzio di proposte di legge.

  In data 19 ottobre 2016 è stata presentata alla Presidenza la seguente proposta di legge d'iniziativa dei deputati:
   COMINELLI e BRATTI: «Modifiche all'articolo 195 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, concernenti l'introduzione del fattore di pressione tra i criteri di valutazione per la localizzazione delle discariche» (4103).

  In data 20 ottobre 2016 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   BOSSI: «Restituzione dell'imposta municipale propria versata per l'anno 2014 per taluni terreni agricoli» (4104);
   BRIGNONE ed altri: «Modifiche alla legge 11 febbraio 1992, n. 157, concernenti l'introduzione del divieto di utilizzo di richiami vivi» (4105);
   BRIGNONE ed altri: «Istituzione di un fondo per i centri di recupero della fauna selvatica» (4106);
   ARTINI: «Modifiche all'articolo 1 della legge 9 marzo 1971, n. 98, in materia di provvidenze per il personale dipendente da organismi militari operanti nel territorio nazionale nell'ambito della Comunità atlantica» (4107).

  Saranno stampate e distribuite.

Trasmissioni dal Senato.

  In data 20 ottobre 2016 il Presidente del Senato ha trasmesso alla Presidenza i seguenti disegni di legge:
   S. 2525. – «Ratifica ed esecuzione del Protocollo al Trattato del Nord Atlantico sull'adesione del Montenegro, fatto a Bruxelles il 19 maggio 2016» (approvato dal Senato) (4108);
   S. 2036. – «Ratifica ed esecuzione dell'Accordo tra la Repubblica italiana e la Repubblica di Slovenia sulla linea del confine di Stato nel tratto regimentato del torrente Barbucina/Čubnica nel settore V del confine, fatto a Trieste il 4 dicembre 2014» (approvato dal Senato) (4109).

  Saranno stampati e distribuiti.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge MURA ed altri: «Adesione della Repubblica italiana alla Convenzione europea relativa al risarcimento delle vittime di reati violenti, fatta a Strasburgo il 24 novembre 1983, sua esecuzione e delega al Governo per l'adozione di norme di attuazione» (3989) è stata successivamente sottoscritta dal deputato Carella.

Assegnazione di progetti di legge a Commissioni in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, i seguenti progetti di legge sono assegnati, in sede referente, alle sottoindicate Commissioni permanenti:
  I Commissione (Affari costituzionali):

   BECHIS ed altri: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Stefano Cucchi e sulle morti verificatesi in circostanze analoghe» (4076) Parere delle Commissioni II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V;

   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE CECCONI ed altri: «Modifiche agli articoli 56 e 57 della Costituzione concernenti la riduzione del numero dei componenti della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica» (4081).
  VI Commissione (Finanze):

   D'INCECCO ed altri: «Modifica all'articolo 15 del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di detraibilità delle spese sostenute per l'acquisto di alimenti a fini medici speciali» (3901) Parere delle Commissioni I, V e XII;

   CARIELLO e PISANO: «Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle operazioni di risanamento, ristrutturazione e privatizzazione del Banco di Napoli» (4053) Parere delle Commissioni I, II (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per le disposizioni in materia di sanzioni) e V.
  VII Commissione (Cultura):

   SAMMARCO: «Disciplina delle attività cinematografiche e delega al Governo per l'emanazione di un testo unico per il riordino delle disposizioni riguardanti le medesime attività» (3181) Parere delle Commissioni I, III, V, VI (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento, per gli aspetti attinenti alla materia tributaria), VIII, IX, X, XI, XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Trasmissioni dal Presidente del Senato.

  Il Presidente del Senato, con lettere in data 18 ottobre 2016, ha comunicato che sono state approvate, ai sensi dell'articolo 144, commi 1 e 6, del Regolamento del Senato, le seguenti risoluzioni:
   risoluzione della 7a Commissione (Istruzione) sulla proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa a un Anno europeo del patrimonio culturale (COM(2016) 543 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 155), che è trasmessa alla VII Commissione (Cultura) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione della 1a Commissione (Affari costituzionali) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di paese terzo o da un apolide (rifusione) (COM(2016) 270 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 156), che è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione della 1a Commissione (Affari costituzionali) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce l’«Eurodac» per il confronto delle impronte digitali per l'efficace applicazione del regolamento (UE) n. 604/2013 che stabilisce i criteri e i meccanismi di determinazione dello Stato membro competente per l'esame di una domanda di protezione internazionale presentata in uno degli Stati membri da un cittadino di paese terzo o da un apolide, per l'identificazione di cittadini di Paesi terzi o apolidi il cui soggiorno è irregolare e per le richieste di confronto con i dati Eurodac presentate dalle autorità di contrasto degli Stati membri e da Europol a fini di contrasto (rifusione) (COM(2016) 272 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 157), che è trasmessa I Commissione (Affari costituzionali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione della 1a Commissione (Affari costituzionali) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un quadro dell'Unione per il reinsediamento e modifica il regolamento (UE) n. 516/2014 del Parlamento europeo e del Consiglio (COM(2016) 468 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 158), che è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea);
   risoluzione della 12a Commissione (Igiene) sulla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (CE) n. 1920/2006 per quanto riguarda lo scambio di informazioni, il sistema di allarme rapido e la procedura di valutazione dei rischi sulle nuove sostanze psicoattive (COM(2016) 547 final) (atto Senato Doc. XVIII, n. 159), che è trasmessa alla II Commissione (Giustizia), alla XII Commissione (Affari sociali) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dal Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale.

