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Resoconto dell'Assemblea

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XVII LEGISLATURA

Allegato A

Seduta di Venerdì 31 marzo 2017

ORGANIZZAZIONE DEI TEMPI DI ESAME: PDL N. 3558

Pdl n. 3558 – Misure per la prevenzione della radicalizzazione e dell'estremismo violento di matrice jihadista

Tempo complessivo: 16 ore, di cui:
•  discussione generale: 8 ore e 30 minuti;
•  seguito dell'esame: 7 ore e 30 minuti.

Discussione generale Seguito dell'esame
Relatore per la maggioranza 15 minuti 15 minuti
Relatore di minoranza 10 minuti 10 minuti
Governo 15 minuti 15 minuti
Richiami al Regolamento 10 minuti 10 minuti
Tempi tecnici 30 minuti
Interventi a titolo personale 1 ora e 26 minuti (con il limite massimo di 15 minuti per ciascun deputato) 1 ora e 4 minuti (con il limite massimo di 7 minuti per il complesso degli interventi di ciascun deputato)
Gruppi 6 ore e 14 minuti 5 ore e 6 minuti
 Partito Democratico 38 minuti 1 ora e 24 minuti
 MoVimento 5 Stelle 33 minuti 37 minuti
 Forza Italia - Il Popolo della
 Libertà - Berlusconi Presidente
31 minuti 26 minuti
Articolo 1 - Movimento
 Democratico e Progressista
31 minuti 22 minuti
Alternativa popolare - Centristi
 per l'Europa - NCD
31 minuti 19 minuti
 Lega nord e autonomie - Lega dei
 Popoli - Noi con Salvini
30 minuti 18 minuti
 Sinistra Italiana - Sinistra
 Ecologia Libertà - Possibile
30 minuti 16 minuti
Civici e Innovatori 30 minuti 16 minuti
 Scelta civica ALA per la Costi tuente liberale e popolare - MAIE 30 minuti 16 minuti
Democrazia solidale - Centro
 Democratico
30 minuti 16 minuti
 Fratelli d'Italia - Alleanza
 nazionale
30 minuti 15 minuti
 Misto: 30 minuti 21 minuti
  Conservatori e Riformisti 9 minuti 6 minuti
  Minoranze Linguistiche 5 minuti 4 minuti
  Alternativa Libera - Tutti
  insieme per l'Italia
4 minuti 3 minuti
  UDC 3 minuti 2 minuti
  USEI - IDEA (Unione
  Sudamericana Emigrati Italiani)
3 minuti 2 minuti
  FARE! - Pri 3 minuti 2 minuti
  Partito Socialista Italiano (PSI) - Liberali per l'Italia (PLI) 3 minuti 2 minuti

COMUNICAZIONI

Missioni valevoli nella seduta del 31 marzo 2017.

  Albanella, Angelino Alfano, Gioacchino Alfano, Alli, Amendola, Amici, Baldelli, Baretta, Bellanova, Bernardo, Dorina Bianchi, Bindi, Biondelli, Bobba, Bocci, Bonifazi, Michele Bordo, Borletti Dell'Acqua, Boschi, Matteo Bragantini, Brambilla, Bratti, Bressa, Brunetta, Bueno, Capelli, Casero, Caso, Castelli, Castiglione, Catania, Causin, Centemero, Antimo Cesaro, Cicchitto, Cimbro, Cirielli, Colonnese, Coppola, Costa, D'Alia, Dambruoso, Damiano, De Micheli, Del Basso De Caro, Dellai, Di Gioia, Luigi Di Maio, Epifani, Faraone, Fauttilli, Fedriga, Ferranti, Fioroni, Gregorio Fontana, Fontanelli, Franceschini, Galati, Garofani, Gelli, Gentiloni Silveri, Giacomelli, Giancarlo Giorgetti, Gozi, Grande, La Russa, Laforgia, Locatelli, Lorenzin, Losacco, Lotti, Lupi, Madia, Manciulli, Marazziti, Marcon, Miccoli, Migliore, Morassut, Mucci, Orlando, Pannarale, Pes, Picchi, Piccoli Nardelli, Pisicchio, Porta, Portas, Rampelli, Ravetto, Realacci, Francesco Saverio Romano, Rosato, Domenico Rossi, Rughetti, Sanga, Sani, Scalfarotto, Sereni, Sorial, Tabacci, Tacconi, Terzoni, Valeria Valente, Valentini, Velo, Vignali,

Annunzio di proposte di legge.