  Il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, con lettera del 13 ottobre 2016, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data all'ordine del giorno CARRESCIA n. 9/3301/1, accolto dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 17 maggio 2016, concernente la promozione di investimenti nel settore delle tecnologie per l'ambiente nell'ambito dell'Accordo quadro di partenariato tra Unione europea e Mongolia.

  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla III Commissione (Affari esteri) competente per materia.

Trasmissione dal Ministro dell'interno.

  Il Ministro dell'interno, con lettera del 17 ottobre 2016, ha trasmesso una nota relativa all'attuazione data all'ordine del giorno LABRIOLA n. 9/2803-A/20, accolto come raccomandazione dal Governo nella seduta dell'Assemblea del 20 febbraio 2015, concernente l'incremento delle dotazioni organiche del Corpo nazionale dei vigili del fuoco.

  La suddetta nota è a disposizione degli onorevoli deputati presso il Servizio per il Controllo parlamentare ed è trasmessa alla I Commissione (Affari costituzionali) competente per materia.

Trasmissione dalla Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento.

  La Ministra per le riforme costituzionali e i rapporti con il Parlamento, con lettera pervenuta in data 20 ottobre 2016, ha trasmesso un nuovo testo del progetto di Documento programmatico di bilancio per l'anno 2017 (Doc. CCVII, n. 2), già trasmesso in data 18 ottobre 2016, ai sensi dell'articolo 9, comma 1-bis, della legge 31 dicembre 2009, n. 196.

  Questo documento è stato trasmesso alla V Commissione (Bilancio).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 18 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 4, primo periodo, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica i regolamenti (UE) n. 1316/2013 e (UE) 2015/1017 per quanto riguarda la proroga del Fondo europeo per gli investimenti strategici e il potenziamento tecnico di tale Fondo e del polo europeo di consulenza sugli investimenti (COM(2016) 597 final).

  Questa relazione è trasmessa alla V Commissione (Bilancio) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  Il Consiglio dell'Unione europea, in data 19 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi del Trattato sull'Unione europea, la posizione del Consiglio in prima lettura in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce condizioni specifiche per la pesca degli stock di acque profonde nell'Atlantico nord-orientale e disposizioni relative alla pesca nelle acque internazionali dell'Atlantico nord-orientale e che abroga il regolamento (CE) n. 2347/2002 del Consiglio (11625/1/16 REV 1), corredata dalla relativa motivazione (11625/1/16 REV 1 ADD 1), che è assegnata, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla XIII Commissione (Agricoltura), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  La Commissione europea, in data 19 e 20 ottobre 2016, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo al Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (European Fund for Sustainable Development, EFSD) e che istituisce la garanzia dell'EFSD e il fondo di garanzia EFSD (COM(2016) 586 final), che è assegnata in sede primaria alla III Commissione (Affari esteri);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – Sesta relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento (COM(2016) 636 final), corredata dei relativi allegati (COM(2016) 636 final – Annex 1, Annex 2 e Annex 3), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali);
   Progetto di bilancio rettificativo n. 5 al bilancio generale 2016 – Applicazione della decisione sulle risorse proprie 2014/335/UE in seguito al completamento del processo di ratifica e alla sua entrata in vigore il 1o ottobre 2016 (COM(2016) 660 final), che è assegnata in sede primaria alla V Commissione (Bilancio);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione del regolamento (UE) n. 691/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio relativo ai conti economici ambientali europei (COM(2016) 663 final), che è assegnata in sede primaria alle Commissioni riunite V (Bilancio) e VIII (Ambiente);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio riguardante gli strumenti alternativi ai rating del credito esterni, la situazione del mercato dei rating del credito, la concorrenza e la governance nel settore dei rating del credito, la situazione del mercato dei rating degli strumenti finanziari strutturati e la fattibilità di un'agenzia di rating del credito europea (COM(2016) 664 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Proposta di decisione di esecuzione del Consiglio recante modifica della decisione 2009/790/CE, che autorizza la Repubblica di Polonia a introdurre una misura speciale di deroga all'articolo 287 della direttiva 2006/112/CE relativa al sistema comune d'imposta sul valore aggiunto (COM(2016) 665 final), che è assegnata in sede primaria alla VI Commissione (Finanze);
   Relazione della Commissione – Relazione di sintesi sulla qualità dell'acqua potabile nell'Unione alla luce delle relazioni degli Stati membri relative al periodo 2011-2013 a norma dell'articolo 13, paragrafo 5, della direttiva 98/83/CE (COM(2016) 666 final), che è assegnata in sede primaria alla XII Commissione (Affari sociali);
   Progetto di bilancio rettificativo n. 6 al bilancio generale 2016 che accompagna la proposta di mobilizzare il Fondo di solidarietà dell'Unione europea per fornire assistenza alla Germania (COM(2016) 680 final) e Proposta di decisione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilizzazione del Fondo di solidarietà dell'Unione europea per fornire assistenza alla Germania (COM(2016) 681 final), che sono assegnati in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – Prima relazione sui progressi compiuti relativamente al nuovo quadro di partenariato con i Paesi terzi nell'ambito dell'agenda europea sulla migrazione (COM(2016) 700 final), corredata dei relativi allegati (COM(2016) 700 final – Annex 1, Annex 2 e Annex 3), che è assegnata in sede primaria alla I Commissione (Affari costituzionali).

  La Commissione europea, in data 21 ottobre 2016, ha comunicato che la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo allo scambio transfrontaliero tra l'Unione e i paesi terzi di copie in formato accessibile di determinate opere e altro materiale protetto da diritto d'autore e da diritti connessi, a beneficio delle persone non vedenti, con disabilità visive o con altre difficoltà nella lettura di testi a stampa (COM(2016) 595 final) non è soggetta alla verifica della conformità al principio di sussidiarietà, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea. Questa proposta, pertanto, non è più assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà, ferma restando la sua assegnazione, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alla VII Commissione (Cultura), con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Trasmissione dalla Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.

  Il Presidente della Commissione di garanzia dell'attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali, con lettera in data 3 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 13, comma 1, lettera n), della legge 12 giugno 1990, n. 146, copia dei verbali delle sedute della Commissione relative al mese di luglio 2016.

  Questa documentazione è trasmessa alla XI Commissione (Lavoro).

Annunzio di provvedimenti concernenti amministrazioni locali.

  Il Ministero dell'interno, con lettere in data 17 ottobre 2016, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 141, comma 6, del testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali, di cui al decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, i decreti del Presidente della Repubblica di scioglimento dei consigli comunali di Aulla (Massa Carrara), Castroregio (Cosenza), Pompei (Napoli) e Rutino (Salerno).

  Questa documentazione è depositata presso il Servizio per i Testi normativi a disposizione degli onorevoli deputati.

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative urgenti in merito all'entità e all'utilizzo delle risorse a sostegno del sistema di accoglienza dei migranti – 2-01486