  In data 30 marzo 2017 sono state presentate alla Presidenza le seguenti proposte di legge d'iniziativa dei deputati:
   BORGHESE e MERLO: «Introduzione dell'articolo 16-ter del testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, in materia di credito d'imposta per la vendita di pacchetti turistici a turisti stranieri o italiani residenti all'estero» (4395);
   PROPOSTA DI LEGGE COSTITUZIONALE BRUNO BOSSIO: «Modifiche all'articolo 58 della Costituzione in materia di elettorato attivo e passivo per l'elezione del Senato della Repubblica» (4396);
   GUIDESI ed altri: «Modifiche alla legge 8 ottobre 2010, n. 170, per favorire l'inserimento scolastico delle persone con disturbi specifici di apprendimento» (4397);
   CRISTIAN IANNUZZI: «Modifiche alla legge 15 gennaio 1992, n. 21, in materia di disciplina della prestazione di servizi tecnologici per la mobilità e di noleggio di velocipedi con conducente» (4398);
   CRISTIAN IANNUZZI: «Modifica dell'articolo 102 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, in materia di smarrimento, sottrazione, deterioramento e distruzione di targa» (4399);
   FRAGOMELI: «Disposizioni concernenti la carta d'identità elettronica e l'accertamento dell'identità personale» (4400).

  Saranno stampate e distribuite.

Adesione di deputati a proposte di legge.

  La proposta di legge CIRIELLI e VITO: «Disposizioni concernenti la tutela assicurativa per infortuni e malattie del personale del comparto sicurezza e difesa» (4243) è stata successivamente sottoscritta dai deputati Bergamini e Vella.

Assegnazione di progetto di legge a Commissione in sede referente.

  A norma del comma 1 dell'articolo 72 del Regolamento, il seguente progetto di legge è assegnato, in sede referente, alla sottoindicata Commissione permanente:

  II Commissione (Giustizia):
   RAMPELLI ed altri: «Modifica dell'articolo 90-ter del codice di procedura penale, in materia di comunicazioni dovute alle persone offese dal reato» (4359) Parere delle Commissioni I, V e XIV.

Modifica dell'assegnazione di proposte di legge a Commissioni in sede referente.

  Su richiesta della VI Commissione (Finanze) e della X Commissione (Attività produttive), le seguenti proposte di legge – già assegnate alla VI Commissione (Finanze) – sono assegnate, in sede referente, alle Commissioni riunite VI (Finanze) e X (Attività produttive), per consentire di procedere all'abbinamento, ai sensi dell'articolo 77 del Regolamento, con il disegno di legge n. 4302:
   PIZZOLANTE ed altri: «Disposizioni per la valorizzazione delle aree demaniali marittime e per la promozione degli investimenti nel settore turistico-alberghiero e ambientale» (2142) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII, IX e XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
   DE MICHELI e EPIFANI: «Disposizioni concernenti le concessioni demaniali marittime e per la promozione della nautica da diporto» (2388) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII, IX (ex articolo 73, comma 1-bis, del Regolamento) e XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
   ABRIGNANI ed altri: «Disposizioni concernenti la ridefinizione di aree del demanio marittimo concesse per finalità turistico-ricreative, nonché misure per favorire la stabilità delle imprese balneari, gli investimenti e la valorizzazione delle coste» (2431) Parere delle Commissioni I, II, V, VIII, IX e XIV e della Commissione parlamentare per le questioni regionali;
   NASTRI: «Modifica all'articolo 49 del codice della navigazione in materia di sgombero e devoluzione di opere non amovibili nelle concessioni demaniali marittime» (3492) Parere delle Commissioni I, V, VIII e IX e della Commissione parlamentare per le questioni regionali.

Annunzio di progetti di atti dell'Unione europea.