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno, per sapere – premesso che:
   dalla stampa si apprende la notizia secondo cui dal mese di aprile 2016 il Ministero dell'interno ha sospeso i pagamenti nei confronti di soggetti che gestiscono centri e servizi di accoglienza per migranti, per via di un ammanco di circa 600 milioni di euro dalle casse del Ministero;
   ciò pone a grave rischio un sistema già precario, creando enormi disagi agli operatori di settore, all'efficacia degli interventi e su tutti ai migranti che rischiano di veder leso il diritto all'accoglienza; si stima infatti che circa 20.000 migranti potrebbero restare fuori sistema di accoglienza andando ad aggiungersi alle diverse migliaia presenti sul territorio e che, per l'insorgere di vari ostacoli burocratici o gestionali all'accesso alla domanda di protezione internazionale, già risultano fuori dal sistema di accoglienza pur avendone diritto;
   il sistema di accoglienza italiano è caratterizzato da grande frammentarietà, lunghissimi tempi di permanenza e soprattutto dalla forte permanenza di centri di accoglienza straordinari (CAS), al limite della legittimità, che ricoprono più del 70 per cento del fabbisogno di posti e sono caratterizzati da grandi inefficienze, di frequente al centro di scandali e criticità per carenze nei servizi, sovraffollamento, violazioni di diritto, quando non oggetto di vere e proprie fattispecie di reato; l'inefficace gestione di carattere emergenziale dal punto di vista economico e qualitativo genera ricadute dirette ed indirette sui migranti e sul territorio tutto, causando tensioni sociali dovute spesso alla mancata inclusione dei migranti ed il rischio evidente di marginalità;
   la prefettura di Como in data 15 luglio 2016 ha pubblicato un avviso pubblico per «Manifestazione di interesse per affidamento del servizio di trasporto, con autista, di migranti da Como alle idonee strutture di accoglienza site nel territorio della Repubblica»; la gara è stata aggiudicata per un servizio attivato per il periodo dal 1o agosto al 31 dicembre 2016;
   per far fronte alla caotica situazione ai valichi di frontiera del nord Italia il Governo ha applicato da mesi soluzioni costose e che destano perplessità rispetto all'efficacia e sostenibilità economica quali i trasferimenti effettuati dai comuni di Ventimiglia e Como verso il centro cosiddetto hotspot del comune di Taranto, per una percorrenza di più di 1.000 chilometri ed un costo di circa 5.000 euro per singolo mezzo per tratta, più di 10.000 euro per un viaggio di andata e ritorno, costo spropositato anche in considerazione della scelta irragionevole dato che in molti casi si è registrato come migranti tentino nuovamente di tornare al Nord per attraversare la frontiera;
   in data 28 settembre 2016 il Ministro interpellato ha confermato, rispondendo ad un question time sul tema immigrazione, l'attivazione di un nuovo centro di accoglienza temporanea per migranti presso l'area «Ex Rizzo» nel comune di Como, per un costo pari a circa 323 mila euro;
   in audizione presso la «Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, di identificazione ed espulsione, nonché sulle condizioni di trattenimento dei migranti e sulle risorse pubbliche impiegate» tenuta in data 19 luglio 2016, il capo del dipartimento libertà civili e immigrazione del Ministero dell'interno, prefetto Morcone, ammetteva come per la sostenibilità economica del centro di accoglienza di Mineo, le cui vicende sono da tempo tristemente note, risulti necessaria la presenza minima di 2.000 persone, in relazione al rimborso pro capite pro die percepito e ai costi di gestione, dimostrando come lo spreco di ingenti risorse economiche impiegate sia parte congenita di un meccanismo inefficace;
   di recente il Governo ha rilanciato la proposta della riqualificazione di caserme ed altre ex strutture delle Forze armate in disuso con una stima di costo pari a 40 milioni di euro, da dedicare all'accoglienza dei migranti, manifestando una totale cecità rispetto ad anni di studi e report rispetto alla totale inadeguatezza di grandi centri per l'accoglienza, oltre alla contraddizione rispetto al piano della cosiddetta accoglienza diffusa pure richiamata dall'azione di Governo, quale unico sistema di gestione razionale;
   nonostante gli studi al riguardo, nonché i lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema di accoglienza, dimostrino la necessità di superare i centri di identificazione ed espulsione (CIE) in quanto teatro di violazioni di diritto ed estremamente inefficaci nel rapporto costo/benefici, questi centri risultano ancora operativi, anzi è in atto un'intensa attività di rilancio da parte del Governo, al fianco di centri cosiddetti hotspot che risultano per giunta caratterizzati da una carenza grave di legittimazione giuridica;
   in data 14 settembre 2016 il Comitato tecnico del Ministero dell'interno ha approvato progetto di investimento di 5,2 milioni di euro per la realizzazione di una nuova rete di recinzione ed altre migliorie strutturali da realizzarsi presso il centro di accoglienza ex c.a.r.a. di Borgo Mezzanone (Foggia), teatro anch'esso da anni di gravissime criticità;
   in data 3 agosto 2016 il capo della polizia italiana Franco Gabrielli ha sottoscritto un accordo, ad avviso degli interpellanti, di dubbia legittimità, il « Memorandum of Understanding», con il Governo del Sudan che è retto da una dittatura che non si conforma al diritto internazionale e alla tutela dei diritti umani, prevedendo una stretta collaborazione tra i due Governi sul tema migrazioni, di cui non risultano ancora noti né i dettagli né gli oneri economici –:
   quali iniziative urgenti intenda assumere e con quali tempi al fine di reperire le risorse necessarie e di scongiurare una situazione ingestibile;
   se intenda rendere noto a quanto ammonta la spesa per i trasferimenti forzati effettuati ed in atto dalle zone limitrofe ai valichi di frontiera del nord Italia, di cui non si comprende la ratio se non quella di mera deterrenza;
   se e quali urgenti iniziative intenda assumere per ripensare completamente l'utilizzo delle risorse economiche disponibili, rilanciando con forza anche a livello europeo la questione garantendo una maggiore efficacia di interventi e ponendo fine ad azioni costose, temporanee ed inefficaci come quelle citate in premessa in favore di soluzioni di lungo periodo.
(2-01486) «Cozzolino, Lorefice, Brescia, Colonnese, Dieni, Cecconi, Dadone, D'Ambrosio, Nuti, Toninelli».


Elementi ed iniziative per garantire l'accesso ai cosiddetti hotspot alle associazioni che si occupano di diritti dei migranti, oltre che agli operatori della stampa – 2-01498