  La Commissione europea, in data 30 marzo 2017, ha trasmesso, in attuazione del Protocollo sul ruolo dei Parlamenti allegato al Trattato sull'Unione europea, i seguenti progetti di atti dell'Unione stessa, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi, che sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle sottoindicate Commissioni, con il parere della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea):
   Proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio che conferisce alle autorità garanti della concorrenza degli Stati membri poteri di applicazione più efficace e assicura il corretto funzionamento del mercato interno (COM(2017) 142 final), corredata dal relativo documento di lavoro dei servizi della Commissione – Sintesi della valutazione d'impatto (SWD(2017) 115 final), che è assegnata in sede primaria alla X Commissione (Attività produttive);
   Relazione della Commissione al Consiglio – Relazione sul criterio di riferimento della mobilità per l'apprendimento (COM(2017) 148 final), che è assegnata in sede primaria alla VII Commissione (Cultura);
   Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante fissazione del tasso di adattamento dei pagamenti diretti di cui al regolamento (UE) n. 1306/2013 per l'anno civile 2017 (COM(2017) 150 final), che è assegnata in sede primaria alla XIII Commissione (Agricoltura). Questa proposta è altresì assegnata alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea) ai fini della verifica della conformità al principio di sussidiarietà; il termine di otto settimane per la verifica di conformità, ai sensi del Protocollo sull'applicazione dei princìpi di sussidiarietà e di proporzionalità allegato al Trattato sull'Unione europea, decorre dal 31 marzo 2017;
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'attuazione della direttiva sul rumore ambientale ai sensi dell'articolo 11 della direttiva 2002/49/CE (COM(2017) 151 final), che è assegnata in sede primaria alla VIII Commissione (Ambiente).

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 marzo 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 1 e 2, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, progetti di atti dell'Unione europea, nonché atti preordinati alla formulazione degli stessi.

  Questi atti sono assegnati, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento, alle Commissioni competenti per materia, con il parere, se non già assegnati alla stessa in sede primaria, della XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

  Con la predetta comunicazione, il Governo ha altresì richiamato l'attenzione sui seguenti documenti, già trasmessi dalla Commissione europea e assegnati alle competenti Commissioni, ai sensi dell'articolo 127 del Regolamento:
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Quadro europeo di interoperabilità – Strategia di attuazione (COM(2017) 134 final);
   Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, alla Banca centrale europea, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni – Piano d'azione riguardante i servizi finanziari destinati ai consumatori: prodotti migliori, maggiore scelta (COM(2017) 139 final);
   Relazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo – Accelerare l'unione dei mercati dei capitali eliminando gli ostacoli nazionali ai flussi di capitale (COM(2017) 147 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio sull'andamento delle spese del FEAGA – Sistema d'allarme n. 1-3/2017 (COM(2017) 156 final);
   Relazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio – Decima relazione sulla ricollocazione e il reinsediamento (COM(2017) 202 final).

Trasmissione dal Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri.

  Il Dipartimento per le politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri, in data 30 marzo 2017, ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 6, commi 4 e 5, della legge 24 dicembre 2012, n. 234, la relazione in merito alla proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che adatta all'articolo 290 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea una serie di atti giuridici nel settore della giustizia che prevedono il ricorso alla procedura di regolamentazione con controllo (COM(2016) 798 final).
  Questa relazione è trasmessa alla II Commissione (Giustizia) e alla XIV Commissione (Politiche dell'Unione europea).

Atti di controllo e di indirizzo.

  Gli atti di controllo e di indirizzo presentati sono pubblicati nell’Allegato B al resoconto della seduta odierna.

Annunzio di risposte scritte ad interrogazioni.

  Sono pervenute alla Presidenza dai competenti Ministeri risposte scritte ad interrogazioni. Sono pubblicate nell'Allegato B al resoconto della seduta odierna.

INTERPELLANZE URGENTI

Iniziative di competenza, anche in sede di recepimento della normativa dell'Unione europea, volte a contrastare l'inquinamento atmosferico, con particolare riferimento al traffico aereo – 2-01714

A)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   l'articolo 268 del decreto legislativo n. 152 del 2006 definisce l'inquinamento atmosferico come «ogni modificazione dell'aria atmosferica dovuta all'introduzione di una o più sostanze in quantità e caratteristiche tali da ledere o costituire un pericolo per la salute umana»;
   l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) nel rapporto «Qualità dell'aria in Europa», del gennaio 2017, riferisce che l'inquinamento «atmosferico» è il fattore principale di rischio ambientale per la salute, contribuisce alla diffusione di gravi patologie e causa 467.000 decessi prematuri ogni anno, mentre secondo l'ISDE (International society of doctors for the environment) gravi danni alla salute sono prodotti da metalli pesanti e particolato ultrafine;
   l’Institute for Atmosferic and Climate Science, ETH Zurich, ha recentemente condotto presso l'aeroporto di Zurigo uno studio sulla composizione chimica dei gas di scarico delle turbine dei velivoli, riscontrando numerosi composti metallici mescolati con le particelle di fuliggine, tra cui alluminio, bario, manganese e ferro, tutte sostanze tossiche ed inquinanti che sono state immesse in atmosfera;
   tali sostanze risultano spesso presenti, oltre che nell'aria, anche nella pioggia e sul territorio, provocando gravi danni all'ambiente ed alla salute;
   da un'analisi effettuata dall'Arpa Umbria (rapporto RP-2017-211) sono stati riscontrati dati allarmanti, in data 9 gennaio 2017, in zona S. Venanzo (Terni), altitudine 500 metri, zona agricola, con evidenti concentrazioni di sostanze come alluminio, bario, ben superiori alla soglia prevista;
   la Commissione europea, nella risposta del 26 giugno 2007, all'interrogazione posta il 10 maggio 2007 da Erik Meijer, non ha potuto escludere che il rilascio di bario, alluminio o ferro dagli scarichi aerei su larga scala possa produrre effetti sulla salute e sull'ambiente, influenzare le precipitazioni ed il cambiamento climatico;
   nella risposta del 21 maggio 2012, all'interrogazione del 15 marzo 2012 proposta da Oreste Rossi, la Commissione si dichiara a conoscenza di programmi di ricerca che comportano il rilascio da parte di aeromobili di determinate sostanze di marcatura innocua e aggiunge di non essere a conoscenza di emissioni «deliberate» di sostanze tossiche quali i metalli pesanti;
   nella risposta del 16 giugno 2011, all'interrogazione dell'11 luglio 2011 proposta da Nessa Childers, la Commissione precisa che non sono imposti obblighi di sicurezza dalla legislazione dell'Unione europea alle imprese che fabbricano, importano e usano sostanze e/o prodotti chimici per modificare il clima o per applicazioni geo-ingegneristiche e che numerose lacune esistono ancora in materia;
   l'esposizione continua del nostro DNA a un inquinamento sempre più capillare, e in particolare a metalli pesanti, particolato ultrafine, ai cosiddetti distruttori endocrini, modella l'epigenoma del DNA nel lungo periodo e crea le premesse alle mutazioni genetiche che danno poi i tumori e molte altre patologie in aumento;
   gli effetti deleteri dell'inquinamento atmosferico sono tanto maggiori quanto è più precoce l'esposizione (età gestazionale, neonatale, infantile e adolescenziale);
   risulta quindi urgente intervenire e predisporre interventi, azioni e politiche nazionali e internazionali che prevedano una rapida quanto concreta razionalizzazione e riduzione del fenomeno;
   nel recepimento della normativa dell'Unione europea, risulta necessaria ed urgentissima un'integrazione della normativa nazionale attraverso una precisa individuazione del traffico aereo tra le diverse fonti di inquinamento atmosferico, al pari del traffico dei veicoli su terra e mare, e una definizione e classificazione degli inquinanti che ne derivano, quali metalli pesanti, particolati atmosferici e tutti gli altri dei quali si potrà accertare la presenza, con fissazione dei relativi valori limite e guida, in quanto non ancora sufficientemente contemplati nella normativa vigente;
   l'imprescindibile applicazione del principio di precauzione, nell'orientare l'azione dei pubblici poteri verso la prevenzione precoce, persino anticipatoria rispetto al consolidamento delle conoscenze scientifiche, riguarda in primis la produzione normativa in materia ambientale, ma anche l'adozione di atti generali e di misure cautelari –:
   quali iniziative intenda intraprendere, nell'ambito delle proprie competenze, per garantire, nel recepimento della normativa dell'Unione europea, la tutela del diritto alla salute ed alla vita, dell'integrità dell'ambiente e dell'equilibrio degli ecosistemi e delle biodiversità;
   come intenda attivarsi per promuovere tutte le possibili attività di monitoraggio e controllo, da parte dell'Ispra e delle altre componenti del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente, sullo stato dell'aria, dell'acqua e del territorio, a cominciare dalle zone circostanti agli aeroporti e avendo riguardo anche al traffico aereo ed ai relativi inquinanti in questione;
   se non ritenga, nelle more, di costituire un tavolo tecnico interistituzionale con la presenza dell'Istituto superiore di sanità, dell'Ispra e delle altre componenti del Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente (Snpa), e di altri soggetti interessati, nell'attesa dell'integrazione della normativa in questione.
(2-01714) «Pellegrino, Marcon».