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'interno per sapere – premesso che:
   gli «hotspot» sono il primo e più sensibile punto di «accoglimento» per i migranti in Italia e sono interessati – specialmente negli ultimi mesi – da continui ed abbondanti flussi di arrivi. Solo per quanto riguarda quello di Taranto, nei giorni che vanno dal 31 agosto al 7 settembre 2016 sono sbarcate 1.668 persone, di cui 239 minori non accompagnati;
   in seguito agli arrivi di cui sopra, in data 10 settembre 2016 la prima firmataria del presente atto ha effettuato una visita presso la struttura del capoluogo jonico per appurare in prima persona le condizioni cui sono sottoposti i migranti, sia dal punto di vista fisico, che per quanto riguarda il rispetto dei loro diritti basilari. Nello specifico, in tale occasione e stato consentito l'accesso solamente alla prima firmataria del presente atto in quanto parlamentare della Repubblica, mentre è stato fatto divieto di entrata ai rappresentanti delle associazioni che si occupano dei diritti dei migranti, come la «Babele» di Taranto e l'Asgi «Associazione per gli studi giuridici sulla immigrazione»;
   alla richiesta di spiegazioni circa il diniego all'entrata per i rappresentanti della associazioni di cui sopra, è stato risposto dal vicario prefetto di Taranto che la prefettura ha acquisito agli atti (in data 22 marzo 2016) una circolare del Ministero dell'interno – dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione con oggetto «Afflusso di cittadini stranieri sul territorio italiano. Disposizioni operative» che dispone «che devono essere trasmesse ad una specifica casella di posta elettronica certificata le istanze di accesso ai centri di accoglienza, debitamente motivate»;
   il vicario prefetto ha inoltre aggiunto che – nonostante l'invio di richiesta di autorizzazione alla data del 10 settembre 2016 – dal Ministero non sia giunta alcuna risposta. A tal proposito, è stato anche inoltrato successivo sollecito;
   tale incresciosa situazione, per cui è sostanzialmente vietato l'ingresso negli « hotspot» a soggetti esterni e qualificati, si è già ripetuta in passato. Occorre inoltre ricordare l'appello lanciato nel giugno 2016 dalla Federazione della stampa italiana e dalla Unione sindacale dei giornalisti Rai, in merito appunto alla impossibilità di accesso – per i giornalisti – agli «hotspot» stessi;
   in seguito all'appello di cui sopra, risulta agli interpellanti che vi siano state generiche rassicurazioni da parte del Ministero dell'interno circa un positivo accoglimento delle richieste dei giornalisti e degli operatori delle associazioni che si occupano dei diritti dei migranti;
   ad oggi, come appunto testimoniato anche dalla visita del 10 settembre 2016 sopracitata permane l'impossibilità di accesso agli «hotspot» per tutti i sopracitati soggetti terzi;
   per quanto a conoscenza degli interpellanti, la circolare del Ministero dell'interno indirizzata alla prefettura di Taranto si riferirebbe ai centri di accoglienza e non agli «hotspot» –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto esposto in premessa e quali azioni intenda tempestivamente intraprendere affinché sia garantito il libero accesso alle associazioni che si occupano di diritti dei migranti, oltre che per gli operatori della stampa.
(2-01498) «Duranti, Scotto».


Chiarimenti in ordine ai poligoni militari presenti in Sardegna e alla connesse esigenze di bonifica ambientale – 2-01514