Iniziative di competenza volte a verificare l'eventuale danno ambientale e le responsabilità amministrative in ordine all'ampliamento della discarica Cisma, in provincia di Siracusa – 2-01733

B)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, per sapere – premesso che:
   la prima firmataria della presente interpellanza ha presentato l'interrogazione a risposta immediata n. 3-01474 con oggetto il trasferimento rifiuti speciali dall'Ilva di Taranto presso la discarica Cisma in Melilli, provincia Siracusa; il 6 maggio 2015 il Ministro interrogato ha risposto assumendo che «relativamente al trasferimento dei materiali provenienti dall'ILVA in una discarica presso Augusta, i rifiuti sono stati classificati come rifiuti non pericolosi. Ad oggi, non risulta al mio dicastero alcuna segnalazione in merito da parte delle competenti Autorità di Controllo locali (Provincia e Arpa). (...) il materiale è stato inviato in Sicilia in via transitoria... i rifiuti saranno smaltiti presso il sito ILVA una volta attuato il Piano di gestione dei rifiuti aziendale»;
   il 15 marzo 2017 è stata eseguita l'ordinanza del giudice per le indagini preliminari di Catania, in seguito ad indagini della direzione distrettuale antimafia, riguardanti l'ampliamento della discarica Cisma, che ha applicato quattordici provvedimenti restrittivi in carcere o arresti domiciliari e tre misure interdittive, per traffico illecito di rifiuti, associazione di stampo mafioso, usura, estorsione, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio ed altro;
   indagini riguardano il procedimento amministrativo di ampliamento della discarica della società Cisma Ambiente Spa, i giudizi amministrativi al Tar e al Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) legati al rilascio della valutazione di impatto ambientale (Via) e dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia). Il dipartimento regionale aveva ritenuto la necessità di sottoporre alla valutazione di impatto ambientale l'ampliamento della discarica, trattandosi di nuove aree di stoccaggio e triturazione, confermato dalle risultanze del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Catania; diversamente il Consiglio di giustizia amministrativa riformava la decisione del Tar sulla base degli «accertamenti svolti in sede penale dall'ingegnere Naso, prodotti da parte ricorrente e posti a base della decisione» e trasmetteva gli atti al Tar per trattare il merito. Il Tar accoglieva la domanda della società Cisma, sulla base di accertamenti dell'ingegner Naso, consulente del pubblico ministero, depositati in atti dalla ricorrente, e della relazione del consulente tecnico d'ufficio dottor Verace. Nella sentenza si legge anche che il rappresentante del comune di Melilli confermava che l'ampliamento coincideva con l'area del progetto originario già sottoposto a valutazione di impatto ambientale;
   le fonti di stampa riportano che i giudici amministrativi sarebbero stati indotti in errore dalle consulenze dell'ingegner Naso (sottoposto a misura interdittiva) e del dottor Verace (sottoposto alla misura degli arresti domiciliari). Il dottor Verace, oltre ad essere funzionario regionale, veniva nominato commissario ad Acta del Tar nei giudizi connessi al rilascio dell'autorizzazione integrata ambientale e nominato consulente dal pubblico ministero di Siracusa Giancarlo Longo nel procedimento penale sulla discarica (Cisma); la commissione di illeciti si è resa possibile proprio in virtù di quello che appare agli interpellanti un asse mafia-imprenditoria-funzionari regionali e comunali e consulenti. Per la Dda di Catania e per il Noe sussisterebbero illiceità ambientali in ordine alla gestione ed all'ampliamento delle discarica in violazione delle autorizzazioni della valutazione di impatto ambientale (Via) e dell'autorizzazione integrata ambientale (Aia), alla miscelazione di diversi tipi di rifiuti, alla triturazione indifferenziata dei rifiuti, compreso il polverino Ilva, che venivano poi inviati a un inceneritore. «Bruciando – ha spiegato il pubblico ministero Raffaella Vinciguerra – veniva emessa diossina» –:
   se il Ministro interpellato sia a conoscenza di quanto riportato in premessa e se intenda attivare l'intervento del Nucleo operativo ecologico dei carabinieri ai fini di verificare l'eventuale danno ambientale, nonché al fine di verificare, per quanto di competenza, le eventuali responsabilità amministrative.
(2-01733) «Amoddio, Bratti, Cinzia Maria Fontana».


Iniziative di competenza volte a garantire la trasparenza e l'efficacia dell'operato della Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019 – 2-01734

C)

   I sottoscritti chiedono di interpellare il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, per sapere – premesso che:
   nel «Dossier di candidatura» che ha condotto la città di Matera ad essere proclamata vincitrice del titolo di capitale europea della cultura 2019, sono contenute le «linee di in intervento» atte a consolidare il posizionamento acquisito dalla città;
   il soggetto preposto ad attuare gli interventi volti alla promozione culturale della città di Matera è la fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019. La fondazione, costituita il 3 settembre 2014 con durata fino al 31 dicembre 2022, nasce per dare continuità all'attività svolta dal Comitato Matera 2019. I membri fondatori sono: regione e università della Basilicata; camera di commercio, comune e provincia di Matera;
   nel 2014 Paolo Verri è stato nominato direttore generale della Fondazione. Tuttavia, nonostante il suo impegno contrattuale, il 5 agosto 2016 ha accettato l'incarico di gestione e riorganizzazione dell'agenzia per il turismo della regione Puglia (decreto del presidente della giunta regionale 5 agosto 2016 n. 528 Agenzia Puglia Promozione). A tale decisione sono seguite numerose polemiche sull'opportunità del doppio ruolo e su una presunta incongruenza tra il contratto con la Fondazione e il nuovo incarico;
   il 17 gennaio 2017 sono stati nominati il manager amministrativo, Giuseppe Romaniello, e il manager culturale della Fondazione, Ariane Bieou. Da fonti stampa locali si è appreso che i partecipanti al concorso per i ruoli di manager non avrebbero avuto accesso alla visione delle graduatorie degli avvisi pubblici, ricevendo solamente una email di ringraziamento per partecipazione. La mancata pubblicazione delle graduatorie è stata confermata anche dalla stessa presidente della Fondazione nel corso del consiglio comunale tenutosi a Matera il 15 febbraio 2017. In quella circostanza, la presidente Sole ha asserito che le graduatorie non potevano essere pubblicate per non incorrere in casi di violazione della privacy a danno dei partecipanti e che questi ultimi avrebbero potuto richiedere un accesso agli atti per la consultazione del proprio posizionamento in graduatoria;
   con riferimento all'avvenuta designazione della città di Matera quale «Capitale europea della cultura» per il 2019, l'articolo 1, comma 345-347, della legge di stabilità 2016 (legge n. 208 del 2015) ha previsto appositi stanziamenti di risorse per il completamento del restauro urbanistico ambientale dei rioni Sassi, patrimonio mondiale dell'umanità e luogo distintivo di Matera;
   è stata infine disposta, fino al 31 dicembre 2019 e nei limiti di quanto strettamente necessario allo svolgimento dell'evento, la non applicazione delle norme in materia di contenimento della spesa per l'acquisto di beni e servizi, nonché delle limitazioni di assunzioni di personale con forme contrattuali flessibili (di cui all'articolo 9, comma 28, del decreto-legge n. 78 del 2010);
   il budget complessivo per le linee di intervento del dossier è pari a 52 milioni di euro così ripartiti: 25 milioni di euro stanziati dalla regione Basilicata, 11 milioni di euro stanziati dal Governo; 5 milioni di euro stanziati dal comune di Matera. Secondo la relazione del direttore Verri, nel budget sono altresì compresi i rientri relativi alla vendita di biglietti e di gadget (3 milioni di euro), da produzioni originali (36.250 mila euro) e ritorni attesi di «fiducia, reputazione e attrattività»;