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Presidente del Consiglio dei ministri, il Ministro della difesa, per sapere – premesso che:
   il Governo continua ad essere inadempiente sulla questione delle servitù militari in Sardegna, con molte omissioni, vedasi vittime da torio e uranio, e una grave e reiterata azione di devastazione ambientale;
   da settimane i pescatori della costa occidentale della Sardegna protestano duramente per chiedere la chiusura del poligono di Capo Frasca e riprendere senza limiti l'attività lavorativa da sempre gravemente condizionata dalle esercitazioni militari che occupano gran parte dello specchio acqueo antistante;
   è l'unico poligono dove il divieto di navigazione è permanente e il cui utilizzo avviene solo con autorizzazione limitata;
   il documento dei sindaci e delle organizzazioni di categoria, rivendica non solo il pagamento dei danni all'attività produttiva, ma la bonifica e la restituzione del territorio alle comunità locali e agli operatori del mare;
   secondo la procura di Cagliari nel poligono di Teulada sono stati esplosi in diversi punti oltre 4.200 missili Milan contenenti sostanze radioattive e in particolare torio;
   secondo quanto riferito dai tecnici incaricati dalla procura non solo non esiste nessuna tracciabilità di questi 4.200 missili e quindi delle ricadute radioattive sul territorio, ma sarebbero stati rinvenuti sul terreno appena 19 residui radioattivi;
   il primo firmatario del presente atto in visita ispettiva ha rinvenuto all'interno del poligono di Teulada un deposito temporaneo inadeguato e di dubbia legittimità di scorie radioattive privo di qualsiasi controllo;
   la documentazione video raccolta dal primo firmatario del presente atto e resa pubblica dimostra in modo inequivocabile la fatiscenza dello stabile;
   una porzione importante del poligono, la punta avanzata della Sardegna verso il Mediterraneo è definita penisola interdetta, non solo per la devastazione ambientale, comprese presenze di elevata radioattività, ma anche per la grave menomazione dell'area con demolizione di costa e isolotti;
   nel poligono militare del Salto di Quirra risultano essere state distrutte tonnellate di bombe, missili, esplosivi di ogni genere, provenienti da ogni angolo d'Italia;
   tali materiali venivano fatti esplodere all'interno di scavi di imponenti dimensioni provocando nubi tossiche superiori anche ai 50 metri di come si evince dagli atti processuali della procura di Lanusei;
   diversi generali, ai vertici della Difesa, hanno negli anni provveduto all'acquisto dei missili Milan per poi assumere incarichi di vertice nelle industrie belliche produttrici di tali armamenti;
   non esiste nessun serio e credibile piano di bonifica per le aree militari e tantomeno le aree a mare;
   le bonifiche di Capo Frasca rilevano un'artificiosa presenza di amianto che farà lievitare in modo esponenziale il costo del trattamento di quei terreni;
   a Teulada non è stata avviata alcuna bonifica;
   a Quirra è stata bonificata una sola discarica lungo la strada mentre è preclusa l'area dove sono state smaltite sottoterra migliaia di tonnellate di esplosivi;
   il tipo di esercitazioni e l'utilizzo di un territorio così vasto contrasta in modo evidente con le nuove emergenze di difesa, considerati i reiterati attentati «in casa» che meriterebbero di riconfigurare la difesa non in chiave di armamenti ma di addestramento di uomini alla sicurezza civile da svolgere a maggior contatto con i cittadini;
   a parere degli interpellanti la riconfigurazione del sistema difesa dovrebbe comportare un maggiore investimento sul personale militare, sia in termini di incremento dei contingenti, sia nella formazione legata alla sicurezza civile, compreso il genio militare indispensabile in una regione insulare come la Sardegna –:
   se non intenda cessare, come da reiterati indirizzi parlamentari, l'attuale occupazione invasiva e distruttiva di siti di importanza comunitaria;
   se non intenda accogliere le richieste dei sindaci e degli operatori economici di Capo Frasca;
   se esista o sia mai esistito un segreto di Stato sul deposito di scorie radioattive rinvenuto e documentato nella base di Teulada;
   se esista un registro di tracciabilità dei residui radioattivi dei 4.200 missili esplosi nel poligono di Teulada;
   se esista un registro di tracciabilità dei residui radioattivi dei missili esplosi nel poligono di Salto di Quirra;
   se e che tipo di stanziamenti esistano, e in quali capitoli di bilancio, per la bonifica dei poligoni militari della Sardegna;
   se risulti vero che la società Vitrociset, notoriamente dedita alla ricerca applicata di alto livello tecnologico, sia la vincitrice di un appalto (e che tipo si appalto) di movimento terra nel poligono di Capo Frasca;
   se esista all'interno del poligono militare di Salto di Quirra documentazione fotografica o filmica relativa alla distruzione di materiale bellico con procedure di brillamento illegale, oltre che con modalità pericolosissime per l'ambiente circostante, e se la stessa sia sottoposta a segreto di Stato;
   se e che tipo di collaborazioni esistano o siano esistite tra l'aeronautica militare e l'università di Siena e, in particolar modo, se sia stato mai dato un incarico formale a docenti di quell'università per verificare la presenza di torio nell'area del poligono di Salto di Quirra;
   se siano state adottate iniziative in conseguenza dell'assunzione di incarichi da parte di vertici militari nell'industria bellica, come riportato nell'atto di sindacato ispettivo n.  4-06574 del 23 ottobre 2014.
(2-01514) «Pili, Pisicchio».


Chiarimenti in merito al mancato avvio di negoziati con la Repubblica dominicana per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito – 2-01511

D)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, il Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per sapere – premesso che:
   secondo la legislazione fiscale italiana, per la precisione all'articolo 3, comma 1, del decreto del Presidente della Repubblica n.  917 del 1986, le pensioni corrisposte a persone non residenti in Italia da enti che, invece, hanno sede nel nostro Paese, o da stabili organizzazioni nello stesso territorio, sono imponibili in linea generale in Italia;
   la Repubblica dominicana non risulta essere nelle liste dei Paesi a fiscalità privilegiata previste dalla legislazione italiana e nel report 2011 del Forum globale OCSE per l'implementazione degli standard fiscali internazionali;
   nella citata Repubblica dominicana risiede una dinamica comunità italiana che nel prossimo anno rivedrà la riapertura dell'ambasciata italiana a Santo Domingo;
   tra questi cittadini italiani, iscritti all'AIRE, vi è una rilevante quota di pensionati dall'Italia che a causa della mancanza di un accordo bilaterale per evitare le doppie imposizioni in materia di imposte sul reddito e per prevenire l'evasione e l'elusione fiscale pagano le tasse sulla pensione stessa in Italia;
   la situazione sopra ricordata causa grave disagio tra i pensionati italiani residenti nella Repubblica dominicana;
   infatti, numerose e motivate sono le richieste provenienti dagli stessi pensionati italiani residenti nella Repubblica dominicana relative alla necessità di arrivare ad un accordo che permetta di pagare le imposte direttamente nel Paese di iscrizione all'AIRE –:
   se vi siano motivi, e in caso affermativo quali, che ostino all'avvio di negoziati tra i due Stati per evitare le doppie imposizioni e quali iniziative intendano intraprendere i Ministri interpellati per venire incontro alle esigenze dei pensionati italiani residenti in tale Paese del Centro America.
(2-01511) «Fitzgerald Nissoli, Dellai, Santerini, Vezzali, Sottanelli, Vecchio, Marzano, Fauttilli, Baradello, Sberna, Tabacci, Gigli, Menorello, Galgano, Oliaro, Monchiero, Matarrese, Vargiu, Catania, Giuditta Pini, Zanin, Salvatore Piccolo, Dambruoso, Binetti, Buttiglione, De Mita, Causin, Garofalo, Cera, Gullo, Riccardo Gallo, Schirò, Piccione, Preziosi, Rampi, Quintarelli».


Elementi ed iniziative di competenza in relazione all'acquisizione della Banca Antonveneta da parte di Monte dei Paschi di Siena – 2-01513

E)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   la commissione d'inchiesta del consiglio regionale della Toscana ha approvato due relazioni conclusive sulle vicende legate alla Banca Montepaschi di Siena (MPS);
   secondo la commissione, le responsabilità principali sono da attribuire «al management che ha guidato il gruppo Mps, sia la banca, sia la Fondazione, durante la stagione dei prodotti finanziari ad alto rischio, dell'acquisizione di Antonveneta e delle operazioni di ristrutturazione dei derivati». Ci sono i manager di Mps. Ci sono gli amministratori della banca. C’è la vigilanza. Ma c’è anche la politica;
   da un articolo del « Corriere di Siena» del 16 ottobre 2016 titolato: «Acquisto Antonveneta, l'Avvocato Falaschi insiste, quel contratto è nullo», l'avvocato invita gli azionisti-risparmiatori-dipendenti MPS, ma anche gli esponenti politici locali, ad attivarsi per perseguire un adeguato risarcimento; il 13 ottobre 2016 il gip Ezio D'Amizia ha ascoltato le motivazioni dell'avvocato Falaschi e si è riservato di decidere; il ricorso chiama in causa la responsabilità dei vertici di Banca d'Italia;
   la Banca d'Italia non poteva non essere al corrente della suddetta situazione in quanto nell'ultima ispezione del marzo 2007 su Banca Antonveneta aveva verificato come i parametri su quest'ultima fossero tutti negativi e come la stessa risultasse già in «insolubile difficoltà». (L'unico elemento positivo dell'istituto di credito veneto era proprio il prestito dell’«ABN-AMRO», anche perché risulta che banca MPS avesse inviato il prospetto informativo giustificante l'aumento di capitale («(...) massimi Euro 5 miliardi mediante emissione di massime n.  7.462.686.567 azioni ordinarie, di risparmio e privilegiate»), il 28 aprile del 2008, alla CONSOB ed il 23 aprile del 2008 alla Banca d'Italia; nel prospetto informativo di MPS del 23 aprile 2008 inviato a Bankitalia risultava in maniera espressa e letterale che MPS che comprava, avrebbe dovuto restituire anche il finanziamento concesso ad Antonveneta da ABN-AMRO pari a circa 7,5 miliardi. Si precisa che l'aumento di capitale non era sufficiente a coprire il fabbisogno necessario in considerazione del patrimonio dell'epoca di banca «MPS» e dei verbali dell'ispezione su Antonveneta del marzo 2007);
   secondo l'avvocato Falaschi Banca d'Italia era al corrente della reale situazione della Banca Antonveneta e nonostante ciò autorizzò l'operazione di acquisizione della stessa da parte di banca «MPS» definendo l'operazione come «sana e prudente gestione», definizione tra l'altro obbligatoria per concedere l'autorizzazione così come previsto dall'articolo 19 del Testo unico bancario;
   la normativa vigente prevede 10 anni di tempo per ricorrere ed il termine di prescrizione scade 16 marzo 2018. Il ricorso potrebbe rendere nullo il contratto di acquisizione e potrebbe addirittura condurre la controparte dell'epoca «Santander» alla restituzione dei 17 miliardi di euro pagati dalla banca MPS;
   i ricorrenti qualificano il contratto caratterizzato da:
    a) autorizzazione falsa e nulla, in frode alla legge articolo 1344 codice civile;
    b) oggetto illecito come da articolo 1346 del codice civile e quindi contratto nullo in base all'articolo 1418 del codice civile che prescrive: «Producono nullità del contratto la mancanza di uno dei requisiti indicati dall'articolo 1325, l'illiceità della causa, l'illiceità dei motivi nel caso indicato dall'articolo 1345 e la mancanza nell'oggetto dei requisiti stabiliti dall'articolo 1346»;
   sulla base dei documenti e delle prove in possesso, l'avvocato Falaschi sostiene che l'autorizzazione di Banca d'Italia firmata dall'allora Governatore Mario Draghi con il documento del 17 marzo 2008 e che recita testualmente «L'acquisizione del complesso aziendale riferito ad Antonveneta comporterà un costo di 9 miliardi di euro», è illecita quindi nulla perché in realtà ha ad oggetto un costo totale di 17 miliardi di euro certificati dai bonifici che la banca senese ha pagato il 30 maggio 2008 perché andrebbero considerati i 7 miliardi aggiuntivi del debito con «ABN-AMRO»;
   si tratta di una autorizzazione probabilmente illegittima perché «condizionata» a un aumento di capitale, aumento tra l'altro proveniente in realtà da una linea di finanziamento concessa a MPS;
   l'articolo 19 del TUB prevede che «La Banca d'Italia rilascia l'autorizzazione quando ricorrono condizioni atte a garantire una gestione sana e prudente della banca, valutando la qualità del potenziale acquirente e la solidità finanziaria del progetto di acquisizione» e che l'autorizzazione possa essere «sospesa o revocata se vengono meno o si modificano i presupposti e le condizioni per il suo rilascio»;
   al processo «milanese» su MPS, la banca ha patteggiato con il pagamento della sanzione di euro 600 mila e la confisca di euro 10 milioni Banca Mps era chiamata a rispondere ai sensi della legge n.  231 del 2001;
   agli interpellanti risulta inoltre che la Banca MPS stia apportando delle importanti e pericolose modifiche allo statuto del fondo pensione complementare dei dipendenti di MPS;
   sembra stia scomparendo la trasparenza e che venga modificato l'articolo 5 in merito a:
    a) l'ammontare delle contribuzioni
    b) regime delle prestazioni;
    c) criteri generali di impiego delle risorse;
    d) caratteristiche dei comparti di investimento;
   tali informazioni, a quanto risulta agli interpellanti, non saranno più disponibili neanche mediante informazione annuale così come previsto dall'articolo 7 dello statuto; inoltre la modifica dell'articolo 12 eliminerebbe la comunicazione «di ogni vicenda idonea alla modifica del funzionamento del fondo» da inviare all'autorità vigilanza;
   la ricostruzione della vicenda descritta sarebbe più chiara se fosse stata tempestivamente avviata una Commissione di inchiesta sul tema –:
   se sia a conoscenza dei fatti sopra descritti;
   di quali elementi disponga il Governo, anche in relazione alla sua qualità di azionista del Monte dei Paschi di Siena, in merito all'ispezione del marzo 2007 condotta dalla Banca d'Italia presso Banca Antonveneta, con particolare riferimento agli esiti della stessa da cui sarebbero emersi i dati negativi del medesimo istituto di credito e il debito con la banca olandese ABN-AMRO;
   se non ritenga opportuno fornire ogni utile chiarimento sul tipo di azioni che intende intraprendere il Governo, per quanto di competenza, anche alla luce del «patteggiamento» nel processo di Milano e del fatto che il Ministero dell'economia e delle finanze risulta essere il primo azionista del Monte dei Paschi di Siena con oltre il 4 per cento della partecipazione azionaria;
   se risponda al vero che lo statuto del fondo pensione complementare dei dipendenti del Monte dei Paschi di Siena stia procedendo con le modifiche descritte e se non ritenga che le stesse semmai debbano garantire una «maggiore» trasparenza.
(2-01513) «Villarosa, Pesco, Alberti, Fico, Pisano, Ruocco, Cecconi».