   il budget per l'anno 2017 è pari a 7.1 milioni di euro della regione Basilicata, 4,4 milioni di euro del comune di Matera e 1 milione di euro del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (0,3 milioni di euro da altre entrate). I progetti pilastro della Fondazione sono: il progetto IDEA, e l'Open Design School, per i quali sono stati stanziati per gli interventi infrastrutturali rispettivamente 8.920.000 e 3.550.000 euro;
   durante il consiglio comunale di Matera del 15 febbraio 2017, il direttore Verri ha reso noto che la regione Basilicata, per mezzo di alcune delibere, aveva assicurato il suo sostegno economico importante, con un contributo pari al 70 per cento dello stanziamento previsto. Nonostante questo, a detta del direttore, il supporto economico per l'anno 2016 è stato di poco superiore al 10 per cento di quello previsto e a causa della suddetta mancanza, la Fondazione ha operato con solo 1 milione e 800 mila euro e al 40 per cento delle sue potenzialità. Nella stessa sede, la Presidente Aurelia Sole ha sottolineato la necessità di approvare il budget preventivo del 2017 (da parte di regione Basilicata e comune di Matera) per sbloccare l'attuazione dei progetti. Inoltre, ha informato il consiglio dell'esistenza di un tavolo interistituzionale, partecipato anche da Simone Tani, consulente della Presidenza del Consiglio dei ministri, al fine di avere il massimo supporto per il buon andamento del progetto;
   lo statuto della Fondazione all'articolo 14 recita «Il Consiglio di indirizzo delibera eventuali modifiche dello statuto». Come da «Verbale del Consiglio di indirizzo del 16 febbraio 2016», pare che la modifica relativa alla riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione sia avvenuta senza una valutazione e deliberazione preventiva del consiglio comunale stante gli obblighi di legge che impongono che le modifiche dello statuto siano decise dagli stessi organi che ne hanno a suo tempo deliberato la costituzione. La modifica citata, avrebbe prodotto due effetti: la riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione (eliminata la presenza di due consiglieri comunali uno di minoranza e uno di maggioranza); la coincidenza perfetta tra i membri del consiglio di indirizzo e membri del consiglio di amministrazione;
   nonostante il sindaco di Matera sia membro del consiglio di amministrazione della Fondazione, tra quest'ultima e il consiglio comunale esiste a quanto risulta agli interpellanti un'evidente assenza di comunicazione e coordinamento;
   il cambio di management della Fondazione ha portato confusione e disordine sul piano dell'attuazione degli interventi per Matera 2019. Tale immobilismo è stato riscontrato anche dalla «Giuria di monitoraggio e controllo» la quale, durante l'incontro del 12 ottobre 2016 a Bruxelles, ha espresso «preoccupazioni rispetto alla governance». La stessa giunta ha previsto un incontro che si terrà durante l'estate 2017;
   mancano solamente 22 mesi alla scadenza ufficiale che si attesta al 31 dicembre 2019 per la realizzazione delle linee di intervento contenute nel dossier –:
   se e come il Ministro interpellato, alla luce di quanto detto in premessa, intenda intervenire, per quanto di competenza, e vigilare sulla trasparenza e sull'efficacia dell'operato della Fondazione di partecipazione Matera-Basilicata 2019.
(2-01734) «Liuzzi, Di Benedetto, Marzana, Brescia, D'Uva, Luigi Gallo, Vacca, Simone Valente».