Iniziative per tutelare il «sistema Italia» da eventuali speculazioni politiche e finanziarie internazionali in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 – 2-01491

F)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'economia e delle finanze, per sapere – premesso che:
   il Ministro dell'economia e delle finanze, durante una videointervista al teatro Franco Parenti, organizzata dal quotidiano Il Foglio, ha dichiarato che se il referendum del 4 dicembre sulla riforma costituzionale dovesse concludersi con una vittoria dei No ci sarebbe una «crisi di sfiducia in tutto il Paese»;
   a fronte delle critiche sollevate l'indomani al Ministro interpellato presso le Commissioni bilancio riunite di Camera e Senato, durante l'audizione sulla nota di aggiornamento del Def 2016, su questa dichiarazione, il Ministro stesso ha dichiarato che: «Vorrei soltanto dire una cosa, però, rispetto alle cose che ha detto, le assicuro, assicuro lei e tutti i membri delle commissioni, che è mio impegno costante difendere l'immagine dell'Italia soprattutto a livello internazionale con i fatti e con i miei statement. Se c’è un timore a livello che lega gli esiti del referendum alla stabilità sui mercati non è qualcosa che ho messo in giro io. È qualcosa che le investment banks fanno regolarmente purtroppo oramai da molte settimane e si sta cercando di convincerle del contrario ma questo è molto difficile»;
   le dichiarazioni rilasciate dal Ministro interpellato il giorno precedente non sembrano andare nella direzione da lui stesso auspicata in audizione; appaiono piuttosto confermare gli scenari prefigurati a suo dire dagli investment banks –:
   quali iniziative concrete il Governo intenda mettere in campo per proteggere il sistema Italia da eventuali speculazioni politiche e finanziarie internazionali ad opera delle banche di investimento ed altri soggetti e per tutelare da indebiti condizionamenti esterni la libera volontà degli elettori, in vista del referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
(2-01491) «Baldelli, Brunetta».